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LA MANUTENZIONE DELL'ELICA - Amici della vela

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Premessa<br />

<strong>LA</strong> <strong>MANUTENZIONE</strong> DELL’ELICA<br />

Inviato da Masino il 14 ottobre 2007<br />

In questo tutorial illustreremo le operazioni di ordinaria manutenzione di un’elica a pale orientabili. Lo scopo è quello di fugare<br />

i dubbi e le paure che normalmente assalgono l’armatore poco esperto: egli sa che l’elica va curata, ma spesso delega<br />

l’operazione al cantiere perché ritiene di non riuscire a rimontare i componenti interni, oppure semplicemente perché teme<br />

che, con l’apertura del mozzo, possa andar persa la “regolazione” del passo.<br />

La pulizia, l’ingrassaggio del mozzo ed il riavvio delle linee idrodinamiche delle pale rientrano nelle operazioni di ordinaria<br />

manutenzione dell’elica; la procedura è semplice e necessita di pochi accorgimenti.<br />

Va fatta con la barca sull’invaso.<br />

Il lavoro non necessita di attrezzature particolari; abbiamo bisogno di raschietto, spazzola d’acciaio, chiavi esagonali metriche,<br />

pinza/tenaglia, pennello e vaschetta per il gasolio, cacciaviti, grasso al litio, cartavetro, stucco per metalli.<br />

La MaxProp bipala Classic è un’elica estremamente semplice anche se molto valida. Eliche tripala, magari abbattibili hanno un<br />

funzionamento più complesso. E’ buona norma reperire tutte le info sull’elica che equipaggia la nostra barca, compresi i<br />

disegni dei dettagli costruttivi.<br />

Quello che segue è l’esploso di una MaxProp Bipala Classic, il cui download è possibile dal sito www.maxprop.it<br />

Ringraziamo i titolari <strong>della</strong> medesima azienda che hanno autorizzato la pubblicazione.<br />

1 – mozzo<br />

2 – albero/asse elica<br />

3 – chiavetta<br />

4 – dado<br />

5 – spinette<br />

6 – pignone centrale<br />

8 – pale<br />

9 – distanziale<br />

10 – mezza ogiva inferiore<br />

11 – mezza ogiva superiore<br />

12 – viti<br />

13 - coppiglie


L’elica che vediamo nelle foto, è una vecchia MaxProp<br />

bipala, con molti anni di servizio sulle spalle, in buone<br />

condizioni generali perché ha avuto sempre una<br />

manutenzione periodica e corretta.<br />

Nonostante ciò, il bronzo delle pale inizia a presentare<br />

piccoli crateri (cerchiati in rosso) che puliremo e<br />

stuccheremo.<br />

Il cerchio verde evidenzia invece segni di ossidazione sulla<br />

parte del primer a contatto con il bronzo, rimossa con il<br />

raschietto.<br />

Gli avvii delle linee idrodinamiche (bordi di entrata e di<br />

uscita) sono perfetti e integri; il meccanismo che consente<br />

l’allineamento delle pale è ancora efficiente e non presenta<br />

gioco alcuno.<br />

Operazioni preliminari<br />

L’elica va pulita con raschietto e spazzola d’acciaio; la<br />

vecchia antivegetativa va tolta; è necessario rimuovere<br />

anche il primer laddove mostra segni di distacco/cattivo<br />

ancoraggio.<br />

Particolare cura va riposta nella pulizia delle losanghe dove<br />

alloggiano le viti che tengono insieme le due ogive, e nella<br />

mondatura delle stesse viti che sono del tipo a brugola<br />

incassata.<br />

Una carteggiata con cartavetro a grana grossa permetterà<br />

quindi la rimozione dell’ossidazione più evidente.<br />

Se necessario, si provederà alla stuccatura dei piccoli<br />

crateri, con stucco per metallo (questa operazione potrebbe<br />

esser fatta alla fine; io preferisco farla subito, prima ancora<br />

di iniziare ad utilizzare CRC e grasso che<br />

comprometterebbero il grip dello stucco sul bronzo a meno<br />

di non pulire ripetutamente con acetone o diluente nitro).<br />

Inviato da Masino il 14 ottobre 2007


Inviato da Masino il 14 ottobre 2007<br />

Cosa fare per non rischiare di perdere il passo impostato<br />

Niente di più semplice! Basterà aprire (totalmente) le pale dell’elica e segnare con un pennarello indelebile o una matita…<br />

Segneremo per avere un riscontro sia sulle ogive (4 segni) che sulle pale (altri 4 segni), con elica “tutta aperta”.


L’apertura del mozzo<br />

Inviato da Masino il 14 ottobre 2007<br />

Una volta segnato tutto quanto per bene, sviteremo le viti di blocco, ma non prima di aver rimosso le coppiglie di fermo e<br />

spruzzato CRC-66.


Si passa alle viti, facendo attenzione a non rovinare l’innesto <strong>della</strong> brugola…<br />

Inviato da Masino il 14 ottobre 2007


Ci si aiuta con un cacciavite, e si rimuove l’ogiva superiore.<br />

Inviato da Masino il 14 ottobre 2007


Inviato da Masino il 14 ottobre 2007<br />

ATTENZIONE!!! Questo è il passaggio più pericoloso, specie per chi deve fare l’operazione sulla barca. Può<br />

capitare infatti che, rimuovendo l’ogiva superiore, le pale ed il pignone centrale fuoriescano dalle loro sedi. Si<br />

può ovviare a questo facendo tutto con molta calma, e con qualcuno che tiene in sede le pale che avremo avuto<br />

l’accortezza di assicurare con una tavoletta di giunzione e del filo cotto da carpentieri.<br />

Pulizia, ingrassaggio e chiusura del mozzo<br />

Il vecchio grasso va rimosso; si procede ad una mondatura generale con pennello e gasolio; si asciuga per quanto possibile, e<br />

si riempie abbondantemente con grasso MaxProp o comunque con grasso al litio abbastanza fluido.


Inviato da Masino il 14 ottobre 2007<br />

Riaccoppiamo le ogive, magari aiutandoci con un mazzuolo in legno, e prestando attenzione a non forzare troppo.<br />

Passiamo quindi alle viti di blocco, che tireremo con modalità “incrociata”


Inviato da Masino il 14 ottobre 2007<br />

Faremo il riscontro per accertarci di non aver modificato il passo dell’elica: i segni tracciati in precedenza devono tornare a<br />

coincidere! Il meccanismo che consente l’allineamento deve essere libero, in grado di muoversi senza inceppamenti.


Monteremo quindi nuove coppiglie…<br />

Ripresa dei bordi, primerizzazione e antifooling<br />

Inviato da Masino il 14 ottobre 2007


Inviato da Masino il 14 ottobre 2007<br />

Le stuccature fatte in precedenza vanno lavorate, per avere una superficie levigata. I bordi di entrata e di uscita devono<br />

essere lisci.<br />

In buona sostanza avremo l’elica in queste condizioni…


Inviato da Masino il 14 ottobre 2007<br />

Non resta da fare altro che pulire per bene con acetone, primerizzare abbondantemente con prodotto adatto ai metalli,<br />

verniciare con antifooling a matrice dura (tre mani).<br />

STOP!<br />

Saremo a posto fino al prossimo carenaggio…

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