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Capitolo sul pino domestico a cura di Livio Bianchi, Gianluca ...

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LA SELVICOLTURA DELLE PINETE<br />

gli interventi in <strong>di</strong>fesa della costa o la sistemazione e manuterzione<br />

del sistema idraulico.<br />

Nelle schede contenute nella Del. G.R.644/2004 troviamo<br />

anche proposte <strong>di</strong> misure <strong>di</strong> tutela e conservazione, in particolare<br />

<strong>di</strong> specie animali o <strong>di</strong> formazioni vegetali <strong>di</strong> sottobosco<br />

o <strong>di</strong> duna che, pur coinvolgendo <strong>di</strong>rettamente la gestione<br />

delle pinete (essendo esse la fitocenosi principale e, come si<br />

può dedurre dalla denominazione del tipo <strong>di</strong> habitat, l,elemento<br />

fisionomico principale <strong>di</strong> questi Srn), rappresentano la<br />

risposta a criticità locali e richiedono, pertanto, uno stu<strong>di</strong>o<br />

specifico a livello <strong>di</strong> sito. Tia queste misure potrebbero rienlrare<br />

anche alcune operazioni che nella normale gestione forestale<br />

non sarebbero attuate, ad esempio favorire in<strong>di</strong>vidui <strong>di</strong><br />

specie quercine liberandole dalla concoÍrenza dei pini circostanti<br />

anche nei <strong>di</strong>radamenti effettuati in pinete da <strong>pino</strong>li.<br />

È opportuno quin<strong>di</strong> che i gestori, nel Àomento in cui pianificano<br />

le operazioni selvicolturali, tengano in debita considerazione<br />

sia le norme tecniche attualmente emanate che le<br />

eventuali mo<strong>di</strong>fiche e, in particolare, in sede <strong>di</strong> redazione dei<br />

piani <strong>di</strong> gestione delle aree protette dovrarmo essere considerati<br />

adeguatamente i principali obiettivi <strong>di</strong> conservazione<br />

riportati nella Del. G.R.644/2004, in quanto essi rappresentano<br />

una visione a scala regionale delle priorità <strong>di</strong> conservazione<br />

dell'intera rete ecologica.<br />

È importante ricordare-che l'art. 68 della legge forestale<br />

toscana stabilisce che "Nell'ambito dei parchi regionali, dei<br />

parchi provinciali e delle riserve naturali <strong>di</strong> cui alla legge<br />

regionale 11 aprile 1995,n.49 (Norme suiparchi,le riserae naturali<br />

e Ie aree naturali protette d'interesse locale), l'Ente parco o<br />

l'organismo <strong>di</strong> gestione è competente al rilascio delle autorizzazioni<br />

<strong>di</strong> cui al presente capo...". Le attorizzazioni si<br />

debbono conformare alle prescrizioni del piano e del regolamento<br />

del parco e della riserva naturale, che dovranno tenere<br />

conto delle misure <strong>di</strong> conservazione in<strong>di</strong>cate nella Del.<br />

C.R.644/2004. In particolare, nei Parchi regionali, nei parchi<br />

provinciali e nelle aree protette le autorizzazíoni sono rilasciate<br />

contestualmente al nulla osta rilasciato rispettivamente<br />

dall'Ente-Parco (art. 20, L.R. n. 24/94) e della provincia<br />

(artt.14 e 18, L.R. 49 /95).

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