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Relazione geologica - Comune di Sora

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Dott.Geol. Luigi Rossi<br />

Via Roma 70, Villa Latina<br />

Tel. 0776/688810 – 347/1216173<br />

C O M U N E D I S O R A<br />

P R O V I N C I A D I F R O S I N O N E<br />

RELAZIONE GEOLOGICA E GEOTECNICA INERENTE AD<br />

ALCUNI TERRENI INTERESSATI DAL PROGETTO PER LA<br />

REALIZZAZIONE DI UN FABBRICATO DI TIPO<br />

COMMERCIALE IN LOCALITA’ SAN MARCIANO<br />

COMMITTENTE: TATANGELO VALTER


INDICE<br />

- PREMESSA............………………………....................pag. 2<br />

- GEOLOGIA...........................…………………………... 3<br />

- GEOMORFOLOGIA ED IDROGEOLOGIA........….…. 5<br />

- CATEGORIA DEL SUOLO DI FONDAZIONE,<br />

PARAMETRI E MODELLO GEOTECNICO……….. 7<br />

- CONCLUSIONI.....................…………………………... 9<br />

- ALLEGATI.........................…………………………....... 11


PREMESSA<br />

Le indagini sono state riferite ad alcuni terreni nel <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Sora</strong>, interessati dal progetto per la realizzazione <strong>di</strong> un<br />

fabbricato <strong>di</strong> tipo commerciale in località San Marciano, per<br />

conto del Sig. Tatangelo Valter.<br />

Le indagini sono state condotte in ottemperanza a quanto<br />

<strong>di</strong>sposto dalla normativa inerente alle costruzioni in zona<br />

sismica <strong>di</strong> cui al D.M. 14/01/2008 riguardante le “norme<br />

tecniche per le costruzioni”.


GEOLOGIA<br />

Il sito interessato dal progetto è localizzato nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Sora</strong>, lungo la S.R. 666 nei pressi della località San<br />

Marciano, a monte dello svincolo della S.S.V. Avezzano –<br />

Cassino, nella posizione meglio in<strong>di</strong>viduata negli allegati<br />

cartografici che seguono la trattazione.<br />

I versanti che si ergono a monte del sito sono costituiti da<br />

calcari dolomitici e brecciati riconducibili alla successione <strong>di</strong><br />

piattaforma carbonatica laziale – abruzzese, formanti il bordo<br />

Nord-occidentale della Valle <strong>di</strong> Comino e lo spartiacque con il<br />

bacino sorano allo sbocco della Val <strong>di</strong> Roveto.<br />

Nel contesto pedemontano <strong>di</strong> cui trattasi si passa invece ad<br />

una sequenza fluvio – lacustre avente una potenza<br />

complessiva <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse decine <strong>di</strong> metri, i cui se<strong>di</strong>menti sono<br />

dati in prevalenza da limi argillosi con intercalazioni <strong>di</strong> banchi<br />

travertinosi e sabbiosi. Di fatto, il solco della Valle <strong>di</strong> Roveto è<br />

risultato essere stato per lungo tempo una via <strong>di</strong> passaggio<br />

naturale <strong>di</strong> se<strong>di</strong>menti, come già testimoniato dagli affioramenti<br />

della serie terrigena altomiocenica che occupano il basso


versante fino al contesto alluvionale del Fiume Liri.<br />

Nel caso specifico, il sito è ubicato nel settore <strong>di</strong> passaggio<br />

tra il dominio dei versanti carbonatici occidentali <strong>di</strong> Campoli<br />

Appennino e l’ambito pedemontano collinare occupato dalla<br />

serie terrigena altomiocenica, il cui passaggio è mascherato<br />

dai se<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> copertura quaternari che mascherano il<br />

contatto tra le due <strong>di</strong>verse unità stratigrafiche. In particolare, si<br />

tratta <strong>di</strong> ghiaie e ghiaiette con intercalazioni <strong>di</strong> sabbie limose<br />

ben addensate e me<strong>di</strong>amente cementate, come si osserva in<br />

<strong>di</strong>verse sezioni <strong>di</strong> terreno nell’area <strong>di</strong> indagine oltre che in<br />

buona parte del settore pedemontano compreso tra gli abitati<br />

<strong>di</strong> Campoli Appennino e Pescosolido.<br />

La copertura è data da uno strato <strong>di</strong> terreno pedogenizzato<br />

<strong>di</strong> colore bruno – rossiccio, avente spessore me<strong>di</strong>o dell’or<strong>di</strong>ne<br />

del metro, crescente da monte verso valle.


GEOMORFOLOGIA ED IDROGEOLOGIA<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista geomorfologico si tratta <strong>di</strong> un contesto<br />

caratterizzato da moderata acclività verso meri<strong>di</strong>one, nel cui<br />

ambito non sono stati riscontrati <strong>di</strong>ssesti in atto o<br />

manifestazioni <strong>di</strong> instabilità potenziale del substrato. Non<br />

sono in ogni caso da escludere le manifestazioni erosive della<br />

coltre <strong>di</strong> copertura durante i perio<strong>di</strong> più piovosi; pertanto,<br />

considerato il modesto spessore e la cedevolezza <strong>di</strong> detto<br />

materiale, risulta necessario impostare le opere <strong>di</strong> fondazione<br />

entro il substrato, previo sbancamento ed allontanamento<br />

della citata coltre. Il riempimento potrà essere eseguito<br />

me<strong>di</strong>ante utilizzo <strong>di</strong> pietrisco calcareo, nella previsione <strong>di</strong> vie<br />

scolo e canalette <strong>di</strong> allontanamento delle acque piovane <strong>di</strong><br />

infiltrazione, comprendenti anche quelle delle nuove gronde.<br />

Di fatto il sito si colloca ad una quota altimetrica dell’or<strong>di</strong>ne<br />

<strong>di</strong> 390 metri s.l.m., essendo sod<strong>di</strong>sfatta la generale stabilità<br />

globale del terreno <strong>di</strong> fondazione.<br />

Per quanto concerne gli aspetti idrogeologici, il reticolo<br />

superficiale non manifesta circolazione <strong>di</strong> acque se non


unicamente nei perio<strong>di</strong> più piovosi; i rami del reticolo sono<br />

infatti poco sviluppati e presentano un regime <strong>di</strong> portata<br />

effimero, con acque piovane che vengono in buona parte<br />

assorbite dal complesso eluvio – alluvionale. Il deflusso<br />

sotterraneo è quin<strong>di</strong> interessato da riserve con regime <strong>di</strong><br />

portata variabile collocate ad una profon<strong>di</strong>tà locale superiore<br />

a 30 metri dal piano <strong>di</strong> campagna, in posizione non<br />

interferente con le opere da realizzare. I terreni <strong>di</strong> cui trattasi<br />

sono pertanto interessati dalla presenza <strong>di</strong> strati a<br />

permeabilità variabile in senso verticale, con deflussi<br />

sotterranei che alimentano il subalveo fondovallivo con<br />

qualità scadente e scarso interesse locale.


CATEGORIA DEL SUOLO DI FONDAZIONE, PARAMETRI E<br />

MODELLO GEOTECNICO<br />

Dal rilevamento condotto è emersa la sostanziale continuità<br />

negli affioramenti, e l’omogeneità della formazione dal punto<br />

<strong>di</strong> vista stratigrafico - strutturale. In merito alla suddetta<br />

formazione si possono pertanto prendere in considerazione i<br />

dati <strong>di</strong> n. 3 prove penetrometriche eseguite con strumento<br />

motorizzato penny 30, avente massa battente <strong>di</strong> 20 Kg e punta<br />

conica del <strong>di</strong>ametro <strong>di</strong> 35,70 mm.<br />

Dall’analisi dei dati <strong>di</strong> prova emerge la <strong>di</strong>screta consistenza<br />

del terreno, con particolare attenzione all’angolo <strong>di</strong> attrito interno<br />

ed alla densità; qui si riscontra inoltre un aumento deciso dei<br />

parametri con la profon<strong>di</strong>tà, al passaggio tra copertura e<br />

substrato ad una profon<strong>di</strong>tà me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> circa 150cm, entro il quale<br />

la punta trova forte resistenza alla penetrazione fino all’arresto.<br />

Pertanto, per il substrato <strong>di</strong> fondazione si può ritenere<br />

compatibile un valore dell’angolo <strong>di</strong> attrito interno <strong>di</strong> 35°<br />

corrispondente ad un peso <strong>di</strong> volume naturale pari a 2.0 g/cmc.<br />

Tali valori possono essere assunti nel calcolo della capacità


portante del terreno, cautelativamente verificata<br />

nell'applicazione della formula:<br />

Qamm = Y d Nq/ F<br />

in cui non si tiene conto della geometria fondazionale, ma<br />

esclusivamente della profon<strong>di</strong>tà minima <strong>di</strong> impostazione delle<br />

opere da eseguire h = 150 cm rispetto al piano <strong>di</strong> campagna<br />

(comunque presa entro il substrato).<br />

Assunto un fattore <strong>di</strong> capacità portante cautelativo Nq = 22<br />

ed un coefficiente <strong>di</strong> sicurezza F = 3 secondo quanto dettato<br />

dalle norme vigenti in materia, si ottiene:<br />

Qamm = 2.20 Kg/cmq<br />

Infine, alla formazione sono riferite anche indagini<br />

sismiche eseguite producendo sulla superficie del terreno<br />

sollecitazioni me<strong>di</strong>ante una sorgente meccanica data da una<br />

massa battente su una piastra metallica.<br />

I risultati ottenuti dalla parametrizzazione elasto-<strong>di</strong>namica<br />

evidenziano la presenza <strong>di</strong> materiale con comportamento<br />

simile ad una formazione litoide, identificabile nella classe A<br />

<strong>di</strong> cui al D.m. 14 gennaio 2008.


CONCLUSIONI<br />

I terreni interessati dal progetto sono ubicati nell’area ad<br />

Est del centro urbano <strong>di</strong> <strong>Sora</strong>, alla località San Marciano, nella<br />

posizione meglio in<strong>di</strong>viduata negli allegati cartografici riportati<br />

<strong>di</strong> seguito.<br />

Il suddetto ambito è occupato da una successione <strong>di</strong><br />

depositi ghiaiosi e sabbiosi riconducibili all’attività antica del<br />

solco vallivo allo sbocco della Val <strong>di</strong> Roveto, sormontati da<br />

una coltre <strong>di</strong> materiale residuale <strong>di</strong> copertura recente dato da<br />

terre bruno – rossiccie.<br />

A seguito delle indagini non sono stati osservati <strong>di</strong>ssesti in<br />

atto, né alcun elemento che in<strong>di</strong>chi la propensione<br />

all’instabilità globale del substrato; in questa sede si possono<br />

pertanto ritenere sod<strong>di</strong>sfatte le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> compatibilità<br />

<strong>geologica</strong> dell’intervento, escludendo impe<strong>di</strong>menti alla<br />

realizzazione del progetto.<br />

Infine, è unicamente richiesto il rispetto delle in<strong>di</strong>cazioni<br />

date in merito alle opere <strong>di</strong> fondazione ed alla regimazione<br />

delle acque piovane, in modo da evitare i ristagni e lo


scorrimento <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>nato delle stesse.<br />

Si rimane a completa <strong>di</strong>sposizione per eventuali<br />

chiarimenti a quanto esposto.


ALLEGATI


STRATIGRAFIA<br />

Terreno <strong>di</strong> copertura<br />

Depositi eluvio - alluvionali costituiti<br />

da ghiaie con intercalazioni <strong>di</strong><br />

sabbie limose ben cementate <strong>di</strong><br />

origine carbonatica (Quaternario)

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