E' arrivato l'arrotino!! - La Macchina dei Sogni
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È <strong>arrivato</strong> l’arrotino!!<br />
Atto II<br />
SCENA 1 Angela, Piero, Carla, Peppì, Assunta, Calogero<br />
Si sente aprire la porta. Poi entra Piero, carico di valigie<br />
Piero Aho! Finalmente! Non ce la facevo più… Ma che s’è portato questo?! Pezzi de mucca<br />
argentina?! Mortacci… (alza gli occhi verso Padre Pio) Scusa! Ahi, che dolore!<br />
(toccandosi la schiena)<br />
Assunta Ti ci vorrebbe un bel massaggio shiatz…<br />
Carla (Entrando) <strong>La</strong>scia perde’, ché jelo faccio io er massaggio a mi padre…<br />
Assunta Ma tu non conosci ‘o shiatz comm’a mme<br />
Carla E chi lo vo’ conosce!<br />
Assunta Uè portami rispetto, sa’!<br />
Piero Assunta, per favore... e pure tu, Carla, così si risponde a tua zia?<br />
Carla sbuffa e se ne va in camera sua<br />
Entra Calogero accompagnato dai due figli. - Angela porta un quadro incartato con carta di giornale<br />
e spago, mentre Peppì porta nell’altro l’astuccio di un violino e altri due quadri che appoggia da<br />
qualche parte.<br />
Calogero è un vecchietto col basco, le pantofole di panno, camicia a quadri, pantaloni molto larghi di<br />
velluto, legati alla cintura con una fascia (tipo campagnolo, lo usa anche il “paisano” in Argentina).<br />
Giacca molto larga. Sotto ha un gilet di lana. I vestiti devono cadere larghi, dando l’idea di qualcuno<br />
dimagrito, consumato e che fa un po’ pena.<br />
Angela Eccoci arrivati papà. Questa è casa mia.<br />
Peppì E questa ora sarà anche casa tua per quanto tempo ti pare a te! (Sguardo torvo di<br />
Piero che prende le valigie e le porta nella camera di Calogero) Io ti volevo portare a<br />
casa mia a Napoli ma Angela un altro poco si faceva venire una crisi di nervatura!<br />
Assunta E pe’ forza, co’ quelle carte brutte che le venivano!<br />
Peppì A papà o vojo tene’ io! Peppì famm’ o tene’ a me, Peppì, per favore!<br />
Angela Eh… ma poi ho pensato a te (rivolto a Peppì) che da quando eri piccolo che senti la<br />
mancanza del padre e perciò abbiamo deciso che facciamo un po’ per uno. (a<br />
Calogero) Mo’ ti stai un po’ qua ma tra una ventina di giorni…<br />
Peppì Un mese!<br />
Angela Maaassimo un mese, Peppì ti viene a prendere e ti porta a Napoli!<br />
Peppì (facendo finta di non sentire) A Roma ci sta un’aria così buona! Papà qui ti<br />
troverai come un re, anzi, un papa!<br />
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