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ROBERTO RE e ROY MARTINA

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mentale. Ci sono quelli che provano una volta, ne hanno<br />

schifo e non lo fanno mai più, e ce ne sono altri che ancora<br />

prima di sperimentarlo hanno già deciso che è piacevole: nel<br />

caso di un ragazzino perché probabilmente lo fa sentire più<br />

grande; se è un adulto magari pensa che gli «darà un tono»<br />

rendendolo più attraente, interessante e sexy. Ma la cosa importante<br />

è che, indipendentemente dal motivo, inconsciamente<br />

hanno già deciso che quella cosa è piacevole e non farla<br />

è dolore. Il corpo umano, grazie alla capacità di adattamento,<br />

accetterà questa nuova situazione, i polmoni se ne faranno<br />

una ragione e si rassegneranno alla nuova abitudine, cercando<br />

di ripulirsi come possono dall’opera di inquinamento a<br />

cui vengono sottoposti.<br />

A questa fase iniziale si aggiungeranno in seguito altre forme<br />

di piacere legate all’atto del fumare, che sono quelle che<br />

rendono poi veramente difficile smettere: la gestualità, la condivisione<br />

con altri, una ritualità che crea abitudini e quindi dà<br />

sicurezza, la sensazione di rilassamento che si associa a quel<br />

comportamento.<br />

Insomma, poco per volta fumare diventa un piacere assoluto.<br />

E sapere che nuoce alla salute – qualsiasi fumatore ne è<br />

cosciente – non è una leva psicologica così forte per desistere.<br />

Si smette di fumare solo quando, sulla bilancia, il piatto<br />

del dolore diventa più pesante. E perché questo accada non<br />

sono le informazioni su quanto sia dannoso a fare la differenza<br />

ma piuttosto un evento: di solito accade qualcosa che, all’improvviso,<br />

trasforma quello che si sapeva intellettivamente<br />

in qualcosa di pratico, smuovendo dei processi a livello emozionale.<br />

Se la decisione di smettere è solo razionale spesso, nel giro<br />

di pochi giorni o di poche settimane, naufraga miseramente.<br />

Ma quando chiedo a qualcuno che ha smesso di fumare<br />

definitivamente che cosa lo ha motivato a farlo, qual è stata la<br />

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