SpaoLithos. - Pro Loco di Spoleto

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28 SpaoLithos. SPOLETONOVANTA Si è aperta con un intenso omaggio a Piero Ruggeri, il secondo “tempo” della mostra “Pittura d’Italia. Paesaggi veri e dell’anima” che Marco Goldin propone a Castel Sismondo, la Rocca Malatestiana di Rimini, a corollario della grande esposizione “Da Rembrandt a Gauguin a Picasso. L’incanto della pittura. Capolavori dal Museum of Fine Arts di Boston. Se il “primo tempo” (dal 10 ottobre al 6 gennaio scorso) è stato dedicato ad un gruppo di artisti che affrontano il paesaggio in termini più rispondenti a ciò che viene percepito come il “reale”, certo mai in termini “fotografici” o oleografici, tuttavia proponendo luoghi apparentemente precisi e decrittabili, questo “secondo tempo” propone invece un paesaggio diventato quasi paesaggio dell’anima, racconto di una realtà trasfigurata e sublimata. Piero Ruggeri, maestro, recente- ArtisticaMente SKY 921 e TEF Channel sabato ore 21,45 PITTURA D’ITALIA Paesaggi veri e dell’anima. Una situazione in due tempi 06039 San Lorenzo di Trevi (Pg) - Tel. \Fax 0742.399472 - Cell. 349.7287244 www.agrinatalini.com - info@agrinatalini.com Relax e genuinità dei cibi... riscopri il vivere sano in un ambiente incontaminato mente scomparso, tra i più grandi dell’arte italiana ed europea del secondo Novecento, che Goldin ha da sempre molto amato e seguito, curando tra l’altro nel 2000 una tra le sue più grandi antologiche, in mo- L’olio extra vergine d’oliva Natalini è un olio di altissima qualità prodotto in quantità limitata, con olive raccolte a mano provenienti dalle colline di Trevi. L’estrazione dell’olio avviene con metodi meccanici e fisici tradizionali a freddo.Ci rivolgiamo direttamente ad un consumatore attento ed esigente alla qualità della vita che ha scelto come regola la prevenzione salutistica. Il risultato è un olio eccellente, dal colore verde smeraldo, con un profumo piacevolmente aromatico con un sapore delicatamente fruttato e dalle caratteristiche organolettiche uniche. ... e l’orto (ovviamente, biologico). do specifico dedicata proprio al tema della natura. Di Ruggeri, che avrebbe dovuto partecipare a questa mostra con due quadri inediti, sono in mostra dodici sceltissime opere dell’ultimo decennio in modo particolare. Il percorso si articola in opere di Guido Strazza, Claudio Olivieri, Mario Raciti, Mino Ceretti, Sergio Sermidi, Claudio Verna, Mariangela De Maria, Ennio Finzi, Paolo Patelli, Paolo Iacchetti, Roberto Casiraghi, Francesco Stefanini, Luiso Sturla, Raimondo Sirotti, Franco Pedrina, Vincenzo Politino, Loris Liberatori, Loreto Martina, Maurizio Pierfranceschi, Raffaele Rossi, Silvio Lacasella, Vincenzo Scolamiero, Piero Zuccaro, Maria Savino. Ogni artista è presente con due opere realizzate appositamente per questa mostra. q
eplica lunedì ore 23,10 un programma di Ilaria Rapacchio di Isabella Caporaletti Strixia Piuma Bianca è una bellissima civetta delle nevi. Bianca come il latte, appena un po’ di efelidi marroncino sulla punta delle ali e sul muso. Peccato che sia prigioniera di Isabella Caporaletti un umano, un tipo molto servizievole, se si pensa ai vassoi di carne macinata che le porta due volte al giorno. Strixia i vassoi vuoti li impila uno sopra all’altro. “Buongiorno!” le dice l’umano quando le porta la carne. “Buongiorno un cavolo!” risponde lei, ma quello proprio non capisce. A volte gli umani non capiscono proprio niente. “Se fai la brava domani ti porto a caccia!” “Io sono sempre brava, ma non credi che sarebbe meglio se non mi tenessi sul trespolo con le zampe legate? Niente. Quello è proprio sordo. Possibile? Eppure ce le ha le orecchie. Forse le orecchie umane sono diverse da quelle degli uccelli. O forse il mostro non capisce perché ha un cervello limitato. A caccia. Facile così eh? Se fossi io più grossa di te non mi verrebbe mai in mente di usarti come richiamo, sei sempre un sacco di patate, buono a nulla e puzzolente! E poi sai che trespolo ci “…Te ricordi” una commedia brillante in due atti di Danilo Chiodetti interpretata dalla compagnia teatrale “La Traussa”. È il 18 luglio, vado a Cortaccione per assistere alla rassegna teatrale un po’ titubante. Danilo Chiodetti è un mio collega, lavoriamo nella stessa banca e io non ho mai conosciuto un bancario con una forte vena artistica. Per giunta dopo una settimana di caldo soffocante, la sera è fresca, anzi c’è un vento proprio freddo, indossiamo velocemente le nostre felpe e ci accoccoliamo sulle sedie di plastica bianche che sembrano di ghiaccio sotto la luce fredda dei riflettori. Ho trascinato con me una mia amica pugliese che aveva qualche dubbio perché aveva paura di non capire il dialet- PIUMA BIANCA vorrebbe! Hi, Hi! Certo c’è proprio da ridere. Prigioniera come un allocco, in una gabbia senza bagno in mezzo ai miei escrementi, e lui si meraviglia di come metto in ordine i vassoi! È davvero stupido! E anche i suoi amici sono stupidi! Pensate che ieri è venuto uno vestito come lui, con le macchie verdi e marrone, come se così si potessero nascondere, poveri sciocchi! Insomma il nuovo venuto, scivoloso come una biscia d’acqua, mi ha chiamata barbagianni! Io, Strixia, la regina dei rapaci notturni! Paragonata a un piccolo barbagianni! Sciocco e ignorante direi!” Un giorno Strixia sente una vocina. “Il gufo! Voglio vedere il gufo!” “Ecco, gufo. Va bene che gli ignoranti non distinguono i rapaci notturni e li chiamano tutti gufo, ma insomma, un po’ di rispetto!” Il bambino la guarda e spalanca gli occhi. “Ma è una civetta! Una civetta delle nevi! Come quella di Harry Potter!” “Ora va meglio!” dice Strixia stupita guardando dritto negli occhi il simpatico ragazzino. to spoletino. Le dico che se si annoia o se sente freddo ce ne possiamo anche andare. La storia è semplice, una storia comune a tante famiglie che hanno vissuto durante la guerra. I protagonisti sono due anziani coniugi che si mettono a guardare l’album delle foto. E sulla scena prendono vita i ricordi della loro storia, in una sorta di ritorno al passato i coniugi rivivono gli avvenimenti più significativi: le difficoltà del lavoro, il matrimonio, l’avvento di una tecnologia inizialmente incomprensibile, i problemi di bilancio familiare, la nascita del primogenito, i piccoli imbrogli per sistemare i figli, amori e tradimenti, desideri e sogni di una generazione ove anche i più meritevoli, se privi di mezzi, non arrivavano oltre la Anno I - N. 1 - Marzo 2010 “Ciao!” la saluta il bimbetto. “Ciao!” rispose Strixia allargando le ali quel tanto che può visto che ci sono le sbarre. “Poverina! Sei prigioniera!” “Non combinare guai li dentro!” Sbraita lo stupido mentre traffica con arnesi vari nella stanza vicina. Il bimbetto spalanca la finestra, apre la gabbia e, senza proferire parola incita il volatile a fuggire. Stixia non capisce subito. Esce camminando sulle soffici zampe e si ferma a guardare il bimbo negli occhi come solo i rapaci notturni sanno fare. Il bimbetto le fa cenno di fare silenzio. Precauzione inutile: le civette sono silenziosissime. Con un saltello raggiunge il davanzale della finestra. Si gira a guardare di nuovo il bimbo. Lui le fa ciao con la manina, la stessa che aveva aperto quella malefica gabbia. Forse ci prenderà le botte per quello che ha fatto. Strixia Piuma Bianca respira l’aria fresca della sera, si gira ancora. Poi decide e si lancia in picchiata. Una piccola piuma bianca volteggia nell’aria, il fanciullo la prende e la mette in tasca. q COMPAGNIA TEATRALE LA TRAUSSA “TE RICORDI” di Isabella Caporaletti terza elementare. Nonostante la semplicità della storia, vero banco di prova per i giovani talenti, la comicità travolgente di Danilo e degli altri della compagnia ci fa letteralmente piegare in due dalle risate. La mia amica si sbellica e non ha bisogno della traduzione simultanea, tranne per qualche parola. Rido fino alle lacrime trascinata dalla carica di prorompente simpatia tanto da non sentire più il freddo. Ogni tanto una bella risata fa bene alla salute. A Danilo e alla Traussa va il merito di aver messo a disposizione del pubblico uno straordinario talento e al Centro Civico di Cortaccione il merito di aver realizzato un’iniziativa davvero divertente che, ci auguriamo, sarà la prima di una lunga serie. q 29
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