Capitolo sul pino domestico a cura di Livio Bianchi, Gianluca ...

ll pino domestico
Livio Bianchi, Gianluca Giovannini, Marco Paci
1. Generalità
1.1 Diffusione in Toscana e aspettí storici
La superficie delle pinete di pino domestico in Toscana è
stata valutata diversamente, presumibilmente a causa degli
scopi delle singole indagini e secondo i criteri usati per la
definizione di bosco e di dominanza di questa specie che,
grazie al caratteristico portamento, spesso caratterizza la
fisionomia di boschi pur essendo presente con pochi individui.
Llnventario forestale toscano (Hofmann et al., \998)
riporta 10.800 ettari di pinete pure e 3.056 ettari di boschi
misti qualificati dal pino domestico, ubicati prevalentemente
nelle zone collinari interne della regione.
Il pino da pinoli caratterízzabuona parte del litorale toscano
e si ritrova, più o meno disperso, nelle colline interne dove
è per lo più gestito con criteri analoghi a quelli delle pinete di
pinastro. Buona parte delle pinete impiantate lungo la costa
fanno parte di aree protette (parchi, riserve ecc.) o di aree ad
alta frequentazione turistica. Fra le pinete più importanti possiamo
citare quelle di Viareggio, Migliarino, San Rossore, Cecina,
Donoratico, Follonica, Castiglione della Pescaia, Marina
di Grosseto, Alberese, Giannella e Duna Feniglia.
liindigenato della specie in Toscana non è condiviso da
tutti, tuttavia è certo che è stato coltivato abbondantemente fin
dai tempi dei romani e la sua storia appare legata a quella
della struthrra fondiaria della costa toscana (Bernetti, 7987).
Il pino domestico è stato massicciamente impiegato durante
le varie fasi di bonifica che hanno riguardato il litorale