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Gianfranco Maris - Testimonianze dai lager

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quali prima mi sono soffermato, è che questo numero io dovevo capirlo in tedesco. Se non<br />

lo capivi in tedesco ogni volta che facevano l'appello prendevi delle gran botte. Allora<br />

diventava sì un riflesso automatico, io ricordo il mio numero in tedesco... Quando lo<br />

sentivo, dicevo "ich", sono qua. E così facevano gli altri, perché anche coloro che erano<br />

addirittura analfabeti il linguaggio del campo lo hanno subito appreso.<br />

E poi si è appreso quel linguaggio del campo che ha consentito… io ricordo sempre che<br />

21 nazionalità con 21 lingue diverse si sono parlati, si sono conosciuti, si sono compresi, si<br />

sono stimati, si sono rispettati, si sono aiutati.<br />

Vengo mandato in cava di pietra, e a questo punto forse io posso rapidamente procedere<br />

fino alla liberazione. In cava di pietra rimango il resto del mese di agosto, settembre,<br />

ottobre, novembre e dicembre. Poi vado a gennaio a lavorare nella colonna trasporto.<br />

Preciso meglio, sì, vado a lavorare nel colonna trasporto, quelli che trasportano da un'ala<br />

all'altra delle fabbriche il materiale, la Steyr, portano le casse, fanno il trasporto esterno.<br />

Ho sorvolato un passaggio: alla cava sotto Mauthausen ho lavorato i pochi giorni di<br />

agosto, dopo la quarantena. Poi vengo passato a Gusen 1, quindi il resto della mia<br />

deportazione lo passo in Gusen 1.Alla cava di Gusen 1 c'erano dei detenuti che<br />

operavano, mettevano mine per far saltare la parete. Le mine, i buchi per le mine per<br />

creare i fornelli venivano fatti con il martello pneumatico, facevano dei buchi, infilavano<br />

della gelatina, della dinamite, sistemandola secondo anche indicazioni del meister del<br />

lavoro, il meister civile, e poi si faceva saltare, crollava. Noi nella cava, (tranne quelli che<br />

erano addetti, e pochi, a questo lavoro del creare fornelli e mettere le mine,)<br />

trasportavamo soltanto il materiale. Allora lo trasportavamo o a spalle individualmente,<br />

oppure avendo quella che chiamavano gli spagnoli una barriquella, una barella, delle assi<br />

con due bastoni, uno davanti e uno di dietro, e si mettevano o più pezzi, oppure grossi

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