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causa che lo ha spinto a prendere la decisione di solito le risposte<br />
sono di questo tipo:<br />
• Sono andato a giocare a calcetto con gli amici e non avevo<br />
più fiato<br />
• Mi sono svegliato una notte col respiro affannato e mi sono<br />
spaventato a morte<br />
• Da troppo tempo la mattina mi svegliavo con un catarro<br />
terribile<br />
• Ho fatto delle analisi che mi hanno preoccupato<br />
• Mi son reso conto che ne ero diventato totalmente dipendente.<br />
Non mi sentivo più libero<br />
• Un mio amico è morto di cancro ai polmoni<br />
Sono tutti casi in cui è successo qualcosa che ha creato un<br />
grande effetto leva sul dolore, generando la spinta necessaria<br />
a cambiare. La paura per le conseguenze negative ha fatto nascere<br />
un senso di urgenza che ha portato ad agire.<br />
«Datemi una leva e vi solleverò il mondo», diceva Archimede.<br />
Possiamo parafrasarlo con: «Date a una persona una<br />
leva sufficientemente forte e cambierà qualsiasi cosa». E la<br />
motivazione più forte per effettuare un cambiamento è evitare<br />
il dolore.<br />
Ma la condizione di essere per sempre un ex fumatore è<br />
garantita? Assolutamente no. Perché questo accada è fondamentale<br />
che la nuova situazione diventi piacevole. Va detto<br />
che in questo caso particolare quasi sempre accade, perché chi<br />
smette di fumare, in brevissimo tempo, ne ha così evidenti<br />
benefici che fanno in modo di rinforzare positivamente la sua<br />
scelta.<br />
Ma se una persona smette di fumare e continua a focalizzarsi<br />
su quanto gli manca, su quanto sono fortunati quelli<br />
che non hanno smesso, su quanto era bello fumare con gli<br />
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