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Vivaismo - Omnicomprensivoscigliano.It

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IL VIVAISMO<br />

Prof.ssa Erica Clerici Prof. Adamo Sturino


LA RIPRODUZIONE GAMICA<br />

La riproduzione gamica avviene per seme<br />

La piantina che si ottiene è detta semenzale<br />

Fasi della germinazione:<br />

1. Imbibizione del seme<br />

2. Attivazione dei processi metabolici<br />

3.Divisione cellulare<br />

4.Accrescimento e avanzamento<br />

Quando i semi non trovano le condizioni ideali il<br />

seme va in uno stato di quiescenza.


COME SI CONSERVANO I SEMI<br />

Piante erbacee<br />

I semi vengono conservati in luoghi asciutti e<br />

ventilati<br />

Piante da frutto<br />

I semi vengono conservati mediante:<br />

stratificazione semi + sabbia umida<br />

Temperatura 2-10 °C<br />

Piante arboree semenzaio<br />

all’aperto serra


IL TERRENO DEL SEMENZAIO<br />

Il terreno del semenzaio deve essere:<br />

soffice umido fertile<br />

In genere i terricci vengono preparati direttamente in azienda<br />

Terriccio in foto:<br />

- 60% sabbia<br />

- 30% torba<br />

- Concime a lento<br />

rilascio


LE TECNICHE DI RIPRODUZIONE<br />

AGAMICA<br />

Le principali tecniche di riproduzione agamica delle piante sono:<br />

talea propaggine margotta innesto micropropagazione


LA MOLTIPLICAZIONE PER TALEA<br />

La riproduzione per talea di tipo asessuata o agamica<br />

da cui si ottengono cloni ( individui tutti uguali ).<br />

Lo stadio giovanile delle piante arboree nelle piante ottenute per<br />

talea è più breve rispetto a quelle ottenute da seme.<br />

Condizioni che favoriscono la radicazione<br />

Rispettare la polarità. Il fusto collega la radice alle foglie, lungo i suoi<br />

vasi scorrono la linfa grezza e quella elaborata, seguendo le<br />

direzioni ben precise: la linfa grezza dal basso verso l’alto, la linfa<br />

elaborata dall’alto verso il basso. Così anche i movimenti degli<br />

ormoni segue precise direzioni., per tanto ogni porzione di ramo e<br />

di fusto possiede un “alto” e un “basso”, ha perciò una propria<br />

polarità, che deve essere rispettata quando si pone la talea a<br />

radicare.


TECNICHE DI RADICAZIONE<br />

Le talee legnose:<br />

si prelevano in inverno<br />

si conservano in locali refrigerati<br />

piantagione fine inveno-inizio della primavera)<br />

lunghezza talea 20 cm<br />

Barbatellaio da barbatella = talea radicata<br />

Lavorazione del terreno talea inclinata polarità<br />

Le talee semilegnose delle specie caduca si prelevano in primavera per essere<br />

subito utilizzate


SPECIE CHE RADICANO CON<br />

DIFFICOLTA’<br />

Per le talee che radicano con difficoltà:<br />

Uso di sostanze rizogene: auxine<br />

Riscaldamento basale: in inverno trattamento con ormoni ed<br />

inseriti in cassoni riscaldati<br />

Umidificazione e nebulizzazione: in serra<br />

Minore traspirazione irrorare acqua polverizzata


PROPAGGINE<br />

Radicazione del rame avviene prima del suo<br />

distacco dalla pianta, ciò facilità, soprattutto in<br />

alcune specie lo sviluppo delle radice.<br />

Nella propaggine per trincea si piega<br />

orizzontalmente il fusto che poi viene<br />

progressivamente interrato, così i germogli che si<br />

sviluppano hanno la base ricoperta di terra ed<br />

emettono le radici; quando hanno radicato in<br />

modo adeguato, vengono asportati.


MARGOTTA<br />

• Nella margotta di ceppaia si taglia il<br />

fusto alla base, i germogli che si<br />

originano dalla ceppaia vengono<br />

progressivamente ricoperti di terra e,<br />

quando hanno radicato si asportano.


MICROPAGAZIONE<br />

La micropropagazione consiste nell’ottenere<br />

nuove da poche cellule meristematiche<br />

prelevate dai germogli erbacei della piantamadre.<br />

La La tecnica è sofisticata e prevede l’utilizzo di<br />

apparecchiature costose, ma permette di<br />

ottenere, da na sola pianta madre, milioni di<br />

piantine tutte uguali, in poco tempo ed in ogni<br />

periodo dell’anno.


VANTAGGI DELLA MICROPAGAZIONE<br />

• I tessuti meristematici utilizzati nella<br />

propagazione si moltiplicano più velocemente<br />

dei virus, che così non riescono ad infettarli, in<br />

questo modo le piante micropropagate sono<br />

esenti da virosi (possono infettarsi<br />

successi.vamente)


SCHEMA OPERATIVO DELLA<br />

MICROPROPAGAZIONE<br />

1. Individuare delle specie e degli individui da propagare<br />

(“piante madri”)<br />

2. Allevamento delle piante madri (in serra)<br />

3. Preparazione del mezzo di coltura<br />

4. Prelievo di una porzione sterile dell’apice vegetativo della<br />

pianta madre ( in sala cappe)<br />

5. Moltiplicazione in terreno di coltura del campione( in sala<br />

crescita)<br />

6. Allungamento e radicazione delle microtalee 8in sala<br />

crescita)<br />

7. Espianto e trapianto in vasetti con “terriccio specifico (in sala<br />

trapianto)<br />

Acclimatamento delle nuove piante per il loro inserimento in<br />

serra.

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