Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
<strong>LA</strong> CIVILTA’<br />
<strong>GRECA</strong><br />
C<strong>LA</strong>SSE QUINTA<br />
Scuola Primaria<br />
“G. G. Merlo”<br />
Valrovina
La civiltà greca sorse intorno al X secolo a.C., a.C.,<br />
ebbe il<br />
suo massimo splendore tra il VI e il IV secolo a.C. e finì<br />
con l’invasione della Grecia da parte dei Macedoni.
Il territorio della Grecia
La Grecia è una penisola dal territorio montuoso,<br />
con strette pianure costiere, poche terre fertili e<br />
pochi fiumi (tutti in gran parte poveri d’acqua).<br />
Le coste sono frastagliate, piene di insenature e<br />
di penisole.<br />
Inoltre la Grecia è circondata da molte isole e<br />
isolotti.<br />
Proprio per il suo territorio in gran parte<br />
montuoso, non era facile allevare e coltivare;<br />
così i greci divennero bravissimi commercianti<br />
marittimi.<br />
marittimi
ORGANIZZAZIONE<br />
POLITICO SOCIALE<br />
Tutti i regni del mondo antico erano governati da<br />
un sovrano.<br />
I re achei persero le loro autorità e le città<br />
passarono sotto la guida degli aristocratici,<br />
aristocratici,<br />
uomini che appartenevano alle famiglie più<br />
ricche e potenti.<br />
Gli aristocratici erano pochi; per questo il loro<br />
governo si chiamava oligarchia.<br />
Gli altri abitanti potevano partecipare alla<br />
politica, politica,<br />
cioè alla vita della polis: nell’agorà nell’ agorà si<br />
tenevano infatti delle assemblee, assemblee,<br />
in cui<br />
ciascuno poteva esprimere il proprio parere.
Nelle città di mare invece ci furono più governi<br />
democratici, democratici,<br />
che contavano sulla partecipazione<br />
del popolo (commercianti, ( commercianti, artigiani e militari) alla<br />
vita militare e politica.<br />
Città simbolo di questi due tipi di governo furono<br />
Atene e Sparta. Sparta.<br />
In tutte le città della Grecia esistevano molti<br />
schiavi; schiavi;<br />
queste persone erano considerate senza<br />
diritti, erano di proprietà del loro padrone e non<br />
potevano prendere parte alle decisioni della città.<br />
Anche le donne non potevano partecipare alle<br />
assemblee e dunque nemmeno prendere le<br />
decisioni.
SPARTA<br />
Sparta era governata dall’oligarchia degli<br />
spartiati. spartiati<br />
Le terre, erano divise fra gli spartiati: spartiati:<br />
ciascuno ne riceveva una porzione,<br />
insieme a un certo numero di schiavi<br />
perché la coltivassero.
ATENE<br />
Ad Atene c’era un’altra forma di governo, la democrazia,<br />
democrazia,<br />
a cui partecipavano tutti i cittadini. cittadini.<br />
La popolazione era divisa in dieci tribù; ogni tribù<br />
eleggeva cinquanta rappresentanti che formavano un<br />
grande consiglio, la Bulè. Bulè.<br />
La Bulè preparava le leggi e<br />
le proponeva all’Ecclesìa<br />
all’ Ecclesìa, , l’assemblea di tutti i cittadini<br />
Ateniesi, ai quali toccava decidere se approvare o meno<br />
le leggi.<br />
Per difendere la democrazia da chiunque cercasse di<br />
prendere il potere, gli Ateniesi avevano un curioso<br />
sistema, chiamato ostracismo.<br />
ostracismo.<br />
Era un tipo di votazione<br />
nella quale se raggiungevano seimila voti la persona<br />
indicata come pericolosa o influente veniva esiliata dalla<br />
polis per dieci anni.
<strong>LA</strong> POLIS<br />
In Grecia esistevano centinaia di Città-Stato Città Stato<br />
indipendenti le une dalle altre.<br />
Queste polis erano spesso rivali e si facevano anche<br />
la guerra, ma riuscirono, partendo dalla comune<br />
identità culturale, a sviluppare anche forti legami tra<br />
loro.<br />
I Greci erano organizzati in strutture politiche<br />
abbastanza piccole : persino ATENE, ATENE,<br />
la più grande<br />
polis greca, non aveva che alcune migliaia di abitanti.<br />
Ciascuna polis consisteva in una singola città che<br />
sorgeva in riva ad un fiume o vicino al mare,<br />
circondata da mura e dalla campagna circostante<br />
che serviva al mantenimento della città.
AGORA’<br />
All’Interno delle mura della città c’era una zona più<br />
elevata, l’ACROPOLI , e poi una grande piazza centrale<br />
detta AGORA’, AGORA’ , che veniva usata per il mercato e per le<br />
assemblee dei cittadini.<br />
L’agorà era inoltre un punto di incontro per conversare con<br />
gli amici e scambiarsi idee. Nell’agorà si tenevano le<br />
assemblee alle quali potevano partecipare tutti gli uomini<br />
liberi per discutere e confrontare le loro opinioni. In realtà<br />
venivano considerati uomini liberi solo i maschi adulti che<br />
possedevano dei beni e non avevano bisogno di lavorare.<br />
Dalla vita pubblica erano escluse le donne, i forestieri e gli<br />
schiavi.<br />
L’agorà era il cuore della polis: in essa la mattina presto<br />
arrivavano i contadini, gli agricoltori e i pescatori che,<br />
insieme ad artigiani e commercianti, rifornivano la<br />
popolazione di quanto era necessario.
Nell’Acropoli di solito erano concentrati gli edifici<br />
più belli e importanti della città, in particolare i<br />
templi delle divinità.<br />
Di particolare importanza era il tempio dedicato<br />
alla divinità protettrice della città.<br />
La stessa Atene prendeva il suo nome dalla Dea<br />
Atena a cui era dedicata la città. Per onorarla era<br />
stato costruito il Partendone, al cui interno si<br />
trovava una statua di Atena alta 12 metri.<br />
La statua era fatta di legno e di avorio, ed era<br />
ricoperta di vestiti in oro zecchino.
ECONOMIA<br />
I lavori agricoli erano legati alle stagioni<br />
dell’anno e seguivano un ciclo fisso. Al tempo<br />
giusto l’agricoltore doveva trovarsi pronto, con<br />
le sue forze e con gli strumenti adatti,<br />
ricordandosi delle virtù indispensabili alla<br />
sopravvivenza: laboriosità, frugalità, senso<br />
dell’utilità, cura del risparmio.
L’agricoltura estensiva e quella<br />
intensiva:<br />
Nella Grecia del nord, nei territori sottoposti a<br />
governi aristocratici, la proprietà rurale era<br />
costituita dai latifondi: vasti possedimenti agricoli<br />
in mano ad un unico proprietario, coltivati in<br />
maniera estensiva (grano e orzo) o adibiti al<br />
pascolo.<br />
Nelle zone in cui si era imposto il regime<br />
democratico, era diffusa la media e piccola<br />
proprietà e i terreni venivano sfruttati<br />
intensivamente.
La produzione di cereali era limitata<br />
poiché le pianure tenute a latifondo erano<br />
aride e comunque insufficienti a coprire il<br />
fabbisogno di grano e orzo.<br />
Nelle piccole proprietà d’altronde,<br />
il contadino era costretto ad una<br />
agricoltura diversificata:<br />
cereali,legumi,verdure,frutta,vite e olivo.
L’allevamento del bestiame:<br />
Greggi di pecore e capre erano numerosi in tutta<br />
la Grecia perchè non avevano bisogno di pascoli<br />
grassi e si adattavano anche ai terreni sassosi.<br />
Più che per la carne, gli ovini venivano allevati<br />
per il latte e per la lana. I più grossi animali<br />
macellati erano in genere i maiali, dei quali non<br />
veniva scartato niente, mentre i buoi, insieme agli<br />
asini e ai cavalli, servivano per i trasporti e per i<br />
lavori dei campi. Il pesce era il cibo più diffuso e,<br />
nelle grandi occasioni, si metteva in tavola un<br />
animale da cortile.
USI<br />
E<br />
COSTUMI
L’ ABBIGLIAMENTO<br />
Gli abiti erano ricavati da pezze di stoffa<br />
rettangolari che avvolgevano il corpo in morbide<br />
pieghe e, quando arrivava il freddo, ci si copriva<br />
con calde mantelle. Le donne filavano la lana di<br />
pecora e lavoravano le fibre grezze di lino in filati<br />
finissimi: poi tingevano i filati con colori brillanti e, a<br />
volte, tessevano filati con colori contrastanti e<br />
simboli particolari. Gli abiti confezionati con la seta<br />
importata erano molto costosi.<br />
Si usava camminare scalzi oppure con sandali o<br />
calzari. I ricchi, sia uomini che donne, portavano<br />
lussuosi gioielli. Gli schiavi indossavano solo uno<br />
straccio legato ai fianchi.
GLI ABITI FEMMINILI<br />
Le donne indossavano<br />
lunghe tuniche in lana o<br />
in lino, fissate alle spalle<br />
da lunghi spilloni e<br />
strette in vita o qualche<br />
volta alle anche. Le<br />
mantelle potevano<br />
essere piccoli scialli o<br />
ampie viaggio.<br />
tuniche da
GLI ABITI MASCHILI<br />
Uomini e ragazzi di<br />
solito indossavano<br />
tuniche lunghe fino alla<br />
coscia, mentre gli<br />
anziani le preferivano<br />
con orli che arrivavano<br />
più in basso. Le<br />
mantelle invernali erano<br />
spesso indossate in<br />
modo da lasciare una<br />
spalla nuda.
LO SAI CHE …?<br />
L’ abbronzatura non era di moda nell’<br />
antica Grecia.<br />
In estate il sole bruciava le teste e le<br />
ginocchia.<br />
Uomini e donne indossano cappelli a<br />
larga testa per proteggersi dai raggi solari.
USI<br />
Donne e ragazzine trascorrevano molte ore a<br />
tessere la lana delle loro pecore e fare tessuti per<br />
la casa: tele da appendere al muro, coperte e<br />
cuscini per i mobili.<br />
La lana grezza prima di essere tessuta doveva<br />
venire filata e attorcigliata. Si usava filare usando<br />
due attrezzi chiamati conocchia e fuso: si<br />
intrecciava la lana con la mano destra e si<br />
intrecciava lentamente fino a formare il filo, che<br />
veniva inserito nel fuso, strumento troppo pesante<br />
per essere tenuto stabilmente.
GIOCHI E GIOCATTOLI<br />
Anche i bambini di quel tempo avevano i loro giochi e<br />
giocattoli: i bastoni che usavano come cavalli, i carretti fatti fatti<br />
con un’ asta e due ruote, i cavalli di terra cotta o di legnosa<br />
lo spago da tirare, il cerchio con il rocchetto ( una specie di<br />
yo-yo), yo yo), la trottola, il dondolo, le bambole di stoffa, legno,<br />
terra cotta o avorio.<br />
Poi c’ erano i giochi da fare all’ aperto: mosca cieca,<br />
nascondino, palio…. palio…<br />
E ancora: giochi di abilità con i sassolini, le noci e gli<br />
astragali, cioè ossicini ottenuti dalle articolazioni delle<br />
zampe delle capre. Naturalmente c’ erano giocattoli che solo<br />
i bambini ricchi potevano possedere, ma la maggior parte<br />
dei giochi veniva costruita dagli stessi bambini.
L’ ARTE <strong>GRECA</strong><br />
Molte opere artistiche, giunte fino a noi,<br />
testimoniano la grandezza della civiltà<br />
greca. Gli architetti, gli scultori e i pittori<br />
greci erano molto abili e le loro opere<br />
hanno influenzato l’arte dei popoli che<br />
sono venuti dopo.
I Greci erano eccellenti<br />
ARTISTI: gli artigiani<br />
producevano vasi raffinati,<br />
decorati con figure rosse e<br />
fondo nero.<br />
ARCHITETTI e SCULTORI<br />
realizzavano grandi<br />
costruzioni come templi,<br />
teatri, edifici pubblici e le<br />
rendevano più belle con<br />
bassorilievi e statue.
ATENE E <strong>LA</strong> FILOSOFIA<br />
Atene accolse molti STUDIOSI, SCRITTORI e<br />
FILOSOFI le cui opere vengono studiate ancora<br />
oggi.<br />
In particolare risultò determinante per la cultura<br />
dell’Occidente il pensiero dei filosofi che cercavano<br />
di rispondere a diverse domande: come è nata la<br />
Terra? Di che cosa è fatta? Come e perché<br />
cambia? Quale significato ha l’esistenza<br />
dell’UOMO? Qual è il destino dell’umanità?<br />
A queste domande i filosofi cercano di rispondere<br />
non con il mito, ma con la ragione.
GRECI MAESTRI D’ARTE<br />
I Greci costruirono opere che servirono da<br />
modello presso i popoli antichi. Nel<br />
progettare città e templi, i Greci avevano<br />
grande rispetto per la natura, mediante<br />
attenti studi facevano in modo che la luce<br />
entrasse nei templi.
ARCHITETTURA<br />
Gli architetti dedicarono grande attenzione<br />
agli edifici pubblici, ai teatri e agli stadi<br />
dove si svolgevano le Olimpiadi.<br />
I templi erano edifici rettangolari,<br />
circondati da colonne, statue e<br />
bassorilievi. Avevano tetti di legno ed<br />
erano dipinti con colori vivaci e<br />
contrastanti.
PITTURA<br />
L’unica traccia che ci rimane della<br />
pittura greca sono le decorazioni sui<br />
vasi di ceramica giunti fino a noi.<br />
Questi dipinti ci forniscono preziose<br />
informazioni, perché rappresentano<br />
scene di vita quotidiana, attività<br />
commerciali, scene di battaglia, gare<br />
sportive e divinità. Osservandoli<br />
possiamo capire come vivevano gli<br />
antichi Greci.
<strong>LA</strong> CERAMICA, TRA FANTASIA<br />
E REALTA’<br />
Le ceramiche degli antichi Greci<br />
ci rivelano le tecniche, i gusti,<br />
l’abilità e la fantasia dei maestri<br />
che le hanno modellate e<br />
decorate. I vasi che ci sono<br />
pervenuti hanno forme diverse;<br />
le decorazioni, composte in<br />
accordo con la forma,<br />
consistono in figure<br />
geometriche e soggetti tratti<br />
dalla mitologia o dalla vita<br />
quotidiana dei Greci. Molte<br />
ceramiche sono decorate con<br />
scene che hanno una storia.
IL TEATRO GRECO<br />
La rappresentazione teatrale<br />
nacque ad Atene come forma di<br />
culto durante le feste dedicate al<br />
signore Dioniso. Il teatro di Atene<br />
sorgeva ai piedi dell’acropoli; la<br />
struttura si diffuse in tutto il mondo<br />
greco. Gli attori del coro<br />
danzavano e cantavano in uno<br />
spazio semicircolare chiamato<br />
“ORCHESTRA”, mentre i<br />
protagonisti recitavano sul PALCO<br />
rialzato. Alcuni teatri GRECI sono<br />
usati ancora oggi. Gli attori<br />
recitavano con il volto coperto da<br />
maschere di terracotta.
GLI DEI GRECI<br />
I Greci erano politeisti, adoravano cioè molte<br />
divinità che rappresentavano con le<br />
sembianze umane assumendo forme diverse.<br />
Benchè immortali e privi di vecchiaia gli dèi<br />
condividono le caratteristiche degli esseri<br />
umani e sono di volta in volta innamorati,<br />
gelosi, infedeli, vendicativi, ingenui.
Gli dèi principali secondo la tradizione sono 12:<br />
Zeus: re degli dei signorI del cielo e del fiume.<br />
Era: dea del matrimonio.<br />
Ares: dio della guerra.<br />
I gemelli Apollo:divinità solare.<br />
Artemide: vergine cacciatrice e divinità lunare.<br />
Dioniso : ha insegnato agli uomini come coltivare la vita ed è il dio<br />
dell’ebrezza.<br />
Hermes: l’astuto messaggero degli dei.<br />
Atena : dea dell’ordine e della sapienza, nata già adulta e armata<br />
dalla testa di Zeus.<br />
Afrodite: dea dell’amore e della seduzione.<br />
Demetra : dea portatrice di civiltà, che ha portato agli uomini la<br />
coltivazione dei cereali, la vita civilizzata ed il matrimonio.<br />
Poseidone: dio del mare.
Molto importanti sono gli dei degli Inferi, cioè del<br />
mondo dei morti:<br />
Ade : fratello di Zeus.<br />
Persefone/Core: figlia di Demetra e di Zeus.<br />
Accanto agli dei principali il pantheon (cioè<br />
l’insieme delle divinità) comprende molte divinità<br />
minori: le ninfe, che popolano sorgenti, boschi,<br />
monti, mari; le nove muse, che proteggono le arti e<br />
le scienze; dei secondari come Ascelepio, dio della<br />
medicina, o Estiva, dea del focolare.
Riti e sacrifici<br />
Per ottenere il favore degli dei, i Greci<br />
offrivano sacrifici di animali: capre, pecore,<br />
buoi; prima di compiere qualsiasi impresa<br />
consultavano un oracolo, cioè un sacerdote<br />
o una sacerdotessa che parlavano a nome<br />
del dio.<br />
Nelle città sorgevano numerosi templi alle<br />
divinità protettrici, e in particolari luoghi della<br />
Grecia, ritenuti sacri, venivano costruiti i<br />
santuari, dove si tenevano feste e cerimonie.
Come pregavano gli antichi greci<br />
I greci non formarono mai un unico stato e ogni città fu sempre<br />
indipendente dalle altre.<br />
Spesso vi furono guerre tra città e città.<br />
Tuttavia, benché divisi politicamente, i greci ebbero coscienza di formare<br />
un popolo unico, con una lingua comune, pur nella varietà dei dialetti, e<br />
con una comune religione.<br />
I greci furono politeisti: i loro dei e le loro dee, ai quali attribuivano aspetto<br />
umano e gli stessi difetti e le stesse caratteristiche degli uomini, vivevano<br />
sulla cima coperta di nubi del monte Olimpo, uno dei più alti del paese.<br />
Agli dei gli uomini dovevano offrire sacrifici di animali o di primizie agresti;<br />
molte città, inoltre, celebravano feste religiose alle quali accorrevano greci<br />
di tutte le regioni. Le più famose furono le feste olimpiche, che si<br />
celebravano ogni quattro anni ad Olimpia in onore di Zeus.<br />
Durante queste feste, come in altre, si svolgevano i giochi sacri in onore<br />
del dio: gli atleti vincitori delle Olimpiadi erano famosi in tutta la Grecia, e<br />
sovente i poeti scrivevano inni in loro onore. Molto frequentati erano pure i<br />
templi in cui si trovavano oracoli, come quello di Delfi.
L’IMPORTANZA DELLO SPORT<br />
I Greci diedero molta importanza alla pratica dello<br />
sport .<br />
In tutte le città c’era il gymnasivm = palestra<br />
L’attività fisica veniva vista come: offerta religiosa,<br />
educazione, pratica al coraggio, pratica alla guerra.<br />
In ogni città della Grecia si organizzavano feste<br />
sportive in occasione di feste religiose.<br />
Le più importanti erano le Olimpiadi, in onore di<br />
Zeus, che si tennero regolarmente ogni quattro anni<br />
dal 776 a.C. al 393 d.C. in agosto.<br />
Si svolgevano ogni 4 anni ad Olimpia e duravano 5<br />
giorni .
Potevano partecipare i ragazzi e i cittadini maschi adulti .<br />
Le donne sposate non potevano neanche assistere.<br />
Gli atleti gareggiavano rigorosamente nudi.<br />
Le principali discipline erano:<br />
- la corsa<br />
- il lancio del disco<br />
- il lancio del giavellotto<br />
- la lotta<br />
- il salto in lungo<br />
Il rituale preparatorio dell’ atleta era ungersi il corpo di<br />
olio profumato.
IL <strong>LA</strong>NCIO<br />
DEL IL <strong>LA</strong>NCIO<br />
DEL DISCO<br />
DISCO
ARMI E GUERRIERI<br />
Nell’antica Grecia il passaggio dell’ uomo<br />
all’età adulta era determinato dalla<br />
capacità di combattere: un individuo<br />
adulto era un uomo in grado di<br />
combattere.<br />
I Greci conobbero nel tempo due diversi<br />
modi di combattere:<br />
-il il duello<br />
- la falange oplitica
IL DUELLO<br />
Il duello è ampiamente descritto nei poemi omerici:nel corpo a corpo con la la<br />
lancia e<br />
la spada si assiste alla prova di valore dell’eroe.<br />
Solo gli aristocratici possono essere guerrieri.<br />
Omero descrive l’equipaggiamento del guerriero:<br />
armi di difesa:la corazza,lo scudo,l’elmo crestato,gli schinieri. schinieri<br />
Armi di offesa:la lancia e la spada.<br />
Ogni vero guerriero aveva poi un carro,piccolo,a due ruote,trainato ruote,trainato<br />
dai cavalli.<br />
Questo serviva per trasportare il guerriero sul campo di battaglia,ma battaglia,ma<br />
non serviva per<br />
combattere. Arrivato al campo di battaglia l’eroe scendeva e combatteva combatteva<br />
a piedi.<br />
Le armi erano soprattutto di bronzo,ma anche d’oro,d’argento o di di<br />
ferro:abbagliavano con il loro splendore e atterrivano con il loro loro<br />
suono.<br />
L’eroe può dimostrare il suo valore affrontando la morte,la perdita perdita<br />
della gioventù e<br />
della vita in cambio della “gloria personale”. Morendo in modo eroico eroico<br />
il guerriero<br />
rende immortale il proprio nome.<br />
Ogni guerriero ha la propria armatura ed è da essa identificato: identificato:<br />
ogni guerriero viene<br />
riconosciuto dalle proprie armi (per questo il rito della spoliazione spoliazione<br />
e della vestizione<br />
sono così importanti e simbolici).<br />
Il carro di battaglia e i cavalli avevano un costo molto elevato perciò solo i nobili<br />
potevano armarsi ed avere di conseguenza peso politico:il peso politico politico<br />
era infatti<br />
determinato dal contributo militare che si poteva dare.
UN DUELLO FRA OPLITI
<strong>LA</strong> FA<strong>LA</strong>NGE OPLITICA<br />
Gli opliti avevano una robusta corazza, i gambali, l’elmo e un<br />
grande scudo rotondo (HOPLON) fissato sull’avambraccio<br />
sinistro.<br />
Con il braccio destro si impugnavano le armi di offesa (lancia<br />
e spada).<br />
Gli opliti si “schieravano” in file serrate e avanzavano<br />
compatti al ritmo della musica suonata da un flautista.<br />
Nella falange non servivano il carro e i cavalli: il suo<br />
equipaggiamento era perciò alla portata dei ceti medi<br />
(mercanti, piccoli proprietari terrieri, artigiani agiati).<br />
Nella falange è fondamentale essere compatti e ordinati. La<br />
necessità di mantenere l’ordine per la reciproca difesa<br />
comporta la nascita di nuovi valori: il controllo di sé, la<br />
solidarietà, la collaborazione, ... (che prevalgono sulla<br />
competizione).
ANDARE IN GUERRA<br />
Le città-stato città stato dell’antica Grecia combattevano fra loro per<br />
contese territoriali e commerciali. Sparta aveva un esercito<br />
permanente,mentre le alte città-stato città stato addestravano militarmente<br />
i cittadini liberi e li richiamavano nei tempi di guerra. Ad Atene Atene<br />
tutti gli uomini tra i 20 e i 50 anni avevano il dovere di difendere difendere<br />
la patria in caso di necessità. Chi poteva permettersi l’acquisto l’acquisto<br />
di<br />
un cavallo era arruolato in cavalleria,mentre la maggior parte di di<br />
cittadini prestava servizio come fanti,chiamati opliti;i più<br />
poveri,che non avevano le possibilità per comprarsi le<br />
armature,remavano nelle navi da guerra. Quando i Persiani<br />
invasero la Grecia,alcune città-stato città stato si unirono contro il nemico<br />
straniero. Le guerre persiane durarono dal 490 al 449 a.C.<br />
Sparta combatté contro Atene dal 431 al 404 a.C.,nella a.C.,nella<br />
guerra del<br />
Peloponneso,che coinvolse altre città-stato. città stato. La vittoria andò alla<br />
fine a Sparta,ma tutti i contendenti ne uscirono indeboliti per la<br />
perdita di vite umane e di ricchezze.
<strong>LA</strong> SCRITTURA E <strong>LA</strong> LINGUA<br />
I greci trassero il loro alfabeto dai fenici, ma<br />
modificarono la forma delle lettere,<br />
adattandola alla lingua greca.<br />
Aggiunsero anche le cinque vocali.<br />
I greci scrivevano prevalentemente su rotoli<br />
di papiro.<br />
La lingua greca fu la”lingua internazionale”<br />
per lungo tempo e permise ai vari popoli di<br />
comunicare tra loro.
<strong>LA</strong> SCUO<strong>LA</strong><br />
Nell’antica grecia la scuola era pagata dai genitori i quali<br />
mandavano il proprio figlio a lezione da un maestro. maestro<br />
Iniziava a 7 anni e poteva durare anche sino a 18 anni e oltre,<br />
ma questo succedeva solo nelle famiglie benestanti che<br />
avevano abbastanza denaro per pagare gli studi al figlio.<br />
Lo scolaro imparava a scrivere su tavolette di legno ricoperte<br />
da uno strato di cera. Il maestro tracciava con lo stilo una frase frase<br />
sulla tavoletta e lo scolaro doveva ricopiarla piu’ volte. Se<br />
sbagliava capovolgeva lo stilo e con la punta piatta raschiava<br />
via l’errore e riscriveva sopra.<br />
A scuola si imparava la scrittura, la lettura, l’aritmetica, la<br />
musica e parti dei poemi piu’ famosi. Poi dai 15 anni studiavano<br />
materie piu’ difficili. I greci pensavano che avere un corpo sano<br />
fosse importante quanto avere una mente istruita. una parte<br />
della giornata era percio’ dedicata alla ginnastica.
<strong>LA</strong> LETTERATURA<br />
In Grecia nacquero e vissero molti poeti, il primo fra<br />
tutti Omero, che narro’ nell’Iliade e nell’Odissea la<br />
guerra di Troia e il ritorno degli eroi in patria. Molto<br />
noto fu anche Esopo, vissuto nel quarto secolo a.c a.c,<br />
,<br />
autore di famose favole.