22 Indovina... indovinello 1 - V’è una cittadina assai piccina che, per quanto minuta, è ricca di grattacieli di varie forme: qualcheduno piatto, altri a punta e perfino squadrati... Nel diurno c’è un gran via vai: gente che va, gente che viene ed è tutto un lavoro. Unica è la strada maestra, frequenti son le inondazioni, terribili i terremoti accompagnati da boati ed esplosioni. <strong>La</strong> notte è tutto silenzio eccetto, ogni tanto, qualche lamento. Che cos’è? 2 - Che frenesia la nostra esistenza: ci vogliono dritti, sparati, lenti o serrati, morbidi o lunghi, corti ed oblunghi. Ogni dì mascherar ci dobbiamo: immersi nella colla e nella sabbia, tra le mandibole di coccodrilli ed istrici passiamo, cotti perfino come un uovo strapazzato, per noi non c’è pace sul ferro scaldato. Intrappolati da lombrichi multicolori, tra aghi e pinze, sempre osservati quando siamo fuori. Tre o quattro volte a settimana le cascate del Niagara ci cadono in testa: poveri noi, che vita mesta! 3 - Sono così corto che non mi puoi misurare, così piccolo che non mi puoi vedere, alcune volte vorresti che non finissi mai. Tutti provate a domarmi, rallentare o trattenere. <strong>La</strong> mia prigione è la macchinetta fotografica, perché la luce impressa è la sola che mi può sconfiggere: chi sono? 4 - Sono la linea di demarcazione, il tratto di separazione tra il terrestre ed il divino, son tutto anche se non sembro niente, costituisco la prospettiva della tua mente: cammina, corri e viaggia quanto vuoi, ma sempre lì mi vedrai, perché io sono infinito e non mi supererai giammai. 5 - Se cerchi di vedermi non mi puoi vedere e, quando finalmente mi vedi, in realtà non mi stai vedendo affatto. Chi sono? 6 - Del mondo ho la forma, ma assai più minuto sono, alle volte mi definiscono uno specchio, altre un puntino, altre ancora un lago ghiacciato. Di norma sono bianco, ma posso anche essere nero se maltrattato. Senza me si è completamente persi, io sono il mondo stesso, poiché senza di me esso sarebbe inutile. Perfetto spesso non sono, ma non pensate ch’io sia futile! Elena Lucci - Classe IIIG, ScM O. Nucula Caporetto: il luogo di una delle più terribili disfatte dell’esercito italiano contro quello dell’imperoAustro-Ungarico. Noi pensiamo che quei disastrosi giorni per la patria siano passati, che appartengano ad una generazione e ad una realtà trascorsa, ma in verità non è così. Siamo infatti sicuri che questi siano tempi d’oro per la nazione? Io penso proprio di no! Mi chiedo dove siano Vuoi partecipare, come solutore o come creatore di indovinelli? O di rebus o cruciverba? O di rompicapo matematici? Questo mese abbiamo i seguenti premi: 1 libro della prestigiosa editrice Projecta; 1 abbonameno gratuito al mensile <strong>La</strong> <strong>Pagina</strong>; iscrizione gratuita al club degli amanti della matematica; pubblicazione dei tuoi rompicapo. Invia la tua soluzione a elena.lucci@gmail.com Caporetto e Vittorio Veneto: un bivio infinito gli italiani veri, quel popolo di grandiosi pittori, scrittori, musicisti ed artisti capaci di liberare la terra natia dagli invasori, di rendere il proprio stato una potenza mondiale, di vincere una guerra globale, di compiere un miracolo economico e di debellare piaghe come quella delle brigate rosse. Mi chiedo dove siano finiti i discendenti diretti della grandiosa Roma, che ormai è soltanto considerata un nome astratto citato sui libri di storia. E’ infatti dalle nostre magnifiche radici storiche che dovremmo riscoprire il significato di essere italiani, di discendere cioè da un popolo che è stato in grado di piegare alla propria giurisdizione più continenti. E’ triste quindi pensare che, se perderemo anche l’ultima briciola di queste conoscenze, verremmo travolti da una Caporetto culturale più disastrosa del crollo verificatosi a Pompei. Dobbiamo però ricordare che esiste anche Vittorio Veneto, il luogo in cui i nostri soldati ottennero la vittoria della Prima Guerra Mondiale! Se infatti riacquistassimo la nostra identità potremmo veramente essere uniti nel dimostrare a tutti che gli italiani veri non sono scomparsi. Osserviamoci: abbiamo un immenso patrimonio artistico, naturale e culturale che, insieme alla bellezza del nostro Paese, ci è invidiato dal mondo intero. Il problema vero è però quello di saperlo sfruttare! Per quale motivo, ad esempio, abbiamo il diritto di possedere la fontana di Trevi se poi i nostri giovani, alla faccia delle origini storiche, infischiandosene altamente del suo progettista Nicola Salvi, la rovinano con quelle maledette bombolette? Ma siamo veramente impazziti? Stiamo andando da soli verso l’autodistruzione, la quale è veramente un punto di non ritorno! L’unica soluzione per evitare ciò è semplicemente quella di dimostrare di essere degni di appartenere al nostro popolo! Molte persone meritevoli si stanno impegnando per realizzare questo sogno, ma da sole non bastano... Tutti abbiamo infatti la pos- sibilità di contribuire alla salvaguardia della nostra nazione, come coloro che, senza volere in cambio nulla, si dedicano alla più utile attività esistente: il volontariato! Questo, insieme a molti altri comportamenti che potrebbero essere premiati al valor civile, è uno dei modi con cui possiamo veramente dare un senso alla nostra esistenza, non sprecandola quindi come quei vandali da me sopracitati. Abbiamo dunque un bivio davanti a noi: possiamo intraprendere il cammino della gloria o darci la famosa zappa sui piedi da soli. Allora, che cosa scegliamo? Francesco Neri Classe IA, ScM L. Da Vinci FondazioneCassa di Risparmio di Terni e Narni Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni, nella riunione del 29 settembre u.s., ha deliberato uno stanziamento di Euro 132.000,00 per il Progetto per la realizzazione di una infrastruttura wireless per le scuole medie superiori del ternano. Il <strong>progetto</strong> è frutto di una collaborazione tra la Fondazione CARIT e il Polo Scientifico Didattico di Terni, nella persona del suo Pro Rettore, prof. Pietro Burrascano, con il quale lo scorso 1° ottobre è stata sottoscritta una apposita convenzione dopo aver presentato l'iniziativa alla Provincia. Gli obiettivi dell'iniziativa possono essere così sintetizzati: “offrire agli Istituti Scolastici di secondo grado della provincia di Terni una rete wireless finalizzata alla fruizione di contenuti didattici e di servizi Internet condivisi. Attivazione di un Network di Autenticazione comune; predisposizione di un portale WEB per l'accesso alla rete wireless, nel quale sia possibile attivare servizi agli studenti e garantire un'integrazione ai più diffusi Social Network mondiali”. Secondo un sondaggio del 2009, infatti, l'89% dei giovani europei non è in grado di immaginare una vita senza social network. Lo scopo che si intende raggiungere è quindi quello di “sfruttare il fenomeno Social del momento cercando di convogliare le esperienze mediatiche e di vita dei singoli studenti anche all'interno del mondo scolastico”.
FondazioneCassa di Risparmio di Terni e Narni Personale di arte contemporanea dell’artista Guido Mirimao presso la Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni, Palazzo Montani Leoni, Corso Tacito 49, Terni. Ultimi giorni di apertura: 17, 18, 19 dicembre <strong>2010</strong>, con orari 10.00/13.00 - 16.00/19.00. Ingresso gratuito; catalogo gratuito in sede. 23