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La chimica in Umbria tra passato e futuro - AUR - Agenzia Umbria ...

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<strong>La</strong> tabella 5 riporta un <strong>in</strong>dice di densità imprenditoriale delle diverse regioni italiane. Questo<br />

<strong>in</strong>dice contribuisce a normalizzare il peso delle imprese chimiche rispetto alla dimensione<br />

regionale, dimensione <strong>in</strong>tesa <strong>in</strong> senso demografico (ossia sulla base della consistenza della<br />

popolazione residente). E’ di tutta evidenza il valore dom<strong>in</strong>ante della Lombardia, con 90<br />

imprese chimiche ogni centomila abitanti. Tuttavia, altre tre regioni del nord non si<br />

discostano particolarmente dal valore della Lombardia, ossia il Veneto con il 59,1, l’Emilia<br />

Romagna con il 57,5 e il Piemonte con il 55,5. Di nuove, ne esce rafforzata l’<strong>in</strong>terpretazione<br />

secondo cui la <strong>chimica</strong> italiana è soprattutto localizzata nel nord Italia. Sopra la media<br />

nazionale, oltre a queste regioni del nord, vi sono solamente le Marche, segno di nuovo della<br />

elevata concen<strong>tra</strong>zione territoriale di questo settore. Tre regioni del Sud, <strong>in</strong>vece, presentano<br />

i valori più bassi, ossia Sicilia, Puglia e Calabria, dimos<strong>tra</strong>ndo di nuovo che le politiche<br />

pubbliche per l’<strong>in</strong>dustrializzazione fondate su questo settore non hanno dato particolari esiti<br />

positivi. L’<strong>Umbria</strong> si trova al nono posto <strong>in</strong> questa gerarchia <strong>in</strong>ter-regionale, compresa <strong>tra</strong> la<br />

Liguria e il Friuli V.G.. Fondamentalmente, <strong>tra</strong> le regioni del nord e del centro, vi sono solo<br />

il <strong>La</strong>zio, il Trent<strong>in</strong>o e, ovviamente, il Friuli che la seguono.<br />

Tab. 5 - Indice di densità imprenditoriale (numero imprese chimiche attive diviso<br />

popolazione per 100.000)<br />

Indice di densità imprenditoriale ogni 100.000 residenti<br />

Lombardia 90,0<br />

Veneto 59,1<br />

Emilia Romagna 57,5<br />

Marche 57,1<br />

Piemonte 55,5<br />

Toscana 45,3<br />

Abruzzo 39,6<br />

Liguria 36,1<br />

<strong>Umbria</strong> 35,1<br />

Friuli V.G. 34,5<br />

Basilicata 30,0<br />

Campania 29,3<br />

Molise 26,0<br />

Trent<strong>in</strong>o A.A. 24,7<br />

Sardegna 22,9<br />

<strong>La</strong>zio 22,8<br />

Valle d'Aosta 22,6<br />

Calabria 22,2<br />

Puglia 21,4<br />

Sicilia 19,6<br />

Italia 45,5<br />

Fonte: Elaborazioni dell’autore su dati Unioncamere <strong>Umbria</strong><br />

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