Il telaio di Elena: Antiche donne di oggi ] a cura di Alessia Niccolucci [ Questa rubrica nasce da un romanzo: il mio. Nasce dall'idea che la forza delle donne non è morta, affogata nel silicone. Come recita la quarta di copertina della mia "Filomena" questo è un romanzo corale, un romanzo di donne d'altri tempi: è ambientato nella Maremma all'inizio del secolo scorso, e sebbene anche le protagoniste siano donne d'altri tempi, la luce che brilla in loro è ancora nostra, ma l'abbiamo scordata, appannate come siamo fra corse e rincorse dietro a noi stesse e agli altri. Filomena è la prima di una serie di quattro figure femminili, semplici ed eroiche insieme, simbolo di un mondo lontano ed esempio di un fem - minismo ancestrale, dimenticato eppure sempre vigile. A volte lo scorgiamo appena, nascosto o ma - scherato sotto i nuovi modelli femminili che ci vendono in TV. Lo vediamo occhieggiare da un cartellone pubblicitario: lo scorgiamo appena, co - me la voce in un sogno, stretto in collant aerobici a sudare in qualche palestra o in tailleurs più o meno costosi di stampo capitalistico, mentre copia qualche film visto in televisione, o in body pornografici che sentiamo poco attendibili, poco veri, poco nostri. Fame d'amore, fame di soldi, fame di gloria. Fa - me… Ma che scelta abbiamo, sennò? Eppure una scelta c'è, diversa da quella che ci vendono, nascosta nelle vecchie case di famiglia, nelle favole di quando eravamo bambine, nei centrini delle nostre nonne, nell'arte di fare il pane. Le vicende e i personaggi del romanzo sono co - muni a questa terra e ai suoi abitanti, donne e uo mini come tanti, vite semplici e come tali esemplari, spiate dall'occhio del lettore moderno che ne apre i segreti, li rivela e li reimpara per non dimenticare e per riscoprirsene parte. Per ricordarsi quale sia il suo mondo e per sentirsi a casa, almeno nei ricordi. Di queste donne antiche colpisce il saggio si - lenzio, il non detto, la capacità di intendersi co - munque e di comunicare, una dote che era dei no stri avi e che abbiamo perduta, imbavagliata dagli sms, dalle e-mail e dai cellulari ultra moderni. Di questi personaggi colpisce soprattutto, il legame di mutua comprensione fra uomini e donne, fra madri e figli, suocere e nuore, mogli e amanti, anche negli odi e nelle rivalità, nonostante i ruoli e le regole rigide che all'epoca tenevano questa società contadina e provinciale. Colpisce infine, l'attualità dei personaggi antichi e la riscoperta che non è stato il progresso a cambiarci e a renderci diversi da loro, ma piuttosto, la percezione diversa che abbiamo di noi stessi. Fra storie di mogli, mariti, madri, padri, briganti e personaggi maremmani, sicuramente qualche lettore più maturo si ricorderà di loro leggendone la vita e i nomi e ripercorrendo insieme la storia dell'Italia e della Maremma; e qualche lettore più giovane riconoscerà le storie raccontate e gli uomini e le donne citati e forse vi aggiungerà le sue di memorie, arricchendolo un po’ di sé. Una moneta in uno stagno, un pensiero per ritrovarsi, facendo pace col mondo. Questa è la prima di quattro donne che parlavano con gli alberi, perché come loro, sapeva aspettare, sapeva che dopo l'inverno c'è sempre la primavera e dopo l'estate l'autunno, e che è giusto così. Filomena Donne che parlavano con gli alberi Libreria Nuova Europa - Via Tazio Nuvolari 1 (I Granai) Feltrinelli Viale Marconi - Viale G. Marconi 190 su Internet: ibs - www.internetbookshop.it
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