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Requisitoria PM - ANACNA

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categoria, l'aeroporto viene quindi degradato, diciamo così, ovvero le alterazioni, le avarie che<br />

interessano i minimi operativi di atterraggio. Una notazione, vedrete come c'è scritto che tutto il<br />

sistema delle luci delle vie di rullaggio non ha nessun effetto con riferimento ai minimi di<br />

atterraggio, vuol dire che tutte le center line delle vie di rullaggio possono essere spente,<br />

l'aeroporto può essere in area di manovra spento, eppure gli aeroplani atterrano, perché una cosa<br />

sono le procedure di atterraggio, altra cosa sono gli aiuti visivi per il rullaggio. E qui si apre il<br />

discorso su una delle pietre lanciate: i piloti senza patente. E con quella mentalità dogmatica di<br />

riportare la realtà nelle categorie si sono fatti grandi sforzi per arrivare due anni e mezzo dopo il<br />

fatto acquisendo anche documenti che al momento del fatto nessuno sapeva che potessero<br />

esistere, alla definizione concettuale che il volo dei piloti tedeschi era un volo commerciale, lo<br />

incaselliamo in questa categoria, e che quindi, essendo un volo commerciale, i piloti tedeschi<br />

non ne avevano e abilitazioni per poter effettuare... si badi bene parliamo sempre di atterraggio e<br />

di decollo, in quelle condizioni di visibilità. Perché non esiste nessuna norma che parli del<br />

rullaggio, il rullaggio sull'aeroporto si effettua senza abilitazioni particolari in qualsiasi<br />

condizione di visibilità. La non conoscenza dei fondamentali della navigazione aerea porta a<br />

queste aberranti conclusioni: è infatti evidente che le operazioni di rullaggio sono<br />

propedeutiche o succedanee alla fase del volo vero e proprio di tal ché è noto che le norme e le<br />

procedure della navigazione aerea iniziano ad applicarsi all’atto della messa in moto del<br />

velivolo e quindi sostenere che il rullaggio possa essere fatto senza abilitazioni particolari non<br />

ha senso. Il DOC... documento SMGCS fa un riferimento che rende chiara questa possibilità,<br />

perché dice per esempio al servizio del traffico aereo: "Per organizzare bene il sistema delle<br />

partenze ed evitare ritardi, sarebbe bene..." sarebbe bene "... che il pilota vi dica..." a voi torre di<br />

controllo "... prima di partire se ha dei limiti al decollo, perché se non ve lo dice potrebbe<br />

accadere che il pilota arriva fino alla holding position, fino all'allineamento per il decollo e poi<br />

vi dica: , questo causerebbe,<br />

ovviamente, un ritardo. Sarebbe bene che voi acquisiate prima conoscenza dei limiti di<br />

abilitazione al decollo del pilota". Questo che vuol dire, tutto questo discorso? Che<br />

evidentemente il pilota senza questioni di limiti può rullare, e che dovendo ottemperare invece<br />

ai limiti di abilitazione per l'atterraggio qualora non li abbia, si fermerà... del decollo, si fermerà<br />

prima del decollo. Ma limiti al rullaggio non esistono, non c'è nessuna procedura. Abbiamo<br />

detto che anni dopo il fatto si elucubra in ordine alla natura commerciale di questo volo, i piloti<br />

invece nei loro documenti di volo si erano dichiarati "volo privato", il che vuol dire che erano<br />

abilitati sicuramente al decollo, in quelle condizioni di visibilità, che non avevano alcun limite,<br />

e che potevano anche atterrare perché l'8 ottobre 2001, ve lo ha detto l'ingegner Cardi, il<br />

responsabile della regolamentazione tecnica di ENAC, l'8 ottobre 2001 non vi erano<br />

disposizioni vigenti in Italia che regolamentassero l'atterraggio per gli aeroplani privati, per i<br />

voli privati, volavano in un vuoto normativo, non avevano limiti. Il comandante Giovenzana di<br />

Alitalia vi ha detto: "Io che sono un pilota commerciale, come tutti i piloti commerciali<br />

naturalmente atterriamo nei limiti della nostra categoria, ma i piloti privati lo fanno perché in<br />

Italia non c'era regolamentazione", la regolamentazione è emessa da ENAC, ho prodotto<br />

nell'ultima udienza il regolamento tecnico relativo, nell'ottobre del 2003. E in un modo un po’<br />

contorto e poco chiaro devo dire, però vengono assimilati, diciamo, i requisiti di categoria per<br />

l'atterraggio anche ai voli privati, l'8 ottobre 2003. Il pilota tedesco invece si era dichiarato "volo<br />

privato", e l'agenzia ufficiale tedesca corrispondente ad ENAC, BFU, ci dice formalmente :<br />

"Quello era un volo privato". E quello che dice è riscontrato dal documento tedesco che ho fatto<br />

tradurre e che è in atti, che regola la movimentazione degli aeromobili, leggerete nell'APT 04 e<br />

nell'APT 05 che gli aeroplani stranieri sono regolamentati comunque dalla loro procedura. Il<br />

documento tedesco invece di involgersi in definizioni e sottodefinizioni su che cosa sia un volo<br />

commerciale o non lo sia, definisce chiaramente due situazioni: gli aeromobili appartenenti a<br />

compagnie aeree e gli aeromobili appartenenti ad altri proprietari, gli aeromobili appartenenti ad<br />

altri proprietari non hanno bisogno di abilitazioni per effettuare decolli sotto i 400 metri di

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