La malattia della luna - Anac
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VETERINARIA<br />
Chi ha familiarità con i cavalli ha sicuramente sentito parlare o<br />
purtroppo ha avuto casi di cavalli affetti da mal <strong>della</strong> <strong>luna</strong>, <strong>malattia</strong><br />
molto diffusa e purtroppo difficilmente curabile.<br />
Il termine mal <strong>della</strong> <strong>luna</strong> è un term i n e<br />
obsoleto, ma entrato nell'uso corre n t e<br />
come tanti altri termini di uso gergale nel<br />
mondo del cavallo. I termini più pre c i s i<br />
sono iridociclite, oftalmia periodica o più<br />
esattamente uveite ricorrente, che<br />
definisce così una infiammazione che si<br />
r i p r esenta di tanto in tanto a carico<br />
dell’uvea che è il tappeto riccamente<br />
vascolarizzato che riveste l'occhio . I<br />
cavalli colpiti da uveite ricorre n t e ,<br />
manifestano una grande variabilità di<br />
sintomi che interessano però sempre<br />
l'occhio, a seconda <strong>della</strong> intensità dello<br />
stato infiammatorio il cavallo può<br />
m a n i f e s t a r e via via una semplice<br />
lacrimazione, arrossamento <strong>della</strong><br />
congiuntiva, opacamento delle stru t t u re<br />
visibili (cornea, cristallino), fastidio alla<br />
luce (fotofobia) che si manifesta tenendo<br />
l'occhio chiuso. Essendo l'occhio molto<br />
dolente il cavallo è poco trattabile. Di<br />
solito i primi sintomi si presentano tra i 4<br />
e gli 8 anni di età. Una volta al superata la<br />
fase acuta i sintomi possono ripresentarsi<br />
ad intervalli di tempo più o meno lunghi<br />
variabili da settimane a mesi e ogni<br />
attacco <strong>della</strong> <strong>malattia</strong> causa dei danni<br />
p e r manenti di gravità variabile alle<br />
strutture dell'occhio, in particolare quelle<br />
p rofonde. <strong>La</strong> successione degli attacchi<br />
p o rta alla perdita funzionale dell'occhio<br />
per cui il cavallo diventa cieco. Possono<br />
essere colpiti uno o entrambi gli occhi, se<br />
viene colpito uno solo può essere colpito<br />
successivamente l’altro e di conseguenza il<br />
cavallo può diventare cieco. L'uveite<br />
r i c o rrente è una <strong>malattia</strong> autoimmune<br />
o v v e ro il cavallo produce degli anticorpi<br />
c o n t ro i propri tessuti a seguito di una<br />
infezione all'interno dell'occhio.<br />
N o rmalmente esiste una barriera tra il<br />
sangue e i liquidi all'interno dell'occhio.<br />
Se un agente infettante di tipo particolare<br />
riesce a penetrare all'interno dell'occhio,<br />
rompe questa barriera e richiama al suo<br />
i n t e r no gli anticorpi che l'org a n i s m o<br />
p r oduce per combatterlo. Gli esiti di<br />
questa battaglia producono delle ulteriori<br />
alterazioni <strong>della</strong> permeabilità <strong>della</strong><br />
b a r riera, nelle stru t t u re molecolari<br />
dell'occhio e nel sistema di allarme e di<br />
difesa immunitaria. <strong>La</strong> conseguenza è che<br />
vengono prodotti anticorpi anche verso le<br />
strutture dell'occhio, per ragioni in ancora<br />
non ben conosciute, ma in pratica quando<br />
il sistema di difesa per qualche ragione si<br />
a l l e r ta di nuovo, vengono pro d o t t i<br />
anticorpi specifici contro l’occhio e lo<br />
vanno ad attaccare. Non sappiamo bene<br />
quali siano queste cause scatenanti, ma<br />
potrebbe essere una nuova penetrazione di<br />
agenti infettanti o degli stati di allarme in<br />
generale del sistema immunitario legati<br />
alla presenza di virus, parassiti, eccetera.<br />
L'agente infettante sicuramente<br />
i n t e ressato è la leptospira, un<br />
m i c ro rganismo che viene diffuso con le<br />
urine degli animali portatori, in genere<br />
topi ma anche altri, la leptospira è<br />
ampiamente diffusa e in maniera<br />
p a r t i c o l a re nelle zone umide. Altre<br />
parassiti che sono stati chiamati in causa<br />
nella genesi <strong>della</strong> uveite ricorrente sono:<br />
lo streptococco (adenite), la Bru c e l l a<br />
( b rucellosi), il Rodococco, la Borre l l i a<br />
(<strong>malattia</strong> di Lyme), l'Oncocerca. In pratica<br />
ogni gente infettante che riesca a<br />
p e n e t r a r e all'interno dell'occhio<br />
rompendo la barriera che separa l'occhio<br />
dal sangue può potenzialmente essere<br />
causa di uveite ricorrente. <strong>La</strong> terapia si<br />
basa sul controllo <strong>della</strong> re a z i o n e<br />
infiammatoria/immunitaria e sulla lotta<br />
all’agente infettante. Vengono quindi<br />
somministrati dei cort i c o s t e roidi sia<br />
localmente che per via generale stando<br />
attenti a tutte le controindicazioni e effetti<br />
collaterali. Per quanto riguarda i<br />
c o rtisonici va infatti tenuto presente il<br />
LA MALATTIA<br />
DELLA LUNA<br />
rischio dell'insorgenza di una laminite per<br />
terapie ad alte dosi e per quanto riguarda<br />
l'occhio l'aggravamento di eventuali<br />
ulcere corneali.<br />
Prima di intraprendere il trattamento con<br />
c o rt i c o s t e roidi bisogna quindi fare una<br />
diagnosi certa e se questa non sempre<br />
possibile (come a volte capita), quanto<br />
meno escludere che la sintomatologia in<br />
atto sia dovuta ad una ulcera o comunque<br />
ad una lesione corneale, nel qual caso la<br />
terapia con cortisonici è contro i n d i c a t a .<br />
Altro modo di controllare l'infiammazione<br />
è quella di usare dei farm a c i<br />
i m m u n o s o p p ressivi o antinfiammatori il<br />
loro impiego va effettuato con prudenza e<br />
in sotto monitoraggio continuo.<br />
<strong>La</strong> lotta specifica all'agente infettante può<br />
e s s e re difficile, perché difficile è la sua<br />
esatta individuazione. vengono<br />
n o rmalmente usati antibiotici o<br />
combinazione di antibiotici ad ampio<br />
s p e t t ro. <strong>La</strong> classica associazione di<br />
penicillina streptomicina a dosi elevate è<br />
in genere l'antibiotico utilizzato di primo<br />
impiego, normalmente efficace contro la<br />
leptospira, anche se quelle annidate nei<br />
reni sono difficili da eradicare.<br />
L'utilizzo di atropina collirio o pomata<br />
oftalmica, fin dai primi sintomi dilata la<br />
pupilla, allevia in parte il dolore e previene<br />
la formazione di aderenze tra iride e<br />
cristallino come conseguenza <strong>della</strong> fort e<br />
infiammazione.<br />
Nei cavalli che richiedono la<br />
s o m m i n i s t rzionecontinua di farm a c i<br />
localmente si impianta un catetere per<br />
e ff e t t u a re delle instillazioni continue di<br />
farmaci.<br />
Ultimamente è stata sviluppata una<br />
tecnica chiru rgica di vitrectomia parz i a l e<br />
col fine di prevenire le recidive. I risultati<br />
sono in corso di valutazione.<br />
Dr. Milo Luxardo Med. Vet.<br />
PUNTI DA RICORDARE<br />
1 Ogni stato infiammatorio dell’occhio può essere causato da uveite<br />
ricorrente<br />
2 <strong>La</strong> diagnosi richiede un esame completo dell’occhio<br />
3 Prima di intraprendere una terapia con corticosteroidi fare diagnosi ed<br />
escludere ulcere corneali<br />
4 <strong>La</strong> tempestività nella terapia è fondamentale per rallentare il decorso<br />
<strong>della</strong> <strong>malattia</strong>.
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VETERINARIA<br />
Fig 1 Una lacrimazione<br />
abbondante con occhio chiuso<br />
può essere uno dei segni<br />
dell'uveite ricorrente<br />
Fig2 L'opacamento <strong>della</strong><br />
cornea richiede un esame<br />
accurato<br />
Fig 3 . Fig 4 <strong>La</strong> congiuntivite<br />
ed una infiammazione <strong>della</strong><br />
sclera sono un reperto tipico<br />
Fig 5 Le larve di Ococerca<br />
possono essere una delle<br />
cause di uveite ricorrente<br />
Fig 6 <strong>La</strong> presenza di ulcere<br />
corneali è una<br />
controindicazione all'uso di<br />
corticosteroidi<br />
Fig 7 Fig 8 Fig 9 Fig 10 <strong>La</strong><br />
conseguenza degli attacchi di<br />
uveite sono aderenze tra iride<br />
e cristallino, opacamenti<br />
corneali e cataratta<br />
Fig 11 Fig 12 L'utilizzo di<br />
un catetere permette una<br />
medicazione più efficace<br />
Fig 13 A volte possono<br />
essere necessari una maschera<br />
o deglii occhiali per evitare<br />
ulteriori traumi o<br />
complicazioni.<br />
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