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POF 2011/2012 - Istituto Omnicomprensivo Scigliano

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BIANCHI BIANCHI-SCIGLIANO<br />

BIANCHI SCIGLIANO<br />

SCIGLIANO<br />

Via Via Municipio Municipio 87057 87057 <strong>Scigliano</strong> <strong>Scigliano</strong> (CS) (CS) Tel. Tel. e e Fax Fax 0984 0984-966289<br />

0984 966289<br />

www.omnicomprensivoscigliano.it<br />

www.omnicomprensivoscigliano.it<br />

e-mail: mail: CSIC8640051 @istruzione.it @istruzione.it C.F. C.F. 99332900788<br />

99332900788<br />

PIIANO DELL’ ’OFFERTA<br />

FORMATIIVA<br />

Istiituto Professiionalle<br />

dii Stato<br />

IPSSASR<br />

Serviizii per ll’ ’<br />

Agriicollttura e llo Sviilluppo


Anno Anno Anno scolastico scolastico <strong>2011</strong> <strong>2011</strong> – <strong>2012</strong><br />

<strong>2012</strong><br />

PREMESSA<br />

PREMESSA<br />

Nessuna riforma dell’educazione può decollare senza la partecipazione attiva e onesta<br />

degli insegnanti, disponibili e pronti ad aiutare e a condividere, a offrire conforto e<br />

supporto. L’apprendimento in tutta la sua complessità comporta la creazione e la<br />

negoziazione dei significati in una cultura più vasta, e l’insegnante è il rappresentante di<br />

questa cultura.[….].<br />

Uno dei principali compiti di qualsiasi tentativo di riforma […..] è quello di convincere gli<br />

insegnanti a prendere parte al dibattito e a progettare il cambiamento. Perché sono loro in<br />

ultima analisi gli artefici del cambiamento.<br />

2<br />

J. J. Bruner, Bruner, La La cultura cultura dell’educazione dell’educazione (1996)<br />

(1996)<br />

La documentazione primaria della scuola dell’autonomia è costituita dal Piano Piano dell’Offerta<br />

dell’Offerta<br />

dell’Offerta<br />

Formativa Formativa (<strong>POF</strong> <strong>POF</strong> <strong>POF</strong>), <strong>POF</strong> alla cui redazione il Regolamento e tutte le direttive della Legge 440/97<br />

insistono fortemente. Proprio l’articolo 3 del Regolamento dell’Autonomia scolastica (RAS)<br />

recita: “il Piano dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale, costitutivo della<br />

IDENTITA’ CULTURALE E PROGETTUALE della scuola, è il testo su cui viene esplicitata<br />

l’attività curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa adottata dalla scuola<br />

nell’ambito dell’autonomia.”<br />

Attraverso il Piano dell'Offerta Formativa, l’autonomia costruisce le condizioni giuridiche,<br />

organizzative, professionali e di relazione per rendere flessibile l'attività educativa e per<br />

migliorarne cosi l'efficacia.<br />

Il piano dell’offerta formativa elaborato dal Collegio dei docenti dell’<strong>Istituto</strong>, in<br />

ottemperanza al dettato legislativo e contrattuale, esplicita l’intenzionalità pedagogica e le


azioni educative che la scuola dovrà porre in essere per perseguire le finalità istituzionali<br />

che le sono proprie.<br />

L’idea di scuola che ispira il presente progetto educativo è quella di un servizio capace di<br />

rispondere ai bisogni di istruzione e formazione che la complessità del mondo odierno<br />

richiede, di interpretare le aspettative provenienti dalla comunità locale, di cogliere le<br />

sollecitazioni espresse dal dinamismo della società conoscitiva che caratterizza il nostro<br />

tempo.<br />

La progettazione educativa presentata nel Piano, intende far perseguire alla scuola<br />

dell’autonomia, la capacità di gestire il processo formativo attraverso l’acquisizione della<br />

cultura della responsabilità che è in netta antitesi con la cultura dell’adempimento.<br />

La scuola si propone, così, come un organismo autopoietico che cresce attraverso il fare,<br />

che adotta una didattica laboratoriale, che lavora per ideazioni e aspettative, che<br />

personalizza l’apprendimento, ponendo attenzione agli stili di apprendimento, ai ritmi, alle<br />

capacità, alle motivazioni di tutti e di ciascuno. L’impegno che la scuola assume nella<br />

realizzazione del Piano è quello di porsi in modo critico nel giudicare gli esiti<br />

dell’intervento educativo al fine di migliorare, attraverso un processo di auto-etero-<br />

valutazione fra gli operatori scolastici e l’utenza, le capacità dimostrate dalla scuola come<br />

agenzia formativa in grado di intervenire con professionalità sempre più elevata sui<br />

processi apprenditivi ed educativi degli alunni. Il ruolo dei docenti sarà quello di instaurare<br />

una valida relazione educativa per far acquisire agli alunni il piacere della conoscenza<br />

sistematica, epistemicamente fondata, quale strumento per realizzare l’acquisizione di<br />

competenze e costruire una personalità equilibrata. Come stabilisce il Regolamento<br />

dell’Autonomia scolastica, il <strong>POF</strong> <strong>POF</strong> è reso pubblico e consegnato alle famiglie all’atto delle<br />

iscrizioni; viene pubblicato anche sul sito Internet della scuola, in modo da consentirne a<br />

chiunque l’accessibilità<br />

Il Il <strong>POF</strong> <strong>POF</strong> dell’<strong>Istituto</strong> dell’<strong>Istituto</strong> Professionale<br />

Professionale Professionale di di <strong>Scigliano</strong> <strong>Scigliano</strong> , , per per l’anno l’anno scolastico scolastico 201 <strong>2011</strong>/1 201 /1 /12, /1 , nasce nasce in in un<br />

un<br />

momento momento di di transizion transizione, transizion transizione,<br />

e, vista vista l’entrata l’entrata in in vigore vigore della della Riforma Riforma recentemente recentemente<br />

approvata. approvata. approvata. Gli<br />

istituti professionali a ordinamento statale diventano tutti di durata quinquennale ( due<br />

3


ienni e un quinto anno), con 32 ore settimanali di lezione. Si pongono l’obiettivo di fornire<br />

una solida base di istruzione generale e tecnico-professionale, che consenta agli studenti di<br />

sviluppare, in una dimensione operativa, i saperi e le competenze necessari per rispondere<br />

alle esigenze formative del settore produttivo di riferimento, considerato nella sua<br />

dimensione sistemica. Nelle scuole superiori, e in particolare nell’IPSSASR di <strong>Scigliano</strong>, si<br />

avrà una specie di doppio binario, dal momento che le modifiche previste dalla Riforma<br />

riguarderanno la classe prima e seconda, mentre per le classi successive si continuerà con i<br />

vecchi ordinamenti, seppur con alcune parziali modifiche ai quadri orari e all’area<br />

professionalizzante.<br />

È È un un piano piano di di di lavoro. lavoro. lavoro. La risposta dell’Istituzione scolastica alle richieste di<br />

educazione, istruzione e formazione provenienti dal contesto territoriale. Il<br />

<strong>POF</strong> è anche un piano esecutivo, nel senso che ciò che è scritto verrà messo in<br />

pratica.<br />

4


È È È un’offerta un’offerta. un’offerta Le decisioni e le scelte didattiche e organizzative sono infatti rese<br />

pubbliche, implicando un’assunzione di responsabilità della scuola e un diritto<br />

per famiglie e studenti di conoscere in modo trasparente l’offerta formativa<br />

della stessa.<br />

È È un impegno per il successo formativo dei nostri studenti studenti. studenti<br />

Per l’insegnante è lo<br />

strumento per definire le proprie attività; per lo studente e i genitori, lo<br />

strumento che li aiuta a conoscere cosa la scuola intende fare e come. La sua<br />

costruzione prevede la partecipazione e la responsabilità degli insegnanti, degli<br />

studenti, dei genitori, del personale Amministrativo, del personale Tecnico, del<br />

personale Ausiliario, dei soggetti rappresentativi l’ambiente esterno in cui la<br />

È È È un un processo processo dinamico dinamico che si configura come un documento pluriennale, ma<br />

si può definire come un processo processo creativo creativo senza senza senza fine fine, fine nel senso che la<br />

progettazione non si conclude con la definizione del documento <strong>POF</strong>, ma<br />

riprende per attuare l’innovazione del Piano e per creare nuovi collegamenti tra<br />

i protagonisti della realtà scolastica. In tal senso è un documento sempre aperto<br />

Il Il Il <strong>POF</strong> <strong>POF</strong> <strong>POF</strong> èè,<br />

èè<br />

, , dunque, dunque, dunque, una una una vetrina vetrina vetrina importante importante: importante esso da, agli alunni che vorranno iscriversi<br />

all’IPSSASR di <strong>Scigliano</strong> e ai loro genitori, informazioni sulla storia dell’<strong>Istituto</strong>, sulle sue<br />

risorse umane e professionali, spiega le scelte formative della scuola, cioè i programmi e le<br />

5


materie che si insegnano, le innovazioni apportate ai curricoli, il sistema di valutazione.<br />

Illustra, quindi, ogni aspetto dell’attività scolastica per rispondere meglio alle esigenze<br />

dell’utenza garantendo una una risposta risposta risposta di di qualità qualità ai bisogni formativi.<br />

6


INDICE INDICE ANALITICO<br />

ANALITICO<br />

PRESENTAZIONE PRESENTAZIONE DEL DEL PIANO PIANO DELL DELL’OFFERTA DELL ’OFFERTA FORMATIVA<br />

FORMATIVA<br />

7<br />

Pagin Pagin Pagin Pagin<br />

aaaa<br />

Identità Identità formativa formativa dell’<strong>Istituto</strong> dell’<strong>Istituto</strong> : : mission mission e e vision vision<br />

9<br />

1. 1. IL IL PROFILO PROFILO DELLA DELLA SCUOLA SCUOLA ED ED IL IL CONTESTO CONTESTO TERRITORIALE<br />

TERRITORIALE<br />

1.1 Un po’ di storia 12<br />

1.2 Analisi del territorio e dei bisogni educativi dell’utenza 14<br />

1.3 Istituzioni scolastiche e organigramma 15<br />

1.4 Organizzazione dell’<strong>Istituto</strong> 17 17<br />

1.5 Organi di governo dell’<strong>Istituto</strong> 19<br />

1.6 Servizi amministrativi 20<br />

2. 2. L’ISTRUZIONE L’ISTRUZIONE L’ISTRUZIONE PROFESSIONALE PROFESSIONALE E E E LA LA RIFORMA<br />

RIFORMA<br />

2.1 Riferimenti europei 21<br />

2.2L’identità dell’istruzione professionale 22<br />

2.3 Il PECUP 25<br />

2.4 I Dipartimenti e il Comitato tecnico-scientifico 27<br />

2.5L’obbligo dell’istruzione (primo biennio) 29 29<br />

2.6 Insegnare per competenze 30 30<br />

2.7 Specificità dell’indirizzo, insegnamenti area comune e nuovo Quadro orario 33<br />

2.8 La Prova INVALSI 37<br />

2.9 Gli esami di Qualifica 39<br />

2


2.10 L’esame conclusivo del ciclo scolastico 40<br />

3. 3. LA LA DIMENSIONE DIMENSIONE PROGETTUALE<br />

PROGETTUALE<br />

3.1 Indicazioni generali delle progettazioni disciplinari 42<br />

42<br />

3.2 Nuovo Ordinamento 43<br />

3.3 Vecchio Ordinamento 53<br />

3.4 Il Calendario delle Attività annuali 58<br />

3.5 Finalità educative e cognitive pluridisciplinari 59<br />

3.6 Obiettivi cognitivi e formativi pluridisciplinari 64<br />

3.7 Metodologie didattiche e strumenti 66<br />

3.8 La verifica 67<br />

3.9 La valutazione 68<br />

3.10 L’integrazione dell’Offerta formativa: accoglienza, orientamento , recupero,<br />

debiti formativi, potenziamento<br />

3.11 Integrazione diversamente- abili e svantaggio 74<br />

3.12 L’ampliamento dell’Offerta formativa 78 78<br />

3.13 I Progetti 80<br />

4. 4. RISORSE RISORSE UMANE UMANE E E STRUTTURALI STRUTTURALI DDELLA<br />

D ELLA SCUOLA<br />

SCUOLA<br />

4.1 I Docenti 110<br />

110<br />

4.2 Le Funzioni Strumentali 112<br />

112<br />

8<br />

69


4.3 Responsabili e Figure sensibili 114<br />

114<br />

4.4 Risorse strutturali e servizi 115<br />

115<br />

5. 5. DA DAL DA L REGOLAMENTO D’ISTITUTO<br />

5.1 Capo II: I Docenti 118<br />

118<br />

5.2 Capo III-IV: Il Personale amministrativo- i Collaboratori scolastici 119<br />

119<br />

5.3 Capo V: (Art. 23) Il Patto educativo di corresponsabilità 121<br />

121<br />

5.4 Capo VI: (Art 24)Gli alunni – Statuto degli studenti e delle studentesse 122<br />

5.5 Capo VII: I genitori 132<br />

132<br />

5.6 Capo VIII-IX: Laboratori 13 133 13<br />

5.7 Capo X: Sicurezza 134<br />

5.8 Capo XI: Comunicazioni 13 135 13<br />

5.9 Capo XII-XIII Accesso al pubblico- Circolazione dei mezzi all’interno dell’area<br />

scolastica<br />

5.10 Regolamento attuativo dello Statuto 137<br />

5.11 Regolamento dell’Organo di Garanzia 138 38<br />

5.12 Regolamento rete informatica d’<strong>Istituto</strong> 139 39<br />

5.13 Procedura per la denuncia degli infortuni 143<br />

9<br />

136


GALLERIA GALLERIA FOTOGRAFICA<br />

FOTOGRAFICA<br />

14 146 14<br />

ALLEGATI:<br />

ALLEGATI:<br />

PIANO PIANO INTEGRATO INTEGRATO <strong>2011</strong><br />

<strong>2011</strong><br />

15 154 15<br />

REGOLAMENTO REGOLAMENTO VISITE VISITE E E VIAGGI VIAGGI DI DI ISTRUZIONE ISTRUZIONE DELL’IPSSASR<br />

DELL’IPSSASR<br />

ID IDENTITA’ ID ENTITA’ FORMATIVA DELL’ISTITUTO PROFESSIONALE<br />

PROFESSIONALE<br />

“ Una na scuola scuola che che fornis fornisce fornis fornisce<br />

ce competenze competenze professionali professionali aggiornate aggiornate e contribuisce contribuisce al al processo<br />

processo<br />

formativo formativo ed ed educativo, educativo, educativo, favorendo favorendo l’interesse l’interesse per per la la la cultura cultura e e garantendo garantendo garantendo sempre<br />

sempre<br />

un’opportunità un’opportunità un’opportunità di di crescita crescita.” crescita<br />

A partire dall’anno scolastico 2010/<strong>2011</strong> il nostro <strong>Istituto</strong> è diventato <strong>Istituto</strong> Professionale<br />

di Stato per i Servizi per l’ Agricoltura e lo Sviluppo Rurale, ovvero IPSSASR, con rilevanti<br />

modifiche sul piano strutturale, sul piano orario e dal punto di vista didattico.<br />

L’istruzione professionale offre, oggi più che mai, agli studenti delle risposte formative<br />

mirate alle specifiche esigenze delle imprese presenti sul territorio, tende ad individuare “<br />

l’essenziale” di ogni insegnamento e propone una didattica flessibile, organizzata per<br />

“moduli “moduli”. “moduli Ogni modulo è come un’aggregazione di argomenti, ciascuno dei quali<br />

contribuisce alla conoscenza degli aspetti essenziali della disciplina studiata. La Riforma<br />

prevede più laboratori, stage, tirocini e alternanza scuola scuola-lavoro<br />

scuola<br />

lavoro per apprendere, specie nel<br />

secondo biennio e nel quinto anno , attraverso un’esperienza un’esperienza un’esperienza diretta. diretta. Sono previste 1056 1056 ore<br />

ore<br />

annuali, annuali, pari ad una media di 32 32 ore ore ore settimanali settimanali,<br />

settimanali , ciascuna ciascuna di di 60 60 minuti minuti. minuti<br />

I corsi si articolano in 2 2 bienni bienni e in 1 1 quinto quinto anno anno. anno Il secondo biennio è strutturato in<br />

singole annualità in modo da facilitare il passaggio tra i diversi sistemi di istruzione e<br />

formazione.<br />

L’autonomia scolastica permette, inoltre, agli istituti di offrire corsi che pur non<br />

modificando il titolo di studio, integrano, inseriscono o approfondiscono alcune materie.<br />

10<br />

160 60


La Riforma interessa fino al corrente anno scolastico, le classi iniziali , la prima e la<br />

seconda.<br />

Gli istituti professionali possono, però, continuare a organizzare percorsi percorsi triennali triennali per il<br />

conseguimento di qualifiche qualifiche professionali professionali come fa l’IPSSASR di <strong>Scigliano</strong>, in quanto<br />

Struttura Struttura Formativa Formativa accreditata accreditata accreditata dalla dalla Regione Regione Calabria Calabria per la realizzazione di percorsi<br />

triennali di cui all’ Accordo del 29-04-2010 del Regolamento n.139/07 riguardante<br />

l’assolvimento dell’obbligo di istruzione e , quindi, in regime di sussidiarietà.<br />

Una volta ottenuto il diploma diploma di di Agrotecnico<br />

Agrotecnico, Agrotecnico ci si può iscrivere a tutte le facoltà<br />

universitarie, ai corsi di istruzione tecnica superiore (IFTS) ed alla formazione<br />

professionale post-diploma.<br />

Il diploma consente,anche senza la prosecuzione degli studi, l’inserimento nel mondo del<br />

lavoro pubblico e privato, nonché la libera professione, previa iscrizione all’albo degli<br />

agrotecnici.<br />

MISSION MISSION DEL DEL NOSTRO ISTITUTO<br />

Il Il nostro nostro <strong>Istituto</strong>, <strong>Istituto</strong>, <strong>Istituto</strong>, in in stretto stretto stretto rapporto rapporto con con l’azione l’azione educativa educativa della della della famiglia, famiglia, famiglia, vuol vuole vuol vuole<br />

e mettersi mettersi mettersi al al<br />

al<br />

servizio dei cittadini e porsi come punto punto punto di riferimento fondamentale fondamentale fondamentale nella nella formazione formazione dei<br />

dei<br />

giovani garantendo una una risposta risposta di di di qualità qualità ai ai bisogni bisogni bisogni formativi formativi per:<br />

per:<br />

• Concorrere alla costruzione di identità personali libere e consapevoli.<br />

• Realizzare un percorso formativo unitario, organico e continuo, in cui sia garantito il<br />

pieno sviluppo delle potenzialità di ogni alunno nel rispetto della propria identità<br />

personale, culturale e sociale.<br />

• Promuovere il successo formativo di ogni alunno in un contesto positivo e<br />

significativo, attraverso un graduale passaggio da un ordine scolastico all’altro.<br />

• Assumere come obiettivo prioritario l’impegno sociale a favore degli alunni in<br />

difficoltà.<br />

• Affrontare con sensibilità e professionalità i problemi relativi all’handicap, al<br />

disagio, allo svantaggio, riconoscendo nella “diversità” una ricchezza e<br />

predisponendo tutte le risorse possibili in grado di migliorare l’accoglienza ed il<br />

livello di integrazione di tali soggetti.<br />

• Formare alla cittadinanza e alla relazione interpersonale, fondate e vissute nei sensi<br />

profondi dell’appartenenza, dell’accoglienza, del rispetto reciproco e della<br />

solidarietà.<br />

• Riconoscere la relazione e la comunicazione come valori fondamentali per la<br />

formazione della persona.<br />

• Perseguire il modello dell’interazione dialettica fra cultura della scuola e cultura del<br />

territorio, promuovendo una rete significativa di rapporti con l’esterno.<br />

Nella Nella sua sua azione azione specifica, specifica, il il il nostro nostro <strong>Istituto</strong>, <strong>Istituto</strong>, <strong>Istituto</strong>, intende intende intende ispirarsi ispirarsi ispirarsi ai ai principi principi di:<br />

di:<br />

• Uguaglianza e integrazione, senza distinzioni di sesso, razza, religione, lingua,<br />

opinioni politiche, condizioni fisiche, psicologiche, sociali ed economiche.<br />

11


• Trasparenza nel motivare le ragioni delle scelte educative e nel porre all'attenzione<br />

pubblica il prodotto scolastico.<br />

• Efficienza nell'erogare il servizio secondo criteri di obiettività, efficacia ed equità.<br />

• Partecipazione nella costruzione di relazioni con le famiglie e con le altre realtà<br />

educative del territorio.<br />

Il Il nostro nostro <strong>Istituto</strong> <strong>Istituto</strong> intende intende assicurare:<br />

assicurare:<br />

• Il rispetto della libertà di scelta educativa delle famiglie.<br />

• L'accoglienza e l'integrazione di tutti gli alunni, attraverso iniziative apposite,<br />

definite annualmente nella programmazione.<br />

• Pari opportunità di crescita culturale, a misura dei bisogni, delle potenzialità, dei<br />

ritmi e degli apprendimenti degli alunni.<br />

• La gestione partecipata della scuola all'interno degli organi collegiali, per<br />

promuovere la corresponsabilità nei processi educativi di tutta la comunità<br />

scolastica.<br />

• L'adeguamento degli orari di lavoro di tutto il personale, onde garantire un<br />

funzionamento che realizzi l'efficienza e l'efficacia del servizio, in rapporto alle<br />

risorse delle singole realtà e ai bisogni della comunità in cui esse sono inserite.<br />

• La libertà d'insegnamento nel rispetto dell'autonoma personalità degli alunni.<br />

• L'aggiornamento del personale fondato sulla conoscenza costante delle teorie<br />

psicopedagogiche e metodologico - didattiche.<br />

VISION VISION VISION DELL’ DELL’ISTITUTO DELL’ ISTITUTO ISTITUTO PROFESSIONALE<br />

L’impianto del Piano dell’Offerta Formativa dell’<strong>Istituto</strong> Professionale si fonda su livelli di<br />

sviluppo via via crescenti, i quali, partendo dalle più semplici conoscenze e competenze, si<br />

prefiggono di promuovere, negli studenti, atteggiamenti, comportamenti, competenze e<br />

capacità tali da metterli in condizioni di pensare ed agire correttamente, di operare scelte<br />

responsabili e, forse, di vivere la loro vita con l’entusiasmo e la serenità di chi è<br />

consapevole di comportarsi rispettando se stesso, gli altri e la natura che lo circonda. Per<br />

costruire tale identità si siamo guardati intorno, analizzando i bisogni formativi del<br />

territorio, le richieste degli studenti e delle loro famiglie, le emergenze della società civile;<br />

abbiamo, poi, riflettuto sulle recenti disposizioni legislative relative all’autonomia<br />

scolastica, che mettono in rilievo la valenza formativa delle attività didattiche. Vogliamo,<br />

pertanto, favorire una crescita integrale dello studente, in tutte le sue dimensioni:<br />

cognitiva, affettiva, sociale, operativa, morale estetica, attraverso una solida cultura di base,<br />

di competenze professionali e di capacità operative e pratiche.<br />

L’<strong>Istituto</strong> L’<strong>Istituto</strong> Professionale Professionale Professionale è<br />

è<br />

12


• CONCERTAZIONE CONCERTAZIONE DI DI DI PROGRAMMI PROGRAMMI DI DI STUDIO: STUDIO: moderni e attraenti, concepiti<br />

nella “dimensione europea” dell’istruzione.<br />

• ATTENZIONE ATTENZIONE ALLA ALLA PROFESSIONALITA’ PROFESSIONALITA’ DOCENTE DOCENTE.<br />

DOCENTE<br />

• CORSI CORSI DI DI RECUPERO<br />

RECUPERO, RECUPERO pomeridiani ed estivi, gratuiti, per il recupero dei debiti<br />

formativi.<br />

• CORSI CORSI DI DI POTENZIAMENTO POTENZIAMENTO per le eccellenze.<br />

• “SCUOLA SCUOLA INTEGRATA” INTEGRATA” APERTA APERTA E E ATTIVA ATTIVA, ATTIVA che valorizza l’intervento Statale,<br />

dell’Unione Europea e degli Enti locali e attiva per Progetti di integrazione e<br />

alfabetizzazione degli studenti stranieri Progetti PON e POR, l’ Alternanza Scuola-<br />

Lavoro, per favorire l’acquisizione di Professionalità tecniche specifiche molto<br />

richieste e spendibili immediatamente nel mercato del lavoro.<br />

• ESEMPIO ESEMPIO DI DI CITTADINANZA CITTADINANZA ATTIVA ATTIVA Costruzione,attraverso la formazione<br />

dell’uomo, del cittadino libero, di figure professionali flessibili e del professionista in<br />

un’ottica culturale europea.<br />

• ATTENZIONE ATTENZIONE AI AI BISOGNI BISOGNI DEL DEL TERRITORIO<br />

TERRITORIO: TERRITORIO interazione continua con Comuni,<br />

Provincia, Regione, Enti pubblici, Mondo produttivo, Aziende.<br />

• PREVENZIONE PREVENZIONE DELL’ABBANDONO E E DELLA DELLA DISPERSIONE DISPERSIONE SCOLASTICA<br />

SCOLASTICA<br />

SCOLASTICA<br />

L’<strong>Istituto</strong>, di fronte alla preoccupante crescita del tasso di abbandono degli studi<br />

secondari superiori, in particolar modo nell’ambito dell’istruzione professionale,<br />

registrata in tutte le aree geografiche d’Italia,si propone di affrontare il fenomeno,<br />

nella consapevolezza della sua gravità, con la massima determinazione portando<br />

avanti e migliorando, continuamente, tutte le attività di accoglienza, orientamento,<br />

riorientamento, recupero e sostegno.<br />

• ATTENZIONE ATTENZIONE ALLE ALLE TECNOLOGIE TECNOLOGIE INFORMATICHE INFORMATICHE E E MULTIMEDIALI MULTIMEDIALI . Grazie<br />

alla moderna sala informatica, si incentiva e si supporta l’utilizzo delle<br />

strumentazioni informatiche come strumento per una didattica alternativa alla<br />

tradizionale lezione frontale e per fornire le conoscenze e le competenze<br />

informatiche oggigiorno richieste dal mercato del lavoro con corsi di preparazione<br />

per il conseguimento dell’ECDL.<br />

• AZIENDA AZIENDA VITIVINICOLA VITIVINICOLA : dotata di appezzamenti di terreno, in cui si coltiva la<br />

vite;<br />

• CANTINA CANTINA DIDATTICA<br />

DIDATTICA:<br />

DIDATTICA<br />

DIDATTICA : equipaggiata con i più moderni macchinari, nella quale si<br />

producono 18 hl di vino insignito del disciplinare di Denominazione d’Origine<br />

Controllata con DPR del 19 maggio 1975.<br />

• SERRA SERRA D’APPRENDIMEN<br />

D’APPRENDIMENTO<br />

D’APPRENDIMEN TO : “spazio laboratoriale concreto” , che amplia il<br />

contesto educativo dall’aula all’ambiente circostante e permette l’espressione di<br />

competenze dinamiche e diverse, sia dell’alunno che dell’insegnante. Nella Serra gli<br />

studenti praticano l'agricoltura e il lavoro della terra come momento di<br />

aggregazione/crescita/ recupero sviluppando il senso di appartenenza non solo al<br />

luogo istituzionale in quanto tale ma all’intero territorio circostante.<br />

• AUTONOMIA AUTONOMIA SCOLASTICA: SCOLASTICA: L’<strong>Istituto</strong> Professionale fa proprie le scelte in materia<br />

di autonomia scolastica operate dal Collegio dei Docenti, con innovazioni<br />

metodologiche rispondenti alla specificità dell’<strong>Istituto</strong> e all’analisi dei bisogni<br />

13


formativi degli studenti, al fine di potenziare, l’esecuzione di attività pratiche in<br />

Azienda, nella Cantina didattica, nella Serra d’apprendimento o nel laboratorio<br />

scientifico, per fare acquisire agli studenti adeguate abilità e competenze.<br />

• ATTIVITA’ ATTIVITA’ AGGIUNTIVE AGGIUNTIVE FUNZIONALI FUNZIONALI ALLA ALLA DIDATTICA<br />

DIDATTICA: DIDATTICA L’<strong>Istituto</strong> organizza,<br />

ogni anno, una serie di attività, che portano gli alunni fuori dalla classe e che<br />

costituiscono uno strumento d’integrazione dell’attività didattica ordinaria.<br />

IL IL IL PROFILO PROFILO DELLA DELLA SCUOLA SCUOLA ED ED IL IL CONTESTO CONTESTO TER TERRITORIALE<br />

TER TER ITORIALE<br />

Un Un po’ po’ di di storia<br />

storia<br />

divenne preside dello stesso ginnasio nel 1879.<br />

La nostra scuola ha un passato illustre e delle origini<br />

antiche: sin dal 1795, operava, nel territorio di <strong>Scigliano</strong>,<br />

un oratorio retto dai padri Filippini chiamato "ginnasio<br />

comunicativo" che fu istituito con Regio Decreto il 22<br />

gennaio 1798 dal Re Ferdinando IV di Borbone. I Padri<br />

Filippini si adoperarono per istruire i giovani del luogo e,<br />

nel corso degli anni, da questa scuola, uscirono eccellenti<br />

professionisti come Luigi Accattatis, autore del<br />

Vocabolario Calabrese, pubblicato negli anni 1895-98, che<br />

In epoca più recente, nel 1947, nacque a <strong>Scigliano</strong> un Ginnasio Parificato Parificato gestito dai padri<br />

Vocazionisti. Alla scuola era annesso un convitto che ospitava giovani provenienti non solo<br />

dal territorio, ma anche da luoghi lontani della Calabria. A molti di essi, privi di grandi<br />

mezzi economici, il Ginnasio offrì l'opportunità di proseguire gli studi e di completare<br />

un'istruzione altrimenti destinata a pochi privilegiati.<br />

Sempre nel 1947 veniva istituita, a <strong>Scigliano</strong>, la Direzione Didattica che comprendeva<br />

anche le Scuole dell'Infanzia e le Scuole Primarie dei Comuni limitrofi di Pedivigliano,<br />

Colosimi, Bianchi e Panettieri. La Scuola Secondaria di I° grado iniziò ad operare, invece,<br />

dal 1958.<br />

L’<strong>Istituto</strong> Professionale è l’ordine di scuola più recente. La sua istituzione risale al<br />

1961, quando dipendeva ancora dall’ <strong>Istituto</strong> Todaro di Cosenza. Nell'anno scolastico 2000-<br />

2001 fu accorpato alla scuola dell'Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado di <strong>Scigliano</strong><br />

per diventare uno dei pochi Istituti Omnicomprensivi della Regione.<br />

Dal 2004 è attivo anche un corso serale per studenti lavoratori, nato non solo<br />

dall’esigenza di concorrere alla riorganizzazione e al potenziamento dell’educazione<br />

permanente, grazie al sistema di formazione professionale, ma anche di soddisfare le<br />

richieste di istruzione e di formazione provenienti da un’utenza diversificata. Il nostro corso<br />

14


serale per adulti è seguito non solo da lavoratori dipendenti, con esigenze di formazione<br />

finalizzata ad avanzamenti di carriera, ma anche da soggetti con difficoltà di inserimento<br />

nel lavoro per cause storiche, sociali, ambientali.<br />

Dall’anno scolastico 2009-2010 l ’<strong>Istituto</strong> <strong>Omnicomprensivo</strong> di <strong>Scigliano</strong> comprende, oltre<br />

alle scuola già esistenti di <strong>Scigliano</strong>, Pedivigliano, Borboruso e Panettieri, anche quelle di<br />

Bianchi e Colosimi, un ampliamento che ha trasformato la nostra Scuola facendole<br />

acquisire ben 17 plessi scolastici e più di 600 alunni. Il dimensionamento in questione<br />

rientra nel piano regolamentato dal DPR 186,1998, n.233 e succ. int., che viene giustamente<br />

ritenuto l’atto di programmazione fondamentale per realizzare compiutamente il processo<br />

di autonomia scolastica voluto dall’art. 21, comma 4, della L. 15.3.1997 n. 59.<br />

Questo nuovo assetto non altera, in ogni modo, l’identità dell’<strong>Istituto</strong>, che si delinea da<br />

sempre come scuola autonoma, rispettando le volontà dei vari comuni di mantenere aperti<br />

tutti i plessi scolastici, secondo una proposta paritaria. L’istituto <strong>Omnicomprensivo</strong> Bianchi-<br />

<strong>Scigliano</strong> nasce quindi con pari dignità tra le scuole aggregate.<br />

“Fiore all’occhiello” dell’<strong>Istituto</strong> Professionale sono<br />

l’Azienda l’Azienda agraria agraria e la Cantina Cantina, Cantina dove, fin dagli anni 60<br />

, si produce un ottimo vino , il Savuto Savuto Savuto DOC DOC. DOC La Scuola<br />

si sviluppa già da allora con una chiara impronta<br />

vitivinicola, la cantina, però, è stata rinnovata<br />

completamente nel 2010 sia strutturalmente che dal<br />

punto di vista delle apparecchiature. L’azienda,<br />

ubicata nelle<br />

frazioni di Serra e<br />

Petrisi , è distribuita<br />

su tre corpi : uno<br />

adiacente agli edifici scolastici, un corpo terrazzato sul<br />

fiume Bisirico ed uno adiacente alla Chiesa del Carmine.<br />

Ha una superficie complessiva di 8 ha circa , di cui 1,5<br />

ettari utilizzati a vite da vino, 1 ha ad oliveto e 1 a<br />

frutteto, 3 ha a bosco<br />

ed il rimanente a<br />

prato e pascolo. Recentemente, è stata impiantata<br />

anche una serra serra di circa 300 mq , dove si producono<br />

ortaggi di vario genere. La superficie vitata comprende<br />

vecchi e nuovi impianti con forma di allevamento a<br />

“cordone speronato”, le varietà coltivate sono Arvino,<br />

Magliocco dolce, Greco nero, Magliocco canino, San<br />

Giovese, Pecorello e Malvasia bianca. Vi si producono<br />

70 quintali di uva all’anno di cui 50 utilizzati per il<br />

vino rosso, il Savuto DOC insignito del disciplinare di<br />

15


Denominazione d’Origine Controllata con DPR del 19 maggio 1975, e 20 per il vino bianco,<br />

il Mimosa.<br />

La peculiarità del nostro vino, corposo ed intenso,<br />

deriva dall’ubicazione del vigneto in zona<br />

collinare, a circa 600 m. sul livello del mare, e dal<br />

clima caratterizzato da lunghi periodi siccitosi con<br />

elevate temperature in estate, inverni<br />

brevi e miti autunni con scarse piogge che consentono<br />

una vendemmia tardiva a partire dalla prima<br />

decade di ottobre. L’altitudine con l’azione del sole<br />

più incisiva, le escursioni termiche più accentuate<br />

e la possibilità di un raccolto<br />

tardivo rendono il nostro vino<br />

speciale, esaltandone profumi ed<br />

aromi; confrontando i dati<br />

attraverso i Disciplinari di<br />

produzione Savuto D.O.C. (D.P.R.<br />

19 maggio 1975) ci si accorge che,<br />

rispetto agli altri vini prodotti in<br />

zona , il vino dell’<strong>Istituto</strong> presenta<br />

una gradazione più forte , 13% vol. invece di 12% , un’acidità al 6%<br />

invece del 5%, ed un estratto secco minimo di 30,00g/l invece di 20,00 g/l.<br />

ANALISI ANALISI DEL DEL TERRITORIO TERRITORIO E DEI DEI BISOGNI BISOGNI EDUCATIVI<br />

DUCATIVI DELL’UTENZA<br />

DELL’UTENZA<br />

16<br />

Il bacino d’utenza dell’<strong>Istituto</strong><br />

<strong>Omnicomprensivo</strong> di <strong>Scigliano</strong> e<br />

più specificatamente dell’IPSSASR,<br />

è circoscrivibile in un territorio in<br />

prevalenza collinare e montuoso, a<br />

vocazione agro-ambientale ,<br />

costituito dai comuni della Valle del<br />

Savuto e della Pre-Sila.<br />

Tutti i paesi sono collocati a<br />

un’altitudine media superiore ai 600<br />

m s.l. m. nella fascia della Presila.<br />

Le vie di comunicazioni e d’accesso<br />

sono di quantità e di qualità<br />

complessivamente accettabili, anche<br />

se nell’ultimo anno hanno subito


molti danni dovuti al dissesto idrogeologico.<br />

La situazione economica è caratterizzata da una crisi occupazionale sempre più pesante,<br />

che ha investito le tradizionali attività costituite dall’artigianato e dall’agricoltura. La<br />

popolazione svolge attività agricole, commerciali e artigianali per lo più a conduzione<br />

familiare. Una minoranza è occupata in campo impiegatizio e nella libera professione. E’<br />

stata possibile anche una certa terziarizzazione, la creazione di piccole fabbriche artigianali,<br />

di luoghi commerciali, di strutture alberghiere e turistiche. Ma, soprattutto tra i giovani,<br />

forte è la presenza di disoccupati e frequenti sono i fenomeni d’emigrazione. Nel territorio<br />

sono piuttosto carenti i servizi sociali e culturali, anche se le associazioni culturali presenti<br />

dimostrano una preziosa disponibilità alla collaborazione con il mondo scolastico.<br />

Nell’ambito del territorio si trova qualche risorsa artistica: chiese, palazzi settecenteschi,<br />

pergamene notarili, bolle imperiali cinquecentesche, ecc.<br />

I genitori degli allievi sono mediamente abbastanza giovani, rappresentano la forza attiva<br />

del processo produttivo e sono, quindi, in condizioni di poter comprendere i problemi<br />

attuali della società, ma , raramente aiutano i propri figli nello studio. Una buona parte<br />

della popolazione scolastica, infatti, trascorre molto tempo in strada, nelle sale-gioco,<br />

davanti al televisore o al computer , i ragazzi leggono poco, prediligono l’ascolto della<br />

musica e il gioco del calcio, spesso non sanno valutare l’importanza del patrimonio<br />

artistico e architettonico dei propri luoghi di residenza, s’interessano poco d’argomenti di<br />

cultura generale e di politica.<br />

L'ambiente extrascolastico non offre stimoli culturali degni di rilievo e opportunità<br />

educative e formative uguali per tutti. Tenuto conto di questa realtà, la scuola, quindi, si<br />

propone di attuare interventi finalizzati a soddisfare bisogni di relazione umana, di<br />

comunicazione, di azione, di apprendimenti significativi, favorendo il decondizionamento<br />

familiare e ambientale, facilitando i processi di socializzazione e offrendo stimoli efficaci<br />

all'apprendimento. La Scuola va vista , perciò, come risorsa e come opportunità di crescita<br />

socio-culturale, oltre che come agenzia di formazione.<br />

ISTITUZIONI ISTITUZIONI SCOLASTICHE SCOLASTICHE E E ORGANIGRAMMA<br />

ORGANIGRAMMA<br />

IPS IPSSARS IPS S SCIGLIANO (corso ordinario)<br />

INDIRIZZO<br />

INDIRIZZO: INDIRIZZO Via Serra<br />

TEL TEL.: TEL 0984/966055<br />

17


E-MAIL MAIL MAIL: MAIL CSIC8640051@istruzione.it<br />

SITO SITO WEB WEB: WEB WEB www.omnicomprensivoscigliano.it<br />

N. N. CLASSI CLASSI: CLASSI 5<br />

N. N. DOCENTI DOCENTI: DOCENTI 21<br />

N. N. PERSONALE PERSONALE ATA ATA: ATA 1<br />

IL IL IL DDIRIGENTE<br />

DD<br />

IRIGENTE SCOLASTICO<br />

Prof.ssa<br />

Prof.ssa<br />

PETRISANO PETRISANO FERNANDA<br />

FERNANDA<br />

18<br />

COLLABORATORI COLLABORATORI DEL DEL DIRIGENTE<br />

DIRIGENTE<br />

DIRIGENTE<br />

Prof.ssa Prof.ssa Prof.ssa BRUNETTI BRUNETTI MARIA MARIA<br />

MARIA<br />

(per l’Infanzia, la Primaria e la S.S.di<br />

1°G.)<br />

Prof. Prof. COLACINO COLACINO VITTORIO VITTORIO<br />

VITTORIO<br />

(per l’IPSSASR e segretario del<br />

Collegio dei docenti).<br />

GLI GLI UFFICI UFFICI EED<br />

E D IL IL IL PERSONALE PERSONALE AMMINISTRATIVO<br />

AMMINISTRATIVO


L’orario di apertura degli uffici di<br />

segreteria è il seguente:<br />

-dal dal dal lunedì lunedì al sabato: dalle ore 7,30 alle<br />

ore ore 14,00<br />

14,00<br />

DIRETTORE DIRETTORE DEI DEI SERVIZI<br />

SERVIZI<br />

AMMINISTRATIVI<br />

AMMINISTRATIVI<br />

Dott.ssa Dott.ssa Dott.ssa SIMONETTI SIMONETTI MARIA MARIA VITTORIA VITTORIA<br />

VITTORIA<br />

19<br />

- martedì martedì , giovedì giovedì e e venerd venerdì venerd dalle<br />

dalle<br />

ore ore 15,00 15,00 alle alle 16,30<br />

16,30<br />

Il pubblico potrà accedere agli uffici negli<br />

stessi orari.<br />

ASSISTENTI ASSISTENTI AMMINISTRATIVI<br />

AMMINISTRATIVI<br />

• Esposito Esposito Esposito Tommaso<br />

Tommaso<br />

• Gallo Gallo Gabriele<br />

Gabriele<br />

• Meraviglia Meraviglia Eugenio<br />

Eugenio<br />

• Tucci Tucci Tucci Antonietta<br />

Antonietta<br />

• Sirianni Sirianni Sirianni Fernando<br />

Fernando<br />

ORGANIZZAZIONE ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO<br />

IL IL DIRIGENTE DIRIGENTE SCOLASTICO SCOLASTICO (D.Lgs. (D.Lgs. 6Marzo 6Marzo 1998, 1998, n. n. 59, 59, DM DM 1 1 Febbraio 2001, n. n. 44) 44)


Per l’anno scolastico <strong>2011</strong>/<strong>2011</strong>2 dirige l’<strong>Istituto</strong> Comprensivo la Prof.ssa Fernanda<br />

Petrisano.<br />

Il D.S. :<br />

- Assicura la gestione unitaria dell’istituzione scolastica, ne ha la legale<br />

rappresentanza, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali<br />

e dei risultati del servizio.<br />

- Ha autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse<br />

umane, nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici.<br />

- Promuove interventi per assicurare la qualità dei processi formativi e la<br />

collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del<br />

territorio, per l’esercizio della libertà d’insegnamento, intesa come libertà di ricerca<br />

e innovazione metodologica e didattica, per l’esercizio della libertà di scelta<br />

educativa delle famiglie e per l’attuazione del diritto all’apprendimento da parte<br />

degli alunni.<br />

- Adotta i provvedimenti di gestione delle risorse e del personale.<br />

- Nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative ed amministrative, può<br />

avvalersi di docenti, da lui individuati, ai quali possono essere delegati specifici<br />

compiti, ed è coadiuvato dal Direttore dei servizi generali ed amministrativi, che<br />

sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo-contabili,<br />

nell’ambito delle direttive di massima impartite.<br />

- E’ titolare delle relazioni sindacali.<br />

- Predispone il “ Programma annuale “, le relative variazioni, nonché relazione e<br />

documento di verifica periodica dello stesso.<br />

- Può predisporre decreti di variazione del Programma annuale e di storni, da<br />

trasmettere, per conoscenza, al Consiglio d’<strong>Istituto</strong>.<br />

- E’ responsabile della realizzazione del Programma, nell’esercizio delle sue<br />

competenze.<br />

- Firma riversali di incasso e mandati, congiuntamente al direttore SGA.<br />

- Assume gli impegni di spesa.<br />

- Sottopone il Conto consuntivo all’esame del Collegio dei Revisori dei Conti e<br />

predispone relazione illustrativa dell’andamento della gestione e dei risultati<br />

conseguiti in relazione agli obiettivi programmati; successivamente lo sottopone<br />

all’approvazione del Consiglio d’<strong>Istituto</strong>.<br />

- Indica al Direttore SGA i nomi dei docenti, ai quali affidare in consegna il materiale<br />

didattico, tecnico e scientifico dei gabinetti e dei laboratori.<br />

COLLABORATORI COLLABORATORI DEL DEL DIRIGENTE<br />

DIRIGENTE<br />

Il D.S. si avvale, nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative ed amministrative,<br />

di due docenti, ai quali assegna i seguenti compiti specifici:<br />

- sostituzione dl D.S. in caso di assenza e/o impedimento dello stesso;<br />

20


- collaborazione, informazione e supporto ai docenti;<br />

- controllo e vigilanza alunni e contatto con le famiglie;<br />

- gestione dell’uso dei pullman, in assenza del D.S. e del responsabile dell’ufficio<br />

tecnico;<br />

- collaborazione in tutte le attività didattiche e di progetti con il D.S. o in autonomia o<br />

in caso di sua assenza;<br />

- controllo dell’orario di servizio di tutto il personale docente del plesso scolastico e<br />

del rispetto delle mansioni previste da ogni profilo.<br />

COORDINATORI COORDINATORI DI DI CLASSE CLASSE<br />

CLASSE<br />

(Scuola Secondaria di I e II grado)<br />

Il compito dei coordinatori di classe, docenti incaricati dal D.S. a presiedere i C.d.C, è quello<br />

di coordinare l’attività didattica e di mantenere i rapporti tra la Dirigenza, insegnanti,<br />

studenti, famiglie, personale A.T.A.<br />

In particolare, il coordinatore deve:<br />

- coordinare le linee programmatiche di classe e le proposte di attivazione degli<br />

interventi didattici educativi e delle iniziative extracurricolari;<br />

- ricevere, dai colleghi, e riferire al Consiglio di Classe, informazioni sugli studenti,<br />

relative a disciplina, profitto ed assiduità della frequenza, per permettere al<br />

Consiglio stesso di individuare le azioni necessarie, in merito agli interventi didattici<br />

integrativi e ai provvedimenti disciplinari;<br />

- presentare agli studenti il P.O.F. dell’<strong>Istituto</strong>, specificandone, in particolare, gli<br />

obiettivi, i metodi ed i criteri di valutazione;<br />

- curare i rapporti tra le famiglie e il C.d.C, in particolare, divulgando le linee guida<br />

del P.O.F., informandole delle iniziative extracurricolari e degli interventi integrativi<br />

promossi dall’<strong>Istituto</strong> e prendendo gli opportuni contati qualora sia richiesto<br />

l’intervento della famiglia per situazioni particolari;<br />

- coordinare la stesura del Documento del Consiglio di Classe per gli Esami di Stato<br />

RESPONSABILI ESPONSABILI DEI LABORATORI<br />

LABORATORI<br />

- Curano l’attività educativa e didattica ordinaria della scuola, sia nella quota<br />

obbligatoria che in quella opzionale facoltativa, oltre che l’approccio metodologicodidattico<br />

.<br />

CO COLLABORA<br />

CO COLLABORA<br />

LLABORATORI LLABORA TORI SCOLASTICI<br />

Diritti e doveri sono sanciti dal CCNL:<br />

21


- garantire la pulizia degli edifici<br />

- accogliere e sorvegliare gli alunni e il pubblico<br />

- sorvegliare costantemente le entrate per impedire l’accesso di estranei non autorizzati o<br />

le uscite non autorizzate degli studenti.<br />

ORGANI ORGANI DI DI GOV GOVERNO GOV ERNO DELL’ISTITUTO<br />

DELL’ISTITUTO.<br />

DELL’ISTITUTO<br />

La La composizione, composizione, le le modalità modalità modalità di di funzionamento funzionamento e e di di convocazione convocazione ed ed i i compiti compiti dei dei singoli<br />

singoli<br />

ordini ordini sono sono sono quelli quelli indicati indicati indicati dal dal dal DPR DPR 416/74.<br />

416/74.<br />

Consiglio Consiglio Consiglio di di istituto<br />

istituto<br />

- Organo costituito dal dirigente Scolastico, da rappresentanti degli insegnanti,<br />

personale ATA, genitori e studenti.<br />

- Dura in carica tre anni ma si rinnova annualmente la componente studenti.<br />

- E’ l’organo deliberativo delle decisioni prese ai vari livelli dagli organi collegiali di<br />

tutte le componenti scolastiche.<br />

- Delibera il bilancio preventivo e consuntivo dell’<strong>Istituto</strong>.<br />

- Delibera l’acquisto e la manutenzione degli strumenti didattici, libri ed altro<br />

materiale, visite, viaggi d’istruzione, stage, la partecipazione ad attività sportive,<br />

culturali e ricreative, i criteri per i turni di servizio del personale non docente.<br />

- Stabilisce, inoltre, i criteri generali, educativi ed organizzativi, relativi alla<br />

compilazione del Piano dell’Offerta Formativa dell’<strong>Istituto</strong>.<br />

Il nostro <strong>Istituto</strong> è, al momento, sprovvisto di tale Organo, poiché non esiste ancora una<br />

normativa in merito ai C.d.I. degli Istituti omnicomprensivi. Un commissario straordinario<br />

provvede, coadiuvato dal D.S. e dal D.S.G.A., al disbrigo delle competenze assegnate al<br />

Consiglio d’<strong>Istituto</strong>.<br />

Collegio Collegio docenti docenti<br />

docenti<br />

• E’ il più importante degli organi di governo della scuola, in quanto responsabile<br />

della impostazione e progettazione delle attività ed iniziative didattico-educative.<br />

• Organo composto da tutti i docenti in servizio nell’<strong>Istituto</strong>.<br />

22


• Delibera su ogni adempimento relativo al funzionamento didattico della scuola<br />

(divisione anno scolastico in trimestri o quadrimestri, adozione libri di<br />

testo)tenendo conto delle indicazioni generali proposte dal consiglio d’<strong>Istituto</strong>.<br />

• E’ presieduto dal Dirigente Scolastico.<br />

• Delibera la programmazione educativo-didattica relativa al <strong>POF</strong>.<br />

• Esprime al Dirigente Scolastico proposte attuative per la formazione delle classi,<br />

per l’assegnazione dei docenti alle classi e per la formulazione dell’orario<br />

scolastico.<br />

• Individua le funzioni strumentali occorrenti per la realizzazione del <strong>POF</strong>,<br />

stabilendo i criteri di attribuzione degli incarichi e designa i docenti a cui<br />

vengono attribuite.<br />

• Delibera il Piano annuale delle attività.<br />

• Adotta ogni decisione in materia di adeguamento dei programmi<br />

d’insegnamento alle esigenze del territorio e di coordinamento disciplinare, per<br />

l’integrazione degli alunni diversamente abili, per la sperimentazione e<br />

l’innovazione didattica.<br />

• Promuove e adotta iniziative di aggiornamento e sperimentazione, deliberando il<br />

piano di aggiornamento e di formazione dei docenti in servizio nell’<strong>Istituto</strong>.<br />

• Esprime pareri sulla sospensione dal servizio di docenti e su iniziative per<br />

l’educazione alla salute e contro le tossicodipendenze.<br />

Consiglio Consiglio Consiglio di di classe<br />

classe<br />

• Organo degli Istituti secondari, a carattere consultivo, rinnovabile ogni anno.<br />

• E’ presieduto dal Dirigente Scolastico<br />

• E’ costituito da tutti i docenti della classe, da due rappresentanti dei genitori e da<br />

due rappresentanti degli studenti.<br />

• Partecipa alla stesura del <strong>POF</strong>, in tutti i suoi aspetti organizzativi, educativi e<br />

formativi con proposte e suggerimenti operativi.<br />

• Valuta l’andamento didattico e disciplinare degli studenti (con la sola presenza<br />

dei docenti e del D.S.)<br />

I Consigli di classe si riuniscono nella prima settimana di Ottobre per procedere<br />

all’organizzazione di spazi e tempi, elaborare i risultati delle prove di ingresso ed i progetti<br />

curricolari ed extracurricolari, procedere all’elaborazione delle programmazioni didatticoeducative<br />

di classe.<br />

Tale programmazione, partendo dalla situazione d’ingresso degli studenti esplicita:<br />

la situazione iniziale del gruppo classe e di ogni singolo alunno le finalità disciplinari, gli<br />

obiettivi educativi, gli obiettivi cognitivi, la metodologia,i contenuti,gli strumenti,i tempi,le<br />

verifiche, criteri di verifica e valutazione<br />

La programmazione è organizzata in moduli per consentire la flessibilità didattica e la<br />

pluridisciplinarietà.<br />

I Consigli si riuniscono, nel corso dell’anno scolastico, bimestralmente e<br />

quadrimestralmente per procedere alla valutazione didattico-educativa degli studenti.<br />

23


Bimestralmente hanno luogo anche le riunioni dei docenti dell’area professionale e degli<br />

insegnanti tecnico-pratici per procedere alla stesura del calendario delle attività pratiche da<br />

svolgere nell’azienda agricola tenendo conto dei cicli naturali di produzione e delle<br />

programmazioni disciplinari<br />

SERVIZI ERVIZI AMMINISTRATIVI<br />

AMMINISTRATIVI<br />

La scuola assicura la massima celerità e trasparenza nell’espletamento dei servizi<br />

amministrativi.<br />

Ciascun <strong>Istituto</strong> assicura spazi ben visibili adibiti all’informazione, in particolare sono<br />

predisposti:<br />

-tabella dell’orario dei docenti con indicazioni delle ore di ricevimento del pubblico;<br />

-albi di <strong>Istituto</strong>.<br />

Sono resi disponibili appositi spazi per:<br />

-bacheca sindacale;<br />

-bacheca degli studenti;<br />

-bacheca docenti.<br />

24


L’ISTRUZIONE ISTRUZIONE PROFESSIONALE E LA RIFORMA<br />

LINEE LINEE LINEE GUIDA GUIDA PER PER IL IL PASSAGGIO PASSAGGIO PASSAGGIO AL AL NUOVO NUOVO ORDINAMENTO<br />

ORDINAMENTO<br />

(D.P.R. .P.R. 15 marzo 2010, n. 87, articolo 8,comma 6)<br />

Il Il Quadro Quadro di di riferimento riferimento dell’Unione dell’Unione europea<br />

europea<br />

Il Regolamento sul riordino degli istituti professionali esplicita il nesso tra l’identità degli<br />

Istituti professionali e gli indirizzi dell’UE richiamati nella Raccomandazione del<br />

Parlamento e del Consiglio d’Europa del 18 dicembre 2006 sulle “Competenze chiave per<br />

l’apprendimento permanente”e nella Raccomandazione del 23 aprile 2008 sulla<br />

costituzione del “Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente” ” ” (EQF).<br />

Il rinnovamento degli istituti professionali va inquadrato, quindi, all’interno della<br />

cooperazione europea per la costituzione di un sistema condiviso di istruzione e formazione<br />

tecnico-professionale (Vocational Education and Training - VET) e, più in generale, in<br />

coerenza con gli impegni assunti dal nostro Paese a seguito del Consiglio di Lisbona del<br />

2000, nell’ambito del “nuovo slancio” dato alle quattro priorità del quadro strategico per il<br />

settore dell'istruzione e della formazione fino al 2020: formazione permanente e mobilità,<br />

qualità ed efficienza, equità e cittadinanza attiva, innovazione, creatività e<br />

imprenditorialità(Comunicazione della Commissione del 9 giugno 2010).<br />

Il Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF) consente, in<br />

particolare, di mettere in relazione e posizionare, in una struttura a otto livelli, i diversi<br />

titoli(qualifiche, diplomi, certificazioni, ecc.) rilasciati nei Paesi membri. Il confronto si basa<br />

sui risultati dell’apprendimento (learning outcomes) e risponde all’esigenza di raggiungere<br />

diversi obiettivi, tra cui quello di favorire la mobilità e l’apprendimento permanente<br />

attraverso la messa in trasparenza di titoli di studio, qualifiche e competenze. La<br />

Raccomandazione sull’ EQF indica, nel <strong>2012</strong>, il termine per l’adozione, da parte degli Stati<br />

membri, di sistemi nazionali per la comparazione dei titoli e delle qualifiche. L’attenzione è<br />

rivolta ai risultati di apprendimento (outcome-based approach), piuttosto che alla durata<br />

degli studi (numero di anni), alle modalità o alle situazioni di apprendimento (formale,<br />

informale, non-formale) o alle modalità di insegnamento (input-based approach). Al centro<br />

25


è posta, quindi, la persona che apprende, indipendentemente dal tipo di percorso seguito<br />

per apprendere.<br />

All’adozione del Quadro europeo sono seguite misure di supporto e l’attivazione di<br />

strumenti ulteriori per rendere più agevole il percorso verso gli scopi dell’EQF, cui i nuovi<br />

ordinamenti degli istituti professionali si riferiscono, quali:<br />

- il “Quadro europeo di riferimento per l’assicurazione della qualità dell’IFP” (The<br />

European Quality Assurance Reference framework for Vocational Education and Training<br />

–EQARF), che punta sulla condivisione di criteri qualitativi, descrittori e indicatori comuni<br />

per migliorare la qualità dei sistemi educativi d’istruzione e formazione e costruire una<br />

comune cultura della valutazione e della qualità;<br />

- il “Sistema Europeo per il Trasferimento dei Crediti per l'Istruzione e la Formazione<br />

Professionale” (The European Credit system for Vocational Education and Training –<br />

ECVET), che stabilisce un sistema di crediti che favorisca il reciproco riconoscimento degli<br />

apprendimenti tra i paesi europei, stimoli la mobilità dei cittadini e lavoratori e promuova<br />

la flessibilità dei percorsi formativi al fine di conseguire una qualificazione professionale.<br />

L’identità L’identità degli degli Istituti Istituti professionali<br />

professionali<br />

Il riordino degli istituti professionali risponde all’esigenza di organizzare percorsi formativi<br />

quinquennali, finalizzati al conseguimento di un titolo di studio e fondati su una solida<br />

base di istruzione generale e tecnico-professionale, riferita a filiere produttive di rilevanza<br />

nazionale che a livello locale possono assumere connotazioni specifiche.<br />

I nuovi istituti professionali sono caratterizzati da un riferimento prioritario ai grandi<br />

settori in cui si articola il sistema economico nazionale, contraddistinti da applicazioni<br />

tecnologiche e organizzative che, in relazione alla filiera di riferimento, possono essere<br />

declinate in base alla vocazione del territorio, ai progetti di sviluppo locale e ai relativi<br />

fabbisogni formativi.<br />

Gli elementi distintivi che caratterizzano gli indirizzi dell’istruzione professionale<br />

all’interno del sistema dell’istruzione secondaria superiore si basano, dunque, sull’uso di<br />

tecnologie e metodologie tipiche dei diversi contesti applicativi; sulla capacità di<br />

rispondere efficacemente alla crescente domanda di personalizzazione dei prodotti e dei<br />

26


servizi, che è alla base del successo di molte piccole e medie imprese del made in Italy ; su<br />

una cultura del lavoro che si fonda sull’interazione con i sistemi produttivi territoriali e che<br />

richiede l’acquisizione di una base di apprendimento polivalente, scientifica, tecnologica ed<br />

economica.<br />

L’integrazione con il territorio e il mondo produttivo non è solo un metodo di lavoro, è un<br />

fattore imprescindibile per l’elaborazione del piano dell’offerta formativa degli istituti<br />

professionali. Gli strumenti per intrecciare la progettazione didattica della scuola con i<br />

piani di sviluppo locali e le esigenze formative degli studenti sono quelli offerti<br />

dall’autonomia didattica e organizzativa, arricchiti dalle opportunità messe a disposizione<br />

delle scuole dal regolamento sul riordino.<br />

Tre parole-chiave possono aiutare a sintetizzare i riferimenti progettuali per articolare<br />

l’offerta formativa in modo da rispondere ad una pluralità di bisogni: : menti menti menti menti d’opera, d’opera, d’opera, d’opera,<br />

professionalità professionalità professionalità professionalità e e e e la laboratorialità<br />

la laboratorialità.<br />

boratorialità<br />

boratorialità<br />

L’immagine delle menti menti menti menti d’opera d’opera d’opera d’opera richiama, da un lato, la straordinaria tradizione di<br />

iniziativa e intelligenza dell’“impresa molecolare” italiana, dall’altro il principio<br />

dell’equivalenza formativa di tutti i percorsi dei nuovi ordinamenti del secondo ciclo del<br />

sistema educativo di istruzione e formazione. Essa si fonda su una concezione culturale che<br />

intende superare gli stereotipi di una interpretazione sequenziale del rapporto tra teoria e<br />

pratica e del primato dei saperi teorici, promuovendo una chiave di lettura che valorizza i<br />

diversi stili di apprendimento degli studenti e offre risposte articolate alle domande del<br />

mondo del lavoro e delle professioni. Nella progettazione dei percorsi, per esempio, tale<br />

approccio sollecita l’attenzione dei docenti a correlare la solida base di istruzione generale<br />

e tecnico-professionale con gli interessi e le motivazioni degli studenti, affinché i saperi<br />

appresi siano percepiti come utili, significativi e riscontrabili nel reale.<br />

La professionalità<br />

professionalità professionalità<br />

professionalità propone una valorizzazione della cultura del lavoro, intesa nella sua<br />

accezione più ampia: l’insieme di operazioni, procedure, simboli, linguaggi e valori, ma<br />

anche identità e senso di appartenenza ad una comunità professionale, che riflettono una<br />

visione etica della realtà, un modo di agire per scopi positivi in relazione ad esigenze non<br />

solo personali ma comuni.<br />

27


Con il concetto di laboratorialità<br />

laboratorialità laboratorialità<br />

laboratorialità il valore del lavoro si estende allo scopo del percorso di<br />

studi (imparare a lavorare), al metodo privilegiato che consente di apprendere in modo<br />

attivo, coinvolgente, significativo ed efficace ( imparare lavorando).<br />

Per corrispondere a questa visione e diventare vere “scuole dell’innovazione territoriale”,<br />

gli istituti professionali sono chiamati ad operare scelte orientate permanentemente al<br />

cambiamento e, allo stesso tempo, a favorire attitudini all’auto-apprendimento, al lavoro di<br />

gruppo e alla formazione continua. Nei loro percorsi appare decisivo valorizzare l’apporto<br />

scientifico e tecnologico alla costruzione del sapere, che abituano al rigore, all’onestà<br />

intellettuale, alla libertà di pensiero, alla creatività, alla collaborazione, in quanto valori<br />

fondamentali per la costruzione di una società aperta e democratica. Valori che, insieme ai<br />

principi ispiratori della Costituzione, stanno alla base della convivenza civile.<br />

In questo quadro, orientato al raggiungimento delle competenze richieste dal mondo del<br />

lavoro e delle professioni, le discipline mantengono la loro specificità e sono volte a far<br />

acquisire agli studenti i risultati di apprendimento indicati dal Regolamento, ma è molto<br />

importante che i docenti scelgano metodologie didattiche coerenti con l’impostazione<br />

culturale dell’istruzione professionale e capaci di realizzare il coinvolgimento e la<br />

motivazione all’apprendimento degli studenti. Sono assai opportuni, quindi, l’utilizzo di<br />

metodi induttivi, di metodologie partecipative, un’intensa e diffusa didattica di laboratorio,<br />

da estendere anche alle discipline dell’area di istruzione generale.<br />

In particolare, è utile l’uso diffuso delle tecnologie dell’informazione e della<br />

comunicazione, il ricorso a metodologie progettuali e alle opportunità offerte<br />

dall’alternanza scuola-lavoro per sviluppare il rapporto col territorio e utilizzare a fini<br />

formativi le risorse disponibili.<br />

Ogni nuovo impianto di studi non può prescindere, infine, da una visione che accomuni<br />

studenti e docenti. Gli istituti professionali sono, come gli istituti tecnici, un’articolazione<br />

dell’area dell’istruzione tecnico-professionale considerata, nel suo complesso, come un<br />

laboratorio di innovazione e di costruzione del futuro, soprattutto a servizio delle comunità<br />

locali, capace di trasmettere ai giovani la curiosità, il fascino dell’immaginazione e il gusto<br />

della ricerca, del costruire insieme dei prodotti, di proiettare nel futuro il proprio impegno<br />

professionale per una piena realizzazione sul piano culturale, umano e sociale. In un<br />

28


mondo sempre più complesso e in continua trasformazione, l’immaginazione è il valore<br />

aggiunto per quanti vogliono creare qualcosa di nuovo, di proprio, di distintivo; qualcosa<br />

che dia significato alla propria storia, alle proprie scelte, ad un progetto di una società più<br />

giusta e solidale.<br />

Attualmente, per effetto della Riforma, i settori settori settori dell’istruzione professionale sono stati<br />

ridotti a 2 , il settore Servizi Servizi ed il settore Industria Industria ed ed artigianato artigianato, artigianato gli indirizzi indirizzi sono,<br />

invece, 6.<br />

TABELLA TABELLA DI DI CONFLUENZA CONFLUENZA DEI DEI PERCORSI PERCORSI DEGLI DEGLI ISTITUTI ISTITUTI PROFESSIONALI<br />

PROFESSIONALI<br />

PREVISTI PREVISTI DALL’ORDINAMENTO DALL’ORDINAMENTO PREVIGENTE PREVIGENTE (articolo (articolo 8, 8, comma comma 1 1 Allegato Allegato D)<br />

NUOVO NUOVO ORDINAMENTO ORDINAMENTO<br />

PREVIGENTE PREVIGENTE ORDINAMENTO<br />

ORDINAMENTO<br />

Settore Settore Settore Settore Indirizzo Indirizzo Indirizzo Indirizzo Articolazione<br />

Articolazione Articolazione<br />

Articolazione Indirizzo Indirizzo Indirizzo Indirizzo Settore Settore Settore Settore<br />

SERVIZI<br />

SERVIZI SERVIZI PER PER<br />

PER<br />

L’AGRICOLTURA L’AGRICOLTURA E<br />

E<br />

LO<br />

LO<br />

SVILUPPO SVILUPPO RURALE<br />

RURALE<br />

SERVIZI<br />

SERVIZI<br />

SOCIO SOCIO-SANITARI<br />

SOCIO SANITARI SANITARI<br />

SERVIZI SERVIZI PER PER<br />

PER<br />

L’ENOGASTRONOMIA<br />

L’ENOGASTRONOMIA<br />

E E L’OSPITALITA’<br />

L’OSPITALITA’<br />

ALBERGHIERA<br />

ALBERGHIERA<br />

SERVIZI<br />

SERVIZI<br />

COMMERCIALI<br />

COMMERCIALI<br />

Ottico<br />

Ottico<br />

Odontotecnico<br />

Odontotecnico<br />

Enogastronomia<br />

Enogastronomia<br />

Servizi ervizi di di sala e<br />

di di vendita<br />

vendita<br />

Accoglienza<br />

Accoglienza<br />

turistica<br />

turistica<br />

29<br />

Agrotecnico<br />

Tecnico dei servizi<br />

sociali<br />

Ottico<br />

Odontotecnico<br />

Tecnico dell’arte<br />

bianca<br />

Tecnico dei servizi<br />

della<br />

ristorazione<br />

Tecnico dei servizi<br />

turistici<br />

Tecnico della<br />

gestione aziendale<br />

Tecnico della<br />

grafica pubblicitaria<br />

AGRARIO-<br />

AMBIENTALE<br />

SERVIZI<br />

SOCIO-SANITARI<br />

INDIRIZZI ATIPICI<br />

SERVIZI<br />

ALBERGHIERI E<br />

DELLA<br />

RISTORAZIONE<br />

SERVIZI<br />

COMMERCIALI E<br />

TURISTICI


NOTE:<br />

NOTE:<br />

- Ciascun indirizzo del previgente ordinamento confluisce in un solo indirizzo;<br />

- I previgenti indirizzi sperimentali confluiscono nei nuovi ordinamenti ed indirizzi secondo quanto previsto all’articolo 8,<br />

comma 1<br />

PECUP: PECUP: iil<br />

i l profi profilo profi lo educativo, educativo, culturale culturale e e professionale<br />

professionale<br />

Il secondo ciclo di istruzione e formazione ha come riferimento unitario il profilo<br />

educativo, culturale e professionale definito dal decreto legislativo del 17 ottobre 2005, n.<br />

226, allegato A.<br />

Esso è finalizzato a:<br />

a) la crescita educativa, culturale e professionale dei giovani, per trasformare la<br />

molteplicità dei saperi in un sapere unitario, dotato di senso, ricco di motivazioni;<br />

b) lo sviluppo dell’autonoma capacità di giudizio;<br />

c) l’esercizio della responsabilità personale e sociale.<br />

Il Profilo sottolinea, in continuità con il primo ciclo, la dimensione trasversale ai differenti<br />

percorsi di istruzione e di formazione frequentati dallo studente, evidenziando che le le le le<br />

conoscenze conoscenze conoscenze conoscenze disciplinari disciplinari disciplinari disciplinari e e e e interdisciplinari interdisciplinari interdisciplinari interdisciplinari (il (il (il (il sapere) sapere) sapere) sapere) e e e e le le le le abilità abilità abilità abilità operative operative operative operative apprese apprese apprese apprese (il (il (il (il fare fare fare fare<br />

consapevole), consapevole), consapevole), consapevole), nonché nonché nonché nonché l’insieme l’insieme l’insieme l’insieme delle delle delle delle azioni azioni azioni azioni e e e e delle delle delle delle relazioni relazioni relazioni relazioni interpersonali interpersonali interpersonali interpersonali intessute intessute intessute intessute<br />

(l’agire) (l’agire) (l’agire) (l’agire) siano siano siano siano la la la la condizione condizione condizione condizione per per per per maturare maturare maturare maturare le le le le competenze competenze competenze competenze che che che che arricchiscono arricchiscono arricchiscono arricchiscono la la la la personalità personalità personalità personalità<br />

dello dello dello dello studente studente studente studente e e e e lo lo lo lo rendono rendono rendono rendono aut autonomo aut autonomo<br />

onomo onomo costruttore costruttore costruttore costruttore di di di di se se se se stesso stesso stesso stesso in in in in tutti tutti tutti tutti i i i i campi campi campi campi della della della della<br />

esperienza esperienza esperienza esperienza umana, umana, umana, umana, sociale sociale sociale sociale e e e e professionale.<br />

professionale<br />

professionale<br />

professionale<br />

Nel secondo ciclo, gli studenti sono tenuti ad assolvere al diritto-dovere dell’istruzione e<br />

alla formazione sino al conseguimento di un titolo di studio di durata quinquennale o<br />

almeno di una qualifica di durata triennale entro il diciottesimo anno di età. Allo scopo di<br />

garantire il più possibile che “nessuno resti escluso” e che “ognuno venga valorizzato”, il<br />

secondo ciclo è articolato nei percorsi dell’istruzione secondaria superiore (licei, istituti<br />

tecnici, istituti professionali) e nei percorsi del sistema dell’istruzione e della formazione<br />

professionale di competenza regionale, presidiati dai livelli essenziali delle prestazioni<br />

definiti a livello nazionale. In questo ambito gli studenti completano anche l’obbligo di<br />

30


istruzione di cui al regolamento emanato con decreto del Ministro della pubblica istruzione<br />

22 agosto 2007, n. 139.<br />

I percorsi degli istituti professionali si caratterizzano per l’integrazione tra una solida base<br />

di istruzione generale e la cultura professionale che consente agli studenti di sviluppare i<br />

saperi e le competenze necessari ad assumere ruoli tecnici operativi nei settori produttivi e<br />

di servizio di riferimento, considerati nella loro dimensione sistemica.<br />

Nella progettazione dei percorsi assumono particolare importanza le metodologie che<br />

valorizzano, a fini orientativi e formativi, le esperienze di raccordo tra scuola e mondo del<br />

lavoro, quali visite aziendali, stage, tirocini, alternanza scuola lavoro. Tali attività<br />

permettono di sperimentare una pluralità di soluzioni didattiche per facilitare il<br />

collegamento con il territorio e personalizzare l’apprendimento mediante l’inserimento<br />

degli studenti in contesti operativi reali.<br />

L’esigenza di evitare la sovrapposizione con i percorsi degli altri ordini dell’istruzione<br />

secondaria superiore ha ricondotto l’insieme delle proposte formative degli istituti<br />

professionali a due settori e sei indirizzi, che fanno riferimento a filiere produttive di<br />

rilevanza nazionale.<br />

Le discipline dell’area di indirizzo, presenti in misura consistente fin dal primo biennio, si<br />

fondano su metodologie laboratoriali che favoriscono l’acquisizione di strumenti<br />

concettuali e di procedure funzionali a preparare ad una maggiore interazione con il<br />

mondo del lavoro e delle professioni da sviluppare nel triennio. L’acquisizione delle<br />

competenze chiave di cittadinanza previste a conclusione dell’obbligo di istruzione<br />

consentono di arricchire la cultura di base dello studente e di accrescere il suo valore<br />

anche in termini di occupabilità.<br />

Nel successivo triennio sarà possibile articolare ulteriormente gli indirizzi in opzioni per<br />

rispondere alle esigenze di una formazione mirata a specifiche richieste del tessuto<br />

produttivo locale.<br />

Profilo Profilo in in uscita uscita del dell’Indirizzo<br />

del l’Indirizzo<br />

“Servizi “Servizi per per l’ l’Agricoltura l’ l’ gricoltura gricoltura e lo Sviluppo viluppo Rurale” urale” urale”<br />

31


Il Diplomato di istruzione professionale<br />

professionale, professionale<br />

nell’indirizzo “Servizi Servizi Servizi per per per l’ l’Agricoltura l’ gricoltura e lo<br />

Sviluppo viluppo rurale urale urale”, urale possiede competenze relative alla valorizzazione, produzione e<br />

commercializzazione dei prodotti agrari ed agroindustriali.<br />

È È in in grado grado di: di:<br />

di:<br />

• gestire il riscontro di trasparenza, tracciabilità e sicurezza nelle diverse filiere<br />

produttive: agro-ambientale, agroindustriale, agri-turistico, secondo i principi e gli<br />

strumenti dei sistema di qualità;<br />

• individuare soluzioni tecniche di produzione e trasformazione, idonee a conferire ai<br />

prodotti i caratteri di qualità previsti dalle normative nazionali e comunitarie;<br />

• utilizzare tecniche di analisi costi/benefici e costi/opportunità, relative ai progetti di<br />

sviluppo, e ai processi di produzione e trasformazione;<br />

• assistere singoli produttori e strutture associative nell’elaborazione di piani e<br />

progetti concernenti lo sviluppo rurale;<br />

• organizzare e gestire attività di promozione e marketing dei prodotti agrari e<br />

agroindustriali;<br />

• rapportarsi agli enti territoriali competenti per la realizzazione delle opere di<br />

riordino fondiario, miglioramento ambientale, valorizzazione delle risorse<br />

paesaggistiche e naturalistiche;<br />

• gestire interventi per la prevenzione del degrado ambientale e nella realizzazione di<br />

strutture a difesa delle zone a rischio;<br />

• intervenire in progetti per la valorizzazione del turismo locale e lo sviluppo<br />

dell’agriturismo, anche attraverso il recupero degli aspetti culturali delle tradizioni<br />

locali e dei prodotti tipici;<br />

• gestire interventi per la conservazione e il potenziamento di parchi, di aree protette e<br />

ricreative.<br />

A A conclusione conclusione del del percorso percorso percorso quinquennale, quinquennale, il il Diplomato Diplomato Diplomato nei nei “Servizi “Servizi “Servizi per per per l’ l’Agricoltura l’ gricoltura e lo<br />

Svilu vilu viluppo vilu ppo rurale” consegue i risultati di apprendimento apprendimento descritti descritti nel nel nel punto punto 2.2 2.2 dell’Allegato<br />

dell’Allegato<br />

A, A, di di seguito seguito specificati specificati in in termini termini di di competenze.<br />

competenze.<br />

1. Definire le caratteristiche territoriali, ambientali ed agroproduttive di una zona<br />

attraverso l’utilizzazione di carte tematiche.<br />

2. Collaborare nella realizzazione di carte d’uso del territorio.<br />

3. Assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie<br />

innovative e le modalità della loro adozione.<br />

4. Interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie ed<br />

articolare le provvidenze previste per i processi adattativi e migliorativi.<br />

5. Organizzare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi, prevedendo<br />

modalità per la gestione della trasparenza, della rintracciabilità e della tracciabilità.<br />

6. Prevedere ed organizzare attività di valorizzazione delle produzioni mediante le diverse<br />

forme di marketing.<br />

7. Operare nel riscontro della qualità ambientale prevedendo interventi di miglioramento e<br />

di difesa nelle situazioni di rischio.<br />

8. Operare favorendo attività integrative delle aziende agrarie mediante realizzazioni di<br />

agriturismi, ecoturismi, turismo culturale e folkloristico.<br />

32


9. Prevedere realizzazioni di strutture di verde urbano, di miglioramento delle condizioni<br />

delle aree protette, di parchi e giardini.<br />

10. Collaborare con gli Enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con<br />

le organizzazioni dei produttori, per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti<br />

fondiari ed agrari e di protezione idrogeologica.<br />

I I I I DDDDipartimenti ipartimenti ipartimenti ipartimenti<br />

La progettazione formativa delle istituzioni scolastiche è lo strumento per rispondere alle<br />

esigenze degli studenti, del contesto socio-culturale e ai fabbisogni del territorio e del<br />

mondo del lavoro e delle professioni; essa valorizza la funzione dei docenti che<br />

programmano le proprie attività sulla base degli obiettivi indicati nel piano dell’offerta<br />

formativa di ciascun istituto.<br />

L’impianto dei nuovi ordinamenti degli istituti professionali richiede che la progettazione<br />

formativa sia sostenuta da forme organizzative che pongano, al centro delle strategie<br />

didattiche collegiali, il laboratorio e la didattica laboratoriale, la costruzione dei percorsi di<br />

insegnamento/apprendimento in contesti reali, quali l’alternanza scuola-lavoro, il raccordo<br />

con le altre istituzioni scolastiche (reti) e con gli enti locali (convenzioni), anche per<br />

realizzare progetti condivisi.<br />

A questo fine, come già avviene in molti casi, è utile che gli istituti professionali si dotino,<br />

nella loro autonomia, di dipartimenti quali articolazioni funzionali del collegio dei docenti,<br />

di supporto alla didattica e alla progettazione (art. 5, comma 3, punto d) del Regolamento).<br />

Essi possono costituire un efficace modello organizzativo per favorire un maggior raccordo<br />

tra i vari ambiti disciplinari e per realizzare interventi sistematici in relazione alla didattica<br />

per competenze, all’orientamento e alla valutazione degli apprendimenti.<br />

L’istituzione dei dipartimenti assume, pertanto, valenza strategica per valorizzare la<br />

dimensione collegiale e co-operativa dei docenti, strumento prioritario per innalzare la<br />

qualità del processo di insegnamento-apprendimento.<br />

I dipartimenti, quale possibile articolazione interna del collegio dei docenti, possono<br />

presidiare la continuità verticale e la coerenza interna del curricolo, vigilare sui processi di<br />

apprendimento per lo sviluppo dei saperi e delle competenze previste nei profili dei vari<br />

33


indirizzi, la cui attuazione è facilitata da una progettualità condivisa e un’articolazione<br />

flessibile.<br />

Le tipologie di attività che i dipartimenti possono svolgere sono strettamente correlate alle<br />

esperienze realizzate dalla scuola e agli obiettivi di sviluppo e di miglioramento che si<br />

intendono perseguire.<br />

In particolare, nel primo biennio, i dipartimenti possono svolgere una funzione strategica<br />

per il consolidamento, con il concorso di tutte le discipline, delle competenze di base per la<br />

lingua italiana, la lingua straniera e la matematica, per il raccordo tra i saperi disciplinari e<br />

gli assi culturali previsti dall’obbligo di istruzione e tra l’area di istruzione generale e le<br />

aree di indirizzo.<br />

In generale, i dipartimenti possono individuare i bisogni formativi e definire i piani di<br />

aggiornamento del personale, promuovere e sostenere la condivisione degli obiettivi<br />

educativi e la diffusione delle metodologie più efficaci per migliorare i risultati di<br />

apprendimento degli studenti.<br />

Gli istituti professionali definiscono, nella loro autonomia e nel rispetto delle tutele<br />

contrattuali in materia di organizzazione del lavoro, le modalità di costituzione dei<br />

dipartimenti e le regole per il loro funzionamento. Possono essere previste anche forme<br />

molto flessibili e poco strutturate, con forme di comunicazione in presenza e in rete tra i<br />

docenti e gli altri soggetti interessati.<br />

Il Il Il Il CCCComitato omitato omitato omitato tecnico tecnico tecnico tecnico scientifico scientifico scientifico scientifico<br />

Gli istituti professionali, in base all’art. 5, comma 3 punto e) del Regolamento, possono<br />

dotarsi di un comitato tecnico scientifico (CTS) composto da docenti e da esperti del<br />

mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca scientifica e tecnologica.<br />

Il CTS costituisce un elemento che può favorire l’innovazione dell’organizzazione degli<br />

istituti professionali; è un organismo con funzioni consultive e propositive per<br />

l’organizzazione delle aree di indirizzo e l’utilizzazione degli spazi di autonomia e<br />

flessibilità; è lo strumento per consolidare i rapporti della scuola con il mondo del lavoro e<br />

34


delle professioni e sviluppare le alleanze formative di cui al par. 1.4. Pur non essendovi una<br />

specifica regolamentazione in materia, la costituzione del CTS non può che essere<br />

formalizzata con apposite delibere degli organi collegiali della scuola nel rispetto dei ruoli<br />

istituzionali di ciascun organo. Per esigenze di trasparenza e correttezza istituzionale,<br />

costituiscono parti integranti di tali delibere l’ atto costitutivo e il regolamento di<br />

funzionamento che ne definiscono la composizione anche in ordine alle competenze dei<br />

propri membri (coerenti con le caratteristiche dell’istituto e le finalità del CTS), le funzioni,<br />

le modalità organizzative e forme di comunicazione e di cooperazione con gli organi<br />

collegiali dell’istituto, nel rispetto delle loro specifiche competenze.<br />

Ai fini del monitoraggio,valutazione dei risultati e controllo di qualità dei processi attivati,<br />

è opportuno che il CTS duri in carica almeno per un triennio.<br />

L’ L’ L’ istruzione istruzione obbligatoria obbligatoria (primo (primo (primo biennio) biennio)<br />

biennio)<br />

DOCUMENTO DOCUMENTO TECNICO TECNICO TECNICO ( ( ( ddal<br />

d l l Decreto Decreto Decreto N.139 N.139 N.139 - 22 22 agosto agosto 2007, 2007, Regolamento Regolamento Regolamento recante<br />

recante<br />

norme norme in in mater materia mater ia di di adempimento adempimento dell’obbligo dell’obbligo di di istruzione)<br />

istruzione)<br />

L’Unione Europea ha invitato gli Stati membri a sviluppare, nell’ambito delle loro politiche<br />

educative, strategie per assicurare che:<br />

- L’istruzione e la formazione iniziali offrano a tutti i giovani gli strumenti per<br />

sviluppare le competenze chiave ad un livello tale che li prepari alla vita adulta e<br />

costituisca la base per ulteriori occasioni di apprendimento, come pure per la vita<br />

lavorativa;<br />

- Si tenga debitamente conto di quei giovani che, a causa di svantaggi educativi<br />

determinati da circostanze personali, sociali, culturali o economiche, hanno bisogno<br />

di sostegno particolare per realizzare le loro potenzialità;<br />

35


- Gli adulti siano in grado di sviluppare e aggiornare le loro competenze chiave in<br />

tutto il corso della vita, con una particolare attenzione per i gruppi di destinatari<br />

riconosciuti prioritari nel contesto nazionale, regionale e/o locale.<br />

In questo contesto, l’articolo 1, comma 622, della Legge del 27 dicembre 2006, n. 296,<br />

stabilisce che:<br />

- L’istruzione<br />

L’istruzione L’istruzione impartita per almeno dieci anni è obbligatoria ed è finalizzata finalizzata a<br />

a<br />

consentire consentire il il conseguimento conseguimento di di un un titolo titolo di di studio studio di di scuola scuola scuola secondaria secondaria superiore superiore o o di<br />

di<br />

una una qualifica qualifica professionale professionale di di durata durata almeno almeno triennale triennale entro entro il il diciottesimo diciottesimo anno anno anno di<br />

di<br />

età;<br />

età;<br />

- L’adempimento L’adempimento dell’obbligo dell’obbligo scolastico scolastico deve deve deve consentire, consentire, una una volta volta conseguito conseguito conseguito il il titolo<br />

titolo<br />

di di studio studio conclusivo conclusivo conclusivo del del del primo primo primo ciclo, ciclo, ciclo, l’acquisizione l’acquisizione dei dei dei saperi saperi e e delle delle competenze<br />

competenze<br />

previste previste previste dai dai curricoli curricoli relativi relativi relativi ai ai primi primi due due anni anni degli degli istituti istituti di di istruzione istruzione secondaria<br />

secondaria<br />

superiore. superiore.<br />

superiore.<br />

L’elevamento dell’obbligo di istruzione a dieci anni intende favorire il pieno sviluppo della<br />

persona nella costruzione del sé , di corrette e significative relazioni con gli altri e di una<br />

positiva interazione con la realtà naturale e sociale. L’elevamento dell’obbligo di istruzione<br />

offre anche gli strumenti per contrastare la dispersione scolastica e formativa, che<br />

rappresenta uno dei problemi ancora drammaticamente presente nel nostro Paese,<br />

soprattutto fra i giovani di età compresa tra i 14 e i 18 anni.<br />

Alla fine del biennio i docenti approntano il modello modello per per la la certificazione certificazione certificazione delle delle competenze<br />

competenze<br />

relative all’assolvimento dell’obbligo scolastico. Esso è unico sul territorio nazionale e<br />

contiene la scheda riguardante le competenze di base e i relativi livelli raggiunti dallo<br />

studente in relazione agli assi culturali e con riferimento alle competenze chiave di<br />

cittadinanza ( allegato 1 al Regolamento n.139 del 22 agosto 2007).La definizione dei livelli<br />

di competenza segue la scala, indicata nello stesso modello, che si articola in un livello<br />

base, uno intermedio ed uno avanzato, riferiti sempre a più discipline .<br />

36


Insegnare nsegnare nsegnare per per competenze competenze (Decreto (Decreto 22 22 agosto agosto 2007, 2007, Documento Documento tecnico)<br />

tecnico)<br />

L’impianto del sistema degli istituti professionali è diretto alla promozione di un insieme di<br />

competenze descritte nel profilo educativo, culturale e professionale sia generale, sia<br />

relativo ai singoli indirizzi.<br />

Le competenze acquisite dagli studenti nell’intero percorso di studio sono configurate a<br />

partire dal quadro unitario definito dagli assi culturali dell’obbligo di istruzione, che ne<br />

risulta progressivamente potenziato. Per quanto riguarda il biennio iniziale, vengono<br />

assunti, per la parte comune, otto competenze chiave di cittadinanza e quattro quattro assi assi assi culturali culturali<br />

culturali<br />

( ( dei dei dei ling linguaggi, ling ling uaggi, matematico, scientifico scientifico-tecnologico, scientifico<br />

tecnologico, storico storico-sociale)<br />

storico<br />

sociale) a cui fare riferimento<br />

nell’impostare l’attività formativa del primo biennio del secondo ciclo.<br />

Essi costituiscono “il tessuto” per la costruzione di percorsi di apprendimento orientati<br />

all’acquisizione delle competenze chiave che preparino i giovani alla vita adulta e che<br />

costituiscano la base per consolidare e accrescere saperi e competenze in un processo di<br />

apprendimento apprendimento permanente<br />

permanente, permanente anche ai fini della futura vita vita vita lavorativa lavorativa. lavorativa I saperi sono<br />

articolati in abilità/capacità e conoscenze, con riferimento al sistema di descrizione previsto<br />

per l’adozione del Quadro europeo dei Titoli e delle Qualifiche. La La competenza competenza digitale digitale, digitale<br />

contenuta nell’asse dei linguaggi, è comune a tutti gli assi, sia per favorire l’accesso ai<br />

saperi sia per rafforzare le potenzialità espressive individuali. Si definiscono le competenze<br />

come “la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o<br />

metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o<br />

personale” (Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli).<br />

Anche le discipline di indirizzo sono presenti nel percorso, fin dal primo biennio, in<br />

funzione orientativa e concorrono a far acquisire agli studenti i saperi e le competenze<br />

relativi all’obbligo di istruzione; si sviluppano, nel secondo biennio e quinto anno, con gli<br />

approfondimenti necessari per sostenere gli studenti nelle loro successive scelte di studio e<br />

di lavoro.<br />

37


Le discipline di indirizzo concorrono, in particolare, in linea con le indicazioni dell’Unione<br />

europea, ad educare all’imprenditorialità e consentono agli studenti di sviluppare una<br />

visione orientata al cambiamento, all’iniziativa, alla creatività, alla mobilità geografica e<br />

professionale, nonché all’assunzione di comportamenti socialmente responsabili, che li<br />

mettano in grado di organizzare il proprio progetto di vita e di lavoro.<br />

COMPETENZE ASSE LINGUISTICO<br />

1. Padronanza della lingua italiana:<br />

COMPETENZE PER ASSI CULTURALI<br />

linguistico<br />

scientificotecnologico<br />

-Padroneggiare gli strumenti espressivi<br />

ed argomentativi indispensabili per<br />

gestire l’interazione comunicativa verbale<br />

in vari contesti<br />

-Leggere, comprendere ed interpretare<br />

matematico<br />

storico-sociale<br />

COMPETENZE ASSE MATEMATICO<br />

1.Utilizzare le tecniche e le procedure del<br />

calcolo aritmetico ed algebrico,<br />

rappresentandole anche sotto forma grafica<br />

38 2. Confrontare ed analizzare figure<br />

geometriche, individuando invarianti e<br />

relazioni


COMPETENZE ASSE SCIENTIFICO-<br />

MATEMATICO<br />

1. Osservare, descrivere ed analizzare<br />

fenomeni appartenenti alla realtà naturale e<br />

artificiale e riconoscere nelle sue varie forme<br />

i concetti di sistema e di complessità<br />

2.Analizzare qualitativamente e<br />

quantitativamente fenomeni legati alle<br />

trasformazioni di energia a partire<br />

dall’esperienza<br />

3.Essere consapevoli delle potenzialità e dei<br />

limiti delle tecnologie nel contesto culturale e<br />

sociale in cui vengono applicate<br />

COMPETENZE ASSE STORICO -SOCIALE<br />

1. Comprendere il cambiamento e la diversità<br />

dei tempi storici in una dimensione<br />

diacronica attraverso il confronto fra epoche<br />

e in una dimensione sincronica attraverso il<br />

confronto fra aree geografiche e culturali<br />

2. Collocare l’esperienza personale in un<br />

sistema di regole fondato sul reciproco<br />

riconoscimento dei diritti garantiti dalla<br />

Costituzione, a tutela della persona, della<br />

collettività e dell’ambiente<br />

3.Riconoscere le caratteristiche essenziali<br />

del sistema socio-economico per orientarsi<br />

nel tessuto produttivo del proprio territorio<br />

39


SPECIFICITA’ SPECIFICITA’ SPECIFICITA’ DELL’IND DELL’INDIRIZZO<br />

DELL’IND IRIZZO<br />

L’indirizzo “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale”, ha lo scopo di far acquisire allo<br />

studente, a conclusione del percorso quinquennale, le competenze relative alla<br />

valorizzazione, produzione e commercializzazione dei prodotti agrari ed agroindustriali.<br />

L’identità dell’indirizzo è riferita ad attività professionali che si esplicano in servizi tecnici a<br />

sostegno delle aziende agricole nel campo della gestione amministrativa, dell’ambiente,<br />

del miglioramento della vita rurale. Il relativo percorso comprende una formazione tecnica<br />

di buon livello e lo sviluppo di competenze per l’analisi socio-economica di realtà<br />

produttive, acquisite in dimensioni applicative, considerate dal punto di vista fisico,<br />

ecologico, paesaggistico, produttivo, culturale e ricreativo. Tali contesti costituiscono<br />

altrettanti campi di attività per sostenere lo sviluppo del territorio e valorizzarne le<br />

vocazioni.<br />

LE 8 COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA EUROPEA<br />

1. Comunicazione nella madrelingua<br />

2. Comunicazione nelle lingue straniere<br />

3. Competenza matematica e competenza di base in scienza e tecnologia<br />

4. Competenza digitale<br />

5. Imparare ad imparare<br />

6. Competenze sociali e civiche<br />

7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità<br />

8. Consapevolezza ed espressione culturale<br />

E’ molto importante che le competenze che gli studenti acquisiscono progressivamente nel<br />

percorso di studio li mettano in grado di assumere i molteplici ruoli che la moderna<br />

agricoltura richiede nelle sue articolazioni multifunzionali. Si tratta non solo di compiti<br />

tradizionali, quali la produzione, la trasformazione e la commercializzazione, ma anche di<br />

40


uoli che riguardano questioni ambientali, assetti territoriali, sostegno agli insediamenti<br />

delle zone extraurbane e a quelle intermedie fra città e campagne.<br />

L’innovazione dei servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale richiede allo studente, oltre<br />

alle conoscenze scientifiche e tecnologiche, anche competenze correlate alla sociologia<br />

dell’ambiente e del territorio, dei processi economici e del lavoro, dei mutamenti sociali,<br />

che sono essenziali anche per comprendere i nuovi modi di vita ed implicano un<br />

coinvolgimento culturale degli operatori del settore.<br />

Attività Attività e e Insegnamenti Insegnamenti obbligatori obbligatori di di indirizzo<br />

indirizzo<br />

Disciplina: Disciplina: Disciplina: SCIENZE SCIENZE INTEGRATE INTEGRATE (FISICA) (FISICA)<br />

(FISICA)<br />

Il docente di “Scienze integrate (Fisica)” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso<br />

quinquennale di istruzione professionale del settore “Servizi”, indirizzo “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo<br />

rurale”, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di: utilizzare i concetti e i modelli delle scienze<br />

sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati; utilizzare gli strumenti<br />

culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico, creativo e responsabile nei<br />

confronti della realtà, dei suoi fenomeni e dei suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente;<br />

utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare;<br />

padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di<br />

lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio; utilizzare i concetti e i fondamentali strumenti<br />

delle diverse discipline per comprendere la realtà ed operare in campi applicativi; padroneggiare l’uso di<br />

strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della<br />

persona, dell’ambiente e del territorio; comprendere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive,<br />

economiche, ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali, artigianali e<br />

artistiche.<br />

Disciplina: Disciplina: SCIENZE SCIENZE INTEGRATE INTEGRATE INTEGRATE (CHIMICA)<br />

(CHIMICA)<br />

Il docente di “Scienze integrate (Chimica)” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso<br />

quinquennale di istruzione professionale del settore “Servizi”, indirizzo “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo<br />

rurale”, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di: utilizzare i concetti e i modelli delle scienze<br />

sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati; utilizzare gli strumenti<br />

culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico, creativo e responsabile nei<br />

confronti della realtà, dei suoi fenomeni e dei suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente;<br />

utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare;<br />

padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di<br />

lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio; utilizzare i concetti e i fondamentali strumenti<br />

delle diverse discipline per comprendere la realtà ed operare in campi applicativi; padroneggiare l’uso di<br />

strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della<br />

persona, dell’ambiente e del territorio; comprendere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive,<br />

economiche, ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali, artigianali e<br />

artistiche.<br />

Disciplina: Disciplina: TECNOLOGIE TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE DELL’INFORMAZIONE DELL’INFORMAZIONE E E DELLA DELLA COMUNICAZIONE<br />

COMUNICAZIONE<br />

Il docente di “Tecnologie dell’informazione e della comunicazione” concorre a far conseguire allo studente, al<br />

termine del percorso quinquennale di istruzione professionale del settore “Servizi”, indirizzo “Servizi per<br />

41


l’agricoltura e lo sviluppo rurale”, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di: utilizzare e produrre<br />

strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli<br />

strumenti tecnici della comunicazione in rete; utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di<br />

studio, ricerca e approfondimento disciplinare; individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di<br />

team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.<br />

Disciplina: Disciplina: ECOLOGIA ECOLOGIA E E PEDOLOGIA<br />

PEDOLOGIA<br />

Il docente di “Ecologia e Pedologia” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso<br />

quinquennale di istruzione professionale del settore “Servizi”, indirizzo “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo<br />

rurale”, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di: definire le caratteristiche territoriali,<br />

ambientali e agroproduttive di una zona attraverso le carte tematiche; collaborare nella realizzazione di carte<br />

d’uso del territorio.<br />

Disciplina: Disciplina: LABORATORI LABORATORI TECNOLOGICI TECNOLOGICI ED ED ESERCITAZIONI<br />

ESERCITAZIONI<br />

Il docente di “Laboratori tecnologici ed esercitazioni“ concorre a far conseguire allo studente, al termine del<br />

percorso quinquennale di istruzione professionale del settore “Servizi”, indirizzo “Servizi per l’agricoltura e lo<br />

sviluppo rurale”, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di: definire le caratteristiche territoriali,<br />

ambientali e agroproduttive di una zona attraverso le carte tematiche; collaborare nella realizzazione di carte<br />

d’uso del territorio.<br />

Attività Attività e e Insegnamenti Insegnamenti Area Area Area comune<br />

comune<br />

Disciplina: Disciplina: Disciplina: LINGUA LINGUA E E LETTERATURA LETTERATURA ITALIANA<br />

ITALIANA<br />

Il docente di “Lingua e letteratura italiana” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso<br />

quinquennale di istruzione professionale del settore “Servizi”, risultati di apprendimento che lo mettono in<br />

grado di: utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze<br />

comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici; riconoscere le linee<br />

essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi agevolmente fra testi e<br />

autori fondamentali, con riferimento soprattutto a tematiche di tipo scientifico, tecnologico ed economico;<br />

stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva<br />

interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro; riconoscere il valore e le potenzialità dei beni<br />

artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione; utilizzare e produrre strumenti di<br />

comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici<br />

della comunicazione in rete.<br />

Discipl Disciplina: Discipl ina: LINGUA INGLESE<br />

Il docente di “Lingua inglese” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale<br />

di istruzione professionale del settore “Servizi”, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di:<br />

padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un’altra lingua comunitaria, per scopi comunicativi e<br />

utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti<br />

professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER).<br />

Disciplina: Disciplina: MATEMATICA<br />

MATEMATICA<br />

Il docente di “Matematica” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale di<br />

istruzione professionale del settore “Servizi” , risultati di apprendimento che lo mettono in grado di: utilizzare<br />

il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni<br />

qualitative e quantitative; utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per<br />

affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.<br />

Disciplina: Disciplina: Disciplina: STORIA STORIA<br />

STORIA<br />

Il docente di “Storia” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale di<br />

istruzione professionale del settore “Servizi”, risultati di apprendimento che lo mettono in grado di: valutare<br />

42


fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della<br />

Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani; correlare la conoscenza storica generale agli<br />

sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento;<br />

utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile<br />

di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi anche ai fini dell’apprendimento permanente;<br />

riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni<br />

con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del<br />

tempo; partecipare attivamente alla vita sociale e culturale a livello locale, nazionale e comunitario.<br />

Disciplina: Disciplina: Disciplina: DIRITTO DIRITTO ED ED ECONOMIA<br />

ECONOMIA<br />

Il docente di “Diritto ed Economia” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso<br />

quinquennale di istruzione professionale del settore “Servizi”, risultati di apprendimento che lo mettono in<br />

grado di: utilizzare i principali concetti relativi all’economia e all’organizzazione dei processi produttivi e dei<br />

servizi; applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla<br />

sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente e del territorio;<br />

riconoscere nell'evoluzione dei processi produttivi, le componenti scientifiche, economiche, tecnologiche e<br />

artistiche che li hanno determinati nel corso della storia, con riferimento sia ai diversi contesti locali e globali<br />

sia ai mutamenti delle condizioni di vita; cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e<br />

tecnologici che influiscono sull'evoluzione dei bisogni e sull'innovazione dei processi di servizio.”<br />

Disciplina: Disciplina: Disciplina: SCIENZE SCIENZE INTEGRATE INTEGRATE (SCIENZE (SCIENZE DELLA DELLA TERRA TERRA e e BIOLOGIA)<br />

BIOLOGIA)<br />

Il docente di “Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) “ concorre a far conseguire allo studente, al<br />

termine del percorso quinquennale di istruzione professionale del settore “Servizi”, risultati di apprendimento<br />

che lo mettono in grado di: utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare<br />

fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati; utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti<br />

per porsi con atteggiamento razionale, critico, creativo e responsabile nei confronti della realtà, dei suoi<br />

fenomeni e dei suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente; riconoscere gli aspetti<br />

geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture,<br />

demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo; utilizzare le<br />

reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare; padroneggiare<br />

l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela<br />

della persona, dell’ambiente e del territorio<br />

Quadro Quadro orario<br />

orario<br />

ATTIVITÀ ATTIVITÀ E E INSEGNAMENTI INSEGNAMENTI OBBLIGATORI OBBLIGATORI NELL’AREA NELL’AREA NELL’AREA DI DI INDIRIZZO<br />

INDIRIZZO<br />

DISCIPLINE DISCIPLINE<br />

ORE ORE ANNUE<br />

ANNUE<br />

PRIMO PRIMO BIENNIO BIENNIO SECONDO SECONDO BIENNIO BIENNIO QUINTO QUINTO ANNO<br />

ANNO<br />

Scienze Scienze integrate integrate (fisica)<br />

(fisica)<br />

66<br />

66<br />

compresenza<br />

compresenza compresenza<br />

66*<br />

66*<br />

Scienze Scienze integrate integrate (chimica) (chimica) 66<br />

66<br />

compresenza<br />

compresenza<br />

66<br />

43


Tecnologia Tecnologia dell’informazione dell’informazione e<br />

e<br />

della della comunicazione<br />

comunicazione<br />

Ecologia Ecologia e e e Pedologia<br />

Pedologia<br />

Laboratori Laboratori tecnologici tecnologici ed<br />

ed<br />

esercitazioni<br />

esercitazioni<br />

Biologia Biologia applicata<br />

applicata<br />

Chimica Chimica applicata applicata ai ai proce processi proce ssi di<br />

di<br />

trasformazione<br />

trasformazione<br />

trasformazione<br />

Tecniche Tecniche di di allevamento allevamento animale animale e<br />

e<br />

vegetale<br />

vegetale<br />

Agronomia Agronomia territoriale territoriale ed<br />

ed<br />

ecosistemi ecosistemi forestali<br />

forestali<br />

Economia Economia agraria agraria e e dello dello sviluppo<br />

sviluppo<br />

territoriale<br />

territoriale<br />

Valorizzazione Valorizzazione delle delle attività<br />

attività<br />

produttive produttive e e legislaz legislazione legislaz ione di settore settore<br />

Sociologia Sociologia rurale rurale e e Storia<br />

Storia<br />

dell’Agricoltura<br />

dell’Agricoltura<br />

dell’Agricoltura<br />

ORE ORE TOTALI<br />

TOTALI<br />

L’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco sono<br />

riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici.<br />

Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nell’ambito<br />

del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore.<br />

** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico.<br />

ATTIVITA’ ATTIVITA’ E E E INSEGNAMENTI INSEGNAMENTI DELL’AREA DELL’AREA GENERALE GENERALE COMUNI COMUNI AGLI AGLI AGLI INDIRIZZI<br />

INDIRIZZI<br />

DEI DEI SETTORI SETTORI “SERVIZI” “SERVIZI” E E “INDUSTRI<br />

“INDUSTRIA “INDUSTRI<br />

“INDUSTRIA<br />

A E E ARTIGIANATO”<br />

ARTIGIANATO”<br />

DISCIPLINE DISCIPLINE<br />

ORE ORE ANNUE<br />

ANNUE<br />

Lingua Lingua Lingua e e Letteratura Letteratura italiana italiana italiana<br />

1° 1° BIENNIO BIENNIO<br />

2° 2° BIENNIO<br />

BIENNIO<br />

1 2 3 4<br />

44<br />

QUINTO QUINTO ANNO<br />

ANNO<br />

Lingua Lingua inglese inglese<br />

132 132<br />

132 132<br />

132 132 132 132 132<br />

132 132<br />

132<br />

Storia Storia<br />

99 99<br />

99 99 99 99<br />

Matematica Matematica<br />

66 66<br />

66 66 66 66<br />

Matematica Matematica<br />

132 132<br />

132 132<br />

99 99 99<br />

Diritto Diritto ed ed economia economia<br />

66 66<br />

66<br />

Scienze Scienze integrate integrate (Scienze (Scienze della<br />

della<br />

Terra Terra e e Biologia)<br />

Biologia)<br />

66 66 66<br />

Scienze Scienze Motorie Motorie Motorie e e sportive sportive 66 66<br />

66 66 66 66 66<br />

AC AC AC o o o attività attività alternative alternative<br />

33 33 33<br />

33 33 33 33<br />

TOTALE TOTALE ORE ORE<br />

660 660<br />

660 660<br />

495 495 495 495<br />

495<br />

495<br />

ATTIVITA’ ATTIVITA’ e e e insegnamenti<br />

insegnamenti<br />

obbligatori obbligatori di di indirizzo<br />

indirizzo<br />

66* 66*<br />

66*<br />

66 66<br />

99 99<br />

99** 99** 99** 99** 99**<br />

99**<br />

99 - -<br />

99 66 66<br />

-<br />

66 66 99 99<br />

-<br />

165 165<br />

66 66 66<br />

132 132<br />

165 165<br />

198<br />

198<br />

- 165 165<br />

198<br />

198<br />

- - 99 99<br />

396 396 396 396<br />

561 561<br />

561 561<br />

561<br />

561<br />

Di Di cui cui compresenze<br />

compresenze compresenze<br />

132* 132*<br />

396* 396*<br />

198*<br />

198*<br />

396 396<br />

396 396<br />

561 561 561 561<br />

561 561<br />

561


TOTALE TOTALE ORE ORE COMPLESSIVE COMPLESSIVE 1056 1056 1056 1056 1056<br />

1056 1056 1056 1056 1056<br />

1056<br />

1056<br />

Gli istituti professionali del settore servizi possono prevedere, nel piano dell’offerta formativa, attività e<br />

insegnamenti facoltativi di altre lingue straniere nei limiti del contingente di organico loro assegnato ovvero<br />

con l’utilizzo di risorse comunque disponibili per il potenziamento dell’offerta formativa.<br />

LA LA PROVA PROVA INVALSI<br />

INVALSI<br />

Al termine dell’a.s. 2010-<strong>2011</strong>, l’INVALSI, nell’ambito del Servizio Nazionale di<br />

Valutazione, ha realizzato la rilevazione degli apprendimenti degli studenti nelle classi II e<br />

V della scuola primaria, nella classe I della scuola secondaria di primo grado e, per la<br />

prima volta, nella classe II della scuola secondaria di secondo grado, mediante prove<br />

oggettive standardizzate.<br />

Complessivamente sono state coinvolte circa 14.400 scuole, 112.500 classi e 2.250.000<br />

studenti.<br />

Come per le rilevazioni precedenti è stato individuato un campione di scuole,<br />

statisticamente rappresentativo, i cui risultati costituiscono la base del Rapporto sugli esiti<br />

del Servizio nazionale di valutazione <strong>2011</strong> e della Prova nazionale <strong>2011</strong>. Il campionamento<br />

è stato effettuato su base regionale, coinvolgendo complessivamente 3.851 scuole, 7.810<br />

classi e 166.199 studenti.<br />

LIVELLO LIVELLO<br />

TOTALE<br />

TOTALE<br />

CLASSI<br />

CLASSI<br />

TOTALE<br />

TOTALE<br />

STUDENTI<br />

STUDENTI<br />

STUDENTI<br />

II II PRIMARIA PRIMARIA<br />

29.989 29.989 560.738 560.738<br />

560.738<br />

V V PRIMARIA PRIMARIA<br />

30.722 30.722 574.880<br />

574.880<br />

I I I SECONDARIA SECONDARIA I I I GRADO GRADO 27.163 27.163 600.795 600.795<br />

600.795<br />

II II II SECONDARIA SECONDARIA II II GRADO GRADO 24.788 24.788 527.318 527.318<br />

527.318<br />

LA LA PROVA PROVA DELLA DELLA SECONDARIA SECONDARIA DI DI DI SECONDO SECONDO GRADO<br />

GRADO<br />

Un elemento di novità è stato rappresentato dall’estensione della rilevazione a tutte le<br />

seconde classi della scuola secondaria di II grado. Le prove sono state uniche per tutte le<br />

tipologie di scuola (licei, istituti tecnici e professionali) e per tutti gli indirizzi di studio,<br />

poiché sono costruite per misurare e verificare aspetti comuni a tutti i corsi di studio della<br />

scuola secondaria di II grado. I saperi e le competenze acquisiti al termine dei dieci anni di<br />

45


istruzione obbligatoria assicurano, infatti, l’equivalenza formativa di tutti i percorsi, nel<br />

rispetto dell’identità dell’offerta e degli obiettivi che caratterizzano i curricoli dei diversi<br />

ordini, tipi e indirizzi di studio.<br />

Le prove uniche sono state rivolte alla misurazione degli apprendimenti di base relativi a<br />

due due ambiti ambiti fondamentali<br />

fondamentali: fondamentali la la comprensione comprensione di di testi testi testi scritti scritti scritti di varia natura e la riflessione<br />

sulla lingua e la la matematica matematica .<br />

I I RISULTATI<br />

RISULTATI<br />

I primi risultati delle rilevazioni del <strong>2011</strong> in parte confermano quanto già emerso nelle<br />

rilevazioni precedenti, ma non mancano alcuni elementi di novità.<br />

Più nel dettaglio, nelle prove di italiano i ragazzi mostrano maggiore facilità nel rispondere<br />

alle domande dei testi narrativi rispetto a quelle dei testi espositivi e argomentativi.<br />

Dall’analisi dei risultati emergono sia elementi positivi, come la corretta interpretazione da<br />

parte degli studenti di una voce di dizionario, sia aspetti negativi come l’errato utilizzo della<br />

punteggiatura e dei tempi verbali.<br />

Nelle prove di matematica gli studenti incontrano difficoltà maggiori nei quesiti che fanno<br />

riferimento a contenuti di geometria o dell’ambito denominato relazioni e funzioni. Nella<br />

scuola secondaria superiore si nota una tendenza a saltare le domande a risposta aperta,<br />

contraddicendo quindi l’ipotesi di quanti ritengono che siano le domande a risposta chiusa<br />

a sfavorire gli studenti perché meno usate nella nostra scuola. Infine, risultati positivi<br />

emergono, per la scuola del secondo ciclo, nelle risposte ai quesiti che richiedono<br />

competenze chiave sviluppate nel primo ciclo, ma che, solitamente, non sono riprese in<br />

modo esplicito durante il biennio superiore<br />

Percentuali Percentuali di di risposte risposte corrette corrette nelle nelle nelle prove<br />

prove<br />

CLASSE CLASSE ITALIANO ITALIANO MATEMATICA<br />

MATEMATICA<br />

II II primaria primaria 69,2<br />

60,3<br />

(0,31)*<br />

(0,31)*<br />

V V primaria primaria primaria 73,1<br />

(0,20)*<br />

46<br />

68,4<br />

(0,15)*<br />

I I sec. sec. di di di I I gr. gr. 62,4 46,6


(0,20)*<br />

III III sec. sec. di di I I I gr. gr. 66,4<br />

(0,46)*<br />

II II sec. sec. di di II II gr. gr. 69,8<br />

(0,26)*<br />

47<br />

(0,31)*<br />

56,1<br />

(0,31)*<br />

47,9<br />

(0,32)*<br />

* I valori tra parentesi indicano gli errori standard che, se moltiplicati per 1,96, definiscono la semiampiezza<br />

degli intervalli di confidenza. Ad esempio, l’intervallo di confidenza per il punteggio medio percentuale dei<br />

quesiti d’Italiano (II primaria) si ottiene eseguendo il seguente calcolo: estremo inferiore = (69,2-1,96*0,31) =<br />

68,59; estremo superiore = (69,2+1,96*0,31) = 69,811.<br />

Riferimenti Riferimenti normativi:<br />

normativi:<br />

Direttiva Direttiva n.74 n.74 del del 15/09/2008<br />

Diret Direttiva Diret tiva n. 67<br />

del del 30/07/2010<br />

Nota Nota Ministeriale Ministeriale Ministeriale prot. prot. prot. 2792 2792 2792 del del 20/04/<strong>2011</strong>)<br />

20/04/<strong>2011</strong>)<br />

ESAMI SAMI DI DI QUALIFICA<br />

QUALIFICA<br />

QUALIFICA<br />

Gli istituti istituti professionali professionali possono possono continuare continuare a a organizzare organizzare percorsi percorsi triennali triennali per per per il<br />

il<br />

conseguimento conseguimento di di qualifiche qualifiche professionali professionali , sulla sulla sulla base base della della della programma<br />

programmazione programma zione delle delle<br />

delle<br />

Regioni, Regioni, ma ma solo solo in in regime regime di di di sussidiarietà<br />

sussidiarietà.<br />

sussidiarietà<br />

Gli esami di qualifica si articolano in due momenti:<br />

A● Prove Prove strutturate strutturate e e e scrutinio<br />

scrutinio<br />

B● Prove Prove d’esame d’esame finale finale di di qualifica<br />

qualifica<br />

A. Nel periodo precedente il termine delle lezioni, i docenti, sulla base delle scelte operate<br />

in precedenza dal Consiglio di Classe, sottopongono gli studenti ad una serie di prove<br />

strutturate o semi-strutturate al fine di verificare il conseguimento degli obiettivi cognitivi<br />

e formativi individuati nelle diverse discipline. Tali prove possono essere pluridisciplinari<br />

o riferite a singole discipline.<br />

Lo scrutinio costituisce la prima parte della valutazione.


Il Consiglio di classe tiene conto degli elementi di valutazione derivanti dal curriculum,<br />

dalle prove, da eventuale attività svolta presso aziende, l’attività di stage in azienda e di<br />

formazione effettuata l’anno scolastico in attuazione di progetti autorizzati nell’ambito di<br />

programmi comunitari al fine di determinare il livello di formazione generale raggiunto e<br />

il grado di preparazione del candidato nelle singole materie di studio.<br />

Lo scrutinio termina con un giudizio analitico e un voto, espresso in decimi, per ciascuna<br />

materia, sulla base del profitto conseguito durante l’anno e nelle prove e con un voto di<br />

ammissione, espresso in centesimi, accompagnato da un giudizio sintetico, motivante<br />

l’ammissione del candidato alla seconda fase della valutazione. Tale giudizio è deliberato<br />

dal Consiglio di Classe, verificata la sufficienza in tutte le materie, ovvero, con giudizio<br />

motivato, constatata la presenza di non più di due insufficienze.<br />

B. L’esame di qualifica costituisce la seconda fase della valutazione finale e tende a<br />

misurare, attraverso due prove, l’acquisizione delle abilità richieste.<br />

La prima prova è diretta a verificare le capacità relazionali del candidato, attraverso<br />

l’accertamento delle abilità linguistico – espressive e delle capacità di comprensione e di<br />

valutazione.<br />

La seconda prova è finalizzata ad accertare le competenze e le abilità professionali.<br />

Al candidato sarà richiesta la soluzione di “ un caso pratico”, che si presenterà come un<br />

problema aperto e che gli consentirà di dimostrare abilità di decisione, di tipo progettuale<br />

o di scelta di soluzione modulare e abilità di realizzazione pratica.<br />

● Le prove d’esame possono dare diritto fino a 10 punti.<br />

● L’esame di qualifica non prevede prove orali ma gli eventuali colloqui possono essere<br />

decisi dalla Commissione anche su richiesta dei candidati al fine di :<br />

- elevare la valutazione dei candidati che si siano particolarmente distinti per impegno e<br />

profitto;<br />

- approfondire la valutazione dei candidati, le cui prove d’esame siano risultate in<br />

contrasto con i valori espressi dal curriculum scolastico.<br />

Alla fine delle prove d’esame, la Commissione esaminatrice formula un giudizio globale e<br />

assegna un voto unico che può modificare, nell’ambito dei dieci punti a disposizione, il<br />

48


voto di ammissione, determinando in tal modo la valutazione finale dell’esame di<br />

qualifica.<br />

Lo studente risulta qualificato quando riporta un punteggio complessivo di sessanta sessanta punti<br />

punti<br />

su su cento.<br />

cento.<br />

La Commissione esaminatrice deve essere composta dal Preside, da tutti i docenti della<br />

classe, dagli insegnanti tecnico-pratici nonché da un esperto del settore.<br />

ESAMI ESAMI DI DI STATO STATO CONCLUSIVI<br />

CONCLUSIVI<br />

La La norma normativa norma tiva che che regola regola l’ammissione l’ammissione all’Esame all’Esame di di Stato Stato è contenuta nell’O. nell’O. M. M. M. n° n° 40 40 prot. prot.<br />

prot.<br />

n°3744 n°3744 dello dello 08 08- 08 04 04-2009 04 2009 e nella C.M. n° n° 50 del 20 maggio 2009<br />

Punteggio Punteggio<br />

Punteggio<br />

Il punteggio è attribuito in centesimi : si supera l’esame con un minimo di 60/100.<br />

Credito scolastico: la nuova legge ha modificato i punteggi precedenti apportando<br />

questa innovazione: si è voluto rafforzare la valutazione del percorso scolastico<br />

dello studente portando il punteggio massimo da 20 a 25. Il credito è attribuito<br />

sulla base della media dei voti negli ultimi tre anni scolastici e dello svolgimento di<br />

attività, anche extra-scolastiche, particolarmente significative.<br />

Prove scritte: è sempre 45 il totale dei punti, ripartiti in ugual misura tra le tre prove<br />

(da 0 a 15 punti ciascuna). A ciascuna delle prove scritte, giudicata sufficiente, non<br />

potrà essere attribuito un punteggio inferiore a 10.<br />

Colloquio: il punteggio passa da 35 a 30 e i 5 punti tolti al colloquio saranno<br />

aggiunti, distribuiti negli ultimi tre anni del percorso scolastico, al punteggio di<br />

credito scolastico, rispettando le fasce corrispondenti alla media dei voti riportati<br />

dallo studente nello scrutinio finale.<br />

Un maggiore aumento dei punti è stato attribuito alla fascia corrispondente alla<br />

media dei voti da 8 a 10, con l’intento di premiare il merito e in particolare<br />

l’eccellenza dello studente nel percorso scolastico.<br />

Il punteggio dunque è la somma dei voti riportati nelle prove scritte (max 45 punti),<br />

nel colloquio (max 30 punti) e del credito scolastico (max 25 punti).<br />

Chi ha 100 può avere anche la lode, se avrà sostenuto un esame eccellente.<br />

Bonus: Bonus: c’è ancora un altro elemento che entra nel punteggio, il cosiddetto bonus: se<br />

uno studente ha totalizzato complessivamente 70 punti tra credito scolastico e prove<br />

d’esame, la commissione può dargli un bonus fino a un massimo di 5 punti, a<br />

seconda dell’impegno messo dallo studente nel recuperare debiti scolastici, o nel<br />

superare problemi, difficoltà familiari nel corso dell’anno, dimostrando una ripresa<br />

49


apprezzabile. Per ottenere la lode però non si deve avere usufruito del bonus. I 100<br />

punti devono essere punti acquisiti senza bonus.<br />

Documento Documento del del Consiglio Consiglio di di di Classe Classe<br />

Classe<br />

Il Consiglio di Classe elabora (entro il 15 maggio) il Documento Documento Documento Documento del del del del Consiglio Consiglio Consiglio Consiglio di di di di Classe Classe Classe Classe<br />

che sintetizza il percorso formativo compiuto dalla classe nell’ultimo anno. Il documento<br />

esplicita i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi ed i tempi del percorso formativo, i criteri e<br />

gli strumenti di valutazione adottati e gli obiettivi raggiunti, nonché le direttive per la<br />

predisposizione della terza prova scritta.<br />

Preparazione Preparazione dell’esame<br />

dell’esame<br />

Il Consiglio di Classe prevede, nella sua programmazione, lo svolgimento di attività<br />

didattiche propedeutiche all’esame ed individua alcuni argomenti pluridisciplinari da<br />

svolgere durante l’anno scolastico. Per far familiarizzare gli studenti con l’impianto<br />

dell’esame, nel mese di aprile la classe V sarà sottoposta ad una simulazione di terza prova<br />

mentre i docenti delle discipline relative alla prima e seconda prova effettuano<br />

esercitazioni mirate durante l’anno scolastico.<br />

I docenti della classe V, inoltre, effettuano una simulazione del colloquio d’esame.<br />

A tutte le prove si attribuiscono i punteggi previsti per l’esame.<br />

La prima prima prima prova verte su quattro tipologie diverse:<br />

Tipologia A: Analisi del testo; Tipologia B: redazione di un saggio breve o articolo di<br />

giornale;<br />

TipologiaC: Tema di argomento storico<br />

Tipologia D: Tema di ordine generale<br />

La seconda seconda prova scritta, che per i corsi sperimentali dell'istruzione tecnica, professionale,<br />

artistica e di arte applicata può essere grafica o scrittografica, verte su una delle discipline<br />

caratterizzanti il corso di studio per le quali le disposizioni in materia di sperimentazione<br />

prevedono verifiche scritte, grafiche o scrittografiche.<br />

Per la predisposizione della terza prova la Commissione d’esame segue le indicazioni fissate<br />

dal C.d.C nel Documento di Classe.<br />

Il colloquio colloquio verte sulle materie dell’ultimo anno di corso e ha carattere pluridisciplinare.<br />

Inizia con un argomento o con la presentazione di un lavoro di ricerca proposto dal<br />

candidato e prosegue su argomenti indicati dalla commissione.<br />

50


LA LA DIMENSIONE DIMENSIONE PROGETTUALE<br />

PROGETTUALE<br />

INDICAZIONI INDICAZIONI GENERALI GENERALI DELLE DELLE PROGETTAZIONI PROGETTAZIONI DISCIPLINARI<br />

DISCIPLINARI<br />

I riferimenti normativi, che hanno determinato la stesura dell’ O.F. dell’<strong>Istituto</strong>,<br />

sottintendono che tale offerta costituisce l’identità culturale e progettuale dell’istituzione<br />

scolastica, ed essa deve esplicitare la progettazione curriculare, educativa ed organizzativa<br />

che le scuole adottano nell’ambito della loro autonomia. L’impianto progettuale è<br />

propositivo e vincolante, pur nella flessibilità della sua utilizzazione.<br />

La progettazione progettazione progettazione progettazione annuale annuale annuale annuale è lo strumento fondamentale di riferimento per la stesura dei<br />

percorsi formativi elaborati, per ogni classe, dall’equipe pedagogica che segmenta gli<br />

obiettivi generali e individua i percorsi operativi più consoni alle realtà scolastiche<br />

specifiche, in rapporto a:<br />

• le situazioni di partenza d’ogni singolo alunno e della classe;<br />

• i contenuti da trasmettere;<br />

• le strategie didattiche da adottare;<br />

• le risorse e gli strumenti disponibili;<br />

• le possibilità di verifica degli esiti;<br />

• la registrazione e la valutazione degli apprendimenti;<br />

• uscite didattiche e altre attività.<br />

ORGANIZZAZIONE ORGANIZZAZIONE DIDATTICA<br />

CLASSI CLASSI E E GIORNI GIORNI ENTRATA ENTRATA USCITA USCITA Socializzazione<br />

Socializzazione<br />

51


Classi Classi I- II II – III III- III IV IV- IV V<br />

Lunedì , mercoledì, venerdì e<br />

sabato*<br />

Martedì e giovedì<br />

8,00<br />

8,00<br />

*sabato : classi IV e V ore 8,00/11,00 + Alternanza<br />

RICEVIMENTO RICEVIMENTO GENITORI<br />

GENITORI<br />

Gli insegnanti comunicano ai genitori interessati l’orario di ricevimento, compatibilmente<br />

con l’orario di servizio ( dal Verbale Collegio Docenti n°4 del 18/10/<strong>2011</strong>).<br />

QUADRO QUADRO QUADRO ORARIO ORARIO SETTIMANALE SETTIMANALE SETTIMANALE E E AREE AREE AREE DISCIPLINARI<br />

DISCIPLINARI<br />

NUOVO NUOVO NUOVO ORDINAMENTO<br />

ORDINAMENTO<br />

ORDINAMENTO<br />

(PER (PER LE LE CLASSI CLASSI I, I, II)<br />

II)<br />

L’orario L’orario, L’orario che che in in pas passato pas passato<br />

sato era di 40 ore settimanali (spesso di 50 minuti), poi poi ridotto ridotto ridotto a a 36, 36, 36, è<br />

è<br />

ora ora di di 32 32 ore ore di di 60 60 minuti minuti. minuti minuti . Tuttavia Tuttavia per per problemi problemi di di trasporto, vista l’eterogeneità della della<br />

della<br />

provenienza provenienza degli degli degli alunni, alunni, su su deliberazione deliberazione degli degli degli Organi Organi Collegiali, Collegiali, Collegiali, l’orario l’orario è è stato<br />

stato<br />

innalz innalzato innalz ato a nr. 34 34 ore, mediante l’utilizzazione di docenti a disposizione disposizione e senza oneri<br />

aggiuntivi, aggiuntivi, ore ore utilizzate utilizzate per per l’approfondimento l’approfondimento della della Matematica Matematica e e del del Diritto. Diritto.<br />

Diritto.<br />

Gli insegnamenti sono articolati in due macro-aree:<br />

INSEGNAMENTI INSEGNAMENTI DI DI ISTRUZIONE<br />

ISTRUZIONE<br />

ISTRUZIONE<br />

GENERALE<br />

GENERALE<br />

GENERALE<br />

IIG<br />

IIG<br />

Preparazione Preparazione di di base, base, volta volta allo allo<br />

allo<br />

sviluppo sviluppo sviluppo degli degli Assi Assi culturali<br />

culturali<br />

Area, che comprende le discipline di<br />

formazione generale, comuni ai vari<br />

indirizzi degli Istituti Professionali e<br />

comuni agli altri ordini di scuola<br />

52<br />

13,00<br />

14,00<br />

10,40-10,50<br />

INSEGNAMENTI INSEGNAMENTI OBBLIGATORI OBBLIGATORI DI<br />

DI<br />

INDIRIZZO<br />

INDIRIZZO<br />

IOI IOI<br />

IOI<br />

Rispec Rispecchiano Rispec Rispecchiano<br />

chiano la specificità specificità del settore<br />

Area di formazione professionale, che<br />

comprende le discipline direttamente<br />

legate alla specificità degli Istituti<br />

Professionali, con la finalità di dare<br />

agli studenti una cultura che<br />

deve:fornire conoscenze tecnico-


DISCIPLINA<br />

DISCIPLINA<br />

LINGUA LINGUA E<br />

E<br />

LETTERATURA<br />

LETTERATURA<br />

ITALIANA<br />

ITALIANA<br />

SI SIGLA SI GLA<br />

H/SET.<br />

H/SET.<br />

54<br />

H/AN.<br />

H/AN.<br />

TIPOLOGIA<br />

TIPOLOGIA<br />

PROVE PROVE PROVE DI<br />

DI<br />

VERIFICA<br />

VERIFICA<br />

IIG IIG 4 132 132 Scritto/orale<br />

Scritto/orale<br />

LINGUA LINGUA INGLESE INGLESE IIG IIG 3 99 Scritto/orale<br />

Scritto/orale<br />

STORIA STORIA<br />

IIG IIG 2 66 Orale<br />

Orale<br />

MATEMATICA MATEMATICA IIG IIG 4 132 132 Scritto/orale<br />

Scritto/orale<br />

Scritto/orale<br />

DIRITTO DIRITTO ED<br />

ED<br />

ECONOMIA<br />

ECONOMIA<br />

SCIENZE SCIENZE INTEGRATE:<br />

INTEGRATE:<br />

Scienze Scienze della della Terra Terra Terra e<br />

e<br />

Biologia<br />

Biologia<br />

SCIENZE SCIENZE MOTORIE MOTORIE E<br />

E<br />

SPORTIVE<br />

SPORTIVE<br />

IIG IIG IIG 2 66 Orale<br />

Orale<br />

IIG IIG 2 66 Orale<br />

Orale<br />

IIG IIG 2 66 Pratico<br />

Pratico<br />

RELIGIONE RELIGIONE IIG IIG 1 33 Orale<br />

Orale<br />

SCIENZE SCIENZE INTEGRATE:<br />

INTEGRATE:<br />

FISICA FISICA<br />

FISICA<br />

SCIENZE SCIENZE INTEGRATE INTEGRATE :<br />

:<br />

CHIMICA<br />

CHIMICA<br />

TECNOLOGIE<br />

TECNOLOGIE<br />

DELL’INFO<br />

DELL’INFORMAZIONE<br />

DELL’INFO RMAZIONE<br />

E E DELLA<br />

DELLA<br />

COMUNICAZIONE<br />

COMUNICAZIONE<br />

ECOLOGIA ECOLOGIA E<br />

E<br />

PEDOLOGIA<br />

PEDOLOGIA<br />

LABORATORI<br />

LABORATORI<br />

TECNOLOGICI TECNOLOGICI ED<br />

ED<br />

IOI IOI 2 66 66 (66) (66) * * * Orale/pratico<br />

Orale/pratico<br />

IOI IOI 2 66 66 (66) (66) * * Orale/pratico<br />

Orale/pratico<br />

IOI IOI 2 66 66 66 Scritto/ Scritto/Pratico<br />

Scritto/ Pratico<br />

N.B.<br />

Circolare n.94 ,<br />

18/10/<strong>2011</strong><br />

IOI IOI 3 99 Orale<br />

Orale<br />

IOI IOI 3 99** 99** Pratico<br />

Pratico


ESERCITAZIONI<br />

ESERCITAZIONI<br />

55


*ORE ORE ORE IN COMPRESENZA<br />

- **INSEGNAMEN<br />

**INSEGNAMENTO **INSEGNAMEN<br />

**INSEGNAMENTO<br />

TO AFFIDATO AL AL DOCENTE TECNICO TECNICO-PRATICO<br />

TECNICO<br />

PRATICO PRATICO<br />

56


Primo Primo Primo biennio<br />

biennio<br />

RISULTATI RISULTATI DI DI APPRENDIMENTO APPRENDIMENTO APPRENDIMENTO IN IN CONOSCENZE CONOSCENZE CONOSCENZE E E ABILITA’ ABILITA’<br />

ABILITA’<br />

DISCIPLINE DISCIPLINE DI DI INDIRIZZO<br />

INDIRIZZO<br />

SCIENZE SCIENZE INTEGRATE INTEGRATE - FISICA FISICA<br />

FISICA<br />

Nel primo biennio il docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far<br />

acquisire allo studente le competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito<br />

richiamate:<br />

- osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle<br />

varie forme i<br />

concetti di sistema e di complessità<br />

- analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire<br />

dall’esperienza<br />

- essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui<br />

vengono applicate<br />

L’articolazione dell’insegnamento di “Scienze integrate (Fisica)” in conoscenze e abilità è di seguito indicata<br />

quale orientamento per la progettazione didattica del docente in relazione alle scelte compiute nell’ambito<br />

della programmazione collegiale del Consiglio di classe.<br />

Il docente, nella prospettiva dell’integrazione delle discipline sperimentali, organizza il percorso<br />

d’insegnamento-apprendimento con il decisivo supporto dell’ attività laboratoriale per sviluppare<br />

l’acquisizione di conoscenze e abilità attraverso un corretto metodo scientifico.<br />

Il docente valorizza l’apporto di tutte le discipline relative all’asse scientifico-tecnologico, al fine di<br />

approfondire argomenti legati alla crescita culturale e civile degli studenti (come il contributo apportato dalla<br />

scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e dei valori, al cambiamento delle condizioni di vita e dei<br />

modi di fruizione culturale).<br />

Conoscenze<br />

Conoscenze<br />

Grandezze fisiche e loro dimensioni; unità di misura<br />

del sistema internazionale; notazione scientifica e<br />

cifre significative.<br />

Equilibrio in meccanica; forza; momento; pressione.<br />

Campo gravitazionale; accelerazione di gravità;<br />

forza peso<br />

Moti del punto materiale; leggi della dinamica;<br />

impulso; quantità di moto.<br />

Energia, lavoro, potenza; attrito e resistenza del<br />

mezzo.<br />

Conservazione dell’energia meccanica e della<br />

quantità di moto in un sistema isolato.<br />

Oscillazioni; onde trasversali e longitudinali;<br />

intensità, altezza e timbro del suono.<br />

Temperatura; energia interna; calore.<br />

Primo e secondo principio della termodinamica<br />

Carica elettrica; campo elettrico; fenomeni<br />

elettrostatici.<br />

Corrente elettrica; elementi attivi e passivi in un<br />

circuito elettrico; effetto Joule.<br />

Campo magnetico; interazioni magnetiche;<br />

induzione<br />

elettromagnetica.<br />

Onde elettromagnetiche e loro classificazione in<br />

base alla<br />

frequenza o alla lunghezza d’onda.<br />

Ottica geometrica: riflessione e rifrazione.<br />

Abilità<br />

Abilità<br />

Effettuare misure e calcolarne gli errori.<br />

Operare con grandezze fisiche vettoriali.<br />

Analizzare situazioni di equilibrio statico individuando<br />

le forze e i momenti applicati.<br />

Applicare la grandezza fisica pressione a esempi<br />

riguardanti solidi, liquidi e gas.<br />

Distinguere tra massa inerziale e massa gravitazionale.<br />

Descrivere situazioni di moti in sistemi inerziali e non<br />

inerziali, distinguendo le forze apparenti da quelle<br />

attribuibili a interazioni.<br />

Descrivere situazioni in cui l’energia meccanica si<br />

presenta come cinetica e come potenziale e diversi<br />

modi di trasferire, trasformare e immagazzinare<br />

energia.<br />

Descrivere le modalità di trasmissione dell’energia<br />

termica.<br />

Confrontare le caratteristiche dei campi<br />

gravitazionale, elettrico e magnetico, individuando<br />

analogie e differenze.<br />

Utilizzare le grandezze fisiche resistenza e capacità<br />

elettrica,<br />

descrivendone le applicazioni nei circuiti elettrici.<br />

Analizzare semplici circuiti elettrici in corrente<br />

continua, con collegamenti in serie e in parallelo.<br />

Disegnare l’immagine di una sorgente luminosa<br />

applicando le regole dell’ottica geometrica.<br />

SCIENZE SCIENZE INTEGRATE INTEGRATE - CHIMICA<br />

CHIMICA<br />

Primo Primo biennio<br />

biennio<br />

Nel primo biennio il docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far<br />

acquisire allo studente le competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito<br />

richiamate:<br />

- osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle<br />

varie forme i<br />

57


concetti di sistema e di complessità<br />

- analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire<br />

dall’esperienza<br />

- essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui<br />

vengono applicate<br />

L’articolazione dell’insegnamento di “Scienze integrate (Chimica)” in conoscenze e abilità è di seguito indicata<br />

quale orientamento per la progettazione didattica del docente in relazione alle scelte compiute nell’ambito<br />

della programmazione collegiale del Consiglio di classe.<br />

Il docente valorizza, nel percorso dello studente, l’apporto di tutte le discipline relative all’asse scientifico-<br />

tecnologico, con i loro specifici linguaggi. A tale scopo, per l’apprendimento della chimica e nella prospettiva<br />

dell’integrazione delle discipline sperimentali, organizza il percorso d’insegnamento-apprendimento<br />

assegnando un ruolo centrale all’attività laboratoriale, alla riflessione su quanto sperimentato, alle<br />

connessioni che si creano fra i concetti implicati.<br />

Conoscenze<br />

Conoscenze<br />

Sistemi eterogenei ed omogenei e tecniche di<br />

separazione:<br />

Utilizzare il<br />

interpretare le<br />

Abilità<br />

Abilità<br />

modello cinetico–molecolare per<br />

filtrazione, distillazione, cristallizzazione, estrazione<br />

con solventi, cromatografia.<br />

Il modello particellare (nozioni di atomo, molecola,<br />

trasformazioni fisiche e chimiche.<br />

Effettuare investigazioni in scala ridotta e con<br />

materiali non nocivi, per salvaguardare la sicurezza<br />

ioni) e le spiegazioni delle trasformazioni fisiche<br />

(passaggi di stato) e delle trasformazioni chimiche.<br />

Le evidenze sperimentali di una sostanza pura<br />

personale e ambientale.<br />

Effettuare separazioni tramite filtrazione, distillazione,<br />

cristallizzazione, centrifugazione, cromatografia,<br />

(mediante la misura della densità, del punto di<br />

fusione e/o del punto di ebollizione) e nozioni sulla<br />

lettura delle etichette e dei simboli di pericolosità di<br />

estrazione con solventi.<br />

Usare la mole come ponte fra il mondo macroscopico<br />

delle sostanze e il mondo microscopico di atomi,<br />

elementi e composti.<br />

La quantità chimica: massa atomica,<br />

molecolare, mole, costante di Avogadro.<br />

massa<br />

molecole e ioni.<br />

Descrivere la struttura elettronica a livelli di energia<br />

dell’atomo.<br />

La struttura dell’atomo e il modello atomico a livelli<br />

di energia. Il sistema periodico e le proprietà<br />

periodiche: metalli, non metalli, semimetalli,<br />

Riconoscere un elemento chimico mediante il saggio<br />

alla fiamma.<br />

Descrivere le principali proprietà periodiche, che<br />

elementi usati in agricoltura.<br />

Nozioni sui legami chimici<br />

intermolecolari.<br />

e i legami<br />

confermano la struttura a strati dell’atomo.<br />

Utilizzare le regole di nomenclatura IUPAC per<br />

denominare i principali composti usati in agricoltura.<br />

Nomenclatura dei composti chimici usati<br />

agricoltura e<br />

bilanciamento delle equazioni di reazione.<br />

in Preparare soluzioni di data concentrazione utilizzate in<br />

agricoltura.<br />

Descrivere i sistemi chimici all’equilibrio e calcolare la<br />

La solubilità e le concentrazioni delle soluzioni:<br />

percento in peso, molarità, molalità, proprietà<br />

colligative delle soluzioni. Cenni sull’equilibrio<br />

costante d’equilibrio di una reazione.<br />

Riconoscere sostanze acide e basiche<br />

indicatori.<br />

tramite<br />

chimico e di cinetica chimica.<br />

Elementi sulle principali teorie acido-base, il pH del<br />

suolo, gli indicatori e le reazioni in ambito agrario.<br />

Descrivere semplici reazioni di ossido riduzione<br />

Descrivere le proprietà di idrocarburi, dei diversi<br />

gruppi funzionali e dei composti organici usati in<br />

Cenni sulle reazioni di ossido riduzione.<br />

Idrocarburi alifatici ed aromatici, gruppi funzionali,<br />

principali composti organici usati in agricoltura e<br />

biomolecole.<br />

agricoltura<br />

TECNOLOGIE TECNOLOGIE TECNOLOGIE DELL’INFO<br />

DELL’INFORMAZIONE DELL’INFO<br />

DELL’INFORMAZIONE<br />

RMAZIONE E E E DELLA DELLA DELLA COMUNICAZIONE<br />

COMUNICAZIONE<br />

COMUNICAZIONE<br />

Primo Primo biennio<br />

biennio<br />

Nel primo biennio il docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far<br />

acquisire allo studente le competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito<br />

richiamate:<br />

- analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di<br />

rappresentazioni<br />

grafiche , usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche<br />

di tipo informatico<br />

- essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui<br />

vengono applicate<br />

- utilizzare e produrre testi multimediali<br />

L’articolazione dell’insegnamento di “Tecnologie dell’informazione e della comunicazione” in conoscenze e<br />

abilità è di seguito indicata quale orientamento per la progettazione didattica del docente in relazione alle<br />

scelte compiute nell’ambito della programmazione collegiale del Consiglio di classe.<br />

La disciplina unisce ad un alto grado di autonomia e a contenuti suoi propri la massima trasversalità delle<br />

applicazioni fornendo, in pratica, uno strumento irrinunciabile per lo svolgimento di tutti gli insegnamenti<br />

dell’area generale e dell’area di indirizzo. In particolare, attraverso la didattica laboratoriale, le abilità e le<br />

conoscenze già in possesso degli studenti dalle esperienze della scuola secondaria di primo grado vengono<br />

58


approfondite, integrate e sistematizzate.<br />

La complementarietà tra la disciplina e “Scienze integrate (Fisica)”, “Scienze integrate (Chimica)”, “Ecologia e<br />

pedologia” fornisce il contesto di riferimento culturale sul quale si fonda l’impianto metodologico degli<br />

apprendimenti tipici dell’indirizzo. Tali apprendimenti specialistici vengono gradualmente introdotti con la<br />

disciplina “Laboratori tecnologici ed esercitazioni”, che conserva ancora il carattere orientativo in coerenza<br />

con la fase di obbligo scolastico.<br />

La didattica laboratoriale comporta il ricorso alla metodologia del problem-solving, con il conseguente<br />

approccio euristico alle tematiche affrontate, preferibilmente mutuate dai contesti delle discipline concorrenti<br />

e contemporaneamente oggetto di studio da parte degli studenti.<br />

Conoscenze<br />

Conoscenze<br />

Informazioni, dati e loro codifica.<br />

Architettura e componenti di un computer.<br />

Abilità Abilità<br />

Abilità<br />

Riconoscere le caratteristiche funzionali di<br />

computer (calcolo,elaborazione, comunicazione).<br />

un<br />

Funzioni di un sistema operativo.<br />

Software di utilità e software applicativi.<br />

Concetto di algoritmo.<br />

Riconoscere ed utilizzare le funzioni di base di un<br />

sistema operativo.<br />

Utilizzare applicazioni elementari di scrittura, calcolo<br />

Fasi risolutive di un problema e loro<br />

rappresentazione.<br />

Tecniche di rappresentazione di testi, dati e funzioni.<br />

e grafica.<br />

Raccogliere, organizzare e rappresentare informazioni.<br />

Utilizzare gli strumenti informatici nelle applicazioni<br />

Funzioni e caratteristiche della rete internet.<br />

Normativa sulla privacy e sul diritto d’autore.<br />

Tecniche di rappresentazione di testi, dati e funzioni.<br />

d’interesse,nelle discipline di area generale e di<br />

indirizzo.<br />

Utilizzare la rete internet per ricercare fonti e dati.<br />

Sistemi di documentazione e archiviazione di<br />

progetti, disegni e materiali informativi.<br />

Fattori che influenzano una produzione.<br />

Utilizzare la rete per attività di comunicazione<br />

interpersonale.<br />

Riconoscere i limiti e i rischi dell’uso della rete.<br />

Forme di comunicazione commerciale e pubblicità.<br />

Tecniche di presentazione.<br />

Elementi principali dei sistemi informativi.<br />

Leggere e costruire schemi a blocchi.<br />

Rappresentare dati e funzioni.<br />

Individuare i principali strumenti di gestione per la<br />

diffusione e commercializzazione di un prodotto<br />

industriale o artigianale.<br />

Descrivere le principali funzioni di un’azienda.<br />

ECOLOGIA ECOLOGIA ECOLOGIA E E PEDOLOGIA<br />

PEDOLOGIA<br />

Primo Primo Primo biennio<br />

biennio<br />

Nel primo biennio il docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far<br />

acquisire allo studente le competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito<br />

richiamate:<br />

- osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle<br />

varie<br />

forme i concetti di sistema e di complessità<br />

- analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire<br />

dall’esperienza<br />

L’articolazione dell’insegnamento di “Ecologia e Pedologia“ in conoscenze e abilità è di seguito indicata quale<br />

orientamento per la progettazione didattica del docente in relazione alle scelte compiute nell’ambito della<br />

programmazione collegiale del Consiglio di classe.<br />

Lo studente, nel percorso di apprendimento, acquisisce progressivamente l’abilità di analizzare le<br />

caratteristiche ambientali di maggiore rilevanza per le tematiche dell’indirizzo, di consultare, utilizzare e<br />

definire carte tematiche rappresentative, fino ad impadronirsi dell’uso degli strumenti e dei metodi di<br />

visualizzazione, ed acquisire i linguaggi specifici per la restituzione, l’analisi e l’interpretazione della realtà.<br />

Gli allievi sono guidati ad una prima conoscenza dell’ambiente e dei suoli, in modo da acquisire le necessarie<br />

competenze di rappresentazione ed analisi e all’uso di mezzi tradizionali e informatici, di procedure di<br />

strutturazione e di organizzazione deglistrumenti<br />

Conoscenze<br />

Conoscenze<br />

Conoscenze<br />

I caratteri delle realtà ambientali.<br />

Abilità<br />

Abilità<br />

Definire, con riferimenti quantitativi, le condizioni<br />

Gli ecosistemi e la loro dinamica.<br />

resistenza,<br />

resilienza, dinamica delle popolazioni.<br />

Stabilità, ambientali di una zona.<br />

Rilevare e descrivere l’ambiente<br />

utilizzando adatte cartografie.<br />

podologico<br />

Dagli ecosistemi agli agrosistemi.<br />

Origine e classificazione dei suoli – il pedoclima.<br />

Rappresentazioni cartografiche di situazioni<br />

Elaborare semplici carte tematiche.<br />

Individuare caratteri differenziali per ogni singola<br />

zona.<br />

ambientali e<br />

podologiche.<br />

Caratteri fisici chimici e biologici dei suoli.<br />

I suoli e l’acqua, la sostanza organica ed i<br />

meccanismi nutritivi<br />

Evoluzione dei suoli e caratteri di stabilità.<br />

Usare tecniche<br />

classificazioni del<br />

territorio<br />

e strumenti di base per le<br />

59


I profili dei suoli e le modalità di esecuzione e<br />

descrizione<br />

LABORATORI LABORATORI LABORATORI TECNOLOGICI TECNOLOGICI ED ED ESERCITAZIONI<br />

ESERCITAZIONI<br />

Primo Primo biennio<br />

biennio<br />

Nel primo biennio il docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far<br />

acquisire allo studente le competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito<br />

richiamate:<br />

- osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle<br />

varie<br />

forme i concetti di sistema e di complessità<br />

- analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire<br />

dall’esperienza<br />

- essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui<br />

vengono<br />

applicate<br />

L’articolazione dell’insegnamento di “Laboratori tecnologici ed esercitazioni“ in conoscenze e abilità è di<br />

seguito indicata quale orientamento per la progettazione didattica del docente in relazione alle scelte<br />

compiute nell’ambito della programmazione collegiale del Consiglio di classe.<br />

Lo studente, nel percorso di apprendimento, acquisisce progressivamente l’abilità di analizzare le<br />

caratteristiche ambientali di maggiore rilevanza per le tematiche dell’indirizzo, di consultare, utilizzare e<br />

definire carte tematiche rappresentative, fino ad impadronirsi dell’uso degli strumenti e dei metodi di<br />

visualizzazione ed acquisire i linguaggi specifici per la restituzione, l’analisi e l’interpretazione della realtà.<br />

Gli allievi sono guidati ad una prima conoscenza dell’ambiente e dei suoli, in modo da acquisire le necessarie<br />

competenze di rappresentazione ed analisi e approfondirle nel successivo secondo biennio e quinto anno<br />

dell’indirizzo di studio intrapreso.<br />

L’uso di mezzi tradizionali e informatici, di procedure di strutturazione e di organizzazione degli strumenti,<br />

consente allo studente di capitalizzare una matura e spendibile competenza nella futura attività professionale<br />

e di studio.<br />

Conoscenze<br />

Conoscenze<br />

La rappresentazione.<br />

Il rilievo attraverso i sistemi GPS e GIS.<br />

Abilità<br />

Abilità<br />

Rilevare parametri fisici ed agronomici connotanti un<br />

territorio.<br />

Le analisi fisicomeccaniche dei suoli.<br />

I caratteri macro e microscopici<br />

riconoscimento di piante e parti di piante.<br />

per il<br />

Rilevare le caratteristiche fisico-meccaniche dei suoli.<br />

Utilizzare la tematizzazione per definire caratteristiche<br />

territoriali.<br />

Riconoscere semi, organismi vegetali e frutti di<br />

essenze coltivate<br />

ornamentale.<br />

di interesse agrario, forestale,<br />

RISULTATI RISULTATI RISULTATI DI DI APPRENDIMENTO APPRENDIMENTO IN IN CONOSCENZE CONOSCENZE E E ABILITA’<br />

ABILITA’<br />

DISCIPLINE DISCIPLINE DISCIPLINE DI DI ISTRUZIONE ISTRUZIONE GENERALE<br />

GENERALE<br />

LIN LINGUA LIN GUA E LETTERATURA LETTERATURA ITALIANA<br />

Primo Primo biennio<br />

biennio<br />

Nel primo biennio il docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far<br />

acquisire allo studente le competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito<br />

richiamate:<br />

60


- padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa<br />

verbale in vari<br />

contesti<br />

- leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo<br />

- produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi<br />

- utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario<br />

L’articolazione dell’insegnamento di “Lingua e letteratura italiana” in conoscenze e abilità è di seguito<br />

indicata quale orientamento per la progettazione didattica del docente in relazione alle scelte compiute<br />

nell’ambito della programmazione collegiale del Consiglio di classe per l’asse dei linguaggi.<br />

Il docente tiene conto, nel progettare il percorso dello studente, dell’apporto di altre discipline, con i loro<br />

linguaggi specifici - in particolare quelli scientifici, tecnici e professionali - e favorisce la lettura come<br />

espressione di autonoma curiosità intellettuale anche attraverso la proposta di testi significativi, selezionati in<br />

base agli interessi manifestati dagli studenti. Per quanto riguarda la letteratura italiana, il docente progetta e<br />

programma l’itinerario didattico in modo tale da mettere in grado lo studente di orientarsi progressivamente<br />

sul patrimonio artistico e letterario della cultura italiana, con riferimenti essenziali alle principali letterature<br />

di altri paesi, anche in una prospettiva interculturale.<br />

Il docente organizza il percorso di insegnamento-apprendimento in modo da utilizzare anche gli strumenti<br />

della comunicazione multimediale, valorizzandone la dimensione cognitiva.<br />

All’inizio del percorso il docente realizza attività idonee a consentire allo studente di consolidare e<br />

approfondire le capacità linguistiche, orali e scritte, affiancate da una riflessione sulle strutture linguistiche,<br />

con l’obiettivo di metterlo in grado di usare efficacemente e correttamente la lingua italiana.<br />

Conoscenze<br />

Conoscenze<br />

Lingua<br />

Il sistema e le strutture fondamentali della lingua<br />

italiana ai diversi livelli: fonologia, ortografia,<br />

Abilità<br />

Abilità<br />

Lingua<br />

Ascoltare e comprendere, globalmente e nelle parti<br />

costitutive, testi di vario genere, articolati e complessi;<br />

morfologia, sintassi del verbo e della frase semplice,<br />

frase complessa, lessico.<br />

Le strutture della comunicazione e le forme<br />

utilizzare metodi e strumenti<br />

per fissare i concetti fondamentali ad esempio appunti,<br />

scalette,mappe.<br />

linguistiche di<br />

espressione orale.<br />

Modalità di produzione del testo; sintassi del periodo<br />

Applicare tecniche, strategie e modi di lettura a scopi e<br />

in contesti diversi.<br />

Applicare la conoscenza ordinata delle strutture della<br />

e uso dei connettivi; interpunzione; varietà lessicali,<br />

anche astratte, in relazione ai contesti comunicativi.<br />

Strutture essenziali dei testi descrittivi, espositivi,<br />

lingua italiana ai diversi livelli del sistema.<br />

Nell’ambito della produzione e dell’interazione orale,<br />

attraverso l’ascolto attivo e consapevole,<br />

narrativi,<br />

espressivi, valutativo- interpretativo, argomentativi,<br />

regolativi. Modalità e tecniche relative alla<br />

padroneggiare situazioni di comunicazione tenendo<br />

conto dello scopo, del contesto, dei destinatari.<br />

Esprimere e sostenere il proprio punto di vista e<br />

competenza testuale: riassumere, titolare,<br />

parafrasare, relazionare, strutturare ipertesti, ecc.<br />

Aspetti essenziali dell’evoluzione della lingua<br />

riconoscere quello altrui.<br />

Nell’ambito della produzione scritta, ideare e<br />

strutturare testi di varia tipologia, utilizzando<br />

italiana nel tempo e nello spazio e della dimensione<br />

socio-linguistica (registri dell’italiano<br />

contemporaneo, diversità tra scritto e parlato,<br />

correttamente il lessico, le regole sintattiche e<br />

grammaticali, ad esempio, per riassumere, titolare,<br />

parafrasare,<br />

rapporto con i dialetti).<br />

Letteratura<br />

relazionare, argomentare, strutturare ipertesti, ecc.<br />

Riflettere sulla lingua dal punto di vista lessicale,<br />

morfologico, sintattico.<br />

Metodologie essenziali di analisi del testo letterario<br />

(generi letterari,<br />

metrica, figure retoriche, ecc.).<br />

Letteratura<br />

Leggere e commentare testi significativi in prosa e in<br />

versi tratti dalle letteratura italiana e straniera.<br />

Opere e autori significativi della tradizione letteraria<br />

e culturale<br />

italiana, europea e di altri paesi, inclusa quella<br />

Riconoscere la specificità del fenomeno letterario,<br />

utilizzando in modo essenziale anche i metodi di<br />

analisi del testo ( ad esempio, generi letterari, metrica,<br />

scientifica e tecnica.<br />

figure retoriche).<br />

STORIA<br />

STORIA<br />

Primo Primo biennio<br />

biennio<br />

Nel primo biennio il docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far<br />

acquisire allo studente le competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito<br />

richiamate:<br />

- comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il<br />

confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali.<br />

- collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti<br />

garantiti dalla<br />

Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente<br />

L’articolazione dell’insegnamento di “Storia” in conoscenze e abilità è di seguito indicata quale orientamento<br />

per la progettazione didattica del docente in relazione alle scelte compiute nell’ambito della programmazione<br />

61


collegiale del Consiglio di classe. Le scelte didattiche effettuate dal docente, in funzione dei risultati di<br />

apprendimento da conseguire al termine del percorso quinquennale, sopra descritti, e con riferimento alle<br />

predette competenze di base, sono orientate a mettere in grado lo studente, a conclusione del primo biennio<br />

di istruzione professionale, di attribuire significato alle principali componenti storiche della contemporaneità<br />

confrontando aspetti e processi presenti con quelli del passato, di cogliere la componente storica dei problemi<br />

ecologici del pianeta, di istituire connessioni tra i processi di sviluppo della scienza, della tecnica e della<br />

tecnologia, di comprendere la rilevanza storica delle attuali dinamiche della mobilità e della diffusione di<br />

informazioni, culture, persone.<br />

Gli approfondimenti dei nuclei tematici nel primo biennio sono individuati e selezionati dal docente tenendo<br />

conto della effettiva loro essenzialità e significatività ai fini della composizione organica di esaustivi e coerenti<br />

quadri di civiltà e della concomitante necessità di valorizzare gli stili cognitivi degli studenti. In funzione di<br />

ciò, il docente di “Storia”, in rapporto agli autonomi orientamenti del Collegio dei Docenti e sempre<br />

nell’ambito della programmazione collegiale del Consiglio di classe, valuta l’opportunità di adottare strategie<br />

didattiche flessibili in cui specifiche aggregazioni tematiche sono sviluppate dagli studenti in modo che<br />

ciascuna di esse rechi un proprio autonomo apporto alla conoscenza degli aspetti generali della disciplina.<br />

L’adozione di strategie didattiche flessibili sostiene, altresì, con le modalità prima richiamate, l’attività<br />

collegiale di progettazione nel caso di percorsi triennali che comportano diversa periodizzazione della Storia.<br />

In tali percorsi l’articolazione quinquennale dell’impianto diacronico di “Storia” può essere riconsiderata in<br />

base a una maggiore accentuazione della dimensione della contemporaneità quale campo di conoscenza<br />

privilegiato del rapporto presente- passato- presente, essenziale alla prospettiva di apprendimento permanente<br />

per i giovani.<br />

Nei casi di cui sopra, fermo restando, in linea generale, il riferimento ai risultati di apprendimento descritti in<br />

termini di competenze al termine del quinquennio, opportunamente graduati in rapporto all’età degli<br />

studenti, alle loro attitudini ed ai loro stili cognitivi, l’enfasi è posta su conoscenze ed abilità funzionali al<br />

conseguimento delle competenze descritte per l’Asse storico- sociale dell’obbligo di istruzione.<br />

L’insegnamento della Costituzione Italiana, afferente a Cittadinanza e Costituzione, è affidato ai docenti di<br />

Storia e Diritto ed Economia e si realizza in rapporto alle linee metodologiche ed operative autonomamente<br />

definite dalle istituzioni scolastiche in attuazione della legge 30/10/2008, n. 169, che ha rilanciato la<br />

prospettiva della promozione di specifiche “conoscenze e competenze” per la formazione dell’uomo e del<br />

cittadino (art. 1).<br />

Conoscenze<br />

Conoscenze<br />

Conoscenze<br />

La diffusione della specie umana sul pianeta, le<br />

diverse<br />

tipologie di civiltà e le periodizzazioni fondamentali<br />

Abilità Abilità<br />

Abilità<br />

Collocare gli eventi storici affrontati nella giusta<br />

successione cronologica e nelle aree geografiche di<br />

riferimento.<br />

della storia mondiale.<br />

Le civiltà antiche e alto-medievali, con riferimenti a<br />

coeve<br />

Discutere e confrontare diverse interpretazioni di fatti<br />

o fenomeni storici, sociali ed economici anche in<br />

riferimento alla realtà contemporanea.<br />

civiltà diverse da quelle occidentali.<br />

Approfondimenti<br />

esemplificativi relativi alle civiltà dell’Antico vicino<br />

Utilizzare semplici strumenti della ricerca storica a<br />

partire dalle fonti e dai documenti accessibili agli<br />

studenti con riferimento al periodo e alle tematiche<br />

Oriente; la civiltà giudaica; la civiltà greca; la civiltà<br />

romana; l’avvento del Cristianesimo; l’Europa<br />

romano barbarica; società ed economia nell’Europa<br />

studiate nel primo biennio. Sintetizzare e<br />

schematizzare un testo espositivo di natura storica.<br />

Analizzare situazioni ambientali e geografiche da un<br />

alto-medievale; la nascita e la diffusione dell’Islam;<br />

Imperi e regni nell’alto medioevo; il particolarismo<br />

signorile e feudale. Elementi di storia economica e<br />

punto di vista storico.<br />

Riconoscere le origini storiche delle principali<br />

istituzioni politiche,economiche e religiose nel mondo<br />

sociale, delle tecniche e del lavoro, con riferimento<br />

al periodo studiato nel primo biennio e che hanno<br />

coinvolto il territorio di appartenenza. Lessico di<br />

attuale e le loro interconnessioni. Analizzare il ruolo<br />

dei diversi soggetti pubblici e privati nel promuovere e<br />

orientare lo sviluppo economico e sociale, anche alla<br />

base della storiografia.<br />

Origine ed evoluzione storica dei principi e dei<br />

valori fondativi della Costituzione Italiana.<br />

luce della Costituzione italiana.<br />

LINGUA LINGUA INGLESE<br />

INGLESE<br />

Primo Primo biennio<br />

biennio<br />

Nel primo biennio il docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far<br />

acquisire allo studente le competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito<br />

richiamate:<br />

- utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi<br />

- produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi<br />

L’articolazione dell’insegnamento di “Lingua inglese” in conoscenze e abilità, riconducibili, in linea generale,<br />

al livello B1 del QCER2, è di seguito indicata quale orientamento per la progettazione didattica del docente in<br />

relazione alle scelte compiute nell’ambito della programmazione collegiale del Consiglio di classe.<br />

Il docente definisce e sviluppa il percorso d’apprendimento in modo coerente con l’indirizzo di studio,<br />

consentendo agli studenti, attraverso l’utilizzo costante della lingua straniera, di fare esperienze concrete e<br />

condivise di apprendimento attivo, nonché di comunicazione ed elaborazione culturale. Il docente individua, a<br />

62


tali fini, gli strumenti più idonei, inclusi quelli multimediali e interattivi.<br />

Gli studenti vengono guidati, anche nel confronto con la lingua madre, all’uso progressivamente consapevole<br />

delle strategie comunicative per favorire il trasferimento di competenze, abilità e conoscenze, tra le due<br />

lingue e facilitare gli apprendimenti in un’ottica di educazione linguistica e interculturale. Da questo punto di<br />

vista il docente, tiene conto, nella progettazione, dell’interazione dei percorsi didattici delle discipline dell’asse<br />

dei linguaggi.<br />

Conoscenze<br />

Conoscenze<br />

Aspetti comunicativi, socio-linguistici e<br />

paralinguistici della<br />

interazione e della produzione orale ( descrivere,<br />

Abilità<br />

Abilità<br />

Interagire in conversazioni brevi e chiare su<br />

argomenti di interesse personale, quotidiano, sociale o<br />

d’attualità.<br />

narrare ) in relazione al contesto e agli interlocutori.<br />

Strutture grammaticali di base della lingua, sistema<br />

fonologico, ritmo e intonazione della frase,<br />

Utilizzare appropriate strategie ai fini della ricerca di<br />

informazioni e della comprensione dei punti essenziali<br />

in messaggi chiari, di breve estensione, scritti e orali,<br />

ortografia e punteggiatura.<br />

Strategie per la comprensione globale e selettiva di<br />

testi e<br />

su argomenti noti e di interesse personale, quotidiano,<br />

sociale o d’attualità.<br />

Utilizzare un repertorio lessicale ed espressioni di base,<br />

messaggi semplici e chiari, scritti, orali e<br />

multimediali, su<br />

argomenti noti inerenti la sfera personale, sociale o<br />

per esprimere bisogni concreti della vita quotidiana,<br />

descrivere esperienze e narrare avvenimenti di tipo<br />

personale o familiare.<br />

l’attualità.<br />

Lessico e fraseologia idiomatica frequenti relativi ad<br />

argomenti di vita quotidiana, sociale o d’attualità e<br />

Utilizzare i dizionari monolingue e bilingue, compresi<br />

quelli<br />

multimediali.<br />

tecniche d’uso dei dizionari,anche multimediali;<br />

varietà di registro.<br />

Nell’ambito della produzione scritta, riferita a testi<br />

Descrivere in maniera semplice esperienze,<br />

impressioni ed eventi, relativi all’ambito personale,<br />

sociale o all’attualità.<br />

brevi, semplici e coerenti, caratteristiche delle<br />

diverse tipologie (lettere informali,descrizioni,<br />

narrazioni, ecc.) strutture sintattiche e lessico<br />

Produrre testi brevi, semplici e coerenti su tematiche<br />

note di interesse personale, quotidiano, sociale,<br />

appropriati nelle scelte lessicali e sintattiche.<br />

appropriato ai contesti.<br />

Aspetti socio-culturali dei Paesi di cui si studia la<br />

lingua.<br />

Riconoscere gli aspetti strutturali della lingua<br />

utilizzata in testi<br />

comunicativi nella forma scritta, orale e multimediale<br />

.<br />

Cogliere il carattere interculturale della lingua<br />

inglese, anche in relazione alla sua dimensione<br />

globale e alle varietà geografiche.<br />

MATEMATICA<br />

MATEMATICA<br />

MATEMATICA<br />

Primo Primo biennio<br />

biennio<br />

Nel primo biennio il docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far<br />

acquisire allo studente le competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito<br />

richiamate:<br />

- utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico rappresentandole anche sotto forma<br />

grafica<br />

-confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni<br />

- individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi<br />

- analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di<br />

rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da<br />

applicazioni specifiche di tipo informatico L’articolazione dell’insegnamento di “Matematica” in conoscenze e<br />

abilità è di seguito indicata quale orientamento per la progettazione didattica del docente in relazione alle<br />

scelte compiute nell’ambito della programmazione collegiale del Consiglio di classe. Nella scelta dei<br />

problemi, è opportuno fare riferimento sia ad aspetti interni alla matematica, sia ad aspetti specifici collegati<br />

ad ambiti scientifici (economico, sociale, tecnologico) o, più in generale, al mondo reale.<br />

Conoscenze<br />

Conoscenze<br />

Aritmetica e algebra<br />

I numeri: naturali, interi, razionali, sotto forma<br />

Abilità<br />

Abilità<br />

Aritmetica e algebra<br />

Utilizzare le procedure del calcolo aritmetico (a<br />

frazionaria e decimale, irrazionali e, in forma<br />

intuitiva, reali; ordinamento e loro rappresentazione<br />

su una retta. Le operazioni con i numeri interi e<br />

mente, per iscritto, a macchina) per calcolare<br />

espressioni aritmetiche e risolvere problemi; operare<br />

con i numeri interi e razionali e valutare l’ordine di<br />

razionali e le loro proprietà.<br />

Potenze e radici. Rapporti<br />

Approssimazioni.<br />

e percentuali.<br />

grandezza dei risultati. Calcolare semplici espressioni<br />

con potenze e radicali. Utilizzare correttamente il<br />

concetto di approssimazione.<br />

Le espressioni letterali e i polinomi. Operazioni con i<br />

polinomi.<br />

Geometria<br />

Padroneggiare l’uso della lettera come mero simbolo e<br />

come<br />

variabile; eseguire le operazioni con i polinomi;<br />

63


Gli enti fondamentali della geometria e il<br />

significato dei termini postulato, assioma,<br />

definizione, teorema, dimostrazione. Nozioni<br />

fondamentali di geometria del piano e dello spazio.<br />

Le principali figure del piano e dello spazio. Il piano<br />

euclideo: relazioni tra rette, congruenza di figure,<br />

poligoni e loro proprietà. Circonferenza e cerchio.<br />

Misura di grandezze; grandezze incommensurabili;<br />

perimetro e area dei poligoni. Teoremi di Euclide e<br />

di Pitagora. Teorema di Talete e sue conseguenze.<br />

Le principali trasformazioni geometriche e loro<br />

invarianti (isometrie e similitudini). Esempi di loro<br />

utilizzazione nella dimostrazione di proprietà<br />

geometriche.<br />

Relazioni e funzioni<br />

Le funzioni e la loro rappresentazione (numerica,<br />

funzionale, grafica).<br />

Linguaggio degli insiemi e delle funzioni (dominio,<br />

composizione, inversa, ecc.). Collegamento con il<br />

concetto di equazione. Funzioni di vario tipo (lineari,<br />

quadratiche, circolari, di proporzionalità diretta e<br />

inversa).<br />

Equazioni e disequazioni di primo e secondo grado.<br />

Sistemi di equazioni e di disequazioni.<br />

Il metodo delle coordinate: il piano cartesiano.<br />

Rappresentazione grafica delle funzioni.<br />

Dati e previsioni<br />

Dati, loro organizzazione e rappresentazione.<br />

Distribuzioni delle frequenze a seconda del tipo di<br />

carattere e principali rappresentazioni grafiche.<br />

Valori medi e misure di variabilità. Significato della<br />

probabilità e sue valutazioni. Semplici spazi<br />

(discreti) di probabilità: eventi disgiunti, probabilità<br />

composta, eventi indipendenti. Probabilità e<br />

frequenza.<br />

fattorizzare un polinomio.<br />

Geometria<br />

Eseguire costruzioni geometriche elementari<br />

utilizzando la riga e il compasso e/o strumenti<br />

informatici.<br />

Conoscere e usare misure di grandezze geometriche:<br />

perimetro, area e volume delle principali figure<br />

geometriche del piano e dello spazio.<br />

Porre, analizzare e risolvere problemi del piano e dello<br />

spazio utilizzando le proprietà delle figure<br />

geometriche oppure le proprietà di opportune<br />

isometrie. Comprendere dimostrazioni e sviluppare<br />

semplici catene deduttive.<br />

Relazioni e funzioni<br />

Risolvere equazioni e disequazioni di primo e secondo<br />

grado; risolvere sistemi di equazioni e disequazioni.<br />

Rappresentare sul piano cartesiano le principali<br />

funzioni<br />

incontrate. Studiare le funzioni f(x) = ax + b e f(x) =<br />

ax2 + bx + c.<br />

Risolvere problemi che implicano l’uso di funzioni, di<br />

equazioni e di sistemi di equazioni anche per via<br />

grafica, collegati con altre discipline e situazioni di<br />

vita ordinaria, come primo passo verso la<br />

modellizzazione matematica.<br />

Dati e previsioni<br />

Raccogliere, organizzare e rappresentare un insieme di<br />

dati<br />

Calcolare i valori medi e alcune misure di variabilità<br />

di una<br />

distribuzione.<br />

Calcolare la probabilità di eventi elementari.<br />

DIRITTO DIRITTO ED ED ECONOMIA<br />

ECONOMIA<br />

Primo Primo biennio<br />

biennio<br />

Nel primo biennio il docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far<br />

acquisire allo studente le competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito<br />

richiamate:<br />

- collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti<br />

garantiti dalla<br />

Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente<br />

- riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del<br />

proprio<br />

territorio.<br />

L’articolazione dell’insegnamento di “Diritto ed Economia” in conoscenze e abilità è di seguito indicata quale<br />

orientamento per la progettazione didattica del docente in relazione alle scelte compiute nell’ambito della<br />

programmazione collegiale del Consiglio di classe.<br />

Nelle forme di collaborazione programmate dal Consiglio di classe, il docente progetta e programma il<br />

percorso dello studente in forte connessione con altri ambiti disciplinari, sia dell’area generale che di<br />

indirizzo. Allo scopo di promuovere e sostenere la motivazione dello studente include, nel percorso di<br />

apprendimento, il contesto territoriale in cui gli studenti vivono e i loro interessi, importanti per sviluppare<br />

sia le conoscenze e le abilità, sia l’esercizio di una cittadinanza attiva, responsabile ed autonoma.<br />

L’insegnamento della Costituzione Italiana, afferente a Cittadinanza e Costituzione, è affidato ai docenti di<br />

“Storia” e di “Diritto ed economia” e si realizza in rapporto alle linee metodologiche ed operative<br />

autonomamente definite dalle istituzioni scolastiche in attuazione della legge 30/10/2008, n. 169, che ha<br />

rilanciato la prospettiva della promozione di specifiche “conoscenze e competenze” per la formazione<br />

dell’uomo e del cittadino (art. 1).<br />

64


Conoscenze<br />

Conoscenze<br />

Conoscenze<br />

Fondamenti dell’attività economica e soggetti<br />

Abilità Abilità<br />

Abilità<br />

Individuare le esigenze fondamentali che ispirano<br />

economici (consumatore, impresa,<br />

amministrazione, enti no profit).<br />

Fonti normative e loro gerarchia.<br />

pubblica scelte e<br />

comportamenti economici, nonché i vincoli a cui essi<br />

sono<br />

Costituzione e cittadinanza: principi, libertà, diritti e<br />

doveri. Soggetti giuridici, con particolare<br />

riferimento alle imprese (impresa e imprenditore<br />

subordinati.<br />

Distinguere le differenti fonti normative e la loro<br />

gerarchia con particolare riferimento alla Costituzione<br />

sotto il profilo giuridico ed economico).<br />

Fattori della produzione, forme di mercato e<br />

elementi che le connotano.<br />

italiana e alla sua struttura.<br />

Reperire le fonti normative<br />

riferimento al settore di studio.<br />

con particolare<br />

Mercato della moneta e andamenti che lo<br />

caratterizzano.<br />

Strutture dei sistemi economici e loro dinamiche<br />

Riconoscere gli aspetti giuridici ed economici che<br />

connotano<br />

l'attività imprenditoriale.<br />

(processi di crescita e squilibri dello sviluppo).<br />

Forme di stato e forme di governo.<br />

Lo Stato e la sua struttura secondo la Costituzione<br />

Individuare i fattori produttivi e differenziarli per<br />

natura e tipo di remunerazione.<br />

Individuare varietà, specificità e dinamiche elementari<br />

italiana.<br />

Istituzioni locali, nazionali e internazionali.<br />

Conoscenze essenziali per l’accesso al lavoro e alle<br />

dei sistemi economici e dei mercati locali, nazionali e<br />

internazionali.<br />

Riconoscere i modelli, i processi e i flussi informativi<br />

professioni.<br />

Il curriculum vitae secondo il modello europeo e le<br />

tipologie di colloquio di lavoro (individuale, di<br />

tipici del sistema azienda con particolare riferimento<br />

alle tipologie aziendali oggetto di studio.<br />

Riconoscere le caratteristiche principali del mercato<br />

gruppo, on line ecc.).<br />

del lavoro e le opportunità lavorative offerte dal<br />

territorio e dalla rete.<br />

Redigere il curriculum vitae secondo il modello<br />

europeo.<br />

SCIENZE SCIENZE SCIENZE DELLA DELLA TERRA TERRA E E BIOLOGIA<br />

BIOLOGIA<br />

Primo Primo Primo biennio<br />

biennio<br />

Nel primo biennio il docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far<br />

acquisire allo studente le competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito<br />

richiamate:<br />

- osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle<br />

varie forme i<br />

concetti di sistema e di complessità<br />

- analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire<br />

dall’esperienza<br />

-essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui<br />

vengono applicate<br />

L’articolazione dell’insegnamento di “Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia)” in conoscenze e<br />

abilità è di seguito indicata quale orientamento per la progettazione didattica del docente in relazione alle<br />

scelte compiute nell’ambito della programmazione collegiale del Consiglio di classe.<br />

Il docente, nella prospettiva dell’integrazione delle discipline sperimentali, organizza il percorso<br />

d’insegnamento-apprendimento con il decisivo supporto dell’attività laboratoriale per sviluppare<br />

l’acquisizione di conoscenze e abilità attraverso un corretto metodo scientifico.<br />

Il docente valorizza, nel percorso dello studente, l’apporto di tutte le discipline, in particolare quelle<br />

sperimentali, con i loro specifici linguaggi,al fine di approfondire argomenti legati alla crescita culturale e<br />

civile degli studenti come, a titolo esemplificativo, le tematiche inerenti l’educazione alla salute, la sicurezza e<br />

l’educazione ambientale.<br />

Conoscenze<br />

Conoscenze<br />

Il Sistema solare e la Terra. Dinamicità della<br />

Abilità Abilità<br />

Abilità<br />

Identificare le conseguenze sul nostro pianeta dei moti<br />

litosfera; fenomeni sismici e vulcanici. I minerali e<br />

loro proprietà fisiche; le rocce magmatiche, le rocce<br />

sedimentarie e le rocce metamorfiche; il ciclo delle<br />

di rotazione e di rivoluzione della Terra. Analizzare lo<br />

stato attuale e le modificazione del pianeta anche in<br />

riferimento allo sfruttamento delle risorse della Terra.<br />

rocce. L'idrosfera, fondali marini; caratteristiche<br />

fisiche e chimiche dell'acqua; i movimenti<br />

dell'acqua, le onde, le correnti.<br />

Riconoscere nella cellula l’unità funzionale di base<br />

della costruzione di ogni essere vivente. Comparare le<br />

strutture comuni a tutte le cellule eucariote,<br />

L’atmosfera; il clima; le conseguenze delle<br />

modificazioni climatiche:disponibilità di acqua<br />

potabile, desertificazione, grandi migrazioni umane.<br />

distinguendo tra cellule animali e cellule vegetali.<br />

Indicare le caratteristiche comuni degli organismi e i<br />

parametri più frequentemente utilizzati per<br />

Coordinate geografiche: latitudine e longitudine,<br />

paralleli e meridiani. Origine della vita: livelli di<br />

organizzazione della materia vivente(struttura<br />

classificare gli organismi. Ricostruire la storia<br />

evolutiva degli esseri umani mettendo in rilievo la<br />

complessità dell’albero filogenetico degli ominidi.<br />

molecolare, struttura cellulare e sub cellulare; virus,<br />

cellula procariota, cellula eucariota).<br />

Descrivere il corpo umano, analizzando<br />

interconnessioni tra i sistemi e gli apparati.<br />

65<br />

le


Teorie interpretative dell’evoluzione della specie.<br />

Processi riproduttivi, la variabilità ambientale e gli<br />

habitat.<br />

Ecosistemi (circuiti energetici, cicli alimentari, cicli<br />

bio-geo-chimici). Processi metabolici: organismi<br />

autotrofi ed eterotrofi; respirazione cellulare e<br />

fotosintesi. Nascita e sviluppo della genetica.<br />

Genetica e biotecnologie: implicazioni pratiche e<br />

conseguenti questioni etiche.<br />

Il corpo umano come un sistema complesso:<br />

omeostasi e stato di salute.<br />

QUADRO QUADRO ORARIO ORARIO SETTIMANALE SETTIMANALE E E AREE AREE DISCIPLINARI<br />

DISCIPLINARI<br />

CICLO CICLO BREVE BREVE BREVE (3 (3 ANNI ANNI) ANNI<br />

BIENNIO BIENNIO BIENNIO DI<br />

DI<br />

ORIENTAME<br />

ORIENTAMENTO+<br />

ORIENTAME NTO+<br />

MONOENNIO MONOENNIO DI DI QUALIFICA<br />

QUALIFICA<br />

Si Si consegue consegue la<br />

la<br />

QUALIFICA QUALIFICA DI DI OPERATORE<br />

OPERATORE<br />

CONOSCENZE CONOSCENZE E E E COMPETENZE<br />

COMPETENZE<br />

OPERATORE OPERATORE AGROTURISTICO<br />

AGROTURISTICO<br />

(QUALIFICA<br />

(QUALIFICA-TERZO (QUALIFICA TERZO ANNO)<br />

• Individuare ed applicare mezzi<br />

idonei per eseguire interventi<br />

colturali nel settore primario.<br />

• Contribuire alla organizzazione ed<br />

alla gestione di attività ospitative.<br />

• Definire gli aspetti ristorativi e<br />

ricreativi atti a valorizzare le realtà<br />

ambientali nell’ambito delle<br />

tradizioni regionali e locali.<br />

Descrivere il meccanismo di duplicazione del DNA e<br />

di sintesi delle proteine.<br />

Descrivere il ruolo degli organismi, fondamentale per<br />

l’equilibrio degli ambienti naturali e per il riequilibrio<br />

di quelli degradati dall’inquinamento.<br />

dall’inquinamento. dall’inquinamento.<br />

VECCHIO VECCHIO ORDINAMENTO<br />

ORDINAMENTO<br />

(PER (PER LE LE CLASSI CLASSI III, III, IV, IV, V)<br />

V)<br />

PROFILO PROFILO PROFESSIONALE<br />

PROFESSIONALE<br />

66<br />

CICLO CICLO CICLO LUNGO LUNGO ( ( 5 5 ANNI)<br />

ANNI)<br />

BIENNIO BIENNIO POST POST-QUALIFICA<br />

POST QUALIFICA<br />

QUALIFICA<br />

Si Si conseguono conseguono i i i titoli titoli di<br />

di<br />

ESPERTO SPERTO DEL DEL SETTORE<br />

SETTORE<br />

DIPLOMA DIPLOMA DIPLOMA DIPLOMA DI DI DI DI<br />

AGROTECNICO<br />

AGROTECNICO<br />

CONOSCENZE CONOSCENZE E E E COMP COMPETENZE<br />

COMP TENZE<br />

OPERATORE OPERATORE AGROTECNICO<br />

AGROTECNICO<br />

(DIPLOMA<br />

(DIPLOMA-QUINTO (DIPLOMA QUINTO ANNO)<br />

• Attivare gestioni aziendali.<br />

• Fornire assistenza tecnicoeconomica<br />

e tributaria alle aziende e agli<br />

organismi cooperativi e associativi<br />

del<br />

settore.<br />

• Riassumere le indicazioni dei<br />

mercati nazionali e comunitari,


• Conoscere le problematiche del<br />

settore e le modalità per stabilire<br />

rapporti e forme di collaborazione<br />

con enti ed associazioni allo scopo di<br />

far conoscere e valorizzare l’offerta e<br />

di realizzare forme di attività<br />

integrate nell’ambito dei programmi<br />

regionali e locali.<br />

67<br />

interpretandone le tendenze.<br />

• Indirizzare le scelte e, quindi, gli<br />

orientamenti produttivi e<br />

trasformativi aziendali<br />

• Collegare la produzione con il<br />

mercato indirizzando le attività<br />

produttive verso la completa<br />

integrazione con l’organizzazione<br />

della distribuzione e dei consumi,<br />

nel pieno rispetto degli equilibri<br />

ambientali.


ARE AREE ARE<br />

SIGLA SIGLA H/SET. H/SET. CLAS<br />

CLAS<br />

AREA AREA AREA COMUNE COMUNE DI DI DI FORMAZIONE FORMAZIONE UMANIS UMANISTICA UMANIS TICA E E SCIENTIFICA<br />

SCIENTIFICA<br />

:<br />

Area, che comprende le discipline di formazione generale, comuni ai<br />

vari indirizzi degli Istituti Professionali e comuni agli altri ordini di<br />

scuola secondaria superiore. Sono inserite in questa area discipline di<br />

larga valenza atte a costruire patrimonio culturale imprescindibile del<br />

cittadino ed insieme condizione di accesso al sapere professionale.<br />

AREA AREA D’INDIRIZZO D’INDIRIZZO :<br />

Area di formazione professionale, che comprende le discipline<br />

direttamente legate alla specificità degli Istituti Professionali per<br />

l’Agricoltura, l’Ambiente e il Turismo. Le discipline d’indirizzo<br />

costituiscono una fascia curricolare che ha la finalità di dare agli<br />

studenti una cultura che deve:<br />

• fornire agli studenti conoscenze tecnico-scientifiche con un<br />

impianto concettuale da costituire il fondamento di qualsiasi<br />

esito specialistico.<br />

• dare la capacità di utilizzare i linguaggi, i procedimenti e gli<br />

strumenti fondamentali del settore per consentire un<br />

approccio operativo, sia analitico che progettuale, alla<br />

soluzione dei problemi.<br />

• favorire l’acquisizione di alcune abilità ed atteggiamenti<br />

generali, come l’autonomia nell’affrontare i problemi, la<br />

competenza comunicativa, l’accettazione di situazioni nuove,<br />

l’iniziativa, che costituiscono altrettanti tratti di professionalità.<br />

AREA AREA ALTERNANZA ALTERNANZA ALTERNANZA SCUOLA SCUOLA-LAVORO<br />

SCUOLA LAVORO :<br />

si tipizza come un’ insieme di occasioni di professionalizzazione,<br />

appositamente organizzate, in funzione dei bisogni di un individuato<br />

mercato del lavoro e finalizzate a:<br />

• fornire agli studenti l’opportunità di una formazione<br />

professionalizzante, multidisciplinare ed integrata tra aspetti<br />

teorici ed aspetti pratici, su temi specialistici attinenti i settori<br />

occupazionali delle aree agro-ambientale e agro-industriale.<br />

• far acquisire attitudini ed atteggiamenti orientati<br />

68<br />

AC<br />

AC<br />

AI<br />

AI<br />

AP AP<br />

AP<br />

13<br />

15<br />

15<br />

23<br />

15<br />

15<br />

4<br />

SE<br />

III<br />

IV<br />

V<br />

III<br />

IV<br />

V<br />

IV- V


DISCIPLINE<br />

DISCIPLINE<br />

QUADRO QUADRO ORARIO<br />

ORARIO<br />

SETTIMANALE<br />

SETTIMANALE<br />

CLASSE CLASSE III<br />

III<br />

69<br />

AREE AREE DISCIPLINARI<br />

DISCIPLINARI<br />

Tipologia Tipologia verifiche<br />

verifiche<br />

Scritto, Scritto, Orale Orale,Pratico<br />

Orale ,Pratico<br />

Italiano Italiano<br />

3 AC AC<br />

S. S. O.<br />

O.<br />

Storia Storia<br />

2 AC AC<br />

O<br />

Inglese Inglese<br />

2 AC AC<br />

S. S. O. O.<br />

O.<br />

Matematica Matematica<br />

3 AC AC<br />

S. S. O.<br />

O.<br />

Storia Storia delle delle tradiz.<br />

tradiz.<br />

rurali<br />

rurali<br />

all’inserimento, nei vari ambiti, di attività professionale;<br />

• far apprendere capacità operative riferite allo svolgimento di<br />

uno specifico ruolo lavorativo “ ( D.M. 15.4.1994 ).<br />

Data l’unitarietà del curricolo, i risultati, finali o intermedi, conseguiti<br />

nella terza area devono concorrere alla valutazione degli alunni in<br />

sede di scrutinio per l’ammissione agli Esami di Stato (D.M. 15 . 4 .<br />

1994 ) . L’attività didattica si svolge durante una intera giornata,<br />

quattro ore a settimana, delle quali parte destinate a moduli teorici e<br />

parte a stage aziendali e visite guidate. Ogni corso ha durata biennale<br />

ed alla sua conclusione gli allievi, che risultano in regola con la<br />

frequenza ( tetto massimo del 20% di assenze), conseguono un<br />

attestato di qualifica di secondo livello, che costituisce un titolo adatto<br />

per un più facile inserimento nel mondo del lavoro e per partecipare<br />

ad ulteriori corsi di specializzazione.<br />

2 AC AC<br />

O<br />

Educazione Educazione fisica fisica<br />

2 AC AC<br />

P<br />

Religione Religione<br />

1 AC O<br />

Economia Economia Agraria Agraria Agraria<br />

4 ( 2 )* AI AI<br />

S. S. O.<br />

O.


Ecologia Ecologia Applicata Applicata<br />

3 AI AI<br />

O. O. P.<br />

P.<br />

Tecnologia Tecnologia Agro Agro- Agro<br />

Ambientale<br />

Ambientale<br />

Pr Principi Pr ncipi di<br />

di<br />

Alimentazione<br />

Alimentazione<br />

Organizzazione Organizzazione e<br />

e<br />

gestione gestione dell’attività<br />

dell’attività<br />

agrituristica<br />

agrituristica<br />

TOTALE TOTALE<br />

TOTALE<br />

H<br />

H<br />

SETTIMANALI<br />

SETTIMANALI<br />

4 (2)* AI AI<br />

O<br />

4 AI AI<br />

S. S. S. O.<br />

O.<br />

6 (4) AI AI<br />

S. S. O.<br />

O.<br />

34* 4* 4** 4* Per er problemi di trasporto, vista l’eterogeneità della<br />

provenienza provenienza degli degli alunni, alunni, su su deliberazione deliberazione degli degli Organi Organi Collegiali, Collegiali, l’orario l’orario è è stato<br />

stato<br />

innalzato innalzato a a nr. nr. 34 34 ore, ore, mediante mediante l’utilizzazione l’utilizzazione di di docenti docenti a a disposizione disposizione e e senza senza oneri<br />

oneri<br />

aggiuntivi.<br />

aggiuntivi.<br />

DI DISCIPLINE<br />

DI SCIPLINE QUADRO QUADRO ORARIO<br />

ORARIO<br />

SETTIMANALE<br />

SETTIMANALE<br />

CLASSE CLASSE IV<br />

IV<br />

70<br />

AREE AREE DISCIPLINARI DISCIPLINARI Tipologia Tipologia verifiche<br />

verifiche<br />

Scritto, Scritto, Scritto, Orale Orale, Orale Orale , Pratico<br />

Italiano Italiano<br />

4 AC AC<br />

S. S. O.<br />

O.<br />

Storia Storia<br />

2 AC AC<br />

O<br />

Inglese Inglese<br />

3 AC AC<br />

S. S. O.<br />

O.<br />

Matematica Matematica<br />

3 AC AC<br />

S. S. O.<br />

O.<br />

Educazione Educazione Educazione fisica fisica fisica<br />

2 AC AC<br />

P<br />

Religione Religione<br />

1 AC AC<br />

O<br />

Economia Economia Agraria Agraria<br />

2 AI AI AI<br />

S. O<br />

Tecnich Tecniche Tecnich e di<br />

produzione<br />

produzione<br />

trasformazione trasformazione trasformazione e<br />

e<br />

valorizzazione valorizzazione dei<br />

dei<br />

prodotti<br />

prodotti<br />

4 ( 3 )<br />

AI<br />

AI<br />

S. S. O. O. P.<br />

P.


Ecologia Ecologia Applicata Applicata<br />

3 AI AI<br />

O.<br />

O.<br />

Contabilità Contabilità agr. agr. e<br />

e<br />

tecn. tecn. Amm Amm. Amm Amm<br />

3 (2)* AI AI<br />

S.<br />

Diritto Diritto e e legislazione legislazione<br />

3 AI AI<br />

O<br />

Area Area Alternanza Alternanza 4 AP AP<br />

S. S. O O O .P .P . .<br />

.<br />

TOTALE TOTALE<br />

TOTALE<br />

H<br />

SETTIMANALI<br />

SETTIMANALI<br />

34<br />

DISCIPLINE DISCIPLINE<br />

QUADRO QUADRO<br />

QUADRO<br />

ORARIO<br />

ORARIO<br />

SETTIMANALE<br />

SETTIMANALE<br />

CLASSE CLASSE V<br />

V<br />

71<br />

AREE<br />

AREE<br />

DISCIPLINARI<br />

DISCIPLINARI<br />

Tipologia Tipologia verifiche verifiche<br />

verifiche<br />

Scritto, Scritto, Orale<br />

Orale<br />

Pratico,Grafico<br />

Pratico,Grafico<br />

Pratico,Grafico<br />

Italiano Italiano<br />

4 AC AC<br />

S. S. O.<br />

O.<br />

Storia Storia<br />

2 AC AC<br />

O<br />

Inglese Inglese<br />

3 AC AC<br />

S. S. O.<br />

O.<br />

Matematica Matematica<br />

3 AC AC<br />

S. S. O.<br />

O.<br />

Educazione Educazione fisica fisica<br />

2 AC AC<br />

P<br />

Religione Religione<br />

1 AC AC<br />

O<br />

Economia Economia Agraria Agraria<br />

3 AI AI<br />

S. O<br />

Tecniche Tecniche di<br />

di<br />

produzione<br />

produzione<br />

trasformazione trasformazione e<br />

e<br />

valorizzazione valorizzazione dei<br />

dei<br />

prodotti<br />

prodotti<br />

4<br />

AI<br />

S. S. O. O. P.<br />

P.<br />

Ecologia Ecologia Applicata Applicata<br />

3 AI AI<br />

O.<br />

Economia Economia dei dei mercati<br />

mercati<br />

agricoli agricoli<br />

agricoli<br />

2 AI AI<br />

O.<br />

O.<br />

Diritto Diritto e e legislazione legislazione<br />

3 AI AI<br />

O


Area Area Alternanza<br />

Alternanza<br />

TOTALE TOTALE TOTALE H H SSETTIMANALI<br />

S SETTIMANALI<br />

ETTIMANALI 34<br />

34<br />

______________________________________<br />

4 AP AP AP<br />

S. S. O O .P .P . .<br />

.<br />

*Tra le parentesi sono indicate le ore di compresenza con l’Insegnante Tecnico-Pratico<br />

CALENDARIO CALENDARIO DELLE DELLE ATTIVITA’ ATTIVITA’ COLLEGIALI COLLEGIALI <strong>POF</strong> <strong>POF</strong> <strong>2011</strong>/<strong>2012</strong><br />

<strong>2011</strong>/<strong>2012</strong><br />

mese mese giorno giorno<br />

attività<br />

attività<br />

Ottobre 4 Consigli di classe<br />

Ottobre 28 Rinnovo Organi collegiali<br />

Novembre 17 Consigli di classe<br />

Novembre 18 Consegna Schede Valutazione bimestrale<br />

Gennaio 31 Formulazione Commissioni Esami di Stato e Consigli di<br />

classe<br />

Maggio 8 Consigli Proposte di adozione libri di testo<br />

Maggio 15 Approvazione Documento del Consiglio di Classe<br />

Maggio 15 Inizio Prove di ammissione Esami di Qualifica<br />

72


Giugno 1 Scrutini di ammissione<br />

Giugno 4 Prima Prova<br />

Giugno 5 Seconda Prova<br />

Giugno 6 Correzione Prove di Esame<br />

Giugno 12 Scrutini finali I/II/IV e V Classe<br />

Giugno 15 Affissione risultati scritini finali<br />

CALENDARIO CALENDARIO CALENDARIO DELLE DELLE ATTIVITA’ ATTIVITA’ DIDATTICHE DIDATTICHE <strong>POF</strong> <strong>POF</strong> <strong>2011</strong>/<strong>2012</strong><br />

<strong>2011</strong>/<strong>2012</strong><br />

mese mese giorno giorno giorno<br />

attività attività<br />

attività<br />

Settembre 12 Inizio lezioni<br />

Maggio 15 Inizio degli esami di qualifica<br />

Giugno 9 Termine delle lezioni<br />

CALEND CALENDARIO CALEND CALENDARIO<br />

ARIO SCOLASTICO SCOLASTICO REGIONE CALABRIA<br />

TOTALE TOTALE TOTALE GIORNI GIORNI GIORNI DI DI LEZIONE<br />

LEZIONE<br />

Inizio Inizio lezioni lezioni: lezioni 12 Settembre <strong>2011</strong><br />

Termine Termine lezioni: lezioni: 9 Giugno <strong>2012</strong><br />

Festività Festività Natalizie Natalizie: Natalizie 23 Dicembre <strong>2011</strong>-<br />

7 Gennaio <strong>2012</strong><br />

Festività Festività Pasquali: Pasquali: 4 Aprile <strong>2012</strong>-<br />

10 Aprile <strong>2012</strong><br />

207<br />

207<br />

73<br />

Altre Altre Festività:<br />

Festività:<br />

<strong>2011</strong>/<strong>2012</strong><br />

<strong>2011</strong>/<strong>2012</strong><br />

Ponte di Ognissanti: 31 Ottobre<br />

Commemorazione Defunti: 2 Novembre<br />

Festa dell’Immacolata: 8 Dicembre<br />

Festa della Liberazione : 25 Aprile<br />

Ponte del I Maggio: 30 Aprile<br />

Festa dei lavoratori: I Maggio<br />

Festa della Repubblica: 2 Giugno<br />

FINALITA’ FINALITA’ EDUCATIVE EDUCATIVE E E COGNITIVE COGNITIVE PLURIDISCIPLINARI<br />

PLURIDISCIPLINARI<br />

Finalita’<br />

Finalita’<br />

educative<br />

educative<br />

Finali Finalita’ Finali ta’ cognitive<br />

cognitive


CLASSE CLASSE I<br />

I<br />

Acquisire un<br />

corretto<br />

metodo di<br />

studio<br />

Prendere<br />

coscienza delle<br />

proprie<br />

capacità<br />

Conoscere il<br />

proprio stile<br />

cognitivo per<br />

assumere una<br />

metodologia<br />

personale di<br />

apprendimento<br />

Sapersi porre in<br />

relazione<br />

Favorire<br />

l’attivazione di<br />

interessi<br />

extrascolastici<br />

attivando<br />

l’investimento<br />

intelligente<br />

delle proprie<br />

risorse<br />

Favorire la<br />

gestione<br />

costruttiva<br />

delle<br />

dinamiche<br />

relazionali<br />

attraverso<br />

l’educazione<br />

alla gestione<br />

delle assemblee<br />

scolastiche<br />

Acquisire<br />

autonomia<br />

nelle scelte e<br />

nello studio<br />

Sfruttare le<br />

proprie<br />

capacità in<br />

maniera<br />

efficace e<br />

produttiva<br />

Comunicazione<br />

♦Acquisire conoscenza delle strutture linguistiche ed<br />

arricchire il proprio lessico per la corretta codifica e decodifica<br />

di testi orali e scritti<br />

♦ Acquisire conoscenza dei principali fattori che compongono<br />

l’atto comunicativo<br />

♦ Saper riconoscere i vari registri linguistici ed utilizzarli per<br />

comunicare in modo adeguato alla situazione<br />

♦ Saper leggere in maniera autonoma e consapevole testi di<br />

vario genere<br />

♦ Saper produrre semplici testi di varia natura dimostrando<br />

proprietà di linguaggio e coerenza di esposizione<br />

♦ Acquisire conoscenza degli strumenti e dei linguaggi<br />

disciplinari<br />

Processi logico-deduttivi<br />

♦ Stabilire connessioni tra causa e effetto - Applicare principi e<br />

regole<br />

♦ Organizzare e sistemare le conoscenze acquisite<br />

Ambito tecnico-scientifico<br />

♦ Acquisire le conoscenze necessarie per la valorizzazione<br />

dell’ambiente circostante<br />

74


CLASSE CLASSE II II<br />

Rispettare le<br />

norme e<br />

l’ambiente<br />

Sapersi porre in<br />

relazione<br />

Acquisire un<br />

corretto metodo<br />

di studio (saper<br />

prendere<br />

appunti, saper<br />

utilizzare<br />

correttamente il<br />

proprio libro di<br />

testo, saper<br />

pianificare il<br />

proprio lavoro,<br />

saper effettuare<br />

ricerche…)<br />

Conoscere il<br />

proprio stile<br />

cognitivo per<br />

assumere una<br />

metodologia<br />

personale di<br />

apprendimento<br />

Favorire<br />

l’attivazione di<br />

interessi<br />

extrascolastici<br />

attivando<br />

l’investimento<br />

intelligente delle<br />

proprie risorse<br />

Comunicazione<br />

♦ saper leggere in maniera autonoma e consapevole testi di<br />

vario genere<br />

♦ saper produrre testi diversificati dimostrando proprietà di<br />

linguaggio<br />

♦ esporre i contenuti delle discipline e le proprie riflessioni<br />

in modo corretto e coerente rispetto agli scopi del discorso<br />

♦ saper operare correttamente nell’indagine, nella ricerca e<br />

nell’esposizione di un problema<br />

♦ Saper individuare concetti chiave in un discorso<br />

Processi logico-deduttivi.<br />

♦ Stabilire connessioni tra causa ed effetto<br />

♦ Applicare principi e regole<br />

♦ Classificare e confrontare per analogie e differenze le<br />

informazioni acquisite<br />

♦ Riconoscere variabili e costanti<br />

♦ Rilevare dai dati informazioni significative ed elaborarle<br />

♦ Organizzare e sistemare le conoscenze acquisite<br />

♦ Utilizzare gli strumenti di lavoro in maniera pertinente<br />

♦ Acquisire capacità di analisi e sintesi<br />

♦ Applicare in contesti diversi le conoscenze acquisite<br />

Ambito tecnico-scientifico<br />

♦ Saper curare gli aspetti della gestione e amministrazione<br />

dell’attività produttiva e di trasformazione<br />

♦ Saper effettuare analisi, previsioni, scelte<br />

♦ Saper individuare i problemi connessi alla<br />

commercializzazione<br />

♦ Saper organizzare il processo produttivo con analisi dei<br />

costi.<br />

♦ Saper individuare le esigenze basilari delle colture<br />

♦ Saper delineare le caratteristiche dei processi trasformativi<br />

del settore agro-alimentare.<br />

♦ Saper individuare la genesi delle tradizioni rurali e sul loro<br />

significato.<br />

♦ Saper individuare negli alimenti le caratteristiche<br />

nutritive, chimiche, merceologiche ed organolettiche.<br />

♦ Saper individuare forme di valorizzazione delle risorse<br />

locali atte a rendere valida e funzionale l’offerta di<br />

ospitalità.<br />

75


CLAS<br />

CLASSE SE III III<br />

Rispettare le<br />

norme e<br />

l’ambiente<br />

Sapersi porre in<br />

relazione<br />

Acquisire un<br />

corretto metodo<br />

di studio (saper<br />

prendere<br />

appunti, saper<br />

utilizzare<br />

correttamente il<br />

proprio libro di<br />

testo, saper<br />

pianificare il<br />

proprio lavoro,<br />

saper effettuare<br />

ricerche…)<br />

Conoscere il<br />

proprio stile<br />

cognitivo per<br />

assumere una<br />

metodologia<br />

personale di<br />

apprendimento<br />

Favorire<br />

l’attivazione di<br />

interessi<br />

extrascolastici<br />

attivando<br />

l’investimento<br />

intelligente<br />

delle proprie<br />

risorse<br />

Comunicazione<br />

♦ saper leggere in maniera autonoma e consapevole testi di<br />

vario genere<br />

♦ saper produrre testi diversificati dimostrando proprietà di<br />

linguaggio<br />

♦ esporre i contenuti delle discipline e le proprie riflessioni in<br />

modo corretto e coerente rispetto agli scopi del discorso<br />

♦ saper operare correttamente nell’indagine, nella ricerca e<br />

nell’esposizione di un problema<br />

♦ Saper individuare concetti chiave in un discorso<br />

Processi logico-deduttivi.<br />

♦ Stabilire connessioni tra causa ed effetto<br />

♦ Applicare principi e regole<br />

♦ Classificare e confrontare per analogie e differenze le<br />

informazioni acquisite<br />

♦ Riconoscere variabili e costanti<br />

♦ Rilevare dai dati informazioni significative ed elaborarle<br />

♦ Organizzare e sistemare le conoscenze acquisite<br />

♦ Utilizzare gli strumenti di lavoro in maniera pertinente<br />

♦ Acquisire capacità di analisi e sintesi<br />

♦ Applicare in contesti diversi le conoscenze acquisite<br />

Ambito tecnico-scientifico<br />

♦ Saper curare gli aspetti della gestione e amministrazione<br />

dell’attività produttiva e di trasformazione<br />

♦ Saper effettuare analisi, previsioni, scelte<br />

♦ Saper individuare i problemi connessi alla<br />

commercializzazione<br />

♦ Saper organizzare il processo produttivo con analisi dei costi.<br />

♦ Saper individuare le esigenze basilari delle colture<br />

♦ Saper delineare le caratteristiche dei processi trasformativi del<br />

settore agro-alimentare.<br />

♦ Saper individuare la genesi delle tradizioni rurali e sul loro<br />

significato.<br />

♦ Saper individuare negli alimenti le caratteristiche nutritive,<br />

chimiche, merceologiche ed organolettiche.<br />

♦ Saper individuare forme di valorizzazione delle risorse locali<br />

atte a rendere valida e funzionale l’offerta di ospitalità.<br />

76


CLASSE CLASSE IV<br />

IV<br />

Acquisire<br />

autonomia nelle<br />

scelte e nello<br />

studio<br />

Sfruttare le<br />

proprie capacità<br />

in maniera<br />

efficace e<br />

produttiva<br />

Rispettare le<br />

norme e<br />

l’ambiente<br />

Sapersi porre in<br />

relazione<br />

Comunicazione<br />

♦Acquisire conoscenza degli strumenti e dei linguaggi<br />

disciplinari<br />

♦Saper leggere in maniera autonoma e consapevole testi di<br />

vario genere utilizzando le diverse tecniche di lettura e gli<br />

strumenti idonei alla loro corretta interpretazione e<br />

distinguendo le informazioni secondo la loro importanza<br />

♦ Saper produrre testi diversificati dimostrando correttezza<br />

formale, organicità e coerenza di esposizione<br />

♦Conoscere gli aspetti della gestione di una attività produttiva -<br />

trasformativa-<br />

♦Acquisire le coordinate spazio-temporali e causali -Conoscere<br />

alcuni macro-fenomeni che hanno scandito l’evolversi della<br />

nostra civiltà e la cui complessità può essere intesa con l’ausilio<br />

di concetti chiave-Saper decodificare testi di vario genere<br />

♦Esporre i contenuti delle discipline e le proprie riflessioni<br />

Processi logico-deduttivi<br />

♦Stabilire connessioni tra causa ed effetto- Applicare principi e<br />

regole- Classificare le informazioni acquisite<br />

♦ Organizzare e sistemare le conoscenze acquisite<br />

♦ Utilizzare gli strumenti di lavoro in maniera pertinente-<br />

Saper analizzare e sintetizzare<br />

Ambito Professionale<br />

♦Saper effettuare analisi, previsioni, scelte ai fini della gestione<br />

di una azienda agraria<br />

♦ Saper curare gli aspetti della gestione ed amministrazione<br />

dell’attività produttiva e trasformativa<br />

♦Saper individuare i problemi connessi alla<br />

commercializzazione<br />

♦ Saper analizzare i rapporti tra processi produttivi ed equilibri<br />

ecologico-ambientali per identificare gli interventi a basso<br />

77<br />

impatto aziendale<br />

♦ Applicare in contesti diversi le conoscenze acquisite


CLASSE CLASSE V<br />

V<br />

Acquisire<br />

autonomia nelle<br />

scelte e nello<br />

studio<br />

Sfruttare le<br />

proprie capacità<br />

in maniera<br />

efficace e<br />

produttiva<br />

Rispettare le<br />

norme e<br />

l’ambiente<br />

Sapersi porre in<br />

relazione<br />

Comunicazione<br />

♦Acquisire conoscenza degli strumenti e dei linguaggi disciplinari<br />

♦Saper leggere in maniera autonoma e consapevole testi di vario<br />

genere utilizzando le diverse tecniche di lettura e gli strumenti<br />

idonei alla loro corretta interpretazione e distinguendo le<br />

informazioni secondo la loro importanza<br />

♦ Saper produrre testi diversificati dimostrando correttezza formale,<br />

organicità e coerenza di esposizione<br />

♦Conoscere gli aspetti della gestione di una attività produttiva –<br />

trasformativa<br />

♦ Acquisire le coordinate spazio-temporali e causali<br />

♦Conoscere alcuni macro-fenomeni che hanno scandito l’evolversi<br />

della nostra civiltà e la cui complessità può essere intesa con l’ausilio<br />

di concetti chiave<br />

♦Saper decodificare testi di vario genere<br />

♦Esporre i contenuti delle discipline e le proprie riflessioni<br />

Processi logico-deduttivi<br />

♦ Stabilire connessioni tra causa ed effetto<br />

♦Applicare principi e regole-<br />

♦ Classificare le informazioni acquisite<br />

♦ Organizzare e sistemare le conoscenze acquisite<br />

♦ Utilizzare gli strumenti di lavoro in maniera pertinente<br />

♦ Saper analizzare e sintetizzare<br />

Ambito Professionale<br />

♦ Saper effettuare analisi, previsioni, scelte ai fini della gestione di<br />

una azienda agraria<br />

♦ Saper curare gli aspetti della gestione ed amministrazione<br />

dell’attività produttiva e trasformativa<br />

♦Saper individuare i problemi connessi alla commercializzazione<br />

♦ Saper analizzare i rapporti tra processi produttivi ed equilibri<br />

ecologico-ambientali 78 per identificare gli interventi a basso impatto<br />

aziendale<br />

♦Applicare in contesti diversi le conoscenze acquisite


Mostra Mostra Mostra di<br />

di<br />

saper saper saper fare:<br />

fare:<br />

Ricorda<br />

Riconosce<br />

Identifica<br />

Distingue<br />

Memorizza<br />

Ricopia<br />

Esegue<br />

Ripete<br />

Dice con<br />

parole proprie<br />

Illustra<br />

Spiega<br />

Traduce<br />

Dimostra<br />

Riassume<br />

Completa.<br />

Espone<br />

Esegue<br />

Applica<br />

Collega<br />

Utilizza<br />

Impiega<br />

Classifica<br />

Sviluppa<br />

Ordina<br />

OBIETTIVI OBIETTIVI COGNITIVI COGNITIVI E E FORMATIVI FORMATIVI PLURIDISCIPLINARI<br />

PLURIDISCIPLINARI<br />

Che Che cosa? cosa?<br />

cosa?<br />

(Contenuti)<br />

(Contenuti)<br />

Testi, fatti, termini,<br />

leggi, parole,concetti,<br />

classificazioni,<br />

teorie, criteri,<br />

metodi,<br />

date,mezzi,ecc.<br />

Testi, significati,<br />

esempi, parole, frasi,<br />

astrazioni,<br />

conseguenze<br />

effetti, punti di vista<br />

ecc.<br />

Dati, calcoli,leggi<br />

Principi, metodi,<br />

nozioni, fatti,<br />

procedimenti nella<br />

risoluzione di<br />

problemi scolastici<br />

Lo Lo studente studente nel nel corso corso delle delle attività attività scolastiche scolastiche<br />

scolastiche<br />

Profitto<br />

Profitto<br />

(Cognitività)<br />

Cognitività)<br />

Conoscenza:<br />

Conoscenza:<br />

Ricordare,<br />

riconoscere,<br />

ripetere i<br />

contenuti in<br />

forma adeguata<br />

alla proposta<br />

Comprensione:<br />

Comprensione:<br />

Capacità di<br />

Comprendere,<br />

spiegare,riassum<br />

ere in modo<br />

personale.<br />

Applicazione:<br />

Applicazione:<br />

Applicazione:<br />

Capacità di<br />

utilizzare<br />

contenuti per<br />

risolvere<br />

problemi<br />

seguendo<br />

procedure<br />

standardizzate<br />

79<br />

Impegno<br />

Impegno<br />

(Affettività (Affettività<br />

(Affettività<br />

È interessato<br />

sta attento.<br />

E’ fornito<br />

dell’occorrente<br />

.<br />

E’ fiducioso.<br />

Vuole<br />

apprendere<br />

Partecipa al<br />

dialogo<br />

educativo.<br />

Ha cura del<br />

materiale<br />

scolastico.<br />

Chiede<br />

consigli<br />

Affronta le<br />

difficoltà<br />

E’ convinto di<br />

ciò che fa.<br />

Accetta i<br />

valori.<br />

Si impegna<br />

nella<br />

esecuzione<br />

delle<br />

consegne.<br />

Mette in<br />

pratica<br />

i consigli.<br />

Comportament<br />

Comportament<br />

o<br />

(Socialità)<br />

(Socialità)<br />

Cura la propria<br />

persona.<br />

E’ aperto al Dialogo<br />

e alla collaborazione.<br />

Comprende<br />

l’importanza delle<br />

regole<br />

Nutre interesse per i<br />

problemi sociali.<br />

Comprende le<br />

ragioni altrui.<br />

E’ sensibile alle<br />

problematiche degli<br />

altri<br />

Frequenta<br />

regolarmente le<br />

lezioni.<br />

Non chiede<br />

continuamente di<br />

uscire.<br />

Rispetta le persone e<br />

le cose.<br />

Partecipa alle<br />

attività in modo<br />

propositivo.<br />

Manualità Manualità<br />

Manualità<br />

(Operatività)<br />

(Operatività)<br />

Compie le normali<br />

azioni<br />

Quotidiane.<br />

Distingue i colori,<br />

discrimina i suoni,<br />

percepisce odori,<br />

sapori<br />

Possiede normali<br />

doti di resistenza,<br />

forza, agilità nel<br />

compiere attività<br />

pratiche<br />

Dimostra<br />

competenza,<br />

padronanza,ordine,<br />

correttezza e<br />

precisione<br />

nell’esecuzione<br />

delle attività<br />

manuali<br />

e di laboratorio.


Distingue,<br />

scopre<br />

classifica,<br />

deduce,<br />

confronta<br />

analizza,collega,<br />

contestualizza<br />

Scrive, produce<br />

Costruisce,crea,<br />

modifica,<br />

progetta,<br />

organizza,<br />

formula<br />

Giudica con dati<br />

di fatto,<br />

argomenta,<br />

valuta, decide,<br />

contrasta,<br />

considera<br />

Dati,testi,fatti,teorie,<br />

ipotesi, conclusioni,<br />

relazioni, errori, nessi<br />

di causa-effetto, ecc.<br />

Testi,prodotti,<br />

composizioni, piani<br />

d’intervento,<br />

soluzioni, ipotesi ecc.<br />

Testi, fatti, persone,<br />

comportamenti,<br />

punti di vista,<br />

convenienza, utilità,<br />

i pro e i contro<br />

Analisi:<br />

Analisi:<br />

Capacità di<br />

scomporre un<br />

tutto in elementi<br />

e di<br />

trovare relazioni<br />

tra essi.<br />

Sintesi<br />

Sintesi<br />

Capacità di<br />

organizzare i<br />

contenuti in<br />

modo personale.<br />

Creatività<br />

Valutazione:<br />

Valutazione:<br />

Valutazione:<br />

Capacità di<br />

esprimere<br />

motivati giudizi.<br />

Autovalutazione.<br />

Spirito critico<br />

80<br />

Sa trarre<br />

insegnamenti<br />

da<br />

ciò che studia.<br />

Sa cosa è più<br />

o meno<br />

importante.<br />

E’ disponibile<br />

al<br />

cambiamento.<br />

E’ coerente e<br />

disponibile a<br />

fornire il<br />

proprio<br />

contributo. Ha<br />

stima di sé<br />

Esprime le<br />

proprie idee<br />

Sa autovalutarsi<br />

Nutre idealità<br />

Ha una<br />

propria visione<br />

della vitae del<br />

mondo.<br />

Ammette di<br />

aver sbagliato<br />

E’ in grado di<br />

individuare le cause<br />

dei comportamenti e<br />

di prevedere le loro<br />

conseguenze.<br />

Aspetta il proprio<br />

turno<br />

Propone soluzioni,<br />

prende iniziative<br />

socialmente utili<br />

Nei diverbi<br />

interviene per<br />

comporli.<br />

E’ capace di<br />

autocontrollo.<br />

E’ tollerante<br />

E’ convinto della<br />

pari dignità di tutti<br />

È capace di<br />

comprendere il<br />

funzionamento di<br />

semplici strumenti e<br />

di ripararli<br />

ricorrendo anche a<br />

mezzi di<br />

fortuna.<br />

È capace di proporre<br />

soluzioni personali<br />

nella risoluzione di<br />

problemi pratici<br />

Sa adottare criteri di<br />

convenienza nello<br />

acquisto e nell’uso<br />

dei mezzi.


METODOLOGIE METODOLOGIE DIDATTICHE DIDATTICHE E E STRUMENT<br />

STRUMENTI<br />

STRUMENT<br />

Per un’azione didattica efficace e produttiva, i docenti si accordano su una serie di scelte<br />

comportamentali comuni: mantenere la massima trasparenza nella programmazione e<br />

valutazione, favorire la partecipazione degli alunni, stimolare la fiducia nelle possibilità di<br />

ciascun allievo, rispettare la specificità dell’apprendimento individuale e considerare<br />

l’errore come momento di crescita e maturazione dell’alunno, correggere gli elaborati in<br />

tempi ragionevoli per fare della correzione un momento formativo.<br />

LE LE LE PROCEDURE PROCEDURE DIDATTICHE<br />

DIDATTICHE<br />

Lezione frontale e/o dialogata-partecipata<br />

Lezione multimediale<br />

Lavoro di gruppo e/o individuale<br />

Cooperative learning<br />

Discussioni guidate<br />

Procedure di ricerca<br />

Problem-solving<br />

Osservazioni sul campo<br />

Esercitazioni pratiche<br />

Lezioni di Campus, presso l’Università Arcavacata di Cosenza o presso il Centro Agro-<br />

Alimentare di Lamezia Terme, sede staccata della facoltà di Agraria di Reggio Calabria,<br />

per orientare gli studenti nella scelta universitaria.<br />

Visite guidate a mostre, spettacoli teatrali e/o cinematografici e/o manifestazioni<br />

sportive;<br />

gare e corsi di potatura;<br />

partecipazione ad eventi di rilievo quali sagre, fiere,conferenze, seminari;<br />

incontri con esperti esterni<br />

Gite d’istruzione e stage altamente professionalizzanti in Italia e all’estero<br />

Viaggi-studio all’estero e Campi scuola<br />

GLI GLI STRUMENTI<br />

STRUMENTI<br />

libri di testo testi di supporto<br />

81


schede predisposte computer<br />

fotocopie apparecchiature tecniche<br />

stampa specialistica strumenti scientifici<br />

strumenti audio/video attrezzature specifiche<br />

LA LA VERIFICA<br />

VERIFICA<br />

L’attività di verifica costituisce un momento basilare dell’azione didattica perché ci<br />

permette di valutare non solo l’alunno, ma anche noi stessi ed il nostro operato , l’incidenza<br />

del lavoro svolto ed il livello di preparazione raggiunto dagli studenti. Le verifiche<br />

diventano, per cui, formative, formative, volte all’accertamento del raggiungimento degli obiettivi<br />

prefissati nei vari moduli e l’efficacia dell’insegnamento, e sommative sommative (due o tre prove<br />

nell’arco del quadrimestre), da svolgere in itinere, per il controllo degli apprendimenti<br />

delle singole unità didattiche e l’attivazione tempestiva delle procedure di recupero.<br />

Tipologia:<br />

Tipologia:<br />

• Prove strutturate<br />

• Temi<br />

• Riassunti<br />

• Interrogazioni<br />

• Prove scritte diversificate inerenti le varie discipline<br />

• Questionari a risposta aperta<br />

• Risoluzione di problemi pratici e professionali<br />

• Colloqui informali<br />

Criteri:<br />

Criteri:<br />

PROVE STRUTTURATE Conoscenza dei contenuti<br />

82


83<br />

Comprensione<br />

TEMI Pertinenza alla traccia<br />

Correttezza formale<br />

Contributo personale<br />

RIASSUNTI Comprensione del testo<br />

QUESTIONARI A RISPOSTA<br />

APERTA<br />

RISOLUZIONE DI PROBLEMI<br />

PRATICI E PROFESSIONALI<br />

Capacità di sintesi<br />

Correttezza espressiva<br />

Comprensione del testo<br />

Capacità di sintesi<br />

Correttezza espressiva<br />

Individuazione delle problematiche<br />

Individuazione delle tecniche di risoluzione<br />

COLLOQUI Conoscenza dei contenuti<br />

LA A VALUTAZIONE<br />

Correttezza espressiva<br />

Capacità di operare collegamenti<br />

Capacità argomentative<br />

I criteri di valutazione riguardano tanto gli obiettivi generali quanto quelli specifici,<br />

intermedi e finali, stabiliti caso per caso. La valutazione viene effettuata rispetto ai livelli di<br />

partenza, tenendo, nel dovuto conto, le situazioni personali e sociali degli studenti.<br />

La valutazione, bimestrale, bimestrale, bimestrale, quadrimestrale quadrimestrale e e e finale, finale, terrà conto degli esiti delle verifiche<br />

ma anche di altri criteri quali:<br />

Il miglioramento nel corso degli studi<br />

La partecipazione e l’impegno<br />

La crescita culturale ed umana<br />

La maturazione della personalità<br />

TABELLA DI VALUTAZIONE<br />

Voto Voto Giudizio Giudizio Conoscenze Conoscenze Competenze Competenze<br />

Capacità<br />

Capacità


1 – 4<br />

Insufficiente Frammentarie<br />

e piuttosto<br />

superficiali<br />

5 Mediocre Superficiali e<br />

non del tutto<br />

complete<br />

6 Sufficiente Complete ma<br />

non<br />

approfondite<br />

7 Discreto Complete ed<br />

approfondite<br />

8 Buono Complete,<br />

approfondite<br />

9 Distinto Complete,<br />

10 Ottimo<br />

Eccellente<br />

approfondite e<br />

coordinate<br />

Complete,<br />

approfondite e<br />

coordinate,<br />

personalizzate<br />

Riesce ad applicare le<br />

conoscenze in compiti<br />

semplici ma commette<br />

errori anche gravi<br />

nell’esecuzione<br />

Commette qualche<br />

errore non grave<br />

nell’esecuzione di<br />

compiti piuttosto<br />

semplici<br />

Applica le conoscenze<br />

acquisite ed esegue<br />

compiti semplici senza<br />

errori<br />

Esegue compiti<br />

complessi e sa applicare i<br />

contenuti e le procedure<br />

ma commette qualche<br />

errore non grave<br />

Esegue compiti<br />

complessi e sa applicare i<br />

contenuti e le procedure;<br />

commette qualche lieve<br />

errore<br />

Esegue compiti<br />

complessi e sa applicare i<br />

contenuti e le procedure;<br />

non commette errori<br />

Esegue compiti<br />

complessi applicare con<br />

sicurezza contenuti e<br />

procedure; non<br />

commette errori<br />

INTEGRAZIONE INTEGRAZIONE DELL’OFFERTA DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

FORMATIVA<br />

84<br />

Effettua analisi e sintesi solo parziali ed<br />

imprecise.<br />

Sollecitato e guidato effettua valutazioni<br />

non approfondite<br />

Effettua analisi ma non complete ed<br />

approfondite.<br />

Guidato e sollecitato sintetizza le<br />

conoscenze acquisite e sulla loro base<br />

effettua semplici valutazioni<br />

Effettua analisi ma non complete ed<br />

approfondite.<br />

Guidato e sollecitato sintetizza le<br />

conoscenze acquisite e sulla loro base<br />

effettua valutazioni anche approfondite.<br />

Effettua analisi e sintesi con qualche<br />

incertezza; complete ed approfondite se<br />

aiutato.<br />

Effettua valutazioni autonome parziali e<br />

non approfondite<br />

Effettua analisi e sintesi complete ed<br />

approfondite. Valuta autonomamente<br />

anche se con qualche incertezza<br />

Effettua analisi e sintesi complete ed<br />

approfondite. Valuta autonomamente<br />

senza incertezze<br />

Coglie gli elementi di un insieme,<br />

stabilisce relazioni, organizza, in maniera<br />

autonoma e completa, le conoscenze e le<br />

procedure acquisite.<br />

Effettua valutazioni autonome, complete,<br />

approfondite e personali.


RECUPERO<br />

E<br />

POTENZIAMENTO<br />

RECUPERO RECUPERO E E POTENZIAMENTO<br />

POTENZIAMENTO: POTENZIAMENTO L’<strong>Istituto</strong>, attraverso la creazione di sportelli<br />

permanenti, offre agli studenti la possibilità di recuperare eventuali debiti formativi o<br />

arricchire la loro preparazione. L’attività è rivolta, in particolare, agli allievi, la cui<br />

preparazione risulti lacunosa nei contenuti o che non abbiano acquisito un efficace metodo<br />

di studio, per i quali risultino insufficienti gli interventi ordinari. L’ attività di recupero avrà<br />

modalità di svolgimento diverse: sarà svolta sia durante le ore curricolari di lezione, al<br />

termine delle singole unità didattiche e rivolta, quindi, a tutta la classe, sia personalizzata,<br />

attraverso il lavoro che lo studente, sotto la guida del docente, svolgerà a casa per<br />

recuperare specifiche difficoltà Si svolgerà anche attraverso corsi di recupero pomeridiani,<br />

così come previsto dalla normativa vigente. La scuola comunicherà alle famiglie degli<br />

alunni, ai quali è destinato l’intervento, le modalità dello stesso. In sede di scrutinio finale,<br />

la frequenza e la partecipazione ai corsi di recupero, insieme al grado di profitto<br />

costituiranno uno dei criteri di valutazione.<br />

RECUPERO<br />

DEL DEBITO<br />

FORMATIVO<br />

RECUPERO RECUPERO DEL DEL DEBITO DEBITO DEBITO FORMATIVO<br />

FORMATIVO: FORMATIVO<br />

FORMATIVO Il Decreto Ministeriale 80 del 3 ottobre 2007<br />

prevede che le attività di sostegno e di recupero, come previsto dal D.M. n. 42 del 22<br />

maggio 2007, costituiscono parte ordinaria e permanente del piano dell’offerta formativa.<br />

L’<strong>Istituto</strong> organizza, subito dopo gli scrutini intermedi, interventi di recupero per gli<br />

studenti che in quella sede abbiano presentato insufficienze in una o più discipline, al fine<br />

di un tempestivo recupero delle carenze. Nei confronti degli studenti per i quali, al termine<br />

delle lezioni, è stato constatato il mancato conseguimento della sufficienza in una o più<br />

85<br />

PREVENZIONE<br />

DELLADISPERSIONE<br />

SCOLASTICA:<br />

ACCOGLIENZA<br />

ORIENTAMENTO


discipline, che non comporti tuttavia un immediato giudizio di non promozione, il<br />

Consiglio di classe procede al rinvio della formulazione del giudizio finale, provvedendo<br />

agli interventi di recupero dei debiti entro la fine dell’anno scolastico. Entro il 31 agosto<br />

dell’anno scolastico di riferimento, o comunque non oltre la data di inizio delle lezioni<br />

dell’anno scolastico successivo, il Consiglio di classe, in sede di integrazione dello scrutinio<br />

finale, procede alla verifica dei risultati conseguiti e alla formulazione del giudizio<br />

definitivo che, in caso di esito positivo, comporta l’ammissione dell’alunno alla frequenza<br />

della classe successiva. Per gli studenti dell’ultimo anno che devono sostenere gli Esami di<br />

Stato e che nello scrutinio del primo quadrimestre presentino insufficienze in una o più<br />

discipline, il Consiglio di classe predispone iniziative di sostegno e relative verifiche, da<br />

svolgersi entro il termine delle lezioni, al fine di porre gli studenti predetti nella condizione<br />

di conseguire una valutazione sufficiente in tutte le discipline, in sede di scrutinio di<br />

ammissione all’esame di Stato. L’<strong>Istituto</strong> attiverà interventi dopo la valutazione bimestrale,<br />

per il recupero delle lacune pregresse. Inoltre, per tutte le discipline, attività di sostegno<br />

antimeridiano in itinere da svolgersi da parte dei docenti, ogni qualvolta ne ravvisino la<br />

necessità o l’opportunità. Potrà anche essere effettuata una Pausa didattica (decisa, se<br />

necessaria dal Consiglio di Classe), durante la quale verrà sospesa la normale<br />

programmazione per circa 2 settimane in modo da svolgere, in classe, attività di<br />

recupero/potenziamento. Si attiveranno inoltre Corsi di recupero in orario extracurricolare<br />

obbligatori (salvo “liberatoria” della famiglia). I corsi pomeridiani riguardano, in maniera<br />

prioritaria, le materie con il maggior numero di insufficienze.<br />

FASI FASI FASI - AZIONI ZIONI - MODALIT MODALITA’ MODALIT A’ DI RECUPERO<br />

FASI FASI FASI AZIONI AZIONI AZIONI E E MODALITA’ MODALITA’ DI DI RECUPERO<br />

RECUPERO<br />

PREVISTE<br />

PREVISTE<br />

1 In seno allo scrutinio del I quadrimestre, i<br />

docenti del C.d.C individuano i debiti<br />

formativi nelle singole discipline. Il<br />

coordinatore di classe, su indicazione dei<br />

docenti, prepara un elenco degli studenti in<br />

86<br />

DOCUMENTI DOCUMENTI<br />

TEMPI<br />

TEMPI<br />

-Lettera di comunicazione<br />

alla famiglia<br />

- Lezioni frontali,<br />

Esercizi,questionari,<br />

Entro marzo<br />

Entro una


situazione di debito e lo consegna al<br />

collaboratore vicario, che provvederà<br />

tempestivamente ad informare il DS e le<br />

famiglie.<br />

I docenti interessati, collegialmente,<br />

approntano il calendario del recupero,da<br />

inviare al DS e al DSGA<br />

2 In seno allo scrutinio del II quadrimestre, di<br />

giugno, i docenti individuano, per le classi I,<br />

II, e IV i debiti formativi nelle singole<br />

discipline, deliberano le promozioni con<br />

debito formativo e gli insegnanti coinvolti<br />

compilano le schede predisposte.<br />

Per la classe III, la registrazione di più di tre<br />

debiti diventa motivo di non ammissione agli<br />

Esami di Qualifica.<br />

Per la classe V anche un solo debito diventa<br />

motivo di non ammissione all’Esame di<br />

Stato(O. M. n° 40 prot. n°3744 dello 08- 04-<br />

2009 e C.M. n° 50 del 20 maggio 2009).Il<br />

coordinatore di classe, su indicazione dei<br />

docenti, prepara un elenco degli studenti in<br />

situazione di debito e lo consegna al<br />

collaboratore vicario, che provvederà<br />

tempestivamente ad informare il DS e le<br />

famiglie, in merito alle modalità di recupero.<br />

Qualora i genitori o coloro che ne esercitano<br />

la relativa potestà non ritengano di avvalersi<br />

dell’iniziativa di recupero organizzata<br />

dall’<strong>Istituto</strong>, debbono comunicarlo con lettera<br />

indirizzata al Dirigente Scolastico e al<br />

coordinatore di classe, fermo restando<br />

l’obbligo per lo studente di sottoporsi alle<br />

verifiche programmate a conclusione<br />

dell’intervento. I docenti, in tal caso,fissano le<br />

indicazioni del lavoro estivo da svolgere, nel<br />

caso di promozione con debito formativo e<br />

consegnano la documentazione relativa al<br />

collaboratore vicario, che provvederà a<br />

87<br />

test di controllo e verifica<br />

preparati collegialmente o<br />

individualmente<br />

L’esito delle verifiche sarà<br />

comunicato, per iscritto,<br />

alle famiglie dal<br />

collaboratore vicario<br />

Verbali scrutini;<br />

Scheda carenza<br />

Lettera famiglie<br />

Indicazioni di lavoro estivo<br />

Programmi disciplinari<br />

svolti<br />

Verbali scrutini;Scheda<br />

carenza<br />

Comunicazione<br />

promozione con DF;<br />

scheda<br />

settimana<br />

Al termine<br />

della seduta<br />

dello<br />

scrutinio<br />

Entro la fine<br />

dell’anno<br />

scolastico


comunicarla alle famiglie. Nei confronti degli<br />

studenti per i quali, al termine delle lezioni, è<br />

stato constatato il mancato conseguimento<br />

della sufficienza in una o più discipline, che<br />

non comporti tuttavia un immediato giudizio<br />

di non promozione, il Consiglio di classe<br />

procederà al “rinvio della formulazione del<br />

giudizio giudizio finale”. finale”.Al finale”. termine dello scrutino di<br />

fine anno scolastico, Il Consiglio di classe<br />

delibererà:<br />

- La La promozione promozione con con con lievi lievi lievi carenze; carenze; a tal<br />

proposito il singolo docente riporterà su un<br />

apposito modulo, che verrà consegnato alle<br />

famiglie, la motivazione e il lavoro estivo che<br />

lo studente dovrà sostenere. La segreteria<br />

invia alla famiglia dello studente,<br />

unitamente alla comunicazione della<br />

promozione con debito formativo, la scheda<br />

con l’indicazione delle carenze rilevate e<br />

l’indicazione delle modalità di recupero<br />

previste. L’alunno dovrà svolgere,<br />

autonomamente,studio personale per colmare<br />

le lacune e superare le difficoltà riscontrate.<br />

- La La sospensione sospensione del del giudizio giudizio assegnando<br />

assegnando<br />

debito debito formativo. formativo. La scuola comunicherà<br />

subito alle famiglie, per iscritto, le decisioni<br />

assunte dal Consiglio di Classe, indicando le<br />

specifiche carenze rilevate dai docenti delle<br />

singole discipline per ciascuno alunno e i voti<br />

proposti in sede di scrutinio nella disciplina o<br />

nelle discipline nelle quali l’alunno non ha<br />

raggiunto la sufficienza.<br />

Contestualmente verranno comunicati gli<br />

interventi didattici finalizzati al recupero dei<br />

debiti formativi che la scuola è tenuta a<br />

portare a termine entro la fine dell’anno<br />

scolastico( 31 agosto), le modalità e tempi<br />

delle relative verifiche. Nelle ultime<br />

settimane di giugno o nel mese di luglio<br />

potranno essere attivati corsi intensivi<br />

88<br />

Prove di verifica scritte e/o<br />

orali<br />

(con l’assistenza di almeno<br />

tre docenti<br />

del Consiglio di classe).<br />

Subito dopo<br />

lo scrutinio<br />

finale


finalizzati al recupero dei debiti formativi (in<br />

orario pomeridiano) I docenti interessati,<br />

collegialmente, approntano il calendario del<br />

recupero estivo,da inviare al DS e al DSGA<br />

4 Nelle riunioni previste il CdC verifica gli esiti<br />

delle attività svolte nei confronti degli alunni<br />

con DF , registra e verbalizza i debiti saldati<br />

PREVENZIONE PREVENZIONE DELLA DELLA DISPERSIONE DISPERSIONE SCOLASTICA<br />

SCOLASTICA<br />

89<br />

Verbali del CdC sul<br />

superamento o meno dei<br />

debiti<br />

L’esito delle verifiche sarà<br />

comunicato, per iscritto,<br />

alle famiglie dal<br />

collaboratore vicario.<br />

Nell’ambito<br />

delle sedute<br />

previste<br />

ACCOGLIENZA: ACCOGLIENZA: All’inizio di ogni anno scolastico i docenti promuovono iniziative,<br />

rivolte agli studenti, intese a creare un fecondo clima di accettazione e di collaborazione,<br />

al fine di prevenire situazioni di disagio e di dispersione scolastica. Accanto a visite alle<br />

strutture, si procede ad una puntuale illustrazione delle attività educative e dei<br />

regolamenti della vita scolastica al fine di:1) favorire un approccio psicologico positivo<br />

dello studente con la scuola; 2) motivare allo studio delle diverse discipline attraverso un<br />

libero confronto su come ognuna di esse possa concorrere alla conoscenza; 3) pervenire<br />

ad una convergenza di comportamenti personali e collettivi;4) rilevare la situazione di<br />

partenza e di ingresso dello studente in particolare e della classe in generale per<br />

impiantare un Piano di Lavoro consono alle esigenze reali.


ORIENTAMENTO:<br />

ORIENTAMENTO:L’attività ORIENTAMENTO:<br />

ORIENTAMENTO: di orientamento dell’<strong>Istituto</strong> Professionale, in particolare, si<br />

esplica secondo differenti direzioni:<br />

Orientamento Orientamento informativo informativo e e formativo formativo formativo = Consiste in tutte le iniziative volte a<br />

presentare l’<strong>Istituto</strong> agli studenti delle Scuole medie del territorio. Tale attività<br />

viene svolta tramite:- Incontri con i responsabili dell’orientamento delle singole<br />

scuole.- Incontri con gli studenti delle scuole medie per presentare le<br />

caratteristiche dell’<strong>Istituto</strong>.- Incontri, laddove possibile, con le loro famiglie per<br />

presentare le caratteristiche l’organizzazione e le opportunità didattiche e<br />

professionali dell’<strong>Istituto</strong>.- Accoglienza e visita all’<strong>Istituto</strong> da parte delle classi terze<br />

medie. Rivolto agli studenti delle classi prime per facilitare un inserimento<br />

adeguato nel nuovo ambiente scolastico e per favorire un bilancio responsabile<br />

della scelta della scuola.<br />

Orientamento Orientamento in in itinere itinere: itinere L’orientamento in itinere è finalizzato all’individuazione<br />

dei bisogni, delle attitudini e delle competenze degli studenti, oltre a fornire loro<br />

tutte le informazioni indispensabili per una scelta consapevole ed è basilare per<br />

favorire tutte le scelte che lo studente deve compiere durante il corso degli anni.<br />

Orientamento Orientamento in in in uscita uscita: uscita uscita Prevede Lezioni di Campus, presso l’Università della<br />

Calabria di Cosenza o presso il Centro Agro-Alimentare di Lamezia Terme, sede<br />

staccata della facoltà di Agraria di Reggio Calabria, per orientare gli studenti<br />

dell’IPA alla scelta universitaria.<br />

INTERVENTI INTERVENTI DIDATTICI DIDATTICI EDUCATIVI EDUCATIVI INTEGRATIVI INTEGRATIVI PER PER GLI GLI STUDENTI<br />

STUDENTI<br />

STUDENTI<br />

DIVERSAMENTE DIVERSAMENTE ABILI ABILI<br />

ABILI<br />

L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità costituisce un punto di forza del nostro<br />

sistema educativo. La scuola italiana, infatti, vuole essere una comunità accogliente nella<br />

quale tutti gli alunni, a prescindere dalle loro diversità funzionali, possano realizzare<br />

esperienze di crescita individuale e sociale. La piena inclusione degli alunni con disabilità è<br />

90


un obiettivo che la scuola dell’autonomia persegue attraverso una intensa e articolata<br />

progettualità, valorizzando le professionalità interne e le risorse offerte dal territorio. Il<br />

nostro <strong>Istituto</strong>, da sempre sensibile al problema, guarda con attenzione alla finalità della<br />

piena integrazione degli allievi diversamente abili iscritti nelle varie classi, del<br />

miglioramento della qualità della vita scolastica offrendo loro ogni possibile opportunità<br />

formativa e consentendo a ciascuno l’apprendimento ed il pieno sviluppo delle proprie<br />

potenzialità. L’integrazione impegna docenti, alunni, personale ATA ed operatori<br />

specializzati nel difficile percorso di accettazione della diversità e rappresenta un<br />

importante momento di crescita personale ed umana per ogni componente della comunità<br />

scolastica.<br />

La nostra offerta formativa, in tal senso, si impegna ad offrire a tutti gli alunni le più<br />

adeguate opportunità formative ed un livello di competenze e conoscenze adeguate. Si<br />

pensa, infatti, che la programmazione debba prevedere, già nella sua strutturazione, attività<br />

di sostegno e di recupero:1) 1) sia nel momento in cui si predispongono le attività didattiche e<br />

si strutturano le sequenze di apprendimento , 2) sia in dipendenza delle ricorrenti attività di<br />

valutazione (del prodotto e del processo). Il gruppo G.I.O. G.I.O. d’<strong>Istituto</strong> ispirandosi ai contenuti<br />

degli articoli 3 e 34 della Costituzione, alle Leggi Leggi 118/71 118/71, 118/71 517/77 517/77 e e 104/92 104/92, 104/92 al DPR DPR 224<br />

2 4<br />

febbraio febbraio 1994 1994 e e alle alle Linee Linee Guida Guida Guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità del<br />

4/08/2009 si impegna a studiare e realizzare le condizioni per favorire un sereno impegno<br />

scolastico agli alunni diversamente abili, attraverso la tutela dei loro diritti, l’assistenza e la<br />

facilitazione della loro integrazione sociale. L’IPSAS, unico sul territorio, registra la<br />

presenza di alunni “diversamente abili”, alcuni con deficit intellettivi lievi o medi, altri con<br />

gravi minorazioni psichiche. Per ogni alunno in situazione di handicap viene redatta una<br />

Programmazione Educativa Individualizzata ( ( P.E.I.), P.E.I. P.E.I. P.E.I. ), che, insieme al Piano della Diagnosi<br />

Funzionale (P.D.F.), P.D.F.), P.D.F.), P.D.F.), concorrono ad individuare quali siano le proposte culturali, gli obiettivi<br />

formativi, le scelte educative ed i percorsi didattici realmente attuabili. Per ciascun alunno<br />

in situazione di handicap la scuola, in collaborazione con la famiglia e gli specialisti del<br />

servizio territoriale, predispone un apposito percorso educativo volto a valorizzare,<br />

sviluppare, potenziare le abilità dell’allievo. Al termine del percorso formativo gli studenti<br />

91


diversamente abili, con Programma Educativo Individualizzato, conseguiranno un attestato<br />

delle competenze e conoscenze professionali acquisite e dei crediti formativi, che, secondo<br />

la C.M. n°125 n°125 del del 20/7/01 20/7/01, 20/7/01 ha valore per gli uffici regionali per la formazione professionale e<br />

per gli uffici provinciali del collocamento al lavoro. Nel rispetto , dunque, della normativa<br />

vigente vengono utilizzati tutti gli spazi di autonomia disponibili per diversificare e rendere<br />

efficaci gli interventi sia di sostegno che di recupero e ci si impegna a rafforzare l’idea di<br />

una programmazione che, secondo le concrete esigenze di una didattica differenziata,<br />

tenga conto di attività di recupero e di approfondimento. Le attività di sostegno e di<br />

recupero si realizzano attraverso soluzioni organizzative e didattiche diverse, in una<br />

ricchezza di esperienze, attraverso le quali si articola il percorso finalizzato ad innalzare il<br />

tasso di successo scolastico.<br />

IL DOCENTE DOCENTE DI DI SOSTEGNO<br />

SOSTEGNO<br />

Gli insegnanti di sostegno sono assegnati alle classi per attivare “interventi individualizzati<br />

di natura integrativa in favore della generalità degli alunni ed in particolare di quelli che<br />

presentano specifiche difficoltà di apprendimento” ( art. 9 DPR 970 del 31/10/1975 ).<br />

Gli insegnanti di sostegno assumono la delle classi in cui operano, partecipano alla<br />

programmazione educativa e didattica, alla elaborazione e verifica delle attività di<br />

competenza dei consigli di classe e dei collegi docenti.<br />

Compiti Compiti: Compiti<br />

Coordinare l’azione dei colleghi ai fini dell’integrazione. La C.M. 169 del 21/07/78<br />

specifica come l’insegnante di sostegno debba predisporre “specifiche forme di<br />

attività rivolte a favorire il pieno inserimento degli alunni nel gruppo”. A tale<br />

riguardo quando la disabilità è evidente, ha il dovere di informare i compagni<br />

dell’alunno con handicap del suo modo di essere, delle specifiche modalità di<br />

apprendimento e di relazione.<br />

Suggerire ai colleghi le metodologie, i procedimenti didattici, oltre ai tempi ed agli<br />

strumenti, che offrono le maggiori possibilità di successo. Occorre stabilire momenti<br />

per programmare a livello disciplinare ed educativo con i rispettivi colleghi,<br />

preparare e valutare insieme le verifiche periodiche, concordare con gli stessi<br />

momenti di attuazione della lezione estesa alla classe, …<br />

Mantenere rapporti stretti e collaborativi con i genitori dell’alunno, con gli<br />

specialisti del servizio sanitario o specialisti privati e verbalizzare ciascun incontro<br />

inserendoli nel fascicolo dell’alunno.<br />

Progettare l’orientamento dell’alunno attivando i percorsi necessari.<br />

92


Partecipare alle valutazioni periodiche di tutti gli alunni e alle valutazioni durante le<br />

sessioni degli esami di licenza scuola secondari.<br />

Coordinare costantemente l’intervento dell’assistente educatore presente nei casi di<br />

grave disabilità.<br />

Usufruire dei testi e sussidi a disposizione per l’handicap, scegliere e richiedere<br />

sussidi e materiali in funzione dell’integrazione aggiornando la biblioteca ( a<br />

maggio tutti gli insegnanti di sostegno presentano una richiesta cumulativa in<br />

funzione dei bisogni del successivo anno scolastico).<br />

L’ L’ ASSISTENTE ASSISTENTE EDUCATORE<br />

EDUCATORE<br />

L’assistente educatore ha la funzione di fornire supporto prevalentemente indirizzato<br />

all’area dell’autonomia personale, dell’autosufficienza di base e della generalizzazione delle<br />

abilità apprese nei vari contesti di vita e pertanto le sue competenze rientrano nella sfera<br />

dell’assistenza e non dell’insegnamento. La presenza sempre maggiore di questa figura<br />

professionale, che la rende co- protagonista nell’attuazione del programma educativo rende<br />

necessaria una collaborazione con insegnanti e specialisti.<br />

Compiti Compiti: Compiti<br />

Collabora alla stesura del P.E.I e alla redazione del P.D.F.;<br />

Partecipa secondo alle modalità concordate in sede di programmazione e verifica;<br />

Prende parte ai colloqui con gli specialisti di riferimento e a quelli con le famiglie;<br />

Partecipa ad iniziative di formazione proposte e segnalate dalla scuola e dal comune.<br />

IMPEGNI IMPEGNI ANNUAL ANNUALI ANNUAL<br />

Scuola Scuola Scuola Secondaria Secondaria di di I° I°-II° I° II° G.<br />

• formulazione P.E.I. C.d.C settembre/ ottobre;<br />

• revisione/ aggiornamento P.E.I C.d.C maggio;<br />

GRUPPO GRUPPO G.I.O. G.I.O.<br />

G.I.O.<br />

Il Referente del gruppo G.I.O. d’<strong>Istituto</strong>, al fine di realizzare quanto sopra descritto,<br />

predispone lo svolgimento delle seguenti attività:<br />

1) Coordinamento degli interventi sanitari e socio-assistenziali, in rapporto alle esigenze<br />

degli studenti.<br />

2) Verifica e cura dell’aggiornamento, con l’aiuto degli Enti preposti, delle DF e dei PDF.<br />

3) 3) Cura dei rapporti programmati con le famiglie e l’équipe socio-psico-pedagogica<br />

operatori che seguono gli alunni diversamente abili.<br />

93


4) Collaborazione con i singoli Consigli di Classe per la progettazione del PEI.<br />

Si propongono, dunque, attività di sostegno intese come:<br />

Attività di rinforzo che, nello sviluppo del curricolo, aiutino lo studente in<br />

difficoltà a raggiungere gli obiettivi previsti;<br />

Attività che fanno parte integrante del curricolo, ma devono, in ogni modo,<br />

essere percepite da studenti e genitori nella loro specificità.<br />

La piena integrazione degli alunni diversamente abili o, comunque, con disagio culturale, deve<br />

riguardare non soltanto gli aspetti didattici della vita di classe, ma anche quelli sociali.<br />

Il primo obiettivo è quello di inserire l’alunno diversamente abile, come alunno a pieno titolo della<br />

classe, partendo dal presupposto che:<br />

l’alunno diversamente abile è alunno degli insegnanti di classe;<br />

l’alunno diversamente abile è presente in classe con i compagni;<br />

l’alunno diversamente abile svolge le stesse attività, o simili, dei compagni;<br />

l’alunno diversamente abile è considerato dai compagni uno della classe.<br />

Per raggiungere questo obiettivo, gli insegnanti curricolari e l’insegnante specializzato lavoreranno<br />

in stretta collaborazione e metteranno in atto una serie di strategie che comprenderanno:<br />

la sensibilizzazione verso il “diversabile” dei ragazzi cosiddetti “ normali”;<br />

l’interazione con i compagni mediante lo sviluppo dei metodi cooperativi e di<br />

tutoring;<br />

l’insegnamento esplicito dei valori di accettazione e cura degli altri;<br />

la scelta dei percorsi didattici strutturati che l’alunno diversamente abile potrà<br />

condividere con i compagni.<br />

Nella considerazione, quindi, che il diversamente abile è parte attiva della comunità e nel rispetto<br />

del principio delle “ pari opportunità”, ogni progettazione individuale sarà imperniata su tre punti<br />

fondamentali:<br />

1) promuovere l’acquisizione delle abilità sociali di base per far superare o attenuare il disagio<br />

psicologico e per rafforzare la stima positiva verso la propria persona;<br />

2) far crescere nel soggetto tutte le informazioni utili che costituiscono i prerequisiti dei futuri<br />

apprendimenti nell’ambito scolastico, sociale e della vita quotidiana;<br />

3) strutturare apprendimenti intercomportamentali per far acquisire quelle operazioni e quei<br />

processi che, abitualmente, vengono posti in gioco nei momenti di interazione con gli altri.<br />

Il conseguimento degli obiettivi prefissati avverrà anche mediante esperienze di drammatizzazione,<br />

di cineforum, di attività ludiche, sportive, musicali e mediante l'utilizzazione delle nuove<br />

tecnologie informatiche.<br />

Progetti Progetti – ponte<br />

ponte<br />

La continuità per gli alunni diversamente abili è una condizione di garanzia per interventi<br />

non frammentari, coerenti ai bisogni educativi e ai ritmi di apprendimento personale. Mira<br />

a favorire la crescita della persona, nell’ambito di un processo che si amplia e si diversifica<br />

in rapporto alle fasi di sviluppo e alla specificità dell’ordine di scuola.<br />

94


A partire dall’anno scolastico 2009/2010 ha avuto inizio un progetto “La magia chiamata<br />

cavallo… continua ancora” destinato a tutti gli alunni con disabilità dell’<strong>Istituto</strong> coordinato<br />

dall’insegnante Maletta Daniela.<br />

Gite Gite scolastiche<br />

scolastiche<br />

Nell’organizzare le gite scolastiche, la scuola tiene conto delle esigenze degli alunni<br />

diversamente abili e pone attenzione alla scelta di mete adatte e di mezzi di trasporto<br />

adeguati.<br />

Allo scopo di rendere possibile nonché di migliorare l’integrazione degli alunni<br />

diversamente abili, la scuola si avvarrà dell’assistenza di una équipe socio-psico-pedagogica<br />

che, nelle persone della Dott.ssa Curti Angelica Tatiana (psichiatra infantile), farà da<br />

supporto all’azione didattico-educativa nel corso degli incontri che si terranno con gli<br />

operatori scolastici .<br />

L’AMPLIAMENTO L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

FORMATIVA<br />

Per poter raggiungere nella maniera più completa le finalità educative e didattiche,<br />

evidenziate nelle programmazioni, e per rendere il servizio scolastico ancora più efficace<br />

ed efficiente, si svolgeranno durante l’anno scolastico attività opzionali atte ad<br />

approfondire ed ampliare i livelli di conoscenze e di competenze degli alunni, ma anche a<br />

sviluppare le loro capacità di autonomia, il senso di responsabilità, la socialità ed il<br />

rispetto delle norme di convivenza democratica. Le suddette attività, discusse e<br />

concordate con le famiglie, non sono semplici aggiunte al programma scolastico, ma<br />

sono pienamente inserite nella progettazione educativa e didattica di ciascuna classe e<br />

contribuiscono , in modo equilibrato, alla crescita cognitiva, affettiva e relazionale dell’<br />

alunno.<br />

95


TITOLO TITOLO TITOLO DEL DEL PROGETTO<br />

PROGETTO<br />

PROGETTO<br />

Progetto Progetto accoglienza<br />

accoglienza<br />

accoglienza<br />

“Diamo Diamo un benvenuto a<br />

tutti”<br />

tutti”<br />

(CURRICULARE)<br />

Progetto Progetto Aree Aree a a rischio rischio: rischio<br />

“IL L VINO E L’A L’ALCOL: L’A<br />

LCOL:<br />

DALL’USO DALL’USO ALL’ABUSO<br />

ALL’ABUSO”<br />

ALL’ABUSO<br />

(EXTRACURRICULARE)<br />

Progetto:<br />

Progetto:<br />

”Il ”Il quotidiano quotidiano quotidiano in in in classe”<br />

classe”<br />

(CURRICULARE)<br />

Progetto:<br />

Progetto:<br />

“La “La scuola scuola al al al cinema” cinema”<br />

cinema”<br />

(CURRICULARE)<br />

Progetto Progetto orientamento:<br />

orientamento:<br />

“Più “Più siamo siamo siamo meglio meglio stiamo”<br />

stiamo”<br />

(CURRICULARE)<br />

Pr Progetto: Pr ogetto:<br />

“Filiera Filiera corta del biologico<br />

con con produzione produzione di<br />

di<br />

conserve”<br />

conserve”<br />

(CURRICULARE)<br />

Progetto:<br />

Progetto:<br />

”Consumo ”Consumo a a km km zero”<br />

zero”<br />

(CURRICULARE)<br />

Progetto:<br />

Progetto:<br />

“ECO ECO SCHOOL” SCHOOL”” SCHOOL”<br />

SINTESI<br />

SINTESI<br />

FINALITA’<br />

FINALITA’<br />

Favorire una prima conoscenza e<br />

socializzazione all’interno della classe<br />

iniziale.<br />

Consentire alle classi successive lo<br />

sviluppo di condizioni favorevoli per<br />

facilitare il passaggio da un anno<br />

scolastico all’altro.<br />

Costruire il benessere personale e sociale per<br />

superare il malessere ed il disagio.<br />

Sviluppare un atteggiamento critico nei<br />

confronti di comportamenti devianti e stili di<br />

vita che negano gli autentici valori<br />

dell’uomo.<br />

Interagire con il territorio per cercare<br />

soluzioni significative ai bisogni del singolo e<br />

della comunità (famiglia, enti locali,<br />

associazioni, volontariato).<br />

Imparare a leggere i giornali e le notizie<br />

Comprendere le problematiche sociopolitiche<br />

ed economiche del nostro<br />

tempo per una conoscenza complessiva<br />

della realtà a livello locale e nazionale<br />

Diffondere, tra gli studenti, la cultura<br />

cinematografica e favorire l’acquisizione<br />

di una mentalità critica nei confronti del<br />

prodotto filmico.<br />

Favorire un rapporto di continuità<br />

educativa e didattica tra i vari ordini di<br />

scuola<br />

Fornire una corretta informazione e<br />

guidare lo studente verso una scelta<br />

consapevole del percorso formativo e<br />

lavorativo futuro.<br />

Valorizzazione dei prodotti di serra<br />

Sviluppo del profilo professionale<br />

dell’<strong>Istituto</strong><br />

Promozione della cultura del biologico<br />

Educazione ambientale ed alimentare<br />

Valorizzazione dei prodotti di serra<br />

Sviluppo del profilo professionale<br />

dell’<strong>Istituto</strong><br />

Educazione ambientale ed alimentare<br />

Conoscere le piante officinali presenti<br />

sul territorio ed il loro aspetto terapeutico<br />

96<br />

DOCENTI<br />

DOCENTI<br />

RESPONSABILI<br />

RESPONSABILI<br />

DEI DEI PROGETTI<br />

PROGETTI<br />

F.S. F.S. Antonella Antonella Scavelli<br />

Scavelli<br />

Prof. Prof. Colacino Colacino Vittorio<br />

Vittorio<br />

Prof. Prof. Pugliano<br />

Pugliano<br />

Giovanni<br />

Giovanni<br />

Prof.ssa rof.ssa Antonella Antonella<br />

Scavelli<br />

Scavelli<br />

Prof.ss rof.ss rof.ssa rof.ss<br />

Antonella Antonella Scavelli<br />

Scavelli<br />

F.S. F.S. Antonella<br />

Antonella<br />

Scavelli<br />

Scavelli<br />

Prof.ssa rof.ssa rof.ssa Antone Antonella Antone<br />

lla<br />

Scavelli<br />

Scavelli<br />

Prof.ssa rof.ssa Antonella<br />

Antonella<br />

Scavelli<br />

Scavelli<br />

Prof.ssa rof.ssa rof.ssa Antonella


(CURRICULARE) Scavelli<br />

Scavelli<br />

Progetto:<br />

Progetto:<br />

“Le “Le stelle stelle e e il il il lavoro lavoro nei<br />

nei<br />

campi”<br />

campi”<br />

(CURRICULARE)<br />

Astronomia e agricoltura con la presenza<br />

del Prof. Piperno, docente UNICAL<br />

Prof.ssa rof.ssa AAntonella<br />

A<br />

ntonella<br />

Scavelli<br />

Scavelli<br />

Prof.ssa Prof.ssa Antonella<br />

Antonella<br />

Progetto Progetto “Pubblicità”<br />

“Pubblicità”<br />

Promozione delle attività dell’<strong>Istituto</strong> con<br />

partecipazione a fiere, manifestazioni e<br />

sagre<br />

Scavelli<br />

Scavelli e<br />

e<br />

Prof. Prof. G. G. Pugliano<br />

Pugliano<br />

Progetto Progetto :<br />

:<br />

Prof. Prof. SStefano<br />

S tefano Reda Reda<br />

Reda<br />

“Patentino”<br />

“Patentino”<br />

(EXTRACURRICULARE)<br />

Educazione stradale<br />

Valorizzare i prodotti tipici<br />

Progetto:<br />

Progetto:<br />

“L’antico “L’antico rito rito del del maiale”<br />

maiale”<br />

Sviluppare il profilo professionale<br />

dell’<strong>Istituto</strong><br />

Favorire lo sviluppo economico del<br />

territorio attraverso le risorse eno-<br />

Prof. Prof. Stefano Stefano Reda<br />

Reda<br />

(EXTRACURRICULARE) gastronomiche locali: l’agroalimentare<br />

come risorsa per lo sviluppo turistico<br />

Progetto Progetto sportivo:<br />

sportivo:<br />

“Calciotto “Calciotto nella nella nella Valle Valle del<br />

del<br />

Savuto”<br />

Savuto”<br />

(trasversale (trasversale d’<strong>Istituto</strong>)<br />

d’<strong>Istituto</strong>)<br />

(CURRICULARE)<br />

Progetto:<br />

Progetto:<br />

“Prevenzione “Prevenzione dipendenze”<br />

dipendenze”<br />

(CURRICULARE)<br />

“Progetto “Progetto Volontariato”<br />

Volontariato”<br />

(CURRICULARE)<br />

“Progetto “Progetto Natale”<br />

Natale”<br />

(CURRICULARE)<br />

“Progetto “Progetto “Progetto artistico artistico di di fine<br />

fine<br />

anno anno anno scolastico”<br />

scolastico”<br />

(CURRICULARE)<br />

“Progetto “Progetto alternanza<br />

alternanza<br />

scuola scuola-lavoro”<br />

scuola lavoro”<br />

(CURRICULARE)<br />

Agonismo e fair play, rispetto delle regole<br />

e pratica sportiva<br />

Socializzazione<br />

Educazione alla salute<br />

Promozione della cultura della solidarietà<br />

Valorizzazione della festa e delle tradizioni<br />

Promozione delle attitudini artistiche<br />

degli studenti<br />

Promozione delle attitudini artistiche<br />

degli studenti<br />

Sviluppo del profilo professionale<br />

dell’<strong>Istituto</strong><br />

97<br />

Prof.ssa Prof.ssa Antone Antonella Antone lla<br />

Scavelli<br />

Scavelli<br />

e e docenti docenti di<br />

di<br />

Educazione Educazione motoria<br />

motoria<br />

Prof.ssa Prof.ssa Antonella Antonella<br />

Antonella<br />

Scavelli<br />

Scavelli<br />

Prof.ss Prof.ssa Prof.ss Antonella Antonella<br />

Antonella<br />

Sca Scavelli Sca<br />

velli<br />

Prof.sse Prof.sse Antonella<br />

Antonella<br />

Scavelli Scavelli Scavelli e e Stefania<br />

Stefania<br />

Ferrari Ferrari<br />

Ferrari<br />

Prof.ssa Prof.ssa Antonella<br />

Antonella<br />

Scavelli<br />

Scavelli<br />

Prof. Prof. G. G. Pugliano<br />

Pugliano


Progetto Progetto accoglienza accoglienza <strong>2011</strong><br />

<strong>2011</strong><br />

1.2 1.2 Responsabili Responsabili progetto<br />

progetto<br />

Prof.ssa Antonella Scavelli<br />

1.3 1.3 Obiettivi Obiettivi Obiettivi Formativi<br />

Formativi<br />

I PROGETTI <strong>2011</strong>/<strong>2012</strong><br />

1.1 .1 Denominazione Denominazione progetto<br />

progetto<br />

: Inseriamo,Partecipiamo,Accogliamo.<br />

Inseriamo,Partecipiamo,Accogliamo.<br />

• Creare un ambiente favorevole alla crescita integrale degli alunni ed offrire<br />

un servizio educativo e didattico di qualita’<br />

• Offrire opportunità formative aggiuntive e integrative mediante il sostegno<br />

di iniziative liberamente assunte dagli studenti.<br />

• Realizzare attivita’ concrete per l’educazione professionale degli alunni.<br />

1.4 1.4 Durata<br />

Durata<br />

La prima settimana di scuola(12-sett. al 16-sett.)<br />

1.5 1.5 Risorse Risorse umane<br />

umane<br />

I colleghi nel loro orario scolastico<br />

1.6 1.6 Materiali Materiali e e sussidi<br />

sussidi<br />

Fotocopiatore,2 premi per la caccia al tesoro,laboratorio scientifico ed aula<br />

multimediale.<br />

1.7 1.7 Destinatari<br />

Destinatari<br />

98


Gli studenti della prima classe e delle altre classi<br />

1.1 1.1 Denominazione Denominazione progetto<br />

progetto<br />

Progetto Progetto “Solidarietà Solidarietà a a Natale Natale all’Ip all’Ipssasr all’Ip all’Ip di di di <strong>Scigliano</strong> <strong>Scigliano</strong> <strong>2011</strong>”<br />

<strong>2011</strong>”<br />

1.2 1.2 Responsabili Responsabili Responsabili progetto<br />

progetto<br />

Prof.ssa Antonella Scavelli<br />

1.3 1.3 1.3 Finalità Finalità<br />

Finalità<br />

• Sensibilizzare gli studenti alla solidarieta’<br />

• L’accoglienza-orientamento in entrata<br />

• Educare i giovani al dono,alla gratuità,al volontariato<br />

• Costruire occasioni di riflessione e di dialogo sui temi dell'aiuto gratuito, della<br />

solidarietà e della responsabilità sociale.<br />

• Sviluppare l'attitudine all'ascolto e al confronto con l'opinione altrui favorendo così<br />

la capacità di riflessione critica e il superamento di visioni preconcette nei<br />

confronti di argomenti, situazioni o persone.<br />

• Capire come la danza possa essere considerata un linguaggio del corpo<br />

1.4<br />

Attività Attività Attività del del progetto<br />

progetto<br />

• Accoglienza-orientamento in entrata<br />

• Presentazione del progetto<br />

• Visione di un filmato su una esperienza di volontariato .<br />

• Dibattito con gli studenti<br />

• Spettacolo Auguri di buon anno e buffet a base di prodotti tipici del territorio.<br />

• Doni di un sorriso e di leccornie agli ospiti della Casa di cura di <strong>Scigliano</strong>.<br />

1.5 1.5 Durata Durata<br />

Durata<br />

99


Svolgimento delle attivita’ in 1 giorno ,dopo le feste di natale, piu’ il lavoro preparatorio<br />

delle slide e quello(in ore pomeridiane,circa 10) della responsabile con le alunne<br />

dell’Ipssasr .<br />

1.6 1.6 Risorse Risorse umane<br />

umane<br />

Don Santino Borrelli,Associazione socio-culturale di volontariato “La via”, gruppo<br />

folkloristico,gruppo di alunne dell’Ipssasr<br />

1.7 1.7 Materiali Materiali e e sussidi<br />

sussidi<br />

Computer,slide,aula multimediale ,videoproiettore,hifi,cd musicale,<br />

1.8 1.8 Destinatari<br />

Destinatari<br />

Studenti dell’Ipssars di <strong>Scigliano</strong>,genitori,terze medie dell’IC Bianchi-<strong>Scigliano</strong><br />

Progetto Progetto : : La La scuola scuola al al cinema cinema XIII XIII edizione<br />

edizione<br />

1.2 1.2 1.2 Responsabili Responsabili progetto<br />

progetto<br />

Prof.ssa Antonella Scavelli<br />

1.3 1.3 Obiettivi Obiettivi Obiettivi Formativi<br />

Formativi<br />

1.1 1.1 Denominazione Denominazione progetto<br />

progetto<br />

Premessa Premessa - Finalità Finalità generale generale – Obiettivi biettivi formativi<br />

formativi<br />

I media sono una realtà in continuo fermento. Da prodotti sono diventati<br />

linguaggi, da canali sono diventati ambienti, grazie alla forza pervasiva e alla<br />

tendenza al mutamento di cui sono dotati. La comunicazione mediale coinvolge la<br />

sfera razionale ma ancor di più quella affettivo-emozionale. La proliferazione di<br />

forme e di linguaggi a cui assistiamo ogni giorno ci obbliga a conoscerne il<br />

funzionamento, per non trovarci disarmati di fronte al loro indiscutibile potere<br />

suggestivo. In un momento storico-culturale in cui vedere non significa sempre<br />

saper guardare, il cinema, alla sua veneranda età, si rivela lo strumento più attuale<br />

per affrontare i temi caldi della nostra società, perché invita alla riflessione,<br />

all’analisi, al confronto tra diversi punti di vista, come quelli che sa offrire una<br />

macchina da presa. In maniera trasversale, il progetto mira ai seguenti obiettivi:<br />

favorire la scoperta di sé e dell'altro nelle differenze culturali;<br />

100


elaborare una cultura che miri ad educare alla tolleranza, al rispetto e alla<br />

considerazione delle differenze come valori;<br />

ascoltare la differenza e comunicare con la diversità; sviluppare le capacità di<br />

osservazione, ascolto e interpretazione della realtà;<br />

acquisire le capacità di applicare la metodologia della ricerca-azione, redigere<br />

documenti utilizzando diversi linguaggi e modalità comunicative, acquisire e<br />

diffondere comportamenti compatibili con il rispetto e la conservazione<br />

dell'ambiente e dei beni culturali.<br />

La Scuola può favorire e supportare il processo di e sviluppo personale, promuovendo<br />

l'individuazione dell'immagine che ognuno ha di sé all'interno delle dinamiche sociali, e<br />

proponendo una didattica progettuale ed interattiva che riorganizzi concetti e contenuti<br />

dei saperi, valorizzando in particolare la conoscenza delle caratteristiche specifiche<br />

dell'immagine. Occorre fornire stimoli culturali e concettuali in modo da riattivare<br />

interessi e motivazioni nei confronti della cultura cinematografica per approfondire in<br />

maniera creativa la reale importanza del dialogo, dell’analisi, del confronto, nonché della<br />

documentazione dei fatti e delle storie personali. L’intervento progettuale proposto vuole<br />

promuovere una maggiore sensibilizzazione rispetto le tematiche inerenti l'educazione<br />

all'immagine e alla narrazione cinematografica, con percorsi che diventino oggetto di<br />

nuove strategie di pensiero da trasferire ed applicare all'interno dell'Istituzione scolastica,<br />

essendo le capacità ed iniziative creative elementi indispensabili e obiettivi di base nel<br />

processo di inserimento sociale e di conoscenza della realtà di ognuno.<br />

Inoltre, la coscienza della forza dell'immagine come atto di conoscenza e di<br />

rappresentazione del mondo, può diventare uno strumento fondamentale nel<br />

processo di riappropriazione del territorio in cui si vive.<br />

1.4 1.4 Durata<br />

Durata<br />

Da ottobre ad Aprile<br />

Fasi Fasi del del progetto:<br />

progetto:<br />

1. Per ogni proiezione<br />

• Incontro propedeutico alla proiezione<br />

• Visione film<br />

• Analisi e problematizzazione della sinossi<br />

• Compilazione schede filmiche e valutazione gradimento<br />

101


Consegna attestati di partecipazione alla presenza di uno dei registi di un film in<br />

programma<br />

1.5 1.5 1.5 Risorse Risorse umane<br />

umane<br />

Il progetto si svolge in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di<br />

Cosenza. Sono impegnati la docente referente del progetto e, a rotazione, uno o<br />

piu’ docenti accompagnatori di volta in volta disponibili all’attività<br />

1.6 1.6 Materiali Materiali e e sussidi<br />

sussidi<br />

Non necessitano particolari materiali e sussidi se non le comuni dotazioni della<br />

scuola per le fasi pre e post proiezione,ma soprattutto il pullman per il trasporto<br />

egli studenti fino in citta’.<br />

Destinatari<br />

Destinatari<br />

Tutti gli alunni di tutte le classi del corso diurno<br />

Progetto Progetto ecologico ecologico ecologico “Consumo “Consumo “Consumo a a km km 0”<br />

0”<br />

1.2 1.2 Responsabili Responsabili progetto<br />

progetto<br />

Prof.ssa Antonella Scavelli<br />

1.3 1.3 Ob Obiettivi Ob Ob iettivi Formativi<br />

Formativi<br />

1.1 1.1 Denominazione Denominazione progetto<br />

progetto<br />

102<br />

1.7<br />

1.7


-Acquisizione della metodologia tecnico-pratica del biologico<br />

-Conoscenze generali di tale metodologia<br />

-Conoscenze di economia agraria e dei mercati.<br />

-Conoscenze basilari dei piu’ importanti principi di marketing<br />

-Simulazione di vendita dei piu’ svariati prodotti della serra dell’istituto nello<br />

stesso istituto.<br />

1.4 1.4 Durata<br />

Durata<br />

Novembre-giugno<br />

1.5 1.5 Risorse Risorse umane<br />

umane<br />

Prof.Pugliano,prof.Sturino,collaboratori dell’azienda agraria ,gli studenti<br />

dell’IPSSASR<br />

1.6 1.6 Materiali Materiali e e sussidi<br />

sussidi<br />

Prodotti orticoli,cassette di plastica ,panieri e quant’altro occorrente all’allestimento<br />

della struttura gia’ esistente nella zona antistante l’istituto.,utilizzo della<br />

serra,utilizzo del prefabbricato.<br />

1.7 1.7 Destinatari<br />

Destinatari<br />

Le famiglie degli studenti dell’IPSSASR,i professori IPSSASR, il personale<br />

amministrativo<br />

1.1 1.1 Denominazione Denominazione progetto<br />

progetto<br />

103


Progetto Progetto di di educazione educazione educazione ambientale ambientale<br />

ambientale “La La filiera filiera corta del biologico”<br />

1.2 1.2 Responsabili Responsabili progetto<br />

progetto<br />

Prof.ssa Antonella Scavelli<br />

1.3 1.3 Obiettivi Obiettivi Formativi<br />

Formativi<br />

-Acquisizione della metodologia tecnico-pratica del sistema di agricoltura biologica<br />

-Conoscenze generali della tecnica di coltivazione<br />

-Preparazione delle confetture,marmellate,sottolio e sottoaceti con la conseguente<br />

degustazione dei prodotti ottenuti(uva,castagne,melanzane,peperoni,pomodori<br />

secchi.)<br />

1.4 1.4 1.4 Durata<br />

Durata<br />

Ottobre-giugno<br />

1.5 1.5 Risorse Risorse umane<br />

umane<br />

Prof.Pugliano, prof.Sturino<br />

1.6 1.6 Materiali Materiali e e sussidi<br />

sussidi<br />

Prodotti orticoli,tutto l’occorrente per preparare delle conserve alimentari di tipo<br />

biologico.<br />

1.7 1.7 Destinatari<br />

Destinatari<br />

Gli studenti delle terze medie ,studenti dell’IPSSASR e popolazione della Valle del<br />

Savuto<br />

104


1.1 1.1 Denominazione Denominazione progetto<br />

progetto<br />

Progetto Progetto orientamento orientamento <strong>2012</strong> <strong>2012</strong> : : “Piu’ “Piu’ siamo siamo meglio meglio stiamo” stiamo”<br />

stiamo”<br />

1.2 1.2 Responsabili Responsabili progetto<br />

progetto<br />

Prof.ssa Antonella Scavelli<br />

1.3 1.3 Obiettivi Obiettivi Formativi<br />

Formativi<br />

• Favorire un rapporto di continuità educativa e didattica tra i vari ordini di<br />

scuola<br />

• Fornire una corretta informazione e guidare lo studente verso una scelta<br />

consapevole del percorso formativo e lavorativo futuro<br />

• Prevenire situazioni di disagio e di dispersione scolastica<br />

• Far vivere agli studenti esperienze dirette, attraverso le attività di stage,<br />

coerenti con il corso di studi<br />

• Favorire il collegamento con la realtà locale e regionale, anche in vista dei<br />

possibili sbocchi lavorativi presenti sul territorio<br />

• Aiutare a formare negli alunni una maggiore consapevolezza per le scelte di<br />

vita e quindi indirizzarli verso il domani<br />

• Promuovere la collaborazione fra scuola e formazione universitaria per una<br />

migliore offerta formativa<br />

1.4 1.4 Durata<br />

Durata<br />

Sett.<strong>2011</strong>-giugno <strong>2012</strong><br />

1.5 1.5 Risorse Risorse umane<br />

umane<br />

I colleghi del posto,gli alunni dell’Ipssasr, i collaboratori scolastici, la Preside, gli<br />

amministrativi, i responsabili dei vari plessi dell’I.C.<br />

1.6 1.6 Materiali Materiali e e sussidi<br />

sussidi<br />

Macchina della F.S.,brochure <strong>2012</strong>,video.<br />

1.7 1.7 Destinatari<br />

Destinatari<br />

105


Gli studenti delle terze medie delle scuole del territorio<br />

Progetto Progetto “ECO “ECO SCHOOL”<br />

SCHOOL”<br />

1.2 1.2 Responsabili Responsabili progetto<br />

progetto<br />

Prof.ssa Antonella Scavelli<br />

1.3 1.3 Obiettivi Obiettivi Formativi Formativi<br />

Formativi<br />

1.1 1.1 Denominazione Denominazione progetto<br />

progetto<br />

-Saper invasare e travasare le piantine in laboratorio<br />

-Realizzazione di un piccolo erbario<br />

-Conoscenze botaniche delle piante officinali piu’ diffuse nel territorio<br />

-Conoscenze delle proprieta’ terapeutiche delle piante officinali<br />

-Messa a dimora di alcune di loro stesse<br />

-Visita dell’Orto botanico dell’Unical e/o di Napoli<br />

1.4 1.4 Durata Durata<br />

Durata<br />

Ottobre <strong>2011</strong>- maggio <strong>2012</strong><br />

1.5 1.5 Risorse Risorse umane<br />

umane<br />

Gli studenti del corso serale<br />

1.6 1.6 Materiali Materiali e e sussidi<br />

sussidi<br />

Piantine officinali, vasi, terriccio,paletta,concimi,atlante fitopatologico, Internet<br />

106


1.7 1.7 1.7 Destinatari<br />

Destinatari<br />

Gli studenti delle classi 1,2,4,del corso serale<br />

1.1 1.1 Denominazione Denominazione progetto<br />

progetto<br />

Progetto Progetto Artistico Artistico di di di fine fine anno anno scolastico scolastico <strong>2011</strong>/12<br />

<strong>2011</strong>/12<br />

1.2 1.2 Responsabili Responsabili progetto<br />

progetto<br />

Prof.ssa Antonella Scavelli<br />

1.3 1.3 Obiettivi Obiettivi Obiettivi Formativi<br />

Formativi<br />

-Recupero e/o consolidamento e potenziamento delle capacità espressive di tipo<br />

linguistico,di ascolto,lettura e parlato<br />

-Messa in atto delle proprie capacità’ di recitazione,canore ,musicali e di danza.<br />

-Sviluppo della creatività<br />

-Riflessione sull’emotività e i sentimenti<br />

-Socializzazione<br />

-Aumento dell’autostima<br />

-Saper collaborare e lavorare in gruppo<br />

-Potenziamento di comportamenti autonomi e responsabili<br />

-Sviluppo delle capacità di autoanalisi,di ascolto di sé e dell’altro<br />

-Sviluppo delle capacità critico-interpretative personali attraverso il confronto con<br />

107


il gruppo<br />

-Rafforzamento delle competenze tecniche musicali,canore e di danza e<br />

multimediali per la preparazione di un video.<br />

1.4 1.4 Durata<br />

Durata<br />

Circa un mese di preparazione, presentazione in un giorno<br />

1.5 1.5 Risorse Risorse umane<br />

umane<br />

Prof.A.Scavelli, alunne, studenti dell’Ipssasr<br />

1.6 1.6 Materiali Materiali e e sussidi<br />

sussidi<br />

Stereo,video,laboratorio multimediale.<br />

1.7 1.7 Destinatari<br />

Destinatari<br />

Il corpo docente e gli studenti dell’Ipssasr<br />

1.1 1.1 Denominazione Denominazione progetto<br />

progetto<br />

Progetto Progetto sportivo sportivo ”Torneo ”Torneo di di calcetto calcetto nella nella nella Valle Valle del del Savuto”<br />

Savuto” I I I edizione<br />

edizione<br />

1.2 1.2 Responsabili Responsabili progetto<br />

progetto<br />

Prof.ssa Antonella Scavelli e prof.di Educazione fisica<br />

1.3 1.3 Obiettivi Obiettivi Obiettivi Formativi<br />

Formativi<br />

-Istituire una nuova tradizione nella Valle del Savuto<br />

-Fair play<br />

-Orientamento<br />

-Attenzione sul territorio sciglianese ed Ipssasr<br />

-Obiettivi prettamente della disciplina<br />

1.4 1.4 Durata<br />

Durata<br />

108


L’anno scolastico <strong>2011</strong>/12<br />

1.5 .5 Risorse Risorse umane<br />

umane<br />

Gli studenti dell’Ipssasr e gli studenti delle scuole secondarie di I Grado (in<br />

particolare terze medie) dell’I.C. Bianchi-<strong>Scigliano</strong>, Rogliano,Grimaldi, Mangone,<br />

Maione ( comprensorio della Valle del Savuto)<br />

1.6 1.6 Materiali Materiali e e sussidi<br />

sussidi<br />

Trofei,palloni,completi da calcetto.<br />

1.7 1.7 Destinatari<br />

Destinatari<br />

Tutta gli studenti delle scuole secondarie della Valle del Savuto<br />

1.1 1.1 Denominazione Denominazione progetto<br />

progetto<br />

Il Il quotidiano quotidiano in in classe classe in in collaborazione collaborazione con con l’Osservatorio l’Osservatorio Giovani iovani iovani Editori ditori di<br />

di<br />

Firenze Firenze Firenze<br />

e relativi relativi conco concorsi conco concorsi<br />

rsi: rsi : La<br />

cultura dello sport: imparare, pensare, vivere sportivamente.<br />

1.2 1.2 Responsabili Responsabili progetto progetto<br />

progetto<br />

Prof.ssa Antonella Scavelli<br />

1.3 1.3 Obiettivi Obiettivi Obiettivi Formativi<br />

Formativi<br />

109


-Imparare a leggere i giornali e le notizie<br />

-Comprendere le problematiche socio-politiche ed economiche del nostro tempo<br />

per una conoscenza complessiva della realtà a livello locale e nazionale<br />

-Favorire una scrittura viva e comunicativa, facilitando la stesura di articoli e<br />

recensioni / riflessioni guidate sul libro inviato dall’Osservatorio di Firenze : Parole<br />

ed immagini di Aldo Grasso<br />

-Per le sole classi quinte esercizio di stesura di articolo di giornale come attività di<br />

esercitazione e preparazione agli esami conclusivi<br />

-Favorire l’aggiornamento dei docenti nel settore della comunicazione<br />

1.4 1.4 Durata<br />

Durata<br />

Ottobre <strong>2011</strong>-maggio <strong>2012</strong><br />

1.5 1.5 Risorse Risorse umane<br />

umane<br />

Docenti di lettere dell’Ipssasr diurno (Spadafora e Fuoco) e serale( Cerenzia e<br />

Zumpano), studenti delle classi Ipssasr diurno e serale.<br />

1.6 1.6 Materiali Materiali e e sussidi<br />

sussidi<br />

Corriere della sera e Gazzetta dello Sport<br />

1.7 1.7 Destin Destinatari Destin atari<br />

Studenti dell’IPSSASR diurno e serale.<br />

1.1 1.1 Denominazione Denominazione progetto<br />

progetto<br />

Progetto Progetto Progetto sociale sociale <strong>2011</strong> <strong>2011</strong> <strong>2011</strong> “Difesa “Difesa dalle dalle dalle dipendenze”<br />

dipendenze”<br />

dipendenze”<br />

1.2 1.2 Responsabili Responsabili progetto<br />

progetto<br />

110


Prof.ssa Antonella Scavelli<br />

1.3 1.3 Obiettivi Obiettivi Formativi Formativi<br />

Formativi<br />

-informazione preventiva<br />

-formare la coscienza degli studenti<br />

-saper ascoltare<br />

-conoscenze scientifiche<br />

-costruire il benessere personale e sociale per superare il malessere ed il disagio<br />

- sviluppare un atteggiamento critico nei confronti di comportamenti devianti e<br />

stili di vita che negano gli autentici valori dell’uomo<br />

1.4 1.4 Durata<br />

Durata<br />

Circa un mese<br />

1.5 1.5 Risorse Risorse umane<br />

umane<br />

Specialisti(medico,psicologo),USL Cosenza<br />

1.6 1.6 Materiali Materiali e e e sussidi<br />

sussidi<br />

Computer,aula multimediale,dvd.<br />

1.7 1.7 Destinatari<br />

Destinatari<br />

Tutti gli studenti dell’IPSSASR diurno<br />

111


1.1 1.1 Denominazione Denominazione progetto progetto<br />

progetto<br />

Progetto “Pubblicità , fiere e manifestazioni pubbliche dell’IPSSASR”<br />

1.2 1.2 Responsabili Responsabili progetto<br />

progetto<br />

Prof.ssa Antonella Scavelli<br />

1.3 1.3 Obiettivi<br />

Obiettivi<br />

-Propaganda della cantina didattica dell’IPSSASR di <strong>Scigliano</strong> e dell’istituto stesso.<br />

-Pubblicizzazione del vino “Doc Savuto” dell’IPSSASR<br />

-Partecipazione dell’IPSSASR di <strong>Scigliano</strong> alle sagre,meeting culturali e /o di tipo<br />

vitivinicolo,expo’, fiere locali e nazionali.<br />

1.4 1.4 1.4 Durata<br />

Durata<br />

Settembre <strong>2011</strong>-Maggio <strong>2012</strong><br />

1.5 1.5 Risorse Risorse umane<br />

umane<br />

Prof.G.Pugliano,i docenti dell’istituto disponibili,collaboratori della cantina<br />

1.6 1.6 Materiali Materiali e e sussidi<br />

sussidi<br />

Bottiglie di vino doc savuto rosso,Gonfalone,cavalletto,cavatappi,bicchieri da vino e<br />

di plastica,tovaglioli di carta,banchetto , tappeto e computer portatile.<br />

1.7 1.7 Destinatari<br />

Destinatari<br />

Studenti,famiglie e territorio.<br />

112


1.1 1.1 Denominazione Denominazione Denominazione progetto<br />

progetto<br />

Progetto di educazione ambientale ”Insieme,Proteggiamo L’Ambiente”<br />

1.2 1.2 Responsabili Responsabili progetto<br />

progetto<br />

Prof.ssa Antonella Scavelli<br />

1.3 1.3 Obiettivi Obiettivi Formativi<br />

Formativi<br />

• destare negli studenti una chiara presa di coscienza ed una migliore comprensione<br />

dei problemi dell'ambiente, in particolare del territorio locale<br />

• formare degli studenti-cittadini in grado di gestire l'ambiente in modo più corretto,<br />

rendendoli consapevoli dei limiti, dei processi e delle interdipendenze presenti in<br />

ogni sistema ambientale.<br />

• Acquisizione di un metodo per aumentare la consapevolezza dei ragazzi nei<br />

confronti delle problematiche ambientali attraverso un progetto a norma UE.<br />

• Possibilità di ridurre i consumi e gli sprechi e quindi i costi gestionali d'istituto,<br />

oltre che il suo impatto sull’ambiente.<br />

• Opportunità di aiutare i ragazzi a sviluppare le capacità decisionali favorendo<br />

l'assunzione di ruoli di responsabilità.<br />

• Possibilità di sviluppare il senso di appartenenza degli studenti nei confronti del<br />

proprio territorio e la consapevolezza di poter interagire positivamente con esso.<br />

• Adesione al progetto INFEA(Unical-(orto-botanico).<br />

• Adesione al progetto Eco-schools(Cedam)<br />

• Orientamento in uscita<br />

1.4 1.4 Durata<br />

Durata<br />

L’intero a.s. <strong>2011</strong>/12<br />

1.5 1.5 Ri Risorse Ri sorse umane<br />

umane<br />

Cedam-Unical, Rimuseum,Comune di Altilia (comitato dei giovani), prof.ri<br />

universitari, ricercatori, Infea Calabria, Regione Calabria, Corpo forestale dello<br />

Stato(UTB),CRA di contrada Lacone di Rende.<br />

1.6 1.6 Materiali Materiali e e sussidi<br />

sussidi<br />

113


Cartelloni,fotocopie,questionari, test,computer, aula multimediale, pullman per<br />

uscite didattiche specifiche.<br />

1.7 1.7 1.7 Destinatari<br />

Destinatari<br />

Gli studenti dell’intero corso diurno dell’IPSSASR in particolare la IV e la V del<br />

corso diurno.<br />

1.1 Denominazione Denominazione del del progetto<br />

progetto<br />

“IL PATENTINO A SCUOLA”<br />

1.2 Responsabile Responsabile del del progetto<br />

progetto<br />

Prof. REDA STEFANO<br />

1.3 Obiettivi<br />

Obiettivi<br />

Premessa: Premessa:<br />

Premessa:<br />

Il progetto , riservato agli studenti dell’<strong>Istituto</strong> omnicomprensivo di <strong>Scigliano</strong> - IPSSASR mira a<br />

rafforzare la conoscenza e la cultura della sicurezza ed il “senso della strada” per meglio affrontare<br />

le problematiche del nuovo codice stradale. La frequenza al corso e il successivo esame per il<br />

conseguimento del patentino di guida del ciclomotore, sono soggette alle tasse dovute per Legge e<br />

da quest’anno agli oneri delle spese delle prove pratiche. I moduli si svolgeranno in orari<br />

exstracurriculari.<br />

Struttura Struttura del del progetto<br />

progetto<br />

Il progetto è diviso in quattro moduli che, affrontano le “Norme e la sicurezza stradale”:<br />

Modulo Modulo “A” “A” - norme di comportamento; 04 04 ORE<br />

ORE<br />

Modulo Modulo “B” “B” - Segnaletica; 06 06 ORE<br />

ORE<br />

Modulo odulo “C “C” “C<br />

- Educazione al rispetto della Legge; 02 02 ORE ORE<br />

Modulo Modulo “D” “D”- “D” conoscenza elementari sul funzionamento dei ciclomotori in caso di emergenza; 01<br />

01<br />

ORE ORE<br />

ORE<br />

E’ E’ prevista prevista una una prova prova pratica pratica divisa divisa in in due due sezioni:<br />

sezioni:<br />

- La La prima prima si si svolge svolge in in aree aree chiuse chiuse chiuse ed ed attrezzate attrezzate e e vverifica<br />

v erifica la la capacità capacità dei dei comportamenti comportamenti comportamenti alla<br />

alla<br />

guida guida del del mezzo;<br />

mezzo;<br />

- La La seconda, seconda, alla alla alla quale quale si si si accede accede accede solo solo se se è è superata superata superata la la prima, prima, prima, consiste consiste in in una una verifica verifica dei<br />

dei<br />

comportamenti comportamenti di di guida guida nel nel traffico. traffico. La La prova prova pratica pratica si può svolgere su ciclomotori a due<br />

(L1e), (L1e), ovvero ovvero a a tre tre ruote ruote (L3e) (L3e) (L3e) ovvero ovvero infine infine su su quadricicli quadricicli leggeri (L6e), a scelta del<br />

candidato.<br />

candidato.<br />

In aggiunta ai tre moduli di cui sopra, la scuola per completare il percorso educativo, svolgerà un<br />

ulteriore Modulo (Modulo “E” “E” ) “sulla “sulla educazione educazione alla alla convivenza convivenza civ civile” civ civile”<br />

ile” per N. 08 ore a cura del<br />

114


Consiglio di classe in orario curriculare e per l'intera classe coinvolta nel progetto.<br />

Finalità Finalità<br />

Finalità<br />

La finalità del corso consiste nella formazione dei giovani ad un corretto modo di affrontare le<br />

problematiche della circolazione stradale per poter accedere all'esame per il conseguimento del<br />

patentino di guida del ciclomotore.<br />

Obiettivi<br />

Obiettivi<br />

-Contribuzione della formazione della cultura della sicurezza relativa a condizioni tecniche,<br />

accorgimenti, corretto uso del ciclomotore, situazioni di pericolo e comportamenti conseguenti.<br />

-Costruire un percorso che coinvolga gli studenti alla conoscenza di se , degli spazi della strada,<br />

dell'ambiente, teso al riconoscimento della strada come bene valore essenziale per la convivenza<br />

civile.<br />

-Educazione all'acquisizione del senso delle regole, conoscenza del codice della strada.<br />

1.4 Durata<br />

Durata<br />

Il progetto ed il relativo esame, dovrà attuarsi nel'anno scolastico <strong>2011</strong>-<strong>2012</strong>, nel periodo dicembre<br />

<strong>2011</strong> marzo <strong>2012</strong><br />

1.5 Risorse Risorse umane<br />

umane<br />

Referente e tutor del corso, ass. amm.vo, coll. Scolastico, esperto esterno, Consiglio di classe.<br />

1.6 1.6 Beni Beni Beni e e e servizi<br />

servizi<br />

Aula <strong>Istituto</strong>., aula informatica<br />

Cd , libri, materiale audiovisivo test simulativi.<br />

Il progetto strutturato con i relativi costi protocollato in stessa data Uffici Ammin. della Scuola.<br />

1.1 Denominazione progetto<br />

L’ANTICO L’ANTICO RITO RITO DEL DEL MAIALE<br />

MAIALE ED ED<br />

ED I<br />

I SALUMI SALUMI DI DI CALABRIA<br />

CALABRIA<br />

1.2 1.2 Responsabile Responsabile progetto<br />

progetto<br />

Prof.<br />

Prof. STEFANO STEFANO REDA<br />

REDA<br />

1.3 Obiettivi<br />

Obiettivi<br />

Obiettivi: Obiettivi:Portare Obiettivi: a conoscenza degli allievi l’importanza e il ruolo che l’allevamento del<br />

maiale ha svolto nell’economia familiare Calabrese e la lavorazione della carne suina con<br />

il disciplinare di produzione.<br />

Destinatari: Destinatari: N. N. N. 15 15 15 alunni, delle III^ classi diurno e serale, indirizzo agro-turistico.<br />

Finalità:Far riflettere sull’enorme potenzialità econom economica econom<br />

ica che che la la valorizzazione valorizzazione di di questa<br />

questa<br />

produzione produzione animale animale può può dare dare per per contribuire contribuire alla alla nascita nascita di di nuovi nuovi imprenditori imprenditori sia sia per per la<br />

la<br />

produzione produzione animale animale che che che per per la la trasformazione trasformazione della della carne carne in in salumi salumi salumi DOP.<br />

DOP.<br />

Metodologie: Metodologie: percorsi con lezioni frontali e sopraluoghi in ambienti di produzione e<br />

trasformazione delle carni.<br />

115


IL L VINO VINO E E L’ALCOL: L’ALCOL: DALL’USO DALL’USO ALL’ABUSO<br />

ALL’ABUSO<br />

1.4 Durata<br />

Durata<br />

Dicembre Dicembre 2010 2010-febbraio 2010 febbraio <strong>2011</strong><br />

Fasi: Fasi: preparazione con lezioni frontali a tema<br />

sopraluoghi aziendali<br />

1.5 Risorse Risorse umane<br />

umane<br />

-referente e coordinatore del progetto – prof. Stefano Reda<br />

-docenti interni<br />

- esperti esterni a titolo gratuito<br />

-coll. scolastico<br />

1.6 Beni Beni e e e servizi<br />

servizi<br />

Aula <strong>Istituto</strong>, aula informatica, libri, materiale audiovisivo, test simulativi.<br />

N.B. Il progetto strutturato con i relativi costi protocollato in stessa data presso Uffici<br />

Amministrativi della Scuola.<br />

Premessa<br />

Premessa<br />

Denominazione Denominazione Progetto<br />

Progetto<br />

Il nostro <strong>Istituto</strong>, in linea con quanto stabilito dal Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, meglio<br />

noto come “Testo unico di salute e sicurezza sul lavoro”, si propone di costruire e diffondere la<br />

cultura della sicurezza e della prevenzione riservando ampio spazio a tutte le attività ed iniziative<br />

che contribuiscono a promuovere nei lavoratori e nei futuri lavoratori comportamenti responsabili<br />

improntati alla tutela propria e di quella altrui e all’individuazione ed acquisizione di strategie<br />

educative, nonché di competenze che concorrano alla promozione e diffusione della stessa.<br />

In questi ultimi anni è sempre più diffuso, fra i giovani e giovanissimi, l’uso del’alcol come<br />

strumento e momento di aggregazione.<br />

L’alcol, infatti, è un problema che riguarda sempre più i giovani tra i 18 e i 22 anni, ma negli ultimi<br />

tempi si sta diffondendo anche tra i giovanissimi. Il governo ha lanciato un allarme: nella fascia di<br />

116


età compresa tra gli 11 e i 15 anni, 1 su 5 beve. Chi incomincia assaggiando ogni tanto e poi<br />

prosegue per spirito di emulazione, chi, invece, in poco tempo diventa un vero e proprio<br />

consumatore. Ma i ragazzi non sanno che fare il pieno di alcol serale nuoce al cervello e causa<br />

danni irreversibili nel futuro a livello cognitivo.<br />

Pare siano circa 740 mila i giovani in Italia che mettono a rischio la propria salute; l’adolescenza è<br />

una fase di crescita delicata, in cui l’organismo non è ancora in grado di metabolizzare le varie<br />

sostanze alcoliche e stupefacenti. Tra i giovani non si può parlare di dipendenza, ma di abuso, di<br />

ragazzi che si ubriacano di birra e di cocktail vari.<br />

Il cervello di adolescenti che bevono almeno 5 bevande alcoliche in un’unica occasione e spesso, ha<br />

un volume ridotto a livello dell’ippocampo, cosa che causerà diminuzione della memoria del 10-<br />

20% e difficoltà di orientamento.<br />

Prima dei 18, 20 anni l’organismo non è in grado di metabolizzare l’alcol per questo l’abuso di<br />

alcolici in giovane età è pericoloso. Non sono nocive solo le abbuffate di alcol, ma anche le piccole<br />

quantità e chi inizia da giovane avrà problemi verso i 35/40 anni, da tumori a disturbi cognitivi.<br />

Bere esageratamente non solo causa ubriachezza e danni a lungo termine ma anche intossicazione;<br />

non a caso negli ultimi tempi sono sempre di più i giovani che hanno collassi da alcol e coma<br />

etilico.<br />

Il fenomeno è frequente non solo tra i maschi, ma anche tra le ragazze, con conseguenze disastrose<br />

anche per la fertilità.<br />

Da questo pericolo non sono esenti, purtroppo, neanche i nostri studenti, già di per sé fragili ed<br />

insicuri, che accumulano svantaggi e ritardi a causa sia del tempo limitato dedicato<br />

all’apprendimento, sia alla scarsa considerazione in cui è tenuta la scuola. Essi vivono<br />

quotidianamente una situazione di disagio esistenziale, fatto di scarsa autostima e di insuccessi e<br />

che rischiano di diventare vittime dei propri stessi bisogni, attraverso dei comportamenti rischiosi<br />

di eccessivo consumo, talvolta associati ad una complementare riduzione delle esperienze di vita e<br />

di relazione reali.<br />

L'abuso di alcol, infatti, porta i giovani ad una visione alterata della realtà, riducendo l'attenzione<br />

razionale; contemporaneamente il conseguente isolamento sociale sostiene il ricorso all’alcol per<br />

cercare occasioni di socializzazione che possono sconvolgere i delicati equilibri dell'identità<br />

accrescendo in modo esponenziale i pericoli per la salute, fisica e mentale, rinunciando a salutari e<br />

reali esperienze di vita.<br />

Come educatori non si può restare insensibili di fronte al pericolo reale che i nostri ragazzi<br />

promuovano il gesto del bere come luogo di rifugio, in cui appartarsi per trovare sollievo da<br />

problemi quotidiani, con il rischio che l’alcol conquisti fette sempre più ampie del tempo delle loro<br />

giornate e che la socializzazione reale venga sostituita da quella “virtuale”.<br />

DESCRIZIONE<br />

DESCRIZIONE SINTETICA<br />

SINTETICA DELLE<br />

DELLE SITUAZIONI<br />

SITUAZIONI DI<br />

DI RISCHIO RISCHIO : : : RILEVAZIONE<br />

RILEVAZIONE E<br />

ESPLICITAZIONE<br />

ESPLICITAZIONE<br />

DEI DEI BISOGNI<br />

BISOGNI<br />

In un contesto territoriale ad alta precarietà e a rischio per povertà economica ma anche culturale,<br />

per condizioni di evidente marginalità rispetto al centro, per mancanza di attività lavorative e di<br />

sani ambienti ricreativi, anche la vulnerabile utenza sciglianese rischia di essere travolta<br />

dall’uso/abuso dell’alcol, visto come soluzione efficace per eludere l’inadeguatezza al vissuto reale e<br />

l’incapacità di relazionarsi con la vita come valore.<br />

Il Progetto, pertanto, nasce dall’esigenza di tutelare, in particolare, quegli studenti che presentano<br />

situazioni di scarsa socializzazione, di assenza di riferimento positivi, di uso confuso e disorientato<br />

del tempo libero, di rapporti conflittuali con il mondo degli adulti e per i quali è necessario<br />

intervenire per prevenire un ulteriore isolamento, disadattamento e sofferenza.<br />

117


Esso intende dare spazio ad una tematica, che riveste importanza e attualità nel processo di<br />

formazione dei nostri studenti dando vita ad una cultura della sicurezza, attraverso attività mirate al<br />

ripristino del senso di responsabilità e di appartenenza come educazione al rispetto di sé, dei luoghi,<br />

degli altri ma anche all’uso corretto, sano ed equilibrato del vino, attraverso l’apprendimento delle<br />

tecniche di degustazione ed abbinamento vino/cibo, tenendo presente che la scuola ha come luogo<br />

laboratoriale un’azienda agricola ad indirizzo prevalente viti-vinicolo, per cui il vino è il “luogo”<br />

all’interno delle quali i nostri giovani saranno chiamati ad operare, e che può rappresentare un<br />

occasione straordinaria di affermazione delle proprie capacità, competenze e professionalità.<br />

Il Progetto partendo da evidenti condizioni di malessere e svantaggio si prefigge la finalità di<br />

promuovere l’acquisizione consapevole di una competenza “enologica”, che consenta un approccio<br />

responsabile e rispettoso con il contesto scolastico e sociale attraverso la fruizione di iniziative<br />

preventive e strumenti utili per l’individuazione delle dipendenze da alcol.<br />

ANALISI ANALISI DEL DEL FABBISOGNO FABBISOGNO FABBISOGNO FORMATIVO<br />

FORMATIVO<br />

Partendo dal difficile contesto scolastico in cui operiamo e dal verificarsi quotidiano in classe di<br />

problemi relativi a mancanza di autostima, controllo comportamentale, osservazioni di regole e<br />

doveri, di rispetto dell’altro, di relazione e di comunicazione, di carenze di modelli valoriali in<br />

ambito familiare e di manifesto disagio anche in luoghi esterni alla scuola, ci siamo resi conto che<br />

occorre intervenire con tempestività mettendo in gioco tutte le risorse offerte dal territorio per una<br />

condivisione di proposte e di intenti, necessari per creare un clima positivo di benessere e sicurezza.<br />

ASSI DI INTERAZIONE NELLA REALIZZAZIONE DEL<br />

PROGETTO<br />

ISTITUZIONE ISTITUZIONE SCOLASTICA<br />

SCOLASTICA<br />

1.Sensibilizzazione di tutti gli “attori scolastici” rispetto al significato di salute e sicurezza.<br />

2.Realizzazione di momenti di condivisione-confronto.3.Coinvolgimento, in un’azione<br />

coordinata, della famiglia, delle altre agenzie educative, dei Servizi e delle Istituzioni, già<br />

presenti sul territorio che, a diverso titolo, intervengono in un settore più o meno ampio<br />

della vita dell’alunno sciglianese”.4.Realizzazione di: percorsi formativi di educazione socioaffettiva<br />

per alunni e per “adulti di riferimento”.5. Interventi di counselling a bisogno.6<br />

Incontri periodici di confronto, sensibilizzazione ed informazione per alunni ed “adulti di<br />

riferimento”.<br />

TERRITORIO<br />

TERRITORIO<br />

118


1. 1.Condivisione 1.<br />

e confronto del Progetto con altri eventi realizzati sul territorio sul tema“<br />

sicurezza e prevenzione”. 2. 2.Impiego 2.<br />

efficace ed integrale delle risorse risorse umane umane umane che gli EE.LL.<br />

mettono già a disposizione delle scuole dell’<strong>Omnicomprensivo</strong> (personale per assistenza ai<br />

diversamente abili, operatori in servizio civile, mediatori culturali, ecc). 3. 3.Focalizzazione<br />

3.<br />

delle caratteristiche dell’istituzione scolastica (risorse, opportunità ed aspetti problematici)<br />

per meglio rappresentare i bisogni dell’utenza e per favorire l’ elaborazione di un progetto<br />

personale di vita, in grado anche di ridefinirsi, in maniera soddisfacente, nel fronteggia<br />

mento consapevole di specifiche esperienze di transizione.<br />

FAMIGLIA<br />

FAMIGLIA<br />

1. 1.Creazione 1.<br />

di situazioni di dialogo e confronto con i figli per favorire la loro socializzazione<br />

con i coetanei. . 2. 2.stimolo 2.<br />

della cultura del raccontare raccontare raccontare raccontare ciò che accade, in un clima di chiarezza e<br />

fermezza. 3. 3.Promozione 3.<br />

di un ambiente sano, sicuro in cui possano crescere, imparando a<br />

fronteggiare e gestire la complessità e le difficoltà della vita.4 Educazione, trasmissione di<br />

valori e norme di vita.<br />

COMUNITA’ COMUNITA’ LOCALE<br />

LOCALE<br />

1. 1.Realizzazione 1.<br />

di un open day teso ad aprire la scuola alla comunità locale ed a sensibilizzare<br />

ed informare rispetto a: - cosa è l’alcol; effetti devastanti dell’abuso da alcol - cosa sono e quali<br />

sono i fattori protettivi ed i fattori di rischio della crescita; -cosa sta facendo la scuola;- quale è<br />

il ruolo della comunità locale.2. 2. 2.Promozione 2.<br />

e sviluppo di una “cultura della prevenzione”.<br />

3. 3.Impiego 3.<br />

delle competenze professionali di quanti operano all’interno delle Associazioni e<br />

nel volontariato.<br />

La seguente linea progettuale prevede l’acquisizione di specifiche competenze declinabili in<br />

conoscenze<br />

conoscenze<br />

e e abilità abilità. abilità<br />

COMPETENZA COMPETENZA N°1<br />

N°1<br />

Costruire il benessere personale e sociale per superare il malessere ed il disagio<br />

COMPETENZA COMPETENZA N° N° 2<br />

2<br />

Sviluppare un atteggiamento critico nei confronti di comportamenti devianti e stili di vita che<br />

negano gli autentici valori dell’uomo<br />

COMPETENZA COMPETENZA N° N° 3<br />

3<br />

Interagire con il territorio per cercare soluzioni significative ai bisogni del singolo e della<br />

comunità (famiglia, enti locali, associazioni, volontariato)<br />

119


ARTICOLAZIONE ARTICOLAZIONE PROGETTUALE<br />

PROGETTUALE<br />

L’acquisizione delle suddette competenze passa attraverso l’attivazione di un percorso didatticopedagogico,<br />

che prevede due moduli di formazione destinati rispettivamente allo studente e alla<br />

famiglia.<br />

Nello schema seguente viene illustrata l’articolazione delle sopracitate competenze in conoscen conoscenze conoscen<br />

ze e<br />

abilità.<br />

abilità.<br />

COMPETENZA OMPETENZA OMPETENZA N°1<br />

N°1<br />

CONOSCENZE CONOSCENZE<br />

ABILITA’ ABILITA’ ABILITA’ DESTINATARI DESTINATARI ESPERTO ESPERTO DISCIPLINE<br />

DISCIPLINE<br />

Conoscere i motivi del<br />

proprio disagio per<br />

recuperare lo<br />

svantaggio e avere<br />

maggiori opportunità<br />

di crescita formativa.<br />

Conoscere<br />

atteggiamenti assertivi<br />

e propositivi nei<br />

confronti degli altri.<br />

Conoscere le condizioni<br />

basilari che favoriscono<br />

l’autostima e<br />

l’autoefficacia.<br />

Integrare scuola e<br />

territorio per dare<br />

risposte significative ai<br />

bisogni personali,<br />

culturali e sociali con il<br />

concorso di tutti gli<br />

operatori coinvolti nel<br />

sistema formativo.<br />

Rielaborare le<br />

conoscenze<br />

acquisite per<br />

riuscire<br />

consapevolmente a<br />

recuperare la stima<br />

e la fiducia in se<br />

stessi, attraverso le<br />

quali incidere<br />

lentamente e<br />

progressivamente<br />

per un diverso e<br />

positivo sviluppo<br />

delle abilità<br />

cognitive e<br />

relazionali.<br />

Essere in grado di<br />

cambiare<br />

eventuali stili di<br />

vita devianti con<br />

particolare<br />

riferimento al<br />

Studenti del corso<br />

ordinario e del<br />

120<br />

corso serale,<br />

compresi i<br />

diversamente<br />

abili<br />

Psicologo<br />

COINVOLTE<br />

COINVOLTE<br />

Tutte


Essere consapevoli dei<br />

ruoli e delle funzioni<br />

svolte dalle persone<br />

che ci stanno vicino<br />

Conoscere i danni ed i<br />

vantaggi alla sicurezza<br />

personale e collettiva.<br />

Interagire in modo<br />

efficace ed integrale<br />

con gli EE.LL. per<br />

favorire una<br />

comunicazione sociale<br />

incentrata sulla crescita<br />

della persona.<br />

tempo libero.<br />

1. FORMAZIONE FORMAZIONE STUDENTI<br />

STUDENTI<br />

2. FORMAZIONE FORMAZIONE GENITORI<br />

GENITORI<br />

Essere in grado di<br />

utilizzare<br />

un’autonomia di<br />

giudizio e un<br />

pensiero critico, per<br />

una migliore<br />

realizzazione del<br />

proprio progetto di<br />

vita.<br />

Sapere interagire<br />

con il corretto uso<br />

del vino e<br />

conoscere i rischi<br />

da alcol, per<br />

evitarne le<br />

dipendenze<br />

Avere<br />

consapevolezza del<br />

territorio, in tutte<br />

le sue forme e<br />

potenzialità come<br />

laboratorio di<br />

ricerca per la<br />

costruzione di<br />

corrette conoscenze<br />

e utilizzo del vino<br />

COMPETENZA COMPETENZA N°2<br />

N°2<br />

Studenti del<br />

corso ordinario<br />

121<br />

e del corso<br />

serale,<br />

compresi i<br />

diversamente<br />

abili<br />

Genitori<br />

COMPETENZA COMPETENZA COMPETENZA N°3<br />

N°3<br />

Studenti del<br />

corso ordinario<br />

e del corso<br />

serale,<br />

compresi i<br />

diversamente<br />

abili<br />

Genitori<br />

PERCORSO PERCORSO DIDATTICO<br />

DIDATTICO-PEDAGOGICO<br />

DIDATTICO PEDAGOGICO<br />

PEDAGOGICO<br />

Il Progetto si articola in due moduli:<br />

Tecnico<br />

degustazione<br />

vino<br />

Medico<br />

Sociologo<br />

Associazioni<br />

di<br />

volontariato<br />

Tutte<br />

Tutte


MODULO MODULO N° N° 1 1 – FORMAZIONE FORMAZIONE STUDENTI<br />

STUDENTI<br />

CONTENUTI CONTENUTI<br />

ORE ORE TEMPI<br />

TEMPI<br />

Promozione dell’uso e del consumo del vino attraverso<br />

l’acquisizione delle tecniche di degustazione ed analisi sensoriale.<br />

Contrasto dell’abuso dell’alcol che, molto spesso, per gli studenti<br />

diventa momento e veicolo per socializzare, con la conoscenza e<br />

l’acquisizione di comportamenti responsabili improntati alla<br />

tutela propria e di quella altrui, che favoriscono una significativa<br />

formazione alla salute e alla sicurezza.<br />

Costruzione di un percorso educativo, in cui, giorno per giorno,<br />

ora per ora, regole, studenti e docenti, interagiscano attivamente<br />

affinché la “sicurezza”diventi scelta maturata e consapevole.<br />

Utilizzo corretto del vino attraverso l’acquisizione delle tecniche<br />

di abbinamento vino-cibo.<br />

Acquisizione dei sani valori della competizione e della<br />

cooperazione, nel rispetto delle norme, per risolvere i piccoli<br />

conflitti quotidiani e superare l’egoismo personale a favore del<br />

vantaggio collettivo.<br />

Creazione di situazioni ottimali per potenziare la fiducia e la stima<br />

in sé e negli altri.<br />

MODULO MODULO N° N° 2 2 – FORMAZIONE FORMAZIONE GENITORI GENITORI<br />

GENITORI<br />

122<br />

10<br />

10<br />

10<br />

10<br />

10<br />

50 50 ore ore da<br />

da<br />

realizzare realizzare da<br />

da<br />

febbraio febbraio febbraio a<br />

a<br />

giugno giugno <strong>2012</strong><br />

<strong>2012</strong><br />

CONTENUTI CONTENUTI<br />

ORE ORE TEMPI<br />

TEMPI<br />

Promozione della conoscenza del vissuto dei propri figli,<br />

attraverso l’acquisizione di concetti di psicologia dell’età evolutiva<br />

ed il confronto delle proprie esperienze con quelle degli altri<br />

genitori, con il racconto, il dibattito, le simulazioni guidate di<br />

situazioni potenzialmente a rischio nell’ambiente familiare.<br />

Acquisizione di nozioni sul rischio salute e sicurezza per abuso di<br />

alcol, per poter tutelare consapevolmente i propri figli.<br />

Conoscenza delle tecniche di degustazione ed analisi sensoriale<br />

del vino e modalità di abbinamento vino/ cibo.<br />

Acquisizione delle nozioni essenziali della normativa che regola la<br />

sicurezza e la salvaguardia della salute fisica e psichica dei ragazzi<br />

che abusano di alcol.<br />

AMBITI AMBITI DISCIPLINARI DISCIPLINARI COINVOLTI<br />

COINVOLTI<br />

10<br />

10<br />

20<br />

10<br />

50 50 ore ore da da<br />

da<br />

realizzare realizzare da<br />

da<br />

febbraio febbraio a a<br />

a<br />

giugno giugno giugno <strong>2012</strong><br />

<strong>2012</strong>


Nell’esecuzione del progetto, oltre agli esperti esterni, saranno coinvolti i docenti interni che<br />

destineranno almeno 5 ore del monte orario curricolare allo svolgimento di tematiche inerenti il<br />

progetto secondo lo schema seguente:<br />

Discipline Discipline<br />

Tematiche<br />

Tematiche<br />

Italiano e storia Le nuove forme di dipendenza nei giovani.<br />

Letture di brani sui rischi derivanti dall’abuso di alcol.<br />

123<br />

Discussioni guidate sul tema.<br />

Diritto La salute e la sicurezza nelle Istituzioni Scolastiche.<br />

Presentazione e discussione sulla legge sulla legge 626 e sul<br />

Decreto Legislativo 81/2008<br />

Inglese Dizionario salute e sicurezza: monolingue e bilingue.<br />

Scienze integrate Effetti a breve e a lungo termine dell’uso di alcol.<br />

Ed. fisica Danni fisici derivanti dall’abuso di alcol.<br />

Regole di igiene mentale<br />

Matematica Raccolta di dati sulle ore che gli adolescenti trascorrono al<br />

Religione<br />

computer e in particolare su internet e sui social network.<br />

Registrazione dei dati in tabelle e grafici<br />

Discussioni guidate sulla tematica lettura e commento<br />

dell’epistola del papa Benedetto XVI dal titolo “Nuove Nuove<br />

tecnologie, tecnologie, nuove nuove relazioni, relazioni, promuovere promuovere una una cultura cultura di<br />

di<br />

rispetto, rispetto, dialogo, dialogo, amicizia”<br />

amicizia”<br />

MODALITA’ MODALITA’ MODALITA’ E E LINEE LINEE METODOLOGICHE METODOLOGICHE DI DI INTERVENTO<br />

INTERVENTO<br />

Il team del personale docente coinvolto svolgerà il progetto secondo le seguenti modalità:<br />

Intervento<br />

Modalità<br />

1° intervento Preparazione e somministrazione di un questionario<br />

individuale, di natura affettivo-relazionale per valutare il livello


di identità, autonomia. Conoscenza di sé sicurezza ed autostima.<br />

124<br />

Somministrazione del test.<br />

2° intervento Preparazione di un questionario anonimo per un’indagine<br />

approfondita sul consumo di alcol.<br />

3° intervento Rilevazione e tabulazione dei dati raccolti per evidenziare le<br />

situazioni a rischio per fragilità emotiva e uso/abuso di alcol.<br />

4° intervento Stesura di una relazione su quanto emerso dai questionari e<br />

presentazione e presentazione di quest’ultima agli OO.CC.<br />

5° intervento Interscambio delle esperienze tra genitori e figli per impostare<br />

una fattiva situazione di ascolto reciproco.<br />

6° intervento Incontri per piccoli gruppi di studenti, di genitori e misti per<br />

affrontare le tematiche relative ai rischi da uso di alcol e<br />

prevenire situazioni di rischio.<br />

7° intervento Incontro-dibattito con gli esperti sui rischi alla salute per abuso<br />

di alcol.<br />

8° intervento Visione di film sulle tematiche del progetto. Discussione sulle<br />

ansie e le angosce delle nuove generazioni e l’alienazione che si<br />

può produrre in giovani con difficoltà relazionali.<br />

9° intervento Allestimento di una conferenza finale che illustri gli esiti del<br />

ORGANIGRAMMA ORGANIGRAMMA DELLE DELLE RISORSE RISORSE UMAME UMAME UMAME COINVOLTE<br />

COINVOLTE<br />

Tipologia<br />

Tipologia<br />

Professionalità<br />

Professionalità<br />

CHI?<br />

CHI?<br />

progetto con le testimonianze dei soggetti coinvolti.<br />

Funzioni Funzioni e e compiti<br />

compiti<br />

CHE CHE CHE COSA?<br />

COSA?<br />

Dirigente Scolastico Coordina i lavori<br />

Redigono il progetto,<br />

preparano le schede di<br />

monitoraggio e<br />

valutazione del<br />

Fase Fase progettuale progettuale di di<br />

riferimento<br />

riferimento


Gruppo Gruppo operativo operativo di<br />

di<br />

progetto progetto<br />

progetto<br />

Docenti Docenti interni<br />

interni<br />

Docenti tutor<br />

Direttore dei Servizi<br />

Generali<br />

Amministrativi<br />

Personale di<br />

Segreteria.<br />

Docenti curricolari<br />

delle discipline<br />

coinvolte<br />

125<br />

processo,<br />

le schede di<br />

valutazione degli<br />

studenti;<br />

contattano i genitori<br />

degli studenti<br />

coinvolti e provvedono<br />

alla stesura delle<br />

modalità di adesione e<br />

frequenza del modulo<br />

di cui sono destinatari,<br />

prendono contatti con<br />

Enti pubblici e con gli<br />

Esperti;<br />

promuovono<br />

l’informazione e la<br />

pubblicizzazione del<br />

progetto<br />

Organizzano l’aspetto<br />

finanziario del<br />

processo progettuale<br />

Svolgono le tematiche<br />

progettate,<br />

verificano e valutano<br />

gli esiti dell’azione<br />

didattica,<br />

interagiscono con i<br />

tutor.<br />

Moduli 1 - 2


Esperti<br />

Esperti<br />

Docenti di sostegno<br />

Insegnanti tecnici di<br />

Psicologo<br />

Sociologo<br />

laboratorio<br />

126<br />

Favoriscono<br />

l’integrazione nel<br />

progetto degli studenti<br />

in difficoltà.<br />

Organizzano in<br />

collaborazione con i<br />

docenti e gli esperti le<br />

lezioni inerenti<br />

l’analisi sensoriale in<br />

laboratorio.<br />

Cura le relazioni tra i<br />

gruppi,<br />

lavora<br />

sull’acquisizione di<br />

comunicazioni<br />

compatibili,<br />

e sull’acquisizione e il<br />

rafforzamento<br />

dell’autostima ed altro<br />

Analizza la ricaduta<br />

sociale dell’abuso di<br />

alcol<br />

Moduli 1 - 2<br />

Moduli 1-2


Tecnico degustazione<br />

vino<br />

Medico<br />

127<br />

Eroga le competenze<br />

sull’analisi sensoriale<br />

Discute delle patologie<br />

legate all’abuso<br />

dell’alcol<br />

Personale Personale non non non docente docente docente Collaboratori scolastici Provvedono al buon<br />

Assistenti alla persona<br />

Assistenti all’infanzia<br />

funzionamento della<br />

struttura scolastica<br />

sede del progetto<br />

Provvedono agli<br />

spostamenti degli<br />

studenti in situazione<br />

di handicap,<br />

Vigilano ed<br />

intrattengono i figli<br />

degli adulti<br />

partecipanti al<br />

progetto<br />

VERIFICHE VERIFICHE E E VALUTAZIONE<br />

VALUTAZIONE<br />

Moduli 1-2<br />

Moduli 1-2<br />

Il Progetto prevede dei momenti di verifica e di valutazione come di seguito specificate<br />

-Scheda di verifica sulle tematiche affrontate.<br />

-Questionari strutturati per la valutazione dei cambiamenti avvenuti a livello affettivo-<br />

comportamentale-relazionale.<br />

-Proposte di vie positive alternative motivate rispetto all’abuso di alcol.<br />

Per ciascuna delle attività svolte saranno effettuate Verifiche.<br />

Esse consisteranno in Questionari, Discussioni, Ricerche, Relazioni e/o Cartelloni illustrativi,<br />

Brochures,Video.


Lungo il percorso, si osserveranno i comportamenti degli studenti, il grado di partecipare alle<br />

attività proposte, alle discussioni comuni, la precisione nelle consegne, la qualità dei lavori<br />

realizzati, di poi si valuteranno i risultati conseguiti in relazione agli Obiettivi ed ai Contenuti<br />

programmati. Si valuterà l’efficacia del Progetto e delle Metodologie adottate, soprattutto se le<br />

attività realizzate avranno prodotto cambiamenti nei comportamenti, se avranno consentito ai<br />

discenti di possedere adeguate conoscenze e informazioni e di maturare idonee capacità di analisi e<br />

giudizio critico sulle Problematiche affrontate. La valutazione accerterà le modificazioni di<br />

comportamento nell’alunno rispetto alla situazione di partenza relativamente agli obiettivi<br />

prefissati.Visto l’alto valore educativo e formativo e visto il carattere pluri ed interdisciplinare che è<br />

stato dato al progetto sarà proposto, in seno di Consiglio di Classe III e di Consiglio di Classe V di<br />

utilizzare i contenuti come itinerario di percorso per gli Esami di Qualifica e per gli Esami di<br />

Stato.Sarà, pertanto, valutato il livello di partecipazione, interesse ed impegno in sede di valutazione<br />

quadrimestrale ed influirà sulla votazione.<br />

RISULTATI RISULTATI ATTESI<br />

ATTESI<br />

In In merito merito agli agli agli studenti<br />

studenti<br />

Il risultato più importante riguarderà le modificazioni di comportamento nello studente rispetto<br />

alla situazione di partenza, attraverso l’acquisizione di specifiche competenze.<br />

L’approccio consapevole e critico alla società contemporanea, la costruzione di un progetto di vita<br />

che pervenga al benessere personale attraverso modalità corrette di relazioni al sociale e al mondo<br />

del lavoro.<br />

La nascita di un protagonismo positivo pubblicizzando il progetto con la creazione e diffusione di<br />

opuscoli divulgativi, che informino e addestrino al buon uso del vino in abbinamento al cibo.<br />

In In merito merito alle alle famiglie<br />

famiglie<br />

Suscitare l’interesse e il sostegno dei genitori verso il vissuto dei figli partecipando in modo fattivo<br />

alla realizzazione delle varie iniziative che vedono coinvolti se stessi e i propri figli.<br />

ATTIVITA’ ATTIVITA’ E E LINEE LINEE METODOLOGICHE<br />

METODOLOGICHE<br />

• Presentazione del Progetto al Collegio dei Docenti, alle famiglie, agli studenti, agli Enti locali<br />

• Incontro con i Genitori per registrare le adesioni al progetto<br />

MONITORAGGIO<br />

MONITORAGGIO- MONITORAGGIO MODALITÀ MODALITÀ MODALITÀ DI DI DOCUMENTAZIONE<br />

DOCUMENTAZIONE<br />

Il progetto prevede un articolato sistema di monitoraggio per la verifica dell’efficacia e<br />

dell’efficienza, nonché modalità di diffusione e pubblicizzazione dei risultati attraverso:<br />

1. l’organizzazione di un seminario di informazione sul territorio<br />

2. la creazione di album, bozzetti e spot pubblicitari, servizi giornalistici da pubblicare sul sito web<br />

della scuola<br />

3. manifestazione conclusiva<br />

128


4. pubblicizzazione sul sito web della scuola e sui più noti social network per raggiungere l’utenza<br />

più giovane degli studenti.<br />

STRUTTURE STRUTTURE DI DI ASSISTENZA<br />

ASSISTENZA<br />

• Docenti referenti: Colacino Vittorio e Pugliano Giovanni (che cureranno il perseguimento delle<br />

finalità, lo svolgimento dei contenuti, l’organizzazione degli incontri con genitori, studenti e<br />

specialisti, il perseguimento delle finalità, l’acquisizione delle competenze, conoscenze e abilità).<br />

• Collaboratori scolastici e assistenti alla persona per gli studenti diversamente abili<br />

• Esperti esterni.<br />

• Tecnico di laboratorio<br />

STRUTTURE STRUTTURE DI DI SUPPORTO SUPPORTO E E MATERIALE<br />

MATERIALE<br />

Strutture: Strutture: il Laboratorio di Scienze dell’IPSSASR per gli incontri /Dibattiti con gli Esperti, il<br />

Personale medico, studenti e i Genitori.<br />

Il Materiale necessario, oltre a quello fornito dai docenti responsabili del progetto: Libri di testo,<br />

libri della biblioteca scolastica e comunale, Riviste scientifiche, enciclopedie, materiale illustrativo,<br />

schede e griglie operative, videocassette, CD Rom, computer, consisterà nei Film da noleggiare, nel<br />

Materiale reperito via Internet, in Fotocopie da distribuire agli Studenti. Attivazione del<br />

collegamento ad Internet.<br />

Per l’intervento degli Esperti, del Personale medico e degli Operatori di Comunità ci si rivolgerà<br />

alle Strutture del Territorio.<br />

Denominazione Denominazione Progetto<br />

Progetto<br />

Alternanza Alternanza Scuola Scuola-Lavoro: Scuola Lavoro: Orticoltura protetta<br />

Premessa Premessa Premessa Premessa<br />

La politica agricola comunitaria e nazionale tende ormai a valorizzare e difendere i prodotti di<br />

qualità, che tra l’altro stanno conquistando rapidamente il mercato mondiale.<br />

Da ciò è attratto il consumatore, che preferisce orientare le sue scelte verso i su citati prodotti,<br />

ritenendoli più sicuri dal punto di vista qualitativo e nutrizionale. Tali prodotti, del resto, sono<br />

quelli più controllati, non solo dagli enti certificatori, ma, soprattutto, dagli organismi di controllo<br />

del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali che, su specifici programmi mirati, hanno<br />

l’obbligo di seguire, sia dal punto di vista analitico che di presentazione, tutta la filiera produttiva.<br />

Per questi motivi e per la necessità da parte del consumatore di conoscere meglio la qualità dei<br />

prodotti alimentari, tenuto conto altresì della vocazione della nostra Regione, del contesto in cui è<br />

129


collocato l’<strong>Istituto</strong> Professionale di Stato per i Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale di<br />

<strong>Scigliano</strong> e dell’azienda agraria annessa alla scuola, si ritiene che un percorso di alternanza scuola -<br />

lavoro verso tali settori possa qualificare le attività della scuola e arricchire gli alunni di nozioni<br />

tecniche specifiche che gli consentano più agevolmente di entrare nel mondo del lavoro.<br />

Nel settore agroalimentare le colture ortive ricoprono un spazio di primo piano, a causa soprattutto<br />

dell’alto reddito che ne deriva dalla loro coltivazione.<br />

Un tempo venivano così chiamate le coltivazioni realizzate su superfici ristrette, vicino alle<br />

abitazioni perché richiedevano cure continue e minuziose, e quindi in zone recintate (hortus =<br />

circondato). Erano in un certo senso contrapposte alle colture da pieno campo.<br />

Oggi vengono realizzate anche su superfici estese, pur richiedendo sempre cure meticolose nonché<br />

notevole esperienza tecnica.<br />

Fragola, carciofo, melanzana, peperone, zucche e zucchini esigono climi temperati e suoli fertili. Si<br />

adattano a climi freschi o freddi i cavoli con le loro differenti varietà.<br />

Caratteristica comune è quella di non fornire risultati accettabili in suoli molto compatti, di essere<br />

esigenti in elementi nutritivi, di avere necessità di umidità del suolo in diversi stadi del loro ciclo.<br />

Alcune colture sono stagionali, come cavoli, peperoni, melanzane e meloni, mentre sono<br />

ultrannuali fragola e carciofo, per i quali si parla di veri e propri impianti.<br />

Nella tecnica colturale orticola occupano ampio spazio le coltivazioni protette: serre e tunnel<br />

rappresentano strutture in grado di consentire modifiche sostanziali all’ambiente in cui si operano<br />

le coltivazioni di piante agrarie.<br />

I fattori ambientali come temperatura, luce, precipitazioni esplicano un’influenza notevole sui ritmi<br />

di accrescimento e sulle fasi biologiche dei vegetali.<br />

Con il condizionamento delle colture, cioè con le colture protette, si cerca di ottimizzare i cicli<br />

vegetativi per produrre in anticipo rispetto ai tempi normali, oppure per ottenere colture “fuori<br />

stagione”.<br />

Gli strumenti tecnici – cassoni, tunnel, serre – servono soprattutto a far superare, con ritmi<br />

biologici diversi, i periodi critici delle diverse colture, che spesso variano in dipendenza della<br />

latitudine.<br />

L’obiettivo del percorso di alternanza scuola-lavoro è quello di coinvolgere gli alunni in un settore<br />

agricolo, l’orticoltura, che ha forti radici nella realtà rurale in cui si trovano ad operare.<br />

“L’orticello”, comunemente chiamato “giardino” in questi luoghi pedemontani, è oramai quasi<br />

estinto, non abbellisce più con i suoi colori ed i suoi profumi i cortili delle case.<br />

Spesso per i giovani alunni ha soltanto il sapore dei racconti dei loro nonni.<br />

Le comuni operazioni, i semplici gesti che gli avi effettuavano nel lavoro dell’orto, saranno<br />

riproposti agli alunni con il fine di stimolare i sentimenti di amore per l’agricoltura, per la natura e<br />

la qualità dei prodotti, quella genuinità che oramai sembra sia solo un lontano miraggio.<br />

L’utilizzo della serra, da poco realizzata nei terreni dell’azienda agraria, annessa alla scuola, offrirà<br />

ai giovani orticoltori l’opportunità di aumentare le loro conoscenze, affacciandosi ad una<br />

130


agricoltura moderna ed efficiente, capace di erogare un reddito, apprendendo tecniche colturali,<br />

esigenze nutritive, cicli biologici e tecniche di forzatura delle piante da orto.<br />

Il percorso formativo, annuale, prevede un numero totale di ore pari a 66.<br />

Verranno svolte 16 ore di lezione frontale (orientamento) che si svolgeranno principalmente al<br />

Sabato mattina presso le aule, l’azienda didattica, i laboratori e la sala d’informatica della scuola.<br />

Lo stage aziendale, pari a 50 ore, invece, si terrà presso l’azienda didattica, ed in particolare nella<br />

serra, allo scopo di attivare un’esperienza lavorativa.<br />

Saranno effettuate visite presso aziende orticole, floricole e vivaistiche nel territorio regionale ed<br />

extraregionale, specializzate nei settori oggetto del programma.<br />

L’orientamento si articola in 3 moduli, specifici sulla filiera orticola.<br />

I 3 moduli sono, a loro volta, suddivisi in Unità Didattiche; le eventuali attività seminariali saranno<br />

indirizzate non solo alla Classe cui è rivolto il Corso, ma anche alle altre classi, nonché agli altri<br />

Gradi d’Istruzione dell’IPSSASR di <strong>Scigliano</strong>, ai Docenti e a quanti sono impegnati nell’orientamento<br />

scolastico.<br />

Le attività pratiche riguarderanno tutte le operazioni colturali oggetto della moderna orticoltura:<br />

sistemazioni e lavorazioni del terreno, vivaismo, messa a dimora delle giovani piantine, irrigazioni,<br />

ecc.<br />

OBIETTIVI OBIETTIVI GENERALI<br />

GENERALI<br />

Il giovane alunno dovrà acquisire tutte quelle nozioni che gli consentono di seguire<br />

autonomamente le varie fasi che portano alla produzione delle giovani piantine. In pratica, dovrà<br />

essere in grado di gestire tutte le attività che si svolgono regolarmente in un vivaio, dalla messa a<br />

dimora del seme alla commercializzazione delle piantine.<br />

Dovrà, inoltre, essere in grado di eseguire tutte le operazioni colturali specifiche delle piante da<br />

orto, sia in pieno campo che in serra, al fine di ottimizzare la produzione in termini economici e<br />

qualitativi.<br />

Dovrà essere in pratica un esperto capace di svolgere autonomamente presso aziende di settore<br />

attività di consulenza tecnica nell’ottica dell’orientamento della politica comunitaria che mira a<br />

fare affermare sul mercato nazionale ed estero i prodotti di qualità anche di Certificazione<br />

Biologica.<br />

DESTINATARI<br />

DESTINATARI<br />

Classe Classe V V V (corso (corso diurno)<br />

diurno)<br />

131


PROGRAMMA PROGRAMMA PROGRAMMA PROGRAMMA DEL DEL DEL DEL CORSO CORSO CORSO CORSO<br />

CONTENUTI<br />

CONTENUTI<br />

Mod. Mod. Mod. Mod. 1. 1. 1. 1. –––– LA LA LA LA SERRA SERRA SERRA SERRA<br />

U.D. U.D. 1.1. 1.1. STRUTTURE STRUTTURE E E MATERIALI<br />

MATERIALI<br />

U.D. U.D. 1.2. 1.2. L’EFFETTO L’EFFETTO SERRA: SERRA: TEMPERATURA TEMPERATURA E<br />

E<br />

UMIDITA’<br />

UMIDITA’<br />

U.D. U.D. 1.3. 1.3. GLI GLI AUTOMATISMI AUTOMATISMI NELLE NELLE MODERNE<br />

MODERNE<br />

SERRE<br />

SERRE<br />

Mod. Mod. Mod. Mod. 2. 2. 2. 2. –––– VIVAISMO VIVAISMO VIVAISMO VIVAISMO ORTICOLO<br />

ORTICOLO<br />

ORTICOLO<br />

ORTICOLO<br />

U.D. U.D. 2.1. 2.1. LA LA PRODUZIONE PRODUZIONE DELLE DELLE GIOVANI<br />

GIOVANI<br />

PIANTINE: PIANTINE: IL IL VIVAIO<br />

VIVAIO<br />

U.D. U.D. 2.2. 2.2. LA LA COLTURA COLTURA DELLE DELLE PIANTE PIANTE DA DA ORTO<br />

ORTO<br />

U.D. U.D. 2.3. 2.3. CONTROLLI CONTROLLI CONTROLLI QUALITA’: QUALITA’: NORMATIVA NORMATIVA E<br />

E<br />

CERTIFICAZION<br />

CERTIFICAZIONE<br />

CERTIFICAZION<br />

132<br />

U.D. U.D. 1.1. 1.1. 1.1. STRUTTURE STRUTTURE E E MATERIALI<br />

MATERIALI<br />

Contenuti: Le Le Le Le strutture strutture strutture strutture metalliche. metalliche. metalliche. metalliche. I I I I materiali materiali materiali materiali di di di di<br />

copertura: copertura: copertura: copertura: vetro, vetro, vetro, vetro, laminati laminati laminati laminati plastici, plastici, plastici, plastici, film film film film in in in in<br />

polietilene polietilene polietilene polietilene ed ed ed ed altri altri altri altri<br />

U.D. U.D. 1.2. 1.2. L’EFFETTO L’EFFETTO SERRA: SERRA: SERRA: TE TEMPERATURA TE TE MPERATURA E<br />

E<br />

UMIDITA’<br />

UMIDITA’<br />

Contenuti: Contenuti: Le radiazioni solari e loro lunghezza<br />

d’onda. Le serre fredde. Le serre calde. Gli<br />

andamenti climatici. Il controllo della temperatura<br />

e dell’umidità.<br />

U.D. U.D. 1.3. 1.3. GLI GLI GLI AUTOMATISMI AUTOMATISMI NELLE NELLE MODERNE<br />

MODERNE<br />

SERRE<br />

SERRE<br />

Contenuti: Contenuti: Contenuti: Sistemi automatici di gestione: gli<br />

impianti di irrigazione, la fertirrigazione e i<br />

trattamenti fitosanitari.<br />

U.D. U.D. 2.1. 2.1. LA LA PRODUZIONE PRODUZIONE DELLE DELLE DELLE GIOVANI<br />

GIOVANI<br />

PIANTINE: PIANTINE: IL IL VIVAIO<br />

VIVAIO<br />

Contenuti: Contenuti: Importanza economica della filiera<br />

ortiva. La messa a dimora del seme. I terricci. Le<br />

celle di germinazione. La fertirrigazione. I<br />

trattamenti fitosanitari.<br />

U.D. U.D. 2.2. 2.2. LA LA COLTURA COLTURA DELLE DELLE PIANTE PIANTE DA DA ORTO<br />

ORTO<br />

Contenuti Contenuti: Contenuti Esigenze ambientali delle piante da<br />

orto: il clima e le caratteristiche del terreno. Le<br />

sistemazioni del terreno. Il trapianto. La gestione<br />

dell’acqua e gli impianti di irrigazioni. Le<br />

concimazioni. Le sarchiature e le rincalzature. I<br />

trattamenti fitosanitari. La raccolta. La mano<br />

d’opera. Colture in pieno campo e colture protette.<br />

U.D. U.D. 2.3. 2.3. CONTROLLI CONTROLLI QUALITA’: QUALITA’: NORMATIVA NORMATIVA E<br />

E<br />

CERTIFICAZIONE<br />

CERTIFICAZIONE<br />

Contenuti: Contenuti: Contenuti: La normativa comunitaria e nazionale<br />

di settore. La commercializzazione: etichettatura e


133<br />

confezionamento. La quarta gamma


Mod. Mod. Mod. Mod. 3. 3. 3. 3. –––– ORTICOLTURA ORTICOLTURA ORTICOLTURA ORTICOLTURA SPECIALE SPECIALE SPECIALE SPECIALE<br />

U.D. U.D. 3.1. 3.1. LE LE PIANTE PIANTE DA DA RADICE<br />

RADICE<br />

U.D. U.D. 3.2. 3.2. LE LE PIANTE PIANTE DA DA FOGLIA<br />

FOGLIA<br />

U.D. U.D. 3.3. 3.3. 3.3. LE LE LE PIANTE PIANTE PIANTE DA DA FRUTTO FRUTTO<br />

FRUTTO<br />

134<br />

U.D. U.D. 3.1. 3.1. LE LE PIANTE PIANTE DA DA RADICI RADICI<br />

RADICI<br />

Contenuti: Contenuti: La tecnica colturale delle seguenti<br />

specie: carota, barbabietola, ravanello, patata. Il<br />

trapianto ed il sesto di impianto. Esigenze idriche.<br />

Le concimazioni. Le sarchiature e le rincalzature. I<br />

trattamenti fitosanitari. La raccolta.<br />

U.D. U.D. 3.2. 3.2. LE LE PIANTE PIANTE DA DA FOGLIA<br />

FOGLIA<br />

Contenuti: Contenuti: La tecnica colturale delle seguenti<br />

specie: spinacio, bietola, lattuga, cicoria, cavolo<br />

cappuccio, verza, rapa, finocchio, prezzemolo,<br />

sedano, aglio, cipolla. Il trapianto ed il sesto di<br />

impianto. Esigenze idriche. Le concimazioni. Le<br />

sarchiature e le rincalzature. I trattamenti<br />

fitosanitari. La raccolta.<br />

U.D. U.D. 3.3. 3.3. LE LE LE PIANTE PIANTE DA DA FRUTTO FRUTTO<br />

FRUTTO<br />

Contenuti: Contenuti: La tecnica colturale delle seguenti<br />

specie: carciofo, cavolfiore, cocomero, melone,<br />

zucca, fagiolo, fava, pisello, fragola, pomodoro,<br />

peperone, melanzana. Il trapianto ed il sesto di<br />

impianto. Esigenze idriche. Le concimazioni. Le<br />

sarchiature e le rincalzature. I trattamenti<br />

fitosanitari. La raccolta.


RISORSE RISORSE UMANE UMANE UMANE E E STRUTTURALI STRUTTURALI DELLA DELLA SCUOLA<br />

SCUOLA<br />

PERSONALE PERSONALE DOCENTE DOCENTE DOCENTE IPS IPSSAS IPS AS ASR AS<br />

DOCENTE DOCENTE<br />

DISCIPLINA DISCIPLINA CLASSI CLASSI ORE<br />

ORE<br />

1. Altomare Altomare Mario Mario Ed. Ed. Fisica Fisica II II Grado Grado I/III I/III 4<br />

2. Amato Amato Biagio Biagio<br />

Ed. Ed. Fisica Fisica II II Grado Grado II/IV/V II/IV/V 6<br />

3. Aragona Aragona Aragona Ada Ada<br />

Sostegno Sostegno<br />

/ 18 18<br />

4. Calabrese Calabrese Francesco Francesco Francesco Religione Religione<br />

Tutte Tutte 5<br />

5. Clerici Clerici Erica Erica Erica<br />

Scienze Scienze Mec. Mec. e e Agrarie Agrarie I/II/III I/II/III 18 18<br />

6. Colacino Colacino Vittorio Vittorio<br />

Sostegno Sostegno Sostegno<br />

/ 18 18<br />

7. De De Vita Vita Pasquale Pasquale Discipline Discipline G. G. E. E. I/II/IV/V I/II/IV/V I/II/IV/V 9<br />

8. Ferrari Ferrari Stefania Stefania Lingua Lingua e e Civ. Civ.Inglese Civ. Inglese Tutte Tutte 15 15<br />

9. Fuoco Fuoco M. M. Antonella Antonella<br />

Lettere Lettere<br />

II/IV/V II/IV/V 18 18<br />

10. 10.Gabriele 10. 10. Gabriele Luigi Luigi<br />

Matematica Matematica<br />

Tutte Tutte 18<br />

11. 11.Mari 11. 11. Mari Mario Mario<br />

Fisica Fisica<br />

I/II I/II 4<br />

12. 12.Marra 12. 12. Marra Giusy Giusy<br />

Sostegno<br />

Sostegno<br />

13. 13.Parise 13. Parise Rosa Rosa<br />

Sc. Sc. Degli Degli Alimenti menti<br />

14. 14.Pugliano 14. Pugliano Giovanni Giovanni Scienze Scienze Mec. Mec. Mec. e e Agrarie<br />

Agrarie<br />

135<br />

/ 18 18<br />

III III<br />

4<br />

IV/V IV/V 18


15. 15.Reda 15. 15. Reda Stefano Stefano<br />

Esercit. Esercit. Agr. Agr. I/II/IV/V I/II/IV/V 6<br />

16. 16.Scavelli 16. 16. Scavelli Scavelli Antonella Antonella Antonella Sc Sc. Sc . N., N., Chim. Chim. , , Geol. Geol. I/II<br />

I/II<br />

136<br />

IV/V<br />

IV/V<br />

18<br />

18<br />

diurno+seral<br />

diurno+seral<br />

17. 17.Spadafora 17. 17. Spadafora Pasquale Pasquale<br />

Lettere Lettere<br />

I/III I/III 13<br />

18. 18.Spina 18. 18. Spina Rosa Rosa<br />

Rosa<br />

Michelina<br />

Michelina<br />

Discipline Discipline Ec. Ec. Az. Az. III III 6<br />

19. 19.Sturin 19. 19. Sturin Sturino Sturin o Adamo Adamo<br />

Esercit. Esercit. Agr. Agr.<br />

Tutte Tutte 18 18<br />

20. 20.<br />

Informatica Informatica<br />

I/II I/II 4<br />

21. 21.<br />

Tecn. Tecn. Ser Servizi Ser Servizi<br />

vizi e e Pratica ratica<br />

<strong>Istituto</strong><br />

<strong>Istituto</strong><br />

Professionale<br />

Professionale<br />

(corso<br />

(corso<br />

diurno)<br />

diurno)<br />

op. op.<br />

op.<br />

I I DOCENTI DOCENTI DOCENTI COORDINATORI COORDINATORI DI DI CLASSE<br />

CLASSE<br />

Anno Anno Scolastico Scolastico <strong>2011</strong>/<strong>2012</strong><br />

<strong>2011</strong>/<strong>2012</strong><br />

CLASSE CLASSE DOCENTI<br />

DOCENTI<br />

COORDINATORI<br />

COORDINATORI<br />

e<br />

III III 3<br />

DISCIPLINA<br />

DISCIPLINA<br />

PRIMA PRIMA Spadafora Pasquale Lettere<br />

Lettere<br />

SECONDA SECONDA SECONDA Ferrari Stefania Inglese<br />

Inglese<br />

TERZA TERZA Clerici Erica Scienze Scienze mec. mec. e e agrarie<br />

agrarie


QUARTA QUARTA Gabriele Luigi Matematica<br />

Matematica<br />

QUINTA QUINTA QUINTA Fuoco M. Antonella Lettere<br />

Lettere<br />

LE FUNZIONI STRUMENTALI<br />

Il C.C.N.L. comparto scuola del 26/5/1999 prevede la possibilità di valorizzare il patrimonio<br />

professionale di docenti attraverso l’espletamento di specifiche Funzioni Strumentali e<br />

stabilisce le aree di individuazione che sono le seguenti:<br />

Area Area 1: 1: gestione gestione gestione del del Piano Piano dell’Offerta dell’Offerta Formativa.<br />

Formativa.<br />

137


Area Area 2: 2: sostegno sostegno al al lavoro lavoro dei dei docenti.<br />

docenti.<br />

Area Area 3: 3: interventi interventi e e e servizi servizi servizi per per gli gli studenti.<br />

studenti.<br />

Area Area 4: 4: realizzazione realizzazione di di progetti progetti formativi formativi d’intesa d’intesa con con enti enti ed ed istituzioni<br />

istituzioni<br />

esterni esterni alla alla scuola.<br />

scuola.<br />

Il C.C.N.L. 2002-2005, art. 30, stabilisce che le risorse utilizzabili per le Funzioni<br />

Strumentali sono complessivamente spettanti sulla base dell’applicazione dell’art. 37 CCNI<br />

31/8/99 e dell’art. 28 CCNL 26/5/99.<br />

Le funzioni strumentali hanno compiti di coordinamento generalmente su tutto l’<strong>Istituto</strong>.<br />

Le funzioni strumentali rappresentano le risorse mirate, decise dal Collegio dei Docenti,<br />

per garantire la fattibilità del <strong>POF</strong>. Definiscono compiti organizzativi e attività di<br />

coordinamento finalizzate al raggiungimento degli obiettivi. L’individuazione delle<br />

funzioni da attivare spetta al Collegio dei Docenti in base al <strong>POF</strong> che la scuola intende<br />

realizzare e alle proposte dei singoli plessi di scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di 1°<br />

e 2° grado.<br />

Il Collegio dei Docenti, per l’anno scolastico <strong>2011</strong>-<strong>2012</strong> in base alle esigenze<br />

specifiche della scuola, in coerenza con il <strong>POF</strong>, assegna le seguenti funzioni:<br />

138


AREA AREA 1.a<br />

1.a<br />

• Compilazione, aggiornamento e gestione <strong>POF</strong> .<br />

• Coordinamento progetti curriculari e dell’Offerta Formativa<br />

Scuo Scuola Scuo la Infanzia -Primaria Primaria Primaria-Secondaria Primaria Secondaria Secondaria 1° : : Prof. PACINI Antonio<br />

Scuola Scuola Secondaria Secondaria 2°G 2°G. 2°G Corso Corso diurno diurno e e serale: serale: Prof.ssa AMENDOLA Maria Francesca<br />

Scuola Scuola Secondaria Secondaria 2°G 2°G. 2°G Corso Corso serale: serale: Prof. SISCA Maurizio<br />

AREA AREA 1.b<br />

1.b<br />

• Valutazione e autovalutazione d’<strong>Istituto</strong> Invalsi<br />

Ins. LUCISANO Mirella (comuni di Bianchi-Colosimi-Panettieri).<br />

Ins. PAOLA Raffaela<br />

AREA AREA<br />

(comuni<br />

2 2<br />

2<br />

di Pedivigliano- Borboruso- <strong>Scigliano</strong>).<br />

AREA AREA 3<br />

3<br />

• Utilizzo delle nuove tecnologie e<br />

Gestione sito Web dell’<strong>Istituto</strong>.<br />

• Produzione materiali didattici e<br />

multimediali.<br />

Prof. Prof. Prof. PASCUZZO PASCUZZO Rino Rino<br />

Rino<br />

AREA AREA 4 4 (solo (solo per per i i docenti docenti docenti IP IPSSARS) IP<br />

RESPONSABILI<br />

RESPONSABILI RESPONSABILI E E FIGURE FIGURE SENSIBILI<br />

SENSIBILI<br />

139<br />

• Servizi per gli alunni<br />

Integrazione. Recupero. Disagio.<br />

Continuità e orientamento. Rapporti<br />

con gli enti locali. Iniziative e<br />

manifestazioni dell’<strong>Istituto</strong>. Viaggi<br />

d’Istruzione (scuola Infanzia, Primaria e<br />

Secondaria di 1° grado)<br />

Prof.ssa Prof.ssa PUGLIANO PUGLIANO Giuliana<br />

Giuliana<br />

• Coordinamento e rapporti con gli Enti Pubblici e Aziende per Stage.<br />

• Orientamento.<br />

• Logistica per attività professionali.<br />

Prof.ssa Prof.ssa SCAVELLI SCAVELLI Antonella Antonella (corso (corso diurno)<br />

diurno)<br />

Prof. Prof. STURINO STURINO<br />

STURINO<br />

Adamo Adamo (corso (corso serale)<br />

serale)


RESPONSABILE RESPONSABILE DEL DEL SERVIZIO SERVIZIO DI DI<br />

DI<br />

PREVENZIONE PREVENZIONE E E PROTEZIONE PROTEZIONE DEI<br />

DEI<br />

RISCHI RISCHI (RSPP)<br />

(RSPP)<br />

Prof. PASCUZZO Rino<br />

RESPONSABILE RESPONSABILE DEL DEL CORSO<br />

CORSO<br />

SERALE<br />

SERALE<br />

Prof. SISCA Maurizio<br />

RESPONSABILE RESPONSABILE PER PER LE LE PARI<br />

PARI<br />

OPPORTUNITA’<br />

OPPORTUNITA’<br />

Prof. ssa AMENDOLA Maria<br />

Francesca<br />

RESPONSABILE RESPONSABILE D’ISTITUTO D’ISTITUTO PER<br />

PER<br />

LA LA PREVENZIONE PREVENZIONE FUMO<br />

FUMO<br />

Prof. COLACINO Vittorio<br />

RESPONSABILI RESPONSABILI PRIMO PRIMO SOCCORSO<br />

SOCCORSO<br />

E E FIGURE FIGURE SENSIBILI.<br />

SENSIBILI.<br />

SECONDARIA SECONDARIA SECONDARIA 2° 2° 2° GRADO GRADO<br />

GRADO<br />

Prof. STURINO Adamo (diurno)<br />

140<br />

RESPONSABILE RESPONSABILE DELL’AZIENDA<br />

DELL’AZIENDA<br />

Prof. PUGLIANO Giovanni<br />

REFERENTI REFERENTI DEL DEL DEL PROGETTO<br />

PROGETTO<br />

PROGETTO<br />

ALTERNANZA ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO<br />

SCUOLA/LAVORO<br />

Prof. PUGLIANO Giovanni (Corso<br />

REFERENTE REFERENTE PER PER LA LA LOTTA LOTTA ALLE<br />

ALLE<br />

MOLESTIE MOLESTIE SESSUALI SESSUALI<br />

SESSUALI<br />

Prof.ssa LUPIA Carla<br />

COOR COORDINATORE COOR DINATORE DEL GRUPPO<br />

INTERNO INTERNO OPERATIVO OPERATIVO (handicap)<br />

(handicap)<br />

Prof. sse Aragona Ada e Maletta<br />

RESPONSABILI RESPONSABILI RESPONSABILI DEI DEI LABORATORI LABORATORI E<br />

E<br />

DELLE DELLE BIBLIOTECHE BIBLIOTECHE DI DI PLESSO<br />

PLESSO<br />

• Prof. ssa SCAVELLI Antonella<br />

(Laboratorio scientifico)<br />

• Prof. COLACINO Vittorio<br />

(Corso ordinario) (Laboratorio


RISORSE ISORSE STRUTTURALI STRUTTURALI DELL’ISTITUTO<br />

L’<strong>Istituto</strong> Professionale è ubicato in un edificio scolastico autonomo appena ristrutturato<br />

che comprende:<br />

Aule:<br />

Aule:<br />

5 aule spaziose, luminose, completamente ristrutturate<br />

Sala Sala video video: video video fornita di cineteca per la realizzazione del Progetto Cineforum<br />

Laboratorio Laboratorio d’informatica<br />

d’informatica:<br />

d’informatica : completamente rinnovato e e attrezzato con 11 postazioni<br />

collegate ad Internet<br />

Laboratorio Laboratorio scientifico scientifico: scientifico : aattrezzato<br />

a<br />

per esperimenti di scienze naturali e per l’esecuzione<br />

di analisi sul vino e sull’olio<br />

LABORATORIO LABORATORIO LABORATORIO SCIENTIFIC<br />

SCIENTIFICO SCIENTIFIC O LABORATORIO DI<br />

DI<br />

INFORMATICA<br />

INFORMATICA<br />

Laboratorio Laboratorio artistico artistico : utilizzato per la realizzazione di brochure, manifesti, cartelloni<br />

murali, tele, lavori su vetro, decoupage<br />

Biblioteca Biblioteca: Biblioteca con servizio di comodato per gli studenti e libero uso del fotocopiatore.<br />

LA BIBLIOTECA E I LABORATORI<br />

La biblioteca è accessibile in giorni e orari stabiliti dagli organi collegiali e comunicati<br />

141


tramite affissione all’albo.<br />

Essa funziona come centro di ricerca e documentazione a sostegno dell’attività didattica,<br />

ma risente di limiti di spazio e di dotazioni librarie alquanto datate. Il corretto<br />

funzionamento della biblioteca e dei laboratori è affidato alla responsabilità di docenti<br />

designati dal Collegio dei docenti.<br />

Azienda Azienda vitivinicola vitivinicola Dotata di appezzamenti di terreno, in cui si coltiva la vite oltre a<br />

conferire prestigio all’<strong>Istituto</strong>, rappresenta un indispensabile strumento per la pratica<br />

didattica, poiché gli studenti possono seguire il processo della produzione del vino, dalla<br />

coltivazione dell’uva fino alla commercializzazione del prodotto finito.<br />

Serra Serra d’apprendimento d’apprendimento : : : allocata in uno spazio dell’Azienda agricola, antistante la<br />

scuola, nella quale gli studenti praticano l'agricoltura e il lavoro della terra come momento<br />

di aggregazione/crescita/ recupero sviluppando il senso di appartenenza non solo al luogo<br />

istituzionale in quanto tale ma all’intero territorio circostante. La “Serra d'apprendimento” è<br />

uno “spazio spazio laboratoriale laboratoriale concreto” concreto”, concreto” che amplia il contesto educativo dall’aula all’ambiente<br />

circostante e permette l’espressione di competenze dinamiche e diverse, sia dell’alunno che<br />

dell’insegnante.<br />

142


L’ L’AZIENDA L’ AZIENDA AZIENDA VITIVINICOLA<br />

143<br />

LA LA SERRA<br />

SERRA<br />

Cantina Cantina Didattica: Didattica: equipaggiata con i più moderni macchinari per la produzione del<br />

LA<br />

vino Savuto.<br />

BIBLIOTECA BIBLIOTECA INTERATTIVA<br />

INTERATTIVA<br />

L'idea di una biblioteca interattiva nasce da una esigenza concreta: la necessità di reperire<br />

testi là dove il circuito culturale ristagna per mancanza di istituzioni preposte. La carenza<br />

di biblioteche nel circondario dell’<strong>Istituto</strong> <strong>Istituto</strong> <strong>Omnicomprensivo</strong> Bianchi - <strong>Scigliano</strong> <strong>Scigliano</strong> e, quindi,<br />

la difficoltà di agevolare e stimolare la lettura, ha reso necessaria la veicolazione via<br />

internet del patrimonio librario dell'<strong>Istituto</strong>, messo, così, a disposizione delle utenze che ne<br />

facciano richiesta. Tra le utenze, che noi auspichiamo numerose, consideriamo gli studenti<br />

di tutti i plessi dell'<strong>Istituto</strong>, le loro famiglie, gli studenti di altri istituti e gli appartenenti ad<br />

associazioni o istituzioni culturali. Un prestito inter-istituzionale che, speriamo, venga<br />

utilizzato al meglio.<br />

CARTA CARTA DEI SERVIZI DELLA DELLA DELLA BIBLIOTECA BIBLIOTECA BIBLIOTECA SCOLASTICA SCOLASTICA MULTIMEDIALE MULTIMEDIALE (BSM).<br />

(BSM).<br />

1. La BSM costituisce uno strumento didattico di primaria importanza per la vita della<br />

scuola, essa è accessibile a tutte le componenti della scuola: docenti, studenti, genitori,<br />

personale A.T.A., ma anche a studiosi di ogni genere, a studenti di ogni ordine e grado di<br />

istruzione, anche di altri Istituti, ad un pubblico professionale o a lettori generici.<br />

2. Le raccolte della BSM sono consultabile online sui siti dell’<strong>Istituto</strong>:<br />

www.omnicomprensivoscigliano.it alla voce biblioteca.<br />

3. Compito della Biblioteca è raccogliere, ordinare, descrivere il materiale librario,<br />

documentario, audiovisivo ed informatico in qualunque modo appartenente alla scuola e<br />

promuoverne l’uso da parte di alunni e docenti e dell’utenza più varia. La BSM si pone<br />

anche come supporto per le ricerche bibliografiche grazie alla collaborazione con altre


iblioteche presenti sul territorio, consentendo sia l’accesso ai data base remoti che al<br />

prestito interbibliotecario.<br />

4. Il Dirigente Scolastico nomina un Responsabile della BSM con il compito di<br />

sovraintendere al suo funzionamento e verificare periodicamente la consistenza delle<br />

dotazioni, i registri per il prestito, l'aggiornamento della schedatura e del catalogo.<br />

5. Alla BSM si accede mediante richiesta al responsabile.<br />

6. Il Collegio dei Docenti promuove l'aggiornamento del patrimonio librario,<br />

documentario, audiovisivo ed informatico, secondo i criteri di selezione elencati nel<br />

Documento Documento strategico.<br />

strategico.<br />

7. Non possono essere date in prestito opere di consultazione, quali dizionari, enciclopedie,<br />

ecc...<br />

8. I libri possono essere dati in prestito per un periodo di 45 giorni, prorogabili di altri 15 se<br />

nessun altro ha richiesto lo stesso materiale; il materiale audiovisivo può essere dato in<br />

prestito per non più di due giorni, compatibilmente con la programmazione dei docenti.<br />

9. 9. II materiale concesso in prestito viene annotato nell'apposito registro elettronico e<br />

cartaceo.<br />

10. 10. Chi non restituisce il materiale avuto in prestito nei tempi previsti è escluso dal prestito<br />

per un periodo di sei mesi. I costi relativi ai libri - o altri materiali - smarriti o deteriorati<br />

saranno sostenuti da chi ha causato il danno.<br />

SERVIZI<br />

SERVIZI<br />

L’Amministrazione comunale di <strong>Scigliano</strong> mette a disposizione degli alunni,<br />

gratuitamente, un servizio pubblico di trasporto così articolato :<br />

• Autobus navetta tra l’<strong>Istituto</strong> e la Stazione ferroviaria di <strong>Scigliano</strong> e viceversa;<br />

• Autobus navetta tra l’<strong>Istituto</strong> ed il terminal autopullman di <strong>Scigliano</strong> e viceversa;<br />

• Autobus circolare che collega i comuni del comprensorio con l’<strong>Istituto</strong>.<br />

CAPO CAPO CAPO II: II: I DOCENTI<br />

DOCENTI<br />

Art. Art. Art. 20 20 Indicazioni Indicazioni Indicazioni sui sui doveri doveri dei dei dei docenti<br />

docenti<br />

144


1. I docenti che accolgono gli alunni devono trovarsi in classe almeno cinque minuti prima<br />

dell'inizio delle lezioni.<br />

2. Il docente della prima ora deve segnalare sul registro di classe gli alunni assenti,<br />

controllare quelli dei giorni precedenti e segnare sul registro di classe l'avvenuta o la<br />

mancata giustificazione, se l'assenza è superiore a cinque giorni, deve accertare la presenza<br />

del certificato medico. II docente, qualora un alunno dopo tre giorni dal rientro continui ad<br />

essere sprovvisto di giustificazione, segnalerà in Presidenza il nominativo.<br />

3. In caso di ritardo di un alunno occorre segnare l'orario di entrata, la giustificazione o la<br />

richiesta di giustificazione e ammetterlo in classe.<br />

4. Se un alunno richiede, con permesso scritto di un genitore, di uscire anticipatamente,<br />

occorre chiedere l'autorizzazione in Presidenza o al docente delegato. Dopo l'autorizzazione<br />

il docente è tenuto ad apporre sul registro di classe l’ora in cui l'alunno è uscito e, se<br />

minorenne, la persona che è venuta a prelevarlo.<br />

5. I docenti devono predisporre per classe un elenco degli alunni completo di indirizzo e<br />

recapito telefonico: una copia da inserire nel registro di classe ed una in segreteria.<br />

6. I docenti indicano sempre sul registro di classe i compiti assegnati e gli argomenti svolti.<br />

7. I docenti hanno cura di non lasciare mai, per nessun motivo, gli alunni da soli.<br />

8. Durante l'intervallo i docenti vigilano sull'intera classe e collaborano con i colleghi delle<br />

altre classi.<br />

9. Durante le ore di lezione non è consentito fare uscire dalla classe più di un alunno per<br />

volta, fatta eccezione per i casi seriamente motivati.<br />

10. Se un docente deve per pochi minuti allontanarsi dalla propria classe occorre che avvisi<br />

un collaboratore scolastico o un collega affinché vigili sulla classe.<br />

11. In occasione di uscite o per trasferimenti in palestra o nei laboratori, gli alunni devono<br />

lasciare in ordine il materiale scolastico chiuso nelle borse affinché altri alunni, sotto la<br />

guida e la sorveglianza dei docenti, possano usufruire dell'aula senza creare problemi.<br />

12. A1 termine delle lezioni i docenti accertano che i locali utilizzati vengano lasciati in<br />

ordine ed i materiali siano riposti negli appositi spazi.<br />

13. Gli insegnanti accompagnano la classe in fila all'uscita.<br />

14. I docenti devono prendere visione dei piani di sfollamento dei locali della scuola e<br />

devono sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza.<br />

15. E' assolutamente vietato, per qualunque attività, l'utilizzo di sostanze che possano<br />

rivelarsi tossiche o dannose per gli alunni quali: colle non dichiaratamente atossiche,<br />

vernici, vernidas, solventi, etc... Prima di proporre agli alunni attività che richiedono l’uso<br />

di sostanze particolari o alimenti (pasta, farina, legumi, etc...) verificare tramite<br />

comunicazione scritta che non vi siano casi di allergie specifiche o intolleranze ai prodotti.<br />

16. E' assolutamente vietato ostruire con mobili, arredi, anche solo temporaneamente, le<br />

vie di fuga e le uscite di sicurezza.<br />

17. Non è consentito, per ragioni di sicurezza, sistemare mobili bassi accanto a vetrate e<br />

finestre, sia in aula che in qualunque altra zona dell'edificio scolastico accessibile agli<br />

alunni. 18. 1 docenti, ove accertino situazioni di pericolo, devono prontamente comunicarlo<br />

in Presidenza.<br />

19. Eventuali danni riscontrati devono essere segnalati in Presidenza. I danni riscontrati<br />

vengono risarciti dal responsabile. Qualora questi non venga individuato, gli insegnanti<br />

145


della o delle classi interessate ne discuteranno in C.d.C. con i genitori ed il risarcimento<br />

sarà effettuato in modo collettivo.<br />

20. I docenti hanno facoltà di richiedere colloqui e/o approfondimenti telefonici con le<br />

famiglie nell'ottica di un rapporto scuola/famiglia più trasparente e fattivo.<br />

21. Ogni docente apporrà la propria firma per presa visione delle circolari e degli avvisi. In<br />

ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola o inseriti nell'apposito<br />

registro si intendono regolarmente notificati.<br />

22. I docenti non possono utilizzare i telefoni cellulari durante l'orario di lavoro.<br />

23. I docenti non possono utilizzare i telefoni della scuola per motivi personali. In caso di<br />

motivo di ufficio, la telefonata va annotata sull'apposito registro, indicando il numero<br />

composto, il destinatario, il nome della persona che effettua la telefonata e sinteticamente<br />

l'oggetto della telefonata.<br />

24. I docenti devono avvisare le famiglie circa 1e attività didattiche, diverse dalle<br />

curricolari, che saranno svolte tramite diario.<br />

25. I1 ricorso alla Presidenza per problemi di ordine disciplinare va contenuto al massimo<br />

in quanto se da un lato ostacola il complesso e difficile lavoro dell'ufficio di presidenza,<br />

dall'altro provoca nell'alunno la convinzione di una certa impotenza educativa da parte dei<br />

docenti, che, in certe occasioni, può costituire una ragione di rinforzo di condotte errate in<br />

situazioni di difficoltà.<br />

26. I registri devono essere debitamente compilati in ogni loro parte e rimanere nel<br />

cassetto personale a disposizione della presidenza.<br />

27. Gli insegnanti presenti alla mensa abitueranno gli alunni ad una adeguata igiene<br />

personale (lavarsi le mani....) e, durante il pranzo, controlleranno gli stessi e li educheranno<br />

ad un corretto comportamento.<br />

28. Gli insegnanti accompagnano la classe in fila all'uscita e vigilano affinché gli alunni<br />

siano affidati ai genitori o agli adulti delegati.<br />

CAPO CAPO III III: III : IL IL PERSONALE PERSONALE AMMINISTRATIVO<br />

AMMINISTRATIVO<br />

Art Art Art 21 21 Doveri Doveri del del personale personale amministrativo<br />

amministrativo<br />

1. Il ruolo del personale amministrativo è indispensabile anche come supporto all'azione<br />

didattica e la valorizzazione delle loro competenze è decisiva per l'efficienza e l'efficacia del<br />

servizio e per il conseguimento delle finalità educative.<br />

2. Cura i rapporti con l'utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di<br />

accesso alla documentazione amministrativa prevista dalla legge.<br />

3. Collabora con i docenti.<br />

4. La qualità del rapporto col pubblico e col personale è di fondamentale importanza, in<br />

quanto esso contribuisce a determinare il clima educativo della scuola e a favorire il<br />

processo comunicativo tra le diverse componenti che dentro o attorno alla scuola si<br />

muovono.<br />

5. II personale amministrativo è tenuto al rispetto dell'orario di servizio. Della presenza in<br />

servizio fa fede la firma nel registro del personale.<br />

CAPO CAPO IV: IV: IV: I I COLLABORATORI COLLABORATORI SCOLASTICI<br />

SCOLASTICI<br />

146


Norme Norme di di comportamento comportamento e e doveri doveri dei dei collaboratori collaboratori scolastici<br />

scolastici<br />

1. I collaboratori scolastici sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse disposizioni, nella<br />

zona di competenza secondo le mansioni loro assegnate. Della presenza in servizio farà<br />

fede la firma sul registro di presenza del personale.<br />

2. In ogni turno di lavoro i collaboratori scolastici devono accertare l'efficienza dei<br />

dispositivi di sicurezza, individuali e collettivi, e la possibilità di utilizzarli con facilità.<br />

3. I collaboratori scolastici:<br />

• devono essere sull'ingresso e sull'uscita degli alunni;<br />

• sono facilmente reperibili da parte degli Insegnanti, per qualsiasi evenienza;<br />

• collaborano al complessivo funzionamento didattico e formativo;<br />

• comunicano immediatamente al Dirigente Scolastico o ai suoi Collaboratori<br />

l'eventuale assenza dell'Insegnante dall'aula, per evitare che la classe resti<br />

incustodita;<br />

• collaborano con gli insegnanti nella raccolta dei buoni mensa e nella<br />

predisposizione degli elenchi dei partecipanti al servizio;<br />

• favoriscono l'integrazione degli alunni portatori di handicap;<br />

• vigilano sulla sicurezza ed incolumità degli alunni, in particolare durante gli<br />

intervalli, negli spostamenti e nelle uscite degli alunni per recarsi ai servizi o in altri<br />

locali;<br />

• possono svolgere, su accertata disponibilità, funzione di accompagnatore durante i<br />

viaggi e le visite d'istruzione;<br />

• riaccompagnano nelle loro classi gli alunni che, al di fuori dell'intervallo e senza<br />

seri motivi, sostano nei corridoi;<br />

• sorvegliano gli alunni in caso di uscita dalle classi, di ritardo, assenza, o<br />

allontanamento momentaneo dell'insegnante;<br />

• impediscono, con le buone maniere, che alunni di altri corsi possano svolgere azioni<br />

di disturbo nel corridoio di propria pertinenza, riconducendoli con garbo e<br />

intelligenza alle loro classi;<br />

• sono sempre tolleranti e disponibili con gli alunni, non dimenticando mai che la<br />

funzione della scuola è quella di educare specialmente quegli allievi che ne hanno<br />

più bisogno;<br />

• evitano di parlare ad alta voce;<br />

• tengono i servizi igienici sempre decorosi, puliti e accessibili;<br />

• provvedono, al termine delle lezioni, alla quotidiana pulizia con acqua e detersivi<br />

disinfettanti dei servizi e degli spazi di pertinenza, nonché delle suppellettili delle<br />

aule affidate;<br />

• non si allontanano dal posto di servizio, tranne che per motivi autorizzati dal<br />

Direttore S.G.A. o dal Dirigente Scolastico;<br />

• invitano tutte le persone estranee che non siano espressamente autorizzate dal<br />

Dirigente Scolastico a uscire dalla Scuola. A tale proposito si terranno informati<br />

sugli orari di ricevimento dei genitori, collocati sempre in ore libere da<br />

insegnamento;<br />

147


• prendono visione del calendario delle riunioni dei consigli di classe, dei collegi dei<br />

docenti o dei consigli di istituto, tenendosi aggiornati circa l'effettuazione del<br />

necessario servizio;<br />

• sorvegliano l'uscita delle classi e dai cancelli esterni, prima di dare inizio alle pulizie.<br />

4. Ove accertino situazioni di disagio, di disorganizzazione o di pericolo, devono<br />

prontamente comunicarlo in Segreteria. Segnalano, sempre in segreteria, l'eventuale<br />

rottura di suppellettili, sedie o banchi prima di procedere alla sostituzione.<br />

5. Accolgono il genitore dell'alunno minorenne, che vuol richiedere l'autorizzazione<br />

all'uscita anticipata. Il permesso di uscita, firmato dal Dirigente Scolastico o da un docente<br />

delegato, verrà portato dal collaboratore nella classe dell'alunno, dove il docente dell'ora<br />

provvederà alla annotazione dell'autorizzazione sul registro di classe. Dopodiché l'alunno<br />

che ha richiesto di uscire anticipatamente potrà lasciare la scuola.<br />

6. Al termine del servizio tutti i collaboratori scolastici, di qualunque turno e a qualsiasi<br />

spazio addetti dovranno controllare, dopo aver fatto le pulizie, quanto segue:<br />

• che tutte le luci siano spente;<br />

• che tutti i rubinetti dei servizi igienici siano ben chiusi;<br />

• che siano chiuse le porte delle aule, le finestre e le serrande delle aule e della<br />

scuola;<br />

• che ogni cosa sia al proprio posto e in perfetto ordine;<br />

• che vengano chiuse le porte e i cancelli della scuola;<br />

• gli ausiliari addetti agli uffici controlleranno che siano chiuse tutte le porte degli<br />

uffici.<br />

7. Devono apporre la propria firma, per presa visione, sulle circolari e sugli avvisi; in ogni<br />

caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola o inseriti nel registro degli<br />

avvisi della scuola si intendono regolarmente notificati al personale tutto.<br />

8. E' fatto obbligo ai collaboratori scolastici di prendere visione delle mappe di sfollamento<br />

dei locali e di controllare quotidianamente la praticabilità ed efficienza delle vie di esodo.<br />

CAPO CAPO CAPO VV<br />

V V : : IL IL PATTO PATTO EDUCATIVO EDUCATIVO DI DI CORRESPONSABILITA’<br />

CORRESPONSABILITA’<br />

Il presente Patto Educativo di Corresponsabilità, in base all’art. 5 bis dello Statuto degli<br />

Studenti e delle Studentesse, persegue l’obiettivo di impegnare corresponsabilmente<br />

famiglia e scuola nell’azione educativa e formativa degli studenti. Contestualmente<br />

all’iscrizione viene sottoscritto dalla scuola, da un esercente la patria potestà e dallo<br />

studente. I contenuti del Patto che, una volta sottoscritto ha validità per l’intera<br />

permanenza dello studente tra gli iscritti della scuola, sono stabiliti con delibera del<br />

Consiglio d’<strong>Istituto</strong> così come le eventuali modifiche degli stessi. La sottoscrizione del patto<br />

da parte di genitori e studenti deve avvenire al momento dell’iscrizione all’istituto e per gli<br />

alunni delle classi prime al momento della conferma dell’iscrizione. La sottoscrizione del<br />

Patto da parte del rappresentante legale dell’istituto è implicita con l’accoglimento della<br />

domanda d’iscrizione.<br />

Art. Art. 23 23 Patto Patto Patto educativo educativo di di corresponsabilità<br />

corresponsabilità<br />

corresponsabilità<br />

148


Con il presente Patto Educativo, l’<strong>Istituto</strong> <strong>Omnicomprensivo</strong> di di <strong>Scigliano</strong>, <strong>Scigliano</strong>, nella nella persona persona del<br />

del<br />

Dirigente Dirigente scolastico, scolastico, e e i i geni genitori geni tori e e gli gli studenti studenti assumono assumono i seguenti impegni:<br />

L’<strong>Istituto</strong> L’<strong>Istituto</strong> si si impegna impegna a:<br />

a:<br />

Art. Art. 1.<br />

1.<br />

• fornire un servizio scolastico coerente con gli obiettivi e le attività contenute nel<br />

Piano dell’Offerta Formativa nel rispetto di quanto contenuto nel Piano stesso e dei<br />

criteri di verifica, valutazione e realizzazione degli interventi di recupero e sostegno;<br />

• mettere a disposizione, per la realizzazione del suddetto Piano, le risorse umane, i<br />

locali, le attrezzature e tutte le dotazioni strumentali di cui la scuola dispone;<br />

• rispettare le norme di legge e contrattuali che regolamentano il servizio scolastico e<br />

il rapporto di lavoro del personale della scuola e utilizzare in modo efficace ed<br />

efficiente le proprie risorse umane e finanziarie.<br />

Art. Art. 2. 2.<br />

2.<br />

L’<strong>Istituto</strong> si rende garante dell’offerta di un servizio scolastico reso secondo i criteri e gli<br />

standard qualitativi indicati nella Carta dei Servizi della Scuola, visionabile all’albo e sul<br />

sito internet della Scuola www.omnicomprensivoscigliano.it.<br />

Art. Art. Art. 3.<br />

3.<br />

Il Il genitore genitore dichiara dichiara di di di essere essere a a a conoscenza conoscenza conoscenza che:<br />

che:<br />

• l'istruzione obbligatoria è impartita per almeno dieci anni e si realizza secondo le<br />

disposizioni indicate all’articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296;<br />

• la stessa è finalizzata al conseguimento di un titolo di studio di scuola secondaria<br />

superiore o di una qualifica professionale di durata almeno triennale, entro il<br />

diciottesimo anno di età, in modo tale da assolvere al diritto/dovere di cui al decreto<br />

legislativo 15 aprile 2005, n. 76.<br />

Art. Art. 4.<br />

4.<br />

Il Il genitore genitore si si impegna impegna a a svolgere svolgere nei nei confronti confronti del del del proprio proprio figlio figlio un’azione un’azione educativa<br />

educativa<br />

finalizzata finalizzata a:<br />

a:<br />

• promuovere il rispetto di sé e degli altri, la tolleranza verso differenti culture, il<br />

rispetto delle regole di convivenza all’interno della comunità scolastica, così come<br />

stabilite dal Regolamento d’<strong>Istituto</strong>;<br />

• formare al rispetto delle persone, dei locali, delle attrezzature e di tutte le dotazioni<br />

strumentali della scuola con la consapevolezza che esse costituiscono patrimonio<br />

dell’intera comunità educante di cui genitori, studenti e operatori scolastici fanno<br />

parte integrante.<br />

Art. Art. 5. 5. L’alunno e il genitore dichiarano di aver preso visione del Piano dell’Offerta<br />

Formativa e di essere a conoscenza del Regolamento d’<strong>Istituto</strong> e del Regolamento di<br />

Disciplina e si impegnano ad agire affinché quanto contenuto nei Regolamenti citati venga<br />

rispettato dallo stesso studente durante la sua permanenza tra gli iscritti dell’<strong>Istituto</strong>.<br />

Art.6 Art.6. Art.6 L’accettazione della domanda d’iscrizione comporta automatica sottoscrizione del<br />

presente patto da parte del rappresentante legale dell’Istituzione Scolastica. La firma in<br />

calce al presente atto costituisce sottoscrizione del Patto da parte del genitore e dello<br />

studente, i cui nominativi sono riportati nell’atto medesimo.<br />

149


GLI GLI ALUNNI ALUNNI: ALUNNI : ART. ART. ART. 24 24 - STATUTO STATUTO DEGLI DEGLI STUDENTI STUDENTI E E DELLE DELLE STUDENTESSE<br />

STUDENTESSE<br />

(Modificato Modificato Modificato dal DPR DPR 249 249-98 249<br />

98 98 235 235-07 235<br />

07 07) 07<br />

VITA VITA DELLA DELLA COMUNITÀ COMUNITÀ COMUNITÀ SCOLASTICA SCOLASTICA (art. (art. 1)<br />

1)<br />

La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione<br />

delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.<br />

La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai<br />

valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In<br />

essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la<br />

formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle<br />

potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i<br />

principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti<br />

dell'infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e con i principi generali<br />

dell'ordinamento italiano.<br />

La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di<br />

cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle<br />

relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei<br />

giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione<br />

dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia<br />

individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali<br />

adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva.<br />

La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di<br />

coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la<br />

compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera<br />

ideologica, sociale e culturale.<br />

STATUTO STATUTO STUDENTI<br />

STUDENTI<br />

DIRITTI DIRITTI DIRITTI (A (Art. (A rt. 2)<br />

1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti<br />

e valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità<br />

delle idee. La scuola persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni<br />

personali degli studenti, anche attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di<br />

formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative<br />

autonome.<br />

2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto<br />

dello studente alla riservatezza.<br />

3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la<br />

vita della scuola.<br />

4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I<br />

dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano<br />

con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di<br />

programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di<br />

criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre<br />

diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di<br />

150


autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a<br />

migliorare il proprio rendimento.<br />

5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola<br />

gli studenti della scuola secondaria superiore, anche su loro richiesta, possono essere<br />

chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una consultazione. Analogamente negli<br />

stessi casi e con le stesse modalità possono essere consultati gli studenti della scuola media<br />

o i loro genitori.<br />

6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il<br />

diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative<br />

offerte dalla scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono<br />

organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e<br />

delle esigenze di vita degli studenti.<br />

7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della<br />

comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte<br />

all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività<br />

interculturali.<br />

8. 8. La La scuola scuola si si impegna impegna a a a porre porre porre progressivamente progressivamente in in essere essere le le le condizioni condizioni per per assicurare:<br />

assicurare:<br />

• un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativodidattico<br />

di qualità;<br />

• offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative<br />

liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni; iniziative concrete per il<br />

recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e il<br />

recupero della dispersione scolastica;<br />

• la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli<br />

studenti, anche con handicap;<br />

• la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica;<br />

• servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.<br />

9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di<br />

riunione e di assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto.<br />

10. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio del diritto<br />

di associazione all'interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti<br />

singoli e associati a svolgere iniziative all'interno della scuola, nonché l'utilizzo di locali da<br />

parte degli studenti e delle associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole<br />

favoriscono inoltre la continuità del legame con gli ex studenti e con le loro associazioni.<br />

DOVERI DOVERI (A (Art. (A rt. 3) 3)<br />

1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente<br />

agli impegni di studio.<br />

2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del<br />

personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che<br />

chiedono per se stessi.<br />

3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a<br />

mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art.1.<br />

4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate<br />

dai regolamenti dei singoli istituti.<br />

151


5. Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi<br />

didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio<br />

della scuola.<br />

6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e<br />

averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.<br />

DISCIPLINA DISCIPLINA (Art. (Art. 4)<br />

4)<br />

1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comporta-menti che<br />

configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al<br />

corretto svolgimento dei rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni<br />

specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il<br />

relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati.<br />

2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del<br />

senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità<br />

scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale<br />

ed in generale a vantaggio della comunità scolastica.<br />

3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni<br />

disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna<br />

infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del<br />

profitto.<br />

4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera<br />

espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.<br />

5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate<br />

al principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del<br />

danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del<br />

comportamento e delle conseguenze che da esso derivano. Allo studente è sempre offerta<br />

la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica.<br />

6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica<br />

sono adottati dal consiglio di classe. Le sanzioni che comportano l'allontanamento<br />

superiore a quindici giorni e quelle che implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la<br />

non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal consiglio<br />

di istituto.<br />

7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere<br />

disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai<br />

quindici giorni.<br />

8. Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni deve essere previsto un<br />

rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità<br />

scolastica. Nei periodi di allontanamento superiori ai quindici giorni, in coordinamento con<br />

la famiglia e, ove necessario, anche con i servizi sociali e l'autorità giudiziaria, la scuola<br />

promuove un percorso di recupero educativo che miri all'inclusione, alla<br />

responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica.<br />

9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche<br />

quando siano stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della persona umano<br />

vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tale caso, in deroga al limite generale<br />

152


previsto dal comma 7, la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato<br />

ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica, per quanto possibile, il disposto<br />

del comma 8.<br />

9-bis. Con riferimento alle fattispecie di cui al comma 9, nei casi di recidiva, di atti di<br />

violenza grave, o comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un<br />

elevato allarme sociale, ove non siano esperibili interventi per un reinserimento<br />

responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l'anno scolastico, la<br />

sanzione è costituita dall'allontanamento dalla comunità scolastica con l'esclusione dallo<br />

scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi o, nei<br />

casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine dell'anno scolastico.<br />

9-ter. Le sanzioni disciplinari di cui al comma 6 e seguenti possono essere irrogate soltanto<br />

previa verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si desuma che<br />

l'infrazione disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte dello studente<br />

incolpato.<br />

10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva<br />

rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità<br />

scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad<br />

altra scuola.<br />

11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono<br />

inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.<br />

Statuto Statuto Studenti Studenti Studenti con con modifiche modifiche modifiche DPR DPR 249 249-98 249 98 235 235-07 235<br />

07<br />

12 12 12 (Impugnazioni)<br />

(Impugnazioni)<br />

1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse,<br />

entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di<br />

garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni<br />

scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante eletto dagli studenti nella scuola<br />

secondaria superiore e dai genitori nella scuola media, che decide nel termine di dieci<br />

giorni. Tale organo, di norma, è composto da un docente designato dal consiglio di istituto<br />

e, nella scuola secondaria superiore, da un rappresentante eletto dagli studenti e da un<br />

rappresentante eletto dai genitori, ovvero, nella scuola secondaria di primo grado da due<br />

rappresentanti eletti dai genitori, ed è presieduto dal dirigente scolastico.<br />

2. L'organo di garanzia di cui al comma 1 decide, su richiesta degli studenti della scuola<br />

secondaria superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano<br />

all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento.<br />

3. Il Direttore dell'ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi delegato, decide in<br />

via definitiva sui reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da<br />

chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute<br />

nei regolamenti degli istituti. La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo<br />

di garanzia regionale composto per la scuola secondaria superiore da due studenti<br />

designati dal coordinamento regionale delle consulte provinciali degli studenti, da tre<br />

docenti e da un genitore designati nell'ambito della comunità scolastica regionale, e<br />

presieduto dal Direttore dell'ufficio scolastico regionale o da un suo delegato. Per la scuola<br />

media in luogo degli studenti sono designati altri due genitori.<br />

153


4. L'organo di garanzia regionale, nel verificare la corretta applicazione della normativa e<br />

dei regolamenti, svolge la sua attività istruttoria esclusivamente sulla base dell'esame della<br />

documentazione acquisita o di eventuali memorie scritte prodotte da chi propone il<br />

reclamo o dall'Amministrazione.<br />

5. Il parere di cui al comma 4 è reso entro il termine perentorio di trenta giorni. In caso di<br />

decorrenza del termine senza che sia stato comunicato il parere, o senza che l'organo di cui<br />

al comma 3 abbia rappresentato esigenze istruttorie, il direttore dell'ufficio scolastico<br />

regionale può decidere indipendentemente dall'acquisizione del parere. Si applica il<br />

disposto di cui all'articolo 16, comma 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241.<br />

6. Ciascun ufficio scolastico regionale individua, con apposito atto, le modalità più idonee<br />

di designazione delle componenti dei docenti e dei genitori all'interno dell'organo di<br />

garanzia regionale al fine di garantire un funzionamento costante ed efficiente dello stesso.<br />

7. L'organo di garanzia di cui al comma 3 resta in carica per due anni scolastici.<br />

Statuto Statuto Studenti Studenti Studenti con con con modifiche modifiche DPR DPR 249 249-98 249 98 235 235-07 235<br />

07<br />

13 13 13 (Patto (Patto (Patto educativo educativo educativo di di di corresponsabilità)<br />

corresponsabilità)<br />

corresponsabilità)<br />

1. Contestualmente all'iscrizione alla singola istituzione scolastica, è richiesta la<br />

sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di<br />

corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri<br />

nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie.<br />

2. I singoli regolamenti di istituto disciplinano le procedure di sottoscrizione nonché di<br />

elaborazione e revisione condivisa, del patto di cui al comma 1.<br />

3. Nell'ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche, ciascuna<br />

istituzione scolastica pone in essere le iniziative più idonee per le opportune attività di<br />

accoglienza dei nuovi studenti, per la presentazione e la condivisione dello statuto delle<br />

studentesse e degli studenti, del piano dell'offerta formativa, dei regolamenti di istituto e<br />

del patto educativo di corresponsabilità.<br />

Art. Art. 6 6 (Disposizioni (Disposizioni finali)<br />

finali)<br />

1. I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi previsti dalle disposizioni vigenti in<br />

materia sono adottati o modificati previa consultazione degli studenti nella scuola<br />

secondaria superiore e dei genitori nella scuola media.<br />

2. Del presente regolamento e dei documenti fondamentali di ogni singola istituzione<br />

scolastica è fornita copia agli studenti all'atto dell'iscrizione.<br />

3. È abrogato il capo III del R.D. 4 maggio 1925, n. 653.<br />

Art. Art. 25 25 Norme Norme di di comportamento<br />

comportamento<br />

1. Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, di tutto il<br />

personale e dei compagni, lo stesso rispetto, anche formale, consono ad una convivenza<br />

civile.<br />

2. Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento<br />

e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. La presenza a scuola è obbligatoria<br />

anche per tutte le attività organizzate e programmate in tempo utile dal consiglio di classe.<br />

Gli alunni maggiorenni hanno diritto alla auto-giustificazione delle assenze; i minori<br />

devono presentare la giustificazione firmata da uno dei genitori o da chi ne fa le veci. è<br />

154


consentito agli alunni, prima dell'ingresso in scuola, di accedere al giardino interno dove<br />

devono mantenere un comportamento corretto. La scuola, in ogni caso, non si assume<br />

alcuna responsabilità circa la vigilanza prima del loro ingresso.<br />

4. I ritardi verranno annotati sul registro di classe e dovranno essere giustificati dai genitori<br />

il giorno successivo tramite il libretto.<br />

5. Gli alunni devono portare quotidianamente il diario scolastico che è il mezzo di<br />

comunicazione costante tra scuola e famiglia. I genitori sono invitati a controllare i compiti<br />

e le lezioni assegnate, le eventuali annotazioni degli insegnanti, le comunicazioni della<br />

scuola e ad apporre la propria firma per presa visione.<br />

6. Le assenze devono essere giustificate dai genitori tramite l'apposito libretto e devono<br />

essere presentate al rientro in classe, all'inizio della prima ora di lezione all'insegnante che<br />

provvederà a controfirmare e a prendere nota sul registro. Se l'assenza dovuta a malattia<br />

supera i cinque giorni occorre presentare una certificazione medica. L'alunno che non<br />

giustifichi la sua assenza entro 3 giorni, se minore, dovrà essere accompagnato da uno dei<br />

genitori e da chi ne fa le veci; se maggiorenne dovrà giustificare direttamente al Dirigente<br />

Scolastico. In caso di ripetute assenze, su segnalazione dei docenti della classe, potranno<br />

essere inviate tempestive comunicazioni scritte alle famiglie anche degli alunni<br />

maggiorenni.<br />

7. Non è consentito agli alunni di uscire dall'edificio scolastico prima del termine delle<br />

lezioni. In caso di necessità i genitori dovranno preventivamente avvertire la scuola tramite<br />

richiesta scritta sul libretto e venire a prelevare personalmente lo studente (o delegare per<br />

iscritto un'altra persona maggiorenne che dovrà essere munita di documento di<br />

riconoscimento).<br />

8. Quando le richieste di uscite anticipate o di ingressi ritardati sono numerose, il CdC<br />

informerà per iscritto la famiglia.<br />

9. In caso di astensione collettiva delle lezioni, gli alunni devono presentare regolare<br />

giustificazione, fatte salve le competenze del Dirigente Scolastico e degli organi collegiali<br />

previste dalla vigente normativa in materia. Gli alunni presenti comunque non devono<br />

essere privati del loro diritto a regolari lezioni, né devono in alcun modo risentire della<br />

particolare circostanza.<br />

10. Al cambio di insegnante, negli spostamenti da un'aula all'altra, all'ingresso e all'uscita<br />

gli alunni devono tenere un comportamento corretto ed educato. Non è permesso correre,<br />

uscire dalla classe senza autorizzazione, gridare nei corridoi e nelle aule, ecc...<br />

11. Gli alunni possono recarsi nella sala insegnanti, in biblioteca, in palestra, nei laboratori<br />

solo con l'autorizzazione e sotto il controllo di un insegnante che se ne assuma la responsabilità.<br />

12. Durante gli intervalli, sia nella scuola che nel cortile sono da evitare tutti i giochi che<br />

possono diventare pericolosi (ad es. spingersi, salire e scendere le scale, ecc...): gli alunni<br />

dovranno seguire le indicazioni degli insegnanti e dei collaboratori scolastici.<br />

13. I servizi vanno utilizzati in modo corretto e devono essere rispettate le più elementari<br />

norme di igiene e pulizia.<br />

14. Saranno puniti con severità tutti gli episodi di violenza che dovessero verificarsi tra gli<br />

alunni sia all'interno della scuola che fuori. Tutti devono poter frequentare la scuola con<br />

serenità senza dover subire le prepotenze di altri.<br />

155


15. Nelle aule e nel cortile ci sono appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti: è<br />

necessario utilizzarli correttamente.<br />

16. Gli insegnanti ed i collaboratori scolastici segnaleranno in Presidenza i nominativi degli<br />

alunni o le classi che non rispettano queste regole.<br />

17. Gli alunni sono tenuti a rispettare il lavoro e a seguire le indicazioni dei collaboratori<br />

scolastici che assicurano, con i docenti, il buon funzionamento della scuola ed in alcuni<br />

momenti possono essere incaricati della sorveglianza di una classe o di un gruppo di alunni;<br />

durante le ore di lezione sorvegliano corridoi e servizi.<br />

18. Gli alunni che, per motivi di salute, non potranno seguire le lezioni di Ed. Fisica<br />

dovranno presentare al Dirigente Scolastico la domanda di esonero firmata dal genitore<br />

unita a certificato del medico di famiglia su modulo A. S. L. Per la pratica dell'attività<br />

sportiva integrativa, per la partecipazione ai Giochi della Gioventù e per l'iscrizione ai corsi<br />

di nuoto, dovrà essere presentato il certificato di stato di buona salute.<br />

19. Gli alunni sono tenuti a portare a scuola solo l'occorrente per i compiti e le lezioni e<br />

l'eventuale merenda. Non è consigliabile portare somme di denaro e oggetti di valore. La<br />

scuola, in ogni caso, non risponde comunque di eventuali furti.<br />

20. Ogni studente è responsabile dell'integrità degli arredi e del materiale didattico che la<br />

scuola gli affida: coloro che provocheranno guasti al materiale e o alle suppellettili della<br />

scuola o del Comune saranno invitati a risarcire i danni.<br />

21. É fatto divieto agli alunni invitare estranei ed intrattenersi con loro nella scuola.<br />

Art. Art. 26 26 Regolamento Regolamento di di Disciplina Disciplina degli degli allievi<br />

allievi<br />

Art. Art. Art. Art. 1 1 1 1 Norma Norma Norma Norma generale generale generale generale e e e e nozione nozione nozione nozione di di di di disciplina disciplina disciplina disciplina<br />

La disciplina scolastica degli Allievi è regolata dal presente titolo.<br />

Per disciplina scolastica si intende, ai fini del presente regolamento, il complesso dei<br />

comportamenti interni ed esterni all'edificio scolastico che riguardino il rapporto sociale<br />

instaurato al momento della iscrizione tra l'Allievo e le altre componenti umane<br />

rappresentate negli Organi Collegiali o istituzionalmente collegate al servizio scolastico o<br />

la cui funzione sia occasionalmente connessa all'erogazione del servizio scolastico stesso. Il<br />

mantenimento della disciplina costituisce una responsabilità individuale e condivisa e<br />

rientra negli impegni che tutte le parti interessate (scuola, studenti, famiglia.) si assumono<br />

con la sottoscrizione del Patto educativo di corresponsabilità di cui all’art. 24 del<br />

Regolamento di <strong>Istituto</strong>.Ogni componente partecipa alla responsabilità di cui al comma<br />

precedente secondo il proprio ruolo organico o secondo la propria funzione. Il<br />

mantenimento della disciplina ha luogo secondo il fine di conservare costantemente un<br />

ambiente sociale consono all'azione educativa.<br />

Art. Art. Art. Art. 2 2 2 2 Tipologia Tipologia Tipologia Tipologia delle delle delle delle mancanze mancanze mancanze mancanze disciplinari disciplinari disciplinari disciplinari<br />

Ai fini del mantenimento della disciplina, si individua la seguente tipologia di<br />

comportamenti contrari all'ambiente sociale consono all'azione educativa, elencati per<br />

ordine crescente di gravità.<br />

a) occasionale disturbo alla quiete o alla serenità della normale vita scolastica, non<br />

congiunto ad atteggiamenti offensivi o ad azioni dannose ( compreso l’utilizzo del telefono<br />

cellulare e di altre apparecchiature elettroniche in violazione del divieto di cui all’art.24 del<br />

regolamento d’istituto);<br />

156


) occasionale mancato e ingiustificato rispetto delle norme del regolamento d'<strong>Istituto</strong><br />

riguardanti il rispetto degli orari, la disciplina delle entrate e delle uscite e le giustificazioni<br />

delle assenze (Art. 25 del Regolamento d’<strong>Istituto</strong>);<br />

c) protrarsi nel tempo delle infrazioni di cui alle lettere a e b;<br />

d) mancato rispetto di una direttiva ricevuta da un Componente del Personale della Scuola<br />

nello svolgimento dei suoi compiti;<br />

e) offese alla dignità personale di altri Allievi o del Personale della Scuola; false<br />

dichiarazioni; compreso l’uso improprio di dati personali (immagini, filmati,registrazioni<br />

vocali,…) acquisiti nella comunità scolastica o nel contesto di attività di scuola mediante<br />

telefoni cellulari e altri dispositivi elettronici e la loro diffusione a mezzo<br />

Mms,pubblicazione su siti internet, inserimento in blog o comunque divulgati in altre<br />

forme ,senza l’osservanza di quanto previsto dalla vigente normativa in materia di utilizzo e<br />

diffusione di dati personali con riferimento all’informazione preventiva e all’acquisizione<br />

del consenso.<br />

f) offese al decoro all’igiene e alla salubrità dell’ambiente scolastico, al buon nome della<br />

scuola ed alla sua dignità di servizio pubblico;<br />

g) danneggiamenti all’ambiente scolastico, al patrimonio dell'<strong>Istituto</strong> o alla altrui<br />

proprietà;<br />

h) offese alla morale e ai sentimenti etici e religiosi;<br />

i) atteggiamenti persecutori o prevaricatori nei confronti di altre Persone;<br />

l) violenze personali.<br />

m) comportamenti che costituiscono fatti di rilevanza penale o quando il permanere nella<br />

scuola dello studente possa essere causa di pericolo per l’incolumità delle persone<br />

Art. Art. Art. Art. 3 3 3 3 Attenuanti Attenuanti Attenuanti Attenuanti ed ed ed ed aggravanti aggravanti aggravanti aggravanti<br />

Costituiscono attenuante:<br />

a) la involontarietà;<br />

b) il mancato controllo emotivo in relazione alla sua breve estensione nel tempo ed all'età<br />

dell'Allievo;<br />

c) la situazione di handicap psichico;<br />

d) l'immediato e leale riconoscimento della gravità dell'infrazione;<br />

e) la provocazione ricevuta.<br />

Costituiscono aggravante:<br />

a) la recidiva;<br />

b) l'aver commesso la mancanza in situazione pericolosa, nei laboratori e durante le visite<br />

guidate, i viaggi d'istruzione, gli scambi culturali e gli stage esterni;<br />

c) il carattere di gruppo.<br />

Art. Art. Art. Art. 4 4 4 4 Sanzioni Sanzioni Sanzioni Sanzioni<br />

a) ammonizione verbale<br />

b) ammonizione scritta;<br />

c) allontanamento temporaneo dalla classe;<br />

d) richiamo scritto ai propri doveri;<br />

e) censura (dichiarazione scritta di biasimo);<br />

f) allontanamento dalla scuola fino a cinque giorni;<br />

g) allontanamento dalla scuola fino a quindici giorni;<br />

157


h) allontanamento superiore a 15 giorni<br />

i) allontanamento fino al termine dell’anno scolastico e allontanamento fino al termine<br />

dell’anno scolastico con esclusione dallo scrutinio finale o dall’ ammissione all’esame di<br />

stato<br />

Per le infrazioni di cui alle lettere a e b dell'art. 2 si applicano le sanzioni di cui alle lettere<br />

a, b, c e d.<br />

Per le infrazioni di cui alle lettere c e d dell'art. 2 si applicano le sanzioni di cui alla lettera<br />

e.<br />

Per le infrazioni di cui alle lettere e, f e g dell'art. 2 si applicano le sanzioni di cui alle<br />

lettere e e f.<br />

Per le infrazioni di cui alle lettere h, i e l dell'art. 2 si applicano le sanzioni di cui alle lettere<br />

f e g.<br />

Per le infrazioni di cui alla lettera m dell'art. 2 si applicano le sanzioni di cui alla lettera h<br />

commisurate alla particolare gravità dei comportamenti tenuti dagli studenti per violazioni<br />

di cui alla lett. m) dell’art. 2<br />

Le sanzioni di cui alla lett. i) si applicano quando a giudizio del Consiglio d’istituto le<br />

violazioni di cui alla lett. e),f),g),i) e m) dell’art. 2 risultino di particolare gravità o<br />

ripetutamente reiterate o comunque tali da ingenerare un allarme sociale<br />

Di norma in caso di aggravante si applica la sanzione superiore, in caso di attenuante<br />

quella inferiore, salvo il caso delle sanzioni di cui alla lett. i) la cui applicazione non può<br />

che essere il frutto di un apprezzamento approfondito del contesto e della gravità delle<br />

violazioni e non il risultato della semplice corrispondenza tra infrazione e sanzione prevista<br />

dal presente regolamento.<br />

Conversione Conversione delle delle sanzioni<br />

sanzioni<br />

Nel caso di sanzioni che prevedono l’allontanamento dalle lezioni fino a 15 gg., in<br />

occasione della prima irrogazione, deve essere sempre offerta allo studente la possibilità di<br />

conversione della sanzione in attività a favore della comunità scolastica, individuata<br />

dall’organo irrogante. Nel caso di irrogazione di sanzione successiva alla prima l’organo<br />

irrogante valuterà di volta in volta l’opportunità di offrire la possibilità di conversione della<br />

sanzione in attività a favore della comunità scolastica con frequenza regolare delle lezioni<br />

oppure con frequenza ridotta (in quest’ultimo caso finalizzata a garantire il collegamento<br />

con lo sviluppo dell’attività didattica ) . In ogni caso, comunque, in occasione<br />

dell’irrogazione di sanzione dell’allontanamento fino a 15 gg. deve essere previsto almeno<br />

un incontro tra i docenti, lo studente e la famiglia finalizzato a favorire il maturare della<br />

consapevolezza dei propri comportamenti da parte dello studente e a favorirne il rientro<br />

responsabile nella comunità scolastica. Nel caso di irrogazione di sanzione di<br />

allontanamento dalle lezioni superiore a 15gg., non accompagnata da esclusione dallo<br />

scrutinio finale o da non ammissione all’esame di stato, il Consiglio d’istituto definirà<br />

contestualmente all’irrogazione della sanzione un percorso di recupero educativo<br />

finalizzato all’inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro nella comunità scolastica,<br />

che potrà articolarsi con frequenza parziale delle lezioni, attività a favore della comunità<br />

scolastica, incontri programmati d’intesa con la famiglia e /o gli operatori sociali, o con<br />

altre forme di volta in volta individuate dallo stesso Consiglio.<br />

Sanzioni Sanzioni accessorie.<br />

accessorie.<br />

158


In caso di violazione del divieto di utilizzo del cellulare e di altre apparecchiature<br />

elettroniche oltre alla sanzione irrogata in base alle disposizioni che precedono sarà sempre<br />

applicata la sanzione accessoria del sequestro temporaneo dell’apparecchiatura con<br />

restituzione della medesima al termine delle lezioni o ,nei casi di recidiva, con riconsegna<br />

al genitore appositamente convocato nei giorni successivi a quello dell’evento. In caso di<br />

alunni diversamente abili che si siano resi protagonisti di violazioni disciplinari potranno<br />

essere adottati dal dirigente scolastico e dai consigli di classe provvedimenti diversi da<br />

quelli indicati alle precedenti lettere da a) a h) che tengano conto delle specifiche<br />

caratteristiche della disabilità , anche d’intesa con gli operatori sanitari di riferimento e con<br />

le famiglie degli alunni. I suddetti provvedimenti potranno essere adottati sia<br />

contestualmente alle sanzioni di cui alle lettere da a) a h) che in alternativa alle medesime.<br />

In tutti i casi di irrogazione di sanzioni disciplinari di cui alla lett. e),f),g),h) unitamente alla<br />

sanzione potrà essere disposta dal consiglio di classe quale sanzione accessoria l’esclusione<br />

dalla partecipazione a visite guidate o a viaggi d’istruzione.<br />

Art. Art. Art. Art. 5 5 5 5 Procedura Procedura Procedura Procedura<br />

Ogni procedimento disciplinare nei confronti degli Allievi prevede la contestazione degli<br />

addebiti e la possibilità di difesa e giustificazione da parte degli Interessati.<br />

La contestazione degli addebiti può essere esclusivamente verbale solo nel caso di<br />

procedimenti che prevedano le sanzioni di cui alle lettere a, b e c dell'art. 4.<br />

In ogni altro caso la contestazione degli addebiti avviene per iscritto ed è comunicata agli<br />

Esercenti la potestà in caso di minorenni. La contestazione di addebiti contiene<br />

espressamente il tempo per la presentazione di giustificazioni o memorie difensive. Il<br />

termine assegnato per la presentazione di giustificazioni e memorie non può essere<br />

inferiore a 5 gg. dalla notifica delle contestazioni. Il procedimento disciplinare deve<br />

concludersi entro 30gg. dalla data di presentazione dell’eventuale nota a difesa e<br />

giustificazione da parte dello studente e ,in mancanza, del termine per la presentazione<br />

delle note a difesa.<br />

Le sanzioni di cui alle lettere d, e, f , g, h ,i sono comunicate per iscritto agli Alunni<br />

interessati ed agli esercenti la potestà di Genitore. Se inflitte ai maggiorenni, vengono<br />

comunicate per iscritto ai Genitori, a meno che l'Allievo interessato non abbia<br />

espressamente richiesto per iscritto , al raggiungimento della maggiore età, di non inviare<br />

comunicazioni ai Genitori stessi.<br />

Le sanzioni di cui alle lettere e, f , g ,h e i sono trascritte sulla pagella e sul registro dei voti.<br />

In caso di allontanamento dalle lezioni con facoltà di conversione della sanzione in attività<br />

a favore della comunità scolastica , il provvedimento è notificato ai Genitori e allo studente<br />

in tempo utile affinché possa essere esercitata tale facoltà , prevedendo almeno 5gg. tra la<br />

data della comunicazione del provvedimento e la decorrenza della sanzione.<br />

Art. Art. Art. Art. 6 6 6 6 Procedura Procedura Procedura Procedura speciale speciale speciale speciale<br />

Nel caso di violazioni di cui alle lett. i), l) e m) , quando ricorrano a giudizio del dirigente<br />

scolastico pericoli per l’incolumità delle persone,lo stesso potrà disporre in via d’urgenza<br />

l’allontanamento dalle lezioni notificando allo studente e ai genitori contestualmente al<br />

provvedimento di allontanamento in via d’urgenza anche la convocazione , per essere<br />

ascoltati , per la riunione dell’organo competente a irrogare la sanzione che dovrà essere<br />

obbligatoriamente fissata non oltre il terzo giorno successivo a quello dell’allontanamento.<br />

159


In tale caso , prevedendo il comma precedente la possibilità dell’audizione dello studente e<br />

dei genitori da parte dell’organo competente, il termine per la presentazione di memorie<br />

difensive scritte scade il giorno precedente quello fissato per la riunione dell’organo<br />

medesimo.<br />

Art. Art. Art. Art. 7 7 7 7 Organi Organi Organi Organi competenti competenti competenti competenti<br />

L'istruttoria di ogni procedimento disciplinare è competenza del Preside. Fanno parte<br />

dell'istruttoria il recepimento del rapporto sulla infrazione che può essere sia in forma<br />

orale che scritta , gli accertamenti, compreso l’eventuale audizione dello studente, la<br />

discrezionalità sull'avvio del procedimento, la contestazione degli addebiti e la eventuale<br />

relazione all'organo competente ad erogare la sanzione. Le sanzioni di cui alle lettere a, b e<br />

c dell’art. 4 sono di competenza dei Docenti. Le sanzioni di cui alle lettere d e e dell’art. 4<br />

sono di competenza del Preside. Le sanzioni di cui alle lettere f e g dell’art. 4 sono di<br />

competenza del Consiglio di Classe della classe cui l'Alunno Interessato appartiene.<br />

L’organo competente, esaminati gli atti istruttori, potrà in ogni caso se lo ritiene opportuno<br />

a integrazione degli stessi, disporre l’audizione dello studente che ,se minorenne, potrà<br />

essere accompagnato dai genitori. Per le decisioni di cui al comma precedente, il Consiglio<br />

di Classe si riunisce con tutte le sue componenti. Se gli Alunni interessati appartengono a<br />

Classi diverse, allo scopo di salvaguardare il principio della equità, i Consigli di Classe si<br />

riuniscono in seduta congiunta. Le sanzioni di cui alle lett. h e i dell’art. 4 sono di<br />

competenza del Consiglio d’istituto. Le sedute dei Consigli convocate ai sensi e per le<br />

finalità del presente titolo, poiché trattano di Persone, sono riservate ai componenti e vige<br />

l'obbligo del segreto d'ufficio per tutti i componenti stessi. Il verbale ed ogni altro atto sono<br />

riservati. Se ne può rilasciare copia o autorizzare la visione ai sensi delle norme vigenti<br />

sulla trasparenza amministrativa. Qualora l’alunno a cui sono state mosse contestazioni di<br />

addebito sia anche componente dell’organo chiamato a valutarne il comportamento ai fini<br />

dell’applicazione del presente regolamento, lo stesso non potrà partecipare alla riunione<br />

dell’organo e non potrà esercitare alcun potere deliberante in ordine al procedimento<br />

disciplinare. Ogni organo può erogare la sanzione di cui alle lettere precedenti dell'art.4<br />

rispetto a quella assegnata alle proprie competenze dal presente articolo.<br />

Art. Art. Art. Art. 8 8 8 8 Organo Organo Organo Organo di di di di Garanzia Garanzia Garanzia Garanzia<br />

L’Organo di garanzia di cui all'art. 5, comma 1, del DPR 249/1998 come modificato dall’art.<br />

2 del DPR 235/2007, con funzione di esame dei ricorsi presentati dagli interessati in materia<br />

di sanzioni disciplinari, è costituito come segue, sempre presieduto dal Dirigente Scolastico:<br />

Per la Scuola Secondaria di Primo Grado:<br />

n. 1 Docente designato dal consiglio d’<strong>Istituto</strong>.<br />

n. 2 Rappresentanti eletti dai genitori.<br />

Per la Scuola Secondaria di Secondo Grado<br />

n. 1 Docente designato dal Consiglio d’istituto;<br />

n. 1 Rappresentante eletto dagli studenti;<br />

n. 1 Rappresentante dei genitori eletti dai genitori.<br />

Le funzioni di segretario sono svolte dal membro docente.<br />

In casi di assenza del Presidente, il Comitato è presieduto dal membro più anziano d'età. Le<br />

riunioni sono valide solo in presenza della metà più uno dei membri . In caso di parità<br />

nelle decisioni assunte a maggioranza, prevale il voto del Presidente.<br />

160


Non è consentita l'astensione. Il ricorso deve essere presentato entro e non oltre il termine<br />

di 5 giorni dalla notifica dell’irrogazione della sanzione. L'istruttoria dei ricorsi è compito<br />

del dirigente scolastico che presenta all’organo una relazione riferita alla situazione di fatto<br />

e di diritto e corredata dal proprio parere motivato. Le decisioni dell’organo difformi in<br />

tutto o in parte dal parere motivato di cui al comma precedente sono valide se corredate da<br />

congrua motivazione sulla discrepanza. In ogni caso, comunque, le deliberazioni<br />

dell’organo devono essere opportunamente motivate (la motivazione può anche<br />

semplicemente consistere nel richiamare il prescritto parere del dirigente). Avverso le<br />

sanzioni di cui alle lettere a e b dell'art. 4 è ammesso, al fine di semplificare le procedure,<br />

anche reclamo al Capo d'<strong>Istituto</strong> da parte dell'Allievo interessato, ferma restando la facoltà<br />

dell’interessato stesso di adire l’organo di garanzia se non soddisfatto in prima istanza. In<br />

caso di incompatibilità tra la Persona del Ricorrente e quella di un Membro (parentela<br />

entro il terzo grado, affinità entro il 2° grado,coincidenza del sanzionato o di eventuale<br />

danneggiato diretto dai comportamenti del sanzionato con un membro dell’organo di<br />

garanzia), viene eletto, all’uopo, un Membro Supplente con le medesime modalità di cui al<br />

primo comma del presente articolo.<br />

In base all’art. 5-bis del DPR 249/98 introdotto dall’art. 3 del DPR 235/2007 contestualmente<br />

all’iscrizione viene sottoscritto dalla scuola, da un esercente la patria potestà e dallo<br />

studente un patto educativo di corresponsabilità che definisce reciproci diritti e doveri nei<br />

rapporti tra istituto scolastico, studenti e famiglie. I contenuti del Patto che,una volta<br />

sottoscritto ha validità per l’intera permanenza dello studente tra gli iscritti della scuola,<br />

sono stabiliti con delibera del Consiglio d’istituto così come le eventuali modifiche degli<br />

stessi. La sottoscrizione del patto da parte di genitori e studenti deve avvenire al momento<br />

dell’iscrizione all’istituto e per gli alunni delle classi prime al momento della conferma<br />

dell’iscrizione. La sottoscrizione del Patto da parte del rappresentante legale dell’istituto è<br />

implicita con l’accoglimento della domanda d’iscrizione.<br />

Art. Art. 24 24 Diritto Diritto di di trasparenza trasparenza nella nella didattica<br />

didattica<br />

L' alunno ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. II<br />

coordinatore del CdC si farà carico di illustrare alla classe il <strong>POF</strong> e recepirà osservazioni e<br />

suggerimenti che verranno posti all'analisi e alla discussione del consiglio di classe. I<br />

docenti esplicitano le metodologie didattiche che intendono seguire, le modalità di verifica<br />

e i criteri di valutazione. La valutazione sarà sempre tempestiva e adeguatamente motivata<br />

nell'intento di attivare negli alunni processi di autovalutazione che consentano di<br />

individuare i propri punti di forza e di debolezza e quindi migliorare il proprio rendimento.<br />

Art. Art. Art. 25 25 25 Assemblee Assemblee studentesche studentesche di di di <strong>Istituto</strong><br />

<strong>Istituto</strong><br />

(Riguardo agli alunni della scuola secondaria superiore)<br />

1. Gli alunni hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola, secondo le<br />

modalità previste dagli articoli 12, 13 e 14 del T.U. del 16/4/94 n° 297.<br />

2. Le assemblee studentesche costituiscono occasione di partecipazione democratica per<br />

l'approfondimento dei problemi della scuola e della società in funzione della formazione<br />

culturale e civile degli alunni.<br />

3. Le assemblee studentesche possono essere di classe o di istituto.<br />

4. In relazione al numero degli alunni ed alla disponibilità dei locali l'assemblea di istituto<br />

può articolarsi in assemblea di classi parallele.<br />

161


5. I rappresentanti degli alunni nei consigli di classe possono esprimere pareri o formulare<br />

proposte direttamente al consiglio di istituto.<br />

6. II comitato studentesco può esprimere pareri o formulare proposte direttamente al<br />

consiglio d'istituto.<br />

7. E' consentito lo svolgimento sia di una assemblea di istituto al mese nel limite delle ore<br />

di lezione di una giornata ed una di classe al mese nel limite di due ore. L'assemblea di<br />

classe non può essere tenuta sempre lo stesso giorno della settimana durante l'anno<br />

scolastico. Altra assemblea mensile può svolgersi fuori dell'orario delle lezioni,<br />

subordinatamente alla disponibilità dei locali. Alle assemblee di istituto svolte durante<br />

l'orario delle lezioni, ed in numero non superiore a quattro, può essere richiesta la<br />

partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici, indicati dagli<br />

alunni unitamente agli argomenti da inserire nell'ordine del giorno. Detta partecipazione<br />

deve essere autorizzata dal consiglio d'istituto.<br />

8. A richiesta degli alunni, le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate per lo<br />

svolgimento di attività di ricerca, di seminario e per lavori di gruppo.<br />

9. Non possono aver luogo assemblee nel mese conclusivo delle lezioni. All'assemblea di<br />

classe o di istituto possono assistere, oltre al Dirigente Scolastico od a un suo delegato, i<br />

docenti che lo desiderino.<br />

10. L'assemblea di istituto deve darsi un regolamento per il proprio funzionamento che<br />

viene inviato in visione al consiglio d'istituto.<br />

11. L'assemblea di istituto è convocata su richiesta della maggioranza del comitato<br />

studentesco di istituto o su richiesta del 10% degli alunni.<br />

12. La data di convocazione e l'ordine del giorno dell'assemblea devono essere preventivamente<br />

presentati al Dirigente Scolastico.<br />

13. Il comitato studentesco, ove costituito, ovvero il presidente eletto dall'assemblea,<br />

garantisce l'esercizio democratico dei diritti dei partecipanti.<br />

14. Il Dirigente Scolastico ha potere di intervento nel caso di violazione del regolamento o<br />

in caso di constata impossibilità di ordinato svolgimento dell'assemblea.<br />

15. Non è consentita alcuna attività didattica durante lo svolgimento dell'assemblea<br />

studentesca di istituto.<br />

CAPO CAPO VI VI I I GENITORI<br />

GENITORI<br />

Art. Art. Art. 26 26 Indicazioni<br />

Indicazioni<br />

1. I genitori sono i responsabili più diretti dell'educazione e dell'istruzione dei propri figli e<br />

pertanto hanno il dovere di condividere con la scuola tale importante compito.<br />

2. Sarebbe opportuno che i genitori cerchino di:<br />

• trasmettere ai ragazzi che la scuola è di fondamentale importanza per costruire il<br />

loro futuro e la loro formazione culturale;<br />

• stabilire rapporti corretti con gli Insegnanti, collaborando a costruire un clima di<br />

reciproca fiducia e di fattivo sostegno;<br />

• controllare, leggere e firmare tempestivamente le comunicazioni sul libretto<br />

personale e sul diario;<br />

• partecipare con regolarità alle riunioni previste;<br />

• favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola;<br />

162


• osservare le modalità di giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite<br />

anticipate<br />

• sostenere gli Insegnanti controllando l'esecuzione dei compiti a casa; educare ad un<br />

comportamento corretto durante la mensa.<br />

3. Gli insegnanti sono disponibili ad incontri individuali, tutte le volte che la situazione lo<br />

richieda o quando venga fatta esplicita richiesta in tal senso dalla famiglia. In questi casi si<br />

concorda, tramite il diario degli alunni, l'orario di ricevimento. La scuola, in casi urgenti o<br />

per segnalare situazioni particolari, invierà alle famiglie degli alunni una cartolina di convocazione.<br />

4. In caso di sciopero del personale la scuola avvertirà le famiglie con apposito comunicato<br />

e con congruo anticipo. Non sempre sarà possibile garantire il normale svolgimento delle<br />

lezioni. E' possibile, quindi, che gli alunni presenti in scuola siano suddivisi in gruppi e affidati<br />

per la vigilanza ai docenti e/o ai collaboratori scolastici non scioperanti. In situazioni di<br />

emergenza verranno comunque impartite opportune disposizioni.<br />

5. Allo scopo di mantenere vivo e proficuo l'affiatamento tra 1e famiglie e la scuola i<br />

genitori sono invitati ad utilizzare al massimo le occasioni offerte partecipando alle<br />

assemblee di classe ed ai colloqui individuali con i docenti nelle occasioni di ricevimento.<br />

Sono gradite e possibili anche altre forme di collaborazione o proposte di riunioni<br />

suggerite dai genitori stessi.<br />

Art. Art. 27 27 Diritto Diritto di di Assemblea Assemblea<br />

Assemblea<br />

1. I genitori degli alunni hanno diritto di riunirsi in Assemblea nei locali della scuola<br />

secondo le modalità previste dagli articoli 12 e 15 del Testo Unico del 16 aprile 1994, n.297.<br />

2. Le assemblee si svolgono fuori dall'orario delle lezioni.<br />

3. L'Assemblea dei genitori può essere di classe, sezione, di plesso/scuola, dell'Istituzione<br />

Scolastica.<br />

Art Art 28 28 28 Assemblea Assemblea di di classe classe<br />

classe<br />

1. L'Assemblea di classe è presieduta da un genitore eletto nel Consiglio di Classe.<br />

2. E' convocata dal Presidente con preavviso di almeno cinque giorni. La convocazione può<br />

essere richiesta:<br />

a) dagli insegnanti;<br />

b) da un quinto delle famiglie degli alunni della classe.<br />

3. Il Presidente richiede per scritto l'autorizzazione a tenere l'assemblea e provvede, anche<br />

tramite gli insegnanti, a diramare gli avvisi di convocazione, contenenti l'ordine del giorno,<br />

alle famiglie.<br />

4. L'Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti.<br />

5. Dei lavori dell'Assemblea viene redatto succinto verbale, a cura di uno dei componenti. 6.<br />

Copia del verbale viene inviata alla Presidenza.<br />

Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e gli insegnanti<br />

di classe.<br />

Art. Art. 31 31 Accesso Accesso dei dei genitori genitori nei nei locali locali scolastici<br />

scolastici<br />

1. Non è consentita per nessun motivo la permanenza e l’accesso dei genitori nelle aule<br />

o nei corridoi all’inizio delle attività didattiche.<br />

2. L'ingresso dei genitori nella scuola, durante le attività didattiche, è consentito<br />

esclusivamente in caso di uscita anticipata del figlio. Gli insegnanti, pertanto, si<br />

163


asterranno dall'intrattenersi con i genitori durante fattività didattica anche per colloqui<br />

individuali riguardanti l'alunno.<br />

3. I genitori degli alunni possono accedere agli edifici scolastici nelle ore di ricevimento<br />

settimanale dei docenti.<br />

Art. Art. 33 33 Uso Uso dei dei laboratori laboratori e e aule aule speciali<br />

speciali<br />

CAPO CAPO VIII VIII I I LABORATORI<br />

LABORATORI<br />

1. I laboratori e le aule speciali sono assegnati dal Dirigente Scolastico all'inizio di ogni<br />

anno alla responsabilità di un docente che svolge funzioni di subconsegnatario ed ha il<br />

compito di mantenere una lista del materiale disponibile, tenere i registri del<br />

laboratorio, curare il calendario d'accesso allo stesso, proporre interventi di<br />

manutenzione, ripristino, sostituzione di attrezzature, ecc...<br />

2. Il responsabile di laboratorio concorda con i docenti interessati i tempi di utilizzo da<br />

parte delle classi e con il Dirigente Scolastico le modalità ed i criteri per l'utilizzo del<br />

laboratorio in attività extrascolastiche.<br />

3. In caso d i danni, manomissioni, furti alle attrezzature o ai locali il responsabile del<br />

laboratorio o il docente di turno, sono tenuti ad interrompere le attività se le condizioni<br />

di sicurezza lo richiedono e a segnalare la situazione tempestivamente in Presidenza per<br />

l'immediato ripristino delle condizioni di efficienza e al fine di individuare eventuali<br />

responsabili.<br />

4. L'orario di utilizzo dei laboratori e aule speciali sarà affisso a cura dei responsabili.<br />

5. Le responsabilità inerenti all'uso dei laboratori e delle aule speciali, sia per quanto<br />

riguarda la fase di preparazione delle attività sia per quella di realizzazione delle stesse<br />

con gli allievi, competono all'insegnante nei limiti della sua funzione di sorveglianza ed<br />

assistenza agli alunni.<br />

6. I laboratori e le aule speciali devono essere lasciate in perfetto ordine. Al fine di un<br />

sicuro controllo del materiale, l'insegnante prenderà nota della postazione e degli<br />

strumenti assegnati allo studente o al gruppo di studenti.<br />

7. L'insegnante avrà cura, all'inizio ed alla fine di ogni lezione, di verificare l'integrità di<br />

ogni singola postazione e di ogni singolo strumento utilizzato. L'insegnante, qualora<br />

alla fine della lezione dovesse rilevare danni che non erano presenti all'inizio, è tenuto a<br />

darne tempestiva comunicazione al Dirigente Scolastico.<br />

8. Ogni laboratorio o aula speciale è dotata di registro dove ogni insegnante annota le<br />

esercitazioni svolte con la classe ed ogni evento inerente alle stesse.<br />

Art. Art. 34 34 Sussidi Sussidi didattici<br />

didattici<br />

1. La scuola è fornita di sussidi per il lavoro educativo-didattico e di materiale il cui elenco<br />

è consultabile presso l’ufficio di segreteria. Tale elenco ne specifica anche l'uso e i possibili<br />

utilizzatori. I docenti, i non docenti, gli alunni sono tenuti a curare il buon uso, la<br />

conservazione e la piena efficienza dei sussidi.<br />

Art. Art. 36 36 Uso Uso esterno esterno della della strumentazione strumentazione strumentazione tecnica tecnica (macchine (macchine fotografiche, fotografiche, fotografiche, telecamere,<br />

telecamere,<br />

portatili, portatili, sussidi sussidi vari, vari, vari, ecc...)<br />

ecc...)<br />

1. L'utilizzo esterno della strumentazione tecnica in dotazione alla scuola è autorizzato dal<br />

Dirigente Scolastico; va segnalato nell'apposito registro, ove verranno riportati tutti i<br />

dati richiesti a cura del responsabile. Alla riconsegna dell'attrezzatura, l'incaricato<br />

provvederà alla rapida verifica di funzionalità degli strumenti, prima di deporli. Si<br />

riporterà inoltre sull'apposito registro la data dell'avvenuta riconsegna e le eventuali<br />

segnalazioni di danno.<br />

Art. Art. 39 39 Uso Uso degli degli strumenti strumenti di di scrittura scrittura scrittura e e duplicazione<br />

duplicazione<br />

1. Le attrezzature dell'<strong>Istituto</strong> per la stampa e la riproduzione (macchine da scrivere, fax,<br />

fotocopiatrice, ciclostile, computer), oltre al primario uso didattico ed amministrativo,<br />

possono essere utilizzate da tutte le componenti scolastiche per attività di esclusivo<br />

interesse della scuola. É escluso l'utilizzo degli strumenti della scuola per scopi personali.<br />

164


2. Nella scuola è ubicato un centro stampa dove sono presenti operatori addetti al servizio<br />

duplicazione e fascicolatura. Le modalità di utilizzo e l'orario del centro stampa sono resi<br />

pubblici all'inizio di ogni anno scolastico.<br />

3. L'uso delle fotocopiatrici, per motivi di sicurezza e per evitare guasti, è riservato al personale<br />

incaricato.<br />

4. I docenti devono consegnare al personale incaricato con anticipo di almeno un giorno il<br />

materiale da riprodurre.<br />

5. L'uso della fotocopiatrice è a pagamento<br />

6. I collaboratori scolastici incaricati terranno appositi registri dove annotare la data, la classe,<br />

il richiedente, il numero di fotocopie seguite. II materiale cartaceo è sottoposto alla normativa<br />

sui diritti d'autore, quindi i richiedenti si assumono ogni responsabilità sulla riproduzione<br />

c/o duplicazione dello stesso.<br />

Art. Art. 40 40 Norme Norme di di comportamento<br />

comportamento<br />

CAPO CAPO IX IX LA LA SICUREZZA<br />

• Tenere un contegno corretto astenendosi da qualsiasi genere di scherzo e dal<br />

compiere atti che possano distrarre o arrecare danno ai compagni di lavoro;<br />

• Attenersi scrupolosamente alle disposizioni ricevute dal proprio superiore;<br />

• Osservare scrupolosamente tutte le prescrizioni in materia di sicurezza ed igiene<br />

richiamate da specifici cartelli o indicate dai propri superiori;<br />

• Non usare macchine, impianti ed attrezzature senza autorizzazione;<br />

• Non eseguire operazioni o manovre non di propria competenza, o di cui non si è a<br />

perfetta conoscenza: in casi dubbi occorre rivolgersi al proprio superiore;<br />

• Per accedere agli scaffali alti o a strutture sopraelevate, utilizzare le apposite scale. E'<br />

opportuno, per le scale doppie, assicurarsi, prima di salirvi, che i tiranti o le catenelle<br />

siano in tensione. Non utilizzare tali scale come scale semplici appoggiandole a<br />

muro né spostarle quando su di esse vi sono delle persone;<br />

• Non rimuovere gli estintori dalla posizione segnalata;<br />

• Depositare i materiali nelle zone prestabilite e comunque in modo da non<br />

ingombrare, ostacolare e/o impedire, anche solo parzialmente l'accesso alle uscite di<br />

sicurezza, al transito sulle vie di fuga (corridoi, scale di sicurezza, ecc...), in prossimità<br />

di mezzi ed impianti atti ad intervenire sugli incendi, ed in generale la normale<br />

circolazione;<br />

• Ogni contenitore deve riportare l'etichetta con l'indicazione ben leggibile del<br />

contenuto;<br />

• Non utilizzare bottiglie di bevande per il contenimento di altri liquidi, né<br />

abbandonare quelle vuote sul posto di lavoro;<br />

• Segnalare tempestivamente al proprio superiore ogni eventuale anomalia o<br />

condizione di pericolo rilevata;<br />

• In caso di infortunio, riferire al più presto ed esattamente ai propri superiori sulle<br />

circostanze dell'evento;<br />

• Se viene usato il materiale della cassetta di pronto soccorso ripristinare la scorta;<br />

• Mantenere pulito ed in ordine il proprio posto di lavoro;<br />

• Disporre in modo ordinato, stabile e razionale gli attrezzi di uso comune;<br />

• Adoperare gli attrezzi solamente per l'uso cui sono destinati e nel modo più idoneo<br />

evitando fuso di mezzi di fortuna o di attrezzi diversi da quelli predisposti o di<br />

apportare agli stessi modifiche di qualsiasi genere;<br />

165


• Mantenere i videoterminali nella posizione definita secondo i principi<br />

•<br />

dell'ergonomia delle norme di legge e di buona tecnica. Qualsiasi variazione che si<br />

rendesse necessaria deve essere concordata con il proprio responsabile;<br />

In caso di movimentazione manuale di materiali (risme di carta, dossier, ecc:)<br />

mantenere la schiena eretta e le braccia rigide, facendo sopportare lo sforzo<br />

principalmente dai muscoli delle gambe. Durante il trasporto a mano, trattenere il<br />

carico in modo sicuro nei punti di più facile presa e se necessario appoggiarlo al<br />

corpo, con il peso ripartito sulle braccia.<br />

• Manipolare vetri o materiale pungente con i guanti;<br />

• Negli armadi o negli scaffali disporre in basso i materiali più pesanti;<br />

• Non dare in uso scale, utensili e attrezzi al personale di ditte esterne che si trovino a<br />

lavorare nella scuola;<br />

• Negli archivi il materiale va depositato lasciando corridoi di 90 cm;<br />

• Riporre le chiavi nelle apposite bacheche, dopo l’uso;<br />

• L'apertura di tutte le uscite di sicurezza deve avvenire prima dell'inizio delle lezioni.<br />

CAPO CAPO X X LE LE COMUNICAZIONI<br />

COMUNICAZIONI<br />

Art. Art. Art. 41 41 Distribuzione Distribuzione materiale materiale informativo informativo informativo e e e pubblicitario<br />

pubblicitario<br />

1. Nessun tipo di materiale informativo o di pubblicità varia potrà essere distribuito nelle<br />

classi, o comunque nell'arca scolastica, senza la preventiva autorizzazione del Dirigente<br />

Scolastico.<br />

2. E' garantita la possibilità di scambio e di circolazione di ogni tipo di materiale utilizzabile<br />

nel lavoro scolastico (giornali, ecc. ...) e di quello frutto del lavoro della scuola stessa e delle<br />

classi (giornalino, mostre, ricerche).<br />

3. E' garantita la possibilità di informazione ai genitori da parte di Enti, Associazioni<br />

culturali, ecc....<br />

4. La scuola non consentirà la circolazione di informazione pubblicitaria a scopo<br />

economico e speculativo.<br />

5. II Dirigente Scolastico disciplinerà la circolazione del materiale.<br />

6. Per gli alunni si prevede di:<br />

a) distribuire tutto il materiale che riguarda il funzionamento e l'organizzazione della<br />

scuola;<br />

b) autorizzare la distribuzione del materiale relativo alle attività sul territorio a livello<br />

Comunale e Comprensoriale, inviato da Enti istituzionali;<br />

c) autorizzare la distribuzione di materiale che si riferisca ad iniziative od attività sul<br />

territorio, gestite da Enti, Società, Associazioni private che abbiano stipulato accordi di<br />

collaborazione con la Scuola, purché l'iniziativa non persegua fini di lucro.<br />

Art. Art. 42 42 Comunicazioni Comunicazioni docenti docenti – genitori<br />

genitori<br />

1. Nell'orario di servizio settimanale di ogni docente è prevista un'ora per i colloqui, su<br />

appuntamento, con i genitori e con gli alunni maggiorenni.<br />

2. Saranno programmati annualmente incontri pomeridiani delle famiglie con gli<br />

insegnanti della scuola. Inoltre, qualora se ne ravvisi la necessità, verranno inviate alle<br />

166


famiglie tempestive informazioni scritte relative, secondo i casi, alla frequenza, al profitto,<br />

al comportamento dell'alunno: in particolare, saranno comunque comunicate alle famiglie<br />

le valutazioni quadrimestrali e, su mandato dei docenti, anche quelle interperiodali,<br />

accompagnate dalla eventuale segnalazione degli interventi di sostegno e di recupero che<br />

l'alunno deve sostenere e l'esito di tali interventi.<br />

Art. Art. Art. 43 43 Informazione Informazione Informazione sul sul Piano Piano dell'offerta dell'offerta formativa<br />

formativa<br />

1. All'inizio dell'anno scolastico i1 coordinatore del consiglio di classe illustra agli<br />

studenti ed alle famiglie le opportunità offerte dal piano dell'offerta formativa,<br />

comprensivo di tutte le attività e iniziative didattiche e formative facoltative c/o<br />

opzionali.<br />

2. Le attività didattiche aggiuntive facoltative saranno organizzate secondo i tempi e<br />

modalità che tengano conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli<br />

studenti.<br />

3. Le comunicazioni agli alunni ed ai genitori sono fatte normalmente con circolari<br />

scritte inviate in lettura nelle classi. In forma ufficiale viene adottata anche la<br />

pubblicazione in bacheca, in particolare per gli atti che devono essere riportati a<br />

conoscenza di tutti.<br />

CAPO CAPO XI XI XI L’ L’ ACCESSO ACCESSO ACCESSO DEL DEL DEL PUBBLICO<br />

PUBBLICO<br />

Art. Art. 44 44 Accesso Accesso di di di estranei estranei ai ai locali locali scolastici<br />

scolastici<br />

1. Qualora i docenti ritengano utile invitare in classe altre persone in funzione di "esperti" a<br />

supporto dell'attività didattica chiederanno, di volta in volta, l'autorizzazione al Dirigente<br />

Scolastico. Gli "esperti" permarranno nei locali scolastici per il tempo strettamente necessario<br />

all'espletamento delle loro funzioni. In ogni caso la completa responsabilità didattica e<br />

di vigilanza della classe resta del docente.<br />

2. Nessun altra persona estranea e comunque non fornita di autorizzazione rilasciata dal<br />

Dirigente Scolastico o suo delegato può entrare nell'edificio scolastico dove si svolgono le<br />

attività didattiche.<br />

3. Dopo l'entrata degli alunni verranno chiuse le porte d'accesso esclusa quella in cui presta<br />

servizio di vigilanza il collaboratore scolastico addetto.<br />

4. Chiunque ha libero accesso, durante le ore di apertura della scuola, al locale dove si<br />

trova l'albo d'istituto per prendere visione degli atti esposti e può accedere all'Ufficio di<br />

Presidenza e di segreteria durante l'orario di apertura dei medesimi.<br />

5. I tecnici che operano alle dipendenze della Amministrazione Comunale possono accedere<br />

ai locali scolastici per l'espletamento delle loro funzioni.<br />

6. I signori rappresentanti ed agenti commerciali devono qualificarsi esibendo tesserino di<br />

riconoscimento.<br />

CAPO CAPO XII XII LA LA CIRCOLAZIONE MEZZI ALL'INTERNO DELL'AREA SCOLASTICA<br />

SCOLASTICA<br />

SCOLASTICA<br />

Art. Art. 45 45 Accesso Accesso e e sosta sosta<br />

sosta<br />

167


1. E' consentito l'accesso con la macchina nel cortile dei plessi scolastici ai genitori o chi<br />

ne fa le veci di alunni portatori di handicap per un ingresso e una uscita più agevoli e<br />

lontani dal flusso degli altri alunni.<br />

2. L'accesso ed il parcheggio delle autovetture negli spazi recintati di pertinenza della<br />

scuola sono riservati agli insegnanti ed al personale A.T.A.. Gli alunni che usano<br />

automobili ed intendono usufruire del parcheggio devono inoltrare domanda scritta<br />

al Dirigente Scolastico, il quale concede l'autorizzazione nei limiti di capienza ed<br />

agibilità dell'area.<br />

3. I genitori degli alunni minorenni, e i maggiorenni per loro conto, per il parcheggio<br />

dei motorini devono inoltrare formale richiesta di autorizzazione alla Presidenza.<br />

4. I parcheggi di cui sopra sono incustoditi e pertanto la scuola, non potendo garantire<br />

la custodia dei mezzi di cui trattasi, non assume responsabilità di alcun genere per<br />

eventuali danni o furti a carico dei mezzi medesimi.<br />

5. I mezzi devono procedere a passo d'uomo e con prudenza allorché transitano su aree<br />

interne di pertinenza della scuola.<br />

6. In casi di emergenza, per comportamenti non prudenti o quando si ravvisano<br />

difficoltà di funzionamento e di uso degli spazi interessati, il Dirigente Scolastico può<br />

adottare i provvedimenti opportuni, anche di carattere restrittivo.<br />

7. I veicoli degli operatori che devono effettuare interventi di manutenzione nella<br />

struttura scolastica ed i veicoli per la mensa sono autorizzati ad entrare nelle aree<br />

procedendo a passo d'uomo e con prudenza.<br />

APPENDICE APPENDICE A: A: REGOLAMENTO ATTUATIVO DELLO STATUTO<br />

DELLE DELLE STUDENTESSE STUDENTESSE E E DEGLI DEGLI STUDENTI<br />

STUDENTI<br />

Art. Art. l l - Premesse<br />

Premesse<br />

Compito preminente della scuola è educare e formare, non punire. A questo principio deve<br />

essere improntata qualsiasi azione disciplinare: ogni Consiglio di Classe potrà, in<br />

autonomia, deliberare di non applicare al singolo caso le norme generali, inquadrando tale<br />

comportamento "anomalo" in una strategia di recupero o inserimento più generale. La<br />

successione delle sanzioni non é, né deve essere automatica: mancanze lievi possono<br />

rimanere oggetto di sanzioni leggere anche se reiterate; mancanze più gravi sono oggetto<br />

di sanzioni o procedimenti rieducativi commisurati,<br />

La sanzione deve essere irrogata in modo tempestivo per assicurarne la comprensione e<br />

quindi l'efficacia. Le sanzioni possono essere inflitte anche per mancanze commesse fuori<br />

della scuola ma che siano espressamente collegate a fatti od eventi scolastici e risultino di<br />

tale gravità da avere una forte ripercussione nell'ambiente scolastico, La convocazione dei<br />

genitori non deve configurarsi come sanzione disciplinare ma come mezzo di informazione<br />

e di accordo per una concertata strategia di recupero: tale atto dovrà essere compiuto a<br />

livello preventivo, quando possibile, dal singolo docente o dal Consiglio di Classe.<br />

Art. 2 Natura e classificazione delle sanzioni sanzioni o o degli degli interventi interventi educativi educativi correttivi<br />

correttivi<br />

S1 - Richiamo verbale,<br />

S2, Consegna da svolgere in classe.<br />

S3, Consegna da svolgere a casa,<br />

S4. Invito alla riflessione individuale per alcuni minuti fuori dell'aula, sotto stretta sorveglianza<br />

dei docente.<br />

168


S5. Invito alla riflessione guidata sotto l'assistenza di un docente.<br />

S6, Ammonizione scritta sul diario dello studente.<br />

S7, Ammonizione scritta sul registro di classe e riportata sul diario.<br />

S8. Sospensione dalle lezioni con obbligo di frequenza fino a tre giorni.<br />

S9. Sospensione dalle lezioni fino a quindici giorni, S l0, Sospensione dalle lezioni oltre i<br />

quindici giorni, Solo in casi eccezionali e per rispondere ad una precisa strategia educativodidattica<br />

si può ricorrere a compiti di punizione per tutto un gruppo.<br />

Art. Art. 3 3 Soggetti Soggetti competenti competenti ad ad infliggere infliggere la la sa sanzione sa nzione<br />

II singolo docente può irrogare le sanzioni da S1 a S7.<br />

II Dirigente Scolastico può irrogare le sanzioni da S 1 a S8.<br />

II Consiglio di Classe può irrogare le sanzioni da Sl a S9: viene convocato entro due giorni<br />

dal Dirigente Scolastico in base al tipo dì mancanza o su richiesta della maggioranza dei<br />

componenti il Consiglio di Classe (esclusi i rappresentanti dei genitori), II Collegio dei<br />

Docenti può irrogare la sanzione S10 e viene convocato dal Dirigente Scolastico su<br />

richiesta del Consiglio di Classe.<br />

Art. Art. 4 4 Modalità Modalità di di di irrogazione irrogazione delle delle sanzioni<br />

sanzioni<br />

Prima di irrogare una sanzione disciplinare occorre che lo studente possa esporre le proprie<br />

ragioni:<br />

• verbalmente per le sanzioni da S1 a S8;<br />

• verbalmente o per iscritto ed in presenza dei genitori, se possibile, per S9 o S10. Nei<br />

casi previsti dal presente articolo i genitori dello studente devono essere prontamente<br />

avvisati tramite lettera raccomandata a mano o fonogramma o telegramma. In essi si<br />

dovrà comunicare la data e l'oro di riunione dell'organo collegiale nonché l'invito ai<br />

genitori ad assistere il proprio figlio nell'esposizione delle proprie ragioni.<br />

Se i genitori e lo studente, pur correttamente avvisati, non parteciperanno alla riunione,<br />

il Consiglio di Classe procederà basandosi sugli atti e sulle testimonianze in proprio<br />

possesso. Nel caso in cui i genitori avviseranno che non possono essere presenti il<br />

Dirigente Scolastico potrà nominare un tutore che assolverà la funzione dei genitori ed<br />

assisterà lo studente.<br />

Gli organi collegiali sanzionano senza la presenza dello studente e dei suoi genitori né<br />

dell'eventuale tutore.<br />

La sospensione può prevedere, invece dell'allontanamento da tutte le attività scolastiche:<br />

• l'obbligo di frequenza per tutte le attività scolastiche;<br />

• l'obbligo di frequenza per tutte le attività scolastiche ad eccezione di alcune;<br />

• l'obbligo di frequenza solo per alcune attività scolastiche;<br />

• la non partecipazione ad attività didattiche che si svolgono fuori dalla scuola come<br />

visite, viaggi e simili.<br />

Su proposta del Consiglio di Classe può essere offerta allo studente la possibilità di<br />

convertire la sospensione con attività in favore della comunità scolastica. In caso di<br />

sanzione con sospensione se ne dovrà dare comunicazione scritta ai genitori, a cura del<br />

Dirigente Scolastico, in essa dovrà essere specificata la motivazione e la data o le date a<br />

cui si riferisce il provvedimento.<br />

169


Art. Art. 5 5 Corrispondenza Corrispondenza mancanze mancanze mancanze sanzioni<br />

sanzioni<br />

• Ritardi ripetuti da S1 a S7<br />

• Ripetute assenze saltuarie da S1 a S7<br />

• Assenze periodiche do S1 a S7<br />

• Assenze o ritardi non giustificati da S1 a S7<br />

• Mancanza del materiale occorrente da S1 a S7<br />

• Non rispetto delle consegne a casa da S1 o S6<br />

• Non rispetto delle consegne a scuola da S 1 a S8<br />

• Disturbo delle attività didattiche da S1 a S8<br />

• Linguaggio irriguardoso e offensivo verso gli altri da S1 o S9<br />

• Violenze psicologiche verso gli altri da S6 a S9;<br />

• Violenze fisiche verso gli altri da S6 a S9<br />

• Reati e compromissione dell'incolumità delle persone S10.<br />

Quando la mancanza si riferisce agli oggetti o alla pulizia dell'ambiente lo studente dovrà<br />

porvi rimedio riparando o ripagando il danno e/o provvedendo alla pulizia e ciò in orario<br />

extrascolastico o durante le ricreazioni.<br />

Art. Art. 6 6 Organo Organo di di di garanzia garanzia e e impugnazioni<br />

impugnazioni<br />

impugnazioni<br />

L'Organo di Garanzia interno della scuola è composto dal Dirigente Scolastico, un<br />

docente ed un genitore indicati dal Consiglio di <strong>Istituto</strong>. Contro le sanzioni disciplinari è<br />

ammesso ricorso da parte dei genitori all'Organo di Garanzia interno che decide in via<br />

definitiva. L'Organo di Garanzia decide, su richiesta dì chiunque vi abbia interesse, anche<br />

nei conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente,<br />

regolamento e dello Statuto delle Studentesse e degli studenti.<br />

APPENDICE APPENDICE B: B: REGOLAMENTO REGOLAMENTO DELL'ORGANO DELL'ORGANO DI DI GARANZIA<br />

GARANZIA<br />

GARANZIA<br />

1. L'Organo di Garanzia interno all'<strong>Istituto</strong>, previsto dall'art. 5, commi 2 e 3 dello Statuto<br />

delle studentesse e degli studenti, è istituito e disciplinato dal presente regolamento.<br />

2. L'Organo di Garanzia interno della scuola è composto dal Dirigente Scolastico, che ne<br />

assume la presidenza, un docente eletto dal Collegio dei Docenti, un genitore indicato dal<br />

Consiglio di <strong>Istituto</strong> e, nella scuoia dei secondo ciclo, da uno studente eletto<br />

dall'assemblea degli studenti.<br />

3. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte dei genitori all'Organo di<br />

Garanzia interno che decide in via definitiva.<br />

4. L'Organo di Garanzia decide, su richiesta di chiunque vi abbia interesse, anche nei<br />

conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione dei presente<br />

regolamento e dello Statuto delle Studentesse e degli studenti.<br />

5, La convocazione dell'Organo di garanzia spetta ai Presidente, che provvede o designare,<br />

di volta in volta, il segretario verbalizzante. L'avviso dì convocazione va fatto pervenire ci<br />

membri dell'Organo, per iscritto, almeno 4 giorni prima dello seduta.<br />

6. Per la validità della seduta è richiesta la presenza della metà più uno dei componenti. 1!<br />

membro, impedito ad intervenire, deve far pervenire ai Presidente dell'Organo di<br />

Garanzia, possibilmente per iscritto, prima della seduta la motivazione giustificativa<br />

dell'assenza.<br />

170


7. Ciascun membro dell'Organo di garanzia ha diritto di parola e di voto; l'espressione del<br />

voto è palese. Non è prevista l'astensione. In caso di parità prevale il voto dei Presidente.<br />

8. L'Organo di garanzia, in forza dei disposto di cui all'art. 5, dello Statuto delle<br />

studentesse e degli studenti, è chiamato ad esprimersi sui ricorsi degli allievi contro le<br />

sanzioni disciplinari diverse dal temporaneo allontanamento dalla Comunità scolastica.<br />

9. Qualora l'avente diritto avanzi ricorso (che deve essere presentato per iscritto), il<br />

Presidente dell'Organo di garanzia, preso otto dell'istanza inoltrato, dovrà convocare<br />

mediante lettera i componenti l'Organo non oltre 15 giorni dalla presentazione dei ricorso<br />

medesimo.<br />

10. II Presidente, in preparazione dei lavori della seduta, deve accuratamente assumere<br />

tutti gli elementi utili allo svolgimento dell'attività dell'Organo, finalizzata alla puntuale<br />

considerazione dell'oggetto all'ordine dei giorno.<br />

11. L'esito dei ricorso va comunicato per iscritto all'interessato.<br />

L'Organo di garanzia, su richiesta degli studenti o di chiunque abbia interesse, decide<br />

anche sui conflitti che, all'interno della scuola, sorgano in merito all'applicazione dello<br />

Statuto delle studentesse e degli studenti.<br />

APPENDICE APPENDICE D D D : : REGOLAMENTO REGOLAMENTO REGOLAMENTO RETE RETE INFORMATICA INFORMATICA INFORMATICA D'ISTITUTO<br />

D'ISTITUTO<br />

Norme Norme generali generali<br />

generali<br />

1. Ogni anno scolastico il Dirigente Scolastico individua un Responsabile in ogni plesso per<br />

la Rete ed i laboratori d'informatica.<br />

2. II personale che opera con la rete deve settimanalmente provvedere ad effettuare copie<br />

di backup del lavoro svolto. Tali supporti dovranno essere custoditi in luogo sicuro. II<br />

riutilizzo di supporti di memorizzazione per altri scopi deve prima prevedere la loro<br />

formattazione.<br />

3. Gli allievi, gli esterni ed il personale non preposto non possono accedere, né fisicamente<br />

né informaticamente, ai siti in cui sono custoditi dati e/o informazioni sensibili.<br />

4. II calendario delle lezioni con utilizzo dei laboratori e delle postazioni di informatica deve<br />

essere stabilito dagli incaricati della stesura dell'orario all'inizio di ogni anno scolastico in<br />

coordinamento con il Responsabile.<br />

5. L'accesso ai laboratori e/o alle postazioni di informatica in altri momenti deve essere<br />

autorizzato e concordato con la Presidenza o con il Responsabile. I collaboratori scolastici<br />

riceveranno il calendario con le autorizzazioni.<br />

6. I docenti che accompagnano gruppi di allievi devono stabilire per ognuno di loro la<br />

postazione che occuperà per tutto l'anno scolastico; i docenti compileranno lo schemapiantina<br />

e consegneranno copia al Responsabile.<br />

7. Copia di tutti gli schemi-piantina sarà consegnato a cura del responsabile al Preside che<br />

conserverà nella cassaforte.<br />

8. Quando si entra in laboratorio si deve accertare che tutto sia in ordine. Ove si<br />

riscontrassero malfunzionamenti o mancanze ci si dovrà riferire prontamente, senza<br />

manipolare alcunché, al Responsabile o alla Presidenza.<br />

9. Nei laboratori gli allievi dovranno compilare il modulo di postazione sul quale<br />

annoteranno data, orario di utilizzo, classe e nominativi.<br />

171


10. La richiesta ed il conseguente spostamento di apparecchiature multimediali in altro<br />

laboratorio o in aula, se non previsto nel piano orario di utilizzo, deve essere richiesto con<br />

congruo anticipo al Responsabile.<br />

11. Gli allievi devono sistemare gli zaini in zona del laboratorio che non impedisca un<br />

regolare sfollamento e non si arrechi danno agli impianti, altrimenti ; devono lasciarli<br />

fuori in corridoio.<br />

12. Non è possibile cambiare di posto le tastiere, le stampanti, i mouse, le casse o qualunque<br />

altra attrezzatura o stampato senza autorizzazione del Responsabile.<br />

13. II personale e gli allievi dovranno aver cura di rispettare le procedure corrette di<br />

accensione, di utilizzo e di spegnimento delle macchine. Gli allievi non devono mangiare o<br />

ingerire liquidi nei laboratori: le briciole possono causare malfunzionamenti nelle tastiera<br />

e/o nelle altre periferiche.<br />

14. E' possibile l'utilizzo di floppy-disk, CD o DVD personali solo previa autorizzazione del<br />

Responsabile.<br />

15. L'uso delle stampanti va effettuato solo a conclusione del lavoro ed è subordinato a una<br />

preventiva anteprima di stampa per evitare spreco di carta e di inchiostro.<br />

16. Prima di uscire dal laboratorio occorre accertarsi che le sedie siano al loro j posto, che<br />

non vi siano cartacce o rifiuti e che tutte le apparecchiature I elettriche siano spente.<br />

17. In ogni ambiente è conservata !a manualistica, opportunamente nume- rato, del<br />

software e dell'hardware delle postazioni presenti. Per accedere alla manualistica e ai CD o<br />

ai floppy relativi occorrerà riferirsi al Responsabile.<br />

18. Per motivi di manutenzione ordinaria e/o straordinaria, i PC possono essere riformattati<br />

dai Responsabili senza alcun preavviso. Si consiglia pertanto di salvare i dati nei supporti di<br />

memoria in dotazione o nelle apposite cartelle di backup previste.<br />

19. Periodicamente il Responsabile provvederà a coordinare l'aggiornamento del software<br />

antivirus e a verificare la consistenza dei firewall.<br />

20. La violazione del presente Regolamento potrà comportare la temporanea o permanente<br />

sospensione dell'accesso ad internet e/o alle risorse informatiche.<br />

Policy Policy d'<strong>Istituto</strong><br />

d'<strong>Istituto</strong><br />

21. Falsificazioni e imbrogli non sono comportamenti approvati dall'Istituzione Scolastica.<br />

22. E' vietato cancellare o alterare file presenti in hard disk.<br />

23. Gli utenti possono utilizzare le postazioni dell'istituto per accedere in lnternet solo per<br />

scopi didattici o collegati alle attività di lavoro degli uffici.<br />

24. I software installati sono ad esclusivo uso didattico. Chiunque abbia bisogno di<br />

aggiornamenti o nuovi applicativi da acquistare deve farne richiesta al Responsabile<br />

tramite l'apposito modulo.<br />

25. Non è possibile effettuare copie del software presente nelle postazioni salvo<br />

autorizzazione del Responsabile e solo ne! caso si tratti di free software.<br />

26. Non è possibile utilizzare e/o installare software diverso da quello di cui la scuola è<br />

regolarmente dotata di licenza di utilizzo (l'elenco del software di cui la scuola possiede<br />

licenza è a disposizione per la consultazione in segreteria; in ogni caso ci si può riferire al<br />

Responsabile). Si richiama l'osservanza delle norme per il rispetto del diritto d'autore e del<br />

copyright.<br />

172


27. E' vietato adottare comportamenti che possano interferire con la privacy e con la libertà<br />

di espressione.<br />

28. E' vietato leggere o consultare le tracce di navigazione di altri utenti.<br />

29. Non si devono inviare ad alcuno fotografie personali, di amici o di compagni.<br />

30. E' vietato connettersi a siti proibiti.<br />

31. II software reperibile sulla rete può essere coperto da brevetti e/o vincoli di utilizzo di<br />

varia natura. Leggere sempre attentamente la documentazione di accompagnamento prima<br />

di utilizzarlo, modificarlo o ridistribuirlo in qualunque modo e sotto qualunque forma.<br />

32. E' vietato tentare di alterare la propria identità di rete o tentare di impedire la propria<br />

identificazione.<br />

33. E' vietato utilizzare le postazioni per arrecare molestie.<br />

34. Occorre rispettare le regole di buon comportamento in rete (netiquette).<br />

35. In rete occorre sempre rispettare tutti i vincoli di legge.<br />

36. Comportamenti palesemente scorretti da parte di un utente, quali violare la sicurezza di<br />

archivi e computer della rete, violare la privacy di altri utenti della rete leggendo o<br />

intercettando la posta elettronica loro destinata, compromettere il funzionamento della rete<br />

e degli apparecchi che la costituiscono con programmi (virus, trojan horses, ecc.) costruiti<br />

appositamente, costituiscono dei veri e propri crimini elettronici e come tali sono punibili.<br />

37. I docenti d'aula discuteranno con gli allievi della policy della scuola e degli eventuali<br />

problemi che possono verificarsi nell'applicazione delle regole relative all'uso di internet.<br />

Account<br />

Account<br />

38. Gli utenti che otterranno un account per l'ingresso nella rete d'<strong>Istituto</strong> dovranno<br />

prendere visione del presente Regolamento e firmare in calce.<br />

39. Gli allievi accederanno alla rete tramite un account di classe e dei diritti da ! esso gestiti<br />

a cura del Responsabile.<br />

40. II personale può acquisire il diritto all'accesso alla rete completo, locale o remoto,<br />

richiedendolo al Responsabile previa autorizzazione del D.S.<br />

41. Per tutti gli account va indicata una data di presumibile scadenza a( termine della quale<br />

l'account verrà automaticamente disabilitato per motivi di sicurezza salvo proroga.<br />

42. Verificata la disponibilità di prese per la connessione fisica e di indirizzi di rete,<br />

qualunque dipendente dell'istituto può richiedere di connettere alla rete locale<br />

dell'Istituzione Scolastica altri calcolatori utili per le proprie attività didattiche. La<br />

connessione è possibile previa autorizzazione del Responsabile o del D.S.<br />

43. Per la connessione temporanea di macchine di visitatori è disponibile un apposito<br />

numero di rete, che verrà reso noto dal Responsabile previa autorizzazione del Dirigente<br />

Scolastico. Tali connessioni saranno annotate sull'apposito registro che riporterà anche gli<br />

eventuali collegamenti Internet.<br />

44. Tutti i dipendenti, docenti, assistenti, collaboratori e allievi secondo disponibilità e<br />

previa autorizzazione del Dirigente Scolastico possono richiedere un account di mail, per la<br />

posta.<br />

45.Chiedere un account comporta l'accettazione implicita delle norme d'uso per le<br />

macchine comuni, e delle norme previste nei commi precedenti.<br />

Internet<br />

Internet<br />

173


46. II Responsabile coordina la configurazione del software di navigazione con limitazione<br />

ai siti proibiti.<br />

47. E' vietato alterare le opzioni del software di navigazione.<br />

48. L'utilizzo di Internet è disciplinato tramite specifica prenotazione da parte degli allievi<br />

interessati, il servizio è comunque da utilizzare per soli scopi didattici e di ricerca, da<br />

dettagliare e giustificare al momento della richiesto di prenotazione.<br />

49. Gli allievi dovranno trascrivere su apposito registro i collegamenti ad INTERNET<br />

indicando data, orario e durata del collegamento, classe e nominativo.<br />

50. L'Istituzione Scolastica possiede un sito web per il quale è stato nominato un Referente.<br />

E' possibile richiedere la pubblicazione sul sito di rubriche o pagine: la richiesta verrà<br />

vagliata ed eventualmente autorizzata dal referente. La pubblicazione in rete di foto di<br />

allievi è da evitare. Se ciò non fosse possibile occorre acquisire la liberatoria da parte dei<br />

genitori e possibilmente sfocare, con gli appositi software di ritocco fotografico, i volti.<br />

51. II referente del sito web dell'Istituzione assicura che il file delle Frequestly,Asked<br />

Questions (FAQ) venga aggiornato a intervalli regolari quindicinali.<br />

52.II Responsabile provvede periodicamente a memorizzare su CD i log di navigazione e lo<br />

consegna al DS che lo conserva in cassaforte.<br />

53. Gli allievi possono utilizzare í servizi di mail anche in orario extrascolastico dalle<br />

postazioni presenti nella Mediateca Scolastica.<br />

54. I docenti possono utilizzare i servizi di mail anche in orario extrascolastico ; dalle<br />

postazioni presenti nell'aula docenti.<br />

55. Nel caso di invii di mail a gruppi di destinatari, si devono evitare liste di indirizzi nei<br />

campi "To:" o "Cc:" e si utilizza il campo "Bcc:".<br />

56. Non aprire allegati provenienti da fonti non conosciute; non aprire allegati; con<br />

estensione exe, com, bat; riferirsi sempre al docente d'aula o al Responsabile.<br />

57. Prima di scaricare documenti o file da Internet chiedere al docente d'aula.<br />

58. Chiedere sempre il permesso prima di iscriversi a qualche concorso o prima di riferire<br />

l'indirizzo della scuola.<br />

59. Riferire al Responsabile o al docente d'aula se qualcuno invia immagini che<br />

infastidiscono e non rispondere.<br />

60. Se qualcuno su internet chiede un incontro di persona, riferirlo al docente d'aula. Le<br />

persone che si incontrano su internet sono degli estranei, e non ; sempre sono quello che<br />

dicono di essere.<br />

61. Chiedere l'autorizzazione al Responsabile per sottoscrivere una newsletter O Una Chat<br />

room.<br />

62. II docente d'aula curerà che gli allievi registrino gli accessi ad Internet, darà chiare<br />

indicazioni su come devono utilizzare internet, io posta elettronica e le chatroom, informerà<br />

che le loro navigazioni saranno monitorate.<br />

Netiquette Netiquette (Network (Network etiquette)<br />

etiquette)<br />

63. Se si manda un messaggio, è bene che esso sia sintetico e descriva in modo chiaro e<br />

diretto il problema;<br />

64. Il "Subject" del messaggio deve riflettere il contenuto del testo.<br />

174


65. È buona norma includere la parola "lungo" alla voce "Subject" in modo che il ricevente<br />

possa sapere in precedenza che ci vorrà tempo per leggere e rispondere a quel messaggio.<br />

Oltre le 100 righe è considerato "lungo".<br />

66. Limitare la lunghezza delle righe a meno di 65 caratteri e inserire un ritorno del<br />

carrello (premendo Invio) alla fine di ogni riga.<br />

67. E' buona regolo non inviare mai file superiori a 50 Kilobyte. In tal caso, considerare<br />

come alternativa il trasferimento di file o la riduzione a diversi file più piccoli da inviare<br />

come messaggi separati.<br />

68. Se si risponde ad un messaggio, evidenziare i passaggi rilevanti del messaggio<br />

originario, allo scopo di facilitarne la comprensione.<br />

69. Si deve fare attenzione a non utilizzare espressioni gergali o acronimi se non si è certi<br />

che saranno comprese.<br />

70. Se si vuole inviare un messaggio personale ad un gruppo, è il caso di chiedere<br />

preventiva autorizzazione.<br />

71. Se si scopre che un messaggio personale è stato erroneamente recapitato ad una lista o<br />

gruppo, inviare un messaggio di scuse.<br />

72. La rete è utilizzata come strumento di lavoro da molti degli utenti. Nessuno di costoro<br />

ha tempo per leggere messaggi inutili o frivoli o di carattere personale, e dunque non di<br />

interesse generale.<br />

73. Nelle mail usare maiuscole e minuscole. SOLTANTO CON LE MAIUSCOLE È COME<br />

SE SI STESSE URLANDO.<br />

74. Usare i simboli per dare enfasi. Ecco *cosa* intendo dire. Usare i trattini in basso perle<br />

sottolineature. _Guerra e Pace_ è il mio libro preferito.<br />

75. Usare le faccine sorridenti in sostituzione del tono di voce, ma farlo con parsimonia.:-) è<br />

un esempio di faccina sorridente (guardare lateralmente).<br />

76. Non è il caso di inviare messaggi d'ira ("flames") anche se si dovesse esser provocati. Se<br />

si vogliono esprimere opinioni forti su un certo testo, è il caso di segnalarlo inserendo un<br />

FLAME ON/OFF. Ad esempio: FLAME ON. Quest'argomento occupa inutilmente banda di<br />

trasmissione. È illogico e senza costrutto. E il resto del mondo è d'accordo con me. FLAME<br />

OFF.<br />

77. Non pubblicare mai, senza l'esplicito permesso dell'autore, il contenuto di messaggi di<br />

posta elettronica.<br />

78. Non pubblicare messaggi stupidi o che semplicemente prendono le parti ; dell'uno o<br />

dell'altro fra i contendenti in una discussione. Leggere sempre le FAQ (Frequently Asked<br />

Questions) relative all'argomento trattato prima di ' inviare nuove domande.<br />

79. Non inviare tramite posta elettronico messaggi pubblicitari o comunicazioni che non<br />

siano stati sollecitati in modo esplicito. '<br />

80. Non essere intolleranti con chi commette errori sintattici o grammaticali. Chi scrive, è<br />

comunque tenuto a migliorare il proprio linguaggio in modo; da risultare comprensibile<br />

alla collettività.<br />

81. Non inviare mai lettere a catena via posta elettronica. Su internet le lettere a catena<br />

sono vietate, pena la revoca dell'account.<br />

82. In caso si riceva qualcosa di equivoco o illegale ci si rivolgerà al docente d'aula o al<br />

Responsabile.<br />

175


Password<br />

Password<br />

83. Tutti gli utenti devono cambiare le password ricevute e consegnarne I<br />

copia in busta chiusa e firmata al Responsabile. Tale busta sarà rinnovata ogni qualvolta<br />

l'utente la cambierà.<br />

84. Le buste con tutte le password sono trasmesse al DS che le custodisce in cassaforte.<br />

85. E' opportuno cambiare la password almeno una volta ogni tre mesi.<br />

86. Le password devono avere un minimo di 8 caratteri, cifre e lettere, possibilmente<br />

minuscole e maiuscole (esempio di password sC52uOla). Sono da evitare la ripetizione di<br />

due parole brevi anche rovesciate (es. melapera, melaalem), le cifre all'inizio o in fondo alfa<br />

password (es. nicola57), riferimenti espliciti alla propria persona, famiglia, scuola (es.<br />

giovanetti, smsvico3), l'utilizzo dello username come password o sequenze scontate e nomi<br />

comuni. Si suggerisce di utilizzare le iniziali di una frase che si possa ricordare facilmente<br />

(Diplomato nel 1970/71 al liceo Guarini di Ferrara = Dn 1 /7aIGdF).<br />

87. Gli utenti eviteranno di utilizzare la stessa password per servizi differenti.<br />

88. Per ragioni di sicurezza, occorre assolutamente evitare di rendere nota a terzi la propria<br />

password. Se ciò accadesse occorrerà cambiare immediatamente password.<br />

89. Il Responsabile disabiliterà la funzione di memorizzazione delle password nei browser.<br />

90. II Responsabile attiverà le password sia su Windows che sullo screensaver avendo cura<br />

in quest'ultimo caso che i tempi siano adeguati.<br />

APPENDICE APPENDICE E E : : : PROCEDURA PROCEDURA PER PER PER LA LA DENUNCIA DENUNCIA DEGLI DEGLI INFORTUNI<br />

INFORTUNI<br />

1. Infortuni Infortuni in in laboratorio laboratorio laboratorio o o o in in palestra palestra<br />

palestra<br />

1.1 Obblighi Obblighi Obblighi Obblighi da da da da parte parte parte parte dell'infortunato<br />

dell'infortunato<br />

dell'infortunato<br />

dell'infortunato<br />

1.1.1 Dare immediata notizia di qualsiasi infortunio accada, anche lieve al Dirigente<br />

Scolastico o, in sua assenza, a chi ne fa le veci;<br />

1.1.2 Far pervenire, con urgenza, in segreteria il referto medico originale relativo<br />

all'infortunio;<br />

1.1.3 In caso di prognosi, se l'alunno volesse riprendere le lezioni, deve farne richiesta al<br />

Dirigente Scolastico.<br />

1.2 1.2 1.2 1.2 Obblighi Obblighi Obblighi Obblighi da da da da parte parte parte parte dei dei dei dei docente docente docente docente<br />

1.2.1 Prestare assistenza all'alunno e avvisare il Dirigente Scolastico o, in sua assenza,<br />

chi ne fa le veci;<br />

1.2.2 Far intervenire l'autoambulanza ove necessario;<br />

1.2.3 Avvisare i familiari;<br />

1.2.4 Accertare la dinamica dell'incidente;<br />

1.2.5 Stilare urgentemente il rapporto sul modulo interno appositamente predisposto e<br />

disponibile in segreteria o presso i collaboratori scolastici che avranno cura di<br />

consegnarlo ai Docenti e al Dirigente Scolastico.<br />

1.3 1.3 1.3 1.3 Obblighi Obblighi Obblighi Obblighi da da da da parte parte parte parte della della della della segreteria segreteria segreteria segreteria<br />

1.3.1 Registrare l'infortunio sull'apposito Registro Infortuni (devono essere annotati<br />

cronologicamente gli infortuni che comportano un'assenza di almeno un giorno);<br />

176


1.3.2 Assumere a protocollo la dichiarazione (modello interno) del docente o dl chi ha<br />

assistito all'infortunio e inviarlo in allegato a I.N.A.I.L., ad autorità di FS. ed<br />

all'assicurazione; 1.3.3 Assumere a protocollo, non appena se ne viene in possesso e<br />

facendo compilare il modello interno dal quale è rilevabile l'orario di consegna, la<br />

documentazione medica prodotta; 1 copia nel fascicolo personale, la copia originale<br />

all’I.N.A.I.L., 1 copia conforme all'autorità di P.S., 1 copia conforme agli atti;<br />

1.3.4. In caso dì prognosi inferiore o uguale a tre giorni decade l'obbligo della denuncia<br />

all’I.N.A.I.L., e all'autorità di RS.;<br />

1.3.5 In caso di prognosi superiore a tre giorni compilare l'apposito modulistica per la<br />

denuncio d'infortunio (le prime 3 copie da inviare, tramite raccomandata, con lettera di<br />

accompagnamento entro 48 ore all'I.N.A.I.L., la quarta copia da inviare alt'autorità di<br />

RS. del luogo dove è avvenuto l'infortunio o in mancanza al Sindaco del Comune con<br />

lettera di accompagnamento entro 48 ore tramite raccomandata o fax o a mano con<br />

richiesta di ricevuta, la quinta copia in originale nel fascicolo personale e la fotocopia<br />

agli atti);<br />

1.3.6 In caso di morte o pericolo di morte far precedere la denuncio diretta all'I.N.A.I.L.,<br />

da comunicazione telegrafica entro 24 ore dall'evento;<br />

1.3.7 Quando l'inabilità per infortunio pronosticato guaribile entro tre giorni si<br />

prolunghi al quarto o oltre, il termine della denuncia decorre dal giorno di assunzione a<br />

protocollo del certificato medico attestante il prolungamento e seguire i punti sopra<br />

esposti;<br />

1.3.8 Compilare la denuncia per l'assicurazione secondo il modello predisposto dalla<br />

stessa e spedirlo entro 3 giorni con lettera di accompagnamento corredata di tutta la<br />

documentazione utile;<br />

1.3.9 Informare l'infortunato delle condizioni di assicurazione e ricordargli di<br />

provvedere entro i termini previsti per richiedere il rimborso, tramite la scuola, delle<br />

eventuali spese sostenute.<br />

2. 2. Infortuni Infortuni durante durante le le visite visite visite guidate guidate o o i i viaggi viaggi d'istruzione<br />

d'istruzione<br />

2.1 Ob Obblighi Ob Obblighi<br />

blighi blighi da da da da parte parte parte parte dell'infortunato<br />

dell'infortunato<br />

dell'infortunato<br />

dell'infortunato<br />

2.1.1 Dare immediata notizia di qualsiasi infortunio accada, anche lieve al Dirigente<br />

Scolastico o, in sua assenza, a chi ne fa le veci;<br />

2.1.2 Far pervenire, con urgenza, in segreteria il referto medico originale relativo<br />

all'infortunio;<br />

177


2.1.3 In caso di prognosi, se l’ 'alunno volesse riprendere le lezioni, deve farne richiesta<br />

al Dirigente Scolastico.<br />

2.2 2.2 2.2 2.2 Obblighi Obblighi Obblighi Obblighi da da da da parte parte parte parte del del del del docente docente docente docente<br />

2.2.1 Portare con sé il modello di relazione d'infortunio<br />

2.2.2 Prestare assistenza all'alunno;<br />

2.2.3 Far intervenire l'autoambulanza ove necessario o provvedere ad accompagnare<br />

l'alunno in ospedale e richiedere la certificazione medica con prognosi;<br />

2.2.4 Avvisare il Dirigente Scolastico o, in sua assenza, chi ne fa le veci;<br />

2.2.5 Trasmettere con la massima urgenza e via fax all'ufficio della segreteria della<br />

scuola la relazione ed il certificato medico con prognosi;<br />

2.2.6 Consegnare, a! rientro, in segreteria ed in originale la relazione ed il certificato<br />

medico con prognosi ed eventuali ricevute di spese sostenute.<br />

2.3 2.3 2.3 2.3 Obblighi Obblighi Obblighi Obblighi da da da da parte parte parte parte della della della della segreteria segreteria segreteria segreteria<br />

2.3.1 Quanto previsto al punto 1.3 con la precisazione che se l'evento è accaduto in territo-<br />

rio estero l'autorità di P.S, da considerare è quella del primo luogo di fermata in territorio<br />

Italiano.<br />

3. 3. Infortuni Infortuni occorsi occorsi in in servizio servizio a a tutto tutto il il personale personale dentro dentro l'istituto l'istituto o o nelle nelle immediate immediate vici-<br />

vici<br />

nanze nanze o durante le visite guidate o o i viaggi d'istruzione.<br />

3.1 3.1 Obblighi Obblighi da da parte parte dell'infortunato<br />

dell'infortunato<br />

3.1.1 Dare immediata notizia di qualsiasi infortunio gli accada al Dirigente Scolastico o, in<br />

sua assenza, a chi ne fa le veci;<br />

3.1.2 Stilare urgentemente, se ne è in grado, il rapporto sul modulo interno prima di<br />

lasciare la scuola;<br />

3.1.3 Se l'infortunio avviene durante le visite guidate e i viaggi d'istruzione:<br />

recarsi in ospedale e richiedere la certificazione medica con prognosi;<br />

trasmettere con la massima urgenza e via fax all'ufficio della segreteria della scuola la<br />

relazione ed il certificato medico con prognosi;<br />

178


consegnare, al rientro, in segreteria ed in originale la relazione ed il certificato medico<br />

con prognosi ed eventuali ricevute di spese sostenute.<br />

3.2 3.2 3.2 3.2 Obblighi Obblighi Obblighi Obblighi da da da da parte parte parte parte della della della della segreteria segreteria segreteria segreteria<br />

3.2.1 Quanto previsto al punto 1.3 con le opportune integrazioni e/o modifiche.<br />

GALLERIA FOTOGRAFICA<br />

179


VIIAGGIIO DII IISTRUZIIONE A PIIZZO CALABRO<br />

180


CIITTA’ ’ DELLA SCIIENZA, , NAPOLII<br />

181


182


VIIAGGIIO STUDIIO A DUBLIINO<br />

183


SULLE TRACCE DEL VINO<br />

IN SPAGNA<br />

184


LE CONFERENZE: : L’ ’ IIPSSASR OSPIITE DII CONFIINDUSTRIIA<br />

GLII<br />

EVENTII: :<br />

IINAUGURAZIIONE CANTIINA DIIDATTIICA<br />

E FESTA DEL VIINO<br />

185


L’ ’ IIPSSASR PARTECIIPA ALLA MANIIFESTAZIIONE CIIA E FIIDAL<br />

COSENZA, , 29 SETTEMBRE <strong>2011</strong><br />

186


L’ ’ACCOGLIENZA E LA SOCIALIZZAZIONE::<br />

L’ ’IPSSASR OSPITA IL LICEO FERMI DI COSENZA<br />

187


Pian Piano Pian Pian Integrat Integrato Integrat <strong>2011</strong><br />

<strong>2011</strong><br />

Riepilogo del Piano 4462 – 31/03/<strong>2011</strong><br />

ALLEGATI<br />

ALLEGATI<br />

188


Delibera del collegio Docenti del 04/05/<strong>2011</strong><br />

OBIETTIVO AZIONE TITOLO RICHIESTA Data<br />

189<br />

Inizio<br />

B 7 Never too late to learn! 01/03/<br />

<strong>2012</strong><br />

C 5 Vivaismo che passione! 01/03/<br />

G 1 La “European<br />

Computer Driving<br />

Licence” (ECDL)<br />

<strong>2012</strong><br />

10/01/<br />

<strong>2012</strong><br />

Data<br />

Fine<br />

31/05/<br />

<strong>2012</strong><br />

15/05/<br />

<strong>2012</strong><br />

10/06/<br />

<strong>2012</strong><br />

IMPORTO<br />

richiesta<br />

19.071,43<br />

37.073,60<br />

12.428,57<br />

Obiettivo Obiettivo BB:<br />

B Migliorare le competenze del personale della Scuola e dei<br />

docenti/ Azione 77<br />

7<br />

: interventi individualizzati e per l’autoaggiornamento del<br />

personale scolastico (apprendimento linguistico, viaggi studio, master,<br />

software didattici, comunità di pratiche, borse di ricerca, stage in azienda ,<br />

ecc.).<br />

Obiet Obiettivo Obiet tivo C: C: Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani/<br />

Azione Azione 55:<br />

5 Tirocini e stage in Italia e nei Paesi Europei.<br />

Obiettivo Obiettivo GG:<br />

G Migliorare i sistemi di apprendimento durante tutto l’arco della<br />

vita/ Azione Azione 1: 1: Interventi formativi flessibili finalizzati al recupero<br />

dell’istruzione di base per giovani ed adulti.


Obiettivo Obiettivo B/ B/ Azione Azione 7 7 : : Never Never too too late late to to learn! learn!<br />

learn!<br />

190


Obiettivo Obiettivo C/ C/ C/ Azione Azione Azione 5 5 : : : Vivaismo Vivaismo Vivaismo che che passione!<br />

passione!<br />

191


192


193


194


Obiettivo Obiettivo G G / / Azione Azione 1 1 : : : La La “European “European Com Computer Com puter Driving Driving Licence” Licence” (ECDL)<br />

(ECDL)<br />

195


REGOLAMENTO EGOLAMENTO VIAGGI ED USCITE D'ISTRUZIONE<br />

D'ISTRUZIONE DELL’IPSSASR<br />

DELL’IPSSASR<br />

Delibera Delibera Delibera del del del Commissario Commissario Commissario Straordinario Straordinario Straordinario n°2 n°2 n°2 del del del 08/09/08 08/09/08<br />

08/09/08<br />

196


197


198


199


200


201


202


AGGIORNAMENTO PROGETTAZIONE <strong>POF</strong><br />

DI FINE ANNO SCOLASTICO<br />

IPSSASR DIURNO<br />

Nel corrente anno scolastico sono stati realizzati i seguenti progetti con<br />

alcune variazioni rispetto alla programmazione iniziale:<br />

TITOLO TITOLO DEL DEL PROGETTO<br />

PROGETTO<br />

PROGETTO<br />

Progetto Progetto accoglienza<br />

accoglienza<br />

“Diamo Diamo un benvenuto a<br />

tutti”<br />

tutti”<br />

(CURRICULARE)<br />

Progetto rogetto Aree a rischio:<br />

“IL “IL VINO VINO E E L’ALCOL:<br />

L’ALCOL:<br />

DALL’USO DALL’USO ALL’ABUSO”<br />

ALL’ABUSO”<br />

(EXTRACURRICULARE)<br />

Progetto:<br />

Progetto:<br />

”Il ”Il quotidiano quotidiano quotidiano in in classe”<br />

classe”<br />

(CURRICULARE)<br />

Progetto:<br />

Progetto:<br />

“La “La scuola scuola al al cinema”<br />

cinema”<br />

(CURRICULARE)<br />

Progetto Progetto orientamento:<br />

orientamento:<br />

SINTESI<br />

SINTESI<br />

FINALITA’<br />

FINALITA’<br />

FINALITA’<br />

Favorire una prima conoscenza e<br />

socializzazione all’interno della classe<br />

iniziale.<br />

Consentire alle classi successive lo<br />

sviluppo di condizioni favorevoli per<br />

facilitare il passaggio da un anno<br />

scolastico all’altro.<br />

Costruire il benessere personale e sociale per<br />

superare il malessere ed il disagio.<br />

Sviluppare un atteggiamento critico nei confronti<br />

di comportamenti devianti e stili di vita che<br />

negano gli autentici valori dell’uomo.<br />

Interagire con il territorio per cercare soluzioni<br />

significative ai bisogni del singolo e della<br />

comunità (famiglia, enti locali, associazioni,<br />

volontariato).<br />

Imparare a leggere i giornali e le notizie<br />

Comprendere le problematiche sociopolitiche<br />

ed economiche del nostro<br />

tempo per una conoscenza complessiva<br />

della realtà a livello locale e nazionale<br />

Diffondere, tra gli studenti, la cultura<br />

cinematografica e favorire l’acquisizione<br />

di una mentalità critica nei confronti del<br />

prodotto filmico.<br />

Favorire un rapporto di continuità<br />

203<br />

DOCENTI<br />

DOCENTI<br />

RESPONSABILI<br />

RESPONSABILI<br />

RESPONSABILI<br />

DEI DEI DEI PROGETTI<br />

PROGETTI<br />

PROGETTI<br />

F.S. F.S. Antonella Antonella Scavelli<br />

Scavelli<br />

Prof. Prof. Colacino Colacino Vittorio<br />

Vittorio<br />

Prof. Prof. Pugliano<br />

Pugliano<br />

Giovanni<br />

Giovanni<br />

Prof.ssa Prof.ssa Antonella Antonella<br />

Antonella<br />

Scavelli<br />

Scavelli<br />

Prof.ssa<br />

Prof.ssa<br />

Antonella Antonella Scavelli<br />

Scavelli


“Più “Più siamo siamo meglio meglio stiamo”<br />

stiamo”<br />

(CURRICULARE)<br />

Progetto:<br />

Progetto:<br />

“Filiera “Filiera corta corta del del biologico<br />

biologico<br />

con con produzione produzione di di<br />

di<br />

conserve” conserve”<br />

conserve”<br />

(CURRICULARE)<br />

Progetto: Progetto:<br />

Progetto:<br />

”Consumo ”Consumo a a a km km zero” zero”<br />

zero”<br />

(CURRICULARE)<br />

Progetto:<br />

Progetto:<br />

“ECO “ECO “ECO - SCHOOL”<br />

SCHOOL”<br />

(CURRICULARE)<br />

Progetto: Progetto: “Le “Le stelle stelle e e il<br />

il<br />

lavoro lavoro ne nei ne i campi”<br />

campi”<br />

(CURRICULARE)<br />

Progetto Progetto “Pubblicità”<br />

“Pubblicità”<br />

“Pubblicità”<br />

Progetto Progetto Progetto :“Degustazione<br />

:“Degustazione<br />

:“Degustazione<br />

vini vini ed ed ed accostamento accostamento cibo-<br />

cibo<br />

vino”<br />

vino”<br />

Progetto:<br />

Progetto:<br />

“L’antico “L’antico rito rito del del maiale”<br />

maiale”<br />

(EXTRACURRICULARE)<br />

educativa e didattica tra i vari ordini di<br />

scuola<br />

Fornire una corretta informazione e<br />

guidare lo studente verso una scelta<br />

consapevole del percorso formativo e<br />

lavorativo futuro.<br />

Valorizzazione dei prodotti di serra<br />

Sviluppo del profilo professionale<br />

dell’<strong>Istituto</strong><br />

Promozione della cultura del biologico<br />

Educazione ambientale ed alimentare<br />

Valorizzazione dei prodotti di serra<br />

Sviluppo del profilo professionale<br />

dell’<strong>Istituto</strong><br />

Educazione ambientale ed alimentare<br />

Conoscere le piante officinali presenti<br />

sul territorio ed il loro aspetto terapeutico<br />

Sensibilizzazione verso le problematiche<br />

ambientali<br />

Astronomia e agricoltura con la presenza<br />

del Prof. Piperno, docente UNICAL<br />

Promozione delle attività dell’<strong>Istituto</strong> con<br />

partecipazione a fiere, manifestazioni e<br />

sagre<br />

Promozione della cultura del vino<br />

Valorizzare i prodotti tipici<br />

Sviluppare il profilo professionale<br />

dell’<strong>Istituto</strong><br />

Favorire lo sviluppo economico del<br />

territorio attraverso le risorse enogastronomiche<br />

locali: l’agroalimentare<br />

come risorsa per lo sviluppo turistico<br />

204<br />

F.S. F.S. Antonella<br />

Antonella<br />

Scavelli<br />

Scavelli<br />

Prof.ssa Prof.ssa Antonella<br />

Antonella<br />

Scavelli<br />

Scavelli<br />

Prof.ssa Prof.ssa Antonella<br />

Antonella<br />

Scavelli Scavelli<br />

Scavelli<br />

Prof.ssa Prof.ssa Antonella Antonella<br />

Antonella<br />

Scavelli<br />

Scavelli<br />

Prof.ssa Prof.ssa Antonella Antonella<br />

Antonella<br />

Scavelli<br />

Scavelli<br />

Prof.ssa Prof.ssa Anto Antonella Anto Anto nella<br />

Scavelli<br />

Scavelli e<br />

e<br />

Prof. Prof. G. G. Pugliano Pugliano<br />

Pugliano<br />

Prof. Prof. G. G. Gladiolo Gladiolo<br />

Gladiolo<br />

Prof. Prof. Stefano Stefano Stefano Reda<br />

Reda


Progetto Progetto sportivo:<br />

sportivo:<br />

“Calciotto “Calciotto nella nella Valle Valle del<br />

del<br />

Savuto”(trasversale<br />

avuto”(trasversale<br />

d’<strong>Istituto</strong>)<br />

d’<strong>Istituto</strong>)<br />

(CURRICULARE)<br />

Progetto Progetto “La “La scrittura<br />

scrittura<br />

creativa”<br />

creativa”<br />

“Progetto “Progetto Natale”<br />

Natale”<br />

(CURRICULARE)<br />

“Progetto “Progetto alternanza<br />

alternanza<br />

scuol scuola-lavoro”<br />

scuol scuol lavoro” lavoro”<br />

(CURRICULARE)<br />

Agonismo e fair play, rispetto delle regole<br />

e pratica sportiva<br />

Socializzazione<br />

Educazione all’uso creativo della<br />

lingua<br />

Valorizzazione della festa e delle tradizioni<br />

Promozione delle attitudini artistiche<br />

degli studenti<br />

Sviluppo del profilo professionale<br />

dell’<strong>Istituto</strong><br />

205<br />

Prof.ssa Prof.ssa Antonella<br />

Antonella<br />

Scavelli<br />

Scavelli<br />

e e docenti docenti di<br />

di<br />

Educazione Educazione motoria<br />

motoria<br />

Prof.sse Prof.sse F. F. Cerenzia Cerenzia e<br />

e<br />

P. P. P. Zumpano<br />

Zumpano<br />

Prof.sse Prof.sse Antonella<br />

Antonella<br />

Scavelli Scavelli e e Stefania<br />

Stefania<br />

Ferrari<br />

Ferrari<br />

Prof. Prof. G. G. Pugliano Pugliano<br />

Pugliano

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