Metodologia numerica e sperimentale per l'identificazione ... - AIAS
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XXXIV CONVEGNO NAZIONALE <strong>AIAS</strong> – MILANO, 14-17 SETTEMBRE 2005<br />
Analizzando i risultati ottenuti si può affermare che le deformazioni sono effettivamente<br />
dell’ordine del centesimo di millimetro e portano, quindi, ad una rotazione relativa della struttura<br />
dell’afferraggio trascurabile rispetto alla deformazione del telaio.<br />
3a) 3b)<br />
Figura 3: modello del banco prova: vista d’assieme virtuale: configurazione di prova torsionale (a) e configurazione di<br />
prova flessionale (b).<br />
Si è deciso di ottenere la colonna anteriore tramite due conci separati imbullonati tra loro <strong>per</strong> tre<br />
motivi. Il primo è che nella prova a flessione occorre che uno dei due vincoli possa scorrere <strong>per</strong> non<br />
rendere la struttura i<strong>per</strong>statica e <strong>per</strong> simulare l’effetto di “a<strong>per</strong>tura” del telaio: si utilizza a questo scopo<br />
una guida a ricircolo di sfere da montare sotto la colonna. Il secondo è che con lo stesso sistema di<br />
carico si torcerà anche il forcellone posteriore che è posto ad una quota minore rispetto al cannotto. In<br />
ultimo si ha la possibilità di modificare in modo sostanziale l’altezza del sistema di carico nel caso si<br />
presentino telai con geometrie particolari.<br />
Per quanto riguarda la struttura del vincolo posteriore, i punti ideali <strong>per</strong> <strong>per</strong>mettere il fissaggio sono<br />
l’attacco del forcellone e quello del leveraggio della sospensione. Nella flessione deve essere <strong>per</strong>messa<br />
la rotazione del telaio attorno al <strong>per</strong>no del forcellone posteriore bloccando le traslazioni nello spazio.<br />
Nel caso della torsione deve essere impedita la rotazione attorno all’asse longitudinale dello chassis;<br />
oltre al vincolo presente nel <strong>per</strong>no posteriore se ne introduce un secondo che va a fissarsi nel <strong>per</strong>no del<br />
leveraggio con lo scopo di irrigidire maggiormente la struttura.<br />
2.2 Identificazione <strong>s<strong>per</strong>imentale</strong> delle rigidezze<br />
2.2.1 Banco prova in configurazione torsionale<br />
Il sistema di misura è stato configurato come segue:<br />
• due laser a triangolazione MEL modello M5L/10, dotati del proprio condizionatore, con<br />
campo di misura ±5 mm e sensibilità 0.5mm/V, solidali alla colonna anteriore, atti alla<br />
misurazione della rotazione della “C” ;<br />
• un comparatore centesimale Borletti, <strong>per</strong> controllare l’inflessione in direzione longitudinale<br />
del sostegno anteriore: risultando essere al massimo di qualche centesimo tale inflessione è<br />
stata ritenuta trascurabile;<br />
• due laser a triangolazione MEL modello M25L/50, dotati del proprio condizionatore, con<br />
campo di misura ±25 mm e sensibilità 2.5 mm/V, ancorati a terra, atti alla misurazione degli<br />
spostamenti del sostegno anteriore in direzione trasversale alla macchina di prova. In questo<br />
modo si può rilevare anche una rototraslazione della colonna;<br />
• un laser a triangolazione MEL modello M25L/50, dotati del proprio condizionatore, con<br />
campo di misura ±25 mm e sensibilità 2.5 mm/V, ancorato a terra, atto alla misurazione dello<br />
spostamento del sostegno posteriore centrale,in direzione trasversale alla macchina di prova;<br />
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