LA PAGINA DICEMBRE 2010:progetto La Pagina futura.qxd
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Le “stelle” Cumete Accadde a dicembre...<br />
Keplero<br />
Stavamo a ffa’ a ppallate co’ la<br />
neve su le Cimitelle. A ‘n certu<br />
puntu t’ho fattu ‘na specie de<br />
porbettone e ho fattu a Zzichicchiu...<br />
Toh... beccate ‘sta<br />
cumeta! Je so’ ppassatu a strisciu<br />
sopra la capoccia... e issu ‘mperterritu...<br />
A Lunardi’... lo sai che ‘n ciai tortu?!... Le cumete so’<br />
ppalle de neve sporca... de jiacciu. Quanno s’avvicinono<br />
a lo Sole... quistu le fa scioje e fforma ‘na specie<br />
de coda de gasse... che sta sempre da la parte ‘pposta<br />
a essu... come se quillu la spignesse via. Esse partono<br />
da li cunfini de lu sistema solare e anche più llà. ‘Gni<br />
tantu se ne sgancia una pe’ mmotivi de gravidà... e<br />
cce l’artrovamo a ggira’ qua ‘ttornu... mica tantu<br />
vicinu!?... Co’ ‘n’orbita tutta sbilenca che ccià lu giru<br />
de bboa attornu a lo Sole. <strong>La</strong> più sverda è la Enche<br />
che ggira ‘n 3 anni e 4 mesi... l’Allei ‘gni 76 anni,<br />
c’emo avutu anche l’Ale-Boppe scoperta simurdaneamente<br />
da ‘lli du’ stronumi... tantu luminosa! Gira<br />
gira... ‘n ce n’armane più gnente... perché ‘gni vorda<br />
che passono vicinu a lo Sole se perdono li pezzi... e<br />
ccucì ‘gni anno... soprattuttu a‘gostu... ‘sti pezzi... ce<br />
l’artrovamo che ppiombono ggiù da lu cielu come<br />
stelle cadenti... E cce fanno ‘sprime li desideri!... A<br />
Zzichi’... e ppo’ dicono che le cumete portono jella!?<br />
’Mbe’ ‘n quillu... mica je se po’ da’ tantu tortu!? S’è<br />
vveru che qquelle... da ‘n andru monnu ciànno portatu<br />
su la Terra...‘n cià fattu ‘n grossu affare lu pianeta<br />
nostru?! A Lunardi’... beccate questa!... Che tte sì<br />
‘mpacitu? Quella non era ‘na palla de neve... ma ‘n<br />
aisberghe volante! Se mme pijavi m’armannavi a<br />
qquill’andru monnu... cucì appena m’arconoscevono...<br />
sa’ che mme dicevono?... Ahò... quistu ‘n s’è<br />
scafatu pe’ gnente... è ‘rtornatu cucì com’è ppartitu!<br />
paolo.casali48@alice.it<br />
ASTROrime...<br />
<strong>La</strong> gravitazione universale<br />
Se tu ti appelli a un mondo un po’ balordo...<br />
dove neppure tra fratelli son sinceri...<br />
ci credo... che rimane pure sordo....<br />
tra bianchi... rossi... gialli... e pure neri.<br />
Facendo appello a più gravitazione<br />
per farci un poco al Sole avvicinare...<br />
io credo che può esser soluzione<br />
il fatto di poterci più abbronzare.<br />
Così potremo esser tutti uguali...<br />
semmai con qualche vaga sfumatura...<br />
e quei colori tutti universali...<br />
potranno far la vita... meno dura.<br />
PC<br />
Diffusore, vietato, di luce a sfera.<br />
In L.go F. Micheli - Terni<br />
27 7 dicembre 1571, a<br />
Weil der Stadt (Germania)<br />
nasce Friedrich Johannes<br />
Kepler.<br />
Uno dei più grandi astronomi<br />
della storia nacque da<br />
una famiglia un po’ disastrata:<br />
il padre era un mercenario<br />
e lo abbandonò<br />
quando aveva solo quattro<br />
anni, la madre si guadagnava<br />
da vivere vendendo<br />
intrugli miracolosi e venne<br />
accusata di stregoneria<br />
dalla Chiesa protestante.<br />
Ma a questa madre dobbiamo<br />
molto, perché fece<br />
osservare al piccolo Johannes<br />
una cometa nel 1577 ed<br />
una eclissi di luna nel 1580,<br />
producendo in lui un particolare<br />
interesse per l’astronomia.<br />
Il giovane Keplero si dedicò<br />
dapprima ad una attività<br />
artigianale, ma la sua<br />
debole costituzione lo costrinse<br />
ad abbandonare il<br />
lavoro e ad iniziare studi di<br />
teologia e di matematica<br />
legata all’astronomia.<br />
Fu assistente del grande<br />
astronomo Tycho Brahe<br />
(col quale ebbe rapporti<br />
sempre tesi) ed alla morte<br />
di questi gli succedette<br />
come matematico ed astronomo<br />
imperiale.<br />
A differenza degli astronomi<br />
che lo avevano preceduto,<br />
con Keplero la<br />
relazione tra matematica ed<br />
astronomia diventò molto<br />
stretta, fornendo, oltre allo<br />
schema geometrico per la<br />
costruzione del sistema<br />
astronomico, anche la<br />
possibilità di definire con<br />
precisione le leggi che<br />
regolano i moti celesti.<br />
Infatti, precorrendo in un<br />
certo senso la teoria della<br />
gravitazione universale di<br />
Newton e partendo da un<br />
compito affidatogli da<br />
Brahe, cioè lo studio dell’orbita<br />
di Marte (per il<br />
quale prevedeva di utilizzare<br />
solo 8 giorni ed invece<br />
ci lavorò per 8 anni!), egli<br />
abbandonò l’ipotesi che i<br />
pianeti percorressero orbite<br />
circolari, a favore della<br />
forma ellittica, e formulò<br />
le famose 3 leggi sul movimento<br />
dei pianeti: le prime<br />
due vennero pubblicate nella<br />
Astronomia Nova (1608-<br />
1609) e la terza nell’Harmonices<br />
Mundi (1619).<br />
Nel 1604 nella nostra galassia<br />
esplose una supernova<br />
(la SN 1604), che fu<br />
visibile ad occhio nudo per<br />
diciotto mesi. Keplero la<br />
vide per la prima volta il 17<br />
ottobre e la studiò così attentamente<br />
ed a lungo, che<br />
essa prese il nome di Stella<br />
di Keplero.<br />
<strong>La</strong> SN 1604 fu la seconda<br />
supernova osservata nell’arco<br />
di poco più di trent’anni<br />
e da allora non ne<br />
sono più apparse nella nostra<br />
galassia, ma i suoi resti<br />
sono a tutt’oggi fonte di<br />
studio sull’evoluzione di<br />
una supernova.<br />
Keplero fece una dettagliata<br />
descrizione di questa<br />
stella nel De Stella Nova in<br />
Pede Serpentarii, pubblicato<br />
nel 1606.<br />
I problemi alla vista, di cui<br />
soffriva, lo indussero a<br />
compiere anche studi di ottica,<br />
che, oltre ad esaminare<br />
la struttura dell’occhio, i<br />
problemi connessi con la<br />
visione sfocata e la spiegazione<br />
del funzionamento<br />
degli occhiali, lo portarono<br />
ad ideare nel 1611 un<br />
cannocchiale (o telescopio)<br />
astronomico alternativo a<br />
quello di Galileo e sicuramente<br />
più valido, utilizzando<br />
come oculare una<br />
lente convessa anziché<br />
divergente.<br />
L’immagine appariva capovolta,<br />
ma il lavoro osservativo<br />
era più agevole e si<br />
potevano raggiungere ingrandimenti<br />
molto elevati.<br />
Sul letto di morte, Tycho<br />
Brahe affidò a Keplero il<br />
compito di completare le<br />
tavole dedicate all’imperatore<br />
Rodolfo II, e molti<br />
anni dopo, nel 1627, egli<br />
pubblicò le Tabulae Rudolphinae,<br />
un catalogo astronomico<br />
corredato da tavole<br />
planetarie, che contenevano<br />
le posizioni di oltre<br />
1000 stelle misurate da<br />
Brahe, ed oltre 400 misurate<br />
da Tolomeo e Johann<br />
Bayer.<br />
Gli ultimi anni di vita di<br />
Keplero furono contrassegnati<br />
da forti avversità, malattie<br />
e febbri continue.<br />
In quel di Ratisbona, si<br />
spense all’età di 58 anni,<br />
senza però tralasciare di<br />
scrivere un epitaffio per la<br />
propria tomba: Il mio spirito<br />
ha misurato il cielo,<br />
ora misura la profondità<br />
della terra.<br />
Fiorella Isoardi Valentini<br />
INQUINAMENTO LUMINOSO E RISPARMIO ENERGETICO<br />
Come illuminare i propri spazi esterni<br />
Sabato 9 ottobre <strong>2010</strong> si è svolta a Terni - p.za Europa, con il patrocinio del Comune di Terni, l’Assessorato all’Ambiente e la<br />
Circoscrizione nord, la manifestazione nazionale per il risparmio energetico e contro l’inquinamento luminoso.<br />
L’evento è stato organizzato dall’Associazione Ternana Astrofili Massimiliano Beltrame, per sensibilizzare la cittadinanza<br />
sull’inquinamento luminoso prodotto dagli impianti di illuminazione pubblica e privata.<br />
Gli astrofili ternani hanno portato i loro telescopi in piazza e condiviso con i cittadini lo spettacolo offerto dal cielo stellato.<br />
Per l’occasione le lampade dell’illuminazione di p.za Europa sono state spente e i ternani hanno potuto ammirare Giove e le sue<br />
Lune, le stelle di prima grandezza Deneb del Cigno, Vega della Lyra, Altair dell’Aquila, l’ammasso aperto della civetta ( NGC<br />
457) in Cassiopea, l’ammasso globulare M15 in Pegaso e le altre stelle meno luminose, generalmente oscurate dalla luce artificiale.<br />
Durante la serata la domanda ricorrente di molti cittadini è stata: Cosa è l’inquinamento luminoso?<br />
A “bocce ferme” ci siamo resi conto che la domanda è pertinente.<br />
Molti cittadini non sanno che la luce artificiale può produrre inquinamento luminoso, condizionando e alterando la vita del mondo vegetale e animale,<br />
aumentando le difficoltà della ricerca astronomica e, non ultimo per importanza, causando un danno economico alle proprie tasche.<br />
Gli stessi cittadini non sanno che la maggior parte delle regioni italiane hanno adottato provvedimenti legislativi per tentare di limitare il fenomeno.<br />
<strong>La</strong> Regione Umbria, in particolare, ha emanato la Legge regionale N. 20 nel 2005 e il Regolamento regionale N. 2 nel 2007.<br />
Come associazione astrofila, ma anche come cittadini, dobbiamo quindi aumentare la nostra azione divulgativa, perché si diffonda la cultura di una corretta<br />
illuminazione.<br />
Tutta la cittadinanza deve essere informata su come illuminare i propri spazi esterni, senza produrre inquinamento luminoso e risparmiare energia.<br />
Un esempio delle prime cose che i privati cittadini dovrebbero sapere è che i corpi luminosi a sfera (vedi foto), tra i più diffusi nei nostri giardini e parchi<br />
privati, sono vietati.<br />
Questi diffusori di luce sprecano energia perché indirizzano i raggi luminosi anche dove non serve (in cielo) e producono l’effetto abbagliamento in modo<br />
diretto. Questo tipo di diffusore deve essere abolito nella pubblica e nella privata illuminazione. franco.capitoli@teletu.it<br />
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