Giornalino I° Quadrimestre - ISTITUTO COMPRENSIVO "A.Diaz"
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Continuazione: Ritratto di un’amica.<br />
attraente! Si vestiva sempre come voleva, a volte<br />
in stile moderno con felpone e jeans, altre volte<br />
indossava una graziosissima gonna a bretelle con<br />
sotto una camicia. Vi abbinava sempre un cappello<br />
da pittore appoggiato a lato della testa. Ma non<br />
riusciva a sembrare buffa! Appariva invece magnifica.<br />
Eravamo molto unite finchè … Ma questa è<br />
un’altra storia. Tra le due ero io quella con più fantasia.<br />
Non gliel’ho mai detto ma m’ispiravo a lei per<br />
i miei racconti. Lei era la maga, la guerriera senza<br />
paura, l’intrepida amazzone e l’affascinante sirena.<br />
Insieme passavamo lunghi pomeriggi nel nostro<br />
posto segreto. L’avevamo scoperto insieme. Un<br />
giorno, correndo per i prati dietro a casa sua inciampai<br />
in una radice. Guardai in alto. C’era un<br />
grande albero che sembrava essere lì ad aspettare<br />
solo noi da secoli. La chiamai. E lei tornò indietro.<br />
Ci arrampicammo fino ad un grosso ramo. Ci sedemmo<br />
cavalcioni. Sopra, sotto, ai lati, eravamo<br />
circondate dal verde. Il vento faceva stormire le<br />
foglie. Eravamo finalmente sole e libere. Non so<br />
dove trovai il coraggio ma le dissi tutto. Di come<br />
era bella con il suo naso sottile e la bocca piccola.<br />
Della sua gentilezza spigliata e dell’alone di mistero<br />
che l’avvolgeva.<br />
Quando conclusi dicendo che avrei voluto essere<br />
come lei, si arrabbiò. “Non devi nemmeno pensare<br />
cose del genere! Sei magnifica, riesci in tutto. Sei<br />
timida e ti lasci scoprire pian piano. Cosa desiderare<br />
di più?! Devi essere te stessa e devi esserlo per<br />
sempre! Solo così potrai finalmente apprezzarti!<br />
Abbi fiducia in te e in quello che sei perché vali<br />
tanto!” Il suo tono si era addolcito. Mi vennero le<br />
lacrime agli occhi e l’abbracciai stretta. Il suo carattere<br />
era così: strano e imprevedibile. Non dimenticherò<br />
mai quella voce vellutata ma tagliente all’occorrenza.<br />
Mai scorderò le sue parole. Le sole che<br />
mi hanno aiutato a crescere. Quelle che mi hanno<br />
aperto gli occhi a me stessa. Forse aveva ragione.<br />
Anch’io potevo essere qualcuno. Ma non mi ha mai<br />
pesato sentirmi meno di lei, perché lei non si vantava<br />
mai ed io non ero invidiosa. Tutto ciò che era<br />
lo era naturalmente. Ci frequentavamo da un anno,<br />
poi un giorno se ne andò. Misteriosamente e con<br />
eleganza come era nel suo stile. Non l’ho mai più<br />
incontrata nella mia vita. Forse è stato meglio così.<br />
Ho sempre pensato che lei fosse una specie di<br />
angelo mandato sulla terra per aiutarmi. Mi capita<br />
ancora di recarmi alla porta di casa che tante volte<br />
ha varcato e lascio spesso dei fiori. Il bello è che<br />
anch’essi non avvizziscono mai: come lei, che non<br />
vidi mai sfiorire.<br />
Numero 3 - Anno 2008<br />
Selene C. 8^A<br />
La grande ballerina<br />
C’era una volta una ballerina di diciassette anni di nome<br />
Alessia che faceva continuamente delle gare di danza<br />
moderna. Un giorno Alessia e le sue quattro amiche<br />
dovevano superare delle prove di ballo, ma le loro cinque<br />
paia di scarpe si erano ristrette per colpa di un’altra<br />
ragazza di nome Geltrude, poco più grande di loro e<br />
molto invidiosa, che quando si arrabbiava si trasformava<br />
in una strega.<br />
.<br />
Detto fatto, le ragazze si trovarono senza più le scarpe<br />
e non potevano ballare. Il cane di Alessia di nome<br />
Bobby andò in un negozio di scarpe e chiese:>la commessa rispose:.<br />
Il cane che era andato con loro per portare fortuna, dopo<br />
aver acquistato le scarpe, sparse della polverina magica<br />
e disse:.<br />
Le ragazze con queste<br />
calzature vinsero<br />
molte gare. In<br />
sede di finale, il balletto<br />
si doveva svolgere<br />
a piedi scalzi.<br />
Le ragazze pensavano<br />
di non riuscire,<br />
ma il cane diede<br />
loro coraggio. Alessia<br />
pensò: Tutte le altre ragazze dissero : E così cominciarono una folgorante<br />
carriera con il nome di ’’Five girls’’. Il cane, per punire la<br />
strega cattiva, la fece diventare la donna delle pulizie<br />
delle ragazze. Da quel momento avrebbe svolto solo<br />
lavori umili.<br />
Simona C. 6^C - Allegra C. 6^A<br />
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