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NOTE SUL REGOLAMENTO INTERNO CARCERARIO

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Di seguito riportiamo una documentazione a sostegno della ricerca proposta,<br />

entrambe le consideriamo puramente indicative. A conclusione del<br />

fascicolo alleghiamo i nomi di alcuni compagni prigionieri, di prigionieri<br />

arabi in Italia accanto all’indirizzo delle carceri in cui sono rinchiusi. Lo<br />

facciamo per facilitare la solidarietà che ognuno di noi può manifestare,<br />

inviando a questi come ad altri prigionieri, giornali e libri in lingua anche<br />

araba, vestiti, cibo, soldi o semplicemente una cartolina o anche una lettera.<br />

Seguono gli allegati.<br />

DA IL MANIFESTO DEL 25 GIUGNO 2004<br />

Un carcere a rischio tubercolosi<br />

…740 dei 750 detenuti stipati a Montorio Veronese (10 hanno rifiutato) sono stati portati in ospedale<br />

per essere sottoposti alle radiografie dopo che un primo esame aveva riscontrato una forte<br />

diffusione del bacillo di Koch, responsabile della tubercolosi…268 contagiati…<br />

In carcere c’è un tale sovraffollamento che dalle 14 alle 19 cessa completamente l’erogazione<br />

dell’acqua, perchè l’impianto esistente non regge. Inoltre i turni di lavoro dei detenuti addetti alla<br />

pulizia sono stati ridotti, per carenza di fondi, da sei ore a un’ora e mezza, con la prospettiva di<br />

ridurre ulteriormente a turni di mezzora.<br />

…Una popolazione carceraria di oltre 750 persone, con il 60 percento di detenuti stranieri, 63<br />

detenute, 29 (proprio così) semiliberi. Un carcere costruito nel 1993 per ospitare 250 detenuti,<br />

al massimo 500…<br />

DA LIBERAZIONE DEL 30 GENNAIO 2005<br />

Il carcere? Una discarica sociale, altro che struttura rieducativa. Intervista a Fabrizio<br />

Rossetti responsabile del settore penitenziario nella Cgil<br />

Nel collasso della sanità in carcere c’è una responsabilità diretta del ministro Castelli?<br />

“Assolutamente. Perchè da un lato taglia risorse da destinare alla attività interna, dall’altro blocca<br />

la legge di riforma approvata nel 1999 che affida l’assistenza sanitaria in carcere non più al<br />

ministero di grazia e giustizia ma al sistema sanitario nazionale. …<br />

Un collasso che purtroppo si riflette sulla vita quotidiana dei detenuti. Un altro taglio di finanziamento<br />

che può dare il senso del collaso strutturale degli istituti di pena è quello destinato alle<br />

spese di manutenzione e riparazione degli immobili. Tutte quelle spese che generalmente concorrono<br />

a far diventare dignitoso un carcere: soldi destinati ad esempio per la riparazione di un<br />

lavandino. …<br />

Fra il 2001-2004 sono state decurtate anche le spese per le attività culturali e scolastiche: si è<br />

passati da 4 mln di euro a 2,5 mln di euro. Decurtato anche lo stanziamento per pagare i detenuti<br />

che lavorano per l’amministrazione penitenziaria, passato nel medesimo periodo, da 58 a<br />

48 mln di euro”.<br />

Fra le carceri in cui sicuramente è stato introdotto il regolamento interno con criteri assolutamente<br />

restrittivi troviamo anche la grande struttura di Opera. Qui, come possiamo leggere da una let-<br />

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