Manuale di Primo Soccorso - MauroFornasari
Manuale di Primo Soccorso - MauroFornasari
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I lacci vanno posti a monte e si tirano ruotando il nodo<br />
Per stringere si può infilare un bastoncino o una penna nel nodo.<br />
Continuare a tamponare la ferita e chiamare imme<strong>di</strong>atamente i soccorsi (elicottero). L’arto non può restare<br />
ischemico se non poche ore quin<strong>di</strong> l’ impe<strong>di</strong>mento del flusso del sangue deve essere solo temporaneo.<br />
Se siete in mezzo all’oceano dovete farvi aiutare via ra<strong>di</strong>o da un chirurgo che vi spiega come legare<br />
chirurgicamente l’arteria. In teoria è una cosa fattibile. Il concetto è <strong>di</strong> isolare l’arteria recisa.<br />
Un modo imme<strong>di</strong>ato, per arrestare il flusso <strong>di</strong> sangue, è quello <strong>di</strong> clampare (chiudere) l’arteria con una pinza<br />
emostatica.<br />
Questa pinzetta, già descritta da Giorgio Balich nel capitolo denti, è fatta in modo da avere due guancie<br />
zigrinate, tipo le pinzette da contatti degli elettricisti. Un’altra prerogativa <strong>di</strong> questo interessante aggeggio,<br />
è che una volta chiuso si blocca tramite un meccanismo dentato e non si apre se non per volontà dell’operatore.<br />
Con questa pinza quin<strong>di</strong> se si vede il vaso lo si può chiudere in un attimo.<br />
Pinza Aperta<br />
Pinza chiusa<br />
a clampare l' "arteria"<br />
Si avrà poi tutto il tempo per passare sotto al vaso un filo e strozzarlo Cioè la arteria la si dovrà vedere, vi si<br />
dovrà passare sotto un filo da sutura e legare. La cosa andrà fatta in anestesia locale. Iniettando 8-10 cc<br />
<strong>di</strong> Xilocaina –Lidocaina (soluzione al 2%) nei tessuti vicini stando attenti <strong>di</strong> non eseguire un’endovena (quin<strong>di</strong><br />
aspirando prima <strong>di</strong> iniettare ed iniettare solo se non si è aspirato sangue).<br />
Una volta legata l’arteria non sono finiti i guai. A seconda della sede vi informeranno della gravità della possibile<br />
ischemia e comunque le ore restano contate. Il pensare <strong>di</strong> ricucire l’arteria mantenendone l’integrità e quin<strong>di</strong><br />
il flusso è improponibile e <strong>di</strong>fficile anche se aveste a bordo tutta l’attrezzatura ed un chirurgo vascolare.<br />
Il vostro compito è comunque <strong>di</strong> salvare la vita al malcapitato. Meglio senza un braccio ma vivo!!<br />
- Il sangue è fermato. Pulire la ferita anche con la sola acqua corrente e rimuovere accuratamente tutti<br />
gli eventuali corpi estranei aiutandosi con una pinzetta e/o un ago sterili. Aiutarsi anche con garze sterili da<br />
cambiare spesso e lavare con acqua ossigenata o Amuchina. Se l’operazione è troppo dolorosa iniettare<br />
“dentro “ la ferita in vari punti 8-10 cc o più <strong>di</strong> Xilocaina-Lidocaina con le avvertenze sopradescritte. L’obbiettivo,<br />
ovviamente, è <strong>di</strong> non lasciare “niente” <strong>di</strong> estraneo che potrebbe essere fonte <strong>di</strong> infezione. Se vi sono lobuli<br />
<strong>di</strong> grasso, lembi <strong>di</strong> cute strappati, vanno asportati tagliandone i peduncoli.<br />
- I margini della ferita non combaciano che fare?<br />
Non pensate che la ferita guarisca da sola. Resterà aperta e si infetterà. Bisogna chiuderla.<br />
- Non sai dare i punti: se sei fortunato la ferita è piccola e puoi tentare la sutura con i cosiddetti “Steri<br />
Strip”.<br />
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