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La desensibilizzazione sublinguale nei pazienti ... - Stallergenes

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S u L L ' I M m U N O T E R A P I A S P E C I F I C A N°28 - Giugno 2008<br />

<strong>La</strong> <strong>desensibilizzazione</strong><br />

<strong>sublinguale</strong> <strong>nei</strong> <strong>pazienti</strong><br />

pediatrici<br />

DALLA PARTE DEL PAZIENTE<br />

<strong>La</strong> <strong>desensibilizzazione</strong> al<br />

polline in Europa: il<br />

trattamento stagionale è<br />

all’altezza delle aspettative<br />

dei <strong>pazienti</strong>?<br />

L'AGGIORNAMENTO<br />

SCIENTIFICO<br />

I meccanismi immuni<br />

associati alla SLIT:<br />

aggiornamento


| L’Étroit Unlimited |<br />

Per una risposta di qualità alle vostre domande<br />

di documentazione in allergologia:<br />

. per telefono allo 02 33 45 43 13<br />

per fax allo 02 70 05 87 78<br />

per e-mail : stalia@stallergenes.it


L’immunoterapia specifica (ITS) rientra tra i<br />

presidi fondamentali di cura delle allergopatie<br />

respiratorie. <strong>La</strong> prima terapia, utilizzata agli inizi<br />

del secolo scorso, è stata quella iniettiva e la<br />

formulazione era di tipo acquoso, efficace ma<br />

caratterizzata da frequenti reazioni collaterali<br />

e da schemi che richiedevano ripetute<br />

inoculazioni settimanali. L’introduzione degli<br />

estratti “ritardo” ha ridotto ma non eliminato<br />

le reazioni avverse.<br />

Agli inizi degli anni 90 alcuni ricercatori<br />

sperimentarono la terapia <strong>sublinguale</strong> e ne<br />

evidenziarono la validità sia nella rinite sia<br />

nell’asma con studi controllati. Gli schemi<br />

utilizzati ricalcarono inizialmente quelli iniettivi,<br />

con una fase d’incremento di dose della durata<br />

di mesi e dosaggi terapeutici analoghi alla<br />

formulazione iniettiva. In seguito si evidenziò<br />

come la dose efficace dovesse essere almeno<br />

50 volte superiore a quella iniettiva e come la<br />

fase di incremento potesse essere<br />

notevolmente abbreviata. A queste innovazioni<br />

degli ultimi anni, di recente in accordo con le<br />

necessità registrative che porteranno l’ITS nel<br />

circuito farmaceutico, si è fatta avanti<br />

l’esigenza di utilizzare prodotti terapeutici<br />

con allergeni singoli validati in modo EBM,<br />

riducendo sempre più l’uso delle miscele<br />

allergeniche. Questo approccio pragmatico<br />

semplificherà al massimo la prescrizione e la<br />

gestione terapeutica dell’ITS. E’ proprio verso<br />

questo futuro, a fianco dell’allergologo,<br />

che stiamo orientando il timone della<br />

nostra ricerca scientifica di tipo<br />

clinico.<br />

Franco Frati<br />

Ogni testo, foto, grafica, marchio contenuti in EXPRESSIONS è sottoposto alle leggi relative al diritto d’autore.<br />

Tutti i diritti d’autore, salvo indicazione diversa, sono di proprietà esclusiva di STALLERGENES. Qualunque<br />

riproduzione parziale o totale del contenuto di EXPRESSIONS (testi, foto, grafica, logo o ogni altro contenuto<br />

suscettibile di essere soggetto a diritti di proprietà intellettuale), ad esclusione dell’ambito familiare, per<br />

qualunque scopo, senza autorizzazione preventiva scritta di STALLERGENES è vietata.<br />

Indice<br />

DALLA PARTE DEL PAZIENTE 4<br />

Desensibilizzazione al polline in Europa: il<br />

trattamento stagionale è all’altezza delle<br />

aspettative dei <strong>pazienti</strong>?<br />

Prof. G. Passalacqua (Italia)<br />

L’AGGIORNAMENTO CLINICO 6<br />

<strong>La</strong> SLIT in pediatria: nuovi sviluppi clinici<br />

promettenti nel bambino<br />

Prof. J. de Blic (Francia)<br />

Focus sulla SLIT nell’allergia agli acari della<br />

polvere <strong>nei</strong> bambini<br />

Prof.ssa J. Just (Francia)<br />

Desensibilizzazione <strong>sublinguale</strong> nel bambino:<br />

metodologia di uno studio di fase III<br />

Prof. U. Wahn (Germania)<br />

L’AGGIORNAMENTO SCIENTIFICO 9<br />

Meccanismi immuni associati alla SLIT:<br />

aggiornamento<br />

Dr L. Mascarell (Francia)<br />

Focus: <strong>La</strong> biologia delle cellule di <strong>La</strong>ngerhans<br />

della mucosa orale<br />

Dr J.P. Allam (Germania)<br />

FORUM 12<br />

I <strong>pazienti</strong> polisensibili nella realtà<br />

allergologica.<br />

Parlano della propria esperienza<br />

Dott.ssa M. A. Tosca (Italia)<br />

Prof.ssa E. Ridolo (Italia)<br />

Dott. S. Gangemi e Dott.ssa L. Ricciardi (Italia)<br />

RASSEGNA STAMPA 14<br />

Expressions <strong>La</strong> Funzione Comunicazione di <strong>Stallergenes</strong><br />

Direttore responsabile: Thibaut du Fayet. Direzione editoriale: Lise Lemonnier. Vice direzione<br />

editoriale: Chantal Didiot. Comitato editoriale: Victor Alvà, Olivier de Beaumont, Marie David, Riad<br />

Fadel, Franco Frati, José-Luis Justicia, Michèle Lhéritier-Barrand, Philippe Moingeon, Paola Puccinelli,<br />

François Saint-Martin, Jochen Sieber, Thao Tran Xuan. Realizzato da: Ektopic. Redazione: Christiane<br />

Mura, Arielle le Masne. Sub-editors: Lydia Almela, Catherine Huzer, Estelle Pasquier. Foto:<br />

iStockphoto-<strong>Stallergenes</strong> (pagine 1-3), <strong>Stallergenes</strong> (pagina 4), Jacob Wacherhausen - iStockphoto<br />

(pagina 5), <strong>Stallergenes</strong> (pagina 6), <strong>Stallergenes</strong> (pagina 7), Ana Abejon - iStockphoto (pagina 11),<br />

Ann Murie - iStockphoto (pagine 12-13), <strong>Stallergenes</strong> (pagina 14), Eyewire images (pagina 15).<br />

Editore: Stallergènes, 6 rue Alexis de Tocqueville - 92183 Antony Cedex, Francia.<br />

ISSN: 1952-9147 - Tiratura: 17 000 copie (diffusione in 7 lingue) - Stampa: bis'Art - Champigny.


4<br />

Dalla parte del paziente<br />

Desensibilizzazione al<br />

polline in Europa:<br />

il trattamento stagionale è all’altezza<br />

delle aspettative dei <strong>pazienti</strong>?<br />

Intervista con il Prof. Giovanni Passalacqua, Malattie<br />

allergiche e respiratorie, Dipartimento di medicina interna,<br />

Università di Genova (Italia)<br />

Expressions: Ci può illustrare<br />

quali sono oggi i protocolli<br />

principali per la<br />

<strong>desensibilizzazione</strong><br />

nel campo delle allergie<br />

da polline?<br />

PROF. G. PASSALACQUA:<br />

Per l’allergia da polline,<br />

i protocolli più<br />

utilizzati nell’immunoterapiasottocutanea<br />

(SCIT)<br />

sono il pre-stagionale<br />

e il pre-costagionale.<br />

Nel primo, il trattamento<br />

inizia alcuni mesi prima<br />

della stagione pollinica e termina più o meno<br />

all’inizio della stagione. Nel secondo, la somministrazione<br />

del trattamento viene continuata<br />

anche durante la stagione pollinica,<br />

possibilmente con una riduzione della dose.<br />

Expressions: Quali differenze vi sono tra<br />

la via sottocutanea e la via <strong>sublinguale</strong>?<br />

PROF. G. PASSALACQUA: Nella via sottocutanea,<br />

l’estratto di allergene viene iniettato, mentre<br />

nella via <strong>sublinguale</strong> l’allergene (in gocce o<br />

compresse) viene tenuto sotto la lingua per<br />

1-2 minuti e poi deglutito. <strong>La</strong> differenza principale<br />

è sicuramente il fatto che l’immunoterapia<br />

<strong>sublinguale</strong> (SLIT) può essere autogestita<br />

a casa dal paziente, e non richiede una<br />

supervisione medica in fase di mantenimento.<br />

Questa è la conseguenza diretta di un ottimo<br />

profilo di sicurezza secondo cui le reazioni sistemiche<br />

gravi sono rare. <strong>La</strong> sicurezza della<br />

SLIT in bambini molto piccoli è stata dimostrata<br />

anche in ricerche post marketing.<br />

Inoltre, per la SLIT siamo a conoscenza,<br />

almeno in parte, della biodistribuzione e della<br />

farmacocinetica, che invece rimangono del<br />

tutto sconosciute per la via sottocutanea.<br />

Probabilmente vi sono anche alcune differenze<br />

<strong>nei</strong> meccanismi di azione, ma tali differenze<br />

non influenzano i risultati clinici finali.<br />

Serve ricordare che l’efficacia della SLIT, così<br />

come quella della via sottocutanea, è oggi<br />

sostenuta da numerose meta-analisi, con<br />

solidi elementi di evidenze.<br />

Expressions: Come vengono utilizzati<br />

questi diversi protocolli in l’Europa?<br />

Si può dire affermare che oggi c’è un<br />

riferimento europeo in materia di <strong>desensibilizzazione</strong>?<br />

PROF. G. PASSALACQUA: <strong>La</strong> via <strong>sublinguale</strong> è<br />

preferita in Sud Europa (Italia, Francia,<br />

Spagna, Grecia). Per esempio, in Italia, la<br />

SLIT rappresenta circa il 75% delle prescrizioni<br />

di immunoterapia. L’utilizzo della SLIT sta<br />

aumentando costantemente anche in<br />

Germania, mentre nel Regno Unito e in<br />

Scandinavia, la via sottocutanea è ancora<br />

prevalente.


Recenti trial su larga scala con compresse<br />

hanno definitivamente aumentato l’interesse<br />

della SLIT anche nel Nord Europa. In generale,<br />

non è lontano un « riferimento europeo<br />

» per l’immunoterapia. Tuttavia, vi è una<br />

tendenza verso l’uniformizzazione dei protocolli,<br />

soprattutto evitando le fasi induttive<br />

complesse e utilizzando la somministrazione<br />

una volta al giorno. Le compresse di nuova<br />

introduzione da prendere una volta al giorno<br />

rappresentano un significativo progresso in<br />

questo senso.<br />

Expressions: <strong>La</strong> compliance dei trattamenti<br />

di <strong>desensibilizzazione</strong> è uno dei<br />

punti chiave della loro efficacia. Cosa<br />

si sa della compliance da parte del<br />

paziente nel caso del trattamento<br />

<strong>sublinguale</strong> stagionale? E nel caso del<br />

trattamento <strong>sublinguale</strong> perenne?<br />

PROF. G. PASSALACQUA: Si ritiene che l’immunoterapia<br />

sottocutanea, somministrata dal<br />

medico, garantisca una compliance del<br />

100%, ma ciò non è vero a causa della discontinuità<br />

causata dagli effetti collaterali. Per<br />

la SLIT, ci sono numerose ricerche condotte<br />

nella vita reale in adulti e in bambini, indicanti<br />

che l’adesione dei <strong>pazienti</strong> alla SLIT è<br />

di oltre il 75% in più dell’80% dei <strong>pazienti</strong> nel<br />

primo anno di trattamento. Ciò si osserva,<br />

senza differenze rilevanti, sia per gli allergeni<br />

perenni, sia per gli allergeni stagionali.<br />

Naturalmente, per gli allergeni perenni con un<br />

mantenimento che dura tutto l’anno, la motivazione<br />

del paziente deve venire rinnovata<br />

con visite regolari. E’ stato rilevato che con<br />

un trattamento di <strong>desensibilizzazione</strong> <strong>sublinguale</strong><br />

pre-costagionale si ottiene una compliance<br />

di tre volte superiore rispetto al trattamento<br />

annuale. Nel caso della SLIT, la<br />

formazione e l’informazione dei <strong>pazienti</strong> è<br />

fondamentale per ottenere una buona compliance,<br />

così come succede per ogni trattamento<br />

auto-somministrato.<br />

Expressions: Cosa sappiamo oggi delle<br />

aspettative dei <strong>pazienti</strong> allergici sulla<br />

<strong>desensibilizzazione</strong> e della loro soddisfazione<br />

rispetto al trattamento?<br />

PROF. G. PASSALACQUA: Le aspettative dei<br />

<strong>pazienti</strong> dipendono innanzitutto dalle informazioni<br />

che ricevono da noi. Occorre spiegare<br />

chiaramente che l’immunoterapia deve essere<br />

utilizzata insieme ai farmaci e che il suo effetto<br />

non è immediato ma duraturo. Un’altra aspettativa<br />

del paziente è di avere un trattamento<br />

facile da utilizzare e gestire. Da questo punto<br />

di vista gli schemi di induzione lunghi e complessi<br />

utilizzati qualche volta non sono pratici<br />

per il paziente, così come le differenti tempis-<br />

tiche di mantenimento con il trattamento dato<br />

per esempio a giorni alterni o due volte alla<br />

settimana.<br />

Expressions: Si può affermare che le<br />

attuali opzioni terapeutiche incontrano<br />

queste aspettative? Quali progressi<br />

potrebbero aumentare ulteriormente<br />

la soddisfazione dei <strong>pazienti</strong>?<br />

PROF. G. PASSALACQUA: Credo che il regime di<br />

trattamento descritto, senza induzione e con<br />

il mantenimento di una volta al giorno, risponderà<br />

bene a queste attese. Tale regime rende<br />

l’immunoterapia molto simile ai farmaci tradizionali<br />

ed è generalmente ben apprezzato<br />

dai <strong>pazienti</strong>. Probabilmente un miglioramento<br />

significativo, dalla prospettiva del paziente,<br />

sarebbe la possibilità di avere un unico trattamento<br />

per più di un allergene. Un altro<br />

punto importante sarebbe poter dimostrare<br />

che la <strong>desensibilizzazione</strong> ai pollini mediante<br />

SLIT mantiene i suoi effetti per lunghi periodi<br />

dopo l’interruzione.<br />

Intervista realizzata dal Dott.ssa A. le Masne<br />

Una compliance<br />

di tre volte<br />

superiore è<br />

stata rilevata<br />

nel trattamento<br />

di<br />

desensibilizzazi<br />

one <strong>sublinguale</strong><br />

precostagionale<br />

rispetto al<br />

trattamento<br />

annuale.<br />

5


L'aggiornamento clinico<br />

<strong>La</strong> SLIT in pediatria:<br />

Nuovi sviluppi clinici promettenti<br />

nel bambino<br />

Incontro con il Prof. Jacques de Blic, Dipartimento di<br />

Allergia Respiratoria Pediatrica, Ospedale infantile Necker,<br />

Parigi (Francia).<br />

6<br />

<strong>La</strong> tollerabilità<br />

della SLIT<br />

risulta<br />

eccellente in<br />

tutti gli studi<br />

pediatrici<br />

condotti.<br />

Expressions: L'efficacia dell’immunoterapia<br />

<strong>sublinguale</strong> (SLIT) è stata dimostrata<br />

chiaramente negli adulti. Sono<br />

necessari studi in <strong>pazienti</strong> pediatrici?<br />

PROF. J. DE BLIC: Occorre condurre studi scientifici<br />

<strong>nei</strong> bambini per due motivi:<br />

• primo, i bambini presentano reazioni allergiche<br />

più “pure” di quelle degli adulti, cioè<br />

non legate a co-fattori come l'esposizione<br />

industriale o il fumo. I bambini sono meno frequentemente<br />

polisensibilizzati, quindi rispondono<br />

meglio alla <strong>desensibilizzazione</strong>;<br />

• secondo, la <strong>desensibilizzazione</strong> è l'unico<br />

metodo oggi disponibile che offre speranze<br />

di modificare la storia naturale della malattia<br />

allergica. Tale storia naturale è caratterizzata<br />

da due fenomeni correlati: la progressione<br />

dalla rinite allergica all'asma (<strong>nei</strong> bambini<br />

il rischio è di 7 volte maggiore [1]) e la<br />

progressione dalla monosensibilizzazione<br />

alla polisensibilizzazione,<br />

che compare nel 67% dei<br />

bambini non desensibilizzati [2].<br />

Expressions: In cosa differiscono<br />

gli studi sui <strong>pazienti</strong><br />

pediatrici da quelli sugli<br />

adulti?<br />

PROF. J. DE BLIC: Gli studi attuali<br />

si basano su un confronto contro<br />

placebo, che è ancora accettabile<br />

in assenza di altri trattamenti<br />

codificati, o su un confronto con<br />

la via sottocutanea, che sta<br />

diventando sempre meno accettabile<br />

dato che l’iniezione provoca<br />

dolore. I criteri dei risultati<br />

sono gli stessi di quelli utilizzati<br />

negli studi sugli adulti: una riduzione<br />

del punteggio di utilizzo di<br />

medicinali e del punteggio dei<br />

sintomi. D’altro lato, i parame-<br />

tri secondari devono contemplare un follow up<br />

di 3-6 anni per valutare la persistenza nel<br />

tempo dell’effetto della SLIT e il suo effetto preventivo<br />

sullo sviluppo dell’asma e sulla comparsa<br />

della polisensibilizzazione.<br />

Il meccanismo di azione della SLIT è lo stesso<br />

<strong>nei</strong> bambini e negli adulti. L’assorbimento<br />

dell’allergene per via <strong>sublinguale</strong> è altrettanto<br />

buono, se non migliore, <strong>nei</strong> bambini e vengono<br />

utilizzate le stesse dosi.<br />

Expressions: Alla fine degli anni ’90 vi è<br />

stato un boom nello sviluppo della SLIT<br />

in pediatria. Quali sono stati gli studi più<br />

significativi in questo settore?<br />

PROF. J. DE BLIC: Gli studi più significativi sono<br />

stati probabilmente nel campo della rinocongiuntivite<br />

da polline perché è più facile misurare<br />

con punteggi i sintomi nasali rispetto a<br />

quelli asmatici.<br />

L’efficacia nel medio-lungo termine è stata<br />

dimostrata da numerosi studi condotti all’inizio<br />

dell’ultimo decennio [2-4].<br />

Uno studio di recente pubblicazione [5], che<br />

ha valutato l’efficacia a lungo termine della<br />

SLIT in bambini asmatici, ha indicato un<br />

migliore controllo dell’asma con la <strong>desensibilizzazione</strong><br />

e ha riportato che la terapia di corticosteroide<br />

inalato poteva essere sospesa<br />

nel 52% dei bambini contro il 9% dei bambini<br />

che non erano stati desensibilizzati. Inoltre,<br />

l’effetto continuava per due anni.<br />

<strong>La</strong> tolleranza alla SLIT è risultata eccellente in<br />

tutti gli studi condotti in ambito pediatrico.<br />

Non sono stati riferiti shock anafilattici e solo<br />

all’inizio del trattamento è stato osservato un<br />

formicolio localizzato minimo, che poi spariva<br />

rapidamente.<br />

Expressions: Quali ulteriori sviluppi ci si<br />

aspetta nel campo della SLIT pediatrica?<br />

PROF. J. DE BLIC: Una delle difficoltà che si presentano<br />

utilizzando la SLIT in bambini piccoli<br />

è di far loro tenere la soluzione sotto la lingua<br />

per due minuti. Lo sviluppo di estratti desensibilizzanti<br />

in compresse sarebbe un grande<br />

aiuto a questo proposito perché è più facile


tenere sotto la lingua una compressa che una<br />

soluzione liquida.<br />

Uno sviluppo ancora più importante sarebbe<br />

la dimostrazione che un bambino molto piccolo<br />

sensibilizzato, che abbia un test cutaneo<br />

o un RAST positivo ma che sia asintomatico,<br />

possa evitare di sviluppare l’asma o la<br />

sintomatologia allergica grazie alla SLIT. Se<br />

ciò venisse provato, sarebbe un risultato piuttosto<br />

rivoluzionario perché al momento non si<br />

conoscono i modificatori della storia naturale<br />

dell’asma.<br />

Dopo anni di lavoro dedicato alla farmaco-terapia,<br />

è giunta l’era della <strong>desensibilizzazione</strong>.<br />

I progressi nella standardizzazione<br />

dei prodotti, la buona tolleranza<br />

e una migliore conoscenza delle indicazioni<br />

hanno reso la SLIT un strada promettente<br />

per i nuovi trattamenti in pediatria.<br />

Intervista con la Prof.ssa Jocelyne Just,<br />

Ospedale Trousseau, Parigi (Francia)<br />

Expressions: Quali sono le indicazioni per l’immunoterapia<br />

<strong>sublinguale</strong> (SLIT) per gli acari della<br />

polvere?<br />

PROF.SSA J. JUST: Le indicazioni più certe sono la<br />

rinite allergica persistente da moderata a grave,<br />

anche associata con asma leggera intermittente o<br />

persistente. L’asma causata dagli acari della polvere<br />

può comparire in età molto giovane, dai 4-5 anni, ma<br />

per la rinite l’esordio è generalmente più tardi.<br />

Expressions: Quali estratti utilizzate?<br />

PROF.SSA J. JUST: Utilizziamo allergeni degli acari<br />

della polvere che si trovano principalmente nella polvere<br />

di casa. Il Dermatophagoides pteronyssinus e il<br />

Dermatophagoides farinae sono somministrati separatamente<br />

o insieme, a seconda dei risultati dei test.<br />

Expressions: Qual è la durata media di un trattamento<br />

di <strong>desensibilizzazione</strong> in un bambino?<br />

PROF.SSA J. JUST: <strong>La</strong> durata dipende dall’efficacia,<br />

valutata dopo un anno per il polline e dopo un periodo<br />

da sei mesi a un anno per gli acari della polvere.<br />

Quando la <strong>desensibilizzazione</strong> è efficace, deve essere<br />

mantenuta per almeno 3-5 anni. Più è stato lungo il<br />

trattamento di <strong>desensibilizzazione</strong>, più lungo è l’effetto<br />

che rimane dopo l’interruzione della cura.<br />

Expressions: Quale posizione occupa la SLIT<br />

tra le misure per eliminare la patologia?<br />

PROF.SSA J. JUST: Le patologie allergiche sopravvengono<br />

in una situazione genetica particolare, come<br />

1. Burgess JA, Walters EH, Byrnes GB et al. Childhood allergic<br />

rhinitis predicts asthma incidence and persistence to middle<br />

age: a longitudinal study. J Allergy Clin Immunol<br />

2007;120:863-9.<br />

2. Pajno GB, Morabito L, Barberio G, Parmiani S. Clinical and<br />

immunologic effects of long-term sublingual immunotherapy in<br />

asthmatic children sensitized to mites: a double-blind, placebocontrolled<br />

study. Allergy 2000;55:842-9.<br />

3. Pajno GB, Barberio G, De Luca F, Morabito L, Parmiani S.<br />

Prevention of new sensitizations in asthmatic children<br />

monosensitized to house dust mite by<br />

specific immunotherapy. A six-year<br />

follow-up study. Clin Exp Allergy<br />

2001;31:1392-7.<br />

4. Novembre E, Galli E, <strong>La</strong>ndi F et al.<br />

Coseasonal sublingual immunotherapy<br />

reduces the development<br />

of asthma in children with allergic<br />

rhinoconjunctivitis.<br />

J Allergy Clin Immunol 2004;114:851-7.<br />

5. Ozdemir C, Yazi D, Gocmen I et al. Efficacy of<br />

long-term sublingual immunotherapy as an adjunct to<br />

pharmacotherapy in house dust mite-allergic children with<br />

asthma. Pediatr Allergy Immunol 2007;18:508-15.<br />

Focus sulla SLIT nell’allergia agli acari<br />

della polvere <strong>nei</strong> bambini<br />

risposta a fattori ambientali che inducono la produzione<br />

di IgE specifiche. E’ quindi logico che il primo<br />

passo da intraprendere sia il controllo dell’ambiente.<br />

Parallelamente al trattamento con farmaci, la riduzione<br />

del carico allergenico permette una riduzione<br />

dei sintomi. Una volta che si è così ottenuto il controllo<br />

della malattia, la <strong>desensibilizzazione</strong> può iniziare con<br />

la massima possibilità di buona tollerabilità. Per il<br />

bambino asmatico, è necessario garantire non<br />

solo il controllo dei sintomi clinici, ma anche lo<br />

stato normale degli esami funzionali respiratori<br />

prima dell’inizio della <strong>desensibilizzazione</strong>.<br />

Expressions: Quali risultati di efficacia avete<br />

riscontrato?<br />

PROF.SSA J. JUST: L’efficacia della SLIT per gli acari<br />

della polvere è ben consolidata nella rinite allergica;<br />

mancano invece studi sulla sua efficacia nell’asma<br />

infantile. Nella mia esperienza clinica, la SLIT viene<br />

riservata a forme di allergie respiratorie persistenti,<br />

anche se leggere. Per ottenere migliori risultati è<br />

importante iniziare il trattamento il più presto possibile,<br />

senza attendere la comparsa di allergie multiple<br />

o il remodeling delle vie aeree.<br />

Occorre condurre altri studi pediatrici<br />

per dimostrare che con la <strong>desensibilizzazione</strong><br />

per via <strong>sublinguale</strong> si ottengono i<br />

medesimi risultati ottenuti per via sottocutanea,<br />

cioè una riduzione del rischio di<br />

passaggio da rinite ad asma e di polisensibilizzazione.<br />

7


8<br />

L'aggiornamento clinico<br />

Uno studio in doppio cieco, randomizzato, controllato<br />

contro placebo è stato condotto con una valida<br />

metodologia, garantendo così risultati affidabili.<br />

Visita 1<br />

Arruolamento<br />

Settimana -4<br />

Desensibilizzazione<br />

<strong>sublinguale</strong> nel bambino:<br />

Metodologia di uno studio di Fase III<br />

Visita 2 Visita 3<br />

Inizio V2 +<br />

del 2<br />

trattamento settimane<br />

L’efficacia e la tollerabilità delle compresse per la<br />

<strong>desensibilizzazione</strong> <strong>sublinguale</strong> nella rinocongiuntivite<br />

allergica al polline di graminacee sono<br />

ben consolidate negli adulti. Al fine di estendere<br />

l’indicazione di trattamento alla popolazione<br />

pediatrica, nel 2007 è stato condotto sui bambini<br />

uno studio multicentrico di Fase III, in 28 centri<br />

partecipanti distribuiti in 5 paesi europei<br />

(Danimarca, Francia, Germania, Polonia, Spagna).<br />

Questo studio randomizzato in doppio cieco,<br />

controllato contro placebo, valutava l’efficacia e<br />

la tollerabilità delle compresse di allergeni da<br />

polline di graminacee somministrate per via<br />

<strong>sublinguale</strong> su base giornaliera a bambini affetti<br />

da rinocongiuntivite allergica al polline di graminacee<br />

da almeno due stagioni polliniche.<br />

Lo studio includeva 280 maschi e femmine<br />

tra i 5 e i 7 anni, separati in due gruppi di trattamento,<br />

140 con l’immunoterapia e 140 con<br />

placebo.<br />

Visita 4<br />

3 settimane<br />

prima della<br />

stagione<br />

Estratto di allergene di polline di graminacee 300IR<br />

Placebo<br />

Data stimata<br />

di inizio della stagione<br />

Visita 5<br />

A metà<br />

della<br />

stagione<br />

Visita 6<br />

Alla fine<br />

della<br />

stagione<br />

Screening Periodo di trattamento<br />

Follow-up<br />

Circa 4 mesi<br />

Stagione del polline di graminacee<br />

Data stimata<br />

di fine della stagione<br />

Visita 7<br />

Fine<br />

dello studio<br />

V6+2-4 settimane<br />

Protocollo dello studio<br />

Lo studio condotto su un periodo di 7-8 mesi,<br />

comprendeva tre fasi successive e 7 visite per<br />

paziente (v. figura sotto).<br />

• <strong>La</strong> fase di selezione dei <strong>pazienti</strong> è iniziata circa<br />

5 mesi prima dell’inizio della stagione<br />

pollinica.<br />

• <strong>La</strong> fase di trattamento (da 6 a 7 mesi) iniziava<br />

4 mesi prima dell’inizio presunto della<br />

stagione pollinica (visita n. 2) e si terminava alla<br />

fine della stagione pollinica (visita n. 6). Nei<br />

primi tre giorni di questa fase, la dose iniziale<br />

di 100 IR veniva gradualmente aumentata<br />

fino a raggiungere un massimo di 300 IR. In<br />

seguito i <strong>pazienti</strong> ricevevano o una<br />

compressa desensibilizzante o placebo al<br />

giorno fino alla visita n. 6.<br />

• <strong>La</strong> fase di follow-up durava due settimane<br />

dopo la visita n. 6.<br />

Le compresse utilizzate per la <strong>desensibilizzazione</strong><br />

contenevano un mix di pollini di 5 graminacee<br />

(Dactylis glomerata, Poa pratensis, Lolium<br />

perenne, Anthoxanthum odoratum e Phleum<br />

pratense) in dosi di 100 e 300 IR.<br />

Un’analisi, effettuata sia all’arruolamento, sia<br />

alla fine del trattamento, consisteva nel dosaggio<br />

di IgE e IgG4 e nel prick test cutaneo specifico<br />

per il polline di graminacee.<br />

Valutazione dell’efficacia e della<br />

tollerabilità<br />

L’efficacia veniva valutata in base alla riduzione<br />

dei sintomi e alla diminuzione nel ricorso ai farmaci<br />

al bisogno.<br />

Il principale criterio di valutazione è stato stabilito<br />

sulla base del RTSS (Rhinoconjunctivitis<br />

Total Symptom Score - punteggio dei sintomi<br />

totali nella rinocongiuntivite) (starnutazione,<br />

rinorrea, prurito nasale, congestione nasale,<br />

prurito oculare, lacrimazione).<br />

I criteri secondari includevano lo score di farmaci<br />

(ricorso a terapie sintomatiche), il punteggio<br />

combinato (punteggio dei sintomi + punteggio<br />

del consumo di farmaci), i punteggi individuali<br />

dei sei sintomi della rinocongiuntivite, la proporzione<br />

di giorni privi di sintomi e la valutazione<br />

complessiva del paziente.<br />

<strong>La</strong> tollerabilità è stata valutata sull’incidenza<br />

degli effetti avversi, sull’esame clinico e<br />

sull’analisi dei parametri biologici ematici.<br />

I risultati di questo ampio studio pediatrico,<br />

su cui vi è grande aspettativa,<br />

saranno comunicati e pubblicati prossimamente.<br />

Prof. U. Wahn, Berlin (Germania)


L'aggiornamento scientifico<br />

Meccanismi immuni associati<br />

alla SLIT:<br />

aggiornamento<br />

Una migliore comprensione della biologia delle cellule dendritiche<br />

sublinguali / orali offre nuove prospettive sui meccanismi di azione<br />

associati alla SLIT e fornisce le basi per lo sviluppo di vaccini antiallergici<br />

di seconda generazione.<br />

I meccanismi della SLIT<br />

L’immunoterapia <strong>sublinguale</strong> allergene-specifica<br />

(SLIT) è un trattamento delle allergie respiratorie<br />

IgE-mediate sicuro, efficace e di lunga durata,<br />

sia negli adulti, sia <strong>nei</strong> bambini [1-2]. I meccanismi<br />

immuni associati alla SLIT sono in via di<br />

definizione e suggeriscono che le risposte delle<br />

cellule T allergene-specifiche sono fondamentali<br />

nell’induzione della tolleranza per via <strong>sublinguale</strong><br />

[3]. Gli studi hanno mostrato che durante<br />

l’immunizzazione <strong>sublinguale</strong>, l’allergene viene<br />

catturato dalle cellule dendritiche di <strong>La</strong>ngerhans<br />

della mucosa orale che possiedono proprietà<br />

tolerogeniche uniche [4-5]. In questo contesto,<br />

presentiamo una dettagliata caratterizzazione di<br />

tali Cellule Dendritiche (DCs) orali/sublinguali in<br />

topi BALB/c.<br />

Caratterizzazione dei<br />

sottogruppi delle cellule<br />

dendritiche tolerogeniche in<br />

tessuti orali dai topi<br />

Sono state condotte analisi di immunoistologia<br />

e citometria di flusso utilizzando<br />

anticorpi diretti contro vari marker<br />

di superficie delle DC. Sono stati<br />

identificati tre sottogruppi di DC orali<br />

che presentavano una differente distribuzione<br />

di tessuto (figura 1, parte<br />

sinistra), tra i quali:<br />

• CD207+ DC <strong>La</strong>ngerhans situati nella<br />

stessa mucosa;<br />

• una sotto-popolazione predominante<br />

di DC mieloidi CD11b+/CD11c- e<br />

CD11b+/CD11c+, nell’interfaccia<br />

mucosa/sottomucosa (figura 1);<br />

• DC plasmocitoidi B220+/120G8+<br />

trovate <strong>nei</strong> tessuti della sottomucosa.<br />

Le DC orali mieloidi o plasmocitoidi, isolate<br />

dopo trattamento con collagenasi dei tessuti<br />

orali e purificate dalla selezione cellulare, mantengono<br />

la loro capacità di catturare, processare<br />

e presentare l’allergene ai linfociti T<br />

CD4+ in vitro. Queste cellule DC orali sono in<br />

grado di orientare le risposte dei linfociti T<br />

CD4+ verso la produzione di interferone<br />

gamma (IFNγ) e di interleuchina 10 (IL10) (cioè<br />

una risposta delle cellule Th1 e probabilmente<br />

delle cellule T regolatorie). Le DC orali mieloidi<br />

CD11b+/CD11c+ e plasmocitoidi<br />

B220+/120G8+ mostrano un profilo di espressione<br />

del recettore di tipo Toll like receptor<br />

(TLR) esteso, simile a quello osservato nelle<br />

loro omologhe spleniche. E’ interessante<br />

■ Figura 1. Caratterizzazione delle DC mieloidi orali<br />

muscolo<br />

Selezione cellulare<br />

Tessuti orali<br />

sottomucosa<br />

mucosa CD11b<br />

Quantità relativa / β-actin<br />

16<br />

14<br />

12<br />

10<br />

8<br />

6<br />

4<br />

2<br />

0<br />

TLR1/6<br />

TLR2<br />

TLR3<br />

TLR4<br />

TLR5<br />

TLR7<br />

TLR9<br />

TLR1/6<br />

TLR2<br />

TLR3<br />

TLR4<br />

TLR5<br />

TLR7<br />

TLR9<br />

CD11b+, Milza CD11b+ Oral<br />

Le DC<br />

CD11b+/CD11cesprimono<br />

livelli<br />

significativament<br />

e alti di<br />

TLR2, 4, 5 e 7.<br />

9


10<br />

L'aggiornamento scientifico<br />

notare che le DC CD11b+/CD11c-, che rappresentano<br />

sul piano quantitativo il principale<br />

sottogruppo delle cellule orali che presentano<br />

antigeni, esprimono livelli molto alti di<br />

TLR2, 4, 5 e 7 (figura 1, parte destra).<br />

E’ significativo che, come esposto di seguito<br />

da J.P. Allam, le DC orali di <strong>La</strong>ngerhans,<br />

quando sono stimolate dall’intermediario dei<br />

TLR4, stimolano anche la produzione di IFNγ<br />

e di IL10 da parte delle cellule T CD4+, suggerendo<br />

che questa potrebbe essere una<br />

proprietà generale delle DC orali [5]. Per questi<br />

motivi, i sistemi di delivery che puntano alle DC<br />

orali così come una selezione degli agonisti dei<br />

TLR utilizzati come adiuvanti, in combinazione<br />

con gli allergeni, possono entrambi<br />

essere di interesse per migliorare l’induzione<br />

della tolleranza durante la SLIT.<br />

Implicazioni cliniche per<br />

l’immunoterapia <strong>sublinguale</strong><br />

Abbiamo testato varie formulazioni e adiuvanti<br />

in un modello murino di immunoterapia<br />

<strong>sublinguale</strong>. In questo modello, topi BALB/c<br />

vengono sensibilizzati all’ovalbumina (OVA) e<br />

mostrano così una iperreattività delle vie aeree<br />

(AHR) immediatamente identificabile associata<br />

ad elevati valori di Penh (misurati con una<br />

pletismografia del corpo intero) quando<br />

confrontata con topi sani (figura 2). Dopo la<br />

SLIT con OVA solubile, si osserva una minore<br />

riduzione nell'AHR (figura 2).<br />

■ Figure 2. Valutazione delle diverse formulazioni<br />

sublinguali e adiuvanti in topi sensibilizzati OVA.<br />

Indice di Penh (%)<br />

100<br />

80<br />

60<br />

40<br />

20<br />

0<br />

Sani Sensibilizzati<br />

OVA<br />

SLIT con<br />

OVA solubile<br />

SLIT con<br />

OVA<br />

solubile<br />

+ TLR2<br />

SLIT<br />

con<br />

OVA<br />

solubile<br />

+ TLR4<br />

SLIT<br />

con OVA<br />

solubile<br />

+ TLR2/4<br />

SLIT<br />

con<br />

OVA/PSC<br />

E' significativo osservare che indirizzando<br />

l'OVA verso le DC orali con nanoparticelle di<br />

polisaccaridi (PSC) mucoadesive o somministrando<br />

l'antigene con agonisti dei TLR2 o<br />

TLR4 (per esempio Pam3CSK4, OM-294-<br />

BA-MP, o probiotici selezionati come il<br />

<strong>La</strong>ctobacillus plantarum) migliora enormemente<br />

l'induzione della tolleranza tramite la via<br />

<strong>sublinguale</strong> (figura 2) [6-8]. In concomitanza<br />

con questi miglioramenti, tali sistemi di delivery<br />

agonisti TLR favoriscono anche la produzione<br />

di IFNγ/IL10 da parte di cellule T “naive”,<br />

drenando linfonodi cervicali dopo la SLIT<br />

[7-8].<br />

I nostri dati confermano che le DC sublinguali/orali<br />

sono orientate verso l'induzione<br />

della tolleranza, inducendo risposte Th1<br />

e probabilmente delle cellule T tipo Tr 1. Di<br />

conseguenza, occorre sviluppare specificatamente<br />

vaccini sublinguali di seconda<br />

generazione per indirizzare gli allergeni<br />

verso le DC orali nel contesto di segnali<br />

mediati dai TLR, al fine di potenziare la<br />

produzione di IFNγ/IL10 da parte delle<br />

cellule T CD4+.<br />

Dr L. Mascarell, Antony (Francia)<br />

1. Wilson DR, Lima MT, Durham SR. Sublingual immunotherapy<br />

for allergic rhinitis: systematic review and meta-analysis.<br />

Allergy 2005;60:4-12.<br />

2. Didier A, Malling HJ, Worm M, et al. Optimal dose, efficacy,<br />

and safety of once-daily sublingual immunotherapy with a<br />

5-grass pollen tablet for seasonal allergic rhinitis. J Allergy<br />

Clin Immunol 2007;120:1338-45.<br />

3. Moingeon P, Batard T, Fadel R, Frati F, Sieber J, Van Overtvelt L.<br />

Immune mechanisms of allergen-specific sublingual<br />

immunotherapy. Allergy 2006;61:151-65.<br />

4. Allam JP, Novak N, Fuchs C, et al. Characterization of<br />

dendritic cells from human oral mucosa: a new <strong>La</strong>ngerhans'<br />

cell type with high constitutive FcepsilonRI expression. J Allergy<br />

Clin Immunol 2003;112:141-8.<br />

5. Allam JP, Peng WM, Appel T, et al. Toll-like receptor 4 ligation<br />

enforces tolerogenic properties of oral mucosal <strong>La</strong>ngerhans<br />

cells. J Allergy Clin Immunol 2008;121:368-74 e1.<br />

6. Razafindratsita A, Saint-Lu N, Mascarell L, et al.<br />

Improvement of sublingual immunotherapy efficacy with a<br />

mucoadhesive allergen formulation. J Allergy Clin Immunol<br />

2007;120:278-85.<br />

7. Van Overtvelt L, Lombardi V, Razafindratsita A, et al. IL-10-<br />

Inducing Adjuvants Enhance Sublingual Immunotherapy<br />

Efficacy in a Murine Asthma Model. Int Arch Allergy Immunol<br />

2007;145:152-62.<br />

8. Mascarell L, Van Overtvelt L, Lombardi V, et al. A synthetic<br />

triacylated pseudo-dipeptide molecule promotes Th1/TReg<br />

immune responses and enhances tolerance induction via the<br />

sublingual route. Vaccine 2007;26:108-18.


Focus: <strong>La</strong> biologia della<br />

cellule di <strong>La</strong>ngerhans della<br />

mucosa orale<br />

Intervista al Dr Jean Pierre ALLAM, Università di Bonn (Germania)<br />

Expressions: E' corretto affermare che,<br />

riferendosi alla risposta immunitaria, la<br />

mucosa orale è un organo molto particolare?<br />

DR J.P. ALLAM: Sì, le sue caratteristiche immunitarie<br />

la rendono unica e distinta dalle altre<br />

mucose dell’organismo. Due tipi di risultati indicano<br />

chiaramente che la mucosa orale è in<br />

grado di indurre tolleranza agli allergeni.<br />

• primo, nonostante la microflora orale sia caratterizzata<br />

da una colonizzazione microbica<br />

molto abbondante, le infezioni batteriche<br />

acute sono rare e molto meno gravi che in<br />

qualunque altra cavità;<br />

• secondo, la frequenza delle reazioni allergiche<br />

nella cavità orale è molto bassa in confronto ad<br />

altre superfici epiteliali del corpo, come la pelle,<br />

la mucosa nasale e l'epitelio polmonare.<br />

Expressions: Quali sono le principali<br />

differenze tra le cellule di <strong>La</strong>ngerhans<br />

della mucosa orale (oLc) e le cellule di<br />

<strong>La</strong>ngerhans epidermiche?<br />

DR J.P. ALLAM: Le differenze non risiedono solo<br />

nella distribuzione di immuno-recettori acquisiti,<br />

come i recettori ad alta affinità per l'immunoglobulina<br />

E (Fc epsilon R1), ma riguardano anche<br />

i recettori caratteristici del sistema immunitario<br />

innato come i recettori Toll like receptor 4 (TLR4).<br />

Expressions: Che ruolo giocano i TLR4?<br />

DR J.P. ALLAM: L'espressione dei TLR4 sulla<br />

superficie delle oLc rende possibile a quest'ultime<br />

di rispondere ai diversi allergeni batterici<br />

presenti nella microflora orale, in particolare i<br />

lipopolisaccaridi delle membrane batteriche.<br />

Il comportamento immunologico delle oLc è<br />

stato studiato utilizzando i ligandi del TLR4. E'<br />

stato dimostrato che quando i TLR4 vengono<br />

attivati, queste cellule acquisiscono un fenotipo<br />

tolerogenico che esprime dei marker coinvolti<br />

nell'induzione della tolleranza, come il B7<br />

H1 e il B7 H3. Viene inoltre stimolata la produzione<br />

di interleuchina.<br />

Esperimenti con co-colture di oLc e linfociti T<br />

hanno mostrato che l'attivazione dei TLR4 è<br />

all’origine dell’induzione di cellule T tolerogeniche<br />

che non solo producono alti livelli di TGFbeta<br />

ma esprimono anche il fattore di trascrizione<br />

Foxp3.<br />

Attraverso l'azione dei recettori TLR4, alcuni<br />

componenti batterici della microflora orale<br />

potrebbero esercitare un effetto regolatorio<br />

negativo della risposta immunitaria. Di conseguenza,<br />

i ligandi dei TLR4 potrebbero rappresentare<br />

una strada interessante nello sviluppo<br />

di adiuvanti per l’ottimizzazione dell'immunoterapia<br />

<strong>sublinguale</strong>.<br />

Expressions: Quali sono gli effetti<br />

dell'attivazione dei recettori Fc epsilon<br />

R1?<br />

DR J.P. ALLAM: Sugli effetti vi è ancora scarsa<br />

conoscenza. Tuttavia, risultati preliminari mostrano<br />

che l'attivazione di questi recettori caratteristici<br />

del sistema immunitario acquisito può:<br />

• scatenare la produzione di citochine tolerogeniche<br />

come l'interleuchina 10 (IL 10) e il TGF<br />

beta;<br />

• stimolare il reclutamento di linfociti T regolatori,<br />

tramite la produzione di chemochine<br />

come CCL17 e CCL22.<br />

<strong>La</strong> combinazione di queste proprietà<br />

legate ai recettori Fc epsilon R1 e TLR4<br />

rendono le cellule di <strong>La</strong>ngerhans della<br />

mucosa orale importanti agenti immunitari<br />

particolarmente adatti a catturare e<br />

trasportare gli antigeni nel corso dell'immunoterapia<br />

<strong>sublinguale</strong>.<br />

I ligandi dei<br />

TLR4<br />

potrebbero<br />

rappresentare<br />

una strada<br />

promettente<br />

nello sviluppo<br />

di adiuvanti per<br />

l’ottimizzazione<br />

dell'immunoterapia<br />

<strong>sublinguale</strong>.<br />

11


12<br />

FORUM<br />

Acari-Parietaria,<br />

i due principali<br />

allergeni<br />

responsabili di<br />

sintomi<br />

respiratori nel<br />

Sud d'Italia.<br />

I <strong>pazienti</strong> polisensibili nella<br />

realtà allergologica.<br />

Parlano della propria esperienza<br />

Dott.ssa Maria Angela Tosca,<br />

Centro Malattie Allergiche, UO di Pneumologia, Istituto<br />

G.Gaslini, Genova.<br />

Prof.ssa Erminia Ridolo,<br />

Ambulatorio di Allergologia, Dipartimento di Scienze<br />

Cliniche Università degli Studi di Parma.<br />

Dott. Sebastiano Gangemi e Dott.ssa Luisa Ricciardi,<br />

U.O.C. e Scuola di Allergologia e Immunologia Clinica.<br />

Dipartimento di Patologia Umana. Policlinico<br />

Universitario "G.Martino, "Messina.<br />

Expressions : Nella sua pratica clinica<br />

in quale percentuale vede <strong>pazienti</strong><br />

polisensibilizzati?<br />

DOTT.SSA TOSCA: L’atopia, ovvero la predisposizione<br />

alla malattie allergiche, è geneticamente<br />

determinata ma anche influenzata da<br />

fattori ambientali che mantengono o amplificano<br />

la risposta immunitaria in senso Th2.<br />

L’età pediatrica è un periodo cruciale per<br />

l’orientamento immunitario verso un assetto<br />

Th1, quindi protettivo verso l’ allergia, oppure<br />

Th2. Studi recenti effettuati presso l’Istituto<br />

Gaslini di Genova hanno rilevato che tra i<br />

bambini presentatisi al Centro Malattie<br />

Allergiche, all’età di 3 anni il 60% presenta<br />

sensibilizzazione allergica. Una polisensibilizzazione<br />

è presente nel 20% dei casi, ma la<br />

percentuale sale al 42% a 7 anni e al 60%<br />

a 11 anni. In un altro studio su bambini valutati<br />

per disturbi respiratori, la sensibilizzazione<br />

allergica si riscontra nel 24% dei soggetti<br />

a 1 anno, nel 53% a 2 anni e nel 64%<br />

a 7 anni. All’età di 1 anno non è presente polisensibilizzazione,<br />

che si manifesta invece<br />

negli anni successivi fino a una percentuale<br />

del 57% a 7 anni. Queste osservazioni<br />

confermano studi precedenti che avevano<br />

riportato che il numero di bambini con polisensibilizzazione<br />

tende ad aumentare con<br />

l’età, fino a raggiungere percentuali anche del<br />

65% tra i 10 e i 17 anni e che la tendenza a<br />

passare dalla monosensibilizzazione alla poli-<br />

sensibilizzazione si manifesta già prima dei<br />

5 anni. Da tali dati emerge chiaramente come<br />

la monosensibilizzazione costituisca solo<br />

l’esordio, in età pediatrica, dell’atopia che si<br />

estrinseca poi in successive sensibilizzazioni<br />

fino a configurarsi nel quadro della polisensibilizzazione<br />

tipico dell’adulto.<br />

Expressions : per la sua esperienza, i<br />

<strong>pazienti</strong> polisensibili hanno quadri clinici<br />

più gravi dei monosensibili?<br />

PROF.SSA RIDOLO: Secondo la mia esperienza,<br />

che trova conferma <strong>nei</strong> risultati dello studio<br />

POLISMAIL, <strong>nei</strong> soggetti polisensibilizzati<br />

l’esposizione allo stimolo allergenico prolungato<br />

e persistente è la causa di quadri clinici<br />

di asma e rinite più gravi per intensità e<br />

durata, rispetto a quelli evidenziabili <strong>nei</strong> soggetti<br />

monosensibili. Inoltre più spesso sono<br />

presenti un rilevante peggioramento della<br />

qualità di vita e comorbilità come rinosinusite<br />

ed alterazioni del sonno.


Expressions : Quali sono gli allergeni<br />

maggiormente implicati nelle polisensibilizzazioni?<br />

DOTT. GANGEMI: Le polisensibilizzazioni possono<br />

variare in base agli allergeni maggiormente<br />

presenti nelle diverse aeree geografiche.<br />

Per quanto concerne la nostra area i<br />

dati riguardano non solo al parte nord-orientale<br />

della Sicilia ma un bacino di utenza più<br />

ampio che comprende anche la Calabria<br />

Meridionale. In questa zona la più frequente<br />

polisensibilizzazione è rappresentata dall'associazione<br />

Acari-Parietaria, i due principali<br />

allergeni responsabili di sintomi respiratori nel<br />

Sud d'Italia. A questi due allergeni si associano<br />

spesso anche le Graminacee. Segue l'associazione<br />

Acari-Parietaria-Graminacee-Olivo e<br />

quella Acari-Parietaria-Olivo.<br />

Expressions : che approccio terapeutico<br />

viene considerato nel caso di polisensibilizzazioni?<br />

Quando viene prescritta<br />

l’immunoterapia specifica?<br />

DOTT.SSA RICCIARDI: Il paziente viene trattato come<br />

il monosensibile con la prescrizione dei farmaci<br />

richiesti dal caso e consigliando<br />

l'"allergen avoidance" nel caso di sensibilizzazione<br />

agli acari, micofiti e derivati epidermici<br />

di animali. L'Immunoterapia specifica<br />

viene consigliata quando dal punto di vista<br />

clinico è possibile individuare l'allergene che<br />

maggiormente incide sulla sintomatologia<br />

(p.es. ITS per Parietaria se i sintomi compaiono<br />

in Febbraio-Marzo e continuano fino<br />

all'autunno o per Acari se i sintomi prevalgono<br />

in autunno e nel periodo invernale e<br />

così via). E' stato inoltre riportato in letteratura,<br />

anche dal nostro gruppo, che l'ITS<br />

riduce l'eventualità di nuove sensibilizzazioni;<br />

il trattamento, quindi, dei polisensibili<br />

con immunoterapia specifica per gli estratti<br />

allergenici considerati clinicamente rilevanti<br />

potrebbe agire bloccando il trend verso ulteriori<br />

nuove sensibilizzazioni in questi <strong>pazienti</strong>,<br />

evidentemente, particolarmente predisposti.<br />

13


14<br />

RASSEGNA STAMPA<br />

L<br />

’immunoterapia specifica è l'unico trattamento<br />

in grado di modificare la progressione naturale<br />

della malattia nell'asma e nella rinite allergica.<br />

L'immunoterapia <strong>sublinguale</strong> (SLIT) sembra avere<br />

un profilo di tollerabilità migliore della via sottocutanea,<br />

un fatto che potrebbe estendere le indicazioni<br />

d'uso a bambini piccoli per esempio.<br />

<strong>La</strong> maggior parte degli studi condotti specificatamente<br />

in pediatria hanno dato prova dell’efficacia<br />

clinica della SLIT. Tuttavia circa il 29% di tali studi non<br />

permettono di rilevare l’efficacia tramite un miglioramento<br />

nel punteggio dei sintomi e dell’utilizzo di farmaci<br />

nel primo anno di trattamento. Inoltre, nonos-<br />

Cox L.<br />

Curr Allergy Asthma Rep 2007;7:410-20.<br />

L'immunologia <strong>sublinguale</strong> nell'asma e nella<br />

rinite allergica del bambino<br />

Moingeon P, Hrabina M, Bergmann KC et al.<br />

Int Arch Allergy Immunol 2008;146:338-42.<br />

tante questa efficacia sia stata osservata con diverse<br />

dosi di allergeni, non è stata definita la dose ideale.<br />

<strong>La</strong> tollerabilità della SLIT è buona anche in età molto<br />

giovane. Questo rapporto riferisce tuttavia due casi<br />

di anafilassi.<br />

<strong>La</strong> SLIT è un trattamento promettente in pediatria,<br />

che potrebbe ampliare il campo delle indicazioni<br />

di <strong>desensibilizzazione</strong>, grazie in particolare<br />

alla buona tollerabilità che rende possibile la<br />

somministrazione a casa. Alcune questioni, come<br />

la dose ottimale, rimangono tuttavia ancora da<br />

chiarire.<br />

Interesse di un mix di pollini di<br />

5 graminacee in immunoterapia<br />

I<br />

n Europa, i <strong>pazienti</strong> sono esposti simultaneamente<br />

a pollini multipli di varie<br />

specie di graminacee. A causa della<br />

sovrapposizione dei calendari di pollinazione<br />

e della rassomiglianza<br />

morfologica dei granuli pollinici, le<br />

conte polliniche non permettono<br />

di identificare con precisione<br />

l’esposizione.<br />

Inoltre, la significativa immunogenicità<br />

crociata tra gli allergeni<br />

maggiori dei pollini di graminacee,<br />

a causa dell’alto livello di corrispondenza<br />

delle sequenze di amminoacidi,<br />

mostra che né il dosaggio di<br />

IgE, né i prick test cuta<strong>nei</strong> permettono<br />

di identificare le specie di graminacee coinvolte<br />

nella sensibilizzazione dei <strong>pazienti</strong>.<br />

Tuttavia, gli allergeni del polline contengono anche<br />

epitopi specie-specifici, riconosciuti dalle cellule T e B,<br />

ed esistono differenze quantitative sostanziali nella<br />

composizione degli allergeni dei pollini delle varie specie<br />

di graminacee.<br />

In questo contesto, è stata validata una combinazione<br />

di pollini di graminacee comuni, che include<br />

l’Anthoxanthum odoratum, la Dactylis glomerata,<br />

il Lolium perenne, il Phleum pratense e la Poa<br />

pratensis. In effetti:<br />

• la sua efficacia e tollerabilità clinica sono state<br />

stabilite;<br />

• la combinazione riflette le condizioni di esposizione<br />

naturale e sensibilizzazione dei <strong>pazienti</strong>;<br />

• la composizione costante e ben bilanciata di<br />

allergeni maggiori permette l’estensione della<br />

gamma di epitopi presenti nel vaccino.


Uno studio multicentrico, randomizzato, in doppio<br />

cieco, controllato contro placebo è stato realizzato<br />

per valutare l’efficacia e la tollerabilità dell’immunoterapia<br />

<strong>sublinguale</strong> in compresse per la<br />

rinite allergica stagionale e per determinare<br />

la dose ottimale.<br />

Tra dicembre 2004 e settembre 2005,<br />

sono stati inclusi nello studio 628<br />

<strong>pazienti</strong> di 42 centri in 10 paesi europei<br />

che presentavano una rinocongiunivite<br />

allergica da polline di graminacee.<br />

Hanno ricevuto, nella<br />

formulazione di una compressa al giorno,<br />

o un mix standardizzato di 5 pollini di graminacee<br />

(100 IR, 300 IR, or 500 IR) o un placebo.<br />

Il trattamento è iniziato 4 mesi prima della stagione pollinica<br />

ed è continuato per tutta la stagione.<br />

I risultati hanno confermato l’efficacia e la tollerabilità<br />

Didier A, Malling HJ, Worm M et al.<br />

J Allergy Clin Immunol 2007;120:1338-45.<br />

Le compresse di <strong>desensibilizzazione</strong><br />

<strong>sublinguale</strong> nella rinite allergica stagionale<br />

Demoly P, Didier A, Mathelier-Fusade M et al.<br />

Allergy 2008 (in press)<br />

dell’immunoterapia <strong>sublinguale</strong> nelle dosi 300IR e<br />

500IR durante la stagione pollinica. Il punteggio generale<br />

mediano dei sintomi migliorava significativamente<br />

a 37% (300 IR) e a 35% (500 IR) rispetto ai<br />

<strong>pazienti</strong> trattati a placebo. Questa efficacia<br />

non è stata riscontrata però con la<br />

dose da 100 IR.<br />

L’analisi dei criteri di efficacia secondaria<br />

(punteggio di ognuno dei sintomi,<br />

ricorso a trattamenti sintomatici,<br />

qualità di vita) conferma l’efficacia<br />

delle dosi di 300 IR e 500 IR. Non<br />

sono stati riportati casi di gravi effetti<br />

secondari.<br />

In conclusione, il rapporto rischio/beneficio da<br />

questo studio è in favore dell’utilizzo nella pratica<br />

clinica delle compresse in dosi di 300 IR.<br />

Come è percepita a rinite allergica?<br />

Il punto di vista dei <strong>pazienti</strong> e dei medici<br />

L<br />

o scopo di questa ricerca era fornire una “fotografia”<br />

delle percezioni del trattamento della<br />

rinite allergica e dell’immunoterapia specifica (ITS),<br />

attraverso la doppia prospettiva di un campione rappresentativo<br />

di <strong>pazienti</strong> allergici (n=453) e di medici<br />

(n = 400).<br />

Sembra che la ITS sia nota a circa la metà dei <strong>pazienti</strong>.<br />

Tra loro, il 56% ha una immagine positiva della ITS, che<br />

considerano correlata a un miglioramento della qualità<br />

di vita e di benessere.<br />

Quando vi è una percezione negativa, questa nasce<br />

dalla durata e dalle costrizioni del trattamento e dall’in-<br />

certezza sull’esito. Più della metà dei <strong>pazienti</strong> a cui è<br />

stata suggerita la ITS ha accettato il trattamento e<br />

circa il 60% ne è rimasto soddisfatto. <strong>La</strong> disponibilità<br />

futura di compresse sublinguali di <strong>desensibilizzazione</strong><br />

è stata percepita positivamente sia dai <strong>pazienti</strong>, sia dai<br />

medici.<br />

Tuttavia, questa ricerca indica che troppi <strong>pazienti</strong><br />

sono ancora rassegnati al loro destino in termini di<br />

rinite allergica e che tentano di conviverci senza<br />

ricorrere al medico.<br />

15


Viale Certosa, 191 - ang.via<br />

Tibullo, 20 151 Milano - Italia<br />

Tel. +39 02 33 45 41<br />

www.stallergenes.it<br />

Realizzazione : Ektopic -7988 - 06/08 - <strong>Stallergenes</strong> Communication Department

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