28.05.2013 Views

Farmaci Antivirali - Sezione di Microbiologia

Farmaci Antivirali - Sezione di Microbiologia

Farmaci Antivirali - Sezione di Microbiologia

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Microbiology update OE Varnier<br />

GENERALITÀ. I virus, a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> batteri e<br />

protozoi, sono patogeni obbligati, devono cioè<br />

paras-sitare la cellula ospite per sfruttarne i<br />

meccanismi replicativi. Gli agenti antivirali<br />

devono essere in grado <strong>di</strong> colpire selettivamente le<br />

<strong>di</strong>verse tappe della fisiologia dell’infezione virale.<br />

Inoltre il farmaco ideale dovrebbe ridurre i sintomi<br />

della malattia senza però mo<strong>di</strong>ficare l’infezione<br />

così tanto da prevenire una risposta immune<br />

nell’ospite. In realtà è stato molto <strong>di</strong>fficile<br />

sviluppare farmaci che <strong>di</strong>stinguessero i proces-si<br />

replicativi virali da quelli dell’ospite: i primi<br />

farmaci antivirali erano quin<strong>di</strong> tossici per<br />

l’organismo e il loro uso è limitato ad un ristretto<br />

numero <strong>di</strong> casi: ad esem-pio nel trattamento degli<br />

immunodepressi. I farmaci risultano essere<br />

importanti per quei virus per i quali NON esiste<br />

una profilassi valida (vaccino), o non esistono<br />

vaccini efficaci, sia per la molteplicità dei sierotipi<br />

virali (rhinovirus), sia per la variabilità del singolo<br />

virus infettante (influenza, HIV).<br />

BERSAGLI. Gli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> virologia molecolare<br />

hanno identificato le <strong>di</strong>verse fasi del processo<br />

infettivo virus specifico al fine <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare i<br />

bersagli per l’inibizione farmacologica.<br />

Teoricamente qualsiasi sta<strong>di</strong>o del ciclo replicativo<br />

TERAPIE ANTIVIRALI<br />

FARMACI ANTIVIRALI<br />

virale potrebbe essere il sito d’azione per una<br />

terapia:<br />

• l’attacco del virus alla cellula ospite,<br />

• lo scapsidamento del genoma virale,<br />

• la retrotrascrizione e l'integrazione (in alcuni<br />

virus),<br />

• la trascrizione virale,<br />

• la replicazione degli aci<strong>di</strong> nucleici virali,<br />

• la traduzione <strong>di</strong> proteine virali,<br />

• l'assemblaggio,la maturazione e il rilascio dei<br />

virioni.<br />

MECCANISMO D’AZIONE. I meccanismi dei vari<br />

farmaci variano molto. Talvolta il farmaco è<br />

attivato da enzimi cellulari prima <strong>di</strong> attivare<br />

l’inibizione della replicazione virale; i farmaci più<br />

selettivi sono attivati da enzimi co<strong>di</strong>ficati dal virus<br />

nella cellula infettata.<br />

CLASSI DI FARMACI. I farmaci antivirali possono<br />

essere <strong>di</strong>visi in:<br />

A. Analoghi dei nucleosi<strong>di</strong><br />

B. Analoghi dei nucleoti<strong>di</strong><br />

C. Inibitori della trascrittasi inversa<br />

D. Inibitori della proteasi<br />

Farmaco Meccanismo d'azione Spettro d'azione<br />

Acyclovir Inibitore della polimerasi virale Herpesvirus<br />

Amanta<strong>di</strong>na Blocca il rivestimento virale Influenza A<br />

Cidofovir Inibitore della polimerasi virale CMV, herpes simplex<br />

Didanosina Inibitore della trascrittasi inversa HIV-1, HIV-2<br />

Foscarnet Inibitore della polimerasi virale Herpesvirus, HIV-1, HBV<br />

Ganciclovir Inibitore della polimerasi virale CMV<br />

In<strong>di</strong>navir Inibitore <strong>di</strong> proteasi dell'HIV HIV-1, HIV-2<br />

Lamivu<strong>di</strong>na Inibitore della trascrittasi inversa HIV-1, HIV-2, HBV<br />

Nevirapina Inibitore della trascrittasi inversa HIV-1<br />

Ribavirina Probabilmente blocca il capping dell'mRNA Virus sinciziali respiratori, influenza A e B,<br />

Ritonavir<br />

irale<br />

Inibitore <strong>di</strong> proteasi dell'HIV<br />

febbre <strong>di</strong> Lassa<br />

HIV-1, HIV-2<br />

Saquinavir Inibitore <strong>di</strong> proteasi dell'HIV HIV-1, HIV-2<br />

Stavu<strong>di</strong>na Inibitore della trascrittasi inversa HIV-1, HIV-2<br />

Trifluri<strong>di</strong>na ? Cheratite da herpesvirus<br />

Valacyclovir Inibitore della polimerasi virale Herpesvirus<br />

Vidarabina Inibitore della polimerasi virale Herpesvirus, virus vaccino, HBV<br />

Zalcitabina Inibitore della trascrittasi inversa HIV-1, HIV-2, HBV<br />

Zidovu<strong>di</strong>na (AZT) Inibitore della trascrittasi inversa HIV-1, HIV-2, HBV<br />

A. ANALOGHI NUCLEOSIDICI<br />

La maggior parte degli agenti antivirali <strong>di</strong>sponibili<br />

sono nucleosi<strong>di</strong> e per lo più hanno un’azione<br />

inibitoria nei confronti <strong>di</strong> virus herpes o <strong>di</strong> HIV.


Questi inibiscono la replicazione degli aci<strong>di</strong><br />

nucleici bloccando l’attività del metabolismo<br />

delle purine e delle pirimi<strong>di</strong>ne o delle polimerasi.<br />

Alcuni possono essere incorporati nell’acido<br />

nucleico e bloccare la sintesi o alterarne le<br />

funzioni. Gli analoghi dei nucleosi<strong>di</strong> possono<br />

inibire enzimi cellulari e virali. L’uso clinico <strong>di</strong><br />

questi composti deriva da un’alta razionalità<br />

terapeutica, per cui il beneficio dell’attività<br />

antivirale supera la tossicità intrinseca nel<br />

farmaco. I nuovi tipi <strong>di</strong> analoghi sono quelli in<br />

grado <strong>di</strong> inibire in modo specifico gli enzimi<br />

co<strong>di</strong>ficati da genomi virali. Si selezionano mutanti<br />

virali resistenti al farmaco (a volte anche<br />

rapidamente). L’uso combinato <strong>di</strong> più farmaci può<br />

ridurre la farmaco resistenza (ad es.: la triplice<br />

terapia per HIV).<br />

1. ACICLOVIR (acicloguanosina) e VALACICLO-<br />

VIR<br />

L’aciclovir è un analogo della guanosina o deossiguanosina<br />

che inibisce fortemente <strong>di</strong>versi<br />

herpesvirus, mentre ha un effetto minimo su altri<br />

virus a DNA e sulle cellule ospiti. Clinicamente è<br />

usato per trattare le infezioni da herpes simplex <strong>di</strong><br />

tipo 1 e 2, e da herpes zoster. Il farmaco, che è<br />

ben tollerato, viene fosforilato dalla timi<strong>di</strong>na<br />

chinasi co<strong>di</strong>ficata dal virus e causa un’inibizione<br />

della DNA polimerasi virale molto maggiore rispetto<br />

a quella degli enzimi corrispondenti della cellula<br />

ospite. Dopo essere stato inserito nel filamento<br />

<strong>di</strong> DNA neosintetizzato, blocca la sintesi <strong>di</strong><br />

DNA. Gli herpesvirus che co<strong>di</strong>ficano la loro<br />

2<br />

<strong>Farmaci</strong> antivirali<br />

timi<strong>di</strong>na chinasi (herpes simplex e varicellazoster)<br />

sono molto più sensibili <strong>di</strong> quelli che non<br />

la co<strong>di</strong>ficano (CMV e virus <strong>di</strong> Epstein-Barr). I<br />

mutanti <strong>di</strong> herpesvirus che non co<strong>di</strong>fi-cano la<br />

timi<strong>di</strong>na chinasi non fosforilano il farmaco e sono<br />

resistenti ad esso.<br />

L’aciclovir è attivo in vivo nei topi con encefalite da<br />

herpes ed è efficace nel trattamento topico delle<br />

lesioni oculari erpetiche nei conigli e delle lesioni<br />

cutanee nelle cavie. La somministrazione topica è<br />

efficace nel controllare le lesioni oculari erpetiche<br />

nell'uomo e nella guarigione delle lesioni cutanee<br />

erpetiche primarie, ma non <strong>di</strong> quelle ricorrenti. È<br />

attivo solo contro il virus che si sta replicando,<br />

pertanto le infezioni latenti nei gangli non sono<br />

curate. La sommi-nistrazione parenterale <strong>di</strong><br />

aciclovir ha prevenuto la riattivazione <strong>di</strong> infezioni<br />

erpetiche latenti ed è stata anche efficace nel<br />

trattamento <strong>di</strong> lesioni erpetiche attive in pazienti<br />

in terapia immunosoppressiva.<br />

Un estere dell’aciclovir, il valaciclovir, ha una<br />

mag-giore <strong>di</strong>sponibilità orale. Dopo esser stato<br />

assorbito, viene rapidamente convertito in<br />

aciclovir, quin<strong>di</strong> ha lo stesso meccanismo<br />

d’azione. È efficace nel tratta-mento dell’herpes<br />

zoster.<br />

2. DIDANOSINA ( <strong>di</strong>deossinosina, ddl )<br />

La <strong>di</strong>danosina è un <strong>di</strong>deossinucleoide che inibisce<br />

la trascrittasi inversa <strong>di</strong> HIV e blocca la sintesi del<br />

DNA provirale. La forma attiva è prodotta<br />

me<strong>di</strong>ante fosforilazione da enzimi cellulari. Il<br />

farmaco è stato approvato per la prima volta nel<br />

1991 per il trattamento delle infezioni dell’HIV.<br />

3. GANCICLOVIR<br />

Il ganciclovir è un derivato della metilguanina<br />

simile all’aciclovir. È attivo contro il<br />

citomegalovirus, poiché inibisce la DNA polimerasi<br />

virale e blocca l’allunga-mento della catena <strong>di</strong><br />

DNA virale.


Microbiology update OE Varnier<br />

Non è attivo contro le infezioni latenti. Significativi<br />

benefici clinici sono stati ottenuti in pazienti<br />

trapiantati con gravi infezioni da CMV. Alcuni<br />

pazienti con retinite da CMV hanno risposto bene.<br />

Una formulazione per l'impianto intraoculare è<br />

<strong>di</strong>sponibile, che consente un rilascio a lungo<br />

termine. Il Ganciclovir passa la barriera ematoencefalica<br />

e la placenta.<br />

4. IDOSSIURIDINA<br />

La Idossiuri<strong>di</strong>na, che è una pirami<strong>di</strong>na alogenata,<br />

inibisce la timi<strong>di</strong>na chinasi ed viene incorporata<br />

nel DNA. È stato il primo farmaco antivirale ad<br />

essere autorizzato nell'uomo. La somministrazione<br />

topica <strong>di</strong> idossiuri<strong>di</strong>na è stata usata sull’uomo nel<br />

trattamento <strong>di</strong> lesioni della cornea dal virus<br />

herpes simplex. Questo farmaco è stato<br />

largamente superato da analoghi più recenti e<br />

meno tossici.<br />

5. LAMIVUDINA (3TC)<br />

La Lamivu<strong>di</strong>na (3TC) è un altro analogo<br />

nucleosi<strong>di</strong>co con attività antiretrovirale. Inibisce la<br />

trascrittasi in-versa dell’HIV ed è stato approvato<br />

l’utilizzo nel 1995. Il farmaco è attivo anche contro<br />

il virus dell’epatite B. Il metabolita fosforilato è il<br />

composto attivo che inibisce la trascrittasi inversa<br />

e la sintesi <strong>di</strong> DNA virale.<br />

3<br />

È stato descritto che la resistenza alla lamivu<strong>di</strong>na<br />

è associata con la mutazione nel codone 184 del<br />

gene della trascrittasi inversa. Questa mutazione<br />

inibisce la comparsa <strong>di</strong> una mutazione nel codone<br />

215, che è associata alla resistenza alla<br />

zidovu<strong>di</strong>na.<br />

6. RIBAVIRINA<br />

La Ribavirina è un nucleoside sintetico strutturalmente<br />

simile alla guanosina che è attivo in vario<br />

grado contro molti virus a DNA ed RNA in vitro. Il<br />

suo meccanismo d'azione non è stato chiarito:<br />

determina una riduzione della guanosina trifosfato,<br />

che può alterare la sintesi (capping) degli<br />

RNAm virali. Un sistema <strong>di</strong> somministrazione per<br />

aerosol a piccole goccie è stato progettato per il<br />

trattamento delle infezioni da virus influenzale e<br />

virus respiratorio sinciziale. Il farmaco è stato<br />

approvato per il trattamento per aerosol delle<br />

infezioni da virus respiratorio sinciziale nei<br />

bambini. La ribavirina per via endovenosa è stata<br />

<strong>di</strong>mostrata essere efficace nel trattamento della<br />

febbre <strong>di</strong> Lassa.


7. STAVUDINE ( d4T)<br />

La Stavu<strong>di</strong>na (d4T) è un analogo nucleosi<strong>di</strong>co<br />

sintetico della timi<strong>di</strong>na. L’attività antivirale <strong>di</strong>pende<br />

dalla sua fosforilazione da parte <strong>di</strong> chinasi<br />

cellulari. Inibisce la trascrittasi inversa <strong>di</strong> HIV e la<br />

sintesi <strong>di</strong> DNA virale. È stato approvato il suo<br />

impiego nella infezione da HIV nel 1994.<br />

8. TRIFLURIDINA (trifluorotimi<strong>di</strong>na)<br />

La Trifluri<strong>di</strong>na è un nucleoside pirimi<strong>di</strong>nico<br />

fluorinato. Interferisce con la sintesi del DNA con<br />

un meccansmo sconosciuto. Ha attività antivirale<br />

contro il virus herpes simplex <strong>di</strong> tipo 1 e 2 e il<br />

virus vaccinico. Viene impiegata nel trattamento<br />

topico della cheratite erpetica.<br />

9. VIDARABINA (adenina arabinoside = ARA-A)<br />

La Vidarabina è un analogo purinico usato come<br />

farmaco antivirale oftalmico. Il preciso meccanismo<br />

<strong>di</strong> azione non è chiaro, ma probabilmente<br />

blocca la sintesi <strong>di</strong> DNA virale inibendo la DNA<br />

polimerasi virale. Ha attività antivirale contro i<br />

4<br />

<strong>Farmaci</strong> antivirali<br />

virus herpes simplex, varicella-zoster, CMV,<br />

vaccinico e dell'epatite B. La Vidarabina viene<br />

usata nel trattamento topico delle lesioni della<br />

cornea da virus herpes simplex. Il suo impiego è<br />

stato approvato nel 1976.<br />

10. ZALCITABINA (<strong>di</strong>deossicitosina, ddC)<br />

La Zalcitabina è un altro analogo nucleosi<strong>di</strong>co che<br />

inibisce la trascrittasi inversa <strong>di</strong> HIV e, dopo<br />

fosforilazione nella cellula, blocca la sintesi <strong>di</strong><br />

DNA provirale. È stata approvata nel 1992 per il<br />

trattamento delle infezioni da HIV. Ha anche una<br />

certa attività contro il virus dell’epatite B.<br />

11. ZIDOVUDINA ( azidotimi<strong>di</strong>na, AZT)<br />

L’AZT è un <strong>di</strong>deossinucleoside sintetico, un analogo<br />

della timi<strong>di</strong>na, che inibisce la replicazione <strong>di</strong><br />

HIV bloccando la sintesi del DNA provirale.<br />

Inizialmente viene attivato nella cellula da ripetute<br />

fosforilazioni da enzimi cellulari. La trascrittasi<br />

inversa virale è 100 volte più sensibile all’inibizione<br />

da AZT della DNA polimerasi cellulare. Il<br />

farmaco viene incorporato nel DNA neosintetizzato<br />

al posto della timi<strong>di</strong>na. È anche attivo contro<br />

l’EBV e il virus dell’epatite B. L’AZT è stato il<br />

primo farmaco antiretrovirale approvato per la<br />

terapia delle infezioni da HIV (1987). È stato<br />

<strong>di</strong>mostrato che <strong>di</strong>minuisce la morbilità e la morta-


Microbiology update OE Varnier<br />

lità in pazienti con AIDS. Le varianti virali resistenti<br />

sono il risultato <strong>di</strong> mutazioni della trascrittasi<br />

inversa. L’AZT è efficace nel ridurre la<br />

trasmissione dell’infezione da HIV dalla madre al<br />

figlio. Non è in grado <strong>di</strong> era<strong>di</strong>care infezioni infezioni<br />

latenti da HIV in macrofagi e cellule CD4 + né <strong>di</strong><br />

prevenire l’infezione. È inoltre un farmaco molto<br />

tossico.<br />

B. ANALOGHI NUCLEOTIDICI<br />

1. CIDOFOVIR (HPMPC). È il primo membro della<br />

nuova classe <strong>di</strong> analoghi nucleoti<strong>di</strong>ci, che <strong>di</strong>fferiscono<br />

dagli analoghi nucleosi<strong>di</strong>ci nell’avere attaccato<br />

un gruppo fosfato. La loro capacità <strong>di</strong> persistere<br />

nelle cellule per lunghi perio<strong>di</strong> aumenta la<br />

loro efficacia. Il Cidofovir è attivo contro il CMV e il<br />

virus herpes simplex. Inibisce la DNA polimerasi<br />

virale e arresta la sintesi delle catene <strong>di</strong> DNA. È<br />

stato approvato per il trattamento delle retiniti da<br />

CMV nel 1996.<br />

C. INIBITORI NON-NUCLEOSIDICI DELLA<br />

TRASCRITTASI INVERSA.<br />

1. NEVIRAPINA. È il primo membro della classe<br />

degli inibitori non nucleosi<strong>di</strong>ci della trascrittasi<br />

inversa. Non richiede fosforilazione per essere<br />

attivato e non compete con i nucleosi<strong>di</strong> trifosfato,<br />

ma agisce legandosi <strong>di</strong>rettamente alla trascrittasi<br />

5<br />

inversa e rompendo il sito catalitico dell’enzima.<br />

La Nevirapina inibisce la trascrittasi inversa dell’HIV.<br />

I mutanti virali resistenti aumentano rapidamente,<br />

quin<strong>di</strong> il suo uso è raccomandato nelle<br />

terapie combinate. È stato approvato nel 1996.<br />

D. INIBITORI DELLE PROATEASI<br />

1. INDINAVIR. In<strong>di</strong>navir è un inibitore delle<br />

proteasi, approvato nel 1996 per il trattamento<br />

delle infezioni da HIV. Inibisce le proteasi sia <strong>di</strong><br />

HIV-1 che <strong>di</strong> HIV-2. Il meccanismo d’azione è lo<br />

stesso del saquinavir.<br />

2. NEFLINAVIR. Inibitore delle proteasi usato<br />

contro le infezioni da HIV.<br />

3. RITONAVIR. Il Ritonavir è un inibitore delle<br />

proteasi con una migliore bio<strong>di</strong>sponibilità, approvato<br />

nel 1996 per il trattamento delle infezioni da<br />

HIV. È un inibitore competitivo sia delle proteasi<br />

<strong>di</strong> HIV-1 che <strong>di</strong> HIV-2. Il meccanismo d’azione è lo<br />

stesso del saquina-vir. Sono stati identificati ceppi<br />

virali resistenti.<br />

4. SAQUINAVIR. Il Saquinavir è stato il primo<br />

inibitore delle proteasi ad essere approvato (1995)<br />

per il trattamento delle infezioni da HIV. È stato<br />

<strong>di</strong>segnato al computer come una molecola che<br />

sarebbe entrata nel sito attivo della proteasi dell’HIV.<br />

La sintesi del composto è un processo lungo<br />

e complicato, che rende il farmaco molto costoso.<br />

Il Saquinavir inibisce la proteasi virale, che è<br />

richiesta nella fase terminale del ciclo replicativo<br />

per tagliare le proteine strutturali virali necessarie<br />

per formare il core maturo del virione e per<br />

attivare la trascrittasi inversa che sarà usata nel<br />

ciclo successivo dell’infezione. L’inibizione della<br />

proteasi rende le particelle virali non infettive.


Gli inibitori delle proteasi sono spesso usati in<br />

combinazione con altre classi <strong>di</strong> farmaci antiretrovirali,<br />

un protocollo terapeutico molto efficace<br />

nel ridurre la carica virale e nell'aumentare la<br />

sopravvivenza dei pazienti infettati. Esistono ceppi<br />

mutanti resistenti. Non c’è resistenza incrociata<br />

tra inibitori delle proteasi ed inibitori della<br />

trascrittasi inversa, perché sono coinvolti <strong>di</strong>versi<br />

enzimi bersaglio.<br />

A. ALTRI TIPI DI AGENTI ANTIVIRALI<br />

Alcuni altri tipi <strong>di</strong> composti possiedono una certa<br />

attività antivirale in alcune con<strong>di</strong>zioni.<br />

1. AMANTADINA E RIMANTADINA. La Amanta<strong>di</strong>na,<br />

una amina sintetica, inibisce specificamente<br />

il virus A dell’influenza, bloccando lo<br />

scapsidamento virale. Quando somministrato a<br />

scopo profilattico, ha nell’uomo un significativo<br />

effetto protettivo contro l’influenza <strong>di</strong> tipo A, ma<br />

non contro l’influenza B o altri virus.<br />

La Rimanta<strong>di</strong>na è un derivato dell’amanta<strong>di</strong>na con<br />

lo stesso spettro <strong>di</strong> attività antivirale, ma meno<br />

tossico.<br />

2. FOSCARNET (acido fosfonoformico, PFA)<br />

Il Foscarnet è un analogo organico del pirofosfato<br />

inorganico. Inibisce la replicazione della maggior<br />

parte degli Herpes virus (CMV, herpes simplex,<br />

varicella-zoster, EBV e herpes virus umano 6) e, in<br />

minor grado, la polimerasi del virus dell’epatite B<br />

e dei retrovirus. Il Foscarnet inibisce in maniera<br />

selettiva le DNA polimerasi virali e le trascrittasi<br />

inverse nel sito <strong>di</strong> legame per il pirofosfato, mentre<br />

6<br />

<strong>Farmaci</strong> antivirali<br />

non agisce sulle DNA polimerasi cellulari. Il<br />

farmaco non richiede fosforilazione per essere<br />

attivato. È consigliato per il trattamento delle retiniti<br />

da CMV e <strong>di</strong> certe infezioni da herpes simplex.<br />

3. METISAZONE<br />

Il Metisazone è un inibitore <strong>di</strong> interesse storico del<br />

virus del vaiolo ed è stato il primo agente antivirale<br />

ad essere stato descritto, ma, poichè il<br />

vaiolo è stato era<strong>di</strong>cato, non è più in uso. Il<br />

Metisazone era altamente virus-specifico e non<br />

alterava il normale metabolismo cellulare. Bloccava<br />

lo sta<strong>di</strong>o tar<strong>di</strong>vo della replicazione virale con<br />

la formazione <strong>di</strong> particelle virali immature e non<br />

infettive.<br />

Aggiornato 17 gennaio 2006

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!