16.05.2013 Views

Frigo - Guida per le tesi.pdf - Scienze Politiche

Frigo - Guida per le tesi.pdf - Scienze Politiche

Frigo - Guida per le tesi.pdf - Scienze Politiche

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Ogni idea, <strong>per</strong> quanto vi paia prob<strong>le</strong>matica e confusa, va subito fissata sulla carta, meglio se inserita<br />

direttamente nel PC , anche in un fi<strong>le</strong> che all’inizio sarà disordinato (tipo “Appunti iniziali”).<br />

E’ riordinando queste prime idee che sarete poi in grado di stendere la vostra sca<strong>le</strong>tta-indice. Già n<br />

questa fase è bene attribuire una gerarchia di ri<strong>le</strong>vanza al<strong>le</strong> idee (tipo: fondamenta<strong>le</strong>, importante,<br />

secondario, dettaglio..).<br />

In tal modo potrete poi usare <strong>le</strong> idee ‘fondamentali’ come titoli di capitoli, <strong>le</strong> altre <strong>per</strong> i paragrafi<br />

ecc.<br />

Importante è che <strong>le</strong> diverse parti della <strong>tesi</strong> (capitoli) abbiano ciascuna un sotto-tema e una idea<br />

fondamenta<strong>le</strong> attorno a cui far ruotare il resto. Servono dei sotto-argomenti ‘cardine’, come i pilastri<br />

di un edificio: poi metterete mura, sca<strong>le</strong>, finestre ecc.: solo alla fine potete mettere sul tavolo la<br />

teiera con <strong>le</strong> tazze.<br />

La sca<strong>le</strong>tta è in pratica un indice provvisorio, che potrete mutare anche alla fine, se inserite un<br />

paragrafo o altro, o se vo<strong>le</strong>te cambiare i titoli <strong>per</strong> renderli più aderenti a ciò che avete scritto…<br />

E’ insomma uno schema che non vi vincola, ma che vi offre un quadro dell’architettura della <strong>tesi</strong>:<br />

divisioni, temi e sotto-temi, <strong>per</strong>iodizzazioni ecc., consentendovi di organizzare <strong>le</strong> <strong>le</strong>tture, gli<br />

appunti, <strong>le</strong> idee e i col<strong>le</strong>gamenti interni della <strong>tesi</strong>.<br />

Sconsiglio ai non es<strong>per</strong>ti l’uso degli Indici automatizzati che sono presenti in vari programmi di<br />

scrittura: anche se comodi, sono <strong>per</strong>ò rigidi e dunque possono presentare dei prob<strong>le</strong>mi ad ogni<br />

cambiamento che si vuol fare.<br />

Per chi ha <strong>le</strong> competenze <strong>per</strong> usarli senza guai consiglio di <strong>le</strong>ggere <strong>le</strong> Istruzioni <strong>per</strong> la <strong>tesi</strong> del<br />

col<strong>le</strong>ga Delli Zotti (sulla Home page di Facoltà).<br />

La sca<strong>le</strong>tta si trasforma man mano, e alla fine costituirà l’Indice. A quel punto dovrà offrire al<br />

<strong>le</strong>ttore un’idea precisa della struttura interna della <strong>tesi</strong> e quindi comprendere :<br />

1) Introduzione : un breve testo di presentazione del tema trattato, che spiega <strong>le</strong> ragioni della<br />

scelta del tema, i criteri seguiti nella ricerca, gli eventuali prob<strong>le</strong>mi incontrati nel lavoro.<br />

Illustra poi la struttura della <strong>tesi</strong>, descrivendo i temi trattati nei vari capitoli, come fosse una<br />

sin<strong>tesi</strong> della <strong>tesi</strong>. Per questo, va scritta a lavoro finito: ma se vi vengono idee che vo<strong>le</strong>te<br />

inserire segnate<strong>le</strong> subito, e poi riordinate<strong>le</strong> alla fine.<br />

2) Tre o quattro capitoli divisi in paragrafi: data l’estensione ridotta di una <strong>tesi</strong> trienna<strong>le</strong>,<br />

consiglio di evitare i sotto-paragrafi, ameno che l’argomento non lo richieda.<br />

3) Conclusioni: devono richiamare in forma libera e sintetica i concetti fondamentali della <strong>tesi</strong>.<br />

Sono insomma un riepilogo in cui lo studente trae <strong>le</strong> somme del lavoro svolto, ne mostra<br />

ulteriori sviluppi, e può fare osservazioni, critiche o col<strong>le</strong>gamenti <strong>per</strong>sonali, anche con<br />

aspetti di attualità. Inoltre, bisogna menzionare i possibili futuri sviluppi della ricerca e<br />

fornire eventuali indicazioni di carattere normativo. Le conclusioni vanno armonizzate con<br />

l'introduzione; in esse si deve dare giustificazione e dimostrazione del<strong>le</strong> prese di posizione.<br />

4) Appendici: ossia qualche documento, immagine o altro che si voglia inserire <strong>per</strong> meglio<br />

illustrate i temi e <strong>le</strong> argomentazioni: è bene quindi fare riferimento al<strong>le</strong> Appendici già nel<br />

testo della <strong>tesi</strong>, magari con una nota. In genere offrono informazioni separate da quel<strong>le</strong><br />

contenute nel corpo del testo, o presentano testi o documenti originali a supporto di quanto<br />

detto ecc. Possono essere di carattere vario: testi, immagini, grafici… In caso di più<br />

appendici si devono distinguere come Appendice A, Appendice B, Appendice C ecc.<br />

5) Bibliografia: è una parte integrante di un lavoro di tipo scientifico: non è solo un e<strong>le</strong>nco di

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!