prova intera - Università degli Studi di Cassino
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<strong>Università</strong> <strong>degli</strong> <strong>Stu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> <strong>Cassino</strong> 9 gennaio 2009, a.a. 2008/2009<br />
RISPOSTE DELLA VERIFICA DI GLOTTOLOGIA — COMPITO INTERO<br />
N.B.: le risposte alle domande più articolate sono ovviamente<br />
sintetiche, e si limitano alle in<strong>di</strong>cazioni essenziali per ottenere il<br />
punteggio.<br />
Che significa il segno <strong>di</strong> “maggiore” (>) nell’espressione “lat. venit > italiano viene”?<br />
“è più antico <strong>di</strong>”<br />
“è più lungo <strong>di</strong>”<br />
“è ricostruito a partire da”<br />
“passa a”<br />
“viene da”<br />
Qual è il significato dell’asterisco in linguistica storica? [max 2 punti]<br />
forma non attestata, ricostruita attraverso ipotesi comparative<br />
A quale tra le seguenti si adatta meglio la definizione <strong>di</strong> “lingua ricostruita”?<br />
antico persiano<br />
etrusco<br />
francese antico<br />
gotico<br />
protogermanico<br />
Quale tra le seguenti le sembra la migliore definizione <strong>di</strong> protoindoeuropeo?<br />
la lingua attestata nei primi documenti indoeuropei<br />
la lingua indoeuropea <strong>di</strong> più antica attestazione<br />
la lingua indoeuropea <strong>di</strong> più antica formazione<br />
la lingua parlata dagli Indoeuropei<br />
la lingua ricostruita comparando le lingue indoeuropee<br />
La “legge <strong>di</strong> Verner” (ad es. “indoeur. */t/ > germanico /θ/ oppure /δ/ a seconda delle<br />
con<strong>di</strong>zioni dell’accento”:) è un esempio <strong>di</strong><br />
irregolarità delle leggi fonetiche<br />
regolarità delle leggi fonetiche<br />
regolarità del vocalismo storico germanico<br />
ricostruzione <strong>di</strong> una lingua storica<br />
ricostruzione <strong>di</strong> una protolingua<br />
Cosa rappresenta l’illustrazione qui sotto? [si può usare anche il retro del foglio; max 3 punti]<br />
l’albero genealogico delle lingue indoeuropee nella versione <strong>di</strong> Schleicher
Quale o quali <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong> mutamento possono essere in<strong>di</strong>viduate nello schema seguente?<br />
latino QUATTUOR<br />
spagnolo francese italiano rumeno<br />
cuatro quatre quattropatru<br />
<strong>di</strong>acronia (il tempo che intercorre tra il latino lingua madre e le lingue neolatine “figlie”); <strong>di</strong>atopia (lo spazio<br />
geografico che <strong>di</strong>fferenzia le varie aree linguistiche in<strong>di</strong>cate)<br />
Quale tra i seguenti stu<strong>di</strong>osi pensava che le lingue indoeuropee derivassero dal sanscrito?<br />
A. Schleicher<br />
G. I. Ascoli<br />
H. Schuchardt<br />
W. Jones<br />
W. Schlegel<br />
Il principale presupposto teorico della comparazione linguistica è<br />
il concetto saussuriano <strong>di</strong> “<strong>di</strong>acronia”<br />
l’arbitrarietà del segno linguistico<br />
la doppia articolazione della lingua<br />
la regolarità delle leggi fonetiche<br />
la trasponibilità del mezzo<br />
Nella comparazione linguistica a fini ricostruttivi conta <strong>di</strong> più<br />
l’identità del significato<br />
la cronologia delle attestazioni<br />
la regolarità nelle corrispondenze fonetiche<br />
la regolarità nelle corrispondenze semantiche<br />
la somiglianza del significante<br />
Il passaggio <strong>di</strong> lat. /Ē/ > it. /e/ (SĒRA > sera) è un mutamento<br />
categorico<br />
con<strong>di</strong>zionato<br />
libero<br />
morfologico<br />
volontario<br />
In<strong>di</strong>viduare l’assimilazione parziale a contatto:<br />
ags. foti > md.ingl. feet ‘pie<strong>di</strong>’<br />
gr.ant. *opma > ómma ‘occhio’
lat. centu(m) > nap. ʧjendə ‘cento’<br />
lat. factum > it. fatto<br />
lat.volg. /rossju/ > napol. ru∫∫ə ‘rosso’<br />
Quale tra i seguenti è un esempio <strong>di</strong> monottongazione?<br />
indoeur. *dheigh- > ted. Teig ‘pasta’<br />
ingl. soon < angl. sona<br />
it. pioppo < lat. populus<br />
it. siede < lat. sedet<br />
spagn. toro < lat. taurus<br />
Come si spiega foneticamente la forma gr. ándres < *anres ‘uomini’?<br />
con il passaggio da /n/ a /nd/ per ipercorrettismo<br />
con l’assimilazione <strong>di</strong> /r/ alla /n/ precedente<br />
con l’epentesi <strong>di</strong> una [d] a semplificare il nesso /nr/<br />
con la <strong>di</strong>ssimilazione del nesso /dr/<br />
con una metatesi<br />
Come si spiega il fonema /d/ in it.pop. Isdraele ‘Israele’?<br />
aferesi<br />
epentesi<br />
epifisi<br />
epitesi<br />
indoeur. *dwo ‘2’ ~ *trejes ‘3’ > ingl. two ~ three: il rapporto tra le consonanti iniziali */d/ ~ */t/ ><br />
/t/ ~ /θ/ configura un caso <strong>di</strong><br />
defonologizzazione<br />
<strong>di</strong>fferenziazione<br />
fonologizzazione<br />
interversione<br />
rifonologizzazione<br />
Definite i seguenti cambi fonetici, contenuti nella trafila lat. *pectu(m) > nap. pjettë [pjetːə]: [max<br />
4 punti]<br />
1: [ɛ] > [ je] = <strong>di</strong>ttongamento con<strong>di</strong>zionato (metafonetico)<br />
2: [ kt] > [ tː] = assimilazione regressiva totale a contatto……………………………………<br />
lat. magnus [maŋnus] < *mag-no- (cf. maior, gr. méga) è, per quel che riguarda le consonanti<br />
interne, un caso <strong>di</strong><br />
assimilazione progressiva parziale a contatto<br />
assimilazione progressiva totale a contatto<br />
assimilazione regressiva parziale a contatto<br />
assimilazione regressiva totale a contatto<br />
<strong>di</strong>ssimilazione regressiva parziale<br />
Il suffisso inglese -son dei cognomi come Johnson, significava originariamente ‘figlio’. Come si<br />
spiegano foneticamente le forme Simpson, Tompson? [max 2 punti]<br />
con l’inserzione <strong>di</strong> un’occlusiva (epentesi)
Quale tra i seguenti è un esempio <strong>di</strong> grammaticalizzazione?<br />
ingl. ashtray ‘portacenere’, comp. <strong>di</strong> ash ‘cenere’ e tray ‘piatto’<br />
ingl. foot < germ. fôt<br />
ingl. –hood (childhood ‘fanciullezza’) < ags. hād ‘con<strong>di</strong>zione; posizione’<br />
ingl. mouse < ags. mus<br />
lat. de-lirare ‘uscire dal solco’ (lira) > ‘uscir <strong>di</strong> senno’<br />
In napoletano–i finale provoca metafonia (*kelli > killi) e le vocali finali ≠[a] > [ə] (quando > kwannə).<br />
Qual è la cronologia relativa <strong>di</strong> questi due mutamenti, e perché? [max 3 punti]<br />
la metafonia deve essersi conclusa prima che la fusione delle atone finali iniziasse, perché altrimenti non si<br />
sarebbero prodotti gli effetti metafonetici<br />
Ingl. sparrow-grass ‘asparago’, lett. ‘erba (grass) dei passeri (sparrow)’ < lat. asparagus: come si<br />
definisce questo processo <strong>di</strong> formazione <strong>di</strong> parole?<br />
analogia<br />
calco<br />
integrazione lessicale<br />
paretimologia (o etimologia popolare)<br />
prestito<br />
Come si spiega la [t∫] <strong>di</strong> it. cinghiale < *singhiale < lat. PORCU SINGULARE? [max 2 punti]<br />
paretimologia sul modello <strong>di</strong> cinghia<br />
Perché l’analogia costituisce un’eccezione plausibile alla regolarità del mutamento fonetico?<br />
(Scrivere anche sul retro del foglio) [max 5 punti]<br />
Fanciullo 4.4<br />
Secondo la teoria delle onde, la seconda rotazione consonantica tedesca è partita da nord o da sud?<br />
Motivare la risposta [max 3 punti]<br />
È partita da sud, perché le varietà settentrionali del tedesco conservano le occlusive in misura<br />
progressivamente maggiore rispetto a quelle meri<strong>di</strong>onali, dove invece l’innovazione è più estesa.
ingl. quean ‘prostituta’ < ags. cwēn ‘donna’. Definisca questo sviluppo in termini <strong>di</strong> semantica<br />
<strong>di</strong>acronica classica [max 2 pt]<br />
mutamento semantico peggiorativo<br />
ingl, lord ‘signore’ < ags. hlāford < hlāf-weard ‘guar<strong>di</strong>a-pane’: da quale fattore è facilitato,<br />
secondo Meillet e Ullmann questo mutamento semantico? [max 2 pt]<br />
per<strong>di</strong>ta della motivazione<br />
Commenti l’evoluzione latino > spagnolo schematizzata qui sotto in termini <strong>di</strong> semantica<br />
<strong>di</strong>acronica strutturale. [max 5 pt]<br />
si ha mutamento con semplificazione del contenuto: per il contenuto [vecchio] si passa<br />
da tre a una unità; per il contenuto [giovane] si passa da tre a due unità, che si<br />
oppongono in spagnolo per il tratto [animato], essendosi annullata l’opposizione latina<br />
tra [+umano] e [-umano].<br />
Qual è il migliore in<strong>di</strong>zio fonetico che la parola latina asinus ‘asino’ sia un prestito? [max 3 pt]<br />
la /s/ intervocalica, che nei lessemi patrimoniali e non d’imprestito passa in latino a /r/<br />
intorno al III sec. a.C. con un processo <strong>di</strong> rotacismo: meliosem > meliorem<br />
Come definirebbe il tipo <strong>di</strong> interferenza per cui sp. cacao > it. cacao? [max 2 pt]<br />
prestito<br />
Come definirebbe il tipo <strong>di</strong> interferenza che ha prodotto gallese uisghebeatha (da cui l’ingl.<br />
whisky) < lat. aqua vitae ‘<strong>di</strong>stillato <strong>di</strong> vinacce’? [gall. uisge ‘acqua’, beatha ‘<strong>di</strong> vita’; lat. aqua<br />
‘acqua’, vitae ‘<strong>di</strong> vita’] [max 2 pt]<br />
calco strutturale<br />
Nahuatl cacahuatl ‘grano <strong>di</strong> cacao’ > sp. cacao > ingl. cocoa. In questo processo qual è (o quali<br />
sono) la lingua (le lingue)-modello? [max 3 pt]<br />
nahuatl e spagnolo
Come definirebbe il tipo <strong>di</strong> interferenza per cui angloamericano goombah ‘mafioso’ < it.merid.<br />
compà’ ‘padrino’ ? [max 2 pt]<br />
prestito<br />
Come definirebbe il tipo <strong>di</strong> interferenza per cui ingl. mouse ‘attrezzo per usare il computer’ > sp.<br />
ratón ‘idem’? [max 2 pt]<br />
calco semantico<br />
Se l’it. corda ‘fune‘ è passato a significare ‘segmento che congiunge gli estremi <strong>di</strong> un arco in una<br />
curva’, siamo in presenza <strong>di</strong> uno sviluppo <strong>di</strong> che livello? [max 2 pt]<br />
semantico<br />
Se l’ant.francese /ʧ/ ha dato il fr. moderno /ʃ/ (ad es. chat /ʧat/ > /ʃa/) siamo in presenza <strong>di</strong> uno<br />
sviluppo <strong>di</strong> che livello? [max 2 pt]<br />
fonologico<br />
lat. luscineolum > it. usignolo tramite il passaggio lusignolo > l’usignolo: come si chiama e come<br />
funziona questo processo morfologico? [max 3 pt]<br />
rianalisi: si ha spostamento dei confini morfologici percepiti dai parlanti all’interno <strong>di</strong> un<br />
lessema o <strong>di</strong> un sintagma<br />
lat. circumstantia ‘circostanza’ < gr. perístasis ‘idem’, der. <strong>di</strong> perì ‘intorno’ e stásis ‘sosta’: come si<br />
chiama e come funziona questo processo <strong>di</strong> formazione dei lessemi? [max 3 pt]<br />
calco strutturale: nella lingua replica si riproduce la motivazione del segno-modello<br />
traducendone i componenti con materiale della lingua replica<br />
Descriva i vari livelli <strong>di</strong> adattamento dell’imprestito it. quintiglio ‘gioco <strong>di</strong> carte’ < spagn. quintillo<br />
[kintiʎo] [max 5 pt]<br />
1) adattamento grafico:<br />
a) sp. [ki] > it. [kwi]: non adattato, tratto <strong>di</strong> trafila scritta, vd. 4)<br />
b) sp. [ʎ] > it. [ʎ:]: adattato<br />
2) adatt. fonologico: sp. [ʎ] > it. [ʎ:]<br />
3) adatt. morfologico: sp. –o > it. –o<br />
4) adatt. lessicale: il lessema ha prob. subìto l’attrazione del lessema italiano quinto
Come si spiega la /ts/ finale dell’italiano jazz < ingl.amer. jazz [ʤæz]? [max 2 pt]<br />
prestito <strong>di</strong> trafila scritta; blocco della fonologia della lingua replica (impossibile [z] finale <strong>di</strong><br />
parola)<br />
Che tipo <strong>di</strong> carta è quella della colonna seguente (fonetica, lessicale; sintetica, analitica) e perché?<br />
[max 5 pt]<br />
carta lessicale sintetica: dà le forme per aree e non per punti (sintesi), e dà varianti <strong>di</strong><br />
lessico, non <strong>di</strong> altri livelli<br />
Secondo quale norma areale <strong>di</strong> Bartoli è possibile spiegare forme del latino d’Africa come iaket,<br />
lukeat ‘iacet, luceat’? Definire e spiegare. [max 3 pt]<br />
norma dell’area sparita: in Africa non sono sopravvissute varietà neolatine.<br />
Secondo alcuni stu<strong>di</strong>osi, che cosa costituirebbe il celtico rispetto al francese, ad es. per<br />
l’evoluzione lat. Ū > fr. /y/ (LŪNA > lune)? [max 2 pt]<br />
sostrato<br />
Quali sono le <strong>di</strong>fferenze tra comparazione lessicale e comparazione testuale per ricostruire la cultura<br />
indoeuropea? [max 5 pt]
cfr. Fanciullo, 6.1-3