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Sulla misura delle curve prestazionali dei sistemi di ... - Presentazione

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Mentre nella con<strong>di</strong>zione A non si è osservato alcuno scostamento tra le temperature <strong>misura</strong>te nelle<br />

due stazioni <strong>di</strong> <strong>misura</strong> poste all’ingresso della macchina (Fig.1), nella con<strong>di</strong>zione B, probabilmente<br />

caratterizzata da fenomeni <strong>di</strong> stallo del compressore, tale <strong>di</strong>fferenza è risultata significativa (ΔTT1 ≈<br />

4 K). In quest’ultima situazione operativa l’oscillazione <strong>di</strong> pressione a valle è risultata affetta da<br />

armoniche ad alta frequenza (presenti anche nelle altre con<strong>di</strong>zioni e pari a circa 1 kHz) <strong>di</strong> ampiezza<br />

maggiore rispetto alla con<strong>di</strong>zione A.<br />

2.3 Valutazione del ren<strong>di</strong>mento<br />

Il ren<strong>di</strong>mento isentropico del compressore viene usualmente determinato me<strong>di</strong>ante una procedura <strong>di</strong><br />

tipo <strong>di</strong>retto attraverso rilievi <strong>di</strong> pressione e temperatura in opportune stazioni <strong>di</strong> <strong>misura</strong> a monte ed a<br />

valle della macchina. Nell’ipotesi <strong>di</strong> gas perfetto e trascurando le variazioni del calore specifico del<br />

fluido con la temperatura, l’efficienza total-to-total del compressore (ηcTT) può essere calcolata me<strong>di</strong>ante<br />

la relazione:<br />

<br />

cTT<br />

<br />

T<br />

<br />

k1<br />

p k<br />

T 2<br />

T1<br />

1<br />

<br />

p <br />

T1<br />

<br />

<br />

T T<br />

<br />

T 2 T1<br />

Molteplici aspetti quali la scelta <strong>dei</strong> trasduttori utilizzati, la <strong>di</strong>sposizione e la geometria <strong>delle</strong> sezioni<br />

<strong>di</strong> <strong>misura</strong> e le caratteristiche <strong>delle</strong> porzioni <strong>di</strong> circuito interposte fra la macchina e tali sezioni possono<br />

tuttavia influenzare notevolmente i valori <strong>di</strong> efficienza calcolati, rendendo problematico il confronto<br />

fra i dati rilevati con <strong>sistemi</strong> sperimentali <strong>di</strong>fferenti.<br />

Nel caso in cui, per poter garantire un’adeguata affidabilità <strong>dei</strong> rilievi effettuati, le stazioni <strong>di</strong> <strong>misura</strong><br />

siano collocate ad una <strong>di</strong>stanza non trascurabile dalle flange d’accoppiamento, ogni variazione<br />

dello stato termo<strong>di</strong>namico del fluido all’interno <strong>dei</strong> condotti <strong>di</strong> collegamento (dovuta fenomeni <strong>di</strong><br />

scambio termico, per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> carico, ecc.) viene <strong>di</strong> fatto conglobata nei processi che hanno luogo<br />

all’interno della macchina.<br />

Un aspetto sicuramente non secondario è rappresentato dalla metodologia utilizzata per la valutazione<br />

della temperatura e della pressione del fluido nelle sezioni <strong>di</strong> <strong>misura</strong>. Normalmente viene rilevata<br />

la sola pressione statica <strong>di</strong> parete attraverso più prese <strong>di</strong> <strong>misura</strong> (realizzate con un foro <strong>di</strong> piccolo<br />

<strong>di</strong>ametro); il livello totale della pressione viene poi calcolato facendo riferimento alla portata<br />

me<strong>di</strong>a evolvente, assumendo una <strong>di</strong>stribuzione uniforme della velocità del flusso nella sezione <strong>di</strong><br />

<strong>misura</strong>.<br />

Il rilievo della temperatura è usualmente condotto, per le applicazioni automotive, me<strong>di</strong>ante termocoppie<br />

o termoresistenze. Normalmente si assume che il segnale proveniente dal sensore, immerso<br />

perpen<strong>di</strong>colarmente al flusso, corrisponda ad un valore totale della temperatura. Va tuttavia considerato<br />

che la posizione della sonda, trasversale rispetto al flusso, crea <strong>di</strong>suniformità tra il punto <strong>di</strong><br />

ristagno e la parte <strong>di</strong>ametralmente opposta del sensore; il valore <strong>misura</strong>to non è quin<strong>di</strong> da ritenersi<br />

esattamente quello totale quanto piuttosto un valore interme<strong>di</strong>o tra il livello statico e quello totale. A<br />

questo va aggiunta la <strong>di</strong>mensione non trascurabile dell’elemento sensibile del <strong>misura</strong>tore ed il fatto<br />

che, per esigenze <strong>di</strong> resistenza meccanica, questo non sia bagnato <strong>di</strong>rettamente dal flusso, ma sia<br />

spesso inserito in una guaina metallica e da questa isolato me<strong>di</strong>ante opportuni materiali. Esiste<br />

quin<strong>di</strong> un’incertezza intrinseca nella determinazione <strong>dei</strong> livelli <strong>di</strong> temperatura che tende ad essere<br />

maggiore all’aumentare della velocità del flusso (ossia quando il valore statico e quello totale <strong>di</strong>fferiscono<br />

maggiormente tra loro).<br />

E’ quin<strong>di</strong> evidente il ruolo fondamentale che assume la localizzazione <strong>delle</strong> stazioni <strong>di</strong> <strong>misura</strong> <strong>di</strong> ingresso<br />

e <strong>di</strong> uscita del compressore rispetto alle flange d’accoppiamento: queste possono essere ricavate<br />

nei tratti <strong>di</strong> tubazione nelle imme<strong>di</strong>ate vicinanze della macchina, ovvero posizionate ad una<br />

certa <strong>di</strong>stanza da essa dove, per ragioni <strong>di</strong> spazio, è possibile incrementare la sezione <strong>dei</strong> condotti<br />

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