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Il sig. Presidente riepilogando la nota dell'amministrazione dell'Istruzione 3 novembre 1870 prot.113 pervenuta dopo l'ultima seduta, che aveva già comunicata ha ripetuto che non può la Giunta Municipale occuparsi di scuole superiori se prima non abbia provveduto alle quattro elementari, che avendo chiesto al sig. Comm. Briosebri Consigliere di Luogotenenza che inviasse un bravo maestro di scuola elementare superiore, il medesimo con la nota medesima ha proposto il sig. Alberto Forti dimorante a Valenza, provincia di Alessandria che possiede la patente per le scuole tecniche, e potrebbe assumere la direzione delle scuole elementari che in seguito alla notificazione di concorso riservato per sola norma della Giunta, si presentarono ieri al concorso di scuola elementare i signori Vincenzo Ceccarelli, Antonio Pro, Luigi Bernola, Giovanni Pietro Spiraldi, don Vittorio Lauro Marucci, Giovanni Battista Liberardi e Pennacchia Giuseppe, i quali fecero esame la prescritta composizione di una lettera e l'operazione aritmetica di una divisione, quali così ha progettato al discernimento della Giunta ha opinato quindi che si scelgano provvisoriamente tre di maestri elementari e per il quarto si procuri interpellare il suddetto Forti per le sue pretenzioni, e che essendo necessario un Prefetto Sorvegliatore potrebbe anche questo eleggersi il maestro don Giuseppe sacerdote Pompeo. La Giunta pertanto presa cognizione di tutto ha eletto per le tre scuole elementari inferiori i signori Antonio Pro, e Vincenzo Ceccarelli col mensibile assegnamento di L.30 per cadauno; Per una scuola elementare superiore il sig. Luigi Bernola col mensile assegnamenti di L.33,78 e per Prefetto il maestro don Giuseppe Pompeo col mensile assegnamento di lire 37,80 e tutto ciò in via puramente provvisoria. Per il primo maestro poi di scuola elementare superiore ha ordinato che s'invita il maestro Forti prospettato come sopra e il tratto come esime sulle sue pretese. Achille avv. Giorgi Presidente Antonio Franchi Ignazio Sisti Segretario A dì 10 novembre 1870 Previo invito si è riunita la Giunta Municipale Presenti i sig. Achille avv. Giorgi Presidente; Raffaele Nardi; Francesco Pompeo; Antonio Franchi Assente sig. Alessandro avv. De Marchis Essendo stato disciolto in questa Città il Collegio de' S. Padri Gesuiti i quali s'interessavano della pubblica istruzione ed avendo il Comune già preso possesso di tutti i beni posseduti dal disciolto Collegio ed appartenenti alla pubblica istruzione come da Bolla di Pio P.P. settimo in data 12 febbraio 1813; Per fuit della risoluzione magistrale 11 aprile 1848 e dal rapporto ufficiale dei 16 aprile 1849 n.504 in evasione all'ordine circolare dei 24 marzo 1849 del Preside in allora di questa Provincia, la Giunta Municipale legalmente riunita ha deliberato: 1) di affidare la custodia della Chiesa di S. Francesco e locali annessi alla cura e vigilanza del sacerdote don Costantino Lippi; 2)di autorizzare il medesimo a scegliere una persona di sua fiducia, la quale disimpergnerà gli occorrenti servizi; 3)di assegnare per ora tanto ed sullodato don Costantino Lippi previsto all'inserviente da scegliersi da lui una conveniente abitazione entro l'annesso Collegio, e di rimetter poi al primo Consiglio la determinazione di un equo compenso ai medesimi; 20
4)d'invitare il sacerdote sig. don Costantino Lippi a presentare a questi Comune il cabreo de feudi, libri d'amministrazione, e Censi, come anche tutti gli altri schiarimenti e descrizioni necessari per tenere una regolare amministrazione. Finalmente incarica il sig. Presidente a dar esecuzione alla presente deliberazioni. Atto fatto chiuso e firmato come siegue. Achille avv. Giorgi Presidente; Raffaele Nardi; Antonio Franchi Ignazio Sisti Segretario. A dì 19 novembre 1870 Previo invito si è adunata la Giunta Municipale Presenti i sig. Achille avv. Giorgi Presidente; Raffaele Nardi; Francesco Pompeo; Antonio Franchi Assente sig. Alessandro avv. De Marchis Un grave incendio prodotto da ignota causa nella notte dal 16 al 17 settembre 1870 destavasi in questa Città di Ferentino nella casa di un tal Venanzio Podagrosi. La campana della prossima Chiesa Parrocchiale di S. Ippolito avvertiva di un tal sinistro accidente. A questo segnale l'egregio sig. Giuseppe Leardi Capitano della 8^ Compagnia del 2^ Battaglione 63^ Reggimento Fanteria coordinata dai suoi ufficiali sig. Giovanni Soggieri e Giovanni Lorenzini che i quel medesimo giorno aveva messo piede colla sua Compagnia in questa Città accorse tosto al luogo del disastro, e sebbene trovasse quivi vari cittadini che si erano messi chi a riparo alle fiamme, e chi a gridare e spaventarsi a vicenda; pure non appena aveva ordinato ai suoi bravi e valorosi soldati di porre riparo all'incendio, tutti sebbene stanchi dalle marcie si accinsero all'opera esponendo la propria vita per salvare l'altrui vita e sostanze e ne ottennero un effetto favorevolissimo. Affinché opera così generosa e valorosa non andasse dimenticata, e coloro che la meritano potessero avere una dovuta ricompensa al valore civile, la Giunta Municipale costituitasi pochi giorni dopo non mancò di verificare il fatto, ed informatosi dei nomi di coloro che più si distinsero affrontando con coraggio ed abnegazione ogni pericolo onde porsi in aiuto dei cittadini pericolanti da tali indagini conobbe. Che dopo non poca fatica il fuoco venne isolato e scongiurato il pericolo di un danno maggiore e quindi totalmente estinto. Che il soldato Pasquini Giuseppe si lanciò in mezzo alle fiamme e trasse a salvamento una donna che correva pericolo certo di vita. Che gli ufficiali Maggiori Lorenzini col loro esempio, ed intelligenza non comune furono di stimolo ai soldati esponendosi per primi dove maggiore era il pericolo. Che il sergente Braccifante Liborio fece aprire dei pozzi circonvicini indispensabili in quel frangente, vedendo che i proprietari non se davano, e si espose al pericolo maggiore onde procedere all'estinzione. Che il Caporale Alifano Giuseppe concorse a salvare alcune persone investite dal fuoco, come pure vi cossero grandemente il soldato Sebriroli Zappierino Che finalmente per opera del soldato Strigagnoli Giuseppe furono recuperati scudi trecento contenuti in un sacchetto di tela e consegnati al proprietario della casa incendiata. Per la che la Giunta medesima facendo encomio ai non suoi abbastanza lodati tre ufficiali e soldati tutti da loro dipendenti, ha ordinato che si rediga il presente rapporto da consegnarsi a perpetua memoria nella Comunale Segreteria a lode in special modo del surriferito sig. Cap. Leardi dal quale devesi ripetere tutto l'operato. Fatto e firmato come siegue a Ferentino nella Segreteria Comunale li 15 novembre 1870. 21
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