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La Dottrina Sociale della Chiesa - PUF Progetto Unitario di ...

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Lezioni per il <strong>PUF</strong> decanale 2012/13 – “DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA”- p.6<br />

responsabilità non devono essere soppiantate. Il principio <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà protegge le persone<br />

dagli abusi delle istanze sociali superiori e sollecita queste ultime ad aiutare i singoli in<strong>di</strong>vidui<br />

e i corpi interme<strong>di</strong> a sviluppare i loro compiti. Questo principio si impone perché ogni<br />

persona, famiglia e corpo interme<strong>di</strong>o ha qualcosa <strong>di</strong> originale da offrire alla comunità.<br />

d) <strong>La</strong> partecipazione<br />

Caratteristica conseguenza <strong>della</strong> sussi<strong>di</strong>arietà è la partecipazione, che si esprime,<br />

essenzialmente, in una serie <strong>di</strong> attività me<strong>di</strong>ante le quali il citta<strong>di</strong>no, come singolo o in<br />

associazione con altri, <strong>di</strong>rettamente o a mezzo <strong>di</strong> propri rappresentanti, contribuisce alla vita<br />

culturale, economica, sociale e politica <strong>della</strong> comunità civile cui appartiene. <strong>La</strong> partecipazione<br />

è un dovere da esercitare consapevolmente da parte <strong>di</strong> tutti, in modo responsabile e in vista del<br />

bene comune. Essa non può essere delimitata o ristretta a qualche contenuto particolare <strong>della</strong><br />

vita sociale, data la sua importanza per la crescita, innanzi tutto umana, in ambiti quali il<br />

mondo del lavoro e le attività economiche nelle loro <strong>di</strong>namiche interne, l’informazione e la<br />

cultura e, in massimo grado, la vita sociale e politica fino ai livelli più alti, quali sono quelli da<br />

cui <strong>di</strong>pende la collaborazione <strong>di</strong> tutti i popoli per l’e<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong> una comunità internazionale<br />

solidale. In tale prospettiva, <strong>di</strong>venta imprescin<strong>di</strong>bile l’esigenza <strong>di</strong> favorire la partecipazione<br />

soprattutto dei più svantaggiati e l’alternanza dei <strong>di</strong>rigenti politici, al fine <strong>di</strong> evitare che si<br />

instaurino privilegi occulti; è necessaria inoltre una forte tensione morale, affinché la gestione<br />

<strong>della</strong> vita pubblica sia il frutto <strong>della</strong> corresponsabilità <strong>di</strong> ognuno nei confronti del bene comune.<br />

<strong>La</strong> partecipazione alla vita comunitaria non è soltanto una delle maggiori aspirazioni del<br />

citta<strong>di</strong>no, chiamato ad esercitare liberamente e responsabilmente il proprio ruolo civico con e<br />

per gli altri, ma anche uno dei pilastri <strong>di</strong> tutti gli or<strong>di</strong>namenti democratici, oltre che una delle<br />

maggiori garanzie <strong>di</strong> permanenza <strong>della</strong> democrazia. Il governo democratico, infatti, è definito<br />

a partire dall’attribuzione, da parte del popolo, <strong>di</strong> poteri e funzioni, che vengono esercitati a suo<br />

nome, per suo conto e a suo favore; è evidente, dunque, che ogni democrazia deve essere<br />

partecipativa. Ciò comporta che i vari soggetti <strong>della</strong> comunità civile, ad ogni suo livello, siano<br />

informati, ascoltati e coinvolti nell’esercizio delle funzioni che essa svolge.<br />

e) Il principio <strong>di</strong> solidarietà.<br />

Il principio <strong>di</strong> solidarietà è quel forte legame <strong>di</strong> inter<strong>di</strong>pendenza che dà valore alla socialità e<br />

che lega ogni persona umana al contesto <strong>di</strong> appartenenza. Tale principio ha a che fare con quel<br />

vincolo particolare che spinge ciascun in<strong>di</strong>viduo verso una sempre più convinta unità degli<br />

uomini e dei popoli, riconosciuti come uguali in <strong>di</strong>gnità e <strong>di</strong>ritti. Il termine solidarietà si fa<br />

risalire all’espressione in solidum, presente nel <strong>di</strong>ritto romano; con essa si intendeva uno<br />

speciale vincolo giuri<strong>di</strong>co, l’obbligazione solidale, appunto, che legava ciascuno dei contraenti<br />

a rispondere per l’intero e non solo per la propria parte. <strong>La</strong> <strong>Dottrina</strong> <strong>Sociale</strong> <strong>della</strong> <strong>Chiesa</strong> ha<br />

elaborato il concetto <strong>di</strong> tale principio; elementi costitutivi sono l’inter<strong>di</strong>pendenza e la<br />

sussi<strong>di</strong>arietà.<br />

Il Magistero, nel sottolineare quanto la socializzazione sia il valore portante dell’umano<br />

associarsi, ha sempre valorizzato anche l’inter<strong>di</strong>pendenza come uno dei legami più forti <strong>della</strong><br />

coesione sociale. Nel mondo moderno, grazie al rapi<strong>di</strong>ssimo moltiplicarsi dei mezzi <strong>di</strong><br />

comunicazione e all’intensificarsi dei rapporti tra gli uomini e i popoli, l’inter<strong>di</strong>pendenza ha<br />

finito per interessare tutti i settori <strong>della</strong> vita politica, economica, culturale, sociale, religiosa.<br />

Tale fenomeno non ha tuttavia abolito le <strong>di</strong>suguaglianze che ancora permangono tra popoli e<br />

uomini. <strong>La</strong> <strong>Dottrina</strong> sociale <strong>della</strong> <strong>Chiesa</strong> esorta perciò ad accompagnare l’ampliarsi<br />

dell’inter<strong>di</strong>pendenza con un intenso impegno sul piano etico -sociale per risolvere le situazioni<br />

<strong>di</strong> ingiustizia che determinano ancora oggi squilibri tra Paesi sviluppati e Paesi in via <strong>di</strong><br />

sviluppo. L’inter<strong>di</strong>pendenza dunque sta a fondamento del principio <strong>di</strong> solidarietà come afferma<br />

anche la Sollicitudo Rei Socialis: «Quando l’inter<strong>di</strong>pendenza viene così riconosciuta, la<br />

correlativa risposta, come atteggiamento morale e sociale, come “virtù”, è la solidarietà.<br />

Questa, dunque, non è un sentimento <strong>di</strong> vaga compassione o <strong>di</strong> superficiale intenerimento per i<br />

corso <strong>di</strong> “Teologia <strong>della</strong> vita cristiana” - Sac. Modesto Bravaccino -

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