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L'Albania racconta - Comune di Piana degli Albanesi

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iven<strong>di</strong>ca una sorta <strong>di</strong> paternità spirituale nei loro confronti, tanto da spingere, nel<br />

1995, il regista greco Theo Anghelopulos, ad omaggiarli nel film Lo sguardo <strong>di</strong> Ulisse 4 .<br />

Janaq e Milto Manaki nacquero nel villaggio valacco ad Avdala 5 , il primo nel<br />

1878 e l’altro nel 1882; ebbero un’educazione umanistica, si nutrirono <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zioni<br />

popolari e del rispetto per gli uomini leggendari.<br />

Milto Manaki, molto vicino ai circoli patriottici e culturali, era un grande appassionato<br />

dell’arte fotografica e, insieme al fratello minore, lavorò e si impegnò per migliorare<br />

questa “passione”. I due fratelli <strong>di</strong>vennero presto celebri negli ambienti<br />

mondani europei, tanto da stringere legami con Charles Urban, abile uomo d’affari e<br />

proprietario della Charles Urban Company che <strong>di</strong>stribuiva nell’area albanese e macedone<br />

i film del mago del cinema George Méliès 6 . Il cineasta inglese insegnò loro l’uso della<br />

cinepresa e nel 1904 i fratelli Manaki si trasferirono a Monastir, dove aprirono un laboratorio<br />

fotografico e fondarono un comitato che si batteva, clandestinamente, per<br />

l’in<strong>di</strong>pendenza albanese.<br />

Verso la fine dello stesso anno Janaqi acquistava dalla società inglese una cinepresa<br />

bioscop camera 300 7 con cui Milto cominciava subito a filmare e a creare i primi<br />

documentari. Il loro primo lavoro Tjerrëset (Le filatrici), è considerata la prima pellicola<br />

girata in Albania da operatori albanesi, quin<strong>di</strong> Milto è il primo cineasta dei Balcani.<br />

Questa pellicola ambientata nel loro paese natìo, composta da più inquadrature, mostrava<br />

la nonna <strong>di</strong> 107 anni che fila la lana con altre donne del villaggio: un vero e<br />

proprio documento etnografico alla maniera <strong>di</strong> Felix Lucius Regnault 8 .<br />

Nel periodo tra le due guerre mon<strong>di</strong>ali, l’Albania <strong>di</strong>viene tema <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi cinegiornali<br />

e documentari da parte dell’Istituto Nazionale LUCE; la demagogia fascista<br />

si impone prepotentemente in tutti gli organi <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> informazione albanesi<br />

camuffata dalla fratellanza storica tra i due Paesi. Tali strategie <strong>di</strong> comunicazione serviranno<br />

a far guadagnare le simpatie del re Zogu I e delle classi <strong>di</strong>rigenti e a facilitare<br />

l’annessione dell’Albania al Regno d’Italia.<br />

Nel 1927, Scutari <strong>di</strong>venta il set <strong>di</strong> un film muto, altamente artistico, Kushërira<br />

nga Shqipëri del regista italiano Amleto Palermi, interpretato dall’avvenente Enrica<br />

4 To vlemma tu O<strong>di</strong>ssea (Lo sguardo <strong>di</strong> Ulisse) <strong>di</strong> Theo Anghelopulos , porta il protagonista in viaggio nei<br />

Balcani, sulle tracce <strong>di</strong> film realizzati dai pionieri del cinema Janaq e Milto Manaki.<br />

5 Piccola località nei pressi <strong>di</strong> Greneva (Macedonia greca), antico luogo storico albanese.<br />

6 George Méliès era un illusionista e proprietario del Théâtre Robert-Hou<strong>di</strong>n, dal nome del più famoso<br />

prestigiatore francese. Dopo aver visto il cinematografo dei fratelli Lumière nel 1895 decise <strong>di</strong> arricchire<br />

il suo programma con dei film. Méliès girò film <strong>di</strong> tutti i generi in voga a quei tempi, uno dei suoi<br />

film più famosi è Le Voyage dans la lune del 1902.<br />

7 Un altro dei primi sistemi per realizzare e proiettare film, inventato in Germania da Max ed Emil<br />

Skladanowsky. Il loro bioskop conteneva due nastri <strong>di</strong> pellicola larghi 53 mm che scorrevano da una<br />

parte all’altra dell’apparecchio dove i fotogrammi venivano proiettati alternativamente. I fratelli Skladanowsky<br />

presentarono il 1 novembre del 1895 uno spettacolo <strong>di</strong> quin<strong>di</strong>ci minuti in un grande teatro<br />

berlinese, con circa due mesi <strong>di</strong> anticipo rispetto alla famigerata proiezione dei fratelli Lumière. Il sistema<br />

del bioskop era però troppo ingombrante e i fratelli Skladanowsky finirono per adottare un solo<br />

nastro <strong>di</strong> pellicola 35mm come gli altri inventori.<br />

8 Felix Lucius Regnaul fisico anatomopatologo interessato a stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> antropologia. Nella primavera del<br />

1895 filmò, per mezzo del cronofotografo <strong>di</strong> Jules Étienne Marey, in occasione dell’Esposizione Etnografica<br />

dell’Africa Occidentale, una donna Wolof intenta a fabbricare un manufatto <strong>di</strong> argilla: era la<br />

prima volta che una attività quoti<strong>di</strong>ana legata alla manualità veniva ad essere documentata con immagini<br />

in movimento.<br />

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