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Epist. 268.— io Martji 1576 485<br />

268<br />

POLANCUS MERCURIANO<br />

PANORMO 10 MARTII I576 l .<br />

I. De doino professorum aut collegio condendo ad Piazza, et de domo ad<br />

Castel- Vetrano.— 2. Panormi et Messanae brevi erigendae domns.—<br />

j. De collegio ad Polizzi. — 4. Pestis defervescit.<br />

1. f Jhs. Molto Rdo. in Xpo. Padre nostro. Pax Christi,<br />

etc. Airultimodel passato partimmo di Catania per Calatagirone,<br />

et alla uolta di Palermo; et tratenendoci un giorno per le pioggie<br />

grandi, ci giunse un fratello, mandato a posta dal Padre pro-<br />

uinciale 2<br />

, con lettere di V. P. di 24 et ultimo di X. bre<br />

, et altre<br />

del P. Posseuino de 7 di Genaro; et ci e stato di molta consola-<br />

tione 1'intender che fossero giunte alle mani di V. P. diuerse let-<br />

1 Ex archetypo a Polanco aucto in codice Epist. Polanci, 2 fr\, n. l34,<br />

prius 2.<br />

2<br />

Domenech, cujus exstant litterae in eodem codice, sub n. l33, prius<br />

ff. 1 13-1 14, datae 6 Martii 1576, quibus monet Mercurianum de acceptis illius<br />

litteris 24 Dec. 1575 et 24 Febr. 1576, deque ipsis<br />

missis ad Polancum. En<br />

autem quid de hujus excelsi viri visitatione ibidem dicat:<br />

«La diligentia grande dil Padre visitator' in scriuer quello che occorreua,<br />

et il non receuer lettere di V. P. me hanno fatto tardar nel scriuer'.»<br />

... «II Padre visitator' ha volutto partir per visitar vn'altra volta Pa-<br />

lermo, passando per Calatagirona et Polizi,<br />

doue sono alchuni delli nostri<br />

venutti de Biuona; et poi pensa di passar a Monreal et a Biuona. Ha pigliato<br />

questo camino contra il parer di molti di noi, per esser li tempi hora mol-<br />

to trauagliosi di caminar per questo rejjno, vltra dil periculo in che si met-<br />

te; etcredo hauera experimentato quello li habbiamo detto. Ma con ]a vo-<br />

lunta grande che ha di far exactamente suo officio, non teme fatiga ne pe-<br />

riculo. Spero che il Signore se ne seruira non puoco di questa reuista; per-<br />

che, oltra che li collegii quanto piu sono visitati tanto piu<br />

sono consolati et<br />

aggiutati, essendo esso tanto diligente et solecito, con le parte che il Signo-<br />

re li ha dato, tanto maggior frutto se n'a d'esperar con la grazia et fauor diuino.<br />

V. P. ha raggione di molto consolarse di sua visita, et di hauerlo man-<br />

dato, et tener sia stato inspirato da Dio in mandarlo; et io [di] molto rin-<br />

gratiar soa diuina magesta che me habbia exaudito, supplicandolo molte<br />

volte mandasse persona che suplisse li mei mancamenti et molto aggiutasse<br />

questa prouincia, come speramo in sua infinita bonta. Esso sia lodato et<br />

benedetto per sempre, che in questi tempi che hanno occorsi ci ha vulutto<br />

oonsolar con soa venutta tanto necessaria.» Cf. supra, epist. 224, n. 3, et<br />

annot. 2.

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