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Kongur La cresta oltre le nubi

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Momenti di Alpinismo Momenti di Alpinismo<br />

27 luglio – Beppe, Carla, Claudio, Massimo<br />

e Mauro salgono al C1, incrociando<br />

Donatella, Ezio e Gianni che scendono<br />

dopo l’incidente. Viene piazzata una fissa<br />

nel punto pericoloso ma così si arriva al<br />

C1 solo al<strong>le</strong> 11 e, dopo qualche<br />

discussione, si rinuncia a salire <strong>le</strong> fisse<br />

per il pericolo di slavine. Massimo e<br />

Claudio vanno in cerca di un passaggio<br />

alternativo sulla sinistra orografica della<br />

seraccata. Questa nuova via diventerà il<br />

percorso norma<strong>le</strong> dal deposito al C1, più<br />

lungo ma quasi comp<strong>le</strong>tamente sicuro.<br />

28 luglio – Beppe, Claudio e Massimo<br />

attaccano <strong>le</strong> fisse al<strong>le</strong> 4,30. Claudio in<br />

testa <strong>le</strong> libera dalla neve e in due ore<br />

sono in cima. Al<strong>le</strong> 7 iniziano a salire la<br />

<strong>cresta</strong>, dove c’è molta neve inconsistente.<br />

Bebbe batte pista, Claudio e<br />

Massimo dietro con più carico; dopo<br />

quasi 8 ore arrivano ad una zona di<br />

piccoli seracchi, a circa 5600 m, dove<br />

vengono piazzate <strong>le</strong> due tende del C2.<br />

Carla e Mauro, partiti più tardi, arrivano<br />

un paio d’ore dopo, quando nevica già: la<br />

<strong>cresta</strong> ha richiesto loro 7 ore di scalata<br />

poiché la traccia non è di alcun aiuto, non<br />

si riesce a dare consistenza alla neve.<br />

Nevica quasi tutta la notte.<br />

29 luglio – Continua a nevicare ed al<strong>le</strong> 8<br />

si inizia a scendere in due cordate, al<strong>le</strong><br />

10 vengono raggiunte <strong>le</strong> fisse ed al<strong>le</strong> 12 il<br />

gruppo è al C1. Discesa al CB per il<br />

nuovo percorso, incrociando Armando,<br />

finalmente rimesso, e Gianni che salgono<br />

al C1 con l’obiettivo di salire l’indomani al<br />

C2 e possibilmente piazzare poi il C3. <strong>La</strong><br />

notte piove molto e nevica basso.<br />

30 luglio – <strong>La</strong> neve caduta fa desistere<br />

Armando e Gianni, che scendono al CB,<br />

nonostante la giornata piuttosto bella. Dal<br />

pomeriggio tutti al CB.<br />

31 luglio – E’ il 50° anniversario del K2; al<br />

pomeriggio si sa<strong>le</strong> in otto al C1: solo<br />

Carla resta al CB per mantenere i col<strong>le</strong>gamenti.<br />

Al C1 si monta una terza<br />

tendina. In serata cade il solito nevischio.<br />

1 agosto – Salita al C2 molto carichi con<br />

l’obiettivo di piazzare altri due campi. <strong>La</strong><br />

tenda da 3 posti è quasi sfondata e si<br />

lavora a lungo per sistemare il campo,<br />

posto sotto una paretina che raccoglie<br />

una gran quantità di neve. Dal pomeriggio<br />

ricomincia a nevicare; Donatella ed<br />

Ezio – che sa<strong>le</strong> con un dito rotto –<br />

arrivano piuttosto tardi; anche qui viene<br />

montata una tenda provvisoria.<br />

2 agosto – Bloccati dal maltempo tutto il<br />

giorno. Mauro vorrebbe fare una puntata<br />

fino al 6000 ma poi si lascia perdere;<br />

nevica quasi tutta la notte.<br />

3 Agosto – Alba sp<strong>le</strong>ndida su Kashgar<br />

ancora illuminata ma subito riprende a<br />

nevicare con tormenta. Si decide di<br />

scendere tutti. Fa freddo e c’è vento, in<br />

compenso la neve è più sicura. Al C1 la<br />

tenda da 3 è semisepolta: lavoro aggiuntivo<br />

per rimetterla in piedi, poi si scende<br />

al CB. Ha nevicato fino a 4000m.<br />

4 agosto – Giornata di riposo al CB con<br />

tempo stupendo che toglie un po’ di neve<br />

e tira su il mora<strong>le</strong>: è il primo giorno interamente<br />

senza pioggia o neve. Consiglio di<br />

guerra: la settimana persa costringe a<br />

tentare la salita in sti<strong>le</strong> alpino, senza<br />

ulteriori campi fissi.<br />

5 agosto – Armando, Beppe, Gianni e<br />

Massimo salgono al C1 al pomeriggio.<br />

Mauro e Claudio saliranno domani direttamente<br />

al C2. Nella notte nevica.<br />

6 agosto – Il gruppo di testa raggiunge il<br />

C2, mentre Claudio e Mauro, che devono<br />

attendere fino al<strong>le</strong> 7 che smetta di<br />

piovere, arrivano velocemente, grazie a<br />

condizioni per una volta ragionevolmente<br />

buone. Altro lavoro di sistemazione<br />

campo.<br />

7 agosto – In una bella mattina il gruppo<br />

sa<strong>le</strong> la <strong>cresta</strong> fino alla punta 5975, tutti<br />

molto carichi. Si tratta di una via nuova a<br />

questa quota, comunque già salita da<br />

una spedizione russa dal versante meridiona<strong>le</strong>.<br />

E’ possibi<strong>le</strong> finalmente osservare<br />

la <strong>cresta</strong> NE del <strong>Kongur</strong>, che fa una<br />

notevo<strong>le</strong> impressione. Discesa al col<strong>le</strong> a<br />

5800 m e posa del<strong>le</strong> 3 tendine. Nel<br />

pomeriggio viene fatta una traccia nella<br />

neve fonda fino alla base di un ripido<br />

scivolo che porta sulla <strong>cresta</strong> a monte del<br />

primo risalto. Fissate due corde sul<br />

pendio si torna al<strong>le</strong> tende. A sera nevica.<br />

8 agosto – Beppe, Claudio, Massimo e<br />

Mauro smontano <strong>le</strong> tende e partono per<br />

la <strong>cresta</strong>; Armando e Gianni (che rifà<br />

traccia fino alla base del pendio), decidono<br />

di restare al col<strong>le</strong> per fare da ponte<br />

radio con il CB. Risalite <strong>le</strong> corde e superato<br />

il pendio aggirando a destra un<br />

grosso seracco il gruppo di testa raggiunge<br />

la <strong>cresta</strong>. Ancora un seracco con un<br />

tiro delicato, il filo nevoso viene ripreso a<br />

circa 6300 m dove vengono poste <strong>le</strong><br />

tendine, dopo un discreto lavoro di scavo,<br />

in un luogo veramente aereo. Serata<br />

di nebbia fitta, di notte ancora neve.<br />

9 agosto – Armando e Gianni, spostano<br />

la tenda dal col<strong>le</strong> fino sulla punta 5975<br />

per facilitare i col<strong>le</strong>gamenti radio. Il<br />

gruppo di testa riprende a salire la <strong>cresta</strong><br />

con molte neve fresca fino a raggiungere<br />

la base di un salto roccioso, a circa 6600<br />

m. Anche se è ancora presto il campo<br />

viene posto ad un centinaio di metri dal<strong>le</strong><br />

rocce, mentre Claudio e Massimo cominciano<br />

ad attaccare il risalto: superano<br />

circa 30 m difficili e friabili con una pochi<br />

chiodi precari. Al<strong>le</strong> 19:00 torna la bufera<br />

e rientrano al<strong>le</strong> tende piuttosto stanchi.<br />

Notte di forti nevicate.<br />

10 agosto – <strong>La</strong> bufera continua al mattino<br />

e così si decide per un giorno di sosta<br />

che consenta di comp<strong>le</strong>tare il superamento<br />

del salto. Sono alla fine 60 m di<br />

misto diffici<strong>le</strong> con roccia friabi<strong>le</strong> e neve<br />

inconsistente che Mauro conclude in<br />

bel<strong>le</strong>zza. Vengono usati una decina di<br />

chiodi. Massimo prosegue in traverso<br />

<strong>oltre</strong> un ripido cana<strong>le</strong> di neve a cercare la<br />

strada migliore per il giorno dopo.<br />

<strong>La</strong>sciata una corda fissa sul salto, si<br />

torna al<strong>le</strong> tende dove è rimasto Claudio,<br />

provato dal mal di testa. Armando e<br />

Gianni decidono invece di scendere al<br />

C1. Nella notte naturalmente nevica.<br />

11 agosto – Non sembrano esserci<br />

possibilità di spostare <strong>oltre</strong> il campo, date<br />

<strong>le</strong> condizioni precarie della <strong>cresta</strong> e la<br />

mancanza di corde da fissare. Si decide<br />

di tentare la vetta del <strong>Kongur</strong> Est. Il<br />

mattino è livido, ma si deve provare.<br />

Raggiunta la cima della fissa Claudio<br />

decide di rinunciare, forse per timore di<br />

ral<strong>le</strong>ntare glia altri. Beppe, Massimo e<br />

Mauro proseguono superando in<br />

traversata il cana<strong>le</strong> ed il ripido tratto<br />

seguente che porta ad un fungo di neve<br />

superato con un tiro delicato. In 4 ore<br />

viene raggiunta la parte alta della <strong>cresta</strong><br />

che diventa più semplice, sebbene<br />

ancora molto carica di neve. Al<strong>le</strong> 17,<br />

dopo 9 ore di salita dal<strong>le</strong> tendine, viene<br />

raggiunta la quota 7204, un interminabi<strong>le</strong><br />

mammellone nevoso dove la <strong>cresta</strong><br />

diventa pianeggiante. Il tempo che ha<br />

tenuto finora peggiora di colpo: poche<br />

foto e veloce discesa nella bufera ricca di<br />

e<strong>le</strong>ttricità, per rientrare al<strong>le</strong> tende al<strong>le</strong> 21,<br />

decisamente stanchi. Qui Claudio per<br />

fortuna sta meglio. Armando e Gianni<br />

sono intanto scesi al C1. Nella notte<br />

bufera con vento molto forte.<br />

12 agosto – Smontate <strong>le</strong> tende, discesa<br />

per la <strong>cresta</strong> fino al seracco più alto, da<br />

dove ci si cala in doppia. Un cana<strong>le</strong> ripido<br />

porta al pianoro che riconduce al col<strong>le</strong>,<br />

dove però si affonda nella neve fino alla<br />

coscia. <strong>La</strong> risalita al col<strong>le</strong> è veramente<br />

faticosa, da qui per <strong>cresta</strong> fino alla punta<br />

5975. Infine discesa al C2, raggiunto al<strong>le</strong><br />

21, e solito lavoro a disseppellire tende.<br />

13 agosto – Tempo bello e caldo, la<br />

discesa della <strong>cresta</strong> propone nuovi crepacci.<br />

Le fisse sono molto ghiacciate e<br />

rendono impossibi<strong>le</strong> l’uso del discensore:<br />

si scende con autobloccante. Alla fine si<br />

raggiunge il C1, molto stanchi anche per<br />

il carico. Si prosegue fino al CB,.<br />

Te<strong>le</strong>fonata al Presidente Rabbi per dare<br />

la buona notizia: la via del centenario<br />

CAAI è fatta!<br />

14 agosto – Tutti riuniti al CB. A sera<br />

Carla, Donatella, Ezio e Mauro risalgono<br />

al C1: obiettivo la salita del 6000 e lo<br />

smantellamento del C2.<br />

15 agosto – Carla, Donatella, Ezio e<br />

Mauro salgono al C2 e nel pomeriggio<br />

alla punta 5975, ma purtroppo il tempo è<br />

già diventato brutto. Discesa al C2 verso<br />

<strong>le</strong> 20. Armando, Beppe e Gianni smontano<br />

il C1.<br />

16 agosto – Discesa dal C2. Armando e<br />

Beppe sono al deposito a dare una<br />

mano. A sera tutti riuniti al CB.<br />

17 agosto – Brutto tempo e neve bassa:<br />

tutti al CB.<br />

18 agosto – Claudio e Massimo salgono<br />

presto al C1 per togliere <strong>le</strong> corde fisse<br />

dal pendio. Beppe al deposito per dividere<br />

il carico immane.<br />

19 agosto – Smantellamento del CB e,<br />

con l’aiuto di un gruppo di asini, si rientra<br />

a Gez in circa 6 ore. Attesa infinita di Big<br />

Wang, poi partenza al<strong>le</strong> 18:30 per raggiungere<br />

al<strong>le</strong> 22 Tashkurgan in pullman.<br />

20 agosto – Formalità doganali, saluti al<br />

nostro cuoco Small Wang ed al capocampo<br />

Big Wang. Rientro in Pakistan<br />

attraverso il Khunjerab Pass e discesa<br />

nella val<strong>le</strong> dell’Hunza fino a Gilgit: molto<br />

bello ma giornata lunga molto faticoso (3<br />

ore del fuso orario cinese recuperate).<br />

21 agosto – Da Gilgit seguiamo la val<strong>le</strong><br />

dell’indo fino a Besham<br />

22 agosto – Arrivo a Peshawar a metà<br />

pomeriggio. Visitiamo velocemente il vecchio<br />

mercato.<br />

23 agosto – Volo di ritorno a Milano<br />

Malpensa via Doha.

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