LA SPANNOCCHIA - Comitato Amici del Palio

Olivetani che si trattennero in Santa Chiara fi no
all’Unità d’Italia. Nel 1867 il Convento fu oggetto
di un progetto di restauro per adattarlo a carcere
giudiziario e circondariale, ma il piano non
fu mai attuato. Nel 1872 diventò infi ne caserma
con il completamento del cortile a ferro di cavallo
e con la costruzione della parte che ospitava le
camerate. Nel 1944 la chiesa, utilizzata come deposito
di armi, esplose insieme ai locali adiacenti,
e ad oggi non ne restano che i muri perimetrali.
Parallelamente all’alternarsi dei vari ordini religiosi
e al susseguirsi degli eventi storici l’intero
complesso ha visto tutta una serie di fasi evolutive
che hanno poi portato allo stato attuale,
a grandi linee possiamo individuare tre principali
fasi architettoniche: Il convento medievale, le trasformazioni
di fi ne 500 e il completamento della
struttura di fi ne 800. Attraverso l’ausilio di immagini
iconografi che e foto d’epoca, insieme
a fonti storiche è possibile avere
un quadro piuttosto defi nito delle
fasi architettoniche del complesso;
nella celebre vista assonometrica del
Vanni del 1595 vediamo che l’area
dell’ex convento era luogo di ben
due chiese, la chiesa di Santa Chiara
e la chiesa di San Giovanni Battista,
che si trovava in prossimità dell’area
del primo capannone, il cui impianto
probabilmente fu demolito defi nitivamente
a fi ne ottocento quando
l’area diventò caserma del distretto
militare. E’ riconoscibile all’interno
del complesso l’impianto viario della
via di Santa Chiara, generatasi come
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