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Accesso aperto all'opera - Firenze University Press

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la storia della Psichiatria italiana negli UltiMi venti anni<br />

nella storia della psichiatria, come in generale, esistono luoghi nei quali si<br />

porta avanti un lavoro serio di ricerca, didattica e divulgazione. il quadro, però,<br />

resta in larga parte disgregato, dispersivo, privo di sistematicità e di un progetto<br />

culturale complessivo.<br />

2. Chi si occupa oggi di storia della psichiatria<br />

lo storico contemporaneo si è lasciato alle spalle la rassicurante dimensione del<br />

positivismo e le sue pretese di oggettività, proponendosi, nel nuovo contesto, come<br />

“un intellettuale che contribuisce a creare identità collettive” 15 . all’interno di questa,<br />

ormai non più nuovissima, dimensione, è fondamentale recuperare nell’approccio<br />

storiografico la dimensione soggettiva. in altre parole il vissuto autobiografico. come<br />

scrive giovanni de luna, infatti, “lo storico rimane una creatura del proprio tempo<br />

e della propria cultura, che può guardare al passato e comprenderlo […], soltanto<br />

con gli occhi del presente; nel proprio lavoro trasporta le sue credenze i suoi interessi,<br />

il complesso della sua esperienza biografica: addirittura lega alla propria indole e al<br />

proprio carattere la decisione di aver intrapreso quel mestiere piuttosto che un altro” 16 .<br />

nel campo specifico della storia della psichiatria è particolarmente importante<br />

indagare quanto hanno pesato le vicende biografiche nella scelta del tema e della<br />

prospettiva da cui osservarlo. anche perché non vi si avvicinano soltanto gli storici<br />

di professione, ma vari soggetti. occuparsi del passato della psichiatria, infatti, non<br />

è una scelta come un’altra. tanto più negli ultimi venti anni: è fuori dalle logiche<br />

accademiche; è svincolata dalla lotta politica alla quale per lo più rimane legata da<br />

posizioni nostalgiche; è ai margini, se non esclusa, dal dibattito pubblico; è lontana<br />

dagli interessi editoriali se non per opere divulgative, in occasioni di ricorrenze<br />

(venti, trenta anni dalla legge 180 o il centenario della morte di lombroso 17 ) oppure<br />

per la particolarità dei casi trattati, capaci di attirare lettori in una logica più<br />

commerciale che scientifica. all’interno di questa cornice serve chiedersi ancora<br />

“quali vicende biografiche, di tipo politico e privato, abbiano contribuito a spingere<br />

l’indagine storica verso temi psichiatrici che motivi di opportunità accademica non<br />

incoraggiano a coltivare; non sarebbe inutile domandarsi come tali dimensioni<br />

della soggettività connotino il rapporto di ciascuno con l’oggetto di ricerca, ne<br />

influenzino la scelta, l’approccio e gli interrogativi con cui lo accosta” 18 .<br />

osservando gli studi pubblicati dal 1991 in poi si conferma l’interesse degli<br />

psichiatri per il proprio passato. in molti casi la loro attenzione è rivolta verso<br />

15 giovanni de luna, La passione e la ragione. Fonti e metodi della storico contemporaneo, firenze,<br />

la nuova italia, 2003, p. 44. (ed. orig. 2001; nuova ed. riveduta e ampliata, Milano, Bruno<br />

Mondadori, 2004).<br />

16 ivi, p. 47.<br />

17 su lombroso vedi silvano Montaldo e Paolo tappero, 2009.<br />

18 Patrizia guarnieri, 1991, pp. 13-14.<br />

15

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