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la filanda Eventi
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Don Carlo Gnocchi:
la solidarietà e l’amore
per gli altri
Fa fatica a diventare Santo perché
era già Santo allora e per noi sarà
sempre Santo. La vita trascorre
normalmente, con le piccole gioie
e i piccoli dolori, però io non
rimpiango nulla. Sono contenta
di quello che è stata la mia vita
perché mi sento una persona realizzata
e ho sempre vivo il ricordo
dei suoi insegnamenti.
Questo è un pezzo della mia deposizione
sul libro “Noi, figli di
don Carlo”. Era venuta la giornalista
a intervistarci e ha scritto un
libro con tutte le nostre testimonianze:
“Don Carlo era un uomo
straordinario, sapeva leggere nei
nostri cuori e nella nostra mente,
comprendeva i problemi di tutti e
i nostri caratteri, che ci facevano
diverse le une dalle altre. Ricordo
una compagna: era più grande
della maggior parte di noi. Soffriva
di un grande complesso di
amarezza e ostilità verso tutto e
tutti, avendo il volto danneggiato
da cicatrici di schegge. Era bloccata,
non comunicava più con
nessuno e le nostre signorine
avevano tentato di tutto per il
suo inserimento. Don Carlo aveva
compiuto il miracolo: l’aveva
presa per mano e intrattenuta con
dolcezza. “Ti vedo turbata, nervosa
e imbronciata: cosa ti manca?
Dimmelo!”. Ma lei si chiudeva in
un cupo silenzio. “Tu hai qui tante
piccole compagne, ognuna ha
perduto qualcosa, ma mancano
di cose che tu hai. Cosa credi sia
importante nella vita, la bellezza?
Guarda che la bellezza vera è
quella che abbiamo dentro, che
fa risplendere il viso e gli occhi. Tu
qui hai tante sorelline che mancano
dell’affetto del babbo e della
mamma: sai che puoi darglielo
tu? Aiutale a lavarsi, a pettinarsi,
fai loro da sorella maggiore, da
mammina! Ti accorgerai che ti
vogliono bene e tu potrai senza
dubbio ricambiare il loro affetto.
Ne sono sicuro”. La ragazza scoppiò
a piangere, aveva capito il
senso della vita: aveva finalmente
trovato la sua bella serenità”.
Avevo quattordici anni quando
don Carlo è mancato; mi ricordo
che erano quasi le 19 ed eravamo
a tavola. Ci hanno comunicato
della sua morte, fu veramente
per tutte uno “schianto”: nessuna
volle più toccare cibo, solo correre
in cappella a piangere e a pregare
per lui. Per me è sempre stato un
amico, il più grande. Sono sempre
ricorsa a lui in vita e spesso ricorro
alla sua memoria. Mi ha dato
tutto: tranquillità di vita, serenità.
Il suo esempio caritativo mi ha
fatto acquisire la dimensione di
essere umano che può mettersi
a disposizione degli altri con una
parola buona al momento giusto
e calore umano. La confidenza
reciproca, il balsamo di un gesto
affettuoso, vivere attimo per
attimo, giorno per giorno, con
un sorriso per chi ti sta accanto.
Ho avuto tanto affetto da tutti,
da tutte le persone che mi sono
state vicine.
Verso i diciotto anni mi hanno
dato la libertà di uscire anche
in paese. Mi sono inserita molto
bene. Ho molte amicizie e mi piace
vivere la vita della comunità”.
Maria Teresa Fedele
Quater pass in allegria
Grandissima affluenza per
l’edizione 2009 di “4 pass insema
tra Pesàn e Burnàc”, la
marcia non competitiva che si
snoda tra le vie del nostro Comune
organizzata dal gruppo
podistico Avis della polisportiva
Molgora. Il forte temporale
della sera precedente non ha
rovinato i quattro diversi percorsi
da sei, dieci, quindici e
ventidue chilometri né, tantomeno,
ha frenato l’affluenza
alla marcia che quest’anno ha
raggiunto quota mille iscritti
arrivando, per la precisione,
a 1.034 partecipanti. La corsa,
non competitiva, ha visto
come ogni anno la premiazione
dei gruppi più numerosi
divisi in due diverse categorie:
la prima dei gruppi podistici
della zona e la seconda di quelli
Avis: nella prima categoria si
è classificato al primo posto
il GPG88 di Gorgonzola con
76 iscritti, davanti al GP La
Michetta e l’ASD atletica di
Vignate; per i gruppi Avis la
prima classificata è stata l’ASD
Jolly di Cologno Monzese con
26 iscritti, che ha superato
l’ASD di Cinisello Balsamo e
l’Avis Rho. Grande lavoro di
tutti i volontari impegnati nello
studio del percorso, nella
preparazione dei ristori e nella
messa in sicurezza dei punti
critici del percorso: una grande
macchina organizzativa che
ha fatto in modo che andasse
tutto per il verso giusto e
che anche questa edizione di
“4 pass” sia stata una grande
festa.
Giorgio Omati
Un omaggio musicale
per i 60 anni di attività del Centro Santa Maria
al Castello sotto il segno di Don Carlo
Nell’anno della beatificazione
di Don Carlo Gnocchi, avvenuta
il 25 ottobre, il Centro Santa Maria
al Castello della Fondazione
a lui dedicata ha compiuto
60 anni di attività a Pessano
con Bornago. Per festeggiare
questa doppia ricorrenza, in
un anno già costellato di eventi
celebrativi, il 26 giugno la sede
della fondazione ha organizzato
un concerto serale aperto al
pubblico con il patrocinio del
Comune. Cornice dell’evento
A quest’iniziativa sono seguiti
la fiaccolata partita dal centro
di piazza Castello all’oratorio di
Carugate e l’inaugurazione del
busto in bronzo raffigurante don
Carlo Gnocchi con un mutilatino
avvenuta il 17 ottobre nell’aula
consiliare.
“Il basamento in ferro autenticato
rappresenta i forti valori, la
roccia lo lega agli alpini e il suo
busto trasmette la gioia di vivere”.
Così ha descritto la sua opera lo
scultore Claudio Ferrarini dell’Olmo
d’Oro di Carugate, alla
presenza del sindaco Giuseppe
Caridi, dell’assessore alla Cultura
Monica Meroni, del preside
Felice Menna, e dei parroci don
Lorenzo Radaelli e don Eugenio
Ronchi, che hanno benedetto il
busto. Per la fondazione, invece,
erano presenti monsignor Angelo
Bazzari, presidente della
fondazione don Carlo Gnocchi
e Tiberio Boldrini, direttore del
centro S. Maria al Castello di Pessano.
Tanti gli interventi durante
la cerimonia, allietata dai canti
del coro Ana di Melzo, tutti rivolti
a sondare un aspetto della vita
di don Carlo: il prete, il soldato,
l’uomo, l’educatore, il “papà”, il
FestAss, la Festa delle associazioni,
si è confermata come importante
appuntamento per la
comunità. Alla terza edizione
della kermesse, nonostante il
maltempo, in tanti hanno visitato
i banchetti delle associazioni
esposti al parco Prinetti dal 3 al
5 luglio. Queste le realtà locali e i
comitati che hanno aderito: l’associazione
“Insieme per” di Cassina
de’ Pecchi, il locale circolo
Legambiente «Il Molgora», la sezione
Anpi di Pessano, l’Associazione
pensionati, la casa editrice
Edil-Marzia42 di Marzia Marzari
di Pessano con Bornago, l’associazione
“Genitori di cuore”, il comitato
“Polvere di storie”, l’associazione
“Cani sciolti”, Tatavasco,
la sezione locale di Emergency,
l’associazione “Puzzle Asd”, l’associazione
Mps di Senago, il Gas
(Gruppo di acquisto solidale), il
Cag, il gruppo podistico Avis e
la Polisportiva Molgora di Pessano.
“Anche quest’anno le associazioni
del territorio si sono riunite in
un’unica iniziativa, con l’obiettivo
di presentare le proprie attività,
finanziare progetti di cooperazione
e sensibilizzare la cittadinanza
su un tema comune - ha detto
l’assessore alle Politiche giovanili
Chiara Fiocchi - Il tema scelto per
quest’anno è “Diritti dell’infanzia”,
in occasione della celebrazione
dell’anniversario della conven-
canoro-musicale la splendida
chiesa dei Santi Vitale e Valeria.
Protagonisti della serata
l’ensemble vocale “Concordia
Discors” accompagnata dall’Orchestra
da camera “Guido
d’Arezzo” di Melzo, dalla tromba
naturale di Francesco Grigolo
e dall’oboe d’amore di Marino
Bedetti. Organista e violoncellista,
il direttore Maurizio
Mancino ha sapientemente
diretto l’orchestra e l’ensemble
di 8 elementi da lui fondata
Santo. “Cogliere la vita anche
dove sembra non esserci”, “Fare
del bene a chi soffre, aiutare
qualcuno: ecco, Dio è tutto qui”,
“Servendo gli ultimi e i piccoli
in modo disinteressato, si contribuisce
a costruire un mondo
più accogliente e solidale”, sono
solo alcune delle frasi citate per
descrivere l’uomo a cui si è reso
omaggio, profezie di solidarietà
e pace. Il bronzo rimarrà nell’edificio
di piazza della Resistenza,
zona istituzionale che ospita,
oltre all’aula consiliare polivalente,
il centro medico, il sindacato e
FestAss per i Diritti dell’infanzia
zione Onu che disciplina questa
materia: per questo sono stati
predisposti mostre e laboratori
legate al tema, insieme a musica e
a tante altre attività per soddisfare
un po’ tutti i gusti”.
Musica, tornei, stand e incontri
hanno animato i tre giorni di festa:
tornei di acqua volley per ragazzi
dagli 11 ai 20 anni, merenda
al parco, percorso per bambini
“Nove giochi per dieci diritti, La
via della vita”, concorso Prinetti
music contest (con nove band
emergenti che si sono esibite
sul palco), writing session, contest
hip hop; laboratori Marilena,
racconti per bambini, aperitivi,
tombolata, caccia al tesoro, gara
di torte, laboratorio di arti circensi
e concerti per tutte le età. Questi
gli elementi di una manifestazio-
nel 2007, caratterizzata dalla
presenza di professionisti di
grande esperienza come il soprano
lirico Viviana Gaudio e
appassionati del canto. Il folto
pubblico pessanese ha dimostrato
di gradire l’esibizione
di un programma, che andava
da Vivaldi a Bach passando per
Haendel, con un’atmosfera di
raccoglimento e meraviglia che
solo l’acustica e la suggestiva
parrocchia poteva creare.
Laura Negri
l’Associazione pensionati: “Don
Carlo saprà aiutare coloro che
sono al servizio del prossimo e
guidare l’Amministrazione nel
fare le giuste scelte per la comunità”,
ha commentato il sindaco
Caridi.
“Don Carlo incarna il Santo e
l’uomo comune - ha detto Boldrini
- Ha introdotto i concetti di
sussidiarietà tra il pubblico e il
privato e di riscatto sociale della
persona. E’ anche stato un sacerdote
esemplare, un servitore
dello Stato e un testimone della
chiesa a servizio dei più poveri”.
ne ben riuscita a scopo sociale che
si propone come obiettivo, per il
prossimo anno, quello di un’ancora
maggiore partecipazione delle
associazioni locali.