Insediamenti zootecnici ed impatto sanitario - ASL CN1

Insediamenti zootecnici ed 

impatto sanitario 

Giorgio Sapino 

Direttore Dipartimento 

di Prevenzione ASL CN1 

HEALTH IMPACT ASSESSMENT: 

la valutazione d’impatto sanitario, principi e prospettive 

Cuneo, 18 giugno 2010 

Ilaria Gorrasi 

Ilaria Gorrasi 

Progetto Regionale 

Ambiente e Salute

PROGETTO REGIONALE “AMBIENTE e SALUTE” 

OBIETTIVO: perfezionare, all’interno dei Dipartimenti di Prevenzione, 

il modello di analisi integrata, ambientale e sanitaria, per la valutazione 

dell’impatto sulla salute derivante da rischi ambientali. 

Messa a punto di LINEE GUIDA OPERATIVE, per la 

valutazione degli impatti sanitari connessi a problematiche ambientali, 

affrontate ordinariamente dagli operatori dei Servizi di Igiene e Sanità 

Pubblica e delle altre SS.CC. dei Dipartimenti di Prevenzione dell’ASL. 

Insediamenti zootecnici: individuati come una delle principali criticità 

ambientali caratterizzanti il territorio della Provincia di Cuneo, che l’ASL 

si trova ad affrontare in maniera rilevante 

(Conferenze dei Servizi di VIA/AIA, pratiche edilizie, esposti).

DIREZIONE SANITA’ 

Settore Promozione Della Salute e Interventi di Prevenzione Individuale e Collettiva 

LINEE GUIDA 

ALLEVAMENTI SUINICOLI 

E 

AVICOLI 

Bozza maggio 2009 

Testo a cura di: Ilaria Gorrasi 

Con la collaborazione di: 

Daniela Bono, SISP, ASL CN1 

Giuseppe Calabretta, SPreSAL, ASL CN1 

Paolo Cavallo, SPreSAL, ASL CN1 

Moshe David, SVET Area A, ASL CN1 

Dario Dutto, SVET Area C, ASL CN1 

Moreno Dutto, Cons. Entomologia e Zoologia Medica Dip. Prevenzione ASL CN1 

Alessandra Figini, SISP, ASLCN1 

Angelo Millone, SVET Area C, ASL CN1 

Angelo Repossi, S.S. Epidemiologia e SISP, ASL CN1 

Laura Rubiolo, Direzione Amministrativa del Dipartimento di Prevenzione, ASL CN1 

Bruno Sona, SVET Area A, ASL CN1 

Pierfederico Torchio, SISP, ASLCN1 

Gianfranco Zazzera, SISP ASL CN1 

Supervisione: 

Valerio Vecchiè, SISP ASL TO3

IL PATRIMONIO ZOOTECNICO IN ITALIA 

Il patrimonio zootecnico italiano si concentra per lo più in 4 Regioni 

Piemonte – Lombardia – Veneto – Emilia Romagna 

62% dei capi bovini e bufalini - 83% dei capi suini - 77% dei capi avicoli 

14% BOVINI* 

11% SUINI 

6% AVICOLI 

25% BOVINI* 

48% SUINI 

24% AVICOLI 

9% BOVINI* 

16% SUINI 

19% AVICOLI 

14% BOVINI* 

8% SUINI 

29% AVICOLI 

Dati riferiti al 2007. ISTAT, Annuario statistico italiano 2009 

* e bufalini

Provincia 

BOVINI e 

BUFALINI 

SUINI 

aziende capi aziende capi 

TO 5.658 246.825 689 202.740 

VC 478 1.1046 43 17.200 

BI 699 17.054 111 31.360 

NO 575 24.873 115 72.811 

VCO 596 5.306 64 391 

CN 6.666 442.626 1.171 771.754 

AT 1237 45.549 142 17.797 

AL 1273 51.271 200 42.964 

Regione 

Piemonte 

IL PATRIMONIO ZOOTECNICO IN PIEMONTE 

17.182 844.550 2.535 1.157.017 

AVICOLI 

aziende capi 

100 2.518.112 

67 434.126 

15 111.050 

53 544.070 

3 48 

333 6.399.822 

50 1.256.850 

39 600.800 

660 11.864.878 

Dati da “Relazione annuale di attività dei Servizi Veterinari delle ASL, anno 2008”, 

Regione Piemonte.

IL PATRIMONIO ZOOTECNICO 

IN PIEMONTE 

(% di capi/provincia) 

29,2% 

17,5% 

21,2% 

52,4% 

66,7 % 

53,9% 

2% 

2,7% 

0,9% 

5,4% 

1,5% 

1,3% 

1,5% 

3,7% 

10,6% 10,6 

0,6% 

0,03% 

0,0004% 

2,9% 

6,3% 

4,6% 

6,1% 

3,7% 

5,1%

Procedure inerenti gli insediamenti 

zootecnici 

(nuovi allevamenti/ampliamenti/esercizio 

di allevamenti esistenti) 

contemplano 

VIA (L.R. 40/98 e s.m.i., D.Lgs. 152/06 e s.m.i.) 

AIA (D.Lgs. 59/2005) 

Pratiche edilizie (art. 48 LR 56/77, art. 5 comma 

3 DPR 380/01)

Allevamenti soggetti alla procedura di 

Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) 

Progetti sottoposti alla fase di VERIFICA quando non ricadono, 

neppure parzialmente, in aree protette e sottoposti alla fase di 

valutazione quando ricadono, anche parzialmente, in aree protette, 

sempreché la realizzazione sia consentita dalla legge istitutiva dell'area 

protetta interessata (Allegato B2 L.R. 40/98) 

impianti per l’allevamento intensivo di animali il cui numero 

complessivo di capi sia maggiore di quello derivante dal 

seguente rapporto: 

40 quintali di peso vivo di animali per ettaro di terreno 

funzionalmente asservito all’allevamento. 

Sono comunque esclusi, indifferentemente dalla 

localizzazione, gli allevamenti con numero di animali inferiore 

o uguale a: 1.000 avicoli, 800 cunicoli, 120 posti per suini da 

produzione (di oltre 30 kg) o 45 posti per scrofe, 300 

ovicaprini, 50 posti bovini.

Allevamenti soggetti alla procedura di 

Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) 

Progetti sottoposti alla fase di VALUTAZIONE (Allegato A2 L.R. 

40/98) 

impianti per l’allevamento intensivo di pollame o di suini con più di: 

• 85.000 posti per polli da ingrasso, 60.000 posti per galline; 

• 3.000 posti per suini da produzione (di oltre 30 Kg); o 

• 900 posti per scrofe. 

Soglie dimensionali ridotte del 50% per i progetti che ricadono anche 

parzialmente in area protetta, la cui realizzazione sia consentita dalla legge 

istitutiva dell'area protetta interessata.

PROVINCIA DI CUNEO 

Allevamenti soggetti alla procedura di VALUTAZIONE D’IMPATTO 

AMBIENTALE (L.R. 40/98 e s.m.i., D.Lgs. 152/06 e s.m.i.) 

anno Verifica di VIA VIA 

1999 2 0 

2000 7 0 

2001 4 2 (Peveragno, Revello) 

2002 31 1 (Margarita) 

2003 46 1 (Priocca) 

2004 46 4 (2 Fossano, 1 Villafalletto, 1 

Racconigi) 

2005 24 1 (Castelletto Stura) 

2006 21 1 (Centallo) 

2007 24 0 

2008 15 0 

2009 3 0 

TOT 223 (19 in valutazione, 151 escluse, 

51 non procedibili, 1 ritirata) 

Fonte dei dati: Servizio VIA, Provincia di Cuneo 

10 (8 giudizi positivi di compatibilità, 1 

non procedibile, 1 ritirata)

Allevamenti soggetti alla procedura di Autorizzazione Integrata 

Ambientale, AIA/IPPC (Integrated Pollution Prevention and Control) 

(D.Lgs. 59/05 e s.m.i.). 

Sono soggetti ad AIA gli impianti che rientrano nella seguente categoria: 

“Categoria IPPC 6.6” Impianti per l’allevamento intensivo di pollame o suini 

con più di: 

40.000 posti per pollame; 

2.000 posti per suini da produzione (di oltre 30 Kg); 

750 posti per scrofe. 

AIA 

rilasciate 

dal 2007 

PROVINCIA DI CUNEO 

Ex ASL 15 

Cuneo 


Mondovì- 

Ceva 


Fossano- 

Saluzzo- 

Savigliano 


Alba- Bra 

22 8 48 14 

Fonte dei dati: Settore Tutela Ambiente, Provincia di Cuneo

Ex ASL 17 Fossano – Saluzzo - Savigliano 

Pratiche edilizie zootecniche esaminate dalla Commissione 

Dipartimentale per gli insediamenti produttivi (art. 20 lett f L 833/78, 

art 48 LR 56/77, art 5 comma 3 lett. a DPR 380/01). 

Anno n° pratiche 

2003 79 

2004 131 

2005 171 

2006 120 

2007 90 

2008 103 

2009 148 

TOT 842 

Opere edilizie relative a: 

•stalle stalle (costruzione/ ampliamento/ 

ristrutturazione); 

•concimaie/ concimaie/ vasche liquami; 

•silos silos a trincea, essiccatoi, mangimifici; 

•macelli, macelli, attività attivit di trasformazione 

carni, lavorazione uova, lavorazione 

latte, laboratori smelatura; 

•canili; canili; 

•impianti impianti per la produzione di biogas da 

reflui zootecnici; 

•etc etc… 

Fonte dei dati: Direzione Amministrativa del Dipartimento di Prevenzione ex ASL 17 (ASL 

CN1)

Commissione Dipartimentale per gli insediamenti produttivi 

riunita con cadenza bisettimanale, composta da rappresentanti di: 

Servizio di Igiene e Sanità Pubblica (SISP): effettua una 

pre-istruttoria della pratica da esaminare 

Servizi Veterinari 

Area A (sanità animale) 

ASL CN1 (progetto uniformazione 2010) 

Modalità Modalit di esame delle pratiche zootecniche 

Area B (produzione e commercializzazione alimenti di origine animale) 

Area C (igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche) 

Servizio di Prevenzione e Sicurezza in Ambienti di Lavoro (SPreSAL) 

Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) 

Personale della Direzione Amministrativa del Dip.Prev. 

Viene espresso un parere unico Dipartimentale

DIREZIONE SANITA’ 

Settore Promozione Della Salute e Interventi di Prevenzione Individuale e Collettiva 

LINEE GUIDA 

ALLEVAMENTI SUINICOLI 

E 

AVICOLI 

Bozza maggio 2009 

Testo a cura di: Ilaria Gorrasi 

Con la collaborazione di: 

Daniela Bono, SISP, ASL CN1 

Giuseppe Calabretta, SPreSAL, ASL CN1 

Paolo Cavallo, SPreSAL, ASL CN1 

Moshe David, SVET Area A, ASL CN1 

Dario Dutto, SVET Area C, ASL CN1 

Moreno Dutto, Cons. Entomologia e Zoologia Medica Dip. Prevenzione ASL CN1 

Alessandra Figini, SISP, ASLCN1 

Angelo Millone, SVET Area C, ASL CN1 

Angelo Repossi, S.S. Epidemiologia e SISP, ASL CN1 

Laura Rubiolo, Direzione Amministrativa del Dipartimento di Prevenzione, ASL CN1 

Bruno Sona, SVET Area A, ASL CN1 

Pierfederico Torchio, SISP, ASLCN1 

Gianfranco Zazzera, SISP ASL CN1 

Supervisione: 

Valerio Vecchiè, SISP ASL TO3

FINALITA’ DELLE LINEE GUIDA 

Mettere a disposizione degli operatori dei 

Dipartimenti di Prevenzione (in particolare S.I.S.P.) 

uno strumento utile per l’individuazione delle 

principali problematiche igienico-sanitarie, e quindi 

degli impatti sulla salute, che la presenza di un 

allevamento può determinare nell’area in cui è 

insediato. 

Fornire delle ipotesi di intervento, da attuare al 

fine di eliminare, o almeno minimizzare i problemi 

individuati. 

Rendere omogenee le modalità operative a livello 

regionale.

1- Introduzione 

2- I cicli produttivi 

STRUTTURA DELLE LINEE GUIDA 

3- Le problematiche igienico-sanitarie determinate dalla presenza 

di un allevamento nelle comunità vicine 

4- I punti critici, gli impatti ed i possibili interventi 

5– Il quadro normativo in materia sanitaria-ambientale rilevante 

per gli insediamenti zootecnici 

Allegati: Check list di due tipologie 

sopralluogo 

esame pratiche/progetti

3- Gli IMPATTI SANITARI 

IMPATTI SANITARI sulla comunità conseguenti 

alla presenza di un allevamento 

Emissioni in atmosfera; 

Rumore; 

Contaminazione di acqua e suolo; 

Diffusione di infestanti ambientali; 

Potenziale diffusione di agenti zoonosici.

IMPATTI AMBIENTALI E SANITARI DEGLI 

ALLEVAMENTI 

Gli impatti sono diventati significativi in conseguenza della progressiva 

industrializzazione degli allevamenti, che ha portato alla nascita dei moderni 

ALLEVAMENTI INTENSIVI: 

diminuzione del numero totale delle aziende zootecniche; 

aumento della concentrazione di animali per allevamento. 

Elevate FONTI DI PRESSIONE ambientale si sono concentrate 

in aree ristrette 

Allevamenti di suini negli USA

INOLTRE… 

IMPATTI AMBIENTALI E SANITARI DEGLI 

ALLEVAMENTI 

Le aree ad uso residenziale si sono estese verso le aree rurali, 

determinando l’insorgenza di numerose situazioni conflittuali dovute 

alla convivenza della popolazione con fonti di fastidio non occasionali 

che caratterizzano la realtà agricola, come ad esempio gli odori 

PROBLEMA ESPOSTI !!!

EMISSIONI IN ATMOSFERA 

• gas semplici (NH 3 , H 2 S, CH 4 , N 2 O…); 

• polveri ed altri composti volatili (PM 10 , COV, odori); 

• bioaerosol (batteri, virus, endotossine, allergeni…). 

IMPATTI DELLE EMISSIONI SU DIVERSE SCALE SPAZIALI 

Emissione 

Livello globale, 

nazionale, regionale 

Livello locale, 

abitazioni 

circostanti 

Principale effetto di interesse 

NH 3 Rilevante Marginale Acidificazione dei suoli 

N 2 O Significativo Irrilevante 

CH 4 Significativo Irrilevante 

Riscaldamento globale (effetto 

serra) 

Riscaldamento globale (effetto 

serra) 

COV Irrilevante Marginale Qualità della vita 

H 2 S Irrilevante Significativo Qualità della vita 

PM 10 Irrilevante Significativo Foschia, salute 

PM 2,5 Irrilevante Significativo Foschia, salute 

Odori Irrilevante Rilevante Qualità della vita 

331 sostanze, tra COV 

e gas, identificati in 

allevamenti suinicoli 

(Schiffman et al., 2001). 

NRC, National Research Council. Committee on Air Emissions from Animal feeding Operations, 2003. Air Emissions from 

Animal Feeding Operations: Current Knowledge, Future Needs; Schiffman SS, Bennet JL , Raymer JH. Quantification of 

odors, and odorants from swine operations in North Carolina. Agricultural Forest Meteorology. 2001. 108: 213-240; 

}

Ammoniaca NH 3 

RICOVERI ANIMALI 

a causa della 

permanenza delle 

deiezioni nei locali di 

stabulazione 

emessa a livello di: 

Effetti dell’ammoniaca 

- Tossica per uomo e animali: nell’uomo esposizioni a livelli > 50 ppm 

provocano immediata irritazione di naso e gola; 

- Contribuisce alla formazione del particolato atmosferico secondario; 

- Provoca acidificazione dei suoli; 


STOCCAGGI 

dei reflui 


- Provoca fenomeni di eutrofizzazione. 

SPANDIMENTO 

AGRONOMICO 

dei reflui 


La zootecnia è responsabile del 72% delle emissioni in atmosfera di NH3. 

Dati APAT 2005 

ATSDR, Agency for Toxic Substances and Disease Registry. Toxicological profile for Ammonia. 2004 

De Leeuw, Frank, ETC-AQ, A set of emission indicators for long-range transboundary air pollution, 

EEA/ETC-AQ 2000


Emissioni di ammoniaca da zootecnia in Piemonte, anno 2005 

Fonte: ARPA Piemonte, Indicatori e scenari ambientali 2008


EFFETTI SULLA SALUTE 

Esposizione lavorativa in ambienti confinati, evidenza 

degli effetti sulla salute: 

•irritazione della mucosa delle vie respiratorie, bronchiti, asma 

occupazionale, sindrome polmonare cronico-ostruttiva, polmoniti da 

ipersensibilità; 

•malattie interstiziali (fibrosi polmonare interstiziale); 

•episodi di tossicità acuta per esposizione ad elevate concentrazioni di 

gas (H 2 S). 

Mitloehner FM, Schenker MB. Environmental exposure and health effects from concentrated animal 

feeding operations. Epidemiology. 2007. 18(3):309-311


Esposizione ambientale da parte dei residenti nelle aree 

limitrofe ad allevamenti: 

• studi relativi all’esposizione ad odori da zootecnia hanno rilevato un 

aumento di alcune sintomatologie ed una riduzione della qualità della vita 

SINTOMI PSICOLOGICI 

Alternanza dell’umore 

Depressione 

Irritabilità 

Confusione 

Disturbi del sonno 

Limiti degli studi: 

scarsa o assente correlazione tra 

livelli di esposizione ed insorgenza 

dei sintomi 

SINTOMI FISIOLOGICI 

Irritazione di naso, occhi, gola 

Irritazioni cutanee 

Tosse 

Dispnea 

Raucedine 

Congestione nasale 

Cefalea 

Nausea 

Dissenteria 

Tachicardia 

Astenia 

Nimmermark S. Odour influence on well-being and health with specific focus on animal production emission. Ann Agric Environ 

Med. 2004. 11, 163-173. Cole D, Todd L, Wing S. Concentrated swine feeding operations and public health: a review of 

occupational and community health effects. Environmental Health Perspectives. 108(8): 685-699.


Esposizione ambientale da parte dei residenti nelle aree 

limitrofe ad allevamenti: 

QUAL E’ LA CAUSA CHE DETERMINA L’INSORGENZA DI 

QUESTI SINTOMI? 

sono condizioni non spiegabili da un punto di vista tossicologico: è 

improbabile che le concentrazioni dei singoli composti volatili emessi risultino 

tossiche per le comunità residenti nei pressi degli allevamenti, perché le 

concentrazioni presenti sono troppo basse; 

molti autori concordano nell’affermare che la componente psicologica sia un 

aspetto importante nel determinare l’insorgenza di tali situazioni, che 

potrebbero quindi essere causate da complesse interazioni che si verificano 

tra: 

fattori MENTALI (fattori cognitivi, emozionali, esperienze passate, 

percezione della salute, percezione del rischio ambientale, fattori sociali) e 

fattori FISIOLOGICI. 

Nimmermark S. Odour influence on well-being and health with specific focus on animal production emission. Ann Agric Environ 

Med. 2004. 11, 163-173; 

Schiffman SS. Livestock odors: implications for human health and well being. J Anim Sci. 1998. 76:1343-1355

RUMORE 

Le sorgenti sonore presenti nell’allevamento possono essere: 

i locali di stabulazione (in particolare durante le fasi di 

movimentazione dei capi ed in occasione dei pasti); 

gli impianti di miscelazione e distribuzione degli alimenti; 

gli impianti di ventilazione forzata; 

la cella frigorifera; 

gli automezzi in transito nell’allevamento in occasione del trasporto 

degli animali, del rifornimento di mangimi, del prelievo delle carcasse e 

dei liquami. 

I rumori prodotti generalmente non sono tali da determinare un danno 

diretto all’udito ma… 

L’esposizione prolungata a rumori 

molesti può causare 

-fastidio 

-distress, nervosismo, tensione 

-sintomi psicosomatici

CONTAMINAZIONE SUOLO E ACQUE 

Può verificarsi a causa di: 

1) dispersione di contaminanti presenti nei reflui zootecnici 

Nutrienti (nitrati, fosfati); 

Agenti patogeni; 

Residui di medicinali; 

Metalli pesanti (rame e zinco). 

fuoriuscite accidentali (o o volontarie!) volontarie! di reflui 

dalle strutture di stoccaggio; 

applicazione agronomica non corretta 

(reflui non adeguatamente maturati, eccessivo 

apporto di azoto, terreni in pendenza o innevati); 

fenomeni di ruscellamento o di percolazione. 

2) dispersione di agenti patogeni da carcasse infette 

illegalmente interrate 

Ruscellamento 

superficiale

CONTAMINAZIONE SUOLO E ACQUE 

Modalità di esposizione: 

- Da ingestione di acque sotterranee (pozzi) o superficiali; 

- Da ingestione accidentale o da contatto dermico durante l’uso 

ricreativo delle acque. 

EFFETTI DEI NITRATI 

La tossicità del nitrato è legata alla sua riduzione in nitrito, che 

determina: 

- insorgenza di metaemoglobinemia nei neonati; 

- reazione con ammine derivanti dalla dieta e formazione di 

nitrosammine cancerogene a livello dello stomaco. 

Studi epidemiologici e tossicologici non hanno dimostrato una 

relazione inequivocabile tra assunzione di nitrati e rischio di cancro; 

- altri possibili effetti che richiedono ulteriori studi: complicazioni 

durante la gravidanza quali anemia, minacce di aborto, preeclampsia, 

malformazioni neonatali, diabete mellito infantile. 

Burkholder J et al. Impacts of waste from Concentrated Animal Feeding Operations on Water Quality. 

Environ Health Perspect 2007. 115:2, 308-312.

ZONE VULNERABILI DA NITRATI DI ORIGINE AGRICOLA 

Regione Piemonte 

Provincia di Cuneo

DIFFUSIONE DI INFESTANTI AMBIENTALI 

Mosche (Musca domestica) 

si sviluppano sulle sostanze 

organiche in decomposizione 

(deiezioni, residui alimentari…); 

sono fonte di disturbo sia per la 

popolazione che risiede nelle 

vicinanze delle aziende agricole, 

sia per gli animali stessi; 

sono importanti vettori 

meccanici in grado di diffondere 

microrganismi patogeni 

attraverso l’adesione alla 

superficie del corpo, in 

particolare alle zampe, o 

attraverso l’ingestione, seguita 

da rigurgito o defecazione. 

Blatte (Blatta orientalis), 

insetti onnivori che 

infestano gli allevamenti, in 

particolare suinicoli ed avicoli; 

le infestazioni possono 

estendersi anche alle 

abitazioni residenziali vicine 

ai siti di allevamento; 

sono vettori meccanici di 

agenti patogeni, oltre ad 

essere una fonte di 

insudiciamento e 

contaminazione delle derrate 

alimentari destinate 

all'alimentazione animale

DIFFUSIONE DI INFESTANTI AMBIENTALI 

Zanzare 

negli allevamenti sono 

presenti numerosi siti di 

sviluppo (microfocolai), 

rappresentati da piccole 

raccolte d'acqua che 

possono formarsi su 

macchinari, imballaggi, teli, 

pozzetti, caditoie, 

contenitori, fusti, copertoni 

usati come ferma-telo. 

sono fonte di disturbo per 

la popolazione, potenziali 

vettori di agenti patogeni 

per animali e uomo.

POTENZIALE DIFFUSIONE DI AGENTI ZOONOSICI 

Escludendo le malattie zoonosiche prettamente alimentari, sono diversi gli 

agenti zoonosici che potrebbero essere trasmessi dagli animali di un 

allevamento, 

la letteratura scientifica indica che i soggetti più a rischio di tali 

zoonosi sono i lavoratori del settore zootecnico che operano a stretto 

contatto con gli animali come gli allevatori, i veterinari, ed in una seconda fase 

i macellatori ed i macellai. 

Brucellosi, Clamidiosi, E.coli O157/H7, 

Febbre Q, Leptospirosi, Listeriosi, 

Streptococcus suis…. 

Potenzialmente potrebbe esservi un rischio di esposizione ad agenti zoonosici 

per le popolazioni che risiedono in zone limitrofe ad allevamenti, ad esempio 

attraverso: 

contaminanti aerei e polveri dispersi nell’aria esterna attraverso la 

ventilazione forzata dei ricoveri o in seguito alla distribuzione in campo di 

liquami ad alta pressione, non adeguatamente maturati; 

contaminazione delle acque sotterranee e superficiali causata da carcasse 

interrate (illegalmente) e spargimento di effluenti nei campi, con conseguente 

origine di malattie trasmesse dall’acqua. 

Cole D, Todd L, Wing S. Concentrated swine feeding operations and public health: a review of occupational and 

community health effects. Environmental Health Perspectives. 108(8): 685-699

ANTIBIOTICORESISTENZA 

In medicina umana il fenomeno dell'antibioticoresistenza sta raggiungendo 

proporzioni preoccupanti per frequenza e per rapidità di diffusione, creando 

seri problemi di terapia e mettendo in pericolo la sopravvivenza stessa dei 

pazienti colpiti. 

ZOONOSI EMERGENTI E ANTIBIOTICORESISTENZA 

Staphylococcus aureus MRSA (Meticillino Resistente), causa due tipi di 

infezioni: 

1- Hospital Acquired MRSA 

2- Community Acquired MRSA, colpisce soggetti all’esterno delle 

strutture nosocomiali: solitamente infezioni della pelle, ascessi o lesioni 

purulente. 

Tra i ceppi che causano la CA-MRSA: Multilocus Sequence Type 398 

(ST398), diffuso nei suini. 

Il batterio può essere trasmesso dagli animali all’uomo e tra gli individui 

stessi. 

Pan et al., Communityacquired Methicillin-Resistant Staphylococcus aureus ST398 Infection, Italy. Emerging Infectious Diseases 

•www.cdc.gov/eid • Vol. 15, No. 5, May 2009 

XW Huijsdens, BJ van Dijke, E Spalburg, MG van Santen-Verheuvel, M EOC Heck, GN Pluister, AVoss, WJB Wannet and AJ de Neeling. 

Community-acquired MRSA and pig-farming.. Annals of Clinical Microbiology and Antimicrobials 2006, 5:26

Studio condotto negli USA, dove è consentito l’utilizzo sub-terapeutico degli 

antibiotici, in un allevamento di 1.000 scrofe; al momento dello studio le 

somministrazioni erano state sospese da 2 settimane; 

Ricerca della presenza di batteri (Staphylococcu spp, Staphylococcus aureus, 

coliformi, coliformi fecali, Streptococchi classe A) e delle rispettive resistenze a 

4 classi di antibiotici (tetracicline, macrolidi, penicilline, lincosamidi) nel 

bioaerosol all’interno dell’allevamento, sopra-vento e sotto-vento (25-50-100-150 

m); 

La % di batteri con antibioticoresistenza a 2 e 4 classi di antibiotici era 

maggiore rispettivamente 2.1 volte e 3 volte all’interno dei locali che sopravento. 

S. aureus è stato il batterio isolato più frequentemente; le % di 

antibioticoresistenza diminuivano all’aumentare della distanza dall’allevamento. 

Batteri con antibiotico resistenza sono stati rilevati all’interno e sotto-vento 

(fino a distanze di 150 m dall’azienda) in misura maggiore che sopra-vento. 

Possibile esposizione di lavoratori e di popolazioni residenti nelle vicinanze.

Linee Guida allevamenti suinicoli e avicoli 

Progetto Regionale Ambiente e Salute 

4- I punti critici, gli impatti ed i possibili interventi 

I punti critici 

Aspetti dell’attività 

zootecnica in grado di 

determinare impatti 

igienico-sanitari 

I possibili interventi 

Interventi atti a mitigare o 

ridurre gli impatti. 

Utilizzo delle Migliori Tecniche 

Disponibili di settore, applicabili, 

in alcuni contesti, anche agli 

allevamenti non soggetti alla 

normativa AIA. 

Gli impatti 

Gli impatti igienicosanitari 

determinati 

dalle criticità 

individuate

Conclusioni 

Gli insediamenti zootecnici sono un fattore di 

pressione ambientale rilevante nel territorio cuneese; 

Sarebbero necessari ulteriori studi, applicati al 

territorio piemontese/cuneese, per valutare l’impatto 

sulla salute umana determinato dagli allevamenti, in 

particolare dalle emissioni in atmosfera 

(odori, bioaerosol); 

Possibilità di sviluppo futuro: si auspica lo studio di un 

protocollo per l’applicazione agli insediamenti zootecnici 

della procedura di Valutazione d’Impatto sulla Salute.

GRAZIE 

PER 

L’ATTENZIONE! 

ATTENZIONE!

Insediamenti zootecnici ed impatto sanitario - ASL CN1

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