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Caccia - Associazione Cacciatori Bellunesi

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10<br />

PAGINA<br />

<strong>Caccia</strong> 2000 Aprile 2011<br />

CAN CHE ABBAIA NON<br />

MORDE … MA SE MORDE?<br />

a cura della Dott. Patrizia Bragagna<br />

Attenzione!<br />

Ultimamente in Italia, a seguito di alcuni gravi episodi di<br />

aggressione (taluni mortali) da parte di cani incustoditi nei<br />

confronti di bambini e persone anziane, sono state emanate<br />

dal Ministero della Salute norme specifiche allo scopo<br />

di tutelare l’incolumità pubblica.<br />

Si tratta di due Ordinanze Ministeriali, la prima del 14 gennaio<br />

2008 “Tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione<br />

dei cani”, la seconda del 3 marzo 2009 “Ordinanza contingibile<br />

ed urgente concernente la tutela dell’incolumità<br />

pubblica dall’aggressione dei cani”.<br />

A seguito di ciò, la Regione Veneto ha poi emanato un<br />

proprio provvedimento, il Decreto n. 164 del 16 novembre<br />

2009, che in applicazione dell’art. 3 comma 1 della sopraccitata<br />

ordinanza, definisce un percorso mirato all’accertamento,<br />

da parte dei Servizi veterinari delle aziende ULSS<br />

competenti per territorio, delle condizioni psicofisiche del<br />

cane e della corretta gestione da parte del proprietario a<br />

seguito di episodio di morsicatura od aggressione.<br />

Tale percorso è strutturato in due livelli (condizioni psicofisiche<br />

del cane e corretta gestione del medesimo da<br />

parte del proprietario) a cui corrispondono tre strumenti<br />

operativi:<br />

sCHEDA 1: Valutazione dell’evento morsicatura<br />

sCHEDA 2: Visita clinica del cane e intervista al proprietario/detentore<br />

sCHEDA 3: Albero decisionale finalizzato alla categorizzazione<br />

del rischio (4 categorie) a seguito dell’evento morsicatura.<br />

Le 4 fasce di rischio consentono di valutare in modo oggettivo<br />

il grado di pericolosità del cane morsicatore che<br />

viene così classificato:<br />

Rischio 0: morsicatura accidentale, cane non problematico.<br />

Rischio 1: cane<br />

maggiore di Kg 20,<br />

che provoca lesioni<br />

gravi rispettando<br />

le regole comportamentali<br />

proprie<br />

della specie e dove<br />

l’evento morsicatura<br />

risulta proporzionato<br />

e adeguato.<br />

Rischio 2: cane<br />

maggiore di Kg 20, che provoca lesioni gravi senza rispettare<br />

le regole comportamentali proprie della specie, ma<br />

dove l’evento morsicatura rimane comunque proporzionato<br />

e adeguato.<br />

Rischio 3: cane maggiore di Kg 20, che provoca lesioni<br />

gravi senza rispettare le regole comportamentali proprie<br />

della specie e dove l’evento morsicatura è sproporzionato<br />

e inadeguato al contesto.<br />

Una volta definito il livello di rischio, l’autorità competente<br />

individuerà le misure di prevenzione e le azioni correttive<br />

alle quali dovranno sottostare il cane, il proprietario/<br />

detentore o entrambi. Elenchiamo di seguito i provvedimenti,<br />

le prescrizioni e le azioni che andranno intraprese:<br />

Cane a rischio = 0:<br />

essendo l’episodio ritenuto puramente accidentale si<br />

forniscono al proprietario alcune indicazioni (anche solo<br />

verbali) a discrezione del Veterinario Ufficiale, onde evitare<br />

il ripetersi dell’episodio, valutando di volta in volta<br />

la dinamica del fatto e le circostanze in cui lo stesso si è<br />

verificato.<br />

Cane a rischio = 1:<br />

a) si informa il proprietario sulla normativa vigente specifica<br />

per materia e si forniscono indicazioni scritte per evitare<br />

il ripetersi dell’episodio valutando di volta in volta<br />

la dinamica del fatto e le circostanze in cui lo stesso si<br />

è verificato (ad esempio consigliare di circoscrivere la<br />

zona di presenza del cane con una rete, di evitare giochi<br />

predatori, di evitare di lasciare il cane incustodito<br />

con dei bambini)<br />

b) si consiglia di stipulare una polizza assicurativa<br />

c) si consiglia a discrezione un percorso comportamentale<br />

per il cane.<br />

Cane a rischio = 2:<br />

a) si informa il proprietario sulla normativa vigente specifica<br />

per materia e si forniscono indicazioni scritte per evitare<br />

il ripetersi dell’episodio valutando di volta in volta<br />

la dinamica del fatto e le circostanze in cui lo stesso si<br />

è verificato<br />

b) si consiglia di stipulare una polizza assicurativa<br />

c) si richiede tramite ordinanza sindacale l’obbligo di far<br />

seguire al proprietario/detentore un percorso formativo/informativo<br />

con rilascio del PATENTINO (art. 1, comma<br />

4 dell’OM 03/03/2009)<br />

d) si consiglia a discrezione un percorso comportamentale<br />

per il cane.

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