La Locomotiva 5.indd - Libera

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Ma è nella campagna spagnola piagata dal latifondo e dal ‘caciquismo’ che gli ‘ateneos’ dimostrano tutta quanta la
loro importanza e la loro vitalità.
Quando in un ‘pueblo’ si decide di fondare una scuola, i braccianti cominciano a tassarsi di un ‘centavos’ al giorno,
che sottraggono al loro più che magro salario. Ed è stupefacente vedere come questi contadini analfabeti percepiscano
con chiarezza quanto sia importante la cultura per l’emancipazione e il progresso.
Quando si è raggiunta la somma sufficiente per pagare un insegnate, ci si mette in contatto con il sindacato del centro
urbano più vicino, che manda un insegnante, di solito un giovane che in un altro ateneo si è formato, che arriva in
paese e comincia a insegnare.
Solitamente l’Ateneo dura poco. Infatti il prete, e i ‘terratenientes’ si rivolgono alla Guardia Civil per farlo chiudere,
chiusura che non si fa attendere, tanto che nel giro di pochi giorni, i locali dove la scuola è stata aperta, vengono serrati
d’autorità, con qualche motivazione speciosa .
A questo punto, il maestro dà appuntamento ai suoi studenti in ore antelucane, in qualche luogo appartato, e qui continua
a insegnare. Scoperto, viene bandito dal villaggio sotto la minaccia della pistola di un ‘cacique’, o cacciato dalla
Guardia Civil che gli applicano il ‘foglio di via’. Spesse volte, sapendo come vanno le cose, lui ha in qualche modo
‘trasmesso le consegne’ allo studente più sveglio e curioso, che farà da maestro ai suoi amici.
Ma è soprattutto a partire dal 1932, che gli Ateneos ‘dilagarono’ in tutta la Spagna, tanto che praticamente non esisteva
in quegli anni un sindacato di una qualche consistenza, che non ne fondasse e ne sovvenzionasse uno.
I soldi per mantenerli vengono di solito dalle quote degli iscritti alla CNT, ma non mancano neanche altre forme di
finanziamento.
Infatti una parte del bottino delle rapine in banca che compirono Ascaso, Durruti, e tanti altri degli ‘uomini d’azione’,
di cui sempre fu ricco il movimento anarchico spagnolo, finirono a sostenere Ateneos nei Paesi Baschi o in Aragona.
Come a sottolineare quanto anche i ‘duri’ del movimento riconoscessero l’importanza della cultura come forza dirompente
per l’emancipazione umana.
Con la fine della guerra, nel 1939, tutti gli Ateneos, le Scuole Razionaliste, le biblioteche popolari e anche le associazioni
che insegnavano l’esperanto o magnificavano il naturismo, vennero serrate dalle truppe franchiste. E una grande
glaciazione scese su tutta quanta la penisola.
Bisognerà aspettare quasi quaranta anni, per vedere in una Spagna profondamente mutata, tornare a rivivere quelle
esperienze.
I primi Ateneos vennero fondati al principio del 1976, subito dopo l’agonica e grottesca morte di Francisco Franco.
A Barcellona sorgono a Sants e al Pueblo Nuevo, e in tutti quei quartieri, dove più forte era stata l’influenza dell’anarcosindacalismo.
Nei locali degli Ateneos, si organizzano dibattiti e incontri, si appoggiano le lotte operaie come quelle di Victoria, della
Roca, e degli stivatori, che la ristrutturazione industriale ha cacciato dalle banchine dei porti.
A partecipare alle assemblee e agli incontri arrivarono
anche le delegazioni di minatori gallesi
che la Thatcher aveva appena espulso dai
distretti minerari di tutta l’Inghilterra, con
quell’operazione di macelleria sociale che da allora
venne presa ad esempio del paradigma della
modernità che stava arrivando.
L’ateneo del Poble Sec stava in calle 'El Cano' ,
quello del Barrio Chino en calle La Luna, quello
di San Andreu in Calle Servet.
Qui si progettarono le lotte ecologiste e antinucleari,
a El Local si distribuirono libri e volantini
contro la Nato e il Fondo Monetario e grazie
a qualche geniale anticipatore, si conobbero i
primi documenti contro il pensiero unico.
Gli ateneos, sono inoltre i primi a dare l'appoggio agli Okupas, quando si occupò per la prima volta l'edificio del
Torrent de l'Olla in calle Bolivar .
Ci si oppose, in questi locali, alle Olimpiadi del '92, che con il pretesto di dotare la città di moderne infrastrutture, in
cancro alla prostata. Cos’è la cosa che abbiamo tutti in comune
a parte l’aria che respiriamo e l’acqua che beviamo?
Carne, formaggio, latte e uova, prodotti animali dalla mattina
alla sera e so che potete incolpare l’inquinamento per alcuni
tipi di cancro, su questo non c’è dubbio, ma come si fa
ad incolpare l’inquinamento per gli infarti e gli ictus? E il
diabete, l’osteoporosi, l’obesità? Ecco, ve lo suddivido in un
paio di modi diversi oggi per mostrarvi cosa sta uccidendo la
gente e vi mostrerò anche chi vi sta mentendo. Senza freni,
bugie dal viso pulito, veniamo ad un accordo sul settore lattiero-caseario
e fatemi sapere se sono ingiusto, voglio saperlo.
Secondo l’industria casearia stessa, la ragione per cui
esistono è cosicchè voi possiate avere il calcio, bene non è
forse questa la loro affermazione? “Mangiate del formaggio”,
“bevete altro latte di vacca”, “ossa forti, corpo forte”,
“il latte fa bene all’organismo” , “hai preso il latte?”. Controlliamo
con l’USDA: in America consumiamo la maggior
quantità di prodotti caseari del pianeta. Proprio qua. Non si
può più nemmeno ordinare un sandwich senza formaggio,
mettiamo il formaggio in ogni angolo e fessura di qualsiasi
prodotto alimentare, adesso lo si mette nell’impasto della
pizza! Mettiamo il formaggio anche sull’insalata, non si può
neanche più ordinare un’insalata senza formaggio e se si ha
la fortuna di trovare insalata senza formaggio, qual è la prima
cosa che la gente dice al cameriere? “Hey, posso avere
del Ranch o del Thousand Island (varietà di salsine)?”, “potrebbe
aggiungere dei prodotti caseari sulle mie verdure?”.
Quindi, in questa società, dove tutti sono schiavi del formaggio,
voglio dire SCHIAVI! Come se fosse stato corretto
con la marijuana, crack, ecstasy, morfina e l’antidoto, la
maggior parte della gente non riesce ad arrivare a fine pasto,
figurarsi un giorno o una vita intera senza formaggio. Infatti,
se volete sapere come mai molti vegetariani non diventano
vegani… il formaggio! Formaggio su una patata al cartoccio,
formaggio sui broccoli, formaggio su qualsiasi cosa,
anche le persone intolleranti al lattosio mangiano formaggio
e non mi interessa cosa dicono gli altri su questo tema, potrebbero
anche riuscire ad evitare tranquillamente il latte di
vacca, ma sbatti una pizza ai peperoni con doppio formaggio
di fronte ad una persona intollerante al lattosio, nessuna
esitazione, giù nel gozzo, quindi abbiamo tutti questi prodotti
animali nella nostra dieta. Vi siete mai chiesti come
mai non ci sono mai meno di tre spot pubblicitari sui supplementi
di calcio? Actonel, Boniva, Citracal, ma state scherzando?!
Supplementi di calcio in America?! Com’è possibile
che esista l’osteoporosi? Come mai nei negozi di vitamine e
dico al plurale – negozi, perché, quando viaggio nel paese i
mangiatori di carne mi prendono da parte ogni volta per
dirmi: “Hey Gary, mangiamo la carne perché tutto quel che
ti serve lo trovi lì, tutte le vitamine, tutti i minerali, tutti i
nutrienti” Beh come mai in questa società di mangiatori di
carne, formaggio, latte e uova nella quale viviamo, ogni città
ha non uno, ma due, tre, quatto, cinque o sei negozi di vitamine?
Come mai Rite-Aid, CVS e Walgreens (farmacie) ora
hanno intere sezioni di vitamine? Con tutti questi scaffali
devoti ai supplementi di calcio? Pensavo che tutti prendessero
il calcio dai prodotti animali, questo è quello che le persone
della carne e dei prodotti caseari ci dicono. Notizie Flash!
Non è così, le proteine animali non lo permettono, le proteine
animali rendono il vostro sangue acido, quindi il
corpo prende fosfato di calcio dalle ossa, fosfato per neutralizzare,
il calcio viene eliminato con le urine. Ci sono
quattro pubblicità per le fibre, Metamucil, Fibercon, Fibersure
e Benefiber, se le persone mangiassero una mela o una
pera una volta ogni tanto, nessuno avrebbe bisogno di un
aiuto per cagare! Ora, fate attenzione, guardatevi intorno e
osservate ciò che accade, con quel che abbiamo detto, abbiamo
stabilito le quattro ragioni per cui la gente mangia carne,
formaggio, latte e uova! Nessun dibattito, nessuna discussione:
Abitudine, tradizione, comodità, sapore.
Già so perché le persone lo fanno, l’ho fatto io stesso per 25
anni. Non lo facciamo per essere etici e per stare in forma,
è ovvio. E non lo facciamo neppure per aiutare l’ambiente.
Due rapide cose sull’ambiente (e a proposito, andate sul
mio sito, cliccate “tutto sul veganismo”, andate nella sezione
dedicata all’ambiente, fame nel mondo ed inquinamento
ambientale): motivi
di base della fame
nel mondo? Società
mangiatrici di carne!
Il 65% del grano
nel mondo viene
messo da parte ogni
anno per nutrire 53
miliardi di animali
da terra, che sono
uccisi ogni anno su
questo pianeta. E
decine di milioni di animali marini: abbiamo gli allevamenti
marini, al giorno d’oggi. Invece di usare quelle colture per
nutrire sei miliardi e mezzo di persone. Fate dei calcoli, non
c’è bisogno di essere Einstein per capire questa equazione.
Ed ancora, inquinamento ambientale, inquinamento dell’aria,
inquinamento dell’acqua, deforestazioni, emissioni di
gas serra … La causa numero uno è l’agricoltura animale.
Ora, vorrei tornare sulla questione del “buon sapore” perché
penso che la carne sia deliziosa, e potrebbe scioccarvi
sentirmi dire questo; ma se state facendo qualche saggio per
dei crediti supplementari sul mio discorso, e volete citarmi,
citate queste parole: amo il sapore della carne! Formaggio?
Lo amo! Latte di vacca e uova? Li amo! Sono colpevole!
Non ho smesso di mangiare queste cose per una questione
di “sapore”; ho smesso per Etica, Moralità, Decenza, Compassione
per gli animali con i quali condivido questo pianeta.
Ma ecco la cosa più bella dell’essere vegan in questa
epoca: non è mai stato più semplice! Si può avere lo stesso
odore, sapore, consistenza di carne, formaggio e latte, senza
di essi. Nessuno deve più soffrire e morire per la vostra cena,
inclusi voi. Esistono tutti i prodotti che amate mangiare, in
versione vegan. Li producono da soia, frumento, riso e canapa.
[…] E per quanto riguarda il cibo etnico – l’indiano, la
cucina del Medio Oriente o il cibo messicano? Ci sono molti
pasti vegetariani anche lì. Cibo italiano, pasta e spaghetti …
la pasta e gli spaghetti veri e propri, proprio come il pane,
non sono prodotti animali. Adesso purtroppo abbiamo rovinato
questi prodotti, quindi bisogna sempre chiedere e controllare
la lista degli ingredienti. Ma ogni ristorante italiano
ha almeno uno, se non due o tre, tipi di spaghetti genuini e
naturali, che sono totalmente vegan. Per quanto riguarda i
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