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I SUTRA DEL KRIYA YOGA DI PATANJALI E DEI SIDDHA

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ESTRATTO GRATUITO - I <strong>SUTRA</strong> <strong>DEL</strong> <strong>KRIYA</strong> <strong>YOGA</strong> <strong>DI</strong> <strong>PATANJALI</strong> E <strong>DEI</strong> <strong>SIDDHA</strong> - eBook Macro Edizioni - Gruppo Editoriale Macro<br />

Una traduzione inglese del ‘Tirumandiram’ è disponibile solo dal 1991 e di<br />

conseguenza pochi ricercatori in occidente hanno gli strumenti necessari per un<br />

confronto.<br />

Tuttavia, dopo molti anni di preparazione è stato avviato un progetto di<br />

ricerca importante ‘Il Progetto del Manoscritto dei Siddha dello Yoga tamil’<br />

sotto il patrocinio dell’Ordine degli acharyas del Kriya Yoga di Babaji e del<br />

Centro di Ricerca e l’insegnamento dello Yoga (fondato da Georg Feuerstein)<br />

con lo scopo di preservare, proteggere e valutare la possibilità di tradurre e<br />

pubblicare le migliaia di manoscritti sparpagliati nelle diverse biblioteche del<br />

sud dell’India. Questa opera deve dunque essere considerata come un primo sforzo,<br />

per non dire un primo tentativo che cerca di riempire un grande vuoto nella<br />

nostra comprensione delle origini dello Yoga. Man mano che i risultati di questo<br />

progetto saranno conosciuti, ci saranno senza dubbio delle revisioni.<br />

La traduzione attuale e il commento dei <strong>SUTRA</strong> serviranno, alla luce di<br />

questi due capolavori, a chiarire e rivelare ai lettori di lingua italiana i molti<br />

argomenti misteriosi dello Yoga classico e della filosofia dei Siddha dello Yoga<br />

tamil, conosciuta col nome di Shiva Siddhanta. Questo commento parte dal<br />

principio che, confrontando le due opere si potrà ottenere una comprensione più<br />

profonda di entrambe.<br />

A mio parere le precedenti traduzioni sono state troppo letterali, a tal punto<br />

che solo con molta diff ficoltà se ne af ferra il senso, oppure erano così interpretate<br />

che il significato reale è quasi completamente scomparso. A causa della natura<br />

particolarmente tecnica del soggetto trattato e del fatto che il tema non è familiare<br />

alla maggior parte dei lettori, queste traduzioni, in gran parte hanno diluito il<br />

ricco contenuto dei versi dei <strong>SUTRA</strong>. Questa nuova traduzione mira a rendere<br />

l’opera il più possibile leggibile, pur rispettando il senso dei <strong>SUTRA</strong>. Nella elaborazione<br />

di questa nuova traduzione e di questo commento sono debitore verso gli<br />

autori delle tre precedenti traduzioni, quelle di G. Feuerstein 3 , di Swami<br />

Satchitananda4 e di Swami Hariharananda Aranya. 5<br />

Questa traduzione e commento sono stati sviluppati negli ultimi dieci anni<br />

per poter rispondere ai bisogni degli iniziati del Kriya Yoga di Babaji, la cui<br />

stirpe nata da Nandi, Agastyar, Boganathar e Babaji è un ramo della stirpe dei<br />

18 Siddha dello Yoga tamil. Si insegna agli iniziati come meditare sui versetti<br />

dei Siddha come facevano Patanjali e Tirumular. Fino ad oggi gli iniziati potevano<br />

utilizzare delle traduzioni non adatte ai loro bisogni.<br />

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