20.05.2013 Views

febbraio 2012 - Tempi di Fraternità

febbraio 2012 - Tempi di Fraternità

febbraio 2012 - Tempi di Fraternità

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

32 empi <strong>di</strong> fraternità<br />

LA VIGNETTA DI TDF<br />

ELOGIO DELLA FOLLIA<br />

a cura <strong>di</strong> Gianfranco Monaca<br />

Peppino Impastato era un ragazzo siciliano <strong>di</strong> Cinisi,<br />

nato nel 1948 e cresciuto in una famiglia in cui il<br />

padre, Luigi, era collegato alla mafia e soprattutto al<br />

boss Tano Badalamenti, che abitava a cento passi dalla<br />

casa degli Impastato. Peppino fondò con i suoi amici<br />

una ra<strong>di</strong>o libera da cui informava i concitta<strong>di</strong>ni degli<br />

intrighi fra politica e affari loschi nella costruzione dell’autostrada<br />

che attraversava i terreni del paese. Fu avvertito<br />

più volte, non rinunciò e fu eliminato. Era il 9<br />

maggio 1978. Il suo cadavere fu portato lungo la ferrovia<br />

e fu fatto saltare in aria con il tritolo, in modo da far<br />

credere che era rimasto vittima <strong>di</strong> un attentato che egli<br />

stesso stava pre<strong>di</strong>sponendo. Gli inquirenti dapprima<br />

depistarono le indagini, poi la verità si fece strada e<br />

portò alla condanna dei sicari e <strong>di</strong> don Tano. Il film “I<br />

cento passi” <strong>di</strong> Marco Tullio Giordana, che racconta<br />

l’intera vicenda, si conclude con i solenni funerali <strong>di</strong><br />

Peppino, che avrebbero dovuto svolgersi quasi in segreto<br />

per non creare <strong>di</strong>fficoltà alla criminalità organizzata<br />

e ai suoi manutengoli. Le parole dello striscione<br />

che spicca in testa al corteo sono esattamente quelle <strong>di</strong><br />

una <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> fede che può essere attribuita a<br />

tutti martiri cristiani che hanno preso seriamente il messaggio<br />

evangelico.<br />

Come nel caso dei gesuiti dell’Università del Centro<br />

America: Ignacio Ellacuría, Segundo Montes, Ignacio<br />

Febbraio <strong>2012</strong><br />

Martín-Baró, Amando López, Juan Ramón Moreno,<br />

Joaquín López y López, Elba Ramos e Celina Ramos [le<br />

cui foto, nell’or<strong>di</strong>ne, sono nell’immagine in basso a destra],<br />

assassinati dagli squadroni della morte del governo<br />

del Salvador nel 1989. Così ne parla padre Peter-Hans<br />

Kolvenbach, superiore generale della loro congregazione.<br />

La notte in cui furono assassinati i gesuiti, la guerrilla<br />

si era impadronita praticamente <strong>di</strong> tutta la città. Ciò faceva<br />

sì che i militari si consideravano obbligati a intraprendere<br />

azioni estreme. Una <strong>di</strong> tali decisioni fu bombardare<br />

la gente, l’altra era eliminare, come affermarono<br />

poi, i capi della guerrilla. I gesuiti non appartenevano<br />

alla guerrilla ma per molti anni, come gruppo <strong>di</strong> intellettuali,<br />

avevano lavorato nella promozione della giustizia<br />

nel Salvador e nell’aiutare i poveri a uscire dalla miseria.<br />

Ciò li faceva considerare, agli occhi dei militari,<br />

gente pericolosa. Anche se era vero che i gesuiti si mantenevano<br />

in contatto con la guerrilla sia in Salvador che<br />

fuori del paese, era anche vero che allo stesso tempo<br />

avevano contatti sia col Presidente che con i ministri del<br />

paese. Si sforzavano <strong>di</strong> rendere possibile un accordo tra<br />

le parti. Ma ciò li rendeva pericolosi agli occhi dell’esercito...<br />

I me<strong>di</strong>atori sono a volte più <strong>di</strong>fficili da trattare<br />

degli stessi ra<strong>di</strong>cali...<br />

La follìa della croce non ha bisogno <strong>di</strong> bene<strong>di</strong>zioni.<br />

È essa stessa la bene<strong>di</strong>zione.<br />

gianfranco.monaca@tempi<strong>di</strong>fraternita.it

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!