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E' arrivato l'arrotino!! - La Macchina dei Sogni

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Escono entrambi<br />

SCENA 9 Calogero<br />

È <strong>arrivato</strong> l’arrotino!!<br />

(Calogero si affaccia già con le valigie pronte e con la fodera del violino a tracolla. Apre una valigia,<br />

tira fuori il librone “I Miserabili”, se lo guarda come una reliquia e lo mette sul tavolo della cucina.<br />

Prende una penna. Si siede lentamente, lo apre e nel dietro della copertina inizia a scrivere.<br />

Voce fuori campo mentre scrive:<br />

“Querida Carla, nipotina mia.<br />

So che forse estarai estupita di non trovare più il nonno a casa, ma voglio che tu sappia che, dal<br />

giorno del mio arribo, mentre ci guardavamo saber che dire, ho sentito il mio cuore aprirsi di<br />

tenerezza e ho sentito todo el dolor por el tiempo che non sono stato con te.<br />

Sai Carla, ho fatto poche cose dalle quali poi, non ho avuto rimpianti. Ma essere tornato qui, nella<br />

mia terra; aver riabbracciato i miei figli, e sopratutto aver potuto conoscere la mia nipotina è stata<br />

una delle cose dalle quali non potrò mai pentirmi, perché ho potuto guardarti negli occhi, ho potuto<br />

sentire il profumo della tua giovinezza, perché mi sono sentito vivo più che mai pensando nel tuo<br />

futuro.<br />

Si porta sempre uno zaino nelle vita. Sai? Come quello che tu porti a scuola. Dentro ci sono tante<br />

cose, ci sono anche i nostri cari con tutto quello che ci hanno lasciato. Per questo, a volte lo zaino<br />

può essere vuoto ma tanto pesante e a volte, pieno ma leggero come una piuma…<br />

Spero che questo nonno Calogero non pesi tanto nel tuo zaino e che quel poco che di me e della<br />

mia vita imparerai ti possa essere di aiuto rendendoti la vita più leggera e la strada più luminosa.<br />

Metti nel tuo zaino tanti tramonti, tanto mare, tante stelle. Tanti sorrisi, tante amicizie, tante carezze,<br />

baci, fiori, profumi, sole, rugiada….<br />

E ama. Ama con tutto il cuore fino a quando non senti che scoppia di amore… Così io amavo tua<br />

nonna, che per mia colpa non hai conosciuto. Perdonami.<br />

Perdonami per tutte le volte che ti ho svegliato di notte, con le mie smanie. E per quanto ti ho<br />

disturbato con il mio violino.<br />

Non essere triste. Sono e sarò sempre con te. Perché siamo una sola cosa, ormai inseparabile.<br />

Ah. Dimenticavo: ogni tanto…Quanto ti sentirai un poco annoiata… Mangia un po’ di noci sul<br />

pavimento…Così il vicino di sotto sale tutto arrabbiato e dà qualche schiaffone a tuo padre…Poco,<br />

poco. Solo per divertirsi un po’.<br />

Ti lascio un grandi bacio.<br />

Tuo nonno Calogero “.<br />

Anche mentre si ascolta la voce fuori campo: Si guarda in torno… Triste, molto triste si rimette in<br />

piedi sotto al quadro di Padre Pio e lo fissa. Con difficoltà si inginocchia e si mette a piangere. Dopo<br />

essersi fatto il segno della croce si alza in piedi.<br />

Calogero (con lo sguardo verso Padre Pio) Qui ci vuole un miracolo…<br />

Riprende le sue cose e si avvia verso la porta. Esce di casa con difficoltà e lentezza. Chiude molto<br />

piano la porta.<br />

BUIO<br />

SCENA 10 Piero, Angela, Peppì, Assunta, Karina, Camionista, Carla, Carlucci.<br />

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