Numero 110 – Aprile 2003 - Rivista Lions
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DISTRETTO 108 Ia1<br />
48<br />
PREVENZIONE E SALUTE<br />
UN MODERNO<br />
NETWORK<br />
CONTRO IL KILLER<br />
SILENZIOSO<br />
Sette volte su dieci l’infarto arriva all’improvviso,<br />
senza aver dato segnali premonitori<br />
Tutta l’Equipe del Reparto<br />
di Cardiologia dell’Ospedale<br />
S. Giovanni Battista di<br />
Torino, guidata dal Primario<br />
Professor Michele Casaccia è<br />
scesa in campo per presentare<br />
ai <strong>Lions</strong> il Progetto “Torino<br />
Network per il trattamento<br />
delle sindromi coronariche<br />
acute”<br />
Alla serata, organizzata dal<br />
<strong>Lions</strong> Club Settimo Torinese<br />
e dal <strong>Lions</strong> Club Ciriè d’Oria,<br />
sono intervenuti, oltre alle<br />
Autorità Lionistiche, l’Assessore<br />
alla Sanità della Regione<br />
Piemonte D’Ambrosio e<br />
il Professor Antonino Calafiore<br />
Primario di Cardiochirurgia.<br />
L’argomento, in altre<br />
parole l’intervento nelle<br />
emergenze cardiologiche,<br />
è indubbiamente di grande<br />
rilevanza. È a tutti noto,<br />
infatti, che le malattie dell’apparato<br />
cardiocircolatorio<br />
sono in Italia al primo posto<br />
come causa sia di mortalità<br />
sia di invalidità.<br />
Il progetto presentato si<br />
pone l’obiettivo di ridurre<br />
la mortalità per infarto miocardico<br />
acuto, e consentirà,<br />
attraverso l’organizzazione<br />
di una rete telematica tra<br />
strutture cardiologiche di<br />
più livelli ed il sistema di<br />
Emergenza 118, di accorciare<br />
i tempi tra l’allerta per l’attacco<br />
coronarico, l’inizio del<br />
soccorso ed il trattamento<br />
terapeutico. Il modello di<br />
“network” proposto parte<br />
da un decennale “know<br />
how” cardiologico specifico.<br />
Già negli anni ‘90, infatti,<br />
fu organizzato a Torino<br />
un servizio sperimentale<br />
di soccorso all’emergenza<br />
di Enrico Baitone<br />
cardiologica. Il Professor<br />
Casaccia ha ricordato che<br />
dal 1992 al 1997 un manipolo<br />
di uomini, con competenza<br />
specialistica unita a un<br />
addestramento peculiare<br />
e con l’utilizzo di un’ambulanza<br />
attrezzata, portò la<br />
cura dell’infarto a domicilio,<br />
con il risultato di ottenere<br />
una delle mortalità, nello<br />
specifico campo, più basse<br />
del mondo (5.2%). Questa<br />
esperienza ha permesso di<br />
costatare che la rapidità e<br />
l’efficacia degli interventi<br />
sono la principale arma di<br />
difesa contro una patologia,<br />
a decorso veloce, che causa<br />
il decesso di ben il 28% dei<br />
colpiti nella prima ora ed il<br />
40% entro la quarta ora dall’inizio<br />
dei sintomi. In totale,<br />
60 persone su 100 muoiono<br />
prima di raggiungere qualsiasi<br />
struttura ospedaliera in<br />
tempo utile, vale a dire entro<br />
le prime due ore dall’attacco<br />
cardiaco, le «due ore “auree”<br />
per l’efficacia della cura».<br />
Promosso e portato avanti<br />
con determinazione dalla<br />
Divisione di Cardiologia del<br />
dottor Michele Casaccia, e<br />
fatto proprio dalla Regione<br />
Piemonte, il progetto “Torino<br />
Network” mira a realizzare<br />
sull’intero territorio<br />
cittadino una “rete” per la<br />
completa gestione dell’infarto<br />
miocardico acuto, dal<br />
domicilio ai Centri di riferimento<br />
ospedalieri. Il tutto<br />
avviene attuando diagnosi e<br />
terapie tempestive, disposte<br />
nel periodo precedente al<br />
ricovero, e cure ospedaliere<br />
mirate all’uso più efficace<br />
dei farmaci più moderni, da<br />
diffondere a tutti i colpiti da<br />
attacco cardiaco. Facilitato<br />
dal ricorso a sistemi telematici,<br />
che supera la distanza<br />
geografica ed elimina molte<br />
visite mediche, molti trasporti<br />
e soprattutto molte<br />
attese, il modello operativo<br />
della “rete” vede il concorso -<br />
nello scenario dell’emergenza<br />
- di più attori: dal medico<br />
di famiglia al 118 e alle UTIC<br />
(Unità Terapia Intensiva Coronarica),<br />
tanto per citarne<br />
qualcuno. In sintesi, per dirlo<br />
con le parole del dottor Casaccia:<br />
«dal letto a casa del<br />
paziente è rapidamente possibile,<br />
con opportuni sistemi<br />
di trasmissione, formulare<br />
diagnosi, decidere la terapia<br />
più efficace, scegliere la<br />
sede ospedaliera attrezzata<br />
più vicina e disponibile e<br />
preavvertirla dell’arrivo dell’ammalato,<br />
evitando il peregrinare<br />
delle ambulanze».<br />
L’Assessore Regionale alla<br />
Sanità, D’Ambrosio, è intervenuto<br />
per dare il proprio<br />
sostegno al progetto ed ha<br />
dichiarato di avere finanziato<br />
ed accolto “con grande interesse<br />
l’iniziativa promossa<br />
dal Prof. Michele Casaccia,<br />
il “Progetto Network. Gestione<br />
Globale dell’Infarto<br />
Miocardico Acuto, prime<br />
ore, dal Territorio all’Ospedale.”<br />
Disponendo la sua<br />
sperimentazione sull’area<br />
torinese, con la prospettiva<br />
di applicarlo poi su tutto il<br />
territorio regionale. Anche<br />
se la situazione piemontese<br />
è complessivamente<br />
positiva, visto che il tasso<br />
di mortalità della nostra<br />
popolazione per queste<br />
patologie presenta valori<br />
costantemente inferiori sia<br />
rispetto al Nord Ovest sia al<br />
resto d’Italia, rimane nostro<br />
dovere adoperarci a tutti i<br />
livelli per rendere sempre<br />
più efficiente il servizio di<br />
emergenza, al fine di minimizzarne<br />
gli esiti.”<br />
Il Presidente del <strong>Lions</strong> Club<br />
Settimo Torinese Paolo Brovia<br />
ha chiuso la serata ringraziando<br />
tutti gli intervenuti<br />
ed in particolare il Prof.<br />
Casaccia e la sua Equipe che<br />
giornalmente combattono<br />
contro l’infarto che è un killer<br />
silenzioso: sette volte su<br />
dieci arriva all’improvviso,<br />
senza aver dato segnali premonitori<br />
capaci di far scattare<br />
campanelli d’allarme.<br />
PREVENZIONE E SALUTE<br />
UNA PANDA VAN PER<br />
IL “PICCOLO COSMO”<br />
Un’Associazione che si occupa dell’assistenza<br />
ai parenti dei bambini malati<br />
“Piccolo Cosmo” è un’organizzazione<br />
- presieduta dal<br />
<strong>Lions</strong> Sergio Rosso del Club<br />
“Torino Superga” e che ha<br />
come Vice Presidente il <strong>Lions</strong><br />
Eugenio Boccardo del “Torino<br />
la Mole” - che si occupa<br />
dell’assistenza ai parenti dei<br />
bambini malati, mettendo a<br />
disposizione, gratuitamente,<br />
un certo numero di camere<br />
di cui 14 in Via Cosmo, strada<br />
da cui prende il nome tutta<br />
l’iniziativa.<br />
di Edoardo Bonaiuti<br />
Il Club “Torino la Mole” ha<br />
colto una crescente difficoltà<br />
nei trasporti in seno all’organizzazione<br />
e si è attivato<br />
nella ricerca di uno sponsor<br />
che permettesse di risolvere,<br />
in tutto o in parte, questo<br />
problema. E’ stata una fortuna<br />
trovare nella Lafumet S.r.l.<br />
e nel suo Amministratore<br />
Delegato, il Sig. Francesco<br />
Marchiaro, lo sponsor sensibile<br />
a questo problema.<br />
Con grande entusiasmo il