Download Quaderno AdB 2/2006 - Autorità di Bacino del Sarno
Download Quaderno AdB 2/2006 - Autorità di Bacino del Sarno
Download Quaderno AdB 2/2006 - Autorità di Bacino del Sarno
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
PPENDICEAPPENDICE<br />
II QUADRO TERRITORIALE DI RIFERIMENTO: Gli Ambienti Inse<strong>di</strong>ativi<br />
Aspetti problematici e proposte<br />
Nel <strong>Bacino</strong> <strong>del</strong> <strong>Sarno</strong> ricadono tre tipologie <strong>di</strong> Ambienti inse<strong>di</strong>ativi (in prevalenza il n. 3):<br />
– n. 2 Penisola Sorrentino-Amalfitana;<br />
– n. 3 Agro Nocerino-Sarnese;<br />
– n. 6 Avellinese (in misura ridotta).<br />
In particolare per l’ambiente inse<strong>di</strong>ativo n.3, si con<strong>di</strong>vide l’analisi <strong>di</strong> base <strong>del</strong> PTR che segnala le problematiche<br />
<strong>del</strong>l’area (<strong>di</strong>ffuso <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne, inquinamento, commistione <strong>di</strong> urbano ed industriale …) e sostanzialmente<br />
un consumo dei suoli, anche a scopo <strong>di</strong> nuovi inse<strong>di</strong>amenti industriali (P.I.P. etc.), non seguito da<br />
un proporzionale sviluppo, ma anzi da una prevalente contrazione <strong>del</strong>le attività e degli addetti, con numerose<br />
aree industriali abbandonate o sottoutilizzate.<br />
Preoccupa la tendenza rilevata (visioning tendenziale) e confermata anche dall’attività <strong>di</strong> monitoraggio<br />
svolta in questi anni dall’<strong>AdB</strong> <strong>Sarno</strong>, che condurrebbe al totale impegno dei suoli ed ad una ulteriore crescita<br />
<strong>di</strong>sor<strong>di</strong>nata con ripercussioni già trattate sull’idrologia, sulle risorse idriche, sul rischio idrogeologico.<br />
La “visione preferita” vede il recupero protagonista in tutti i settori, dalle aree industriali <strong>di</strong>messe all’agricoltura,<br />
alle infrastrutture.<br />
In proposito si chiede che tale orientamento (pur consapevoli che il PTR vuole essere solo un Piano <strong>di</strong><br />
In<strong>di</strong>rizzo) <strong>di</strong>venga ancora più forte e possa concretamente tradursi nel “Regolamento” attuativo <strong>del</strong>la<br />
L.R.16/04, o in un una scheda <strong>di</strong> maggior dettaglio <strong>del</strong>lo stesso PTR (potrebbe essere sviluppata nell’ambito<br />
<strong>del</strong> V Quadro <strong>di</strong> Riferimento - in<strong>di</strong>rizzi per le intese intercomunali e buone pratiche <strong>di</strong> pianificazione.)che<br />
agevoli il recepimento <strong>di</strong> tale strategia in modo prioritario nella pianificazione provinciale e<br />
comunale.<br />
Come in parte ricordato dai redattori <strong>del</strong> PTR nell’ambito <strong>del</strong>l’analisi degli ambienti inse<strong>di</strong>ativi, infatti,<br />
la legislazione urbanistica ed alcuni <strong>di</strong>sposti normativi <strong>di</strong> settore o legati a eventi catastrofici hanno incentivato<br />
(es. L. 219 /81) e incentivano (es. art.5 D.P.R. 447/89) le varianti urbanistiche per la realizzazione<br />
<strong>di</strong> “impianti produttivi“, strumento in taluni territori abusato, che conduce ad una progressiva “ad<strong>di</strong>zionalità<br />
degli impatti”, totalmente fuori controllo. Tale problematica, pur essendo stata segnalata da parte<br />
<strong>di</strong> vari soggetti preposti alla pianificazione ed alla tutela ambientale, compresa l’<strong>Autorità</strong> <strong>di</strong> <strong>Bacino</strong>, non ha<br />
trovato sino ad oggi alcuna risoluzione.<br />
Si richiama, in particolare, l’attenzione sulle ricadute inerenti l’applicazione in<strong>di</strong>scriminata <strong>del</strong>l’art. 5<br />
<strong>del</strong> D.P.R. 447/98 7 e ss.ii.mm, ribadendo la necessità che in sede <strong>di</strong> PTR e <strong>di</strong> L.R. 16/04 si pre<strong>di</strong>spongano<br />
ulteriori in<strong>di</strong>rizzi, <strong>di</strong> concerto con tutti gli enti preposti alla tutela, valorizzazione e sviluppo <strong>del</strong> territorio<br />
(oltre la circolare esplicativa concernente le varianti urbanistiche ai sensi <strong>del</strong>l’art.5 <strong>del</strong> citato D.P.R.<br />
<strong>di</strong> cui alla D.G.R.C. n. 676 <strong>del</strong> 7.05.04), da inserire eventualmente nel V Quadro Territoriale <strong>di</strong> Riferimento.<br />
1. Piana Campana<br />
2. Penisola Sorrentino-<br />
Amalfitana<br />
3. Agro Nocerino-<br />
Sarnese<br />
4. Salernitano<br />
Piana <strong>del</strong> Sele<br />
5. Cilento e<br />
Vallo <strong>di</strong> Diano<br />
6. Irpinia<br />
7. Sannio<br />
8. Me<strong>di</strong>a valle<br />
<strong>del</strong> Volturno<br />
9. Valle <strong>del</strong> Garigiano<br />
AMBIENTI INSEDIATIVI<br />
Gli Ambienti Inse<strong>di</strong>ativi nel territorio <strong>del</strong>l’<strong>AdB</strong>:<br />
n. 2 Penisola Sorrentino-Amalfitana<br />
n. 3 Agro Nocerino-Sarnese<br />
n. 6 Avellinese