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Relazione 7. Mauro Ferri - IZS della Lombardia e dell'Emilia Romagna

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Istituto Zooprofilattico Sperimentale <strong>della</strong> <strong>Lombardia</strong> e <strong>dell'Emilia</strong> <strong>Romagna</strong><br />

"Bruno Ubertini”, Brescia - Via Bianchi, 9<br />

IL CACCIATORE: PRODUTTORE PRIMARIO<br />

Brescia, 05 Ottobre 2010<br />

CON IL PATROCINIO DELLA S.I.E.F.<br />

(Società Italiana di Ecopatologia <strong>della</strong> Fauna)<br />

ESPERIENZE<br />

IN EMILIA ROMAGNA<br />

<strong>Mauro</strong> <strong>Ferri</strong><br />

AUSL di Modena – Servizio Veterinario<br />

m.ferri@ausl.mo.it


IL TEMA DI QUESTO EVENTO<br />

FORMATIVO HA IL PREGIO DI ESSERE<br />

SEMPLICE ED ESPLICITO<br />

E GUADAGNA ULTERIORMENTE IN<br />

IMMEDIATEZZA SE PRECISIAMO LA<br />

POSSIBILE DESTINAZIONE DELLA<br />

SELVAGGINA CACCIATA DAL SINGOLO<br />

CACCIATORE


PRIMA PERO' TRATTIAMO DI UN DUBBIO CHE OGNI TANTO EMERGE:<br />

IL CACCIATORE PUO' VENDERE LA SELVAGGINA CACCIATA ?<br />

se Il CACCIATORE può quindi essere considerato un PRODUTTORE PRIMARIO<br />

nel caso ceda la selvaggina cacciata<br />

1)al COMMERCIO tramite un Centro di Lavorazione Selvaggina<br />

2) oppure DIRETTAMENTE al consumatore finale, o a un laboratorio di un esercizio al dettaglio o di una<br />

somministrazione<br />

DA ALCUNE PARTI SI OBIETTA E SI DOMANDA ...<br />

… ma la legge 157/92 vieta la vendita <strong>della</strong> fauna selvatica, eccezion fatta per 6<br />

specie elencate e fra queste mancano gli ungulati e i migratori. Come è<br />

possibile quindi senza incorre in una infrazione?<br />

RISPOSTA<br />

In realtà, legge statale 157/1992 alla mano, troviamo che la situazione è chiarita<br />

e contestualizzata prima dall'art. 12, comma 6 e poi dall'art. 21, comma 1, lett.<br />

bb) e lett. ee) come illustrano le due diapositive successive<br />

MA PER GLI ASPETTI FISCALI ?<br />

....data la complessa variabilità dei casi e delle condizioni possibili (agricoltore<br />

e cacciatore, cacciatore con redditi non da agricoltura, pensionato, CF, P. IVA<br />

…) è consigliabile che il singolo cacciatore, in quanto produttore primario, si<br />

consulti con il proprio patronato o sindacato o commercialista.


Legge 11 febbraio 1992 n.157<br />

Norme per la protezione <strong>della</strong> fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio<br />

Gazzetta Ufficiale n. 46 del 25-2-1992 - Suppl. Ordinario n. 41<br />

Art. 12<br />

(Esercizio dell'attività venatoria)<br />

6. La fauna selvatica abbattuta durante l'esercizio venatorio nel rispetto delle<br />

disposizioni <strong>della</strong> presente legge appartiene a colui che l'ha cacciata<br />

Art. 21<br />

(Divieti)<br />

1. E' vietato a chiunque:<br />

......<br />

bb) vendere, detenere per vendere, acquistare uccelli vivi o morti, nonchè<br />

loro parti o prodotti derivati facilmente riconoscibili, appartenenti alla fauna<br />

selvatica, che non appartengano alle seguenti specie: germano reale (anas<br />

platyrhynchos); pernice rossa (alectoris rufa); pernice di Sardegna (alectoris<br />

barbara); starna (perdix perdix); fagiano (phasianus colchicus); colombaccio<br />

(columba palumbus)<br />

....<br />

ee) detenere, acquistare e vendere esemplari di fauna selvatica, ad eccezione<br />

dei capi utilizzati come richiami vivi nel rispetto delle modalità previste dalla<br />

presente legge e <strong>della</strong> fauna selvatica lecitamente abbattuta, la cui<br />

detenzione viene regolamentata dalle regioni anche con le norme sulla<br />

tassidermia;


QUINDI; IL CACCIATORE PUO' VENDERE LA SELVAGGINA CACCIATA ?<br />

La Legge 157/1992 attribuisce innanzi tutto (art, 12, comma 6) la proprietà <strong>della</strong><br />

legittima cacciagione al cacciatore; inoltre non specifica una generale proibizione<br />

e anzi stabilisce una eccezione esplicita al divieto generale di detenere, acquistare<br />

e vendere fauna selvatica proprio per la selvaggina cacciata (art. 21, comma 1, lett.<br />

ee)).<br />

Precisa però (art. 21, comma 1, bb) specifiche eccezioni per gli UCCELLI di cui la<br />

detenzione, acquisto e vendita di capi interi o parti o derivati riconoscibili, è<br />

limitata a sole n. 6 specie e cioè a:<br />

germano reale<br />

pernice rossa<br />

pernice di Sardegna<br />

starna<br />

fagiano<br />

Colombaccio<br />

Infine, non risultano eccezioni di detenzione, acquisto e vendita di capi interi o<br />

parti o derivati riconoscibili, per i MAMMIFERI cacciabili<br />

FATTE SALVE LE EVENTUALI NORME LOCALI, SE PIU' RESTRITTIVE


IL CACCIATORE E LA SOMMARIA DESTINAZIONE<br />

DELLA SELVAGGINA CACCIATA<br />

CACCIATORE<br />

AUTOCONSUMO CESSIONE<br />

UNA SITUAZIONE VERAMENTE .....


QUESTA INFATTI LA POSSIBILE DESTINAZIONE DELLA SELVAGGINA CACCIATA<br />

SECONDO IL : REGOLAMENTI 852 - 853 - 854/2004/CE<br />

( AUTOCONSUMO )<br />

CACCIATORE<br />

CENTRO<br />

DI LAVORAZIONE<br />

SELVAGGINA<br />

COMMERCIO<br />

CESSIONE DIRETTA<br />

CONSUMATORE FINALE<br />

ESERCIZI AL DETTAGLIO<br />

SOMMINISTRAZIONE


E' NOTO<br />

CHE ANCHE IN AMBITO PROFESSIONALE (PURTROPPO)<br />

CONTINUA A CORRERE UNA OPINIONE DI QUESTO TIPO:<br />

… “LE SOLITE ESAGERAZIONI, ...LA CARNE DI<br />

SELVAGGINA VIENE COTTA TALMENTE E<br />

TANTO A LUNGO CHE QUESTO DI PER SE'<br />

BASTA E AVANZA A PREVENIRE I PROBLEMI”<br />

…dovuta a un mix di sia circa<br />

le alte caratteristiche qualitative, bromotalogiche e<br />

nutrizionali <strong>della</strong> carne di selvaggina correttamente gestita<br />

sia circa le esigenze <strong>della</strong> cucina veramente tradizionale per<br />

questo tipo di carni (ex: Austria).


MA VEDIAMO L'AMPIA VARIABILITA' DI COSA<br />

PUO' OFFRIRE UN CACCIATORE<br />

➔<br />

➔ SELVAGGINA PICCOLA E GROSSA<br />

➔ IN INVERNO, O IN UNA AFOSA ESTATE<br />

➔ SPARATA BENE, O MALE (MALRIDOTTA)<br />

➔ PULITA, O SPORCA (FANGO, ESCREMENTI..)<br />

➔ BEN UCCISA, PERSA E RITROVATA DOPO ORE, GRAZIATA O<br />

RECUPERATA DOPO ORE E ORE GIA' CADAVERE<br />

➔ DISSANGUATA BENE, O MALE<br />

➔ EVISCERATA SUBITO, O DOPO ORE<br />

➔ CACCIATA NEI PRESSI, O A ORE DI DISTANZA<br />

➔ RAFFREDDATA NEL PIU' BREVE TEMPO POSSIBILE, O MAI<br />

➔ BEN FREDDA, O BEN CALDA DI COFANO<br />

➔ CON VISCERI BIANCHI E ROSSI, O DEL TUTTO SENZA VISCERI<br />

➔ CAPO INTERO, O MANCANTE DI QUALCHE PARTE<br />

➔ FROLLATA IN PELLE<br />

➔ MACELLATA E SEZIONATA A CALDO E SUBITO CONGELATA<br />

IN PEZZI...e qui siamo palesemente nello spaccio clandestino..<br />

.....(l'elenco del peggio potrebbe continuare...)


CON UNA SIMILE BASE DI PARTENZA,<br />

DI FORNITURE DI BASSA O NULLA AFFIDABILITA',<br />

NULLA DI STRANO CHE SI SIA AFFERMATA<br />

UNA PSEUDO-TRADIZIONE<br />

CHE LIMITA L'USO DELLA CARNE DI SELVAGGINA<br />

PER LA PREPARAZIONE DI SUGHI E STRACOTTI<br />

FORTEMENTE INSAPORITI E SPEZIATI (ah! La mitica ,<br />

lastra tombale di tutti i saporacci...)<br />

IN NULLA LEGATI ALLA POTENZIALE ALTA QUALITA' DELLE<br />

CARNI DI PARTENZA CHE IN TUTTE LE CUCINE<br />

TRADIZIONALMENTE LEGATE ALLA CACCIA SONO UTILIZZATE<br />

PER RICETTE DI ALTA CUCINA, BASATE SU TAGLI SPECIFICI,<br />

PREPARAZIONI SEMPLICI, AMPIA GAMMA DI COTTURE, MENU<br />

ARTICOLATISSIMI


Cosa chiedono invece un consumatore finale,<br />

o un ristoratore o un dettagliante,<br />

un OSA insomma?<br />

PUO' ESSERE UTILE DARE UN'OCCHIATA AL PUNTO DI VISTA DI<br />

CHI USA LA CARNE DI SELVAGGINA NELLE PREPARAZIONI<br />

MA NON CONSIDERIAMOO L'USO DI CARNE COMMERCIALIZZATA<br />

DA UN CENTRO DI LAVORAZIONE SELVAGGINA.<br />

INFATTI LE INTERAZIONI POSITIVE E NEGATIVE FRA<br />

CACCIATORE E PRODUTTORE SI ESALTANO SOPRATTUTTO NEL<br />

CASO DELLA<br />

CESSIONE DIRETTA<br />

AL CONSUMATORE FINALE O A UN LABORATORIO ANNESSO AD<br />

UNA SOMMNISTRAZIONE O RIVENDITA AL DETTAGLIO


destinazione dei selvatici abbattuti nell’esercizio<br />

<strong>della</strong> attività venatoria<br />

accordi <strong>della</strong> Conferenza Stato Regioni e ProvvAutonome<br />

Rep. nn. 2470 e 2477 del 9.2.2007<br />

CESSIONE DIRETTA<br />

al consumatore finale o a laboratori annessi agli esercizi al dettaglio o di<br />

somministrazione a livello locale, di 500 capi di piccola selvaggina e di<br />

un capo di selvaggina di grossa taglia (ungulati), per cacciatore/anno. I<br />

capi ceduti devono essere INTERI, in pelle/penne, privati di stomaco e<br />

intestino ed accompagnati dai visceri. Per i cinghiali (completi di testa)<br />

obbligo di documentare la negatività per la Trichinellosi. Le parti non<br />

utilizzate seguono le norme di smaltimento applicabili nel singolo caso<br />

(famiglia, laboratorio, negozio, ristorante)<br />

obbligo di documentarne la provenienza con una dichiarazione scritta<br />

(Mod. 1) recante generalità ed indirizzo del cacciatore, data e luogo di<br />

origine (obbligo di tracciabilità e sicurezza per l’esercente…)<br />

12


LAY OUT DEI PROCESSI PRESSO UN RISTORATORE-ROSTICCIERE CON MENU DI E CON AMPIA GAMMA DI LAVORAZIONI E PREPARAZIONI<br />

INGRESSO<br />

MATERIE PRIME<br />

SELVAGGINA<br />

CACCIATA<br />

da un<br />

HACCP<br />

PREPARAZIONE DI<br />

SALUMERIA<br />

PROSCIUTTO SALUMI<br />

MAGAZZINO<br />

CELLA DI RACCOLTA<br />

IN PELLE - PENNA<br />

FRIGORIFERO DISPENSA<br />

CARNE SELVAGGINA IN<br />

TAGLI<br />

PREPARAZIONE DI ALIMENTI<br />

CRUDI<br />

CARPACCIO<br />

LOCALE- SPAZIO<br />

SPELLATURA<br />

SEZIONAMENTO<br />

CUCINA<br />

PREPARAZIONE IMPASTI ED<br />

ALIMENTI DA CUOCERE<br />

COTTURE<br />

ALTE, BASSE, VELOCI,<br />

LENTE<br />

CONSERVAZIONE A<br />

FREDDO<br />

PORZIONAMENTO<br />

ALIMENTI COTTI<br />

CONSERVAZIONE A<br />

FREDDO<br />

SERVIZIO IN SALA<br />

O A BANCO


opportunità per un OSA da un capo ben gestito fin dalle prime fasi dopo la caccia<br />

Quante porzioni da un capriolo? (peso<br />

medio: 15,5 kg)<br />

5,5 kg<br />

carne<br />

32 porzioni<br />

in tagli pregiati<br />

15,5 kg<br />

Eviscerato,<br />

in pelle<br />

6 kg<br />

Carne di selvaggina<br />

(parzialmente<br />

disossata) 0,5 kg<br />

macinato<br />

In tutto 37 porzioni<br />

Da: R. Winkelmayer, UniBO, 24.06.2009<br />

5 porzioni<br />

in macinato


opportunità per un OSA da un capo ben gestito fin dalle prime fasi dopo la caccia<br />

Quante porzioni da un cinghiale? (peso<br />

medio: 44 kg)<br />

20 kg<br />

Carne<br />

1117 porzioni<br />

in tagli pregiati<br />

44 kg<br />

eviscerato,<br />

In pelle<br />

23 kg<br />

Carne di selvaggina<br />

(parzialmente<br />

disossata)<br />

3 kg<br />

macinato<br />

30 porzioni<br />

da macinato<br />

In tutto: 147 porzioni<br />

Da: R. Winkelmayer, UniBO, 24.06.2009


E' INFATTI IMPORTANTE CHE<br />

CACCIATORE-PRODUTTORE PRIMARIO<br />

E<br />

O.S.A. e/o CONSUMATORE FINALE<br />

(ESERCENTE – RISTORATORE – PRIVATO)<br />

INTERAGISCANO INTEGRANDOSI PER GARANTIRE SICUREZZA E<br />

QUALITA' AL CONSUMATORE.<br />

GLI OPERATORI DELLA RISTORAZIONE DEVONO POTER<br />

QUALIFICARE IL LORO CACCIATORE-PRODUTTORE-FORNITORE<br />

IL CACCIATORE-PRODUTTORE PRIMARIO DEVE POTER<br />

COMPRENDERE IL MERITO E LE FINALITA' DI QUESTO PROCESSO<br />

E' EVIDENTE CHE LA FORMAZIONE NEL CACCIATORE DEVE ESSERE<br />

FATTA, PROMOSSA, AGGIORNATA, ESTESA POSSIBILMENTE A TUTTI


SE ESCLUDIAMO<br />

1 - L'AUTOCONSUMO non di interesse per la collettività<br />

2 - L'INOLTRO AD UN CENTRO DI LAVORAZIONE SELVAGGINA, di per sé<br />

ben regolamentato e vigilato nei processi<br />

POSSIAMO MEGLIO COMPRENDERE IN TUTTE LE SUE IMPLICAZIONI<br />

COSA SIGNIFICA <br />

LA CESSIONE DIRETTA AL CONSUMATORE FINALE E AL LABORATORIO<br />

ANNESSO A RIVENDITE AL DETTAGLIO O A SOMMINISTRAZIONE DI PASTI<br />

ottimo punto di valutazione <strong>della</strong> necessità di massimo sviluppo del<br />

applicato alla selvaggina cacciata, a partire dalla<br />

<br />

IN REALTA' LA DEL CACCIATORE IN IGIENE ETC..PORTA<br />

BENEFICI SIA ALLA COMMERCIALIZZAZIONE (per la quale è stata introdotta<br />

dal pacchetto igiene) MA ANCHE ALL'AUTOCONSUMO


AUTOCONSUMO<br />

IL CACCIATORE E LA PERSONA FORMATA<br />

NELLA DESTINAZIONE DELLA SELVAGGINA AL CONSUMO<br />

PERSONA FORMATA<br />

Mod. 2<br />

CON / SENZA VISCERI<br />

CACCIATORE<br />

CENTRO<br />

DI LAVORAZIONE<br />

SELVAGGINA<br />

COMMERCIO<br />

Mod. 1<br />

CON VISCERI<br />

CESSIONE DIRETTA<br />

CONSUMATORE FINALE<br />

ESERCIZI AL DETTAGLIO<br />

SOMMINISTRAZIONE


AUTOCONSUMO<br />

IL CACCIATORE FORMATO IN IGIENE<br />

NELLA DESTINAZIONE DELLAS ELVAGINA LA CONSUMO<br />

Mod. 2<br />

CON / SENZA VISCERI<br />

CACCIATORE<br />

&<br />

PERSONA FORMATA<br />

CENTRO<br />

DI LAVORAZIONE<br />

SELVAGGINA<br />

COMMERCIO<br />

Mod. 1<br />

CON VISCERI<br />

CESSIONE DIRETTA<br />

CONSUMATORE FINALE<br />

ESERCIZI AL DETTAGLIO<br />

SOMMINISTRAZIONE


RICORDIAMOCI<br />

IL PACCHETTO IGIENE AUSPICA L'ESTENSIONE DELLA<br />

FORMAZIONE IN IGIENE<br />

A TUTTI I CACCIATORI<br />

CIO' FA EMERGERE L'ESSENZIALITA' DI<br />

UN BINOMIO INSCINDIBILE<br />

CACCIATORE FORMATO<br />

CENTRO DI SOSTA O RACCOLTA DEI CAPI CACCIATI


AUTOCONSUMO<br />

SELVAGGINA IN CESSIONE DIRETTA<br />

ESERCIZI AL DETTAGLIO<br />

SOMMINISTRAZIONE<br />

CACCIATORE<br />

&<br />

PERSONA<br />

FORMATA<br />

cella frigorifera<br />

CENTRO DI SOSTA O RACCOLTA<br />

dei capi abbattuti<br />

Mod. 2<br />

CON / S. VISCERI<br />

Mod. 1<br />

(CON VISCER?I<br />

CONSUMATORE FINALE<br />

CENTRO<br />

DI LAVORAZIONE<br />

SELVAGGINA


I CASI SEGUITI EVIDENZIANO CHE I CACCIATORI<br />

APPREZZANO DEL<br />

CENTRO DI RACCOLTA<br />

LA POSSIBILITA' DI<br />

- DEPOSITARE AL PIU' PRESTO IL CAPO CACCIATO<br />

- FINIRE LA GIORNATA DI CACCIA SENZA - L'ASSILLO DELLA<br />

MACELLAZIONE<br />

- LASCIARE IL CAPO IN FROLLATURA E CUSTODITO<br />

- SFRUTTARE FINO A 7 GG PER DECIDERE COME DESTINARE<br />

IL CAPO FROLLATO E FREDDO A:<br />

- AUTOCONSUMO<br />

- UN C.d.L.S. RICONOSCIUTO<br />

- CESSIONE DIRETTA


CONDIZIONE IDEALE:<br />

AMBEDUE<br />

CON CELLA FRIGORIFERA<br />

HACCP:<br />

specifiche integrazioni per<br />

qualifica del fornitore<br />

spellatura<br />

toelettatura<br />

lavorazioni<br />

conservazione<br />

preparazioni<br />

con selvaggina in cessione diretta<br />

CACCIATORE P.P.<br />

cella<br />

frigorifera<br />

trasporto<br />

cella<br />

frigorifera<br />

preparati<br />

elaborati<br />

menu<br />

O.S.A.<br />

caccia<br />

laboratorio<br />

annesso a dettaglio<br />

o somministrazione


Regione E.R. - Province - AUSL<br />

CONSUMO CARNE DI SELVAGGINA<br />

OBIETTIVI<br />

•commercializzazione a norma<br />

•autoconsumo consapevole<br />

•cessione diretta sicura per l’acquirente<br />

STRUMENTI<br />

1. DETERMINA RER n. 015856 del 29/11/2007<br />

2. PROV.MO – SerVet : due corsi per persone formate 2006, 2009<br />

3. FORMAZIONE , 2010<br />

4. MATERIALE DIDATTICO formativo per cacciatori, 12 file di lezioni e<br />

ospuscoli scaricabili (2009) gratuitamente da:<br />

http://www.vet.unibo.it/Medicina+Veterinaria/Eventi/2009/06/ev_ispezione_carni_selvaggina.htm<br />

24


25<br />

UN GRUPPO TECNICO INTERDISCIPLINARE<br />

•REGIONE E.R.: Servizio Veterinario<br />

•REGIONE E.R.: Pianificazione faunistica<br />

•AUSL – SERV VETER: Modena, Bologna<br />

•UNIV BO: Facoltà di Medicina Veterinaria<br />

n. 6 addetti, per:<br />

FAVORIRE L’INTEGRAZIONE FRA LE NORMATIVE FAUNISTICHE E<br />

SANITARIE<br />

ADEGUARE LA NORMATIVA FAUNISTICO VENATORIA<br />

SUGGERIRE UNA LINEA PER UNA STRATEGIA DI SETTORE


REGIONE EMILIA ROMAGNA<br />

RECEPIMENTO DEI REGOLAMENTI 852 - 853 - 854/2004/CE<br />

1. accordi nn. 2470 - 2477 / 9.02.06 / Conf. perm. Stato-Regioni-ProvAut<br />

2. recepimenti a livello locale<br />

Regione Emilia <strong>Romagna</strong><br />

Deliberazione di Giunta n. 970/2007<br />

gruppo interdisciplinare<br />

2007-2009<br />

UffCaccia - AUSL- UniBO<br />

enfasi sulla cessione diretta<br />

1 capo/anno/cacciatore grosso capo<br />

500 capi/anno/cacciatore piccoli capi<br />

Determ. 015856 del 29/11/2007 del Resp. Serv. Veterin. Ig. Alim. RER:<br />

1 - autoconsumo<br />

2 - cessione diretta e centri sosta o raccolta (frigo di caccia)<br />

3 – commercializzazione Centri Lavorazione Selvaggina


DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 015856 DEL 29.11.2007<br />

DEL SERVIZIO VETERINARIO ED IGIENE DEGLI ALIMENTI<br />

INDICAZIONI TECNICHE PER LA COMMERCIALIZZAZIONE DI CARNI DI<br />

SELVAGGINA ABBATTUTA<br />

EVIDENZIA LE POSSIBILI DESTINAZIONI DELLA<br />

SELVAGGINA CACCIATA<br />

• AUTOCONSUMO<br />

• CESSIONE DIRETTA<br />

• COMMERCIALIZZAZIONE


STABILISCE LINEE GUIDA E AUSPICA LA REALIZZAZIONE DI<br />

1 - CENTRI DI LAVORAZIONE SELVAGGINA<br />

PER LA COMMERCIALIZZAZIONE DELLA SELVAGINA CACCIATA<br />

2 - CENTRI DI SOSTA O RACCOLTA<br />

PER IL SOLLECITO RAFFREDDAMENTO DEI CAPI ABBATTUTI, per favorire la finalità del<br />

punto 1<br />

enfasi sugli aspetti concreti per la sicurezza <strong>della</strong> filiera


POSSIBILITA’ DI SEMPLIFICARE LA PROCEDURA<br />

DI INVIO AI CENTRI DI LAVORAZIONE SELVAGGINA<br />

DEI CAPI SENZA VISCERI<br />

PREVIA ISPEZIONE DA PARTE DI<br />

PERSONALE FORMATE<br />

(CACCIATORI)<br />

COME PREVISTO<br />

DAL REG. CE 853/2004, ALL. III, SEZ. IV, CAP. 1


IL PACCHETTO DIDATTICO REGIONALE<br />

PER ABILITARE PERSONE FORMATE (CACCIATORI)<br />

almeno n. 42 ORE complessive<br />

con crediti riconosciuti di n. 36 ore per cacciatori già abilitati alla selezione<br />

ACCREDITAMENTO AUSL del corso<br />

REGISTRAZIONE presenze (max 40 p.)<br />

ISTRUTTORI accreditati<br />

MATERIALE DIDATTICO ufficiale<br />

TEST entrata- uscita<br />

VALUTAZIONE corso<br />

ATTESTATO di abilitazione<br />

ISTRUTTORI ACCREDITABILI:<br />

• MATERIE 2-3: VETERINARIO abilitato all’esercizio <strong>della</strong> professione<br />

• MATERIA 4: docente con CURRICULUM ADEGUATO al caso


UN OBIETTIVO PRINCIPALE …<br />

avere adatti alla ispezione post mortem per i capi da avviare ai Centri di<br />

Lavorazione<br />

... DAI MOLTI BENEFICI COLLATERALI<br />

1. autoconsumo più consapevole<br />

2. cessione diretta responsabilizzata<br />

3. educazione igienico sanitaria permanente di persone esposte alle ZONOOSI<br />

RICREAZIONALI (malattie riemergenti ed emergenti, vettori autocotoni ed alloctoni)<br />

4. valorizzazione di un consumo di nicchia, importante ed in crescita<br />

5. …aggiornamento degli operatori di sanità pubblica<br />

31<br />

dal maggio 2009<br />

PACCHETTO DIDATTICO PER ABILITARE<br />

IL PERSONALE FORMATO<br />

7 file pdf, 237 slides


Traccia minima sufficiente<br />

Integrabile secondo esigenze ed<br />

esperienza locali<br />

STRUMENTI DIDATTICI<br />

PER LE TRE MATERIE<br />

CANONICHE<br />

ESEMPI DI MACELLAZIONE<br />

PER AUTOCONSUMO,<br />

A SCOPO DIDATTICO<br />

+ le LETTURE CONSIGLIATE<br />

7 file PDF, n. 273 slide<br />

supporti digitali<br />

stampabili BN a 2-4 slide/pagina


- Winkelmeyer et Al., Wildbret-direktvermarktung, 200<strong>7.</strong> file con trad. di un<br />

capitolo<br />

- Winkelmayer et Al., Wildbret- Hygiene, 2008. file con trad. di tutto il testo<br />

- FSA – THE WILD GAME GUIDE, & photo Annex. 2008. files originali e file<br />

di traduzione<br />

- Aggiornamenti annuali dal Piano Regionale Monitoraggio Sanitario Fauna<br />

Selvatica, 2006-2007-2008, 2009, ...<br />

33<br />

LETTURE INTEGRATIVE<br />

inserite nel pacchetto formativo<br />

per l'aspetto igienico-ispettivo e operativo


Winkelmayer Paulsen Lebersorger Zedka,<br />

Wildbret- Hygiene<br />

Das Buch zur Guten Hygienepraxis bei Wild<br />

Zentralstelle Österr. Landesjagdverbände, Wien<br />

2008<br />

220 pagg., 207 immagini, 11 tavole<br />

ISBN 978-3-9501873-3-5<br />

file con traduzione del testo<br />

DA USARSI CON IL MANUALE<br />

CENTRI DI LAVORAZIONE SELVAGGINA<br />

un manuale di buona pratica per ispettori ed operatori


CESSIONE DIRETTA DI SELVAGGINA<br />

un manuale di buona pratica per ispettori ed operatori<br />

Winkelmeyer Paulsen Lebersorger Zedka<br />

Wildbret-Direktvermarktung<br />

Hygiene - Zerwirken - Gesetze - Vermarktung<br />

2007<br />

176 pag, 165 immagini a colori<br />

ISBN 978-3-9501873-2-8<br />

€ 16,00<br />

file con traduzione <br />

da usarsi col testo a fronte


F.S.A.<br />

THE WILD GAME GUIDE<br />

A GUIDE TO THE HYGIENE REGULATIONS FOR PEOPLE<br />

WHO SHOOT WILD GAME AND<br />

SUPPLY IT IN-FUR OR IN-FEATHER OR AS SMALL<br />

QUANTITIES OF WILD GAME MEAT<br />

2008<br />

&<br />

Allegati fotografici<br />

vedi i due file originali<br />

vedi i due file tradotti


**, Il Corretto Trattamento Igienico – Sanitario delle carni di selvaggina,<br />

ProvBL-USSL BL-UniPD; 200<strong>7.</strong> pdf<br />

Berzieri Mazzamurro, CACCIA DI SELEZIONE, ProvBO, 2008 . Chiedere a<br />

ProvBO copia del manuale<br />

**, I rischi delle zoonosi, Regione Piemonte; 2008. file pdf<br />

37<br />

LETTURE INTEGRATIVE<br />

inserite nel pacchetto formativo<br />

di interesse per l'autoconsumo evoluto


IL CORRETTO TRATTAMENTO<br />

IGIENICO – SANITARIO DELLE<br />

CARNI DI SELVAGGINA<br />

PROV. BELLUNO<br />

ULSS n. 1 BELLUNO<br />

UNIV PADOVA<br />

file disponibile<br />

per l’autoconsumo<br />

38


Berzieri E. Mazzamurro G.<br />

CACCIA DI SELEZIONE nel<br />

rispetto delle regole e <strong>della</strong> fauna per<br />

esaltare la qualità delle carni<br />

2008<br />

pgg. 96<br />

Provincia di Bologna<br />

per l’autoconsumo<br />

per copie: chiedere info presso ProvBO


libero accesso al <br />

Scarica da qui<br />

i 7 file del <br />

In tutto: < 4 Mb<br />

http://www.sief.it<br />

percorso, dalla homepage, clicca su:<br />

1. Vai al sito<br />

2. Materiale sief<br />

3. Ispezione delle carni di selvaggina<br />

4. Materiali scaricabili: presentazioni del corso<br />


libero accesso A TUTTO il <br />

http://www.vet.unibo.it/Medicina+Veterinaria/Eventi/2009/06/ev_ispezione_carni_selvaggina.htm<br />

scarica da qui<br />

i 7 file del <br />

e TUTTI i file delle letture<br />

consigliate


+ PERSONE FORMATE<br />

+ CACCIATORI ISTRUITI<br />

L’EFFETTO VOLUTO …<br />

COMMERCIALIZZAZIONE<br />

AUTOCONSUMO<br />

CESSIONE DIRETTA


• PERSONALE FORMATO: n. 187 abilitati (già tutti abilitati rilevatori<br />

biometrici), 4 corsi<br />

• n° 2 CENTRI DI LAVORAZIONE SELVAGGINA, riconosciuti per grossa<br />

selvaggina (11 in Regione<br />

• n° 5 CENTRI DI SOSTA O RACCOLTA DEI CAPI ABBATTUTI,<br />

registrati<br />

• ... Imprecisabili: armadi e piccole celle frigorifere da autoconsumo<br />

43<br />

… I RISULTATI<br />

EFFETTI DIRETTI DELLA FORMAZIONE<br />

Modena, 2006-2009<br />

.... 2010<br />

Provincia di Bologna: 1° corso attivato<br />

Provincia di Reggio E.. 1° corso attivato


chiusura del cerchio:<br />

dal cacciatore agli esercenti


slide dal corso<br />

per ristoratori<br />

AFV LA MANDRIA<br />

Moncerrato MO<br />

12 marzo 2010<br />

L’INTRODUZIONE IN RISTORANTE<br />

DELLA SELVAGGINA CACCIATA<br />

CEDUTA DIRETTAMENTE<br />

DAL CACCIATORE<br />

AL CONSUMATORE FINALE<br />

una opportunità nuova da gestire<br />

razionalmente<br />

Maurizio Ferraresi - <strong>Mauro</strong> <strong>Ferri</strong><br />

AUSL di Modena - Servizio Veterinario


slide dal corso<br />

per ristoratori<br />

u<br />

UN TEST: CAPRIOLO in CESSIONE DIRETTA<br />

12 RISTORATORI<br />

traghettati dal SUGO di selvaggina<br />

a: CARPACCIO, ROASTBEEF, TAGLIATA,<br />

NODINI, STRACCETTI, BRACIOLINE, SELLA ...<br />

(prep. a crudo, cotture da 3 a 10 min)


slide dal corso<br />

per ristoratori<br />

IMPORTANTE<br />

IL CACCIATORE ACCOMPAGNA il capo ceduto con il Mod.<br />

1, che è una dichiarazione di legittimità e di tracciabilità<br />

MA NON<br />

fornisce alcuna garanzia sanitaria, eccezion fatta per la<br />

negatività trichinoscopica (accompagna il Mod. 1) nel cinghiale<br />

Il ristoratore che la acquisce DEVE gestire l’acquisizione in<br />

modo responsabile perché DEVE GARANTIRE il consumatore<br />

Ciò spiega l’importanza <strong>della</strong> tracciabilità (Mod. 1) e di alcune<br />

attenzioni e procedure che sono a suo carico


slide dal corso<br />

per ristoratori<br />

MOLTA ATTENZIONE !!<br />

Il ristoratore pertanto DEVE esaminare bene il capo prima<br />

dell’ingresso, quindi<br />

ESCLUDERE<br />

ad esempio capi<br />

• anomali (diarrea, malattie del pelo,..)<br />

• troppo sporchi (fango anche nel )<br />

• (colpi all’intestino, …)<br />

• recuperati dopo molte ore di ricerca del , con assoluta<br />

esclusione di capi rinvenuti morti<br />

• non eviscerati<br />

• tenuti in bagagliaio per più di un’ ora dopo la caccia<br />

• da un Centro di raccolta, ma trasportati senza contenitore termico o<br />

con un c.t. ma per troppo tempo, ...<br />

• morsicati da animali<br />

• …….


slide dal corso<br />

per ristoratori<br />

ATTENZIONE ! ! !<br />

Un cacciatore può direttamente<br />

CEDERE AL CONSUMATORE FINALE<br />

ma deve rilasciare una dichiarazione scritta, che<br />

accompagna la selvaggina, detta<br />

MOD. 1<br />

questa dichiarazione contiene informazioni su<br />

CHI E’ che cede, COSA, da DOVE, QUANDO e A CHI cede<br />

49


slide slide dal dal corso corso<br />

per per ristoratori ristoratori<br />

MOD. 1<br />

CESSIONE DIRETTA DI SELVAGGINA<br />

Dichiarazione di provenienza dei prodotti, in base alle disposizioni del Reg. CE 178/2002 relativi alla<br />

rintracciabilità.<br />

.<br />

(compilare in stampatello e firmare per esteso)<br />

Data…………………….. Dichiarazione n°…………………..……..<br />

Il sottoscritto abbattitore……………………………………………………………….…………….<br />

residente (indirizzo completo) ………………………………………………….…………………..<br />

……………………………………………………………………………………….…………………<br />

data dell’abbattimento………………………ora dell’abbattimento……………………….………<br />

comune e luogo dell’abbattimento……………………………………………………….<br />

elenco delle specie abbattuta di selvaggina selvatica grossa o di selvaggina selvatica piccola:<br />

specie grossa …………………………n° fascetta ( se dovuto)……………..……..<br />

specie piccola…………………………………….., n° ……<br />

specie piccola …………………………………….., n° ……<br />

specie piccola …………………………………….., n° ……<br />

specie piccola …………………………………….., n° ……<br />

specie piccola …………………………………….., n° ……<br />

specie piccola …………………………………….., n° ……<br />

specie piccola …………………………………….., n° ……<br />

Cede il/i suddetto/i capo/i al consumatore finale, all’esercizio di commercio, all’esercizio di somministrazione :<br />

………………………………………………………………………………………………………….<br />

………………………………………………………………………………………………………....<br />

Firma dell’abbattitore…………………………..….….<br />

Da compilare in triplice copia: una per il cacciatore, una al destinatario <strong>della</strong> selvaggina, una al Servizio veterinario<br />

competente per territorio di abbattimento, specificando generalità o ragione sociale ed indirizzo <strong>della</strong> destinazione<br />

50


slide slide dal dal corso corso<br />

per per ristoratori ristoratori<br />

AFV LA MANDRIA, Moncerrato (MO), 12 marzo 2010<br />

PRIMA ESPERIENZA FORMATIVA<br />

CON ESERCENTI INTERESSATI ALLA CESSIONE DIRETTA DA<br />

PARTE DEL CACCIATORE<br />

<strong>Ferri</strong> & Ferraresi … e 4 ottimi specialisti in menu<br />

UN BREVE MODULO IN 4 FASI<br />

1. aula: requisiti strutturali, integrazioni dell’HACCP, procedure, criticità, qualifica<br />

del fornitore<br />

2. laboratorio: dimostrazione pratica su capo frollato in pelle: spellatura,<br />

distacco parti e sezionamento tagli pregiati<br />

3. cucina: dimostrazioni di preparazioni a veloce e moderata cottura<br />

4. tavola: abbinamenti e degustazioni<br />

51


integrazione<br />

HACCP<br />

ALIMENTO<br />

SELVAGGINA<br />

CACCIATA<br />

CEDUTA<br />

DIRETTAMENTE<br />

DAL<br />

CACCIATORE<br />

IN PELLE /<br />

PENNA<br />

slide dal corso<br />

per ristoratori<br />

PERICOLO<br />

BIOLOGICO<br />

POSSIBILE PRESENZA DI<br />

ORGANI E TESSUTI ANOMALI<br />

CAUSA PATOLOGIE INFETTIVE<br />

E INFESTIVE<br />

ASCESSI DA FERITE<br />

PREGRESSE<br />

CONTAMINAZIIONE DA<br />

TERRICCIO? (SPORE)<br />

CAPO RECUPERATO DOPO<br />

FERIMENTO? (CADAVERE,<br />

SOFFERENTE)<br />

FATTORE STAGIONE CALDA<br />

CONTROLLI IN<br />

ACCETTAZIONE<br />

CAPO PROVENIENTE DA:<br />

ZONA DI CACCIA QUANTO<br />

LONTANA?<br />

CARCASSA TIEPIDA O<br />

CALDA?<br />

(*) ?<br />

CENTRO DI RACCOLTA<br />

MANTENUTO LA<br />

CATENA DEL FREDDO<br />

0 - 4° C?<br />

MISURE PREVENTIVE E<br />

AZIONI CORRETTIVE<br />

TRASFERIRE SUBITO ( POCHI<br />

MINUTI DAL RICEVIMENTO) IN<br />

CELLA FRIGORIFERA<br />

CONSERVARE A


mano pulita<br />

coltello sanificato<br />

mani lavate e sanificate<br />

guanti monouso<br />

mano sporca<br />

cesta di raccolta<br />

slide dal corso<br />

per ristoratori<br />

PELLE<br />

è anche un<br />

GUSCIO PROTETTIVO<br />

per la carne<br />

se assicuriamo<br />

INTEGRA<br />

ASPORTATA CON ATTENZIONE<br />

• MANO , sulla pelle<br />

• MANO <br />

• COLTELLO SANIFICATO<br />

• CESTA, sacco, …<br />

53


integrazione<br />

HACCP<br />

ALIMENTO<br />

SELVAGGINA<br />

CACCIATA<br />

CEDUTA<br />

DIRETTAMENTE DAL<br />

CACCIATORE<br />

IN PELLE / PENNA<br />

slide dal corso<br />

per ristoratori<br />

PERICOLO<br />

CHIMICO- FISICO<br />

A - Presenza di:<br />

-TERRICCIO<br />

-OSSA FRANTUMATE<br />

-SASSI<br />

-PIOMBO<br />

PALLINI<br />

PALLA<br />

FRAMMENTI<br />

MICROFRAMMENTI<br />

B -area di provenienza METALLI<br />

PESANTI E VISCERI<br />

CONTROLLI IN<br />

ACCETTAZIONE<br />

SULLA CARCASSA,<br />

MACROSCOPICI<br />

MISURE PREVENTIVE E<br />

AZIONI CORRETTIVE<br />

RIFIUTO DEL<br />

PRODOTTO NON CONFORME<br />

ADEGUATA TOELETTATURA<br />

PIOMBO:<br />

TOELETTATURA DI AREE DI<br />

IMPATTO, DEFLAGRAZIONE E<br />

TRAGITTO<br />

OPERANDO CON ESCISSIONE<br />


slide dal corso<br />

per ristoratori<br />

dove finisce il Piombo di<br />

una palla che ha<br />

abbattuto un animale?


IL DESTINO DEL PIOMBO<br />

palla, pallini e grossi frammenti sono di più immediata possibilità di gestione<br />

ma microframmenti e i “nanoframmenti” sparsi lungo le aree di impatto e<br />

percorso nei tessuti richiedono soprattutto una “escissione a larga base”<br />

prima dopo<br />

slide dal corso<br />

per ristoratori<br />

PALLA UNICA<br />

questa parte del<br />

proiettile, in piombo,<br />

manca e si è persa in<br />

macro e microframmenti<br />

nell’impatto e lungo il<br />

tragitto nel corpo<br />

resti del piombo ancora<br />

attaccati alla blindatura<br />

la parziale blindatura in rame è<br />

stata deformata dall’impatto e dal<br />

tragitto nel corpo


SE POI SI TRATTA DI PALLINI SPARSI......NON SIAMO SOLO NEL<br />

E NELLA DI VERA SELVAGGINA.....<br />

slide dal corso<br />

per ristoratori<br />

pallini, pallettoni, e microframmenti sparsi lungo le aree di impatto, percorso ed<br />

uscita sono più subdoli, come la possibilità di contaminazione batterica<br />

Da: R. Winkelmayer, UniBO, 24.06.2009, modificato


slide dal corso<br />

per ristoratori<br />

QUALIFICA DEL FORNITORE<br />

dalla Determina RER n. 15856 del 29.11.2007<br />

REFRIGERAZIONE e CELLA DI RACCOLTA<br />

La refrigerazione dei capi cacciati deve iniziare nel più breve lasso di tempo dall’abbattimento<br />

e raggiungere una temperatura in tutta la carne non superiore a 7°C.<br />

Per facilitare le operazioni di raffreddamento, nell’impossibilità di avviare le carcasse<br />

immediatamente ad un Centro di lavorazione, queste potranno essere trasportate in un primo<br />

momento in un “centro di sosta o centro di raccolta”, ben identificato e funzionale al luogo di<br />

abbattimento, già autorizzato ai sensi <strong>della</strong> legge 283/62 o registrato ai sensi del Reg. n.<br />

852/04/CE, art. 6, comma 2.<br />

Per centro di sosta o centro di raccolta si intende un “Punto di raccolta e controllo dei capi<br />

abbattuti” o una “Casa di caccia”, dotato di pareti e pavimenti facilmente lavabili, acqua pulita,<br />

di una cella frigorifera di capacità idonea a contenere le carcasse non accatastate e di appositi<br />

contenitori per i visceri degli animali e degli altri scarti non destinati al consumo umano. Resta<br />

inteso che nei centri di raccolta devono essere rispettati i requisiti gestionali previsti dal Reg. n.<br />

852/04/CE e dovrà essere tenuto un registro di carico e scarico dei capi conferiti, al fine <strong>della</strong><br />

rintracciabilità.


RECENTI ORIENTAMENTI DEI CACCIATORI MODENESI<br />

PER REALIZZARE LE LORO <br />

n. 3 già registrate, n° 3 in allestimento<br />

Gusciola (MO), giugno 2010<br />

rilevamento biometrico<br />

cella frigorifera !<br />

WC, lavandino, boiler<br />

magazzino, sala riunioni


IL CENTRO DI SOSTA O RACCOLTA DEI CAPI ABBATTUTI<br />

OCCASIONE CONCRETA DI MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA E DELLA QUALITÀ ALIMENTARE<br />

FERRARESI & FERRI, 2010<br />

poster dal convegno di<br />

Modena, 18-19/06/2010<br />

CAMPO<br />

CASA DI CACCIA CON<br />

CENTRO<br />

DI SOSTA<br />

DEI CAPI ABBATTUTI<br />

CELLA FRIGORIFERA<br />

DEL CENTRO DI SOSTA<br />

UTILIZZO<br />

AUTOCONSUMO<br />

CESSIONE DIRETTA<br />

COMMERCIALIZZAZIONE<br />

ABBATTIMENTO<br />

IUGULAZIONE - EVISCERAZIONE<br />

ISPEZIONE<br />

(PERSONA FORMATA)<br />

CONTROLLO BIOMETRICO<br />

CELLA FRIGORIFERA<br />

DEPOSITO<br />

FROLLATURA<br />

Corso<br />

ex: Allegato III,<br />

cap. l sez. lV, del<br />

Reg. n. 853/04/CE<br />

TRACCIABILITÀ<br />

Registro di carico/scarico<br />

•CONSUMATORE FINALE<br />

•ESERCIZII AL DETTAGLIO<br />

•SOMMINISTRAZIONE<br />

CENTRO DI LAVORAZIONE SELVAGGINA


… MOLTI BENEFICI DIRETTI E COLLATERALI<br />

1. autoconsumo più consapevole<br />

2. commercializzazione di una prodotto ad alto valore aggiunto<br />

3. cessione diretta e responsabilizzata di un prodotto del territorio<br />

4. educazione igienico sanitaria permanente sulle ZONOOSI<br />

RICREAZIONALI (malattie riemergenti ed emergenti, vettori<br />

autocotoni ed alloctoni) e sulle ZOONOSI ALIMENTARI<br />

5. valorizzazione di un consumo di nicchia, importante ed in crescita<br />

6. …aggiornamento degli operatori di sanità pubblica<br />

61<br />

FORMAZIONE DEL CACCIATORE<br />

IN MATERIA DI IGIENE


uomo, animali domestici e selvatici<br />

condividono ambienti ed agenti infettivi e parassitari<br />

slide esempio dal corso<br />

un cacciatore:<br />

frequenta habitat silvestri,<br />

spesso col cane, manipola<br />

il carniere, trasporta cani e<br />

carnieri da/verso habitat<br />

anche lontani<br />

habitat<br />

habitat<br />

habitat<br />

rispetto ad altre categorie, un cacciatore ed il suo cane hanno maggiori possibilità di entrare<br />

in contatto con una zoonosi ad ecologia silvestre 62


slide esempio dal corso<br />

ZOONOSI E TEMPO LIBERO<br />

<strong>Mauro</strong> <strong>Ferri</strong><br />

Servizio Veterinario Azienda USL Modena<br />

per un nuovo approccio all’igiene<br />

per la prevenzione delle zoonosi ricreazionistiche<br />

divulgazione di corrette pratiche igieniche fra escursionisti,<br />

cacciatori, fungai, trifolari, pescatori etc..<br />

63


slide esempio dal corso<br />

CANI, da caccia e non<br />

• ISCRIZIONE ALL’ ANAGRAFE CANINA NEL<br />

COMUNE DI RESIDENZA<br />

• AGGIORNAMENTO IN CASO DI CESSIONE /<br />

ACQUISIZIONE<br />

• PASSAPORTO E VACCINAZIONE<br />

ANTIRABBICA, PER U.E. E CH ….utile anche<br />

per Nord-Est italiano !!<br />

• PASSAPORTO, VACCINAZIONE E TEST<br />

SIEROLOGICO ANTIRABBICO, TRATTAMENTO<br />

ANTIZECCHE E ANTIELMINTI PER EI, UK, S, M,<br />

N e paesi europei ed extrauropei con rabbia<br />

endemica<br />

Rabbia?<br />

accinami, io<br />

non perdo il<br />

fiuto !<br />

64


slide esempio dal corso<br />

La tick tweezers funziona come una<br />

penna. Premendo (1) la clip la<br />

tenaglietta sta aperta e rilasciandola (2)<br />

tenendola aderente alla pelle stringe<br />

bene la testa <strong>della</strong> zecca (adulto o ninfa<br />

che sia). Un semplice strappo stacca la<br />

zecca dalla sua sede e ci permette di<br />

schiacciarla con un batuffolo di cotone<br />

prima di gettarla.<br />

Sul punto di stacco usare solo un buon<br />

disinfettante, NON COLORATO !<br />

NIENTE ANTIBIOTICI, neanche in pomata<br />

65<br />

PINZETTE STACCAZECCHE<br />

conformi<br />

1 2<br />

Nota: questa procedura è corretta per le zone con rischio MdL. Se in zona prevale il rischio TIBOLA (o altre<br />

Rickettsiosi) questa procedura di stacco permette di conservare un buon campione di zecca da sottoporre alla<br />

identificazione da parte dello specialista che stabilirà come procedere con la terapia


slide esempio dal corso<br />

LEISHMANIOSI<br />

• Malattia emergente nelle zone a microclima mediterraneo (in ER:<br />

zona pedecollinare)<br />

• Parassita monocellulare con un ciclo complesso simile a quello <strong>della</strong><br />

malaria<br />

• Il parassita viene diffuso da cani malati a cani sani dai pappataci<br />

(flebotomi), piccoli insetti ematofagi.<br />

• ZOONOSI: l’uomo si ammala se è punto da pappataci che hanno<br />

punto cani ammalati<br />

• PREVENZIONE: sui cani apporre un collare anti pappataci, trattare<br />

con insetticidi nella zona <strong>della</strong> cuccia, test annuale sul sangue dei<br />

cani (tutte e tre le cose!)<br />

• I flebotomi non sono bloccati dalle zanzariere (perché troppo<br />

piccoli: sono ¼ delle comuni zanzare!)<br />

66


UNA FINALITA’ SOCIALE BEN PIU’ AMPIA<br />

Una parte del modulo formativo per il cacciatore formato,<br />

come contributo nella prevenzione delle ZOONOSI<br />

RICREAZIONISTICHE rimergenti ed emergenti, può<br />

essere utilizzata anche da:<br />

»agricoltori e addetti del settore<br />

»escursionisti, anche occasionali<br />

»pescatori<br />

»fungai, trifolai<br />

»birdwatchers<br />

dal 20 al 50% <strong>della</strong><br />

popolazione !!<br />

»…chiunque frequenti gli agroecosistemi<br />

QUINDI . Un ragione di più per il libero accesso al


CONSUNTIVO<br />

FORMAZIONE<br />

&<br />

INFORMAZIONE<br />

CORSI PER CACCIATORI, per , Modena: 2006-2009<br />

1. EVENTI INFORMATIVI allevatori, cacciatori, escursionisti , Modena, Bologna, FC, RE:<br />

2002-2010<br />

2. CORSI AGGIORNAMENTO PER VETERINARI , Modena: gennaio 2010<br />

3. CORSI PER ESERCENTI, Modena: Marzo 2010<br />

4. CORSO Interregionale AUSL-SIEF-SIMeVeP: 18-19 giugno 2010, Modena<br />

5. Prov. di Bologna: 1° corso per persone formate<br />

6. Prov. di Reggio Emilia: 1° corso per persone formate<br />

<strong>7.</strong> ….. ma servono anche altri canali di informazione e formazione. Quali e come ?<br />

C'è davvero bisogno del massimo impegno di tanti soggetti, pur diversamente competenti<br />

68


UN ROASTBEEF SE NON UN<br />

CARPACCIO DI CAPRIOLO O<br />

CERVO O UNA LOMBATA DI<br />

CINGHIALE O UNA SELLA DI<br />

LEPRE RICHIEDONO CHE IL<br />

ABBIA UNA ADEGUATA<br />

E AGGIORNATA FORMAZIONE IN<br />

IGIENE, ASSOLUTAMENTE<br />

CONVERGENTE CON QUELLA DEL<br />

RISTORATORE O DETTAGLIANTE<br />

SUO E<br />

CON LE ESIGENZE DEL<br />

CONSUMATORE<br />

GRAZIE DELL'ATTENZIONE

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