DNA RICOMBINANTE E BIOTECNOLOGIE - anna onofri
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<strong>DNA</strong> <strong>RICOMBINANTE</strong> E <strong>BIOTECNOLOGIE</strong><br />
INDICE<br />
<strong>DNA</strong> ricombinante e sue applicazioni<br />
Tecniche del <strong>DNA</strong> ricombinante<br />
Inserzione di un gene in un plasmide<br />
Progetto Genoma Umano<br />
Biotecnologie e loro applicazioni<br />
Organismi transgenici<br />
Clonazione nei mammiferi<br />
Ingegneria genetica in campo medico<br />
Link a: c<strong>DNA</strong>, enzimi di restrizione e plasmidi
<strong>DNA</strong> ricombinante<br />
Il <strong>DNA</strong> ricombinante è un<br />
frammento di <strong>DNA</strong> che può essere<br />
modificato e inserito in altre cellule<br />
per essere copiato più volte<br />
(amplificato) ed espresso<br />
Il <strong>DNA</strong> ricombinante è ottenuto<br />
dalla combinazione di materiale<br />
genetico di diversa origine
Applicazioni<br />
Il <strong>DNA</strong> ricombinante viene utilizzato per:<br />
ottenere frammenti specifici di <strong>DNA</strong> in grandi quantità<br />
studiare la sequenza di determinati frammenti genici<br />
identificare particolari sequenze in un cromosoma<br />
studiare le modalità di espressione e regolazione genica<br />
creare piante o animali transgenici<br />
diagnosticare e curare malattie genetiche
Tecniche del <strong>DNA</strong> ricombinante<br />
ibridazione<br />
↓<br />
sequenziamento<br />
Tecniche del <strong>DNA</strong> ricombinante<br />
↓ ↓<br />
↓<br />
↓<br />
clonazione libreria genomica<br />
PCR
Clonazione genica<br />
Nel 1973, con il primo esperimento di<br />
clonazione di un segmento genico<br />
inserito nel batterio Escherichia coli,<br />
Stanley Cohen e Herbert Boye<br />
dimostrarono che è possibile produrre<br />
copie multiple di un determinato gene<br />
La clonazione molecolare serve a produrre grandi quantità di una<br />
specifica sequenza di <strong>DNA</strong>. La capacità di generare un numero<br />
quasi infinito di copie (cloni) di una particolare sequenza è alla<br />
base delle tecnologie ricombinanti del <strong>DNA</strong>
Le basi per la clonazione<br />
I materiali necessari per il processo di clonazione sono:<br />
un frammento di <strong>DNA</strong>, che può essere ricavato anche da un<br />
mRNA<br />
(in questo caso viene detto c<strong>DNA</strong>)<br />
specifici enzimi di restrizione che servono a “tagliare” il <strong>DNA</strong><br />
particolari enzimi in grado di unire le estremità di nucleotidi<br />
(<strong>DNA</strong>-ligasi)<br />
i plasmidi, vettori in grado di inserirsi nelle cellule ospiti<br />
cellule batteriche modificate in modo da rendere la loro membrana<br />
permeabile al plasmide
Inserzione di un gene in un plasmide<br />
Se trattiamo un frammento di <strong>DNA</strong> e un plasmide (anello di <strong>DNA</strong>) con<br />
lo stesso enzima di restrizione, il frammento può integrarsi nel<br />
plasmide, dato che le loro estremità sono complementari<br />
L’enzima <strong>DNA</strong>-ligasi<br />
unisce e richiude le<br />
estremità di <strong>DNA</strong>
Clonazione di un <strong>DNA</strong> esogeno
L’esperimento di Cohen e Boyer<br />
Nel 1973 Cohen e Boyer<br />
combinano due<br />
sequenze diverse di <strong>DNA</strong><br />
per produrre una nuova<br />
molecola di <strong>DNA</strong><br />
ricombinante.
Libreria genomica<br />
Una popolazione di cellule<br />
batteriche che porta vettori<br />
ricombinanti con<br />
frammenti diversi<br />
provenienti dallo stesso<br />
campione di <strong>DNA</strong> è detta<br />
libreria genomica<br />
Le colonie sono formate da cloni<br />
contenenti frammenti diversi del<br />
<strong>DNA</strong> originario
PCR: reazione a catena della polimerasi<br />
La PCR è una tecnica che permette di ottenere grandi quantità di un<br />
determinato segmento genico grazie a cicli successivi di duplicazione<br />
Campione<br />
di <strong>DNA</strong><br />
Applicazioni della PCR
L’elettroforesi su gel
L’impronta genetica<br />
Ogni individuo possiede la<br />
sua impronta genetica:<br />
frammentando il <strong>DNA</strong> e<br />
analizzandolo su gel di<br />
elettroforesi, ognuno di noi<br />
può essere identificato da<br />
una specifica combinazione<br />
di polimorfismi della<br />
lunghezza dei frammenti di<br />
<strong>DNA</strong> (RFLP).
La reazione a catena della polimerasi<br />
Nel 1983 Kary Mullis vince il premio Nobel<br />
per aver sviluppato la tecnica della PCR.
Sequenziamento del <strong>DNA</strong><br />
È possibile determinare la sequenza nucleotidica di un segmento di<br />
<strong>DNA</strong> tramite il metodo di Sanger, che permette di sequenziare al<br />
massimo 700 coppie di basi; per porzioni più lunghe il <strong>DNA</strong> viene<br />
tagliato in frammenti più piccoli, che sono poi analizzati separatamente<br />
Il <strong>DNA</strong> viene tagliato con due enzimi di restrizione<br />
diversi. I frammenti ottenuti sono sequenziati e<br />
sovrapposti in modo da determinare l’intera sequenza<br />
nucleotidica; questo metodo è oggi interamente<br />
automatizzato
Progetto Genoma Umano<br />
Frammentando il <strong>DNA</strong> con enzimi<br />
di restrizione si ottengono segmenti<br />
che possono essere separati<br />
(tramite elettroforesi), clonati,<br />
sequenziati e conservati in banche<br />
dati informatizzate<br />
Nel 2000, grazie alla<br />
collaborazione fra scienziati di<br />
varie discipline scientifiche<br />
(soprattutto biologia e informatica),<br />
si è concluso il Progetto Genoma<br />
Umano che ha permesso di<br />
mappare l’intero genoma dell’uomo
Il Progetto Genoma Umano<br />
il corredo cromosomico<br />
aploide di un essere umano,<br />
che comprende oltre 3<br />
miliardi di nucleotidi.
Il sequenziamento del <strong>DNA</strong><br />
Sequenziare il <strong>DNA</strong><br />
significa determinare<br />
l’ordine dei nucleotidi<br />
nella molecola<br />
d’interesse.
Come si fa a sequenziare il <strong>DNA</strong>?
La genomica<br />
La genomica studia<br />
la struttura del genoma,<br />
le informazioni in esso<br />
contenute, il modo in cui<br />
le sue parti interagiscono<br />
e la sua evoluzione.<br />
Si parla di genomica<br />
funzionale e comparata.
Ibridazione<br />
L’ibridazione è una tecnica utilizzata<br />
per localizzare un segmento di <strong>DNA</strong> in<br />
un cromosoma e si basa sull’utilizzo di<br />
una sonda marcata di <strong>DNA</strong><br />
complementare alla sequenza<br />
nucleotidica cercata<br />
La sonda può essere marcata con<br />
radioisotopi o con un colorante<br />
fluorescente; se la sonda incontra<br />
molecole di <strong>DNA</strong> complementari, si<br />
appaia a esse, evidenziandole
Biotecnologie<br />
Le biotecnologie prevedono l’utilizzo di organismi modificati per<br />
migliorare le condizioni di vita umana<br />
L’uso delle biotecnologie trova applicazioni in vari ambiti:<br />
applicazioni<br />
↓ ↓<br />
↓<br />
agroalimentare ambientale farmacologico
Applicazioni agroalimentari<br />
Le piante GM (geneticamente modificate) presentano uno o più geni<br />
modificati, con lo scopo di conferire loro particolari caratteristiche o<br />
farle diventare resistenti a determinate malattie<br />
Le fragole GM<br />
risultano più<br />
resistenti al<br />
freddo<br />
I pomodori GM<br />
risultano più<br />
resistenti a un<br />
virus<br />
In Italia le leggi vigenti non consentono di coltivare gli OGM su larga<br />
scala
Applicazioni ambientali<br />
Questo batterio (Sulfolobus acidicaldarious) appartiene a<br />
una delle specie più spesso usate nella biorimediazione, in<br />
quanto permette il passaggio in soluzione di elementi<br />
metallici<br />
Si possono utilizzare<br />
microrganismi modificati<br />
geneticamente per degradare<br />
sostanze tossiche di rifiuto,<br />
come metalli, idrocarburi,<br />
pesticidi, diserbanti<br />
In laboratorio sono stati ottenuti<br />
batteri contenenti plasmidi<br />
artificiali in grado di ossidare<br />
idrocarburi più velocemente dei<br />
batteri naturali
Applicazioni farmacologiche:<br />
sintesi della somatostatina<br />
I batteri possono essere utilizzati per<br />
produrre grosse quantità di proteine<br />
La prima proteina di sintesi<br />
biotecnologica è stata la<br />
somatostatina (ormone della<br />
crescita), costituita da 14 amminoacidi<br />
Il sequenziamento dei 600 nucleotidi<br />
che codificano per la somatostatina ha<br />
permesso di sintetizzare un gene<br />
artificiale, che è stato poi fatto<br />
esprimere
Altre applicazioni farmacologiche<br />
Tra le sostanze che possono essere<br />
sintetizzate mediante i processi biotecnologici<br />
ci sono:<br />
l’insulina, un ormone che controlla il livello<br />
glicemico nel sangue, è somministrata ai<br />
soggetti diabetici che presentano<br />
alterazione delle cellule pancreatiche<br />
l’eritropoietina, una proteina che stimola la<br />
formazione dei globuli rossi, viene<br />
somministrata ai soggetti che non la<br />
producono a causa di problemi renali
Organismi transgenici<br />
Gli organismi transgenici<br />
possiedono nel proprio genoma<br />
uno o più geni appartenenti a<br />
individui di un’altra specie<br />
Si possono ottenere isolando il<br />
gene che si vuole trasferire e<br />
inserendolo, mediante<br />
microscopici aghi, in cellule<br />
uovo fecondate; queste<br />
verranno poi impiantate in un<br />
organismo che genererà<br />
individui in grado di esprimere<br />
quel carattere
Clonazione nei mammiferi<br />
La clonazione nei mammiferi consiste nel<br />
trasferimento del nucleo di una cellula somatica,<br />
prelevato da un organismo, in una cellula uovo<br />
non fecondata privata del materiale genetico<br />
proveniente da un altro organismo<br />
La pecora Dolly è stato il<br />
primo organismo nato da<br />
un esperimento di<br />
clonazione nei mammiferi
Ingegneria genetica in medicina<br />
Terapia genica: le tecniche di ingegneria genetica possono essere<br />
molto efficaci per curare alcune malattie dovute all’alterazione di un<br />
singolo gene, mediante la sostituzione di un gene malato con un gene<br />
sano. In questo campo ci sono ancora molti aspetti etici e tecnici<br />
irrisolti<br />
Diagnosi delle malattie: sono oggi disponibili test per la diagnosi<br />
prenatale di molte malattie ereditarie che utilizzano enzimi di<br />
restrizione e sonde di acidi nucleici per rilevare la presenza di geni<br />
alterati. Due importanti test diagnostici prenatali riguardano l’anemia<br />
falciforme e la corea di Hungtinton
La clonazione<br />
La clonazione consiste nella produzione in molte copie di<br />
una molecola di <strong>DNA</strong> ricombinante.<br />
Per fare questo il <strong>DNA</strong> ricombinante deve essere inserito<br />
in cellule ospiti che vengono chiamate transgeniche.<br />
Per riconoscere le cellule contenenti <strong>DNA</strong> ricombinante si<br />
possono usare geni reporter di cui si conosce il fenotipo,<br />
che servono dunque da marcatori genetici.
Storia della scienza<br />
Il famoso caso di Dolly
Le genoteche di frammenti di <strong>DNA</strong><br />
Dopo aver clonato il <strong>DNA</strong><br />
ricombinante nelle cellule<br />
transgeniche, queste<br />
colture cellulari diventano<br />
degli archivi (genoteche)<br />
di informazioni gen<br />
etiche.
Le biblioteche di c<strong>DNA</strong><br />
Gli mRNA trascritti da una cellula in un determinato<br />
momento (trascrittoma) si possono copiare in sequenze<br />
complementari di <strong>DNA</strong> (c<strong>DNA</strong>).<br />
Il c<strong>DNA</strong> è più stabile del filamento di mRNA e perciò viene<br />
utilizzato per creare biblioteche contenenti l’informazione<br />
sull’attività genica della cellula.
Per saperne di più<br />
I microarray a <strong>DNA</strong>
c<strong>DNA</strong><br />
Il <strong>DNA</strong> da inserire può essere un frammento di varie dimensioni. Per<br />
ottenerlo, si può partire da un segmento di mRNA grazie<br />
all’intervento di un enzima, la trascrittasi inversa
Enzimi di restrizione<br />
Gli enzimi di restrizione sono<br />
particolari enzimi, identificati nei<br />
batteri, che riconoscono e tagliano<br />
le sequenze nucleotidiche in punti<br />
specifici. Possono effettuare due<br />
tipi di tagli:<br />
netti<br />
come l’enzima Hpa1<br />
sfalsati<br />
come gli enzimi EcoR1 e<br />
Hind3, che tagliano in maniera<br />
asimmetrica, creando<br />
“estremità appiccicose”
Plasmidi<br />
I plasmidi sono:<br />
molecole circolari di <strong>DNA</strong> che contengono<br />
alcuni geni (da uno a decine)<br />
presenti naturalmente nelle cellule<br />
batteriche, alle quali conferiscono<br />
caratteristiche peculiari<br />
utilizzati in natura dai batteri per<br />
favorire il trasferimento di<br />
informazioni da una cellula all’altra<br />
in grado di trasportare un frammento<br />
genetico da un organismo all’altro<br />
(vettori)
Membrana di cellule batteriche<br />
Per favorire l’entrata del plasmide ricombinato nella cellula ospite, è<br />
necessario modificare la membrana batterica in modo da renderla<br />
permeabile al plasmide. Il processo tramite il quale un frammento di<br />
<strong>DNA</strong> estraneo entra in una cellula batterica è detto trasformazione
Farmacogenetica e farmacogenomica<br />
Farmacogenetica: è la disciplina che studia il ruolo delle variazioni<br />
interindividuali nella sequenza del <strong>DNA</strong> in relazione alla risposta o agli<br />
effetti avversi dei farmaci.<br />
Farmacogenomica: branca della farmacogenetica, che descrive l’uso<br />
dell’informazione genetica (genotipo del paziente) nel guidare la<br />
scelta di terapie farmacologiche personalizzate in grado di ridurre, nel<br />
singolo paziente, i rischi ed aumentare l’efficacia terapeutica; studia,<br />
inoltre, l’identificazione di nuovi bersagli terapeutici, avvalendosi delle<br />
conoscenze e delle<br />
tecnologie derivate dallo studio del genoma.
Farmacogenetica e farmacogenomica<br />
I farmaci agiscono interferendo con particolari molecole della cellula.<br />
Si tratta spesso di proteine, la cui presenza è determinata dal patrimonio<br />
genetico ed è fondamentale per l’azione del farmaco.<br />
Se manca il gene che codifica per la proteina in un soggetto, questo non potrà<br />
trarre vantaggio dal farmaco.<br />
La risposta individuale a un farmaco è influenzata da alcuni geni coinvolti nel<br />
metabolismo della molecola stessa. Alcune piccole variazioni su questi geni,<br />
denominate SNP (polimorfismi a singolo nucleotide) possono determinare una<br />
maggiore o minore capacità dell’organismo di assimilare i farmaci,<br />
influenzando così l’attività dei principi attivi.
SNP: Single Nucleotide Polymorphism<br />
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/snp
SNP: Single Nucleotide Polymorphism
All’interno di una popolazione è possibile determinare il rapporto tra la frequenza<br />
della variante più rara e quella più comune di un determinato SNP. Solitamente si<br />
guarda con maggiore attenzione a SNPs aventi frequenza allelica minore dell’1%<br />
Gli SNPs possono presentarsi all’interno della sequenza codificante di un gene.<br />
Essi all’interno di un gene,in ogni caso,non necessariamente modificano la<br />
sequenza amminoacidica codificata , dal momento che il codice genetico è<br />
degenerato.<br />
Uno SNP che genera in tutte le sue forme lo stesso peptide è detto sinonimo<br />
(synonymous);<br />
in caso contrario è detto non sinonimo(non-synonymous).<br />
Gli SNPs che non si trova in sequenza codificante possono presentare sequenze<br />
negative sullo splicing o sul legame dei fattori di trascrizione.<br />
Essi costituiscono il 90% di tutte le variazioni genetiche umane.<br />
Lo studio degli SNP è molto utile poiché variazioni anche di singoli nucleotidi<br />
possono influenzare lo sviluppo delle patologie o la risposta ai patogeni, agli<br />
agenti chimici, ai farmaci.<br />
Gli SNPs possono avere una grande importanza nello sviluppo di nuovi farmaci e<br />
della diagnostica, in quanto, attraverso uno screening degli SNPs presenti nel<br />
gene responsabile della metabolizzazione del farmaco stesso, consentono di<br />
conoscere l’effetto che può avere un farmaco sull’individuo ancor prima della<br />
somministrazione. Dal momento che gli SNPs sono per lo più ereditati da<br />
generazione in generazione, essi vengono utilizzati in alcuni studi genetici.
Melanoma: la svolta è nella terapia personalizzata. I<br />
pazienti: “I nuovi trattamenti siano subito disponibili”<br />
Napoli, 10 febbraio 2012 – È necessario abbreviare i tempi: le<br />
terapie innovative per il trattamento del melanoma devono essere<br />
immediatamente disponibili per i pazienti. Non si può ritardare<br />
ulteriormente l’accesso a queste armi efficaci nel combattere il<br />
tumore. La richiesta sarà presentata il prossimo aprile a Bruxelles al<br />
Parlamento europeo da una delegazione di pazienti, guidata dal<br />
napoletano Antonio Brancaccio della Fondazione Melanoma. Nel<br />
nostro Paese questa forma di cancro della pelle particolarmente<br />
aggressiva fa registrare ogni anno 7000 nuove diagnosi e 1500<br />
decessi. “Oggi assistiamo a una svolta nel trattamento – spiega il<br />
prof. Paolo Ascierto, presidente della Fondazione Melanoma,<br />
dell’Unità di Oncologia Medica e Terapie Innovative dell’Istituto<br />
‘Pascale’ di Napoli -. Nel 50% dei casi di melanoma è presente la<br />
mutazione di una proteina, il gene BRAF V600, che svolge un ruolo<br />
chiave nello sviluppo del tumore. (roche)
Dal sito internet della ROCHE<br />
"E' un dato di fatto che per circa il 50% dei pazienti, i farmaci non sono<br />
efficaci quanto dovrebbero - e in alcuni casi questa media è ancora<br />
più bassa.<br />
Per questo Roche è fortemente impegnata per promuovere la<br />
Medicina Personalizzata".<br />
Tumore al seno: misurando la presenza di un fattore di crescita<br />
(HER2) della patologia con test specifici, ad esempio quello fornito da<br />
Roche Tissue Diagnostics (Ventana), è possibile individuare quali<br />
pazienti rispondono meglio al farmaco Roche per il tumore della<br />
mammella, specifico per il trattamento dei tumori positivi a questo<br />
recettore.<br />
Tumore del colon-retto: il test K-RAS individua le mutazioni tumorali<br />
che indicano la prognosi della malattia nei pazienti con tumore<br />
colorettale. Alcuni farmaci utilizzati per il trattamento di questa e di<br />
altre forme tumorali sono adatti solo per i pazienti che non presentano<br />
mutazioni. Questo test consente ai medici di individuare i pazienti cui<br />
potrà essere somministrata una terapia antitumorale specifica sulla<br />
base dello stato delle mutazioni.
HIV: test altamente specifici consentono ai medici di monitorare la<br />
risposta alla terapia durante il trattamento con un farmaco<br />
antiretrovirale, nonché l'evolvere della resistenza alla terapia e il<br />
relativo adeguamento.<br />
HCV: utilizzando test altamente sensibili, basati sulla tecnologia<br />
real-time PCR, che permettono di misurare i livelli di virulenza nel<br />
sangue, i medici possono "personalizzare" il regime terapeutico dei<br />
pazienti sulla base della loro risposta al trattamento.<br />
Osteoporosi: monitorando gli effetti della terapia<br />
antiriassorbimento tramite farmaci, i medici possono prescrivere ai<br />
pazienti trattamenti specifici a seconda delle loro esigenze<br />
particolari.<br />
Il test AmpliChip CYP450 analizza le variazioni in due geni<br />
essenziali per il metabolismo di molti farmaci ampiamente prescritti.<br />
È il primo prodotto farmacogenetico in commercio per la previsione<br />
della risposta ai farmaci da parte dei singoli soggetti.