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stampaggio e rifinitura - Ispesl

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La circolazione dell’acqua all’interno dell’impianto di raffreddamento dello stampo e della<br />

macchina stessa, avviene a circuito chiuso (frigorifero con condensazione ad aria) ed il<br />

consumo di acqua è ridotto solo al reintegro di eventuali perdite ed evaporazioni.<br />

Il cilindro della macchina viene riscaldato mediante resistenze elettriche e raggiunge delle<br />

temperature che vanno da un minimo di 170° (nella prima zona del cilindro) fino ad un<br />

massimo crescente di 210° nella zona “ugello”.<br />

Gli scarti e le materozze provenienti dallo <strong>stampaggio</strong> delle materie plastiche vengono<br />

reimpiegate previo passaggio negli appositi “granulatore” e “separatore di metalli” per<br />

eliminare eventuali impurità metalliche.<br />

Il “granulatore” è composto da lame che, ruotando, macinano il materiale (che si presenta<br />

di colore marrone) e lo espellono facendolo cadere in appositi contenitori plastici. Tale<br />

macchina si trova in un locale confinato ed è posizionata in modo che sia<br />

obbligatoriamente caricata dal locale adiacente (destinato a deposito di semilavorati in<br />

zama) tramite un’apertura nella parete divisoria. Una volta effettuata questa operazione<br />

l’addetto, dotato di avvisatore sonoro per le emergenze, entra nel locale ed aziona il<br />

comando di accensione.<br />

Il “separatore di metalli” è composto da una tubazione, metallica nella parte iniziale e<br />

plastica nella parte finale, al cui interno è posizionata una calamita che, al momento in cui<br />

individua una particella metallica nel prodotto, la scarta deviandola in una seconda via di<br />

uscita della macchina.<br />

A servizio delle presse ad iniezione troviamo anche una soffiatrice ad aria composta da un<br />

piano che si muove in senso orizzontale e sul quale sono posizionati i vassoi; un getto<br />

costante di aria, direzionato verso i vassoi, toglie eventuali granuli di sabbia o plastica<br />

presenti.<br />

Capitolo 2.2.2. – Attrezzature, Macchine Impianti<br />

Lo <strong>stampaggio</strong> automatico ad iniezione delle materie plastiche avviene mediante l’utilizzo<br />

delle seguenti attrezzature:<br />

- n° 24 presse ad iniezione;<br />

- n° 2 mescolatori a fusti rotanti;<br />

- n° 3 mescolatori a coclea;<br />

- n° 1 granulatore;<br />

- n° 1 separatore di metalli;<br />

- n° 4 essiccatori ad aria calda;<br />

- n°1 soffiatrice ad aria calda.<br />

Materiali occorrenti:<br />

- Materiale plastico in granulo quale PVC, polistirolo, nylon, ABS, polietilene;<br />

Masterbach costituito da pigmenti inorganici dispersi in un substrato plastico (impiegato in<br />

piccole percentuali solo per la produzione di manufatti colorati)<br />

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