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La valutazione del rischio da radiazioni non ionizzanti - Ispesl

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pazienti trattati con alcuni farmaci (quali diuretici, tranquillanti, se<strong>da</strong>tivi,<br />

vasodilatatori, etc.), bambini, anziani, pazienti in gravi<strong>da</strong>nza o soggetti obesi,<br />

sono più suscettibili di soggetti normali ai possibili <strong>da</strong>nni indotti <strong>da</strong>l<br />

riscal<strong>da</strong>mento tessutale indotto <strong>da</strong> campi elettromagnetici.<br />

Per categorie di pazienti particolarmente sensibili, si raccoman<strong>da</strong> che<br />

vengano effettuati i controlli dei principali parametri fisiologici.<br />

F.6 Misure di sicurezza per i pazienti e volontari sani<br />

Le richieste di esami dovranno essere vagliate personalmente <strong>da</strong>l<br />

medico responsabile o, in sua assenza, <strong>da</strong>l medico <strong>da</strong>llo stesso <strong>del</strong>egato;<br />

Prima di essere sottoposti ad in<strong>da</strong>gini RM, i pazienti dovranno essere<br />

adeguatamente informati sul tipo di esame, sugli ipotetici rischi, <strong>non</strong>ché sui<br />

possibili effetti di claustrofobia durante l'analisi;<br />

Nel caso di paziente in età minore, è necessario il consenso di un<br />

genitore o di chi ne fa le veci.<br />

Controindicazioni<br />

Debbono inoltre essere preventivamente considerate ed accertate tutte<br />

le possibili controindicazioni in relazione alla presenza di:<br />

− pace-maker cardiaco; altre protesi dotate di circuiti elettronici;<br />

− protesi e/o impianti metallici fissi o mobili;<br />

− protesi interne metalliche e <strong>non</strong> metalliche, protesi <strong>del</strong> cristallino, etc. (si<br />

ricor<strong>da</strong> che la presenza di protesi metalliche (fisse o mobili) può<br />

comportare controindicazione anche assoluta all'esecuzione <strong>del</strong>l'esame, in<br />

relazione all'interazione <strong>del</strong>la protesi con il campo magnetico statico e/o<br />

e.m. a radiofrequenza, <strong>non</strong>ché agli effetti che la protesi stessa può avere<br />

sulla qualità <strong>del</strong>l'immagine;<br />

− taluni dispositivi intrauterini o altre protesi interne, anche se in materiale<br />

diamagnetico;<br />

− anemia falciforme, a causa <strong>del</strong> <strong>rischio</strong> di formazione di trombi ematici<br />

durante l'esposizione al campo magnetico;<br />

− stati di gravi<strong>da</strong>nza; sebbene <strong>non</strong> esistano evidenze che dimostrino una<br />

sensibilità <strong>del</strong>l'embrione ai campi magnetici ed ai campi a radiofrequenza di<br />

intensità e potenze utilizzate nella attuale strumentazione R.M. ad uso<br />

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