ALBERI - dieci anni di poesie.pdf - Antonella Barina
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L’ALBERO DEL MIO DESTINO<br />
(Andrea Gambato)<br />
Era lì fermo, in silenzio<br />
Immobile nella sua solitu<strong>di</strong>ne<br />
Mi sono seduto davanti a lui<br />
E gli ho chiesto:<br />
albero, qual è la <strong>di</strong>fferenza tra noi<br />
ed egli mi ha risposto<br />
io conosco il picchio<br />
che mi buca il corpo<br />
conosco il parassita<br />
che beve la mia linfa<br />
conosco la tempesta<br />
che spezza i miei rami<br />
conosco gli animali<br />
che si nutrono delle mie foglie<br />
Questa è la <strong>di</strong>fferenza tra noi<br />
GLI UOMINI NON SONO CAMBIATI,<br />
SI SPERA NEL TEMPO<br />
(Mariacarla Gennari)<br />
Sono voci che scorrono<br />
sulle foglie tremanti degli alberi<br />
e tremanti ai soffi del vento,<br />
frusciano impaurite.<br />
Si nascondono all‘ombra<br />
riemergono dentro ai giar<strong>di</strong>ni<br />
sono voci che tessono trame invisibili<br />
nelle pieghe rugose dei tronchi,<br />
voci sensibili al nostro frastuono<br />
____________________<br />
L’albero del mio destino: da Andrea Gambato, Un‘anima una stella un sogno, E<strong>di</strong>toria Universitaria, Venezia,<br />
2002<br />
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