ROBERTO RE e ROY MARTINA

Ora fate attenzione. Leggendo queste ultime righe le vostre
reazioni possono essere state di due tipi. In un caso la vostra
vocina interiore vi dice: «È vero! È così! Devo muovermi subito!»
Nell’altro potreste esservi detti qualcosa tipo: «Vabbè,
dai, non esageriamo!»
Ecco che, in questa seconda circostanza, avete fatto la conoscenza
del nemico numero uno del senso di urgenza, del
principale responsabile dell’accettazione di standard di vita
bassissimi. Un modo di comunicazione con sé stessi e con gli
altri che orienterà e predisporrà ad accettare l’inaccettabile
creando situazioni nelle quali si rimarrà invischiati e si troverà
difficile uscirne.
Il coraggio di guardare in faccia la realtà
• Vabbè, non è poi così grave
• Adesso non esageriamo!
• Dopotutto molta gente sta benissimo anche se si comporta
così
• Anche se non lo faccio subito non muore mica nessuno!
• Dai su, non farla così tragica!
Qual è l’elemento comune in tutte queste frasi? L’abbassamento
della tensione: tendono a eliminare la pressione interna
e a diminuire il senso di urgenza.
La pressione interna è una situazione emotiva che ci dà fastidio
e ci crea disagio, ma è proprio da questo disagio che si
può partire per attuare un cambiamento.
Se vogliamo cambiare un’abitudine, un comportamento
limitante, uno schema di pensiero, quella pressione è fondamentale.
Il senso di insoddisfazione, le difficoltà, la paura di
conseguenze negative, sono tutte circostanze che creano ap-
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