Danadim 400 30-11-2008_101109031506.pdf
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Prodotto N° 3A6/3619-02<br />
Nome del Prodotto: DANADIM <strong>400</strong> EC STABILIZZATO Versione 2 : Novembre <strong>2008</strong><br />
Principio Attivo: Dimetoato Pagina 1 di 15<br />
Indice dei contenuti:<br />
SCHEDA DI SICUREZZA<br />
DANADIM <strong>400</strong> g/l EC<br />
STABILIZZATO<br />
(Dimetoato <strong>400</strong> g/l)<br />
1. Identificazione della sostanza/preparato 9. Proprietà fisiche e chimiche<br />
e dell’impresa 10. Stabilità e reattività<br />
2. Identificazione dei pericoli <strong>11</strong>. Informazioni tossicologiche<br />
3. Composizione/informazioni sugli ingredienti 12. Informazioni ecologiche<br />
4. Interventi di primo soccorso 13. Considerazioni sullo smaltimento<br />
5. Misure antincendio 14. Informazioni sul trasporto<br />
6. Misure in caso di fuoriuscita accidentale 15. Informazioni normative<br />
7. Manipolazione e stoccaggio 16. Altre informazioni<br />
8. Controllo dell’esposizione/protezione personale .<br />
1. IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA/PREPARATO E DELL’IMPRESA<br />
F<br />
INFIAMMABIL<br />
E<br />
Xn<br />
NOCIVO<br />
N<br />
PERICOLOSO PER<br />
L’AMBIENTE<br />
2. IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI<br />
2.1. Classificazione<br />
Classificazione UE del prodotto ,<br />
secondo la normativa Reg 1907/2006<br />
Nome del prodotto:<br />
DANADIM <strong>400</strong> EC STABILIZZATO (Dimetoato <strong>400</strong> g/l)<br />
Impiego : PRODOTTO FITOSANITARIO (Insetticida)<br />
Produttore : CHEMINOVA A/S<br />
P.O. Box 9<br />
DK – 7620 Lemvig<br />
Denmark<br />
Distributore: CHEMINOVA AGRO ITALIA S.r.l.<br />
Via F.lli Bronzetti 32/28<br />
24124 Bergamo<br />
tel. 035 19904468 fax 035 19904471<br />
R10 Xn ; R20/22 R43 N ; R51/53 ; vedere 15.1.<br />
Scheda informativa in materia di sicurezza stilata in conformità alle direttive europee 91/155/CEE (preparati), 93/<strong>11</strong>2/CEE<br />
(sostanze) e successivi aggiornamenti. Le informazioni ivi riportate sono il più possibile accurate e affidabili, ma non<br />
costituiscono impegno o responsabilità da parte di Cheminova Agro Italia Srl
Prodotto N° 3A6/3619-02<br />
Nome del Prodotto: DANADIM <strong>400</strong> EC STABILIZZATO Versione 2 : Novembre <strong>2008</strong><br />
Principio Attivo: Dimetoato Pagina 2 di 15<br />
Classificazione WHO Classe II : moderatamente pericoloso<br />
2.1. Classificazione GHS<br />
Edizione NU 2005<br />
Liquido infiammabile : Categoria 3<br />
Tossicità orale acuta : Categoria 4<br />
Tossicità inalatoria : Categoria 4<br />
Sensibilizzazione – pelle : Categoria 1<br />
Aspirazione : Categoria 1<br />
Pericoli per l’ ambiente acquatico : Categoria Cronica 3<br />
2.2. Pericoli per la salute ( acuti e cronici) Il prodotto è dannoso per inalazione e per contatto con la pelle.<br />
Puo’ essere da leggermente a moderatamente irritante per la pelle e<br />
per gli occhi. Può causare sensibilizzazione per contatto con la<br />
pelle.<br />
La sostenza attiva Dimetoato è un veleno ( inibitore della<br />
colinesterasi) . Penetra rapidamente nel corpo per contatto con la<br />
superficie della pelle e degli occhi.<br />
L’ esposizione ripetuta agli inibitori della colinesterasi , qiuali il<br />
dimetoato , puo’ – senza preavviso – causare un aumento della<br />
sensibilizzazione a dosi di qualsiasi altro inibitore dellla<br />
colinesterasi.<br />
2.3. Segni e sintomi da esposizione Con il contatto, i primi sintomi sembrano essere irritazione e<br />
reazioni allergiche. Sintomi di inibizione della colinesterasi :<br />
nausea, mal di testa, vomito, crampi, debolezza. visione offuscata,<br />
pupille contratte, oppressione, respirazione difficoltosa,<br />
tensione,sudorazione, lacrimazione , salivazione, spasmo muscolare<br />
e coma.<br />
2.4. Rischi ambientali Il prodotto è tossico per gli organismi acquatici. vedere sezione<br />
12.<br />
2.5. Altri rischi Il prodotto è infiammabile. Puo’ esplodere a temperature elevate.<br />
Scheda informativa in materia di sicurezza stilata in conformità alle direttive europee 91/155/CEE (preparati), 93/<strong>11</strong>2/CEE<br />
(sostanze) e successivi aggiornamenti. Le informazioni ivi riportate sono il più possibile accurate e affidabili, ma non<br />
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Principio Attivo: Dimetoato Pagina 3 di 15<br />
3. COMPOSIZIONE / INFORMAZIONI SUGLI INGREDIENTI<br />
3.1. Principio attivo.............................<br />
Nome CAS<br />
N° CAS<br />
Nome IUPAC<br />
Altri nomi<br />
Nome ISO / nome UE<br />
N° CE (N° EINECS)<br />
N° indice UE<br />
Classificazione UE degli ingredienti<br />
Formula di struttura<br />
3.2. Composizione<br />
Sostanza attiva<br />
Altri ingredienti<br />
Dimetoato<br />
Phosphorodithioic acid,O,O-dimetyl S- [2-<br />
(methylamino)-2-oxoethyl] ester<br />
60-51-5<br />
O,O-Dimetyl S-methylcarbamoylmethyl<br />
phosphorodithioate<br />
O,O-Dymethyl S-(N-methylcarbamoylmethyl)<br />
phosphorodithioate<br />
Dimetoato<br />
200-480-3<br />
015-051-00-4<br />
Xn ; R21/22 ; vedere paragrafo 16.<br />
Dimetoato Tecnico<br />
Emulsionanti,solventi ecc<br />
Altri ingredienti rilevanti Cicloesanone<br />
N° CAS: 108-94-1 ; n° CE (n° EINECS) : 203-<br />
631-1 :<br />
Classificazione UE : R10 Xn ; R20 ; vedere<br />
paragrafo 16.<br />
4. INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSO<br />
4.1. Procedure di emergenza e di pronto<br />
soccorso ..........................................<br />
Xylene<br />
N° CAS 13<strong>30</strong>-20-7; n° CE (n° EINECS) 215-<br />
535-7 ; classificazione UE: R10 Xn ; R20/21 Xi;<br />
R38 ; vedere paragrafo 16.<br />
39% in peso<br />
61% in peso<br />
43% in peso<br />
13% in peso<br />
In caso di esposizione non aspettare la comparsa dei sintomi (<br />
vedere 2.3.) Iniziare immediatamente la procedura sottoindicata e<br />
chiamare un medico o rivolgersi ad un ospedale alla comparsa dei<br />
primi sintomi da esposizione. Spiegare che la vittima è stata esposta<br />
al Dimetoato - insetticida organofosforico - e descriverne le<br />
condizioni. Allontanare immediatamente la persona esposta<br />
dall’area dove è presente il prodotto.<br />
Gli indumenti contaminati dal prodotto devono essere subito tolti e<br />
la pelle lavata accuratamente.<br />
Nel caso in cui il respiro cessi, cominciare immediatamente la<br />
respirazione artificiale e continuarla fino all’intervento del medico<br />
In ambiente industriale, l’ antidoto solfato di atropina deve sempre<br />
essere disponibile.<br />
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Principio Attivo: Dimetoato Pagina 4 di 15<br />
4.2.<br />
Inalazione In caso di malessere, allontanare immediatamente la persona dal<br />
luogo di esposizione. Richiedere subito intervento medico alla<br />
comparsa dei primi sintomi.<br />
Ingestione Ricorrere immediatamente a cure mediche.<br />
Far risciacquare la bocca e poi dar da bere 1 o 2 bicchieri d’acqua<br />
o latte . Indurre il vomito solo se :<br />
1. e’ stata ingerita una quantità notevole di prodotto<br />
2. il paziente è cosciente<br />
3. l’ aiuto medico non è subito disponibile<br />
4. il tempo trascoirso dall’ ingestione è inferiore ad un’ ora.<br />
In caso di vomito, far sciacquare la bocca e somministrare fluidi.<br />
Contatto dermale Lavare immediatamente ed abbondantemente con acqua e togliere<br />
gli indumenti e le scarpe contaminati. lavarsi con acqua e sapone.<br />
Farsi immediatamente visitare da un medico.<br />
Contatto oculare Sciacquare immediatamente con abbondante acqua o soluzione<br />
oculare aprendo occasionalmente le palpebre finchè non ci sia più<br />
traccia del prodotto. Togliere le lenti a contatto e dopo alcuni<br />
minuti risciacquare di nuovo.<br />
Se il problema persiste , consultare un medico.<br />
Informazioni per il medico ........... Il Dimetoato è un inibitore della colinesterasi che colpisce il<br />
sistema nervoso centrale e periferico e che causa depressione<br />
respiratoria.<br />
Il prodotto contiene diistillati del petrolio che possono creare<br />
rischi di polmonite.<br />
Inibizione della colinesterasi −<br />
Trattamento<br />
Sono spesso richieste procedure di decontaminazione come<br />
completo lavaggio corporeo, lavanda gastrica e somministrazione di<br />
carboni attivi.<br />
Antidoto: in presenza di sintomi (vedi 2.3.) somministrare solfato<br />
di atropina, che è un antidoto salvavita, ad alte dosi. Da DUE a<br />
QUATTRO mg. per via endovenosa o intramuscolare, non appena<br />
possibile. Ripetere a intervalli da 5 a 10 minuti fino a comparsa dei<br />
primi segni di atropinizzazione e mantenere completa<br />
atropinizzazione finchè tutto l’organofosforico non risulti<br />
metabolizzato.<br />
Assieme al solfato di atropina, ma non in sostituzione, è possibile<br />
somministrare cloruro di obidossima (Toxogonina) o pralidossima<br />
cloruro (2-PAM). Il trattamento con ossime va mantenuto per tutta<br />
la durata della somministrazione del solfato di atropina.<br />
Ai primi segni di edema polmonare, somministrare al paziente<br />
ossigeno supplementare e trattarlo sintomaticamente.<br />
Può verificarsi una ricaduta anche dopo un miglioramente iniziale;<br />
TENERE SOTTO STRETTA OSSERVAZIONE IL PAZIENTE<br />
PER ALMENO 48 ORE, IN BASE ALLA GRAVITA’<br />
DELL’AVVELENAMENTO.<br />
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5. MISURE ANTINCENDIO<br />
5.1. Mezzi di estinzione e procedure ........ Polvere chimica o anidride carbonica per incendi di modesta entità,<br />
acqua nebulizzata o schiuma per incendi di vaste proporzioni.<br />
5.2. Prodotti pericolosi della<br />
decomposizione e derivati ...........<br />
5.3. Pericoli di incendio e di esplosione<br />
atipici<br />
Raffreddare i contenitori esposti all’incendio mediante irrorazione<br />
con acqua. Fronteggiare il fuoco da sopravento onde evitare vapori<br />
pericolosi e prodotti tossici della decomposizione. Affrontare il<br />
fuoco da posizione protetta o alla massima distanza possibile.<br />
Evitare l’uso di manichette a forte getto. Arginare la zona<br />
interessata per evitare spargimenti d’acqua. Le squadre antincendio<br />
dovranno indossare autorespiratori e indumenti protettivi.<br />
I prodotti principali della decomposizione sono volatili,<br />
maleodoranti , tossici , irritanti ed infiammabili quali dimetilsolfuro,<br />
anidride solforosa, metil-mercaptano, biossido di zolfo,<br />
monossido di carbonio, anidride carbonica, ossidi di azoto,<br />
pentossido di fosforo<br />
Vedi 10.1<br />
6. MISURE IN CASO DI FUORIUSCITA ACCIDENTALE<br />
6.1. Protezione personale...................... Osservare tutte le misure precauzionali durante la pulizia delle<br />
perdite.<br />
In base all’ entità della fuoriuscita indossare maschera facciale o<br />
protezione per gli occhi, respiratore, guanti, abbigliamento<br />
resistente ai prodotti chimici e stivali.<br />
Osservare quanto riportato alla sezione 8 per le misure di<br />
protezione.<br />
6.2. Procedure da adottare in caso di<br />
fuoriuscita ................................<br />
Si consiglia di avere un piano predeterminato per le procedure in<br />
caso di fuoriuscita. Devono essere disponibili contenitori<br />
richiudibili.<br />
Arginare la fuoriuscita immediatamente, se esistono le condizioni di<br />
sicurezza , per prevenire ogni possibile contaminazione della<br />
superficie, terreno o acque.<br />
Rimuovere le fonti di possibili incendi. Ridurre ed evitare la<br />
formazione di fumi o vapori.<br />
Allontanare dalla zona le persone non protette.<br />
Fuoriuscite sul pavimento o su altra superficie impermeabile<br />
devono essere asciugate mediante l’impiego di assorbenti inerti<br />
come calce idrata, terra di Fuller o altre argille assorbenti. Riporre<br />
il materiale assorbente in contenitori adeguati . Le acque reflue<br />
devono essere tenute lontano dagli scarichi superficiali.<br />
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7. MANIPOLAZIONE E STOCCAGGIO<br />
Fuoriuscite di notevole entità che penetrano nel terreno devono<br />
essere assorbite e raccolte in contenitori adatti.<br />
Fuoriuscite nell’ acqua devono essere conenute il più possibile<br />
isolando l’ acqua contaminata. Questa, deve essere trasferita per il<br />
trattamento o lo smaltimento. In caso di scarico non controllato nei<br />
corsi d’acqua si devono informare le autorità competenti.<br />
I contenitori utilizzati devono essere ermeticamente chiusi ed<br />
etichettati. Vedere sezione 13. per lo smaltimento.<br />
7.1. Precauzioni per la manipolazione In ambiente industriale si raccomanda di evitare ogni contatto<br />
personale con il prodotto, utilizzando sistemi a circuito chiuso e a<br />
controllo a distanza. Altrimenti il materiale deve essere manipolato<br />
con mezzi meccanici.<br />
Si richiede ventilazione adeguata o aspiratori. I gas di scarico<br />
devono essere filtrati o comunque trattati.<br />
Per la protezione personale si veda sezione 8.<br />
Per il suo uso come fitofarmaco, osservare le precauzioni e le<br />
misure di protezione personale indicate sull’ etichetta autorizzata.<br />
7.2. Precauzioni per lo stoccaggio ....... Il prodotto è stabile quando mantenuto a temperature non<br />
superiori a 25° C. Proteggere da eccessivo calore solare o di altra<br />
fone , ad es. fuoco .<br />
Chiudere in contenitori etichettati. L’ area di stoccaggio deve<br />
essere costruita in materiale non combustibile , chiusa, asciutta,<br />
ventilata e con pavimentazione impermeabile, senza accesso allle<br />
persone non autorizzate e ai bambini. L’ area deve essere utilizzata<br />
esclusivamente per l’ immagazzinaggio di prodotti chimici e non<br />
edev contenere alimenti , bevande, mangimi o sementi. Si<br />
raccomanda la presenza di un cartello di ”VELENO”.<br />
7.3. Uso specifico Il prodotto è un fitofarmaco che deve essere utilizzato<br />
esclusivamente per gli usi indicati sull’ etichetta autorizzata.<br />
7.4 Precauzioni contro incendi ed<br />
esplosioni<br />
Il prodotto è infiammabile . La formazione di vapori esplosivi è<br />
possibile. Si devono prendere misure precauzionali contro gli<br />
incendi e contro la formazione di cariche elettrostatiche . Tenere<br />
lontano da fonti di possibile combustione e proteggere dall’<br />
esposizione al fuoco ed al calore.<br />
Scheda informativa in materia di sicurezza stilata in conformità alle direttive europee 91/155/CEE (preparati), 93/<strong>11</strong>2/CEE<br />
(sostanze) e successivi aggiornamenti. Le informazioni ivi riportate sono il più possibile accurate e affidabili, ma non<br />
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8. CONTROLLO DELL’ESPOSIZIONE/PROTEZIONE PERSONALE<br />
8.1<br />
Valori limite di esposizione Dimetoato Anno<br />
OSHA PEL (USA) 2007 Non determinato<br />
ACGIH (USA) TLV 2007 Non determinato - BEI<br />
EU , 200/39/EC e modifiche 2000 Non determinato<br />
MAK (Germania) 2007 Non determinato - BAT<br />
HSE (UK) WEL 2005 Non determinato<br />
OSHA (USA) PEL Cicloesanone 2007 TWA 50 ppm ( 200 mg/m 3 )<br />
ACGIH (USA) TLV 2007 TWA 20 ppm ( 80 mg/m 3 ) ; segni sulla<br />
pelle ; BEI<br />
EU, 2000/39/EC 2006 8 h TWA 10 ppm ( 40,8 mg/m 3 ) ; picco 20<br />
ppm ( 81,6 mg/m 3 ) ; durata max 15 min ;<br />
segni sulla pelle<br />
MAK Germania 2007 Segni sulla pelle - EKA<br />
HSE (UK) WEL 2005 8 h TWA 10 ppm<br />
STEL 20 ppm ; durata 15 min ;<br />
Segni sulla pelle ; BMGV<br />
OSHA (USA) PEL<br />
ACGIH(USA) TLV<br />
EU, 200/39/EC e modifiche<br />
Germania MAK<br />
HSE (UK) WEL<br />
Xylene 2007<br />
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2007<br />
2006<br />
2007<br />
2005<br />
8 h TWA 100 ppm ( 435 mg/m 3 )<br />
TWA 100 ppm (434 mg/m 3 )<br />
STEL 150 ppm (651 mg/m 3 ) - BEI<br />
8 h TWA 50 ppm (221 mg/m 3 ) – picco<br />
100 ppm (442 mg/m 3 ); durata max 15<br />
min; segni sulla pella<br />
TWA 100 ppm (440 mg/m 3 ) ; picco 200<br />
ppm (880 mg/m 3 ) ; segni sulla pelle ; BAT<br />
8 h TWA 50 ppm (220 mg/m 3 ) - STEL<br />
100 ppm (441 mg/m 3 ) ; periodo di<br />
riferimento 15 min ; segni sulla pelle ;<br />
BMGV<br />
Comunque, altri valori limite possono<br />
essere definiti dalle legislazioni locali e<br />
devono essere rispettati.<br />
8.2 Protezione personale Quando usato in un sistema chiuso , non è necessaria attrezzatura<br />
per la protezione personale.<br />
Quanto segue è inteso nei casi in cui non sia possibile l’ uso di un<br />
sistema hiuso o quando sia necessario aprire il sistema.<br />
E’ necessario rendere l’ attrezzatura o il sistema di tubazioni non<br />
pericoloso prima dell’ apertura
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Protezione della respirazione .......<br />
Guanti protettivi ...........................<br />
Protezione degli occhi ....................<br />
Altre protezioni ..............................<br />
In caso di formazione di vapori o fumi durante la fabbricazione o<br />
la manipolazione, gli operatori devono indossare una protezione<br />
respiratoria approvata con filtro universale e filtro anti-particolato.<br />
Indossare guanti resistenti agli agenti chimici, del tipo con barriera<br />
in laminato o gomma butilica o nitrilica o viton.<br />
La durata limite di questi materiali in caso di contatto con il<br />
prodotto non è nota, tuttavia, essendo stati appositamente concepiti<br />
per maneggiare solventi, che sono tra i costituenti princiali del<br />
prodotto è ragionevole pensare che forniscano una protezione<br />
adeguata.<br />
Indossare occhiali di sicurezza. Si raccomanda di avere a<br />
disposizione una fontana per il lavaggio oculare.<br />
Indossare pantaloni impermeabili, giacca, cappello, stivali o<br />
soprascarpe di gomma.<br />
8.3. Norme operative/igieniche ............. Il personale che lavora con questo prodotto per lunghi periodi deve<br />
essere sottoposto a frequenti controlli del livello di colinesterasi nel<br />
sangue. Se il tasso di colinesterasi scende sotto il livello critico,<br />
deve essere impedita qualsiasi ulteriore esposizione fino a quando<br />
le analisi evidenziano che il livello è tornato nella normalità.<br />
Allontanare tutte le persone sprovviste dell’equipaggiamento di<br />
protezione e i bambini dall’area di lavoro.<br />
Evitare il contatto con occhi, pelle o indumenti. Evitare di inalare i<br />
vapori o i fumi derivanti dal getto.<br />
Togliere immediatamente gli indumenti contaminati.<br />
Lavarsi accuratamente dopo la manipolazione.<br />
Terminato il lavoro, togliersi indumenti e scarpe. Fare la doccia con<br />
acqua e sapone. Successivamente indossare solo abiti puliti e non<br />
contaminati. Dopo l’uso, lavare sempre gli indumenti e tutto<br />
l’equipaggiamento protettivo con acqua e sapone<br />
8.4 Controlli dell’ esposizione ambientale Non smaltire nell’ ambiente . Vedere paragrafo 13.<br />
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9. PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHE<br />
9.1. Stato fisico ................................... Liquido<br />
9.2. Colore ............................................ Leggero color pesca<br />
9.3. Odore ........................................... Odore mercaptanico / di acetone<br />
9.4. Punto di fusione Sotto 5° C<br />
9.5. Punto di ebollizione Dimetoato : si decompone<br />
<strong>11</strong>7° C a 0,1 mm Hg<br />
Cicloesanone : 156° C<br />
Xylene : 140° C<br />
9.6. Peso specifico .............................. 1,055 g/ml a 20°C<br />
9.7. Tensione di vapore ........................ Dimetoato: 1,85 x 10 -6 mm Hg a 25°C<br />
Cicloesanone : 3,5 mm Hg a 20’°C<br />
Xylene : 3,9 mm Hg a 20°C<br />
9.8. Viscosità ...................................... 5,76 mm 2 /s a 20°C , 3,48 mm 2 /s a 40°C<br />
9.9. Tensione superficiale 37 mN/m a 25°C<br />
9.10 Solubilita in acqua ......................... Il prodotto è emulsionabile in acqua.<br />
Dimetoato: 3,98 g/ 100 ml a 25°C<br />
9.<strong>11</strong>. Solubilità nei solventi organici Dimetoato : 159 g/100 ml a 25°C in metanolo<br />
142 g/100 ml a 25°C in acetonitrile<br />
122 g/100 ml a 25°C in cicloesanone<br />
120 g/100 ml a 25°C in isopropanolo<br />
103 g/100 ml a 25°C in toluene<br />
31,3 g/100 ml a 25°C in xilene<br />
9.12. Coefficente di partizione nottanolo/acqua<br />
Dimetoato: Log Pow = 0,704<br />
Cicloesanone : Log Pow = 0,86 a 25°C<br />
Xylene : Log Pow = 2,77 – 3,15<br />
9.13. pH ................................................ 2,5 ( 5% in soluzione acquosa )<br />
9.14. Punto di infiammabilità ............... 39° C (test in vaso chiuso Pensky – Martens)<br />
9.15. Temperatura di autoaccensione Dimetoato : 314° C<br />
Cicloesanone : 420°C<br />
Xylene: 465 – 525°C<br />
9.16. Limiti di infiammabilità Cicloesanone : 1,1 – 9,4 vol%<br />
Xylene : 1 – 7,0 vol%<br />
9.17. Proprietà esplosive Non esplosivo<br />
9.18. Proprietà ossidanti Non si ossida<br />
Scheda informativa in materia di sicurezza stilata in conformità alle direttive europee 91/155/CEE (preparati), 93/<strong>11</strong>2/CEE<br />
(sostanze) e successivi aggiornamenti. Le informazioni ivi riportate sono il più possibile accurate e affidabili, ma non<br />
costituiscono impegno o responsabilità da parte di Cheminova Agro Italia Srl
Prodotto N° 3A6/3619-02<br />
Nome del Prodotto: DANADIM <strong>400</strong> EC STABILIZZATO Versione 2 : Novembre <strong>2008</strong><br />
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10. STABILITA’ E REATTIVITA’<br />
10.1. Decomposizione termica .............. Il prodotto (Dimetoato) si decompone rapidamente quando<br />
riscaldato , aumentando così significativamente il rischio di indurre<br />
esplosione .<br />
Si raccomanda di non superare temperature sopra ai 35°C. Fonti<br />
di calore locale dirette<br />
10.2. Prodotti pericolosi della<br />
decomposizone e derivati .................<br />
La decomposizione dipende, in gran parte, sia dalla temperatura che<br />
dal tempo, in relazione a reazioni esotermiche e autocatalitiche. Le<br />
reazioni comportano ricombinazioni e polimerizzazione con rilascio<br />
di composti volatili maleodoranti ed infiammabili come dimetilsolfuro<br />
e metil-mercaptano.<br />
Vedere 5.2.<br />
10.3. Materiali incompatibili ..................... Agenti fortemente alcalini e fortemente ossidanti. Può corrodere i<br />
metalli.<br />
<strong>11</strong>. INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE<br />
<strong>11</strong>.1. Tossicità cinetica,metabolismo e<br />
distribuzione .......................<br />
<strong>11</strong>.2. Tossicità acuta<br />
Il Dimetoato viene rapidamente assorbito ed eliminato a seguito di<br />
ingestione per via orale. Non c’è prova di accumulo; viene<br />
estensivamente metabolizzato. Il Dimetoato ed i suoi metaboliti si<br />
trovano soprattutto nel fegato e nei reni.<br />
Il prodotto è dannoso per inalazione ed ingestione, ma viene<br />
considerato meno nocivo per contatto con la pelle.<br />
La tossicità acuta è misurata in :<br />
Vie di esposizione - Ingestione DL 50, , orale, ratto ......... <strong>30</strong>0-500 mg/kg,<br />
- Dermale<br />
DL 50 , dermale, ratto ..... > 2000 mg/kg,<br />
- Inalatoria CL 50 , inalatoria, ratto ... Ca. 3 mg/l /4 h *<br />
* misurato su un prodotto similare<br />
<strong>11</strong>.3. Potere irritante .............................. Il prodotto è moderatamente irritante per gli occhi e leggermente<br />
irritante per la pelle. Puo’ anche rivelarsi irritante mediante altre<br />
vie di esposizione .<br />
<strong>11</strong>.4.<br />
Potere di sensibilizzazione............. Il prodotto puo’ causare sensibilizzazione per contatto con la pelle.<br />
<strong>11</strong>.5. Cancerogenesi Non sono stati rilevati effetti carcinogeni per il Dimetoato.<br />
<strong>11</strong>.6.<br />
<strong>11</strong>.7.<br />
<strong>11</strong>.8.<br />
Effetti sulla riproduzione Non sono stati rilevati effetti sulla fertilità per il Dimetoato.<br />
Teratogenicità .............................. Non sono stati rilevati effetti teratogeni ( difetti alla nascita) per il<br />
Dimetoato .<br />
Mutagenicità ................................ Il Dimetoato è mutageno nei test batterici, ma non nelle cellule dei<br />
mammiferi o in vivo.<br />
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(sostanze) e successivi aggiornamenti. Le informazioni ivi riportate sono il più possibile accurate e affidabili, ma non<br />
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12. INFORMAZIONI ECOLOGICHE<br />
12.1 Ecotossicità Il prodotto è tossico per gli invertebrati acquatici e per gli insetti.<br />
E’ dannoso per i pesci , ma è meno dannoso per le piante<br />
acquatiche.<br />
La tossicità acuta misurata su un prodotto similare risulta essere :<br />
- Pesci Trota arcobaleno (Salmo gairdneri)………..<br />
Pesce persico (Lepomis macrochirus )<br />
96 h CL50 : 61,3 mg/l<br />
96 h CL50 : 44 mg/l<br />
- Invertebrati Dafnia (Daphnia magna) ........................... 48-h, CE50 : 5,44 mg/l<br />
- Alghe Alga verde ( Selenastrum capricornutum) .. 72 h CI50 : 233 mg/l<br />
- Vermi Eisenia foetida foetida ................................ 14 gg CL50 : 217,1 mg/kg suolo<br />
asciutto<br />
12.2. Mobilità Il Dimetoato ha una mobilità potenzialmente elevata nel suolo, ma<br />
è relativamente instabile. I prodotti della degradazione non sono<br />
mobili nel suolo.<br />
Il Cicloesanone ha un’ alta mobilità nell’ ambiente. Evapora<br />
rapidamente.<br />
Lo Xylene non è mobile nell’ ambiente . Evapora rapidamente.<br />
12.3. Persistenza e degradabilità…………. Il principio attivo Dimetoato è biodegradabile. E’ soggetto a<br />
degradazione nell’ambiente e negli impianti di trattamento delle<br />
acque reflue. Non sono stati osservati effetti negativi in impianti di<br />
depurazione acque reflue a concentrazioni fino a 100 mg/l negli<br />
impianti di trattamento acque. La degradazione avviene sia in<br />
ambiente aerobico che anaerobico ed è sia di tipo biotico che<br />
abiotico.<br />
Su suolo aerobico e nell’ acqua il Dimetoato si degrada<br />
rapidamente, con un tempo di semivita di alcuni giorni. Il pH ha<br />
una grande influenza poichè la degradazione aumenta con l’<br />
aumentare del pH. I prodotti della degradazione non sono<br />
considerati dannosi per gli animali del terreno o per gli organismi<br />
acquatici e vengono mineralizzati con relativa rapidità.<br />
Il Cicloesanone e lo xylene sono rapidamente biodegradabili.<br />
12.4. Potenziale di bioaccumulo…………. La sostanza attiva Dimetoato non è soggetta a bioaccumulo. Viene<br />
rapidamente metabolizzato ed espulso.<br />
Il Cicloesanone non è soggetto a bioaccumulo.<br />
Lo Xylene ha un potenziale di bioaccumulo se l’ esposizione viene<br />
mantenuta.<br />
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13. CONSIDERAZIONI SULLO SMALTIMENTO<br />
13.1. Metodo di smaltimento dei rifiuti .... Il materiale di scarto che non puo’ essere riutilizzato o<br />
ricondizionato chimicamente, deve esseresmaltito ad una discarica<br />
controllata o ad un impianto di trattamento acque. Altri metodi<br />
possibili di smaltimento sono l’incenerimento controllato con<br />
controllo dei gas o lo smaltimento presso apposito impianto<br />
chimico.<br />
Non contaminare acque, alimenti, mangimi o sementi durante lo<br />
stoccaggio e lo smaltimento.<br />
Il Dimetoato viene rapidamente idrolizzato a pH > 8,0.<br />
13.2. Smaltimento dei contenitori ............. Risciacquare tre volte (o adottare altra procedura equivalente).<br />
Quindi disporre per il riciclo o il ricondizionamento, altrimenti<br />
renderli inutilizzabili e smaltirli in discarica autorizzata. E’<br />
possibile l’ incenerimento controllato per materiali combustibili di<br />
imballaggio.<br />
Smaltire rifiuti ed imballi in conformità alla normativa.<br />
14. INFORMAZIONI SUL TRASPORTO<br />
CLASSIFICAZIONE ADR/RID :<br />
Denominazione corretta per la<br />
spedizione .....................................<br />
Classe 3<br />
N° NU 1993<br />
Gruppo imballaggio III<br />
CLASSIFICAZIONE IMDG<br />
Denominazione corretta per la<br />
spedizione .....................................<br />
Classe 3<br />
N° NU 1993<br />
Gruppo imballaggio III<br />
Inquinante marino ( P/PP) Inquinante marino<br />
CLASSIFICAZIONE IATA/ICAO<br />
Denominazione corretta per la<br />
spedizione .....................................<br />
Classe 3<br />
N° NU 1993<br />
Gruppo imballaggio III<br />
14. INFORMAZIONI SULLA NORMATIVA<br />
15.1. Nella EU:<br />
Classificazione ed Etichettatura<br />
(secondo la direttiva 1907/2006) :<br />
Liquido infiammabile , n.a.s. ( Cicloesanone, xylene e dimetoato)<br />
Liquido infiammabile , n.a.s. ( Cicloesanone, xylene e dimetoato)<br />
Liquido infiammabile , n.a.s. ( Cicloesanone, xylene e dimetoato)<br />
Scheda informativa in materia di sicurezza stilata in conformità alle direttive europee 91/155/CEE (preparati), 93/<strong>11</strong>2/CEE<br />
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Simbolo di Pericolo ..................... F<br />
INFIAMMABILE<br />
Contiene ....................................... Dimetoato,<br />
Cicloesanone e<br />
Xylene<br />
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Xn<br />
NOCIVO<br />
N<br />
PERICOLOSO PER<br />
L’AMBIENTE<br />
Frasi di rischio (R)......................... R10-20/22-43-51/53 : Infiammabile . Nocivo per inalazione e<br />
ingestione. Puo’ provocare sensibilizzazione per contatto con la<br />
pelle. Tossico per gli organismi acquatici , puo’ provocare a lungo<br />
termine effetti negativi per l’ambiente acquatico.<br />
Consigli di prudenza (S) .............. S25 - S36/37– 45 -61 : Evitare il contatto con gli occhi. Usare<br />
indumenti protettivi e guanti adatti. In caso di incidente o di<br />
malessere consultare immediatamente il medico ( se possibile<br />
mostrargli l’ etichetta) . Non disperdere nell’ ambiente . Riferirsi<br />
alle istruzioni speciali- schede informative in materia di sicurezza.<br />
Altre indicazioni……….. Per evitare rischi per l’ uomo e per l’ ambiente seguire le istruzioni<br />
per l’ uso.<br />
15.2. Situazione normativa ……………. Tutti i componenti di questo prodotto sono coperti dalla normativa<br />
europea.<br />
15.3. SISTEMA GLOBALE<br />
ARMONIZZATO<br />
Classificazione GHS<br />
(normativa NU edizione 2005)<br />
Liquido infiammabile : Categoria 3<br />
Tossicità orale acuta : Categoria 4<br />
Tossicità inalatoria : Categoria 4<br />
Sensibilizzazione – dermale : Categoria 1<br />
Aspirazione : Categoria 1<br />
Pericoli per l’ ambiente acquatico : Categoria Cronica 2
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Etichettatura<br />
Identificativo prodotto<br />
Contiene<br />
Nome per la spedizione<br />
Simboli di rischio richiesti in etichetta<br />
Segnalazione<br />
Indicazioni di pericolo<br />
Frasi precauzionali<br />
Prevenzione<br />
Azioni<br />
Stoccaggio<br />
Smaltimento<br />
Dimetoato <strong>400</strong> g/l EC, Stabilizzato<br />
Dimetoato, cicloesanone e xylene.<br />
Liquido infiammabile, n.a.s. ( Cicloesanone, xylene e dimetoato)<br />
Pericolo<br />
Liquido infiammabile e vapore<br />
Nocivo se ingerito<br />
Nocivo se inalato<br />
Puo’ causare reazione allergica della pelle<br />
Puo’ essere fatale se ingerito ed entra nelle vie aeree<br />
Tossico per gli organismi acquatici con effetti duraturi.<br />
Tenere i contenitori ben chiusi<br />
Tenere lontano da fiamme e superfici calde – non fumare<br />
Indossare guanti protettivi e protezione per viso / occhi<br />
Smaltire i contenitori<br />
Utilizzare attrezzature elettriche a prova di esplosione<br />
Osservare misure di precauzione contro le cariche statiche<br />
Utilizzare utensili messi in sicurezza<br />
Non mangiare, bere o fumare durante la manipolazione<br />
Lavare accuratamente le mani dopo l’ utilizzo<br />
Da utilizzarsi solo all’ aperto o in zone ben ventilate<br />
Evitare di inalarne i vapori<br />
L’ abbigliamento contaminato deve restare sul luogo di lavoro<br />
Non disperdere nell’ ambiente<br />
In caso di malessere chiamare immediatamente un CENTRO<br />
ANTIVELENI , o un medico<br />
Se SULLA PELLE ( o sui capelli) : togliere immediatamente tutti<br />
gli indumenti contaminati . Lavare con abbondante acqua e sapone<br />
Se sopravviene un’ irritazione della pelle o orticaria rivolgersi<br />
immediatamente al medico.<br />
Lavare gli indumenti contaminati prima di riutilizzarli<br />
IN CASO DI INGESTIONE : sciacquare la bocca<br />
IN CASO DI INALAZIONE : portare il paziente all’ aria aperta ed<br />
in posizione ottimale per la respirazione<br />
Raccogliere le fuoriuscite<br />
Immagazzinare in luogo fresco e ben ventilato<br />
Smaltire il contenuto / i contenitori in conformità alla normativa<br />
vigente.<br />
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16. ALTRE INFORMAZIONI<br />
Frasi R utilizzate R10 infiammabile<br />
R20 nocivo per inalazione<br />
R20/21 nocivo per inalazione e contatto con la pelle<br />
R20/22 nocivo per inalazione e ingestione<br />
R21/22 nocivo a contatto con la pelle e per ingestione<br />
R38 irritante per la pelle<br />
R43 puo’ provocare sensibilizzazione per contatto con la pelle<br />
R51/53 tossico per gli organismi acquatici, puo’ provocare a lungo<br />
termine effetti negativi per l’ ambiente acquatico.<br />
Centri Antiveleni in Italia<br />
BOLOGNA: Ospedale Maggiore tel .051 382984235<br />
CESENA: Ospedale Buffalini tel. 0547 352612<br />
FIRENZE: Careffi tel. 055 4277238<br />
GENOVA: Ospedale S. Martino tel. 010 352808<br />
LA SPEZIA: Ospedale S. Andrea tel. 0187 533296<br />
LECCE: Ospedale Regionale Fazzi tel. 0832 685816<br />
MESSINA: Università Farmacia tel. 090 6764059<br />
MILANO: Ospedale Niguarda TEL. 02 66101029<br />
NAPOLI: Ospedali Riuniti Cardarelli tel. 081 5453333<br />
PADOVA: Università Farmacologia tel. 49 93<strong>11</strong><strong>11</strong><br />
ROMA: Università Sacro Cuore Ist. Rianimazione tel. 06 6054343<br />
ROMA: Policlinico Umberto I: tel. 06 490663<br />
TORINO: Università Farmacologia tel. 0<strong>11</strong>-6637637<br />
TRIESTE: Istituto per l’Infanzia tel. 040 3785373<br />
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